FUTURIS ETRUSCA S.R.L.

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1 FUTURIS ETRUSCA S.R.L. PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DI UNA CENTRALE ELETTRICA A BIOMASSE VERGINI NEL Relazione tecnica impianto elettrico generale Via Squartini, 14 Centro Work Service Ospedaletto (PI) Tel /Fax info@pbengineering.com Via F. Hayez, Milano Tel /Fax infotei@tei.it - Web: P355/13 R029/11-REV.1 R029_11.doc

2 R029_11 Relazione tecnica impianto elettrico generale.doc INDICE 1 PREMESSA OGGETTO LIMITI DI PROGETTO NORMATIVA DI RIFERIMENTO RIFERIMENTI LEGISLATIVI RIFERIMENTI NORMATIVI LUOGHI E LORO DESTINAZIONE INDIVIDUAZIONE DEGLI AMBIENTI CLASSIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI DESCRIZIONE GENERALE DELL'IMPIANTO ELETTRICO CRITERI DI PROGETTAZIONE E DIMENSIONAMENTO NORME, STANDARDS E REGOLAMENTI CRITERI DI PROGETTAZIONE DI BASE CARATTERISTICHE DEI SISTEMI ELETTRICI VARIAZIONE DI TENSIONE AMMESSA VARIAZIONE DI FREQUENZA AMMESSA CONDIZIONI DI INSTALLAZIONE CLASSIFICAZIONE DELLE CONDIZIONI DI INSTALLAZIONE SCELTA DEL TIPO DI PROTEZIONE MOTORI ELETTRICI POTENZE CONVENZIONALI CAVI ELETTRICI DIMENSIONAMENTO DEI CAVI CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELLE MACCHINE GENERATORE (G1) TRASFORMATORE MT/MT (T2) TRASFORMATORE MT/BT (T3) P355/11 R029_

3 R029_11 Relazione tecnica impianto elettrico generale.doc 6.4 TRASFORMATORE DI CABINA MT/BT (T0) GRUPPO DIESEL DI EMERGENZA (GE1) QUADRI E APPARECCHIATURE DI PROTEZIONE ALTA TENSIONE APPARECCHIATURE DI ALTA TENSIONE MEDIA TENSIONE PROTEZIONE DEL GENERATORE QUADRO DI COMANDO, CONTROLLO E PROTEZIONE ALTERNATORE G IMPIANTI CON TENSIONE NOMINALE 10,5 KV IMPIANTI CON TENSIONE NOMINALE 20 KV BASSA TENSIONE IMPIANTI CON TENSIONE NOMINALE 690 V IMPIANTI CON TENSIONE NOMINALE 400 V QUADRI MCC QUADRI DI DISTRIBUZIONE CAVI ELETTRICI PROTEZIONI PANNELLI PROTEZIONI GENERATORI PANNELLO PROTEZIONI DI INTERFACCIA CON TERNA CRITERI DI REALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI PRESCRIZIONI RIGUARDANTI I CIRCUITI CAVI E CONDUTTORI PER LA DISTRIBUZIONE IN ALTA TENSIONE CAVI E CONDUTTORI PER LA DISTRIBUZIONE IN MEDIA TENSIONE CAVI E CONDUTTORI PER LA DISTRIBUZIONE IN BASSA TENSIONE TUBI PROTETTIVI, CANALI E PASSERELLE POSA DEI TUBI PROTETTIVI Posa di tubi interrati Posa di tubi incassati nella struttura Posa di tubi in montaggio sporgente POSA DI CANALI E PASSERELLE CASSETTE DI DERIVAZIONE POSA INTERRATA DI CAVI ELETTRICI ISOLATI, CON GUAINA P355/13 R029/

4 R029_11 Relazione tecnica impianto elettrico generale.doc 10.5 PROTEZIONE CONTRO GLI EFFETTI TERMICI SCELTA DEI COMPONENTI ELETTRICI SEZIONAMENTO E COMANDO COMANDI DI EMERGENZA INTERRUTTORI DI COMANDO PROTEZIONE DA SOVRATENSIONI PER FULMINAZIONE INDIRETTA E DI MANOVRA PROTEZIONE D'IMPIANTO PROTEZIONE D'UTENZA IMPIANTO DI TERRA CRITERI DI PROGETTO DELL IMPIANTO DI TERRA DIMENSIONAMENTO DEI CONDUTTORI DI PROTEZIONE DIMENSIONAMENTO DEI CONDUTTORI EQUIPOTENZIALI PRINCIPALI DIMENSIONAMENTO DEI CONDUTTORI EQUIPOTENZIALI SUPPLEMENTARI CONNESSIONE ALLA RETE TERNA DISTRIBUZIONE F.M DISTRIBUZIONE LUCE ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA E DI RISERVA GRUPPO ELETTROGENO SISTEMA DI CONTINUITÀ ASSOLUTO UPS MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO NORMATIVE DI RIFERIMENTO PULSANTIERE LOCALI SISTEMA INTERFONO E RICERCA PERSONE SISTEMA TELEFONICO SISTEMA TELEVISIVO A CIRCUITO CHIUSO SISTEMA OROLOGI IMPIANTI PER IL SEZIONAMENTO DI EMERGENZA SISTEMA DI MISURE, CONTROLLO E SUPERVISIONE SOTTOSISTEMA DI MISURA SOTTOSISTEMA DI CONTROLLO P355/11 R029_

5 R029_11 Relazione tecnica impianto elettrico generale.doc 11.3 SOTTOSISTEMA DI SUPERVISIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI SINOTTICA E VISUALIZZAZIONI STAMPE SOTTOSISTEMA DI COMUNICAZIONE SOTTOSISTEMA DI CONTROLLO DELLA RETE ELETTRICA CRITERI DI SICUREZZA ELETTRICA PROTEZIONE CONTRO LE TENSIONI DI CONTATTO DIRETTO PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI INTERRUZIONE AUTOMATICA DELL ALIMENTAZIONE DISTRIBUZIONE MT E AT INTERRUZIONE AUTOMATICA DELL ALIMENTAZIONE DISTRIBUZIONE BT PROTEZIONE MEDIANTE COMPONENTI ELETTRICI DI CLASSE II PROTEZIONE MEDIANTE SEPARAZIONE ELETTRICA PROTEZIONE DELLE CONDUTTURE CONTRO LE SOVRACORRENTI VALUTAZIONE DEL RISCHIO DOVUTO AL FULMINE NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO INDIVIDUAZIONE DELLA STRUTTURA DA PROTEGGERE DATI INIZIALI DENSITÀ ANNUA DI FULMINI A TERRA DATI RELATIVI ALLA STRUTTURA DATI RELATIVI ALLE LINEE ELETTRICHE ESTERNE DEFINIZIONE E CARATTERISTICHE DELLE ZONE CALCOLO DELLE AREE DI RACCOLTA DELLA STRUTTURA E DELLE LINEE ELETTRICHE ESTERNE VALUTAZIONE DEI RISCHI RISCHIO R1: PERDITA DI VITE UMANE Calcolo del rischio R Analisi del rischio R SCELTA DELLE MISURE DI PROTEZIONE CONCLUSIONI APPENDICI APPENDICE - CARATTERISTICHE DELLA STRUTTURA P355/13 R029/

6 R029_11 Relazione tecnica impianto elettrico generale.doc APPENDICE - CARATTERISTICHE DELLE LINEE ELETTRICHE APPENDICE - CARATTERISTICHE DELLE ZONE APPENDICE - AREE DI RACCOLTA E NUMERO ANNUO DI EVENTI PERICOLOSI APPENDICE - VALORI DELLE PROBABILITÀ P PER LA STRUTTURA NON PROTETTA ALLEGATI ALLEGATO 1 - DISEGNO DELLA STRUTTURA ALLEGATO 2 - AREA DI RACCOLTA AD ALLEGATO 3 - AREA DI RACCOLTA AM IMPIANTI ELETTRICI PROVVISORI DI CANTIERE STRUTTURA GENERALE CAVI E CONNESSIONI SEZIONAMENTO E COMANDO PRESE A SPINA QUADRI ELETTRICI IMPIANTO DI TERRA PROTEZIONE CONTRO I FULMINI TEI s.p.a è una società certificata 01 I Emissione P. A. Cavallo M. Colombo P. Calderara Rev. Oggetto Redatto Verificato Approvato Data 6 P355/11 R029_

7 R029_11 Relazione tecnica impianto elettrico generale.doc 1 PREMESSA 1.1 OGGETTO Il presente documento costituisce la relazione tecnica degli impianti elettrici e speciali della centrale a biomasse vergini che sarà realizzata nel comune di Piombino (PV). Il progetto di massima degli impianti elettrici è stato sviluppato in conformità con la Norma CEI 02 Guida per la definizione della documentazione di progetto degli impianti elettrici. Secondo la suddetta norma, per progetto di massima si intende il livello di progetto che comprende gli elaborati contenenti i dati fondamentali per individuare l impianto, nonché quelli che condizionano in modo determinante le sue caratteristiche e la sua fattibilità nella logica della progettazione integrale, cioè quella metodologia progettuale attraverso la quale si avvia un processo di integrazione tra i progetti di tutte le discipline coinvolte (es. edile, elettrico, di protezione contro i fulmini, termoidraulico). In particolare esso comprende: una relazione illustrativa, disegni o tabelle e, quando richiesto, il preventivo sommario delle spese determinato sulla base di costi unitari medi per analoghe categorie di lavori. Nel dettaglio, verranno di seguito riportati: la descrizione dell impianto al fine della sua identificazione; i dati necessari per lo sviluppo del progetto; i criteri di scelta delle soluzioni impiantistiche elettriche, anche in relazione alla protezione contro i contatti diretti, i contatti indiretti e contro le sovracorrenti; i criteri di scelta e dimensionamento dei componenti principali; i criteri di scelta dei requisiti di sicurezza degli impianti e componenti elettrici per i luoghi soggetti a normativa specifica. La documentazione che costituisce il presente progetto di massima potrà ovviamente essere utilizzata anche per lo sviluppo del progetto definitivo e di quello esecutivo, ma non potrà invece essere utilizzata per l installazione dell impianto, perché del tutto insufficiente. I sistemi elettrici sono progettati e dimensionati con lo scopo di ottenere la massima continuità di esercizio, assicurare La funzionalità dei servizi essenziali durante le situazioni di emergenza ed assicurare l incolumità degli operatori. 1.2 LIMITI DI PROGETTO Il presente progetto ha come limite di fornitura i terminali AT a 132 kw posti all interno della Sottostazione elettrica ubicata in corrispondenza dell accesso alla centrale. Nel progetto non rientra la distribuzione elettrica specifica a servizio degli impianti tecnologici, a partire dai quadri di bordo macchina, dei quali verrà fornita solo l alimentazione elettrica. P355/13 R029/

8 R029_11 Relazione tecnica impianto elettrico generale.doc 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO 2.1 RIFERIMENTI LEGISLATIVI Gli impianti elettrici saranno realizzati in conformità a tutte le disposizioni di legge pertinenti vigenti alla data dell ordine, comprese eventuali varianti complementari o integrazioni alle norme stesse. In particolare si rammenta: - DPR n 689 del 26/05/59 Determinazione delle aziende e lavorazioni soggette, ai fini della prevenzione degli incendi, al controllo del comando dei vigili del fuoco - Legge n 186 del 01/03/1968 Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni e impianti elettrici ed elettronici - Legge n 791 del 18/10/1977 Attuazione della direttiva CEE n 73/23 relativa a lle garanzie di sicurezza che deve possedere il materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro alcuni limiti di tensione - D.M. del 23/07/79 Designazione degli organismi incaricati di rilasciare certificati e marchi ai sensi della Legge n 791 del DM 16/02/82 Modificazioni del decreto Ministeriale 27/9/65, concernente la determinazione delle attività soggette alla prevenzione incendi - DM 30/11/83 Termini, definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi - Legge n. 818 del 07/12/1984 Nullaosta provvisorio per le attività soggette ai controlli di prevenzione incendi - DM 08/03/85 Direttive sulle misure più urgenti ed essenziali di prevenzione incendi ai fini del rilascio del nullaosta provvisorio di cui alla legge 7 dicembre 1984 n D.M. n 449 del 21 marzo 1988 Approvazione delle norme tecniche per la progettazione, l esecuzione e l esercizio delle linee elettriche esterne. - DPR n 224 del 24/05/88 Attuazione della direttiva CEE n. 85/ 374 relativa al ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli stati membri in materia di responsabilità per danno da prodotti difettosi, ai sensi dell art. 15 della legge 16 aprile 1987, n Legge n 9 del 9/01/91 Norme per l attuazione del nuovo Piano energetico nazionale: aspetti istituzionali, centrali idroelettriche ed elettrodotti, idrocarburi e geotermia, autoproduzione e disposizioni fiscali - Legge n 10 del 9/01/91 Norme per l attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia. - D.M. 16 gennaio 1991 Aggiornamento delle norme tecniche per la disciplina della costruzione e dell esercizio di linee elettriche aeree esterne. - D Lgs n 493 del 14/08/1996 Segnaletica di sicurezza e/o salute sul luogo di lavoro - D. Lgs n 615 del 12/11/1996 Attuazione della direttiva 89/336/CEE del Consiglio del 30/05/1989 in materia di riavvicinamento delle legislazioni degli stati membri relative alla compatibilità elettromagnetica, modificata ed integrata dalla direttiva 92/31/CEE del Consiglio del 28/04/1992, dalla direttiva 93/68/CEE del Consiglio del 22/07/1993 e dalla direttiva 93/97/CEE del Consiglio del 29/10/ P355/11 R029_

9 R029_11 Relazione tecnica impianto elettrico generale.doc - D. Lgs n 626 del 25/11/1996 Attuazione della direttiva 93/68/CEE in materia di marcatura CE del materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro taluni limiti di tensione - D. Lgs n 227 del 31/07/97 Modificazioni al decreto legislativo 25 novembre 1996 n. 626 recante attuazione della direttiva 93/68/CEE in materia di marcatura CE del materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro taluni limiti di tensione - Legge n 36 del 22/02/01 Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici. - DPCM 8 luglio 2003, Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete (50 HZ) generati dagli elettrodotti - D.M. del 22/01/08 n. 37 Regolamento concernente l attuazione dell articolo 11- quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all interno degli edifici - D. Lgs n 81 del 09/04/08 Attuazione dell articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro 2.2 RIFERIMENTI NORMATIVI Gli impianti elettrici oggetto di progetto saranno realizzati in conformità a tutte le disposizioni tecniche e normative pertinenti vigenti alla data dell ordine, comprese eventuali varianti complementari o integrazioni alle norme stesse. In particolare si rammenta: Norma CEI 0-16 (Regola tecnica di riferimento per la connessione di Utenti attivi e passivi alle reti AT ed MT delle imprese distributrici di energia elettrica) Norma CEI 7-6 (Norme per il controllo della zincatura a caldo per immersione su elementi di materiale ferroso destinati a linee e impianti elettrici) Norma CEI 11-1 (Impianti elettrici con tensione superiore ad 1 kv in corrente alternata) Norma CEI 11-4 (Esecuzione delle linee elettriche aeree esterne) Norma CEI (Impianti di produzione, trasporto e distribuzione di energia elettrica. Linee in cavo) Guida CEI (Impianti di produzione di energia elettrica e gruppi di continuità collegati a reti di I e II categoria) Norma CEI (Calcolo delle correnti di corto circuito nelle reti trifasi a corrente alternata) Norma CEI (Correnti di cortocircuito - Calcolo degli effetti. Parte 1: definizioni e metodi di calcolo) Norma CEI (Lavori su impianti elettrici) Norma CEI (Guida d applicazione per il calcolo delle correnti di cortocircuito nelle reti radiali a bassa tensione) Norma CEI (Guida all esecuzione delle cabine elettriche d utente) Norma CEI (Guida per l esecuzione degli impianti di terra nei sistemi utilizzatori di energia alimentati a tensione maggiore di 1 kv) Norma CEI (Esercizio degli impianti elettrici) Norma CEI (Esercizio degli impianti elettrici (allegati nazionali)) Norma CEI (Portata al limite termico delle linee elettriche aeree esterne con tensione maggiore di 100 kv) P355/13 R029/

10 R029_11 Relazione tecnica impianto elettrico generale.doc Norma CEI (Cabine Primarie) Norma CEI 14-4 (Trasformatori di potenza) Norma CEI (Trasformatori trifase di distribuzione di tipo a secco 50 Hz, da 100 kva a 2500 kva, con una tensione massima per il componente non superiore a 36 kv. Parte 1: Prescrizioni generali e prescrizioni per trasformatori con una tensione massima per il componente non superiore a 24 kv) Norma CEI (Trasformatori di potenza. Parte 7: Guida di carico per trasformatori immersi in olio) Norma CEI (Trasformatori di potenza. Parte 13: Trasformatori auto-protetti a riempimento di liquido) Norma CEI 17-1 (Apparecchiatura ad alta tensione. Parte 100: Interruttori a corrente alternata ad alta tensione) Norma CEI 17-5 (Apparecchiature a bassa tensione. Parte 2: Interruttori automatici) Norma CEI 17-6 (Apparecchiatura ad alta tensione. Parte 200: Apparecchiatura prefabbricata con involucro metallico per tensioni da 1 kv a 52 kv) Norma CEI 17-9/1 (Interruttori di manovra e interruttori di manovra-sezionatori per alta tensione. Parte 1: interruttori di manovra e interruttori di manovra-sezionatori per tensioni nominali superiori a 1 kv e inferiori a 52 kv) Norma CEI 17-9/2 (Interruttori di manovra e interruttori di manovra-sezionatori per alta tensione. Parte 2: interruttori di manovra e interruttori di manovra-sezionatori per tensioni nominali uguali o superiori a 52 kv) Norma CEI (Apparecchiatura a bassa tensione. Parte 3: Interruttori di manovra, sezionatori, interruttori di manovra-sezionatori e unità combinate con fusibili) Norma CEI 17-13/1 (Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT). Parte 1: Apparecchiature soggette a prove di tipo (AS) e apparecchiature parzialmente soggette a prove di tipo (ANS)) Norma CEI 17-13/2 (Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri elettrici per bassa tensione). Parte 2: Prescrizioni particolari per i condotti sbarre) Norma CEI 17-13/3 (Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT). Parte 3: Prescrizioni particolari per apparecchiature assiemate di protezione e di manovra destinate ad essere installate in luoghi dove personale non addestrato ha accesso al loro uso. Quadri di distribuzione (ASD)) Norma CEI (Apparecchiatura ad alta tensione. Parte 203: Apparecchiatura di manovra con involucro metallico con isolamento in gas per tensioni nominali superiori a 52 kv) Norma CEI (Prescrizioni comuni per l apparecchiatura di manovra e di comando ad alta tensione) Norma CEI (Apparecchiature a bassa tensione. Parte 1: Regole generali) Norma CEI (Apparecchiature a bassa tensione. Parte 4-1: Contattori e avviatori - Contattori e avviatori elettromeccanici) Norma CEI (Apparecchiatura ad alta tensione. Parte 102: Sezionatori e sezionatori di terra a corrente alternata) Norma CEI (Apparecchiatura ad alta tensione. Parte 105: Interruttori di manovra e interruttori di manovra-sezionatori combinati con fusibili per corrente alternata) Norma CEI (Apparecchiatura ad alta tensione. Parte 110: Manovra di carichi induttivi) Norma CEI (Apparecchiatura ad alta tensione. Parte 108: Interruttori-sezionatori a corrente alternata ad alta tensione per tensioni nominali uguali o superiori a 72,5 kv) 10 P355/11 R029_

11 R029_11 Relazione tecnica impianto elettrico generale.doc Norma CEI (Apparecchiatura ad alta tensione. Parte 201: Apparecchiatura prefabbricata con involucro isolante per tensioni da 1 kv a 52 kv) Norma CEI (Cavi con isolamento estruso in gomma per tensioni nominali da 1 a 30 kv). Norma CEI (Cavi isolati con polivinilcloruro per tensioni nominali da 1 kv a 3 kv). Norma CEI (Cavi con isolamento reticolato con tensione nominale non superiore a 450/750 V). Norma CEI (Cavi con isolamento termoplastico con tensione nominale non superiore a 450/750 V). Norma CEI (Cavi elettrici - Calcolo della portata di corrente). Norma CEI (Prove d incendio su cavi elettrici). Norma CEI (Metodi di prova per materiali isolanti e di guaina dei cavi elettrici). Norma CEI (Prove su cavi elettrici e ottici in condizioni d incendio. Parte 1-1: Prova per la propagazione verticale della fiamma su un singolo conduttore o cavo isolato). Norma CEI (Prove di resistenza al fuoco per cavi elettrici in condizioni di incendio - Integrità del circuit). Norma CEI (Guida per l uso di cavi a bassa tensione). Norma CEI (Metodi di prova per accessori per cavi di energia con tensione nominale da 3,6/6 (7,2) kv a 20,8/36 (42) kv inclusa) Norma CEI 20-62/1 (Requisiti di prova degli accessori per cavi di energia con tensione nominale da 3,6/6 (7,2) kv a 20,8/36 (42) kv. Parte 1: Cavi con isolante estruso) Norma CEI (Cavi energia con isolamento estruso e loro accessori per tensioni nominali superiori a 36 kv (Um = 42 kv) fino a 150 kv (Um = 170 kv)) Norma CEI 32-3 (Fusibili a tensione superiore a 1000 V. Parte 1: Fusibili limitatori di corrente) Norma CEI 23-3 (Interruttori automatici per la protezione dalle sovracorrenti per impianti domestici e similari). Norma CEI 23-9 (Apparecchi di comando non automatici per installazione elettrica fissa per uso domestico e similare). Norma CEI (Spine e prese per uso industriale). Norma CEI (Canali portacavi in materiale plastico e loro accessori ad uso battiscopa). Norma CEI (Dispositivi di connessione per circuiti a bassa tensione per usi domestici e similari. Parte 1: Prescrizioni generali). Norma CEI (Dispositivi di connessione per circuiti a bassa tensione per usi domestici e similari. Parte 2-1: Prescrizioni particolari per dispositivi di connessione come parti separate con unità di serraggio di tipo a vite). Norma CEI (Tubi per installazioni elettriche - Diametri esterni dei tubi per installazioni elettriche e filettature per tubi e accessori). Norma CEI (Sistemi di canali metallici e loro accessori ad uso portacavi e portapparecchi). Norma CEI (Sistemi di canali di materiale plastico isolante e loro accessori ad uso portacavi e portapparecchi per soffitto e parete). Norma CEI (Spine non smontabili bipolari 2,5 A 250 V, con cavo, per il collegamento degli apparecchi di Classe II per usi domestici e similari). Norma CEI (Sistemi di tubi ed accessori per installazioni elettriche. Parte 1: Prescrizioni generali). P355/13 R029/

12 R029_11 Relazione tecnica impianto elettrico generale.doc Norma CEI (Dispositivi di connessione per circuiti a bassa tensione per usi domestici e similari. Parte 2-2: Prescrizioni particolari per dispositivi di connessione come parti separate con unità di serraggio senza vite). Norma CEI (Dispositivi di connessione - Conduttori elettrici in rame - Prescrizioni di sicurezza per unità di serraggio a vite e senza vite). Norma CEI (Interruttori differenziali senza sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni domestiche e similari. Parte 1: Prescrizioni generali). Norma CEI (Interruttori differenziali senza sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni domestiche e similari. Parte 2-1: Applicabilità delle prescrizioni generali agli interruttori differenziali con funzionamento indipendente dalla tensione di rete). Norma CEI (Interruttori differenziali con sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni domestiche e similari. Parte 1: Prescrizioni generali). Norma CEI (Sistemi di canalizzazione per cavi. Sistemi di tubi. Parte 2-4: Prescrizioni particolari per sistemi di tubi interrati). Norma CEI (Scatole e involucri per apparecchi elettrici per installazioni elettriche fisse per usi domestici e similari. Parte 1: Prescrizioni generali). Norma CEI (Spine e prese per usi domestici e similari). Norma CEI (Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione per installazioni fisse per uso domestico e similare). Norma CEI (Sistemi di canali e di condotti per installazioni elettriche. Parte 1: Prescrizioni generali). Norma CEI (Sistemi di tubi ed accessori per installazioni elettriche. Parte 21: Prescrizioni particolari per sistemi di tubi rigidi e accessori). Norma CEI (Sistemi di tubi ed accessori per installazioni elettriche. Parte 22: Prescrizioni particolari per sistemi di tubi pieghevoli e accessori). Norma CEI (Sistemi di tubi ed accessori per installazioni elettriche. Parte 23: Prescrizioni particolari per sistemi di tubi flessibili e accessori). Norma CEI 32-1 (Fusibili a tensione non superiore a V per corrente alternata e a V per corrente continua. Parte 1: Prescrizioni generali). Norma CEI (fusibili per bassa tensione. Parte 2: Prescrizioni supplementari per fusibili utilizzati da persone qualificate (fusibili principalmente per applicazioni industriali) - Esempi di fusibili normalizzati A-I). Norma CEI 33-8 (Condensatori statici di rifasamento di tipo non autorigenerabile per impianti di energia a corrente alternata con tensione nominale inferiore o uguale a 1000V. Parte 1: Generalità - Prestazioni, prove e valori nominali - Prescrizioni di sicurezza. Guida per l installazione e l esercizio). Norma CEI (Apparecchi di illuminazione. Parte 1: Prescrizioni generali e prove). Norma CEI (Apparecchi di illuminazione. Parte 2-22: Prescrizioni particolari. Apparecchi di emergenza). Norma CEI (Apparecchi di illuminazione. Parte II: Prescrizioni particolari. Apparecchi fissi per uso generale). Norma CEI (Lampade a vapori di sodio ad alta pressione). Norma CEI (Apparecchi di illuminazione. Parte 2: Prescrizioni particolari. Sezione 5: Proiettori). Norma CEI 38-1 (Trasformatori di misura. Parte 1: Trasformatori di corrente) Norma CEI 38-2 (Trasformatori di misura. Parte 2: Trasformartori di tensione induttivi) Norma CEI 64-7 (Impianti elettrici di illuminazione pubblica). 12 P355/11 R029_

13 R029_11 Relazione tecnica impianto elettrico generale.doc Norma CEI 64-8 (Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V c.a. e a 1500 V cc.). Norma CEI 70-1 (Gradi di protezione degli involucri). Norma CEI 79-3 (Impianti antieffrazione, antiintrusione, antifurto e antiaggressione. Norme particolari per gli impianti antieffrazione e antiintrusione) Norma CEI 81-10/1 (Protezione contro i fulmini. Parte 1: Principi generali) Norma CEI 81-10/2 (Protezione contro i fulmini. Parte 2: Valutazione del rischio) Norma CEI 81-10/3 (Protezione contro i fulmini. Parte 3: Danno materiale alle strutture e pericolo per le persone) Norma CEI 81-10/4 (Protezione contro i fulmini. Parte 4: Impianti elettrici ed elettronici nelle strutture) Norma CEI 81-10/5 (Protezione contro i fulmini. Parte 4: Impianti elettrici ed elettronici nelle strutture) Norma CEI 94-4 (Relè elementari elettromeccanici. Parte 1: Requisiti generali e di sicurezza). Norma CEI (Impianti telefonici interni). Norma UNI EN (Luce e illuminazione. Illuminazione dei luoghi di lavoro. Parte 1: luoghi di lavoro interni). Norma UNI 1838 (Applicazione dell illuminotecnica - Illuminazione di emergenza). Le caratteristiche degli impianti stessi, nonché dei loro componenti, saranno inoltre conformi: alle raccomandazione USSL e ISPESL; alle norme e prescrizioni della società distributrice dell energia elettrica; alle norme e prescrizioni del Circolo delle costruzioni Telegrafiche e Telefoniche; alle norme e prescrizioni del Comando dei Vigili del Fuoco territorialmente competente; alle tabelle di unificazione UNI - CEI -UNEL; alle prescrizioni dell Istituto Italiano per il marchio di Qualità per i materiali e le apparecchiature ammesse all ottenimento del Marchio; ad ogni altra prescrizione, regolamentazione o raccomandazione emanata da eventuali Enti ed applicabile agli impianti elettrici ed alle loro parti componenti; alle direttive CEE recepite dalla legislazione nazionale con particolare riferimento alle direttive quadro 89/391 e 92/57. P355/13 R029/

14 R029_11 Relazione tecnica impianto elettrico generale.doc 3 LUOGHI E LORO DESTINAZIONE L impianto sarà destinato alla produzione di energia elettrica, ma comprenderà, oltre agli impianti tecnologici, anche zone destinate al deposito della materia prima, una palazzina uffici distribuita su due piani, una sala controllo, locali quadri elettrici e locali tecnici in genere. L intervento in oggetto consiste nel fornire la distribuzione elettrica, luce e F.M., a tutto il sito, con i limiti di fornitura indicati al capitolo INDIVIDUAZIONE DEGLI AMBIENTI Gli ambienti che costituiscono il sito produttivo sono riportati sulle planimetrie di progetto 3.2 CLASSIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI La classificazione degli ambienti in cui è articolata l attività sarà oggetto del progetto esecutivo. In tale sede dovranno essere definite le diverse tipologie di impianti richieste dalle Norme CEI 64-8 e CEI (quest ultima relativamente alla possibile presenza di atmosfere esplosive). In particolare, dovrà essere presa in considerazione: la possibile presenza di ambienti a maggior rischio in caso di incendio, la presenza di servizi igienici contenenti docce. 14 P355/11 R029_

15 R029_11 Relazione tecnica impianto elettrico generale.doc 4 DESCRIZIONE GENERALE DELL'IMPIANTO ELETTRICO L impianto ha lo scopo di convertire l energia termica resa dalla combustione di biomasse vergini in energia elettrica. L energia elettrica sarà prodotta mediante un alternatore (G1) della potenza di 20.5 MVA a cosφ = 0,8, con tensione nominale 10,5 kv. A valle del generatore saranno presenti: un trasformatore elevatore (T2) 10,5/20 kv di potenza nominale 20.5 MVA, attraverso il quale l'energia prodotta, e non utilizzata in centrale, sarà convogliata alla sottostazione MT/AT per l'immissione sulla Rete Elettrica, un trasformatore abbassatore con doppio secondario (T3) 10,5/0,69/0,4 kv, con potenze nominali 4/2/2 MVA attraverso il quale saranno alimentate le utenze di centrale. L energia prodotta, al netto degli utilizzi di centrale, verrà totalmente immessa sulla Rete Elettrica Nazionale. Una linea MT a 20 kv attestata al quadro QEMT2, ubicato nella sala quadri della centrale di cogenerazione, farà capo al quadro QEMT1 installato nel locale quadri della sottostazione elettrica AT/MT. Da qui, attraverso un trasformatore elevatore (T1) 20/132 kw con potenza nominale pari a 20,5 MVA l'energia sarà trasmessa, tramite elettrodotto AT interrato, ad una sottostazione di parallelo con la Rete Elettrica che sarà posta ad una distanza di circa 800 m dalla centrale. Il progetto dell'elettrodotto in AT non rientra nel presente documento. La connessione con la Rete Elettrica sarà di tipo bidirezionale. Pertanto: nelle condizioni di normale funzionamento, una parte dell energia prodotta dall alternatore sarà utilizzata per alimentare gli impianti di centrale, mentre la parte restante verrà immessa sulla Rete Elettrica e venduta sul libero mercato, in caso di avaria o manutenzione dell'alternatore G1 o del trasformatore T1 (o di intervento delle rispettive protezioni), gli impianti di centrale saranno alimentati dalla Rete Elettrica, in caso di avaria o manutenzione del trasformatore T2 (o di intervento delle sue protezioni), gli impianti di centrale saranno alimentati, in isola, dall'alternatore. All interno della centrale, tutte le utenze saranno alimentate in BT, parte alla tensione nominale di 690 V e parte a 400 V. Per l'alimentazione delle utenze di servizio della palazzina uffici, del fabbricato servizi e delle utenze di centrale, verrà realizzata una cabina di trasformazione MT/BT, all interno della SSE, nella quale sarà installato un trasformatore 20/0,42 kv (T0), con potenza nominale pari a 315 kva; Un gruppo Diesel (GE) di emergenza a 400 V con potenza nominale 25 kva in servizio continuo permetterà di alimentare, in caso di black out, le utenze privilegiate dell impianto. Gli impianti antincendio non saranno alimentati dal gruppo elettrogeno, in quanto costituiranno impianti autonomi conformi alle relative norme UNI. P355/13 R029/

16 R029_11 Relazione tecnica impianto elettrico generale.doc È prevista l installazione di un UPS di adeguata potenza per garantire l alimentazione ai sistemi di controllo e protezione di centrale (PLC e PC) che hanno lo scopo di monitorare e controllare tutto il corretto funzionamento della centrale e per alimentare le parti di impianto che necessitano della continuità assoluta di servizio. Nella cabina di trasformazione MT/BT della SSE sarà installato UPS per l alimentazione dei circuiti di sgancio di emergenza. Il quadro di comando delle apparecchiature di protezione in AT sarà gestito mediante un sistema in corrente continua a 110 V. A servizio della centrale sarà realizzato un sistema di protezione improntato a rendere massima la disponibilità di energia e minima l incidenza di eventuali guasti A tal fine, tutte le unità di protezione saranno di tipo a microprocessore, così da poter effettuare i necessari coordinamenti logici Il sistema di protezione generale (SPG) ed il sistema di protezione di interfaccia (SPI) dell utente saranno dotati di tutte le protezioni previste dalla Norma CEI 0-16, integrati con quanto eventualmente richiesto da TERNA. Sarà inoltre implementato un sistema di controllo e supervisione (DCS), basato sull'utilizzo delle più aggiornate tecnologie a microprocessore, che consentirà un monitoraggio continuo degli impianti ed una ottimale gestione degli stessi, sia da locale che in remoto. Per quanto riguarda l architettura generale degli impianti, si rimanda allo schema a blocchi della distribuzione elettrica ed allo schema unifilare generale, facenti parte degli elaborati grafici di progetto. Con riferimento in particolare allo schema a blocchi della distribuzione elettrica, si precisa che tutti i quadri a servizio degli impianti tecnologici sono da considerarsi come quadri di bordo machina : dovranno pertanto essere sviluppati da parte delle società che forniranno gli impianti stessi. Tali quadri dovranno essere completi, oltre che delle necessarie apparecchiature di comando e protezione delle utenze alimentate, anche di tutta la componentistica (PLC, strumenti di misura per il monitoraggio dello stato di funzionamento del macchinario e dei valori di tutte le grandezze di interesse, interfacce di comunicazione, ecc) necessaria per l implementazione del sistema distribuito di supervisione e controllo (DCS). 16 P355/11 R029_

17 R029_11 Relazione tecnica impianto elettrico generale.doc 5 CRITERI DI PROGETTAZIONE E DIMENSIONAMENTO I criteri di progettazione e dimensionamento si estenderanno alle apparecchiature, ai materiali ed alla progettazione degli impianti elettrici come di seguito specificato. 5.1 NORME, STANDARDS E REGOLAMENTI Salvo particolari prescrizioni indicate in questo capitolo o in qualsiasi altra specifica tecnica tutte le apparecchiature elettriche, le macchine elettriche e la progettazione degli impianti elettrici saranno conformi all ultima edizione delle seguenti norme, standards e regolamenti: Standards/Raccomandazioni CENELEC, Standards/Raccomandazioni IEC (International Electrotechnical Commission), Norme ISO (International Organization for Standardization), Norme CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano), Norme UNI, Norme UNEL. Le Norme CEI corrispondenti alle raccomandazioni IEC saranno lette in congiunzione alle raccomandazioni IEC e, se più severe, avranno precedenza sulle IEC. 5.2 CRITERI DI PROGETTAZIONE DI BASE Tutti gli impianti elettrici saranno progettati con l intento di garantire: la sicurezza del personale, l affidabilità degli impianti, un sistema adeguato di dispositivi di protezione, l utilizzo di apparecchiature e materiali con adeguata capacità di interruzione, adeguata portata ed adeguati livelli di isolamento, in accordo ai livelli di tensione, ai carichi ed ai valori di corrente di corto circuito, una facile manutenzione, la possibilità di agevoli ispezioni. 5.3 CARATTERISTICHE DEI SISTEMI ELETTRICI I livelli di tensione utilizzati negli impianti e lo stato del neutro saranno i seguenti; Generatore G1 - tensione: 10,5 kv - stato del neutro: a terra con impedenza - frequenza: 50 Hz Sistema AT di connessione alla rete TERNA - tensione: 132 kv ± 10% - stato del neutro: franco a terra - frequenza: 50 Hz P355/13 R029/

18 R029_11 Relazione tecnica impianto elettrico generale.doc Rete interna MT di centrale - tensione: 20 kv - stato del neutro: a terra con impedenza - frequenza: 50 Hz Sistema di distribuzione BT - tensione: 400 V V - stato del neutro: franco a terra - frequenza: 50 Hz Gruppo elettrogeno di emergenza - tensione: 230/400 V - stato del neutro: franco a terra - frequenza: 50 Hz - Sistema di comandi apparecchiature AT in corrente continua (c.c.) - tensione: 110 V ± 10% Sistema in corrente continua (cc) - tensione: 110 V - 24 V Sistema di continuità assoluta in corrente alternata (UPS) - tensione: 230 V - stato del neutro: franco a terra - frequenza: 50 Hz 5.4 VARIAZIONE DI TENSIONE AMMESSA Nelle condizioni di normale funzionamento, per i diversi sistemi elettrici saranno accettate le seguenti tolleranze: 20 kv - 10,5 kv ± 10 % 400 V V ± 10 % 110 V cc - 48 V cc + 10 %, - 15 % Le condizioni normali escludono transitori quali quelli dovuti a manovre di apertura o chiusura e variazioni momentanee dovute a condizioni anormali, quali guasti, improvviso distacco di grossi carichi, avviamento di grossi motori e condizioni similari. Nel verificarsi di condizioni eccezionali saranno accettate le seguenti tolleranze: 20 kv - 10,5 kv + 10 % per 10 sec - 20 % per 10 sec 400 V V + 10 % per 10 sec - 20 % per 10 sec 18 P355/11 R029_

19 R029_11 Relazione tecnica impianto elettrico generale.doc Le condizioni eccezionali includono transitori quali quelli dovuti a variazioni momentanee dovute a condizioni anormali quali guasti, improvviso distacco di grossi carichi, avviamento di grossi motori e condizioni similari. 5.5 VARIAZIONE DI FREQUENZA AMMESSA In condizioni di funzionamento normali il campo di variazione della frequenza sarà Hz. P355/13 R029/

20 R029_11 Relazione tecnica impianto elettrico generale.doc 5.6 CONDIZIONI DI INSTALLAZIONE CLASSIFICAZIONE DELLE CONDIZIONI DI INSTALLAZIONE Le condizioni di installazione saranno classificate come segue: Installazione all esterno: installazione all esterno senza protezione contro la pioggia, temporali, irraggiamento solare ed esposizione ad atmosfera contaminata. Installazione all esterno protetta: installazione sotto tettoia con possibili spruzzi d acqua; possono essere presenti polvere e sabbia. Installazione all interno in ambiente secco: installazione in locali completamente chiusi, con presenza di acqua solo sotto forma di gocce di condensa e presenza trascurabile di sabbia. Installazione in locali condizionati: installazione in locali dove la temperatura dell aria e l umidità saranno mantenuti artificialmente entro i valori specificati SCELTA DEL TIPO DI PROTEZIONE Installazione all esterno: le macchine elettriche rotanti avranno un grado di protezione IP 55. le apparecchiature di bassa tensione avranno un grado di protezione IP 55. Installazione all esterno protetta ed installazione all interno in locali bagnati o polverosi: le macchine elettriche rotanti avranno un grado di protezione IP 54. le apparecchiature di bassa tensione avranno un grado di protezione IP 54. Installazione all interno in ambiente secco: le apparecchiature di bassa tensione avranno un grado di protezione IP 31. le apparecchiature di media tensione avranno un grado di protezione IP 31. il resistore di messa a terra del centro stella del generatore avrà un grado di protezione IP MOTORI ELETTRICI I motori elettrici saranno conformi agli Standards IEC 34 ed alle norme CEI emesse dal Comitato Tecnico n.2. I motori saranno asincroni, trifasi, a gabbia di scoiattolo. La potenza del motore sarà adeguata per soddisfare le richieste della macchina accoppiata. Tutti i motori saranno adatti alle condizioni ambientali e climatiche vigenti nel luogo di installazione e protetti contro il danneggiamento delle muffe da funghi. Le carcasse dei motori saranno realizzate con lamiere saldate o in fusione di alluminio. I motori saranno isolati in classe F con sovratemperature della classe B. Il tipo di isolamento previsto sarà resistente all azione degli oli lubrificanti. 20 P355/11 R029_

21 R029_11 Relazione tecnica impianto elettrico generale.doc I motori saranno previsti per avviamento diretto. I motori saranno in grado di funzionare anche nel caso in cui la tensione di alimentazione si abbassi all 80 % del valore nominale per 10 sec. I motori, ove necessario, saranno dotati di scaldiglie anticondensa POTENZE CONVENZIONALI Per gli impianti tecnologici, la potenza convenzionale è stata determinata sulla base della potenza nominale degli stessi, considerando un fattore di riduzione K = 0,7 0,8, dovuto ai coefficienti di utilizzazione e contemporaneità. Le potenze convenzionali così determinate saranno eventualmente modificate in fase di progetto esecutivo, nel caso in cui dovessero cambiare le caratteristiche degli impianti stessi. La potenza convenzionale dei carichi luce sarà determinata a partire dalle potenze nominali dei corpi illuminanti, moltiplicate per un coefficiente di contemporaneità Kc = 0,8. Le prese di tipo industriale saranno alimentate in gruppi di non più di 6 prese per ciascun circuito di distribuzione. Il dimensionamento del circuito di alimentazione prese sarà determinato dalla seguente formula: ( /N) (A x N) dove: N = numero di prese, A = corrente nominale della singola. 5.7 CAVI ELETTRICI DIMENSIONAMENTO DEI CAVI I cavi saranno dimensionati come segue: i collegamenti ai trasformatori e da ciascun trasformatore al quadro corrispondente saranno dimensionati per la potenza del trasformatore. i collegamenti ai quadri di distribuzione e di sottodistribuzione saranno dimensionati per il 100 % della potenza assorbita dalle utenze. i collegamenti alle utenze saranno dimensionati in base alla potenza nominale dell utenza. Inoltre il dimensionamento dei cavi sarà verificato anche per le seguenti condizioni: resistenza meccanica, portata, caduta di tensione ammessa, resistenza al corto circuito, temperatura ambiente, condizioni di installazione. in particolare: resistenza meccanica: la sezione minima dei conduttori sarà: - per cavi di MT: 25 mm 2 - per cavi di potenza di BT: 2,5 mm 2 P355/13 R029/

22 R029_11 Relazione tecnica impianto elettrico generale.doc - per cavi di controllo: 1,5 mm 2 portata: la portata di ogni cavo sarà calcolata in base alla sua corrente nominale specificata dalle norme IEC e/o CEI (o dal catalogo del costruttore) tenendo conto dei fattori di correzione dovuti alle temperatura ambiente o del terreno, alla resistività termica del terreno, alle condizioni di posa dei cavi in accordo alle norme IEC 287 (od al catalogo del costruttore). caduta di tensione ammessa: la sezione del cavo sarà dimensionata in base alle cadute di tensione di seguito indicate: - per l alimentazione dei quadri e sottoquadri: 2 % della tensione nominale; - per l alimentazione dei motori: 5 % della tensione nominale in condizioni di normale funzionamento, 15 % della tensione nominale in fase di avviamento (inclusa la caduta di tensione a partire dal power center); - per i circuiti luce: 3 % della tensione nominale (5 % inclusa la caduta sui quadri a monte); Resistenza al corto circuito: la resistenza al corto circuito dei cavi MT e BT sarà verificata in base all energia passante dell apparecchio di protezione in accordo alle norme CEI 64.8, considerando i valori effettivi della corrente dei corto circuito e del tempo di intervento del relé di protezione o dell apparecchio di protezione. La temperatura finale del conduttore, alla fine del corto circuito, non supererà la temperatura prescritta dalle norme o dal costruttore dei cavi od i seguenti valori, qualunque sia il più basso: C per cavi isolati in PVC, C per cavi isolati in EPR o XLPE. Conduttori di riserva (soltanto per cavi di controllo): tutti i cavi di controllo aventi più di 7 conduttori, utilizzati per collegare i pannelli di controllo, avranno il 15 % di conduttori di riserva. 22 P355/11 R029_

23 R029_11 Relazione tecnica impianto elettrico generale.doc 6 CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELLE MACCHINE 6.1 GENERATORE (G1) Il generatore sarà dimensionato per erogare la massima potenza in tutte le condizioni di funzionamento e nel pieno rispetto delle prescrizioni e delle norme di riferimento. Tutte le parti del generatore saranno progettate e costruite in modo da poter sopportare, senza subire danni sensibili le condizioni accidentali di corto circuito. Il sistema di fissaggio dello statore sarà dimensionato per prevenire la trasmissione delle vibrazioni al basamento dovuto al funzionamento della macchina. I terminali dello statore saranno accessibili e ancorati su isolatori posti nel box dei terminali. La strumentazione di controllo, alimentazione ausiliari, ecc. saranno attestate ai box ausiliari; ogni box conterrà i morsetti relativi a segnali di pari livello di disturbo. Il sistema di eccitazione sarà dimensionato per permettere di variare la generazione o l assorbimento di potenza reattiva in tutto il campo di funzionamento definito dalle curve di capability. L alternatore sarà corredato dal proprio quadro di comando, controllo e protezione, avente la funzione di controllare il corretto funzionamento della macchina e di proteggerla da possibili malfunzionamenti. Il quadro avrà inoltre la funzione di sincronizzare l alternatore sulla rete di centrale e comandare la chiusura dell interruttore di macchina, così da permettere il flusso dell energia prodotta verso la rete elettrica nazionale. Il sistema di controllo e regolazione sarà interamente digitale, dotato di 2 canali indipendenti, di cui uno automatico e uno manuale. La commutazione dal sistema automatico al sistema manuale, per fuori servizio del primo, sarà in modo bumpless, tramite un dispositivo di inseguimento automatico tra regolatore in stand-by e quello in funzione. Le caratteristiche del generatore saranno fornite dal progettista degli impianti meccanici. 6.2 TRASFORMATORE MT/MT (T2) Sarà alimentato dal generatore G1, ed avrà la funzione di elevare la tensione dai 10,5 kv del generatore ai 20 kv caratteristici della rete interna MT di centrale. Le caratteristiche principali del trasformatore saranno le seguenti: Gruppo CEI Funzione Potenza nominale Tensione primaria nominale Corrente primaria nominale Tensione secondaria nominale Corrente secondaria nominale Frequenza Dd0 Elevatore di macchina 20.5 MVA 10,5 kv 1127 A 20 kv 591 A 50 Hz Tensione di corto circuito Vcc % 8 % Tipo di raffreddamento Tipo di isolamento ONAN Olio minerale esente da PCB e PCT P355/13 R029/

24 R029_11 Relazione tecnica impianto elettrico generale.doc 6.3 TRASFORMATORE MT/BT (T3) Sarà alimentato dal generatore G1, ed avrà la funzione di alimentare le utenze BT poste in centrale. Si tratta di un trasformatore con doppio avvolgimento secondario, a 400 V e a 690 V. I due secondari alimenteranno i due quadri elettrici generali di bassa tensione: QEGBT01 (con tensione nominale 400 V) e QEGBT01 (con tensione nominale 690 V) Le caratteristiche principali del trasformatore saranno le seguenti: Gruppo CEI Funzione Potenza nominale Tensione nominale primaria Corrente nominale primaria Tensione nominale secondaria Corrente nominale secondaria Frequenza Dyn11 Alimentazione carichi in BT 4 MVA / 2 MVA /2 MVA 10,5 kv 220 A 0,69 kv / 0,4 kv 1673 A / 2887 A 50 Hz Tensione di corto circuito Vcc % 4 % Tipo di raffreddamento Tipo di isolamento Tipo di installazione ONAN Olio minerale esente da PCB e PCT All'aperto 6.4 TRASFORMATORE DI CABINA MT/BT (T0) Sarà alloggiato all interno di uno specifico box e sarà alimentati dal quadro QEMT5, posto nel locale quadri MT all interno della SSE. Il trasformatore alimenterà il quadro generale di Bassa Tensione QEGBT00, tramite il quale si fornirà energia agli impianti tecnologici, luce ed F.M. di centrale. Le caratteristiche principali dei trasformatori saranno le seguenti: Gruppo CEI Funzione Potenza nominale Tensione primaria nominale Corrente primaria nominale Tensione secondaria nominale Corrente secondaria nominale Frequenza Dyn11 Alimentazione carichi in BT 315 kva 20 kv 9 A 0,4 kv 455 A 50 Hz Tensione di corto circuito Vcc % 6 % Tipo di raffreddamento Tipo di isolamento AN Resina 24 P355/11 R029_

25 R029_11 Relazione tecnica impianto elettrico generale.doc 6.5 GRUPPO DIESEL DI EMERGENZA (GE1) Il gruppo Diesel di emergenza sarà costituito da un motore Diesel accoppiato ad un generatore sincrono debitamente installati su un basamento comune. Il gruppo sarà completo di tutti gli accessori quali il regolatore automatico di velocità, il sistema di alimentazione aria di combustione, il sistema di alimentazione combustibile, l impianto di lubrificazione, l impianto di espulsione gas combusti, l impianto di raffreddamento motore, l impianto di preriscaldo del motore, l impianto di avviamento del motore tramite batterie di avviamento, il sistema di protezione, controllo e regolazione, il serbatoio combustibile giornaliero, la cabina di insonorizzazione, la marmitta silenziatrice, accessori vari. Il gruppo sarà collegato al quadro generale di bassa tensione, per l alimentazione della sezione di emergenza. Le caratteristiche principali del trasformatore saranno le seguenti: Potenza in servizio continuo 25 kva Tensione nominale 400 V Fattore di potenza 0,8 Velocità di rotazione 1500 giri/min Numero di poli 4 Collegamento A stella Stato del neutro A terra Classe di isolamento F Classe di riferimento per le sovratemperature B Eccitazione Brushless Grado di protezione IP 21 Tensione di avviamento 24 V P355/13 R029/

26 R029_11 Relazione tecnica impianto elettrico generale.doc 7 QUADRI E APPARECCHIATURE DI PROTEZIONE Tutte le apparecchiature ed i materiali elettrici saranno sottoposti alle prove di accettazione in fabbrica in accordo alle norme CEI e/o IEC applicabili. 7.1 ALTA TENSIONE APPARECCHIATURE DI ALTA TENSIONE Tutte le apparecchiature di comando, protezione e misura, poste a valle del trasformatore elevatore 20/132 kv possiederanno caratteristiche rispondenti a quanto richiesto da TERNA. Qui di seguito vengono fornite alcune caratteristiche di riferimento, che potrebbero dover subire delle modifiche alla luce di quanto specificherà TERNA. Tensione nominale Frequenza nominale Tensione nominale di tenuta ad impulso atmosferico Tensione nominale di tenuta a frequenza di esercizio Corrente ammissibile di breve durata (1 s) Valore di cresta della corrente ammissibile nominale Corrente nominale in servizio continuo 145 kv 50 Hz 650 kv 275 kv 40 ka 100 ka 2500 A Al fine del contenimento degli spazi, si prevede la realizzazione di un sistema efficiente e salva spazio che prevede l impiego di un unico modulo che raggruppa le diverse funzioni di: Isolatore Sezionatore di linea con coltelli di terra Interruttore Trasformatore di corrente 7.2 MEDIA TENSIONE PROTEZIONE DEL GENERATORE Le protezioni saranno del tipo a microprocessore e saranno montate in racks normalizzati da 19 installati in armadi unificati. La portella sul fronte degli armadi sarà munita di parete trasparente; sulla parete di fondo degli armadi saranno montate le morsettiere, gli interruttori per l alimentazione in cc e gli altri accessori che non richiedono un controllo visivo. I pannelli saranno adatti per montaggio all interno ed avranno un grado di protezione IP40. Saranno previste le prove di accettazione in accordo alle norme IEC 255. Saranno presenti tutte le protezioni previste dalla norma CEI 0-16 e da TERNA. Per il generatore, il pannello protezioni includerà le seguenti protezioni: differenziale generatore 87G; minima impedenza 21; perdita di eccitazione 40; 26 P355/11 R029_

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