L IMPIANTO ASCENSORE. Giorgio Croce

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2 L IMPIANTO ASCENSORE Giorgio Croce

3 STORIA L ascensore nasce dall esigenza di collegare più comodamente i livelli di un edificio senza l uso delle scale. Le prime testimonianze di rudimentali ascensori, azionati da energia umana e animale o da ruote idrauliche, risalgono addirittura al III millennio a.c.. Inoltre, altre testimonianze di ascensori sono i riportate nel Colosseo a Roma, nella Reggia di Caserta e nel Palazzo di Versaille, nel quale dalla fine del 600 i re francesi vi fecero installare ascensori, per citarne uno famoso, quello che Luigi XV fece costruire, chiamato«sedia volante». Il primo brevetto di un sistema di sicurezza fu dell'inventore statunitense, Elisha Otis, che nel 1853 depositò il brevetto di un sistema di sicurezza «paracadute», destinato ad impedire la caduta violenta della cabina in caso di guasti o rotture ai cavi. Dal 1866 è entrato in uso l ascensore idraulico che ha sostituito progressivamente quello a fune avvolta su tamburo rotante. L ascensore elettrico è invece entrato in funzione dal Negli ultimi 150 anni la tecnologia degli ascensori ha fatto progressi eccezionali anche in termini di sicurezza.

4 VARIETA Per ascensore si intende un apparecchio elevatore con installazione fissa che serve piani definiti mediante una cabina che si sposta lungo guide rigide e la cui inclinazione sull'orizzontale è superiore a 15 gradi, destinato al trasporto di persone o cose. Dal anno di invenzione - ad oggi esso si è evoluto a tal modo da essere definito un mezzo confortevole, veloce e sicuro per il trasporto. Ormai è diffusissimo e solo in Italia sono presenti ben impianti. Il mondo dell ascensore è abbastanza vasto e gli impianti si classificano secondo diverse caratteristiche: - elettrici ed idraulici(in base al tipo di trazione); - automatici, semiautomatici e manuali (a seconda che il meccanismo che hanno le porte esterne e quelle interne di cabina è elettrico o manuale); -consalamacchineintestataoinfossa; - esterni(con struttura esterna dell edificio) o interni(con tromba ascensore già presente all interno); - montacarichi(per il trasporto di cose); - piattaforme elevatrici (impianti più semplici che hanno basse velocità di funzionamento).

5 CLASSIFICAZIONE E FUNZIONAMENTO Gli ascensori si dividono in due categorie: - Elettrici(a fune); - Idraulici(chiamati anche oleodinamici). Gli ascensori elettrici sono composti principalmente da una macchina elettrica per il sollevamento (di due tipi: argano o gearless ) e muovono la cabina passeggeri tramite funi di trazione bilanciate da contrappesi. Il contrappeso ha la funzione di bilanciamento dell impianto onde ridurre le forze di attrito tra macchina elettrica e funi e per diminuire la potenza elettrica necessaria a muovere l impianto. Il quadro elettrico di manovra è necessario per la gestione e il funzionamento dell impianto, mentre il limitatore di velocità e il paracadute sono dispositivi di sicurezza che entrano in funzione in caso di emergenza. L'ascensore idraulico moderno è composto essenzialmente da una centralina idraulica ed una valvola che si occupa di immettere l olio in un cilindro per azionare un pistone collegato all arcata (e quindi alla cabina passeggeri). In questo tipo di impianto i componenti di sicurezza sono dati dalla valvola di blocco e dal paracadute (se presenti le funi di taglia). Anche quiiltuttoècomandatodaunaquadroelettricodimanovra.

6 DIFFERENZE ELETTRICO-IDRAULICO Le due tipologie si differenziano prevalentemente da come viene effettuato il movimento. Nell ascensore elettrico il movimento è trasmesso dalla macchina elettrica che viene trasmesso alle funi (collegate alla cabina) che trasmettono il movimento tramite l attrito presente tra le funi e la puleggia di frizione. Il motore elettrico funziona in entrambe le direzioni(salita e discesa). Nell impianto idraulico il suo funzionamento avviene, in salita, tramite una pompa controllata da una valvola che immette l olio nel pistone telescopico che solleva la cabina direttamente all arcata (diretto) o tramite funi di richiamo (in taglia), mentre in discesa la valvola si apre e l olio defluisce nel serbatoio facendo scendere la cabina per gravità.

7 ASCENSORE ELETTRICO L impianto elettrico attua il movimento della cabina attraverso delle funi collegate ad un argano ( bilanciate da un contrappeso) che viene mosso da un motore elettrico. Quest ultimo può essere posizionata in testata (in alto), in fossa (in basso) o con il sistema MRL (machine room less- senza sala macchine). Il motore elettrico è una macchina in grado di trasformare l energia elettrica in energia meccanica. Di base il suo funzionamento si ha attraverso la presenza di un campo magnetico rotante generato da due bobine fisse, ortogonali e percorse da correnti alternate della stessa frequenza e sfasate di 90 (in corrente continua). A partire dagli anni 90, con lo sviluppo degli inverter è stato possibile eliminare i motori a c.c. anche negli impianti gearless(che venivano utilizzati soprattutto in quegli impianti con velocità superiore ai 2 m/s. L avvento poi dei magneti permanenti ha ulteriormente contribuito allo sviluppo degli inverter che tra l altro ora si utilizzano anche nella regolazione della velocità degli ascensori ad azionamento idraulico.

8 ASCENSORE IDRAULICO L ascensore idraulico, a differenza di quello a trazione elettrica a funi, non ha bisogno del contrappeso per bilanciare la cabina. La sua corsa avviene infatti con un pistone comandato da una centralina che immette l olioperilmovimentoinsalitaedaunavalvolacherecuperal oliofacendo scendere il pistone, per la fase di discesa. La valvola lavora attraverso i suoi cursori che per essere comandati hanno bisogno di una pressione statica di circa bar, sotto la quale non è garantito il corretto funzionamento della valvola. Le condizioni di funzionamento più gravose per l impianto idraulico le abbiamo con marcia in salita a pieno carico, mentre in discesa lavora a costo zero. La tecnologia sta portando avanti dei sistemi di recupero dell energia in discesa così da ridurre la potenza necessaria fino al70%. Un ascensore idraulico con un utilizzo medio di un ora al giorno (condizioni corrispondenti ai condomini) riesce ad ottenere la classe energetica B. Questo anche grazie al fatto che l ascensore idraulico consuma energia quasi esclusivamente solo in salita e difficilmente lavora alla massima potenza.

9 VELOCITA ASCENSORE La velocità degli ascensori idraulici ed elettrici comunemente installati neinostricondominisiaggirafra0.3m/se0.7m/s. L ascensore più veloce al mondo è quello installato sulla Shangai Tower che svetta nel cuore di Pudong con un altezza di 632 metri. I tre ascensori principali costruiti per la Shangai Tower viaggiano a una velocità di 18 m/s, su e giù tra il 1 e il 119 piano. Il progetto è della Mitsubishi Electric. Gli ascensori da record garantiscono un elevato livello di comfort, grazie a coperture speciali in grado di ridurre rumorosità e vibrazioni laterali e ad una pressurizzazione della cabina per la compensazione del repentino cambio di pressione. Non mancano, inoltre, dispositivi per il recupero di energia.

10 OBBLIGO INSTALLAZIONE ASCENSORE La normativa che disciplina l installazione dell ascensore negli edifici privati è il D.M. 236/89 «Disposizioni per favorire il superamento e l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati». In particolare all art. 1- c. 3 riporta: La progettazione deve comunque prevedere: a) accorgimenti tecnici idonei alla installazione di meccanismi per l'accesso ai piani superiori, ivi compresi i servoscala; b) idonei accessi alle parti comuni degli edifici e alle singole unità immobiliari; c) almeno un accesso in piano, rampe prive di gradini o idonei mezzi di sollevamento; d) l'installazione, nel caso di immobili con più di tre livelli fuori terra, di un ascensore per ogni scala principale raggiungibile mediante rampe prive di gradini.

11 CABINA ASCENSORE (D.M. 236/89) Negli edifici di nuova edificazione residenziale l'ascensore deve avere le seguenti caratteristiche: - cabina di dimensioni minime di 1.30m di profondità e 0.95 m di larghezza; - portaconlucenettaminimadi0.80msullatocorto; - piattaforma minima di distribuzione anteriormente alla porta della cabina di 1.50x1.50. L'ascensore in caso di adeguamento di edifici preesistenti, ove non sia possibile l'installazione di cabine di dimensioni superiori, può avere le seguenti caratteristiche: - cabina di dimensioni minime di 1.20 m di profondità e 0.80 m di larghezza; - portaconlucenettaminimadi0.75mpostasullatocorto; - piattaforma minima di distribuzione anteriormente alla porta della cabina di 1.40x1.40 m. Le porte di cabina e del piano devono essere del tipo a scorrimento automatico. Nel caso di adeguamento la porta di piano può essere del tipo ad anta incernierata purché dotata di sistema per l'apertura automatica.

12 NORMATIVE L entrata in vigore della Direttiva 95/16/CE della Comunità Europea recepita con il D.P.R. 162/1999, ha rivoluzionato il modo di garantire l idoneità agli impianti, in particolare rivoluziona il monopolio dell amministrazione pubblica sui collaudi degli ascensori e le verifiche periodiche successive, che erano regolate dalla L. 1415/1942. Il campo di applicazione del D.P.R. 162/1999 è quello degli ascensori in servizio permanente negli edifici e nelle costruzioni, di nuova installazione, e quello relativo ai componenti di sicurezza utilizzati in tali ascensori (all. IV). Le procedure da attuare sono le seguenti: - Messa in esercizio; - Verifiche periodiche; - Verifiche straordinarie; - Manutenzione; - Conservare ed aggiornare la documentazione.

13 NORMATIVE: MESSA IN ESERCIZIO Messa in esercizio Il proprietario dell impianto, o il suo legale rappresentante, deve comunicare al Comune competente per territorio, la messa in esercizio dei montacarichi e degli ascensori non destinati ad un servizio di pubblico trasporto. Modiche costruttive Il proprietario deve effettuare la comunicazione di cui sopra nei casi in cui si effettui una delle seguenti modifiche costruttive: cambiamento della velocità, della portata, della corsa, del tipo di azionamento, sostituzione del macchinario, della cabina, del quadro elettrico, del gruppo cilindropistone, delle porte di piano. Divieti E fatto divieto di porre o mantenere in esercizio impianti per i quali non siano state effettuate, ovvero aggiornate a seguito di eventuali modifiche, le comunicazioni di cui al presente articolo.

14 NORMATIVE: VERIFICHE PERIODICHE Il proprietario dello stabile, o il suo legale rappresentante, sono tenuti ad assoggettare l impianto installato a verifica periodica biennale. L Organismo Notificato (A.S.L.) che ha eseguito la verifica periodica rilascia al proprietario, e alla ditta incaricata della manutenzione, il verbale relativo. Le verifiche possono presentare: - Esito positivo: con prescrizione (consigliate, obbligatorie); l impianto può rimanere in esercizio purché si ottemperi alle prescrizioni riportate sul verbale; - Esito negativo senza prescrizione: l impianto non può rimanere in esercizio. L ente incaricato alla verifica deve comunicare l esito negativo al Comune in cui è installato l impianto per i provvedimenti di competenza.

15 PROFESSIONISTI E IMPRESE ABILITATE Le figure coinvolte nella gestione dell impianto sono: - Proprietario o legale rappresentante; - Costruttore, installatore/manutentore; - Organismi notificati. I soggetti abilitati ad eseguire le visite periodiche sono: - Ingegneri abilitati alla professione; - A.S.L.(Azienda sanitaria Locale) competente per territorio. Le verifiche straordinarie vengono eseguite quando si ha: - Verifica periodica con esito negativo; - In caso di incidenti di notevole importanza, anche se non seguiti da infortunio; - In caso siano apportate all impianto le modifiche costruttive, già definite. Manutenzione Il proprietario è tenuto ad affidare la manutenzione dell ascensore o del montacarichi a ditta specializzata che opera mediante persona munita di certificato di abilitazione.

16 PROFESSIONISTI E IMPRESE ABILITATE Libretto e targa Il proprietario deve conservare e rendere disponibili si richiesta almeno i seguenti documenti: - Libretto di immatricolazione ovvero copia della dichiarazione di conformità; - Precedenti verbali delle verifiche periodiche e straordinarie; - Esiti delle visite di manutenzione; - Comunicazioni intercorse con il competente ufficio comunale relative al numero di matricola assegnato all impianto. Il fermo impianto I soggetti individuati dal D.P.R. 162/1999 che hanno tale potere sono: - Il proprietario o il suo legale rappresentante; - Il manutentore dell impianto, nel caso rilevi un pericolo in atto, informandone il proprietario, il soggetto incaricato delle verifiche periodiche, e il Comune competente per territorio; - Il Comune competente per territorio a seguito del ricevimento del verbale di verifica periodica con esito negativo.

17 RIPARTIZIONE SPESE ASCENSORE L art del c.c. recita: [I] Gli ascensori sono mantenuti e sostituiti dai proprietari delle unità immobiliari a cui servono. La spesa relativa è ripartita tra essi, per metà in ragione del valore delle singole unità immobiliari e per l altra metà esclusivamente in misura proporzionale all altezza di ciascun piano dal suolo. [II] Al fine del concorso nella metà della spesa, che è ripartita in ragione del valore, si considerano come piani le cantine, i palchi morti, le soffitte o camere a tetto ei lastrici solari, qualora non siano di proprietà comune. Secondo quanto detto in precedenza, per redigere le tabelle millesimali per la suddivisione delle spese dell ascensore(e anche delle scale), occorre avere già redatto quelle relative alle tabelle millesimali di proprietà. Di conseguenza ogni volta che vengono modificate, per qualsiasi motivo, le tabelle millesimali di proprietà di deve procedere ad aggiornare anche quelle dell ascensore(e scale).

18 INSTALLAZIONE ELEVATORE ESTERNO In molti condominii, la cui epoca di costruzione è anteriore all entrata in vigore del D.M. 236/89 o perché costituiti da fabbricati disposti su non più di 3 livelli, può verificarsi la necessità di dover installare un ascensore. Comunemente lo spazio per alloggiare un nuovo vano ascensore all interno del fabbricato, nel corpo scala condominiale, non è sufficiente o le opere da eseguirsi per alloggiarlo sono troppo onerose. Può verificarsi quindi la convenienza di installare un elevatore esterno al fabbricato, in adiacenza ad esso.

19 INSTALLAZIONE ELEVATORE ESTERNO Decisione Normalmente, la decisione di installare l ascensore in un edificio di vecchia costruzione è di spettanza dell assemblea condominiale, la cui delibera deve essere approvata a maggioranza qualificata e (cioè da un numero di condomini che rappresenti il 50% + 1) e che siano titolari di almeno i 2/3 del valore millesimale dell edificio, com è richiesto(art V comma C.C.) per ogni innovazione tesa al miglioramento o all uso più comododellecosecomuni(art.1120 Icomma C.C.). Vi possono essere però, dei casi in cui il condominio, anche dopo l approvazione della delibera d installazione dell ascensore con detta maggioranza qualificata, non possa poi darvi esecuzione, per l opposizione anche di un solo condomino, che può impugnare detta delibera quando l innovazione comporti un pregiudizio alla stabilità o alla sicurezza del fabbricato, oppure ne alteri il decoro (si pensi ad un ascensore esterno ad un edificio di notevole pregio architettonico) o quando infine, l ascensore viene previsto nel vano scale e la sua realizzazione comporti il taglio dei gradini o una notevole restrizione del vano d ingresso, che impedisca l uso oilgodimentodidetteparticomuniancheadunsolocondomino.

20 INSTALLAZIONE ELEVATORE ESTERNO Pratiche edilizie Per poter installare un elevatore esterno al fabbricato occorrono i seguenti titoli abilitativi: - Pratica comunale di S.C.I.A. (Segnalazione certificata Inizio Attività) per abbattimento delle barriere architettoniche o per manutenzione straordinaria; - Nella pratica comunale possono essere richiesti anche pareri/nulla osta di tipo paesaggistico-ambientale e dei beni artistici; - Pratica strutturale da depositare presso il Genio Civile (Regione Uff. Sismica) nella quale viene dimensionata la fondazione di appoggio dell ascensore e i tirafondi (ganci che collegano l ascensore alla parate dell edificio). Occorre anche la relazione geologica redatta da un Geologo abilitato per la verifica del terreno su cui appoggia la fondazione; - Certificazione dell impianto elettrico; - Eventuale parere dei Vigili del Fuoco o aggiornamento del C.P.I. (certificato Protezione Incendi) (a seconda dell ubicazione dell ascensore).

21 INSTALLAZIONE ELEVATORE ESTERNO Costi I costi di un elevatore esterno sono molto variabili a seconda del numero dei piano serviti, delle caratteristiche dimensionali della cabina e delle caratteristiche estetiche. Per avere un ordine di grandezza ci si può orientare fra euro (compreso il montaggio ed escluso oneri e onorari per professionisti) a piano servito.

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