(2 edizione) La dimensione del Turismo

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1 Il valore del Golf in Italia (2 edizione) La dimensione del Turismo Marzo 2011 Ricerca realizzata in collaborazione con

2 Contenuti Saluto di Protiviti e di Federazione Italiana Golf Il contesto Note metodologiche - Ambito della ricerca...1 Strutture...3 Tesserati...6 I Golf Club a vocazione turistica Il potenziale turistico del Golf in Italia...8 La vocazione turistica...9 Analisi dei circoli...11 Focus sul turismo del Golf in Italia L offerta italiana venduta dai Tour Operator internazionali...18 I turisti del Golf in Italia: abitudini e propensione alla spesa...20 Focus sui Golf Club di Roma Il Golf nel Lazio...24 Green fee...26 Offerta turistica...27 Un esempio di successo Il Golf in Andalusia Protiviti Srl. All rights reserved l 3

3 Cari Lettori, dopo il successo ottenuto dall iniziativa del 2009, sono lieto di presentarvi la seconda edizione della ricerca sul Valore del Golf in Italia. Quest anno lo studio - realizzato grazie al supporto della Federazione Italiana Golf, dell Istituto Nazionale Ricerche Turistiche e alla fattiva partecipazione di 23 tra i più prestigiosi Golf Club italiani - approfondisce il tema della dimensione del turismo golfistico e le sue potenzialità per diventare un vero e proprio prodotto turistico, un richiamo per gli appassionati di questo sport in diversi periodi dell anno, favorendo così l intero sistema turistico locale e nazionale, a tutto vantaggio dell economia del nostro Paese. Il recente interesse istituzionale su questo tema e gli esempi di successo che ci arrivano da Paesi a noi vicini portano a sottolineare gli enormi benefici derivanti da un turista golfista soddisfatto, che può diventare il portavoce di un immagine positiva dell Italia ed innescare un circolo virtuoso che coinvolga anche i non golfisti. Il turista del golf è un turista high-profile, con una capacità di spesa elevata, caratterizzato da una curiosità che lo spinge a fare esperienza dei luoghi di vacanza e che porta quindi valore sia ai circoli che lo ospitano (in termini di green fee e di utilizzo delle facilities a disposizione), sia agli enti esterni che collaborano con i Golf Club (quali strutture ricettive ed enti turistici territoriali). La ricerca anche quest anno evidenzia alcune cifre interessanti: 104 sono i golf club a vocazione turistica in Italia, che costituiscono un potenziale bacino di accoglienza per 4,5 milioni di golfisti (di questi, solo il 12,5% si trova nel Sud Italia - climaticamente più adatto ad ospitare i golfisti nel corso dell intero anno solare); il golf è al quinto posto tra gli sport commercializzati sui mercati dell intermediazione internazionale del turismo verso l Italia; il turista golfista spende al giorno - in media - circa il doppio di un turista tradizionale. A fronte di un potenziale importante occorre rilevare che, ad oggi, le linee di sviluppo del golf nel nostro Paese sono ancora legate prevalentemente alle sole logiche sportive e l Italia, pur essendo destinazione turistica di eccellenza, non è ancora considerata una meta di turismo golfistico. Molto interessanti a questo proposito sono le considerazioni che emergono dall analisi della struttura ricettiva - solo il 26% dei circoli di golf a vocazione turistica mette a disposizione un offerta completa - dei servizi complementari nonché degli accordi per la promozione turistica, che evidenziano come nel nostro Paese esistano ancora ampi margini di miglioramento e sviluppo. Buona lettura e buon golf! Alessandro Cencioni Managing Director 2011 Protiviti Srl. All rights reserved l 4

4 Cari Lettori, golf e turismo rappresentano ormai, su scala planetaria, un binomio inscindibile. E anche un accoppiata vincente per le economie dei Paesi che a ogni latitudine mettono a frutto le grandi potenzialità promozionali e commerciali di questo abbinamento. Non più solo nel mondo Occidentale, dall Europa - dove il golf è nato e vanta un antica tradizione - fino agli Stati Uniti; ma anche in Africa e ora in Oriente, dove il golf si va diffondendo e sta attecchendo con particolare rapidità perfino in Cina. Ciò può essere tanto più proficuo in un Paese come l Italia, dove la pratica di questo sport si combina favorevolmente con le bellezze del territorio e del paesaggio. E allo stesso tempo, con il ricco patrimonio di beni artistici e culturali, con la vasta produzione dell artigianato e con la straordinaria varietà della tradizione enogastronomica. In un contesto del genere, unico e irripetibile, il golf e il turismo possono giovare reciprocamente l uno all altro, favorendo il rispettivo sviluppo in armonia con l ambiente. Sono circa 25 milioni, secondo le statistiche, i turisti che ogni anno si muovono per giocare a golf. In Italia si stimano 1,8 milioni di presenze alimentate dall interesse per questo sport. Ma il dato sale a 3,9 milioni, contando le notti di chi ha soggiornato in Italia anche per altre motivazioni ma ha praticato il golf durante la vacanza. Per competere meglio con gli altri Paesi del Mediterraneo che hanno già investito sul golf come volano per il turismo - dalla Spagna al Portogallo, dalla Tunisia al Marocco - occorre però aumentare e potenziare i campi verdi, in modo da richiamare un maggior numero di giocatori soprattutto dall estero. Va proprio in questa direzione il disegno di legge varato dal governo italiano - su proposta del ministro per il Turismo, Michela Vittoria Brambilla - per promuovere la realizzazione di impianti golfistici, nel rispetto dell ambiente e del territorio, incentivando la costruzione di strutture ricettive e alberghiere che, per evitare speculazioni immobiliari, non potranno essere rivendute prima di 5 anni. E recentemente, uno stanziamento di 118 milioni di euro per progetti di eccellenza nel settore turistico tra cui quello sportivo e golfistico, è stato approvato dalla Conferenza Stato-Regioni. Un piano che, per le condizioni climatiche più favorevoli, può avvantaggiare in particolare le nostre regioni meridionali, allungando la stagione oltre i tradizionali mesi estivi. Ne trarrà impulso di conseguenza anche l occupazione, diretta e indiretta. Un campo da golf genera in media cento posti di lavoro, ma i benefici si estendono a tutto l indotto: alberghi, ristoranti, bar, musei, artigianato. Per la nostra prima industria nazionale, quella delle vacanze, sarà un attrattiva in più per vendere meglio l immagine dell Italia sul mercato internazionale. Franco Chimenti Presidente

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6 Il contesto Il golf può costituire un valido strumento per accrescere l attrattività turistica dell Italia. L Italia vanta la maggiore densità di opere d arte e beni culturali del mondo ed offre un amplissima varietà di bellezze paesaggistiche. La sua capitale è un museo a cielo aperto ed è conosciuta come la culla della dolce vita. Tuttavia, negli ultimi anni la popolarità del nostro territorio come meta prediletta dei visitatori internazionali è in diminuzione. A conferma di ciò, nel 2010, l Italia si è posizionata solo al quindicesimo posto nella classifica dei 25 migliori Paesi per il turismo secondo il Country Brand Index In un mercato globale, dove la concorrenza si gioca sui territori e le località, è importante definire una strategia che ambisca a migliorare la capacità attrattiva del nostro Paese. Sulla base di queste considerazioni, nella sua seconda edizione, la nostra indagine sul valore del golf in Italia ha voluto approfondire il legame tra golf e turismo affiancando alla tradizionale analisi del segmento golfistico italiano desumibile dalle statistiche FIG un livello d indagine più profondo. Mireremo, infatti, a valutare come il golf possa rivelarsi uno strumento sul quale costruire un'offerta interessante per incentivare lo sviluppo turistico. Note metodologiche - Ambito della ricerca La ricerca ha avuto come oggetto tre distinti ambiti: 1. il segmento sportivo golfistico in Italia, inteso come l insieme dei 385 Golf Club nazionali (di seguito denominati anche circoli ), ovvero delle associazioni sportive dilettantistiche impegnate nella promozione e divulgazione della pratica sportiva; 2. il segmento sportivo golfistico turistico in Italia, inteso come l insieme dei 104 Golf Club definiti dalla Federazione Italiana Golf (FIG) a vocazione turistica, poiché propongono i loro servizi in un ottica di valorizzazione del territorio o sono inseriti direttamente all interno di apposite strutture ricettive; 3. il segmento sportivo golfistico turistico laziale, in particolare l insieme dei 14 circoli appartenenti al Consorzio di Roma impegnati nella valorizzazione del territorio. Il primo livello di indagine persegue lo scopo di dare continuità al lavoro di ricerca condotto da Protiviti nell edizione 2009 e consente di visualizzare l andamento e l evoluzione del settore golfistico italiano nel suo complesso. Il secondo mira ad esaminare a fondo le dinamiche che intercorrono tra turismo e 1 Il Country Brand Index è lo studio sull'immagine dei principali Paesi del mondo condotta annualmente da FutureBrand in collaborazione con BBC World News Protiviti Srl. All rights reserved 1

7 golf per analizzarne le reciproche influenze e/o benefici. Il terzo, infine, concentra l analisi su un distretto golfistico ad elevato potenziale. Quest anno, con l intento di approfondire l analisi della dimensione turistica e di agevolare il confronto delle informazioni raccolte, i Golf Club sono stati classificati secondo criteri quali: la tipologia di servizio sportivo offerto (i.e. un percorso a 9, 18, 27 o 36 buche); la localizzazione geografica, ovvero: Città - circoli situati negli immediati pressi di grandi città; Mare - circoli collocati in località sulla costa; Natura - circoli dotati di campi realizzati in collina, montagna, o vicino a centri termali. Le analisi effettuate si basano su: dati ufficiali contenuti nei database della FIG ed aggiornati a dicembre 2009; informazioni di carattere economico e organizzativo raccolte da Protiviti attraverso indagini effettuate nel periodo giugno settembre 2010 su un campione limitato di 23 circoli/club 2 ; risultati di una ricerca condotta dall Istituto Nazionale Ricerche Turistiche (ISNART) sul turismo del golf in Italia. Il campione delle strutture a vocazione turistica selezionate è così rappresentabile: Fig Campione selezionato 22% 4% 26% 9 buche 18 buche 27 buche 39% Città Mare Natura 74% 35% Fonte: elaborazione Protiviti L ultimo capitolo si concentra su un insieme ristretto del campione e analizza il consorzio di Roma: i 5 Club più rappresentativi sono posti a confronto con la realtà nazionale e internazionale, allo scopo di farne emergere gli aspetti più significativi. 2 I dati raccolti risultano aggiornati all anno Tutte le informazioni, fornite su base volontaria, non sono state oggetto di verifica da parte di Protiviti Protiviti Srl. All rights reserved 2

8 L offerta golf è in continua crescita: in 10 anni il numero delle strutture dedicate è cresciuto del 18%. Strutture In Italia il golf non vanta le più antiche tradizioni, ma il suo appeal è in continua crescita e i dati sull offerta di Golf Club - dislocati lungo tutto lo Stivale - tracciano il quadro di un sistema favorevole ad accogliere un sempre maggior interesse verso questo sport. Tipologie Fig Tipologia Golf Club 42% Tot buche 27 buche 58% Tot. 165 AFFILIATI buche AGGREGATI 124 Campi Pratica 58% 90 9 buche 42% 41 Circoli Promozionali Fonte: dati FIG 2009/elaborazione Protiviti Ad oggi in Italia sono presenti 385 strutture, rappresentate da 220 Associazioni Sportive affiliate alla Federazione Italiana Golf e 165 aggregate. I circoli affiliati ospitano percorsi da 9, 18, 27 o 36 buche omologati alla pratica agonistica, mentre i Club aggregati sono costituiti da campi pratica e strutture dedicate alla promozione sportiva con un numero inferiore a 9 buche (circoli promozionali ). Analizzando la prima categoria, emerge che il 90% dei percorsi dispone di 9 o 18 buche, l 8% di 27 buche e il 2% di 36 buche. Fig Andamento circoli & tesseramenti ( ) Campi pratica: % Tesserati: + 70 % Golf Club: + 18 % Campi pratica Golf Club Tesserati Fonte: dati FIG 2009/elaborazione Protiviti Nell ultimo anno, il numero di strutture è aumentato del 2%, passando da 378 a 385. Tale tasso si è mantenuto mediamente costante negli ultimi 10 anni, a fronte di un aumento dei tesserati del 6% annuo. Nel dettaglio, a sostegno di un evidente maggiore interesse alla dimensione sportiva del golf, negli ultimi 10 anni i tesserati sono aumentati del 70%, i Golf Club sono cresciuti del 18%, mentre i campi pratica sono più che raddoppiati, passando da 49 a 124 (+151%) Protiviti Srl. All rights reserved 3

9 La distribuzione territoriale dei circoli è disomogenea: le Distribuzione territoriale Fig Circoli in Italia maggiori opportunità di pratica si trovano al Nord. Lombardia Piemonte E. Romagna Veneto Toscana Lazio Trentino A.A. Marche Sardegna Liguria Umbria 9 11 Friuli V.G. 8 Puglia Valle d'aosta 6 8 Sicilia Abruzzo 6 5 Campania 5 Calabria Molise C. Pratica e circoli promozionali 9 buche 18 buche 27 buche 36 buche Fonte: dati FIG 2009/elaborazione Protiviti La distribuzione sul territorio nazionale delle 385 strutture esistenti non è omogenea. Le regioni del Nord accolgono il maggior numero di circoli: in particolare, la Lombardia con 67 Club e il Piemonte con 57 rappresentano le regioni con il maggior numero di presenze. Nel Centro Italia, Lazio e Toscana, grazie alla loro dimensione e caratteristiche territoriali, si distinguono in maniera significativa dalle altre regioni centrali e insieme contano 64 circoli. Al Sud si rileva, invece, un totale di 17 Golf Club ubicati tra Puglia, Campania, Calabria, Molise e 19 Golf Club nelle Isole, di cui ben 13 in Sardegna: dati in risalto, vista la marcata caratterizzazione turistica di queste regioni. Dal 2008, le regioni che hanno incrementato maggiormente il numero dei propri circoli sono l Emilia Romagna (con 3 campi in più) e la Sicilia (2 campi in più). In generale il Centro e il Sud hanno ampliato l offerta in Toscana, Umbria, Marche, Molise, Sicilia e Puglia, mentre il Nord risulta averla ridotta in Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Valle d Aosta Protiviti Srl. All rights reserved 4

10 Cresce l interesse verso il turismo: più di un terzo dei circoli italiani - con almeno 18 buche - è a vocazione turistica. La vocazione In linea con la classificazione elaborata dalla FIG, la vocazione prevalente di un Golf Club può essere: Tradizionale - circolo che ha come principale obiettivo la promozione della pratica sportiva; Turistica - circolo connesso allo sviluppo turistico del territorio o inserito direttamente all interno di strutture ricettive; Real Estate - circolo collegato ad iniziative di sviluppo immobiliare; Commerciale - circolo legato ad iniziative di business (organizzazione eventi, sponsorizzazioni, ecc.). Fig Tipologia di circoli per vocazione (esclusi campi pratica, promozionali e 9 buche) N. Golf Club (100%) 22 75(57%) 10 44(34%) (8%) 1(1%) Tradizionale Turismo Real Estate Commerciale Totale 18 buche 27 e 36 buche Fonte: dati FIG 2009/elaborazione Protiviti La classificazione evidenzia come la categoria maggiormente rappresentativa della realtà golfistica italiana sia ancora rappresentata dai circoli Tradizionali, che sono caratterizzati per circa l 86% da percorsi classici a 18 buche. Rispetto al 2008, il maggior incremento in termini unitari è rappresentato dai circoli classificati come Real Estate, aumentati dal 5% all 8%. La quota di circoli a vocazione turistica, in lieve crescita negli ultimi anni, è rimasta invariata rispetto al Ma i benefici derivabili dal turismo, viste le enormi potenzialità che contraddistinguono l Italia, riguardano sempre più anche i circoli tradizionali, che hanno cominciato a proporre i propri servizi in un ottica di valorizzazione territoriale, ad esempio attraverso tour organizzati che abbinano o alternano le classiche escursioni a giornate interamente dedicate allo sport Protiviti Srl. All rights reserved 5

11 Il numero dei tesserati ha superato i iscritti, ossia un golfista ogni 600 abitanti. Tesserati Andamento Fig Andamento dei tesseramenti negli ultimi anni Uomini U Junior Donne D Junior Fonte: dati FIG 2009/elaborazione Protiviti Osserviamo un trend dei tesseramenti decisamente positivo: nell ultimo anno si è verificato un incremento del 4,5%. Considerando un intervallo temporale più esteso, in 5 anni i tesserati sono aumentati del 24% (5,4% medio su base annua), superando la quota di iscritti. L analisi di dettaglio mostra una marcata presenza maschile nel settore: i golfisti uomini sono aumentati di oltre unità (+32%), contro un minore ma interessante incremento dei tesseramenti femminili (+25%). I tesserati juniores 3 rappresentano ancora la quota minoritaria degli iscritti (11%), sebbene negli ultimi 5 anni abbiano avuto una crescita media annua del 9%; da notare che, percentualmente, le iscrizioni delle ragazze superano quelle dei ragazzi (+10,5% contro +8,8%). Fig Soci e tesserati liberi nel 2009 In Italia, nel 2009, si sono rilevati tesserati, ossia un golfista ogni 600 Fonte: dati FIG 2009/elaborazione Protiviti 3 Sono considerati tesserati juniores ragazzi di età uguale o inferiore a 18 anni Protiviti Srl. All rights reserved 6

12 Nel 2009, il 10% delle iscrizioni totali è avvenuto tramite il tesseramento libero (rif. Fig. 1.7), che offre la possibilità di associarsi direttamente alla FIG senza l'obbligo di appartenere ad un Club. L analisi dei tesseramenti in rapporto alla popolazione evidenzia situazioni molto disomogenee sul territorio (Fig. 1.8). Le più alte densità di giocatori si trovano al Nord; in particolare il Piemonte detiene il record delle province con il maggior numero di tesserati per abitante. Diversamente, molte delle province con pochi giocatori sono situate nel Meridione, dove però si riscontra, in alcuni casi, un alto rapporto di juniores sul totale, che arriva a sfiorare il 47%. Fig Rapporto Provincia numero di abitanti/numero tesserati: più e meno virtuose Anno 2009 Regione Provincia Popolazione residente Tesserati ogni abitanti Rapporto Junior/Tot. Soci Valle D'Aosta Aosta % Piemonte Verbania-Cusio-Ossola % Lombardia Como % Piemonte Biella % Piemonte Novara % Piemonte Alessandria % Trentino Bolzano % Marche Ancona % Friuli V. G. Gorizia % E. Romagna Piacenza % Liguria Imperia % Veneto Treviso % Liguria Savona % Toscana Grosseto % Lazio Viterbo % Lombardia Varese % Toscana Pistoia % Toscana Massa Carrara % Sardegna Nuoro % Sicilia Catania % Campania Caserta % Puglia Brindisi % Lombardia Mantova % Calabria Cosenza % Sicilia Palermo % Puglia Lecce % Campania Avellino % Puglia Bari % Abruzzo Teramo % Campania Salerno % Calabria Reggio Calabria % Campania Napoli % Fonte: dati FIG ISTAT 2009/elaborazione Protiviti 2011 Protiviti Srl. All rights reserved 7

13 I Golf Club a vocazione turistica I circoli a vocazione turistica costituiscono un potenziale bacino di accoglienza per 4,5 milioni di golfisti l anno. L Italia, seppur non possa essere annoverata tra le principali mete del turismo golfistico (come evidenziato dalle ricerche ISNART nel capitolo successivo), ha comunque tutte le potenzialità per diventarlo: 104 Golf Club, pari al 34% della totalità dei circoli italiani, sono a vocazione turistica, ovvero risultano direttamente connessi allo sviluppo turistico del territorio. Il potenziale turistico del Golf in Italia Le opportunità di sviluppo territoriale e di aumento degli introiti legati all indotto del golf hanno un limite costituito dalla capacità ricettiva delle strutture. Sulla base di alcuni dati, quali la tipologia di ciascun campo, il numero di buche, i periodi di apertura e le modalità di rotazione dei giocatori, possiamo ipotizzare che la capienza massima dell insieme dei circoli a vocazione turistica sia di circa 4,5 milioni di giocatori. Come vedremo nel capitolo successivo, dalle indagini dell Istituto Nazionale Ricerche Turistiche (ISNART) è emerso che 3,9 milioni di turisti hanno praticato il golf durante il loro soggiorno. Di questi, 1,8 milioni hanno indicato come principale scopo della vacanza la pratica di questo sport. Tali dati evidenziano come le strutture sarebbero già in grado di accogliere un flusso maggiore di turisti, con impatti positivi su tutto il territorio. Ma la possibilità di aumentare l afflusso turistico è legata anche alla potenzialità delle strutture ricettive incluse nei Golf Club, che consentono agli ospiti, golfisti e non, di trascorrere il proprio soggiorno sul campo. Fig Le strutture ricettive dei circoli a vocazione turistica Fonte: Protiviti Survey 2010 L 88% dei campi considerati è annessa a strutture più ampie che comprendono alberghi, residence, resort o semplici foresterie (Fig. 2.1), ma solamente il 2% 2011 Protiviti Srl. All rights reserved 8

14 Lo sviluppo del golf in Italia è legato principalmente ad una logica sportiva e meno a quella turistica. sono situati all interno di veri e propri villaggi o centri vacanze con ogni tipo di comfort e servizi. Il 35% di essi ha, invece, una disponibilità di accoglienza turistica limitata, poiché mette a disposizione dei propri clienti solo piccole strutture, quali foresterie, agriturismo o appartamenti, che arrivano ad ospitare al massimo 40 persone. La vocazione turistica Citando il Ministero del Turismo, possiamo affermare che ogni anno si muovono nel mondo 25 milioni di turisti per giocare a golf e che il golf e in particolare il turismo sportivo legato al golf, rappresentano un opportunità per portare un numero cospicuo di nuovi turisti nel nostro Paese e riattivare un circuito virtuoso in grado di incentivare il giro d affari 4. La presenza di un campo da golf può quindi supportare lo sviluppo di un area ed il suo indotto economico, dando continuità alle attività ricettive ed ai servizi anche nei periodi di bassa stagione. Le temperature miti registrate in alcune regioni italiane, come al Sud e nelle Isole, attirano molti visitatori sia dal Nord Europa che da Oltreoceano ed offrono la possibilità di destagionalizzare il flusso turistico. Ciononostante, la maggior parte dei circoli a vocazione turistica è collocata nel Nord - con il Veneto al primo posto - seguito da Toscana, Lombardia e Piemonte. Fig Distribuzione numerica dei circoli a vocazione turistica sul territorio Numero totale di circoli Oltre 40 strutture Da 20 a 40 strutture Da 10 a 19 strutture Da 0 a 9 strutture Numero circoli turistici Da 9 a 16 Da 4 a 8 Da 1 a 3 Fonte: Dati FIG 2009/ elaborazione Protiviti 4 Ministero del Turismo (2010), Disegno di legge che introduce Misure per incentivare il turismo sportivo tramite la diffusione del gioco del golf e la realizzazione di impianti golfistici, pagg Protiviti Srl. All rights reserved 9

15 Dalla distribuzione numerica (Fig. 2.2), risulta evidente come lo sviluppo del golf in Italia sia ancora legato ad una logica sportiva (impianti e circoli vicini ai centri più popolati) e meno a quella turistica. Esempi fuori dal coro sono rappresentati da Sardegna e Puglia, dove si sta notevolmente ampliando l offerta, anche in periodi dell anno tradizionalmente considerati di bassa stagione. Fig Distribuzione percentuale dei circoli a vocazione turistica sul territorio Numero totale di circoli Oltre 40 strutture Da 20 a 40 strutture Da 10 a 19 strutture Da 0 a 9 strutture Numero circoli turistici Oltre il 50% Tra il 30% e il 50% Tra il 15% e il 30% Meno del 15% Fonte: Dati FIG 2009/ elaborazione Protiviti Il binomio tra golf e mare è ben consolidato nel Sud Italia e nelle Isole (Fig. 2.3), mentre rimangono margini di sviluppo in Basilicata, nelle Marche, in Abruzzo e in Liguria, ove vi è una percentuale di circoli a vocazione turistica inferiore al 23%. Nelle località in cui non è possibile puntare sulle bellezze costiere, è debole anche l offerta di pacchetti legati al turismo culturale, specialmente in Lazio ed Emilia Romagna. Esempi positivi sono rappresentati dalla Toscana e dal Veneto: la prima regione accoglie ben 14 circoli a vocazione turistica, e la seconda 16, di cui un quarto nei pressi di Venezia. Anche il connubio di montagna e golf ha molte possibilità di crescita: il Trentino, il Friuli Venezia Giulia e la Valle d Aosta sono regioni rinomate per lo sci, ma potrebbero ovviare al problema della stagionalità attraverso un potenziamento dell offerta golfistica Protiviti Srl. All rights reserved 10

16 Anche nei circoli a vocazione turistica la maggioranza dei ricavi proviene dalle quote sociali. Analisi dei circoli Per una migliore lettura dei paragrafi seguenti, si precisa che i dati economici e organizzativi raccolti riguardano esclusivamente il campione di 23 circoli selezionati. Ricavi Le principali fonti di ricavo di un circolo di golf sono rappresentate, nell ordine, da: quote sociali; green fee; servizi resi (a ospiti e soci); gare; sponsorizzazioni. La composizione dei ricavi varia molto in base al grado di vocazione turistica : maggiore è l orientamento turistico, maggiore sarà la quota di ricavi costituita da green fee e servizi resi agli ospiti. Il 13% del campione è costituito, ad esempio, da circoli che non offrono la possibilità di diventare soci del Club, per cui almeno il 69% dei ricavi sono realizzati dalla vendita di green fee. All opposto, vi sono Club che traggono un elevata percentuale dei propri ricavi (fino all 82%) dalle quote sociali e sembrano aver sviluppato politiche gestionali mirate a fidelizzare i propri soci piuttosto che ad attirare golfisti turisti. Fig Composizione dei ricavi 100% 90% 7% 3% 4% 80% 8% 70% 60% 29% 50% 100% 40% 30% 20% 50% 10% 0% Quote Sociali Green Fees Servizi resi (a soci e ospiti) Gare Sponsorizzazioni Mediamente la metà dei ricavi annui dei circoli appartenenti al campione analizzato deriva da quote sociali, seguiti dai ricavi da green fee (29%); in minor misura contribuiscono i servizi resi a soci e ospiti (8%), le gare (7%) e le sponsorizzazioni (3%) (Fig. 2.4). Altro Totale Fonte: Protiviti Survey Protiviti Srl. All rights reserved 11

17 Le tipologie di green fee offerte non manifestano una particolare attenzione al turismo ed alla destagionalizzazione. Green fee Il numero di green fee registrati è un rilevante indicatore dell afflusso di golfisti turisti, tra cui quelli stranieri. Ogni Golf Club seleziona le tipologie di green fee da proporre e le rispettive fasce di prezzo in modo da ottimizzare la propria offerta e attrarre il bacino di utenti più ampio possibile. Fig Tipologie di green fee Feriale / Festivo 65% Dedicato a ospite strutture esterne convenzionate 65% Dedicato a socio golf club partner 61% Dedicato a ospite soci 57% Dedicato a ospite struttura ricettiva interna 57% Dedicato a residente in Comune/Provincia limitrofi 39% Stagionale 39% Dedicato a ospite straniero 22% 0% 20% 40% 60% 80% 100% Fonte: Protiviti Survey 2010 Le tariffe ridotte nei giorni feriali e per gli ospiti di strutture esterne convenzionate sono molto diffuse, ovvero nel 65% dei circoli del campione (Fig. 2.5). I soci di circoli partner possono usufruire di tariffe agevolate nel 61% dei casi, mentre il 57% dei Club cerca di sfruttare il passaparola dei propri soci per avvicinare nuovi giocatori, destinando green fee speciali ai loro ospiti. La differenziazione delle fasce di prezzo risponde all obiettivo di attrarre golfisti con diverse propensioni di spesa. Tuttavia i green fee dedicati agli stranieri sono disponibili solo nel 22% dei casi, il che non contribuisce ad innescare un circolo virtuoso per l afflusso internazionale, mentre quelli stagionali sono proposti dal 39% dei circoli. A tale riguardo, può essere interessante prendere in esame i green fee dal punto di vista dell andamento stagionale Protiviti Srl. All rights reserved 12

18 Fig Trend green fee per località e stagione 100% 90% 25% 19% 24% 21% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 15% 46% 38% 29% 20% 28% 36% 35% Autunno Estate Primavera Inverno 20% 10% 0% 14% 14% 20% 15% Città Mare Natura Italia Fonte: Protiviti Survey 2010 Come facilmente ipotizzabile, durante la stagione invernale si registra la minore percentuale di green fee in tutte le tipologie di circolo; al contrario la primavera è caratterizzata dalla maggiore affluenza (Fig. 2.6). Vi sono, però, casi in cui un adeguata offerta è in grado compensare le variazioni climatiche. Il golf infatti, per sua natura, tende a favorire un turismo relativamente slegato da logiche stagionali. Ad esempio, nei circoli di tipo natura il totale di green fee registrati è distribuito in modo più omogeneo nelle quattro stagioni, con un picco del 36% in primavera. Inversamente, i campi vicini alle città risentono maggiormente dei cambiamenti climatici e non riescono a beneficiare appieno dei flussi turistici dei periodi invernali ed estivi, in cui si registrano solo il 15% dei green fee. Questo potrebbe indicare una debole propensione di questi Club a riflettere la propria vocazione turistica, potendo contare su una massiccia presenza di clienti provenienti dalle aree urbane limitrofe. I campi in località di mare sono naturali mete predilette nella stagione estiva e primaverile, ma hanno potenziali di crescita anche nelle stagioni più fredde, soprattutto se localizzati in zone caratterizzate da temperature miti come nel Sud Italia. Dal quadro delineato emerge l esigenza di un maggiore utilizzo di strumenti di destagionalizzazione, tra cui i green fee stagionali, ma anche le collaborazioni con Tour Operator per la promozione turistica, o il potenziamento delle facilities che consentirebbero di alternare lo sport all aria aperta con altre modalità di svago Protiviti Srl. All rights reserved 13

19 Solo il 26% dei circoli di golf a vocazione turistica mette a disposizione una struttura ricettiva completa. Facilities La completezza della struttura ricettiva è un aspetto direttamente legato alla capacità di attrarre turisti. Facilities quali piscina, palestra, sala conferenza, SPA, ecc. conferiscono competitività a prescindere dalla vocazione golfistica originaria. Se servizi quali bar, ristorante e pro-shop sono generalmente sempre presenti, le extra facilities sono quelle che permettono di differenziarsi. Fig Struttura ricettiva 26% 17% 13% Base Business Sport Benessere All inclusive 22% 22% Fonte: Protiviti Survey 2010 Le strutture sono state categorizzate (Fig. 2.7) secondo un criterio che, dal tipo base a quello all inclusive, comprende un numero crescente di facilities disponibili. Nel dettaglio: base: include bar, ristorante e pro-shop; business: consente di praticare un attività sportiva oltre al golf (generalmente piscina o palestra) e dispone di una sala conferenze; sport: comprende un minimo di due impianti sportivi (i.e. piscina, palestra, campi da tennis, basket, volley) dando l opportunità di praticare altre attività fisiche oltre a quella sul green; benessere: dispone di una SPA; all inclusive: integra tutte le tipologie precedenti, poiché accoglie vari impianti sportivi, la SPA e la sala conferenze. I dati maggiormente interessanti emergono dalle categorie agli estremi. In particolare, il 17% delle strutture sono di tipo base, e difficilmente saranno in grado di attirare turisti esigenti o che soggiornano in compagnia di non golfisti. All estremo opposto vi sono i circoli all inclusive (un quarto del campione), che dispongono di una struttura che combina l attività fisica al benessere (i.e. SPA), lo svago al business (i.e. sala conferenze), il divertimento alla competizione (i.e. gare, eventi). Questi Club hanno l opportunità di distribuire il flusso turistico durante tutto l anno, ovvero anche nei periodi in cui il campo non è praticabile Protiviti Srl. All rights reserved 14

20 Un offerta completa di attività turistiche, anche slegate dallo sport, permetterebbe una maggiore competitività dei circoli, oltre a favorire lo sviluppo del territorio. Servizi complementari Al fine di completare l offerta turistica, alcuni Club organizzano attività destinate principalmente agli ospiti giunti con una motivazione prevalente diversa dallo sport, ma che spesso interessano anche i golfisti stessi. L esempio più classico è costituito dalle golf clinic - stage dalla durata massima di 6 giorni per il miglioramento o l avviamento al gioco - previste nella quasi totalità dei circoli (87%). Altri tipi di servizi non collegati allo sport sono le visite guidate di città d'arte, proposte dal 35% dei circoli del campione, i tour enogastronomici, offerti dal 43%, e le escursioni naturalistiche (39%). I Golf Club sono stati classificati in base alla completezza dell offerta turistica (Fig. 2.8): base: comprende solo ed esclusivamente servizi legati al golf (i.e. golf clinic); standard: prevede 2 o 3 differenti attività turistiche; completa: consente una vasta possibilità di scelta di intrattenimento sportivo, culturale, enogastronomico. Fig Offerta turistica per non golfisti 26% 44% Base Standard Completa 30% Fonte: Protiviti Survey 2010 Sebbene quasi la metà dei circoli organizzi solo attività essenzialmente legate al golf, vi è un 26% del campione che, tramite un offerta completa di servizi svincolati dallo sport, raggiunge un duplice scopo: consentire agli ospiti di diversificare la propria vacanza con iniziative che vanno al di là del semplice gioco ed allo stesso tempo alimentano l indotto per lo sviluppo del territorio Protiviti Srl. All rights reserved 15

21 Il 17% dei circoli di golf non stipula accordi di collaborazione con enti esterni per la promozione turistica. Accordi con enti esterni La maggior parte dei circoli di golf sono collegati tra loro tramite l attività di coordinamento promossa dalla Federazione. Al fine di incrementare l afflusso di golfisti turisti può essere però utile anche la creazione di un network allargato che coinvolga una molteplicità di soggetti complementari. Esempi di accordi con enti esterni sono: accordi con strutture ricettive limitrofe (hotel/residence/resort); convenzioni con strutture turistiche per l organizzazione di escursioni; accordi con enti turistici territoriali; accordi con tour operator per la promozione del circolo; pacchetti per tour in altri circoli limitrofi; accordi con Regione/Provincia/Comune per la promozione del territorio. In base alla numerosità degli attori con cui ogni Club stipula accordi si può identificare il livello di collaborazione con enti esterni. Ad esempio, ad un livello di collaborazione elevato corrispondono partnership con almeno quattro tipi di soggetti diversi, quali strutture ricettive limitrofe, enti turistici territoriali, pubbliche amministrazioni e altri circoli collocati nelle vicinanze. Il livello decresce fino ad annullarsi, nel caso in cui il Club abbia creato solo collaborazioni essenziali, quali quelle con strutture ricettive limitrofe. Fig Livello di collaborazione con enti esterni (turistici, amministrazioni pubbliche, altri circoli) 17% 13% 30% 40% Elevato Medio Basso Nessuno Fonte: Protiviti Survey 2010 Poco più della metà dei circoli ha stipulato accordi significativi o convenzioni con enti esterni, sviluppando un livello medio o elevato di collaborazione (Fig. 2.9). D altra parte, il 17% non sfrutta ancora adeguatamente la leva degli accordi e ad oggi risulta totalmente sprovvisto di un network che vada al di là dell ambito sportivo Protiviti Srl. All rights reserved 16

22 Al miglioramento dell offerta turistica corrisponde un aumento del numero di green fee registrati. Il valore dell offerta turistica Localizzazione e bellezza del campo sono tra le caratteristiche più importanti nella scelta di un Golf Club: tuttavia vi sono fattori che, come precedentemente descritto, possono avere un influenza altrettanto determinante. Le seguenti analisi grafiche (Fig. 2.10) illustrano le correlazioni presenti tra il numero di green fee registrati e due elementi caratterizzanti l offerta turistica: l offerta di servizi complementari allo sport; la presenza di accordi e convenzioni con enti esterni. Fig Servizi turistici e accordi vs green fee registrati N. N. Green green fee fee resgistrati registrati (2009) ,2 Base 0,8 2,8 Standard 4,8 6,8 Completa 8,8 Offerta Offerta turistica turistica N. Green N. green fee fee resgistrati registrati (2009) (2009) ,2 0,8 2,8 4,8 6,8 8,8 Nessuno Basso Medio Elevato Livello di di utilizzo di accordi e e convenzioni Fonte: Protiviti Survey 2010 In base alle analisi condotte, possiamo affermare che i green fee registrati aumentano al crescere dei servizi offerti, ed in modo ancor più marcato al crescere della presenza di accordi e convenzioni. Per incrementare i ricavi appare quindi importante alimentare le partnership e il network con i vari attori presenti sul territorio. Inoltre, migliorare l offerta di servizi turistici può consentire il raggiungimento di un buon vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti e l immagine di un circolo attento alle esigenze dei propri ospiti. Oltre agli elementi analizzati, vi sono altri fattori utili per accrescere l afflusso di golfisti non soci. Ad esempio, un sito web in lingua straniera è indispensabile per poter competere sul mercato internazionale, ma ad oggi non costituisce lo standard prevalente Protiviti Srl. All rights reserved 17

23 Focus sul turismo del Golf in Italia Il golf è il quinto sport più commercializzato dai Tour Operator internazionali. a cura di L offerta italiana venduta dai Tour Operator internazionali Lo sport rappresenta una leva decisiva per lo sviluppo dell economia turistica dei diversi Paesi e, nella fattispecie di quella italiana, quale motivazione di viaggio che genera movimenti consistenti di turisti, dai semplici appassionati di sport ai veri e propri professionisti, passando per i tifosi. In quest ottica, l appeal dell Italia come meta di turismo sportivo prende sempre più quota sui mercati internazionali del turismo organizzato, e il 2010 fa sfiorare la quota del 18% di operatori esteri che vendono pacchetti sportivi verso l Italia, con una crescita di quasi 6 punti percentuali rispetto allo scorso anno. Il business più consistente è quello legato al mercato europeo (19,3%), in crescita rispettivamente di quasi 5 e 4 punti percentuali rispetto ai due anni precedenti (14,2%, 2009; 15,1%, 2008) (Fig. 3.1). Fig Prodotto Sport venduto in Italia dai Tour Operator (per anno) Prodotto Sport venduto in Italia dai Tour Operator nel 2009/2010 % sul totale Tour Operator Europei Usa ,8 20, ,4 12, ,8 14, ,1 20, ,2 13, ,3 13,0 Fonte: Osservatorio Nazionale del Turismo - dati Unioncamere In linea generale, la collocazione del golf tra le pratiche con le maggiori possibilità di sviluppo di turisti trova la sua raison d être nella capacità di attirare turisti più diversi e senza limiti d età, potenzialmente apprezzabile da chiunque voglia dedicarsi qualche ora di concentrazione all aria aperta. Ad oggi esso rappresenta il quinto sport più commercializzato sui mercati dell intermediazione internazionale (Fig. 3.2), con una percentuale del 14,4%, dopo ciclismo (36,1%), sci (25,8%), trekking (24,7%) e calcio (19,6%). Si tratta di pratiche sportive che hanno un immagine ben più radicata nel nostro Paese, sia dal punto di vista del numero di appassionati sia per infrastrutture e per associazioni e organizzazioni coinvolte; ecco perché tale posizionamento può ragionevolmente considerarsi positivo e spingere verso l avvio di misure e interventi mirati Protiviti Srl. All rights reserved 18

24 Il Paese europeo che vende la maggiore quota di pacchetti sportivi legati al golf è il Regno Unito. Fig Sport commercializzato dai Tour Operator verso l Italia (2010) % sul totale risposte Golf 14,4% Calcio 19,6% Trekking 24,7% Sport acquatici 9,3% Sci 25,8% Equitazione 8,2% Tennis 8,2% Vela 6,2% Automobilismo 5,2% Ciclismo 36,1% Altro 7,2% Fonte: Osservatorio Nazionale del Turismo - dati Unioncamere Tra i mercati internazionali che più incidono sulla commercializzazione del prodotto Golf italiano all estero, spiccano nomi importanti quali il Regno Unito. Per il 2011, invece, si stima che le previsioni di vendita totali (relative a Europa, Usa e India) di pacchetti di turismo del golf saliranno al 17,3% e altri mercati europei si affacceranno sulla scena, tra cui Austria e Olanda (Fig. 3.3). Fig Prodotto Sport venduto in Italia dai Tour Operator (per Paese) Prodotto Sport venduto in Italia dai Tour Operator nel 2009/2010 % sul totale Tour Operator Austria 14,3 21,4 Francia 6,1 12,1 Germania 6,2 19,8 Regno Unito 22,9 22,9 Spagna 8,3 8,3 Svizzera 19,0 19,0 Russia 5,3 5,3 Paesi dell'est 22,0 27,5 Belgio e Olanda 10,0 26,9 Paesi Scandinavi 27,3 17,1 Media Europa 14,2 19,3 Usa 13,0 13,0 India 3,0 20,9 Totale 11,7 17,9 Fonte: Osservatorio Nazionale del Turismo - dati Unioncamere 2011 Protiviti Srl. All rights reserved 19

25 I turisti che vengono in Italia per trascorrere una vacanza all insegna del golf provengono prevalentemente dalla Germania. L interesse del Tour Operator converge innanzitutto nel proporre pacchetti di turismo golfistico nelle aree del Centro Italia (Lazio e Toscana in primis) e poi nel Nord, dove Lombardia e Veneto fanno la parte del leone, anche in ragione della maggiore offerta di campi da golf e della ricchezza di attrazioni che già godono di una certa notorietà verso l estero. Il valore aggiunto, pertanto, diviene l offerta integrata di più risorse e di una molteplicità di attività. I turisti del Golf in Italia: abitudini e propensione alla spesa Nel 2009 la vacanza sportiva in Italia è stata motivazione di soggiorno per il 19,4% dei vacanzieri (crescendo dall 11,7% del 2007 e dal 15,3% del 2008), generando circa 70 milioni di presenze. Tra questi, si stimano 1,8 milioni di presenze motivate dal turismo del golf che salgono a 3,9 milioni se si contano le notti di chi ha soggiornato in Italia anche per altre motivazioni ma ha praticato il golf durante la vacanza. La percentuale della presenza di turisti motivati dalla pratica del golf risulta, nel complesso, assolutamente non marginale a dimostrazione di come in pochi anni il turismo del golf stia assumendo un ruolo rilevante anche rispetto alle altre motivazioni turistiche. Tale quota, inversamente proporzionale alla numerosità dei campi, per effetto di dispersione assume valori lievemente inferiori nel Nord, per crescere sostanzialmente nel Centro e nel Mezzogiorno. I principali mercati stranieri per il sistema del turismo del golf risultano (Fig. 3.4) la Germania (48,8%), l Austria (16,3%), il Regno Unito (13,4%) e la Francia (9,3%). Fig Paese estero di provenienza: motivazione Golf Paese estero di provenienza: motivazione Golf Anno 2009 Germania 48,8 Austria 16,3 Regno Unito 13,4 Francia 9,3 Svizzera 7,4 Altro 4,7 Totale 100,0 Fonte: Osservatorio Nazionale del Turismo - dati Unioncamere In Italia, invece, le regioni che generano le più alte quote di turisti golfisti sono proprio quelle dove vi è una maggiore offerta di Golf Club, come la Lombardia (31,1%), il Piemonte (10,6%), l Emilia Romagna (8%) e il Veneto (8%), 2011 Protiviti Srl. All rights reserved 20

26 Il golfista che si sposta per praticare sport è un turista high-profile, con una capacità maggiore di spesa rispetto alla media. confermando che il potenziamento dell offerta risulterebbe oltremodo positivo in termini turistici e sulle economie locali (Fig. 3.5). Fig Regione di provenienza: motivazione Golf Regione di provenienza: motivazione Golf Anno 2009 Lombardia 31,1 Piemonte 10,6 Emilia Romagna 8,0 Veneto 8,0 Sardegna 7,3 Puglia 6,9 Campania 6,8 Friuli Venezia Giulia 4,8 Abruzzo 4,3 Lazio 3,3 Marche 2,6 Toscana 2,3 Trentino Alto Adige 2,0 Altro 2,0 Totale 100,0 Fonte: Osservatorio Nazionale del Turismo - dati Unioncamere Come anche altri studi sulla domanda di vacanze golfistiche hanno dimostrato, chi si sposta per praticare golf è un turista high-profile, con una buona capacità di spesa e attento e curioso delle diverse risorse locali, di cui fa esperienza in modi diversi. In media, chi pratica golf spende 74 euro al giorno per l alloggio, ovvero poco meno di venti euro in più del turista tout court in Italia (Fig. 3.6). Fig Spesa media giornaliera dei turisti per l alloggio La spesa media giornaliera dei turisti per l alloggio (valori in euro) Anno 2009 Motivazione Golf Totale turisti Italiani 67,95 55,00 Stranieri 80,20 57,65 Totale 74,00 56,12 Fonte: Osservatorio Nazionale del Turismo - dati Unioncamere Inoltre, la fruizione di una vacanza articolata, che alla pratica del golf accompagna un ventaglio di attività diverse (Fig. 3.7) - che passano per le escursioni, la degustazione delle eccellenze enogastronomiche, lo shopping, il 2011 Protiviti Srl. All rights reserved 21

27 wellness e l offerta culturale - genera una spesa media pro-capite al giorno di 113 euro contro i 66 circa della spesa media dei turisti in Italia (Fig. 3.8). Fig Attività svolte durante la vacanza Golf Motivazione della vacanza Golf: attività svolte Possibili più risposte; percentuale calcolata sul totale turisti Anno 2009 Italiani Stranieri Totale Escursioni 51,5 39,1 45,9 Ho degustato i prodotti tipici locali 28,7 23,2 26,2 Ho fatto shopping 25,9 8,1 17,9 Sono andato in centri benessere (saune ecc.) 7,5 26,5 16,0 Gite in barca a noleggio 26,3 3,0 15,8 Visita di musei e/o mostre 13,6 14,0 13,8 Ho acquistato prodotti tipici e/o dell'artigianato locale 16,0 0,0 8,8 Partecipazione ad eventi folkloristici 14,6 0,8 8,4 Partecipazione ad eventi enogastronomici 11,0 5,2 8,4 Visitato monumenti e siti di interesse archeologico 6,5 10,0 8,1 Ho assistito a spettacoli musicali 12,1 1,0 7,1 Partecipazione a spettacoli teatrali o cinematografici 8,9 1,9 5,7 Gite in barca privata 7,3 3,1 5,4 Fonte: Osservatorio Nazionale del Turismo - dati Unioncamere Fig Quota di turisti per classe di spesa Motivazione della vacanza Golf: quota di turisti per classe di spesa (escluso viaggio e alloggio) Anno 2009 Italiani Stranieri Totale da 0 a 30 46,9 41,3 44,4 da 31 a 60 19,5 13,0 16,5 da 61 a 90 13,1 8,6 11,1 da 91 a 120 6,7 4,6 5,8 da 121 a 150 1,7 9,4 5,2 oltre ,1 23,2 17,1 Totale 100,0 100,0 100,0 Spesa media (escluso viaggio e alloggio) Spesa media giornaliera motivazione Golf 92,38 139,87 113,75 Spesa media giornaliera turisti in Italia 68,14 63,66 66,15 Fonte: Osservatorio Nazionale del Turismo - dati Unioncamere Un tale comportamento di vacanza, che può definirsi attivo, attribuisce una valenza ancora maggiore ai giudizi positivi che il turista del golf esprime sui vari elementi del soggiorno (Fig. 3.9). La soddisfazione complessiva scaturisce da un 2011 Protiviti Srl. All rights reserved 22

28 insieme congiunto di elementi, che non solo premiano l offerta ricettiva e l offerta enogastronomica locale, ma aspetti più delicati come la pulizia dei luoghi e la loro sicurezza in termini ambientali e di sostenibilità, e l organizzazione del territorio. Fig Giudizio medio sul soggiorno Giudizio medio sul soggiorno (dove 1 è il minimo e 10 il massimo) Motivazione Golf Totale Turisti Ital. Stran. Tot. Ital. Stran. Tot. L'accoglienza nelle strutture di alloggio 7,9 8,6 8,3 7,8 8,0 7,9 La pulizia dell'alloggio 8,0 8,4 8,2 7,8 7,9 7,9 La qualità del mangiare e bere 7,9 8,2 8,1 8,0 8,3 8,1 La cortesia/ospitalità della gente 7,8 8,3 8,0 7,8 8,0 7,9 La pulizia del luogo 7,6 7,9 7,8 7,6 7,8 7,7 Il rispetto per l'ambiente/urbanizzazione/inquinamento 7,5 7,7 7,6 7,4 7,5 7,5 L'organizzazione del territorio 7,5 7,7 7,6 7,4 7,5 7,5 L'offerta di intrattenimento 7,3 8,0 7,6 7,4 7,6 7,5 L'offerta culturale 7,2 7,7 7,4 7,6 8,0 7,7 Il costo dell'alloggio 7,0 7,5 7,3 7,2 7,3 7,2 Informazioni turistiche 7,1 7,5 7,3 7,3 7,4 7,3 Il costo dei trasporti locali 7,2 7,0 7,1 7,0 7,2 7,1 Il costo della ristorazione 6,7 7,5 7,1 7,1 7,2 7,2 Il traffico 6,3 7,2 6,7 6,7 6,8 6,7 Offerta turistica nel complesso 7,9 8,0 7,9 8,0 8,1 8,1 Fonte: Osservatorio Nazionale del Turismo - dati Unioncamere Elementi importanti da cui dedurre che chi si sposta per giocare a golf è un turista in grado di generare un passaparola positivo, a vantaggio sia dell immagine del golf in Italia che, più in generale, delle vacanze spese nel nostro Paese, confermando - per via indiretta - l ineludibile esigenza di sostegno e valorizzazione Protiviti Srl. All rights reserved 23

29 Focus sui Golf Club di Roma La localizzazione dell offerta golfistica nelle vicinanze di Roma favorirebbe la valorizzazione di molteplici risorse con conseguenti benefici per tutto il territorio. Roma è famosa in tutto il mondo per la sua storia millenaria e la sovrapposizione di testimonianze di quasi tre millenni che rendono il centro storico patrimonio dell umanità dell Unesco. Inoltre vanta il primato di capitale europea con il più alto numero di ettari riservati al verde. Le destinazioni di vacanza di un turista high-profile, quale il golfista, possono diventare teatro di una serie di attività che passano per lo sport, la cultura, la gastronomia, lo shopping e il benessere. In tale contesto, la localizzazione dell offerta di campi da golf nelle vicinanze di grandi città d arte diviene strategica, poiché rende possibile la valorizzazione di diverse risorse in maniera congiunta e la moltiplicazione degli effetti positivi. Un offerta golfistica che ambisca a concretizzare i suddetti effetti deve non solo essere idonea ad accogliere un costante afflusso di turisti, ma anche raggiungere standard qualitativi elevati. Il Golf nel Lazio Nel Lazio l offerta golfistica - rispetto a quanto avviene nelle regioni del Nord - tarda ad ampliarsi: qui si trovano 29 circoli, pari all 8% del totale, per 10 mila tesserati, cioè il 10% di quelli italiani. Fig Rapporto Provincia numero di abitanti/numero tesserati Anno Lazio Provincia Popolazione residente Tesserati ogni abitanti Rapporto Junior/ Tot. Soci Viterbo % Roma % Rieti % Frosinone % Latina % Fonte: dati FIG ISTAT 2009/elaborazione Protiviti Roma cede il posto a Viterbo nel primato delle province con il maggior numero di tesseramenti per abitante, mentre Latina è quella dove questo sport risulta essere meno diffuso (Fig. 4.1). Grazie al grande afflusso di visitatori che la regione laziale accoglie durante tutto l anno, soprattutto nella capitale, il segmento golfistico ha buone possibilità di crescita, se riuscirà a puntare sullo sviluppo dei circoli a vocazione turistica. Questi ad oggi sono rappresentati solo da 6 campi, corrispondenti al 20% del totale, con una capienza massima di circa 300 mila giocatori l anno Protiviti Srl. All rights reserved 24

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