Le scoperte scientifiche di Galileo

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Le scoperte scientifiche di Galileo"

Transcript

1 Le scoperte scientifiche di Galileo nel 1581 inizia gli studi di medicina che non porterà a compimento ottiene la cattedra di matematica all Università di Pisa , ottiene la cattedra di matematica, geometria e astronomia all università di Padova. Negli anni fino al 1630 compie osservazioni scientifiche nel campo dell astronomia che è costretto ad interrompere a causa delle accuse di eresia. Passa gli ultimi anni della sua vita agli arresti nella sua vita di Arcetri presso Firenze. 2 1

2 Galileo è considerato l iniziatore del metodo scientifico. La conoscenza della realtà oggettiva avviene attraverso le fasi di: 1. osservazione del fenomeno; 2. ipotesi e teorizzazione delle leggi matematiche; 3. sperimentazione e verifica della validità delle ipotesi. Per la prima volta la deduzione e la validazione delle leggi della natura avviene grazie ad esperimenti ripetibili e riproducibili piuttosto che in conseguenza di considerazioni filosofiche. 3 Galileo intuì che il periodo di oscillazione di un pendolo risulta indipendente dall ampiezza delle oscillazioni e dalla massa applicata (isocronismo dell oscillazione). La leggenda narra che l intuizione sia avvenuta nel corso di una cerimonia religiosa all interno del duomo di Pisa, osservando il moto di un lampadario. Oggi noi sappiamo, grazie alla matematica sviluppata solo nel secolo successivo che le conclusioni di Galileo sono valide solo nel caso di piccole oscillazioni intorno alla posizione di equilibrio. 4 2

3 Galileo approfondì le considerazioni di Archimede sulle forze generate dai liquidi su un corpo immerso. Era già noto all epoca che la spinta ricevuta da un corpo immerso in un fluido: 1. contrasta il peso del corpo; 2. è direttamente proporzionale al volume immerso; 3. è pari al peso del liquido spostato dal corpo. Un corpo immerso in un fluido è quindi caratterizzato da un peso apparente che risulta direttamente proporzionale alla differenza tra i pesi specifici del corpo e del liquido. Queste considerazioni si concretizzarono con la messa a punto di una bilancia per la misurazione del peso specifico delle sostanze

4 La teoria aristotelica sosteneva che corpi la velocità di caduta di un corpo dipendesse dal suo peso. Sempre secondo Aristotele, se due corpi di massa differente vengono uniti la il corpo più pesante accelererà quello più leggero, quello più leggero accelererà quello più pesante e i due corpi uniti cadranno ad una velocità intermedia. È anche vero che due corpi uniti si comporterebbero come un corpo unico dotato di un peso pari alla somma dei pesi, per il quale la velocità di caduta dovrebbe essere maggiore di quella dei due corpi separati. Grazie a questa considerazione Galileo concluse che la teoria aristotelica fosse errata. 7 La leggenda narra che per confutare la teoria di Aristotele, Galileo condusse un esperimento lasciando cadere degli oggetti di massa diversa dalla sommità della torre di Pisa. Ammettendo che l esperimento sia avvenuto non avrebbe portato a risultati significativi, a causa di: scarsa accuratezza degli strumenti utilizzati per la misura dei tempi; impossibilità di realizzare condizioni in cui si potessero trascurare gli attriti con l aria. 8 4

5 Solo nel 1971 gli astronauti di Apollo 15 poterono confermare la teoria di Galileo. Il martello e la piuma giungevano a terra nello stesso istante. 9 Galileo utilizzò un piano inclinato strumentato con dispositivi acustici che venivano azionati al passaggio di un corpo sferico di massa diversa. I sensori erano posizionati lungo il piano in modo tale da essere azionati a distanza di uguali intervalli di tempo. Galileo scoprì che: l intervallo di tempo risultava indipendente dalla massa dell oggetto fatto rotolare; la distanza tra un sensore e il successivo era proporzionale al quadrato del tempo trascorso. S=1/2 a t

6 L invenzione del cannocchiale è avvenuta per opera degli olandesi nel Il suo utilizzo prevalente era quello dell osservazione terrestre a distanza, particolarmente per fini bellici. Galileo nel 1609 modificò il cannocchiale olandese per adattarlo all osservazione dei corpi celesti. Il cannocchiale di Galileo consentiva un forte ingrandimento, ma permetteva un campo di osservazione alquanto limitato. Le immagini venivano raddrizzate. Il cannocchiale di Galileo fu perfezionato successivamente da Giovanni Keplero costituendo la base dei moderni telescopi astronomici. 11 Schema ottico del cannocchiale di Galileo Schema ottico del cannocchiale di Keplero 12 6

7 Grazie all uso del cannocchiale, Galileo nel 1610 osservò i quattro satelliti maggiori del pianeta Giove: Io, Europa, Ganimede e Callisto. Inizialmente sostenne che si trattasse di piccole stelle, battezzate Astri Medicei in onore del Granduca di Toscana Cosimo De Medici. Per la prima volta vennero osservati corpi celesti che ruotassero intorno ad un pianeta che non fosse la Terra. La scoperta contribuì a rafforzare la teoria copernicana dell eliocentrismo ma contribuì ad attirare su Galileo le inimicizie della chiesa. 13 Galileo intuì con molti secoli di anticipo che la luce si propaga nello spazio con velocità finita. Per verificare la sua ipotesi propose un esperimento da condurre tra due colline utilizzando due sorgenti luminose e una clessidra per misurare l intervallo di tempo trascorso tra l istante di apertura della prima lampada e l istante di ritorno del segnale luminoso. L esperimento non portò a risultati significativi a causa della scarsa accuratezza degli strumenti utilizzati. Solo nel 1644 l astronomo danese Roemer compì una misurazione precisa osservando la periodicità della durata delle eclissi di Io dovute alla variabilità della distanza Terra-Giove. Le misurazioni di Roemer portarono a determinare una velocità di km/s (contro i km/s). 14 7

8 d

GALILEO GALILEI. (Pisa,15 febbraio 1564); ( Arcetri, 8 gennaio 1642).

GALILEO GALILEI. (Pisa,15 febbraio 1564); ( Arcetri, 8 gennaio 1642). GALILEO GALILEI (Pisa,15 febbraio 1564); ( Arcetri, 8 gennaio 1642). La Vita di Galileo Galilei fisico, astronomo, filosofo e matematico italiano, considerato il padre della scienza moderna. Il suo nome

Dettagli

Gravità. La galassia NGC 3190

Gravità.  La galassia NGC 3190 Gravità La galassia NGC 3190 Il gruppo di galassie di cui fa parte NGC 3190 Aristotele Grecia, 384 322 a.c. Il mondo è formato da 4 elementi Terra Acqua Aria Fuoco Aristotele Grecia, 384 322 a.c. Teoria

Dettagli

Nasce a Pisa nel 1564 e muore ad Arcetri nel 1642 È stato un fisico, astronomo, filosofo e matematico Padre della scienza moderna Introduce il metodo

Nasce a Pisa nel 1564 e muore ad Arcetri nel 1642 È stato un fisico, astronomo, filosofo e matematico Padre della scienza moderna Introduce il metodo GALILEO GALILEI Nasce a Pisa nel 1564 e muore ad Arcetri nel 1642 È stato un fisico, astronomo, filosofo e matematico Padre della scienza moderna Introduce il metodo scientifico Sospettato di eresia perché

Dettagli

1 di 5 12/02/ :23

1 di 5 12/02/ :23 Verifica: tibo5794_me08_test1 nome: classe: data: Esercizio 1. La traiettoria di un proiettile lanciato con velocità orizzontale da una certa altezza è: un segmento di retta obliqua percorso con accelerazione

Dettagli

Le caratteristiche del moto. Un corpo è in moto se, rispetto ad un sistema di riferimento, cambia la posizione con il passare del tempo.

Le caratteristiche del moto. Un corpo è in moto se, rispetto ad un sistema di riferimento, cambia la posizione con il passare del tempo. Il moto dei corpi Le caratteristiche del moto Un corpo è in moto se, rispetto ad un sistema di riferimento, cambia la posizione con il passare del tempo. Le caratteristiche del moto Immagina di stare seduto

Dettagli

La rivoluzione scientifica. Copernico, Galileo, Newton

La rivoluzione scientifica. Copernico, Galileo, Newton La rivoluzione scientifica Copernico, Galileo, Newton La rivoluzione scientifica è quel movimento di idee che nel corso del XVI e XVII secolo portò all abbandono della precedente immagine della realtà,

Dettagli

Le caratteristiche del moto. Un corpo è in moto se, rispetto ad un sistema di riferimento, cambia la posizione con il passare del tempo.

Le caratteristiche del moto. Un corpo è in moto se, rispetto ad un sistema di riferimento, cambia la posizione con il passare del tempo. Il Mot Le caratteristiche del moto Un corpo è in moto se, rispetto ad un sistema di riferimento, cambia la posizione con il passare del tempo. Le caratteristiche del moto Immagina di stare seduto in treno

Dettagli

Il metodo scientifico

Il metodo scientifico La Fisica è una scienza grazie a Galileo che a suo fondamento pose il metodo scientifico 1 Il metodo scientifico La Natura è complessa: non basta osservarla per capirla Intuizione di Galileo: bisogna porre

Dettagli

La Misura del Mondo. 4 Le distanze nel sistema solare. Bruno Marano Dipartimento di Astronomia Università di Bologna

La Misura del Mondo. 4 Le distanze nel sistema solare. Bruno Marano Dipartimento di Astronomia Università di Bologna La Misura del Mondo 4 Le distanze nel sistema solare Dipartimento di Astronomia Università di Bologna La triangolazione tra la Torre degli Asinelli, Porta S.Felice, il ponte sul Reno e il Colle della Guardia

Dettagli

Il cannocchiale di Galileo

Il cannocchiale di Galileo Alessandro Marchini Osservatorio Astronomico, Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Siena Il cannocchiale di Galileo Progetto Lauree Scientifiche Stage Le conquiste della fisica moderna Riserva

Dettagli

MODULO ACCOGLIENZA : 4 ORE

MODULO ACCOGLIENZA : 4 ORE MODULO ACCOGLIENZA : 4 ORE Matematica Richiami di aritmetica algebra e geometria Fisica Osservazione ed interpretazione di un fenomeno Conoscersi; riconoscere e classificare il lavoro svolto negli altri

Dettagli

La Matematica nell Astronomia. Una (breve) introduzione. Roberto Ferretti

La Matematica nell Astronomia. Una (breve) introduzione. Roberto Ferretti La Matematica nell Astronomia Una (breve) introduzione Roberto Ferretti Il cielo: un fascino intramontabile Come si puó parlare di astronomia senza fermarsi un attimo a guardare il cielo? E un fascino

Dettagli

Un nuovo schema dell Universo. La teoria eliocentrica

Un nuovo schema dell Universo. La teoria eliocentrica Un nuovo schema dell Universo La teoria eliocentrica Il sistema tolemaico si adattava perfettamente alla dottrina della Chiesa che quindi fece propri molti dei suoi concetti. Per circa quattordici secoli

Dettagli

L'EVOLUZIONE DELLO STUDIO DELL'UNIVERSO DA ARISTOTELE A GALILEO

L'EVOLUZIONE DELLO STUDIO DELL'UNIVERSO DA ARISTOTELE A GALILEO L'EVOLUZIONE DELLO STUDIO DELL'UNIVERSO DA ARISTOTELE A GALILEO Osservando le stelle, si nota che esse si muovono tutte insieme, lentamente, in una sincronia perfetta, girando apparentemente intorno ad

Dettagli

Galileo Galilei e la Nuova Scienza. Vita Opere Pensiero Autovalutazione Letture

Galileo Galilei e la Nuova Scienza. Vita Opere Pensiero Autovalutazione Letture Pisa 1564. Famiglia antica. Padre musicologo.medicina. Matematica. Giovane ribelle. All università di Pisa come lettore di matematica a quella di Padova (libertà di studio e teoria copernicana)come matematico

Dettagli

Questo simbolo significa che è disponibile una scheda preparata per presentare l esperimento

Questo simbolo significa che è disponibile una scheda preparata per presentare l esperimento L accelerazione Questo simbolo significa che l esperimento si può realizzare con materiali o strumenti presenti nel nostro laboratorio Questo simbolo significa che l esperimento si può realizzare anche

Dettagli

IL MOTO di ROTAZIONE. CONSEGUENZE del MOTO di ROTAZIONE

IL MOTO di ROTAZIONE. CONSEGUENZE del MOTO di ROTAZIONE IL MOTO di ROTAZIONE moto di rotazione: il moto di rotazione è il movimento che la Terra compie attorno al proprio asse, da ovest verso est, in senso antiorario per un osservatore posto al polo nord celeste;

Dettagli

LA SPIEGAZIONE DI QUESTI FENOMENI SEMBRA ESSEREE CHE IL SOLE E LE STELLE GIRINO INTORNO A NOI E COSI SI E PENSATO MILLENNI.

LA SPIEGAZIONE DI QUESTI FENOMENI SEMBRA ESSEREE CHE IL SOLE E LE STELLE GIRINO INTORNO A NOI E COSI SI E PENSATO MILLENNI. I MOTI DELLA TERRA POLARE. OGNI GIORNO VEDIAMO IL SOLE SORGERE AD EST, DESCRIVERE UN ARCO NEL CIELO E TRAMONTARE A OVEST. INOLTRE SE OSSERVIAMO IL CIELO STELLATO IN UNA NOTTE SERENA, DOPO QUALCHE ORA CI

Dettagli

Anno scolastico 2016/17. Piano di lavoro individuale ISS BRESSANONE-BRIXEN LICEO SCIENTIFICO - LICEO LINGUISTICO - ITE. Classe: V liceo linguistico

Anno scolastico 2016/17. Piano di lavoro individuale ISS BRESSANONE-BRIXEN LICEO SCIENTIFICO - LICEO LINGUISTICO - ITE. Classe: V liceo linguistico Anno scolastico 2016/17 Piano di lavoro individuale ISS BRESSANONE-BRIXEN LICEO SCIENTIFICO - LICEO LINGUISTICO - ITE Classe: V liceo linguistico Insegnante: Prof. Nicola Beltrani Materia: Fisica ISS BRESSANONE-BRIXEN

Dettagli

1. La III legge di Keplero

1. La III legge di Keplero La III legge di Keplero dice che 1. La III legge di Keplero Il rapporto tra i quadrati dei tempi di rivoluzione dei pianeti intorno al Sole e i cubi dei semiassi maggiori delle loro orbite è costante.

Dettagli

1597 in alcune lettere dichiara la propria adesione alla teoria copernicana 1609 costruisce il cannocchiale e lo offre a Venezia, ottenendo una

1597 in alcune lettere dichiara la propria adesione alla teoria copernicana 1609 costruisce il cannocchiale e lo offre a Venezia, ottenendo una GALILEO GALILEI La vita 12 febbraio 1564: nasce a Pisa Studia medicina a Pisa 1589 92 ottiene un insegnamento di matematica all università di Pisa 1592 viene chiamato a ricoprire la cattedra di matematica

Dettagli

Misure di longitudine con le lune di Giove di Lucia Corbo

Misure di longitudine con le lune di Giove di Lucia Corbo Misure di longitudine con le lune di Giove di Lucia Corbo Nel 1610 Galilei scoprì col suo cannocchiale che intorno al Pianeta Giove ruotavano quattro satelliti, scomparendo e ricomparendo continuamente.

Dettagli

Caduta di un corpo in un fluido

Caduta di un corpo in un fluido Come si muove un oggetto che cade in un fluido (acqua e sapone)? 1. Prendiamo delle sferette identiche tra loro e le lasciamo cadere all interno di un cilindro pieno di un fluido, ad esempio acqua e sapone...

Dettagli

1 che tende alla perfezione.

1 che tende alla perfezione. La fisica di Aristotele [384-322 a.c.].] Punti fondamentali Esistenza di nature qualitativamente determinate. Esistenza di un Cosmo: la credenza cioè nell esistenza di principi di ordine, in virtù dei

Dettagli

4 FORZE FONDAMENTALI

4 FORZE FONDAMENTALI FORZA 4! QUANTE FORZE? IN NATURA POSSONO ESSERE OSSERVATE TANTE TIPOLOGIE DI FORZE DIVERSE: GRAVITA' O PESO, LA FORZA CHE SI ESERCITA TRA DUE MAGNETI O TRA DUE CORPI CARICHI, LA FORZA DEL VENTO O DELL'ACQUA

Dettagli

Facoltà di Farmacia - Anno Accademico A 18 febbraio 2010 primo esonero

Facoltà di Farmacia - Anno Accademico A 18 febbraio 2010 primo esonero Facoltà di Farmacia - Anno Accademico 2009-2010 A 18 febbraio 2010 primo esonero Corso di Laurea: Laurea Specialistica in FARMACIA Nome: Cognome: Matricola Aula: Canale: Docente: Riportare sul presente

Dettagli

IISS Enzo Ferrari, Roma. Plesso Vallauri, Liceo delle Scienze Applicate. Programma svolto

IISS Enzo Ferrari, Roma. Plesso Vallauri, Liceo delle Scienze Applicate. Programma svolto IISS Enzo Ferrari, Roma Plesso Vallauri, Liceo delle Scienze Applicate Programma svolto ANNO SCOLASTICO: 2015-2016 DISCIPLINA: FISICA CLASSE: 2ª F DOCENTE: MICHAEL ROTONDO Richiami sulle grandezze fisiche,

Dettagli

1. Le leggi di Keplero Fino al 1600 si credeva che: la Terra fosse al centro dell'universo, con il Sole e i pianeti orbitanti attorno (modello

1. Le leggi di Keplero Fino al 1600 si credeva che: la Terra fosse al centro dell'universo, con il Sole e i pianeti orbitanti attorno (modello La gravitazione 1. Le leggi di Keplero Fino al 1600 si credeva che: la Terra fosse al centro dell'universo, con il Sole e i pianeti orbitanti attorno (modello geocentrico); i corpi celesti, sferici e perfetti,

Dettagli

CAPITOLO. 1 Gli strumenti di misura Gli errori di misura L incertezza nelle misure La scrittura di una misura 38

CAPITOLO. 1 Gli strumenti di misura Gli errori di misura L incertezza nelle misure La scrittura di una misura 38 Indice LA MATEMATICA PER COMINCIARE 2 LA MISURA DI UNA GRANDEZZA 1 Le proporzioni 1 2 Le percentuali 2 3 Le potenze di 10 3 Proprietà delle potenze 3 4 Seno, coseno e tangente 5 5 I grafici 6 6 La proporzionalità

Dettagli

CAPITOLO 9: LA GRAVITAZIONE. 9.1 Introduzione.

CAPITOLO 9: LA GRAVITAZIONE. 9.1 Introduzione. CAPITOLO 9: LA GRAVITAZIONE 9.1 Introduzione. Un altro tipo di forza piuttosto importante è la forza gravitazionale. Innanzitutto, è risaputo che nel nostro sistema di pianeti chiamato sistema solare il

Dettagli

STUDIO DEI SATELLITI DI GIOVE CON UN TELESCOPIO AMATORIALE D. Trezzi 01/02/2012, rev. 03/02/2012

STUDIO DEI SATELLITI DI GIOVE CON UN TELESCOPIO AMATORIALE D. Trezzi 01/02/2012, rev. 03/02/2012 ARTICOLI di ASTRONOMIA AMATORIALE STUDIO DEI SATELLITI DI GIOVE CON UN TELESCOPIO AMATORIALE D. Trezzi (datrezzi@alice.it) 01/02/2012, rev. 03/02/2012 ABSTRACT A poco più di quattrocento anni dalla scoperta

Dettagli

L' UOMO IL TEMPO E LA NAVIGAZIONE

L' UOMO IL TEMPO E LA NAVIGAZIONE L' UOMO IL TEMPO E LA NAVIGAZIONE IL TEMPO La misura del tempo sin dall antichità veniva misurata con l alternarsi del giorno e della notte. Successivamente con lo sviluppo delle tecnologie furono inventati

Dettagli

PIANO DI STUDIO D ISTITUTO

PIANO DI STUDIO D ISTITUTO PIANO DI STUDIO D ISTITUTO Materia: FISICA Casse 1 1 Quadrimestre Modulo 1 - LE GRANDEZZE FISICHE Saper descrivere le grandezze del S.I., i simboli e le unità di misura. Riconoscere le grandezze fisiche

Dettagli

Gravità e moti orbitali. Lezione 3

Gravità e moti orbitali. Lezione 3 Gravità e moti orbitali Lezione 3 Sommario Brevi cenni storici. Le leggi di Keplero e le leggi di Newton. La forza di gravitazionale universale e le orbite dei pianeti. 2 L Universo Geocentrico La sfera

Dettagli

Un genio universale. Archimede di Siracusa

Un genio universale. Archimede di Siracusa Un genio universale Archimede di Siracusa Il culmine della scienza antica è rappresentato dall opera di Archimede. Archimede nacque a Siracusa e studiò ad Alessandria d Egitto. Tornato in patria si dedicò

Dettagli

25 gennaio 2013 Primo-Levi I pianeti del Sistema solare - introduzione

25 gennaio 2013 Primo-Levi I pianeti del Sistema solare - introduzione 25 gennaio 2013 Primo-Levi I pianeti del Sistema solare - introduzione Bedogni Roberto INAF Osservatorio Astronomico di Bologna http://www.bo.astro.it/~bedogni/primolevi/ email: roberto.bedogni@oabo.inaf.it

Dettagli

Gravità e moti orbitali. Lezione 3

Gravità e moti orbitali. Lezione 3 Gravità e moti orbitali Lezione 3 Sommario Brevi cenni storici. Le leggi di Keplero e le leggi di Newton. La forza di gravitazionale universale e le orbite dei pianeti. 2 L Universo Geocentrico La sfera

Dettagli

ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L INDUSTRIA E L ARTIGIANATO I.P.S.I.A. L. B. ALBERTI

ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L INDUSTRIA E L ARTIGIANATO I.P.S.I.A. L. B. ALBERTI ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L INDUSTRIA E L ARTIGIANATO I.P.S.I.A. L. B. ALBERTI Via Clotilde Tambroni, RIMINI ( RN ) Anno scolastico 2016-2017 Classe I A Materia: FISICA Insegnante : Prof. GIUSEPPE

Dettagli

PROGRAMMA di FISICA Classe 2^ I a.s. 2013/14 Docente: Marcella Cotroneo

PROGRAMMA di FISICA Classe 2^ I a.s. 2013/14 Docente: Marcella Cotroneo PROGRAMMA di FISICA Classe 2^ I a.s. 2013/14 Docente: Marcella Cotroneo RIPASSO di alcune parti del programma svolto l anno scolastico precedente La misura delle grandezze fisiche e la notazione scientifica

Dettagli

FISICA CLASSE 4ASU. CAPITOLO 10 Legge di conservazione della : se su un sistema non agiscono forze, la quantità di moto totale del sistema

FISICA CLASSE 4ASU. CAPITOLO 10 Legge di conservazione della : se su un sistema non agiscono forze, la quantità di moto totale del sistema FISICA CLASSE 4ASU CAPITOLO 10 Legge di conservazione della : se su un sistema non agiscono forze, la quantità di moto totale del sistema.... Un urto si dice se in esso si conserva l energia totale dei

Dettagli

studia il moto dei corpi date le forze che agiscono su di essi:

studia il moto dei corpi date le forze che agiscono su di essi: 3-SBAC Fisica 1/16 DINAMICA : studia il moto dei corpi date le forze che agiscono su di essi: Forze r(t) Galileo (1546-1642) metodo sperimentale caduta libera principio relativita pendolo astronomia, telescopio

Dettagli

IIS Moro Dipartimento di matematica e fisica

IIS Moro Dipartimento di matematica e fisica IIS Moro Dipartimento di matematica e fisica Obiettivi minimi per le classi prime - Fisica Poiché la disciplina Fisica è parte dell Asse Scientifico Tecnologico, essa concorre, attraverso lo studio dei

Dettagli

LICEO ARTISTICO PROGRAMMAZIONE DIDATTICA RIFERITA ALLA SECONDO BIENNIO

LICEO ARTISTICO PROGRAMMAZIONE DIDATTICA RIFERITA ALLA SECONDO BIENNIO Istituto Istruzione Superiore A. Venturi Modena Liceo artistico - Istituto Professionale Grafica Via Rainusso, 66-41124 MODENA Sede di riferimento (Via de Servi, 21-41121 MODENA) tel. 059-222156 / 245330

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO G. GALILEI - Verona Anno Scolastico

LICEO SCIENTIFICO G. GALILEI - Verona Anno Scolastico PROGRAMMA PREVISTO Testo di riferimento: "L indagine del mondo fisico Vol. B (Bergamaschini, Marazzini, Mazzoni) Le unità didattiche a fondo chiaro sono irrinunciabili. Le unità didattiche a fondo scuro

Dettagli

PIANO DI LAVORO DEL DOCENTE prof. Rossi Manuela A.S. 2015/2016 CLASSE: 1ALL MATERIA: Scienze Naturali

PIANO DI LAVORO DEL DOCENTE prof. Rossi Manuela A.S. 2015/2016 CLASSE: 1ALL MATERIA: Scienze Naturali PIANO DI LAVORO DEL DOCENTE prof. Rossi Manuela A.S. 2015/2016 CLASSE: 1ALL MATERIA: Scienze Naturali Modulo n.1 - Introduzione alle scienze: il metodo scientifico e misure e grandezze. Collocazione temporale:

Dettagli

1 2 LA MISURA LE GRANDEZZE FISICHE. e unità di misura 30. Internazionale di Unità 33. delle grandezze 39 FISICA CON LE MANI

1 2 LA MISURA LE GRANDEZZE FISICHE. e unità di misura 30. Internazionale di Unità 33. delle grandezze 39 FISICA CON LE MANI INDICE LE 10 COSE CHE DEVI SAPERE DI MATEMATICA per imparare la fisica 1 Calcolare un equivalenza 2 2 Risolvere una proporzione 4 3 Calcolare una percentuale 6 4 Leggere una formula 8 5 Leggere e disegnare

Dettagli

La forza di gravità. Responsabile di rivoluzioni del pensiero e della formazione delle strutture dell universo

La forza di gravità. Responsabile di rivoluzioni del pensiero e della formazione delle strutture dell universo La forza di gravità Responsabile di rivoluzioni del pensiero e della formazione delle strutture dell universo La gravità ha una sola proprietà: è solo e sempre attrattiva; inoltre è l unica forza importante

Dettagli

Theory Italiano (Italy) Prima di iniziare questo problema, leggi le istruzioni di carattere generale fornite a parte.

Theory Italiano (Italy) Prima di iniziare questo problema, leggi le istruzioni di carattere generale fornite a parte. Q1-1 Due problemi di Meccanica (10 punti) Prima di iniziare questo problema, leggi le istruzioni di carattere generale fornite a parte. Parte A. Il disco nascosto (3.5 punti) i consideri un disco solido

Dettagli

Programma di Matematica Classe 3^ A/L.S.U. Anno scolastico 2014/2015

Programma di Matematica Classe 3^ A/L.S.U. Anno scolastico 2014/2015 Programma di Matematica Classe 3^ A/L.S.U. Anno scolastico 2014/2015 Ripasso: le equazioni lineari. Ripasso: i prodotti notevoli. Ripasso: i sistemi lineari e il metodo della sostituzione. Ripasso: le

Dettagli

COS E LA SCIENZA? SCIENZA VUOL DIRE CONOSCENZA, PERCIO ESSA STUDIA TUTTO CIO CHE E INTORNO A NOI: OSSERVA LA MAPPA E IMPARA

COS E LA SCIENZA? SCIENZA VUOL DIRE CONOSCENZA, PERCIO ESSA STUDIA TUTTO CIO CHE E INTORNO A NOI: OSSERVA LA MAPPA E IMPARA COS E LA SCIENZA? SCIENZA VUOL DIRE CONOSCENZA, PERCIO ESSA STUDIA TUTTO CIO CHE E INTORNO A NOI: OSSERVA LA MAPPA E IMPARA CI SONO MOLTI TIPI DI SCIENZIATI E OGNUNO STUDIA DELLE COSE DIVERSE: OSSERVA

Dettagli

IL PLANETARIO DEL LICEO SCACCHI

IL PLANETARIO DEL LICEO SCACCHI IL PLANETARIO DEL LICEO SCACCHI Prof. Luciana Carrieri (responsabile del planetario) Il Planetario del Liceo Scacchi di Bari è uno strumento ottico che proietta su una cupola di 5 metri di diametro l immagine

Dettagli

Esercizio 1 L/3. mg CM Mg. La sommatoria delle forze e dei momenti deve essere uguale a 0 M A. ω è il verso di rotazione con cui studio il sistema

Esercizio 1 L/3. mg CM Mg. La sommatoria delle forze e dei momenti deve essere uguale a 0 M A. ω è il verso di rotazione con cui studio il sistema Esercizio 1 Una trave omogenea di lunghezza L e di massa M è appoggiata in posizione orizzontale su due fulcri lisci posti alle sue estremità. Una massa m è appoggiata sulla trave ad una distanza L/3 da

Dettagli

CANNOCCHIALE - PENDOLO - BILANCIA IDROSTATICA - ELIOSCOPIO - PRIMA LEGGE DELLA DINAMICA - ALTRE INVENZIONI IL CANNOCCHIALE

CANNOCCHIALE - PENDOLO - BILANCIA IDROSTATICA - ELIOSCOPIO - PRIMA LEGGE DELLA DINAMICA - ALTRE INVENZIONI IL CANNOCCHIALE CANNOCCHIALE - PENDOLO - BILANCIA IDROSTATICA - ELIOSCOPIO - PRIMA LEGGE DELLA DINAMICA - ALTRE INVENZIONI IL CANNOCCHIALE L'invenzione del cannocchiale viene attribuita a Galileo nel 1608, ma in realtà

Dettagli

Programma di fisica. Classe 1^ sez. F A. S. 2015/2016. Docente: prof. ssa Laganà Filomena Donatella

Programma di fisica. Classe 1^ sez. F A. S. 2015/2016. Docente: prof. ssa Laganà Filomena Donatella Programma di fisica. Classe 1^ sez. F A. S. 2015/2016 Docente: prof. ssa Laganà Filomena Donatella MODULO 1: LE GRANDEZZE FISICHE. Notazione scientifica dei numeri, approssimazione, ordine di grandezza.

Dettagli

SVOLTO DA:MARTINA VIGNOLA SOLA SIMONA IL MOTO DEI PIANETI

SVOLTO DA:MARTINA VIGNOLA SOLA SIMONA IL MOTO DEI PIANETI SVOLTO DA:MARTINA VIGNOLA SOLA SIMONA IL MOTO DEI PIANETI IL MOTO DELLE STELLE E DEI PIANETI In antichità il Sole,la Luna e le Stelle sono stati considerati vere e proprie divinità in grado di influire

Dettagli

Meccanica parte seconda: Perche' i corpi. si muovono? la Dinamica: studio delle Forze

Meccanica parte seconda: Perche' i corpi. si muovono? la Dinamica: studio delle Forze Meccanica parte seconda: Perche' i corpi si muovono? la Dinamica: studio delle Forze Il concetto di forza Le forze sono le cause del moto o meglio della sua variazione Se la velocita' e' costante o nulla

Dettagli

Galileo e lo studio del moto 0) Introduzione Galileo può essere considerato il primo scienziato moderno. Egli non si pone il problema del "perché" si

Galileo e lo studio del moto 0) Introduzione Galileo può essere considerato il primo scienziato moderno. Egli non si pone il problema del perché si Galileo e lo studio del moto 0) Introduzione Galileo può essere considerato il primo scienziato moderno. Egli non si pone il problema del "perché" si muovono i corpi, ma cerca invece di descrivere "come"

Dettagli

LA CADUTA DEI GRAVI SECONDO GALILEO di Ezio Fornero

LA CADUTA DEI GRAVI SECONDO GALILEO di Ezio Fornero LA CADUTA DEI GRAVI SECONDO GALILEO di Ezio Fornero 1 Il problema del moto di un corpo soggetto solo all azione della gravità è uno dei più importanti e significativi nella storia della Fisica, e la sua

Dettagli

Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Firenze Precorsi Problemi di Fisica. Giovanni Romano. Principali argomenti di teoria

Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Firenze Precorsi Problemi di Fisica. Giovanni Romano. Principali argomenti di teoria Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Firenze Precorsi 2011 Problemi di Fisica Giovanni Romano Principali argomenti di teoria Cinematica Dinamica Termodinamica Elettromagnetismo Ottica

Dettagli

Principio di inerzia

Principio di inerzia Dinamica abbiamo visto come si descrive il moto dei corpi (cinematica) ma oltre a capire come si muovono i corpi è anche necessario capire perchè essi si muovono Partiamo da una domanda fondamentale: qual

Dettagli

Francesco Palla Osservatorio Astrofisico di Arcetri Pianeti e Sistemi Planetari: 400 anni dopo Galileo

Francesco Palla Osservatorio Astrofisico di Arcetri Pianeti e Sistemi Planetari: 400 anni dopo Galileo Francesco Palla Osservatorio Astrofisico di Arcetri Pianeti e Sistemi Planetari: 400 anni dopo Galileo Palermo, 27.2.2009 1609: Anno mirabile per l astronomia 1609 anno mirabile per l astronomia Astronomicus

Dettagli

Tempi Moduli Unità /Segmenti. 2.1 La conservazione dell energia meccanica

Tempi Moduli Unità /Segmenti. 2.1 La conservazione dell energia meccanica PERCORSO FORMATIVO DEL 3 ANNO - CLASSE 3 A L LSSA A. S. 2015/2016 Tempi Moduli Unità /Segmenti MODULO 0: Ripasso e consolidamento di argomenti del biennio MODULO 1: Il moto dei corpi e le forze. (Seconda

Dettagli

Tavola di programmazione di FISICA Classe 1 1 Quadrimeste

Tavola di programmazione di FISICA Classe 1 1 Quadrimeste Tavola di programmazione di FISICA Classe 1 1 Quadrimeste Modulo 1 - LE GRANDEZZE FISICHE Competenze Abilità/Capacità Conoscenze Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale

Dettagli

Galileo Galilei, la Rivoluzione scientifica e la nascita della matematica moderna

Galileo Galilei, la Rivoluzione scientifica e la nascita della matematica moderna Galileo Galilei, la Rivoluzione scientifica e la nascita della matematica moderna In questa frase si racchiude il pensiero e il metodo di un grande scienziato che ha dato un decisivo contributo alla nascita

Dettagli

Istituto di Istruzione Secondaria I.I.S. via Silvestri,301. Programma di FISICA

Istituto di Istruzione Secondaria I.I.S. via Silvestri,301. Programma di FISICA Classe 1 a A - indirizzo ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA PROGRAMMA SVOLTO Modulo A- GRANDEZZE E MISURE Unità 1- Le grandezze: Perché studiare la fisica Di che cosa si occupa la fisica - La misura delle grandezze

Dettagli

Modellazione di sistemi ingegneristici (parte 1 di 2)

Modellazione di sistemi ingegneristici (parte 1 di 2) Corso di Teoria dei Sistemi Modellazione di sistemi ingegneristici (parte 1 di 2) Prof. Ing. Daniele Testi DESTeC, Dipartimento di Ingegneria dell Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni

Dettagli

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2016 Gara Interregionale - 22 Febbraio Categoria Junior

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2016 Gara Interregionale - 22 Febbraio Categoria Junior OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2016 Gara Interregionale - 22 Febbraio Categoria Junior 1. Giove e la Luna Osservate il pianeta Giove sapendo che si trova all opposizione e notate che la Luna è molto

Dettagli

Esempio prova di esonero Fisica Generale I C.d.L. ed.u. Informatica

Esempio prova di esonero Fisica Generale I C.d.L. ed.u. Informatica Esempio prova di esonero Fisica Generale I C.d.L. ed.u. Informatica Nome: N.M.: 1. Se il caffè costa 4000 /kg (lire al chilogrammo), quanto costa all incirca alla libbra? (a) 1800 ; (b) 8700 ; (c) 18000

Dettagli

INTERFERENZA - DIFFRAZIONE

INTERFERENZA - DIFFRAZIONE INTERFERENZA - F. Due onde luminose in aria, di lunghezza d onda = 600 nm, sono inizialmente in fase. Si muovono poi attraverso degli strati di plastica trasparente di lunghezza L = 4 m, ma indice di rifrazione

Dettagli

Che cos è la fisica?

Che cos è la fisica? Che cos è la fisica? La fisica è una scienza che osserva il mondo che ci circonda, tenta di comprendere i fenomeni naturali e ricerca le leggi matematiche generali che li governano. Broggi: Lezione di

Dettagli

5 CORSO DI ASTRONOMIA

5 CORSO DI ASTRONOMIA 5 CORSO DI ASTRONOMIA Evoluzione dell Universo e Pianeti Extrasolari 13 febbraio 2016 spiegazioni di Giuseppe Conzo Parrocchia SS. Filippo e Giacomo Oratorio Salvo D Acquisto SOMMARIO Parte Prima La Teoria

Dettagli

Le forze. Isabella Soletta Liceo Scientifico Fermi Anno scolastico 2011/2012. Documento riadattato da MyZanichelli.it

Le forze. Isabella Soletta Liceo Scientifico Fermi Anno scolastico 2011/2012. Documento riadattato da MyZanichelli.it Le forze Isabella Soletta Liceo Scientifico Fermi Anno scolastico 2011/2012 Documento riadattato da MyZanichelli.it Questo simbolo significa che l esperimento si può realizzare con materiali o strumenti

Dettagli

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI CATANIA Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche, Naturali Corso di Laurea Specialistica in Fisica

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI CATANIA Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche, Naturali Corso di Laurea Specialistica in Fisica UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI CATANIA Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche, Naturali Corso di Laurea Specialistica in Fisica CURRICULUM ASTROFISICA E FISICA DELLO SPAZIO Anno Accademico 2011-2012 PROGRAMMA

Dettagli

Esperimentazioni di Fisica 1 L accelerazione di gravità

Esperimentazioni di Fisica 1 L accelerazione di gravità Esperimentazioni di Fisica 1 L accelerazione di gravità Università Roma Tre - Dipartimento di Matematica e Fisica 21 maggio 2016 Misurazione dell accelerazione di gravità L accelerazione di gravità Un

Dettagli

Stampa Preventivo. A.S Pagina 1 di 6

Stampa Preventivo. A.S Pagina 1 di 6 Stampa Preventivo A.S. 2009-2010 Pagina 1 di 6 Insegnante VISINTIN ANTONELLA Classe 4AL Materia fisica preventivo consuntivo 129 0 titolo modulo 4.1 Grandezze fisiche e misure 4.2 Le forze e l'equilibrio

Dettagli

MISURE DI ERATOSTENE E PROVE DEL MOTO DI ROTAZIONE TERRESTRE. Presentazione di Emma Donisi, Elena Perego, Camilla Antonietti, Alessandro D'Archi

MISURE DI ERATOSTENE E PROVE DEL MOTO DI ROTAZIONE TERRESTRE. Presentazione di Emma Donisi, Elena Perego, Camilla Antonietti, Alessandro D'Archi MISURE DI ERATOSTENE E PROVE DEL MOTO DI ROTAZIONE TERRESTRE Presentazione di Emma Donisi, Elena Perego, Camilla Antonietti, Alessandro D'Archi Mappa Eratostene Prima di lui Teoria Pratica Dopo di lui

Dettagli

SCHEDA N 8 DEL LABORATORIO DI FISICA

SCHEDA N 8 DEL LABORATORIO DI FISICA SCHEDA N 1 IL PENDOLO SEMPLICE SCHEDA N 8 DEL LABORATORIO DI FISICA Scopo dell'esperimento. Determinare il periodo di oscillazione di un pendolo semplice. Applicare le nozioni sugli errori di una grandezza

Dettagli

4. I principi della meccanica

4. I principi della meccanica 1 Leggi del moto 4. I principi della meccanica Come si è visto la cinematica studia il moto dal punto di vista descrittivo, ma non si sofferma sulle cause di esso. Ciò è compito della dinamica. Alla base

Dettagli

Conoscere Galileo. SCHOLARS (Target di riferimento: utente interessato ed esperto)

Conoscere Galileo. SCHOLARS (Target di riferimento: utente interessato ed esperto) SCHOLARS (Target di riferimento: utente interessato ed esperto) Conoscere Galileo Conoscere Galileo Itinerari Itinerarituristico-culturali in in Toscana Toscana (focus (focus su sugalileo) EDUCATIONAL

Dettagli

58. La forza centrifuga non si manifesta nel vuoto assoluto, ma solamente nello spazio ponderale fluido; ergo, essa dimostra l esistenza di questo.

58. La forza centrifuga non si manifesta nel vuoto assoluto, ma solamente nello spazio ponderale fluido; ergo, essa dimostra l esistenza di questo. LO SPAZIO LE VARIE CONCEZIONI DELLO SPAZIO ATTRAVERSO I SECOLI TRIDIMENSIONALITA E DISCONTINUITA DELLO SPAZIO IL MISTERO DELLA SUA COSTITUZIONE SVELATO LE PROVE SPERIMENTALI DELLA SUA PONDERABILITA, FLUIDITA

Dettagli

(4 π 2 /kt) m t / r 2 = (4 π 2 /ks) m s / r 2

(4 π 2 /kt) m t / r 2 = (4 π 2 /ks) m s / r 2 Le leggi di Keplero Lo studio del moto dei pianeti, tramite accurate misure, permise a Keplero tra il 1600 ed il 1620 di formulare le sue tre leggi: I legge: I pianeti percorrono orbite ellittiche intorno

Dettagli

FISICA GENERALE Ingegneria edile/architettura

FISICA GENERALE Ingegneria edile/architettura FISICA GENERALE Ingegneria edile/architettura Tutor: Enrico Arnone Dipartimento di Chimica Fisica e Inorganica arnone@fci.unibo.it http://www2.fci.unibo.it/~arnone/teaching/teaching.html Bologna 7 Aprile

Dettagli

La modernità: 3 elementi

La modernità: 3 elementi La modernità: 3 elementi Forme di governo (ad es: monarchia parlamentare) Cultura (mentalità, scienza, arte, letteratura) Economia e classi sociali (ad es: ascesa della borghesia) La cultura: nuove teorie

Dettagli

Lez. 9 Moto armonico

Lez. 9 Moto armonico Lez. 9 Moto armonico Prof. 1 Dott., PhD Dipartimento Scienze Fisiche Università di Napoli Federico II Compl. Univ. Monte S.Angelo Via Cintia, I-80126, Napoli mettivier@na.infn.it +39-081-676137 2 1 Un

Dettagli

Esercizi. Diagrammi delle forze (di corpo singolo) per sistemi in equilibrio

Esercizi. Diagrammi delle forze (di corpo singolo) per sistemi in equilibrio Esercizi Diagrammi delle forze (di corpo singolo) per sistemi in equilibrio Per ciascun esercizio disegnare su ciascun corpo del sistema il diagramma delle forze, individuando e nominando ciascuna forza.

Dettagli

Esercizi. Diagrammi delle forze (di corpo singolo) per sistemi in equilibrio

Esercizi. Diagrammi delle forze (di corpo singolo) per sistemi in equilibrio Esercizi Diagrammi delle forze (di corpo singolo) per sistemi in equilibrio Per ciascun esercizio disegnare su ciascun corpo del sistema il diagramma delle forze, individuando e nominando ciascuna forza.

Dettagli

Lez. 10 Concetto di forza

Lez. 10 Concetto di forza Lez. 10 Concetto di forza Prof. 1 Dott., PhD Dipartimento Scienze Fisiche Università di Napoli Federico II Compl. Univ. Monte S.Angelo Via Cintia, I-8016, Napoli mettivier@na.infn.it +39-081-676137 1 Ciascuno

Dettagli

Il Sistema Solare. Che cos è?

Il Sistema Solare. Che cos è? L ITTE G. Galilei in collaborazione con Lora Stefano e l Associazione Celi Perduti -Astronomia Alto Vicentino- presenta il Progetto: Alla riscoperta dell Astronomia 1 lezione: Il Sistema Solare 2 lezione:

Dettagli

L accelerazione. Quando la velocità cambia.

L accelerazione. Quando la velocità cambia. L accelerazione Quando la velocità cambia. Questo simbolo significa che l esperimento si può realizzare con materiali o strumenti presenti nel nostro laboratorio Questo simbolo significa che l esperimento

Dettagli

Occhi di Libbiano su pianeti di stelle lontane.

Occhi di Libbiano su pianeti di stelle lontane. Libbiano, 7 Dicembre 2014 Occhi di Libbiano su pianeti di stelle lontane. A cura di Alberto Villa Pianeti extrasolari Pianeti extrasolari In conseguenza di questo effetto, se la disposizione geometrica

Dettagli

Conclusioni I primi studiosi del moto nelle sue varie forme furono i Greci. Più tardi Aristotele sostenne che gli oggetti con massa maggiore cadevano

Conclusioni I primi studiosi del moto nelle sue varie forme furono i Greci. Più tardi Aristotele sostenne che gli oggetti con massa maggiore cadevano Conclusioni I primi studiosi del moto nelle sue varie forme furono i Greci. Più tardi Aristotele sostenne che gli oggetti con massa maggiore cadevano più velocemente di quelli più leggeri. Successivamente

Dettagli

Applicando al pistone una forza esterna, si esercita una pressione p ext sul fluido immediatamente sottostante al pistone.

Applicando al pistone una forza esterna, si esercita una pressione p ext sul fluido immediatamente sottostante al pistone. IL PRINCIPIO DI PASCAL Consideriamo un fluido incomprimibile come in figura contenuto in un cilindro chiuso superiormente da un pistone. Applicando al pistone una forza esterna, si esercita una pressione

Dettagli

I.S.I.S.S. Pacifici e De Magistris di Sezze sezione classica Classe I A. Corso di Filosofia Prof. Giancarlo Onorati

I.S.I.S.S. Pacifici e De Magistris di Sezze sezione classica Classe I A. Corso di Filosofia Prof. Giancarlo Onorati I.S.I.S.S. Pacifici e De Magistris di Sezze sezione classica Classe I A Corso di Filosofia Prof. Giancarlo Onorati La fisica e la cosmologia aristotelica Fino alla Rivoluzione astronomica copernicana (XVI-XVII

Dettagli

Liceo Scientifico Talete Programmazione di Fisica Classe 1 A

Liceo Scientifico Talete Programmazione di Fisica Classe 1 A Liceo Scientifico Talete Programmazione di Fisica Classe 1 A La programmazione di Fisica della classe 1 A è aderente alla programmazione condivisa dal Dipartimento di Matematica e Fisica dell' Istituto,

Dettagli

La Cosmologia del XVI Secolo

La Cosmologia del XVI Secolo dima r i oma r go t t i La teoria cosmologica universalmente accettata prima dell'ipotesi copernicana concepiva l esistenza di un universo geocentrico nel quale la Terra era fissa e immobile, al centro

Dettagli

Le Forze e l equilibrio: gli effetti della competizione

Le Forze e l equilibrio: gli effetti della competizione Le Forze e l equilibrio: gli effetti della competizione Presentazione delle forze considerate e descrizione degli esperimenti. (Scaletta esperimenti) 1. Equilibrio tra forza elastica e forza peso figura

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DI FISICA NEL TRIENNIO DEL LICEO CLASSICO

PROGRAMMAZIONE DI FISICA NEL TRIENNIO DEL LICEO CLASSICO PROGRAMMAZIONE DI FISICA NEL TRIENNIO DEL LICEO CLASSICO 1. OBIETTIVI GENERALI Utilizzare correttamente e consapevolmente le procedure di calcolo Cogliere analogie e differenze strutturali tra argomenti

Dettagli

IIS Enzo Ferrari, Roma Plesso Vallauri, Liceo delle Scienze Applicate. Programma svolto

IIS Enzo Ferrari, Roma Plesso Vallauri, Liceo delle Scienze Applicate. Programma svolto IIS Enzo Ferrari, Roma Plesso Vallauri, Liceo delle Scienze Applicate Programma svolto ANNO SCOLASTICO: 2015-2016 DISCIPLINA: FISICA CLASSE: 1ª F DOCENTE: MICHAEL ROTONDO La Fisica: considerazioni introduttive

Dettagli

Alla fine del XV secolo l'ambiente colto europeo era ancora immobile sullen dottrine di ottica premedievali: quelle raccolte nella Ottica di Euclide

Alla fine del XV secolo l'ambiente colto europeo era ancora immobile sullen dottrine di ottica premedievali: quelle raccolte nella Ottica di Euclide Accedi al Book Alla fine del XV secolo l'ambiente colto europeo era ancora immobile sullen dottrine di ottica premedievali: quelle raccolte nella Ottica di Euclide e quelle dei fisici atomisti. Sulla base

Dettagli