SCHEDA DI RILEVAZIONE DATI CASI DI VIOLENZA
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- Artemisia Pieri
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1 SCHEDA DI RILEVAZIONE DATI CASI DI VIOLENZA Progetto CCM Un programma di formazione blended per operatori sanitari e non, mirato al rafforzamento delle reti territoriali per la prevenzione ed il contrasto della violenza di genere Sara Farchi 1, Enrica Lapucci 1, Jessica Dagani 2, Giovanni de Girolamo 2, Emanuela Terzian 3 1 Dipartimento di Epidemiologia del SSR del Lazio, Roma 2 UO Psichiatria Epidemiologica e Valutativa, IRCCS "Centro S. Giovanni di Dio" Fatebenefratelli, Brescia 3 Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico, MilanoTask Premessa I dati dell ISTAT relativi alla violenza contro le donne dimostrano che si tratta di un problema molto diffuso, che riguarda tutti gli strati sociali, che è un fenomeno presente in tutte le società. Nonostante queste evidenze, il fenomeno è ancora poco studiato, soprattutto nell ambito sanitario. La violenza di genere è un campo particolarmente difficile in quanto è profondamente radicato nella società, è un fenomeno nascosto e spesso gli strumenti di rilevazione risultano inadeguati alla corretta identificazione dei casi di violenza. La conseguenza è che la violenza di genere rimane ampiamente sottostimata numericamente e poco conosciuta, in particolare, rispetto ai fattori di rischio socio-demografici che la favoriscono. Il quadro che ne risulta è a macchia di leopardo, i dati rilevati nei diversi ambiti non sono omogenei, non comparabili tra loro. Il risultato è che la violenza contro le donne, in particolare quella domestica risulta ancora un problema invisibile e marginale.
2 Uno degli obiettivi del Progetto Un programma di formazione blended per operatori sanitari e non, mirato al rafforzamento delle reti territoriali per la prevenzione ed il contrasto della violenza di genere è quello, quindi, di monitorare il fenomeno, attraverso strumenti ad hoc, in modo da consentire un analisi statistico-epidemiologica e stimarne l incidenza. Inoltre, al fine di supportare l operatore sociosanitario del Pronto Soccorso nella definizione del percorso di assistenza alla vittima di violenza, sono stati sviluppati alcuni strumenti per la valutazione del rischio di re-vittimizzazione. Il rischio di re-vittimizzazione risulta indispensabile per registrare le conseguenze di salute e le patologie che si accompagnano all episodio di violenza. La scheda di seguito riportata, composta da 5 sezioni, è stata predisposta per tali scopi e consentirà di studiare in modo esaustivo i dati dei 28 Pronto Soccorso partecipanti a questo Progetto, in modo da fornire dati utili per la pianificazione di interventi efficaci. Tale scheda è da compilare prima di dimettere la vittima dal Pronto Soccorso nei casi di violenza subita da parte di persona nota, ovvero da persona con cui la vittima ha o ha avuto una relazione intima, sentimentale, di parentela o amicale. Le schede raccolte andranno custodite e consegnate ai referenti di progetto.
3 A PARTE GENERALE: Identificativo scheda Completare con l identificativo ISTAT della regione, del PS e l identificativo della donna con il numero progressivo dell accesso Data di accesso gg mm aaaa Ora di accesso hh mm Sesso Età della vittima B - RELAZIONE VITTIMA-AGGRESSORE: Autore della violenza Partner attuale Ex Partner Genitore Parente Amico Altro, specificare
4 C- VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI RE-VITTIMIZZAZIONE (Danger Assessment 5 items): 1) La frequenza e/o la gravità degli atti di violenza fisica sono aumentati negli ultimi 6 mesi? 2) L aggressore ha mai utilizzato un arma, o l ha minacciata con un arma, o ha tentato di strangolarla? 3) Pensa che l aggressore possa ucciderla? 4) L ha mai picchiata durante la gravidanza? 5) L aggressore è violentemente e costantemente geloso di lei? Nota: La risposta affermativa da parte di una donna vittima di violenza ad almeno 3 domande, la pone a rischio di escalation e/o di re-vittimizzazione
5 D - VALUTAZIONE DELLE LESIONI: Lesioni conseguenti all episodio di violenza attuale Modalità lesive: contusive arma bianca, arma da fuoco, asfissia, lesività termica Presenza di sostanze chimico-tossicologiche sangue o urine Prognosi/durata malattia: < 1 settimana 7-20 giorni giorni > 40 giorni Numero minimo di eventi lesivi/poli d urto Per gli eventi lesivi più rilevanti (primi tre) indicare: Tipologia lesione 1: fratture (inclusi denti) lesioni interne (incluse petecchie mucose) Tipologia lesione 2: fratture (inclusi denti) lesioni interne (incluse petecchie mucose) Tipologia lesione 3: fratture (inclusi denti) lesioni interne (incluse petecchie mucose) In Presenza di VIOLENZA SESSUALE Tipologia lesione: Sede 1: Sede 2: Sede 3: Sede: genitali esterni imene vagina ano Modalità lesive: contusive arma bianca, arma da fuoco, lesività termica Presenza di sperma Infezioni sessualmente trasmesse (specificare) Lesioni semivecchie/vecchie riscontrate durante la visita o gli esami diagnostici Tipologia lesione (è possibile più di una risposta): cicatrici da taglio cicatrici da ustioni cicatrici contusive esiti di fratture (inclusi denti) esiti di lesioni interne (es.: splenectomia) Sede (è possibile più di una risposta):
6 E- ATTIVAZIONE DELLA RETE Alla dimissione vengono date alla vittima indicazioni sulle strutture afferenti alla rete anti-violenza (recapiti, indirizzi, servizi offerti)? Se Sì, quali strutture? (è possibile più di una risposta) Centri antiviolenza e/o associazioni di volontariato Servizi sociali Consultori Case rifugio Se No, perché? È in osservazione breve intensiva (OBI) È stata ricoverata Abbandona il colloquio spontaneamente Altro, specificare La vittima ha figli minori? No, non ha figli No, ha figli ma sono tutti maggiorenni Sì Se Sì, è stato previsto un percorso di assistenza anche per loro? Sì, specificare No Vengono chiamate le forze dell'ordine? Sì No Le forze dell'ordine sono già al corrente/hanno portato loro la donna
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