CAPITOLATO SPECIALE PROGETTO DI SCAVO ARCHEOLOGICO DELL'AREA "CORTE A MARE" E PORZIONI DI FOSSATO DELLA ROCCA MALATESTIANA DI RIMINI

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2 CAPITOLATO SPECIALE PROGETTO DI SCAVO ARCHEOLOGICO DELL'AREA "CORTE A MARE" E PORZIONI DI FOSSATO DELLA ROCCA MALATESTIANA DI RIMINI (ai sensi dalla circolare del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, n. 10, 15 giugno 2012) SOMMARIO I. RUOLI E COMPETENZE DEI SOGGETTI COINVOLTI NELL'ESECUZIONE... II. MODALITA DI VALUTAZIONE DEI LAVORI MISURAZIONE DEI LAVORI VALUTAZIONE DEI LAVORI - CONDIZIONI GENERALI DISPOSIZIONI VALUTAZIONE DEI LAVORI A MISURA... 4.a CRITERI PER LA VALUTAZIONE DI LAVORAZIONI A MISURA... 4.b NORME PER LA MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLO SCAVO ARCHEOLOGICO 4.c RITROVAMENTO E SMONTAGGIO STRUTTURE. MISURAZIONE VALUTAZIONE DEI LAVORI IN ECONOMIA... III. MODALITA DI ESECUZIONE DEI LAVORI - DEFINIZIONI GENERALI 6. SOTTOSERVIZI RILIEVI - CAPISALDI TRACCIATI ACCANTIERAMENTO E COORDINAMENTO SICUREZZA PRESCRIZIONI GENERALI PER L'ESECUZIONE DELLO SCAVO ARCHEOLOGICO MODALITA' ESECUZIONE SCAVO ARCHEOLOGICO GESTIONE DEI REPERTI DI SCAVO OPERAZIONI DI POST-SCAVO a VALUTAZIONE DELLE OPERAZIONI POST-SCAVO PUBBLICAZIONE DEI RISULTATI DELLE INDAGINI... 1

3 I. RUOLI E COMPETENZE DEI SOGGETTI COINVOLTI NELL'ESECUZIONE In base alla circolare ministeriale, i cantieri di scavo archeologico effettuati nell'ambito di interventi di archeologia preventiva ed eseguiti a cura e spese della Stazione Appaltante, sono sottoposti alla normativa del Codice Contratti e del Regolamento, che stabiliscono i requisiti che le imprese devono possedere per poter eseguire tale tipologia di lavori pubblici. In particolare ai sensi dell'art. 248 del Regolamento, per lavori di scavo archeologico al di sopra dei euro, come nel caso specifico, è obbligatoria la qualificazione delle imprese (art. 40 del Codice Contratti e artt. 60 e ss. del Regolamento) nella categoria di opere specializzate OS 25, che riguarda gli scavi archeologici e le attività connesse (art. 107 del Regolamento). Nel corso dell'esecuzione dei lavori le Soprintendenza per i beni Archeologici, che detiene la direzione scientifica dei lavori vigilerà sul mantenimento da parte delle imprese esecutrici dei requisiti di ordine speciale di qualificazione, come raccomandato dall'art. 250 del Regolamento. L'impresa esecutrice dello scavo archeologico, nomina poi il direttore tecnico dei lavori, che ai sensi dell'art. 248, co. 5 del Regolamento, deve essere un soggetto in possesso dei titoli previsti dal DM 20 marzo 2009, n. 60. Il direttore tecnico dell'impresa, cui competono gli adempimenti di carattere tecnico organizzativo necessari per la realizzazione dei lavori (art. 87 del Regolamento), costituisce la figura di collegamento tra l'impresa esecutrice, la Direzione Lavori e la Direzione Scientifica (funzionario archeologo della Soprintendenza). In particolare il direttore tecnico dell'impresa: - garantisce la propria presenza in cantiere e segue regolarmente i lavori, personalmente o tramite specifica delega a un direttore di cantiere; - cura l'esecuzione del progetto archeologico approvato sulla base delle direttive impartite dalla Direzione Scientifica (funzionario archeologo della Soprintendenza); - relaziona periodicamente per iscritto al direttore Lavori e al funzionario archeologo della Soprintendenza; - segnala con tempestività ogni criticità che presenti rischio per la tutela del patrimonio culturale e ogni altra situazione che osti al regolare andamento dei lavori; - predispone, sulla base delle indicazioni fornite dal funzionario archeologo, organigramma del cantiere archeologico di cui al comma seguente e le modalità operative di esecuzione dei lavori per la successiva approvazione del Direttore Lavori, eventuali variazioni, anche temporanee, dovranno essere autorizzate dal funzionario archeologo. L'organigramma del cantiere A seconda della complessità dei lavori, potrà prevedere figure di responsabili archeologi di settore, di eventuali specialisti di discipline affini e/o correlate, di archeologi addetti a lavori di scavo manuale e documentazione, di operai specializzati, qualificati, comuni, tecnici grafici/informatici, archeologi addetti al magazzino, restauratori. I responsabili archeologi di settore e i direttori tecnici dell'impresa, ricevono le direttive scientifiche dalla Direzione Scientifica ovvero dal funzionario archeologo della Soprintendenza. Per l'esecuzione dello scavo archeologico si dovranno impiegare i seguenti tipi di maestranze: Direttore tecnico dello scavo. Dovrà essere un soggetto in possesso dei titoli previsti dal DM 20 marzo 2009, n. 60, in qualità di responsabile di area o di settore in scavo stratigrafico con specifica e documentata competenza sullo scavo di contesti urbani pluristratificati e il cui curriculum è già noto o gradito alla Soprintendenza Archeologica competente. Dovrà inoltre essere il medesimo per tutta la durata dello scavo archeologico. In caso di assenza o rinuncia all'incarico, che dovrà essere giustificata da motivi validi, verrà sostituito da persona con pari titolo o esperienza. 2

4 Operatori archeologici. Si tratta di operatori archeologici di comprovata specifica esperienza almeno biennale continuativa nello scavo stratigrafico, con particolare riguardo ai contesti urbani pluristratificati. Gli operatori archeologi si occuperanno inoltre di tutte le necessarie mansioni relative la posizionamento e rilievo dei settori da loro scavati, alla redazione della documentazione grafica, fotografica e di U.S. (unità stratigrafica) anche di strati di riporto o geologici, nonché alla stesura della documentazione postscavo. III. MODALITA DI VALUTAZIONE DEI LAVORI 1. MISURAZIONE DEI LAVORI Negli elaborati grafici allegati è indicata l'area destinata allo scavo archeologico sistematico ed estensivo. L Appaltatore dovrà osservare scrupolosamente le quote altimetriche relative alle lavorazioni e non scavare oltre la profondità di 0.50 m, eccetto singoli approfondimenti indicati dalla Direzione Scientifica in accordo con la Direzione Lavori. La misurazione e la verifica quantitativa dei lavori eseguiti andrà effettuata, dal direttore dei lavori o dai collaboratori preposti, in prima stesura sui libretti delle misure che costituiscono il documento ufficiale ed iniziale del processo di registrazione e contabilizzazione delle opere eseguite da parte dell appaltatore ai fini della loro liquidazione. Tale contabilizzazione dovrà essere effettuata, sotto la piena responsabilità dello stesso direttore dei lavori, nei modi previsti dalla normativa vigente in materia ed in particolare dal D.P.R. 207/ VALUTAZIONE DEI LAVORI - CONDIZIONI GENERALI Nei prezzi contrattuali sono compresi tutti gli oneri ed obblighi richiamati nel presente progetto che l appaltatore dovrà sostenere per l esecuzione di tutta l opera e delle sue parti nei tempi e modi prescritti. L esecuzione dell opera indicata dovrà, comunque, avvenire nella completa applicazione della disciplina vigente relativa alla materia, includendo tutte le fasi contrattuali, di progettazione, di messa in opera, di prevenzione infortuni e tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori, includendo qualunque altro aspetto normativo necessario al completamento dei lavori nel rispetto della normativa generale e particolare già citata. I prezzi contrattualmente definiti sono accettati dall Appaltatore nella più completa ed approfondita conoscenza delle quantità e del tipo di lavoro da svolgere rinunciando a qualunque altra pretesa, di carattere economico, che dovesse derivare da errata valutazione o mancata conoscenza dei fatti per motivi legati ad una superficiale valutazione del progetto da parte dell appaltatore. Le eventuali varianti che comportino modifiche al progetto dovranno essere ufficialmente autorizzate dal direttore dei lavori, nei modi previsti dall articolo 132 del D.lgs 163/2006 e successive modificazioni e contabilizzate secondo le condizioni contrattuali previste per tali lavori. 3. DISPOSIZIONI L Appaltatore è tenuto ad eseguire le opere indicate in base ai disegni di progetto ed alle prescrizioni già citate senza introdurre alcuna variazione che non sia ufficialmente autorizzata nei modi previsti dalla normativa vigente. 4. VALUTAZIONE DEI LAVORI A MISURA Il prezzo riferito alle voci a misura offerto dall Appaltatore comprende e compensa tutte le lavorazioni, i materiali, gli impianti, i mezzi e la mano d opera necessari alla completa esecuzione 3

5 delle opere richieste dalle prescrizioni progettuali e contrattuali, dalle indicazioni del direttore dei lavori e da quanto altro, eventualmente specificato, nella piena osservanza della normativa vigente e delle specifiche del presente progetto. 4.a CRITERI PER LA VALUTAZIONE DI LAVORAZIONI A MISURA Le opere da valutare a misura dovranno essere computate secondo i criteri riportati di seguito: tutti i prezzi dei lavori valutati a misura sono comprensivi delle spese per il carico, la fornitura, il trasporto, la movimentazione in cantiere e la posa in opera dei materiali includendo, inoltre, le spese per i macchinari di qualsiasi tipo (e relativi operatori), le opere provvisorie, le assicurazioni ed imposte, l allestimento dei cantieri, le spese generali, l utile dell appaltatore e quanto altro necessario alla completa esecuzione dell opera in oggetto ed il trasporto lo smaltimento in discarica autorizzata dei materiali di scarto e di risulta con relativi oneri di discarica. Viene quindi, inoltre, stabilito che tutte le opere incluse nei lavori a misura elencate nei documenti di progetto si intenderanno eseguite con tutte le lavorazioni, i materiali, i mezzi e la mano d opera necessari alla loro completa corrispondenza con le prescrizioni progettuali e contrattuali, con le indicazioni del direttore dei lavori, con le norme vigenti e con quanto previsto dal capitolato senza altri oneri aggiuntivi di qualunque tipo da parte della Stazione appaltante. 4.b NORME PER LA MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLO SCAVO ARCHEOLOGICO Per tutte le opere, le varie quantità di lavoro saranno determinate con misure geometriche. Le opere di scavo saranno valutate secondo i prezzi indicati nell Elenco Prezzi e in genere comprenderanno: taglio di arbusti, piante, estirpazione di cespugli e quant altro costituisca impedimento allo svolgimento dei lavori; lo scavo di materie asciutte e/o bagnate che dovranno essere rimosse anche in presenza d acqua; qualunque tipo di movimentazione del materiale estratto fino al trasporto in deposito della Stazione appaltante se di pregio, alla discarica oppure nel cantiere in funzione del rinterro se di rifiuto; per opere provvisorie quali rilevati, passaggi, attraversamenti, puntellature ed armature necessarie a garantire condizioni di assoluta sicurezza per mano d opera e mezzi impegnati nei lavori; il contenimento delle scarpate, la regolarizzazione delle pareti, la formazione di gradoni o livelli per la posa di tubazioni da porre anche su piani differenti, lo spianamento del fondo o la predisposizione di opere di drenaggio. Particolarmente viene stabilito quanto appresso: a) Gli scavi archeologici eseguiti con attrezzi leggeri e fini (o all occasione finissimi) di medio-alta difficoltà saranno misurati moltiplicando la misura delle aree degli strati inscritti in un poligono che li contiene per le altezze derivanti dalla differenza tra quote indicate sulle planimetrie e verificate in cantiere, tenendo conto del volume effettivo in loco, escludendo cioè l aumento delle materie scavate. Nel computo metrico è indicata l'estensione totale dell'area e i valori sono stati quantificati sulla base delle potenzialità stabilite nella Relazione di archeologia preventiva ed in mancanza di un prezziario di riferimento della Soprintendenza per i Beni archeologi dell'emilia Romagna si è utilizzato quello della Soprintendenza della Lombardia, del , senza adeguarlo all'inflazione. All'inizio dei lavori verrà reso disponibile un piano quotato a partire dal quale verranno calcolate le volumetrie progressivamente asportate, secondo le varie categorie di 4

6 lavoro. Al volume così calcolato si applicheranno i vari prezzi unitari fissati nell'elenco Prezzi per tali scavi. b) Gli scavi eseguiti con attrezzo pesante, di bassa difficoltà saranno computati per un volume uguale a quello risultante dal prodotto della superficie dello strato per la sua profondità. Al volume così calcolato si applicheranno i vari prezzi unitari fissati nell'elenco Prezzi per tali scavi. c) Per gli scavi di sbancamento con mezzo meccanico sorvegliato dall'operatore archeologo, il volume sarà valutato secondo le sezioni ragguagliate sulla base delle misurazioni eseguite in corso d opera prima e dopo i lavori. Al volume così calcolato si applicheranno i vari prezzi unitari fissati nell'elenco Prezzi per tali scavi. 4.c RITROVAMENTO E SMONTAGGIO STRUTTURE. MISURAZIONE L Appaltatore non potrà alterare eventuali strutture ritrovate né demolirle né rimuoverle senza specifica autorizzazione delle Soprintendenze competenti. Lo smontaggio totale o parziale di fondazioni o strutture in genere ritrovate, autorizzate dalle Soprintendenze competenti, verrà compensato a metro cubo calcolato dal piano di campagna alla quota finale di progetto. Tutti gli oggetti mobili ed immobili di valore storico, archeologico, artistico inclusi i frammenti rinvenuti casualmente durante la realizzazione di lavorazioni previste, dovranno essere consegnati dall appaltatore al deposito della Stazione appaltante (cfr. Gestione dei reperti). L Appaltatore dovrà tempestivamente informare la Direzione Lavori e allo stesso tempo, in funzione di quanto espressamente autorizzato dalla stessa Direzione Lavori e dagli organi preposti alla tutela dei beni storici-architettonici ed archeologici, dovrà depositare gli oggetti mobili in idonei locali e provvedere all adeguata protezione di quanto non risulterà possibile rimuovere. IV. MODALITA DI ESECUZIONE DEI LAVORI - DEFINIZIONI GENERALI Tutte le categorie di lavoro indicate nel presente progetto dovranno essere eseguite nella completa osservanza delle prescrizioni delle voci di lista delle categorie delle lavorazioni a misura, della specifica normativa e delle leggi vigenti. 6. SOTTOSERVIZI. L'Appaltatore dovrà preservare l'integrità di tutti i sottoservizi che incontrerà durante le operazioni di scavo avendo cura di non danneggiarli. 7. RILIEVI - CAPISALDI TRACCIATI Durante l esecuzione delle opere sarà onere dell Appaltatore provvedere alla realizzazione e conservazione di capisaldi di facile individuazione e delle opere di tracciamento e picchettazione delle aree interessate dai lavori da eseguire; la creazione o la conservazione dei capisaldi necessari all esecuzione dei lavori sarà effettuata con l impiego di modine al vero e strutture provvisorie di riferimento in base alle quali si eseguirà il successivo tracciamento. 8. ACCANTIERAMENTO E COORDINAMENTO SICUREZZA La prima lavorazione riguarderà l accantieramento e la realizzazione della recinzione dell area esterna per consentire lo svolgimento delle opere in condizioni di sicurezza secondo le esigenze operative proprie delle diverse maestranze coinvolte. I piani operativi di sicurezza saranno attuati seguendo le specifiche indicazioni operative del Piano di Sicurezza e Coordinamento. Le opere provvisionali, gli apprestamenti e le attrezzature atte a garantire, per tutta la durata dei lavori, la prevenzione degli infortuni e la tutela della salute dei lavoratori sono oggetto di specifico documento a corredo del Piano di sicurezza e Coordinamento. 5

7 9. PRESCRIZIONI GENERALI PER L'ESECUZIONE DELLO SCAVO ARCHEOLOGICO La predisposizione del cantiere, in relazione all'attività prevista, deve consentire che ogni servizio o funzione debba e possa svolgersi senza intralci, nell'ottica di una economicità generale e nel pieno rispetto della correttezza scientifica dell'intervento. L'area di servizio al cantiere dovrà essere individuata in modo da evitare il verificarsi di sovrapposizioni con l'area di scavo, assegnando ai servizi del cantiere una zona ben definita. Le opere provvisionali verranno eseguite in ottemperanza alle normativa vigenti, fermo restando la necessità di evitare qualunque danno ai resti archeologico. Sarà a totale carico dell'appaltatore l assistenza alla preventiva quadrettatura dell'area di scavo, la pulizia dei cigli e dei testimoni, l'apposizione dei riferimenti topografici, la cartellinatura dei riferimenti stratigrafici. 10. MODALITA' ESECUZIONE SCAVO ARCHEOLOGICO Lo scavo archeologico stratigrafico sarà eseguito in estensione nell'area indicata negli elaborati di progetto allegati (pianta 1 e 2). Questo scavo stratigrafico sarà attuato fino al raggiungimento della quota progettuale di - 50 centimetri indipendentemente dalla possibile estensione in profondità di eventuali strutture rinvenute salvo diversa indicazione della Direzione Scientifica. Le indagini scientifiche saranno effettuate sotto la Direzione Scientifica del funzionario archeologo della Soprintendenza, che valuterà eventuali approfondimenti. Le modalità di esecuzione dello scavo, comprensive dell allontanamento del terreno di risulta in fregio allo scavo e del recupero dei reperti, sono le seguenti: - Sorveglianza a sbancamento meccanico. Sorveglianza archeologica di qualsiasi tipo di sbancamento meccanico eseguito in prossimità o superiormente a giacimenti archeologici, o dovunque ne sia presupponibile l'esistenza. Escluso lo sbancamento, da calcolarsi a parte, e compresa la documentazione fotografica e una relazione scritta e il posizionamento topografico. - Scavo non stratigrafico in contesto archeologico. Scavo a sezione obbligata in contesto archeologico non stratigrafico, da eseguirsi in terreni e rocce sciolte di qualsiasi natura, al di sopra della quota di presumibile interesse archeologico, o anche, per opportuno riscontro, a lato di terreni di interesse archeologico. Da condursi manualmente con l'uso di attrezzatura pesante (pala, piccone e simili) comprensivo della realizzazione di scarpe o di un'accurata rifinitura delle pareti, onde facilitare l'esecuzione dello scavo stratigrafico a quote sottostanti, e corredato di documentazione secondo necessità, nonché dell'allontanamento del terreno di risulta a luogo nel perimetro del cantiere indicato dalla D.L. Comprensivo di raccolta e prima sistemazione dei reperti e di trasporto del terreno di rifiuto. - Scavo archeologico stratigrafico manuale di medio-alta difficoltà Scavo stratigrafico manuale, a sezione aperta e obbligata, di medio-alta difficoltà, eseguito su depositi stratificati di facile distinzione e separazione, mediante l'uso di attrezzatura leggera (cazzuola, sessola e simili) ed eventuale setacciatura del terreno di risulta, corredato da documentazione (giornale di scavo, schede matrix, rilievi in pianta e sezione, riprese fotografiche) e delle operazioni di post scavo. Comprensivo di allontanamento del terreno di risulta a luogo nel perimetro di cantiere indicato dalla D.L. Comprensivo di raccolta di reperti. Sovrapprezzo per operazioni di post scavo, quali controllo, riordino, e informatizzazione di giornale di scavo, schede US., matrix, documentazione fotografica, redazione delle piante di fase e generali, in scala 1:20 oppure 1:50; redazione di relazione finale di scavo; sistemazione definitiva dei reperti. I modi e la sequenza di esecuzione delle varie fasi dello scavo archeologico saranno dettati dalla successione stratigrafica che emergerà nel corso dello scavo, secondo le indicazioni fornite dalla Direzione Scientifica dei Lavori. 6

8 Le operazioni di scavo comporteranno anche la vagliatura del terreno di scavo mediante lavaggio, analisi, controllo, valutazione dell'interesse storico-archeologico, pulizia, rilievo fotografico digitale con riferimento metrico e geografico, catalogazione di eventuali reperti da parte di almeno due persone specializzate, accuratamente steso in un'area in prossimità delle operazioni. Sarà da tenersi anche un apposto giornale della campagna di scavo con rilievo di planimetrie, sezioni e prospetti manuali in scala, dei rinvenimenti e catalogazione degli eventuali reperti emersi. Per l'eventuale rimozione o smontaggio delle strutture rinvenute durante gli scavi archeologici si veda quanto già detto; qualora invece dovranno essere reinterrate, dopo la documentazione grafica e fotografica, saranno protette nei modi consueti, con geotessile (tessuto non tessuto traspirante) e sabbia, o indicati nello specifico dalle Soprintendenze competenti. Il restauro di eventuali strutture o piani pavimentali, come acciottolati o mattonati, che debbano essere lasciati a vista, dovrà essere autorizzato dalle Soprintendenze competenti e realizzato in base alle loro direttive. E' a carico dell'appaltatore il trasporto e smaltimento nelle apposite discariche autorizzate di asfalti, stabilizzato e terreno di rifiuto compresi gli oneri di discarica. 11. GESTIONE DEI REPERTI DI SCAVO L Appaltatore si impegna (salvo diverso avviso della Soprintendenza) a ricoverare i reperti rinvenuti durante lo svolgimento delle indagini in idonei locali dal punto di vista della conservazione e della sicurezza indicati dalla Stazione Appaltante. Tali locali dovranno essere accessibili al personale della Soprintendenza e ai soggetti incaricati delle attività d'indagine e della schedatura dei reperti e dovranno essere mantenuti disponibili fino a quando non sarà possibile assicurare in altra sede la loro conservazione, anche presso strutture museali non statali. 12. OPERAZIONI DI POST-SCAVO. Le operazioni di post - scavo, secondo le indicazioni impartite dalla Direzione Scientifica, dovranno prevedere: - riordino delle schede (US etc.) e realizzazione MATRIX; - riordino della documentazione grafica e fotografica - approntamento e consegna alla Direzione Scientifica e alla Direzione Lavori entro 30 giorni dalla fine delle operazioni di scavo, di una relazione preliminare contenente "gli elementi indispensabili" utili al funzionario archeologo responsabile, come consigliato nella circolare ministeriale, per redigere la "relazione archeologica definitiva" contenente eventuali prescrizioni, da recepire nel progetto esecutivo e nella sua successiva esecuzione, come ad esempio il monitoraggio in corso d'opera. La documentazione integrale di scavo dovrà essere consegnata alla Soprintendenza, entro 6 mesi dal termine delle indagini archeologiche, salvo motivate richieste di proroga. - Lavaggio e sistemazione dei reperti archeologici ritrovati, trasporto degli appositi contenitori, nel luogo indicato dalla Direzione Scientifica entro una distanza di 5 chilometri, compreso le operazioni di carico e scarico e l'impiego di automezzo idoneo. 12 a VALUTAZIONE DELLE OPERAZIONI POST-SCAVO La valutazione delle operazioni post scavo è compresa nel prezzo dello scavo a medio-alta difficoltà, dove è ritenuta più necessaria, come da prezziario della Soprintendenza della Lombardia. 7

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