Rsa Rls: quale ruolo sulla Salute e Sicurezza sui posti di lavoro? Fisac CGIL Commissione Nazionale Salute e Sicurezza 5 dicembre 2008 Sassari

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1 Rsa Rls: quale ruolo sulla Salute e Sicurezza sui posti di lavoro? Fisac CGIL Commissione Nazionale Salute e Sicurezza 5 dicembre 2008 Sassari

2 RSA / RLS Norme principali di riferimento Art della Costituzione Art c.c. Art. 9 legge 300/70 varie Direttive Europee e orientamenti Dlgs 9 aprile 2008, n. 81

3 RSA / RLS Complementarità e Coordinamento Tutela Salute e Sicurezza sul Posto di Lavoro Legge 300/1970 (Statuto dei Lavoratori) art. 9. (tutela della salute e dell'integrità fisica) I lavoratori, mediante loro rappresentanze, hanno diritto di controllare l'applicazione delle norme per la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali e di promuovere la ricerca, l'elaborazione e l'attuazione di tutte le misure idonee a tutelare la loro salute e la loro integrità fisica.

4 RSA / RLS Norme principali di riferimento CCNL e demandi specifici ai CIA: garanzie volte alla sicurezza del lavoro; tutela delle condizioni igienico-sanitarie nell ambiente di lavoro Benessere lavorativo Il Protocollo sullo sviluppo sostenibile e compatibile del sistema bancario giugno del 2004 Eventuali accordi di clima, sulle pressioni commerciali, stipulati nelle aziende

5 I primi orientamenti tendenti alla realizzazione di uno sviluppo delle imprese bancarie socialmente sostenibile e compatibile sono di matrice europea Elaborazione del concetto di Corporate Social Responsability. Orientamenti assunti dall Unione Europea a partire dal Consiglio di Lisbona (2000) Stesura del Libro Verde della Commissione Europea 17 luglio 2001 Promuovere un ambito europeo per la responsabilità sociale delle imprese (La responsabilità sociale d impresa è l integrazione volontaria da parte delle imprese delle preoccupazioni sociali ed ambientali nelle loro attività commerciali e nelle loro relazioni con le parti interessate) Gli sviluppi rivenienti da tali orientamenti si concretizzano in due indirizzi comportamentali che le aziende assicurative, bancarie ed esattoriali avrebbero dovuto adottare nell espletamento della propria attività: il rispetto delle norme deontologiche e dei principi etici nei confronti della clientela il rispetto della dignità e della professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori

6 Accordi pressioni commerciali Le realtà lavorative presso le quali è stata verificata la presenza di eventuali accordi per quanto in ambito sono le seguenti: Intesa San Paolo, Gruppo Unicredit, Monte Paschi Siena, Banche Popolari Istituti in cui sono assenti accordi di tal genere: Esattorie, Fondiaria Sai, BCC, Credem

7 normative in essere ed estratti di alcuni accordi Unicredit - Accordo su pressioni commerciali, sistema incentivante e valutazione 25 maggio 2004: Deve cessare qualsiasi forma di eventuale impropria pressione alla vendita tendente ad esasperare la prestazione lavorativa dei dipendenti. Rilevazione di dati in base a standard approvati a livello centrale, evitando la pubblicazione di graduatorie nominative comparative.

8 normative in essere ed estratti di alcuni accordi Nazionale - Protocollo 16 giugno 2004 sullo sviluppo sostenibile e compatibile del Sistema Bancario - appendice 8 al CCNL dell 8 Dicembre 2007: Ruolo centrale delle risorse umane Obiettivo comune: loro valorizzazione quale elemento indispensabile e strategico per lo sviluppo ed il successo dell impresa effettiva parità delle opportunità di sviluppo professionale offerta formativa continua mobilità su diverse posizioni di lavoro adeguatezza dei criteri di valutazione professionale qualità delle prestazioni e degli ambienti di lavoro, efficacia della prevenzione e degli interventi in materia di salute e sicurezza

9 normative in essere ed estratti di alcuni accordi Europeo - Accordo stress sul lavoro 8 ottobre 2004 Lo stress è uno stato che si accompagna a malessere e disfunzioni fisiche, psicologiche o sociali. In base alla direttiva quadro 89/391 - quella che ha originato la tutti i datori di lavoro sono obbligati per legge a tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori. Questo dovere riguarda anche i problemi di stress da lavoro in quanto costituiscono un rischio per la salute e la sicurezza

10 normative in essere ed estratti di alcuni accordi MPS - Protocollo sulle politiche commerciali 9 dicembre 2004 Adeguata informativa a tutto il personale interessato sugli obiettivi dei budget. Alle aree professionali i budget non possono essere assegnati su base individuale, ma solo nell ambito di comparti intesi nel loro insieme

11 normative in essere ed estratti di alcuni accordi Gruppo Banche Popolari (Banco Popolare di Verona e Novara BPVN Banca Popolare di Novara BPN e Credito Bergamasco) - Protocollo sulle relazioni industriali e sulle politiche commerciali aprile 2005 Obiettivi qualitativi e quantitativi, evitando un eccessivo ricorso alle così dette campagne di prodotto. Gli strumenti di rilevazione e di monitoraggio dei sistemi incentivanti ed i dati in essi contenuti saranno caratterizzati da riservatezza nell ambito di ciascuna unità operativa. L eventuale pubblicazione di graduatorie dovrà essere destinata alla valorizzazione delle prestazioni positive e non sarà utilizzata per pressioni alla vendita non coerenti con i principi enunciati nel presente Accordo. Impegno a diffondere adeguatamente attraverso una comunicazione scritta i suddetti principi nei confronti di tutto il personale interessato (gestori, responsabili gerarchici e\o funzionali, ecc.) che evidenzi il fine di evitare pressioni alla vendita, non coerenti con i principi enunciati

12 normative in essere ed estratti di alcuni accordi Banca Intesa Accordo sulle politiche commerciali 5 aprile 2006 Deontologia professionale nei confronti della clientela e rispetto della professionalità e della dignità delle persone. Linee di condotta del personale improntate al rispetto dei valori etici fondamentali, quali la dignità delle persone, la responsabilità, la fiducia, l integrità e la trasparenza. Istituzione di un Osservatorio in attuazione e nell ambito di quanto stabilito dal presente Accordo.

13 Accordi sottoscritti Ruolo del sindacato, della Fisac e della CGIL Interventi volti all applicazione pratica e reale sui posti di lavoro Sistema incentivante e stock option

14 RSA / RLS Spunti pratici di intervento a) Pressioni commerciali: rispetto norme b) Misure di Sicurezza: adeguatezza, funzionamento, esistenza all apertura di nuovi sportelli, ecc. c) Pulizia: verifica igiene e pulizie sui posti di lavoro, ecc. d) Ergonomia dei singoli posti di lavoro (scrivanie, sedie, layout, posizionamento stampanti laser, ecc.) e) Microclima ed illuminazioni

15 Due i fondamentali rischi per il lavoro in banca Rischio rapina Rischio stress

16 Rischio rapina CCNL 8 dicembre 2007 appendice 4 le parti stipulanti si danno atto che le imprese bancarie considereranno il rischio rapina ai fini del DVR di cui all art. 28 dlgs n.81/2008

17 Andamento delle Rapine in Banca Dati Italia Totale Italia % incremento rispetto ,2 83,3 76,3 83,4 82,0 90,7 92,5 93,8 99,9 % incremento rispetto anno precedente 100-2% -15% -8% 9% -2% 11% 2% 1% 6% Totale rapine nel primo semestre 2008: 1191 Fonte: Ossif. Elaborazione Fisac Cgil Nazionale

18 Andamento delle Rapine in Banca Numero delle Rapine in Banca Italia Fonte: Ossif. Elaborazione 0 Fisac Cgil Regionale Totale Italia Fonte: Ossif. Elaborazione Fisac Cgil Nazionale

19 Quadro normativo di riferimento in relazione alla valutazione del rischio stress lavoro-correlato art. 28 comma 1 e 2 Dlgs 81/08 oggetto della valutazione dei rischi: tutti i rischi per la sicurezza.tra cui anche quelli collegati allo stress lavoro-correlato. secondo i contenuti dell accordo europeo 8/10/2004 e quelli riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza. Dlgs 26/3/2001 n. 151 relazione sulla valutazione di tutti i rischi criteri adottati. indicazione del nome Rls, RSPP e medico competente. Programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo delle misure di sicurezza. Procedure ed organizzazione aziendale per attuarle.

20 Quadro normativo di riferimento in relazione alla valutazione del rischio stress lavoro-correlato art. 29 modalità di effettuazione della valutazione dei rischi. Il datore di lavoro effettua la valutazione del dvr in collaborazione con il RSPP, il Rls e medico competente. Rielaborazione del dvr: modifiche del processo produttivo, evoluzioni tecnologiche o organizzative che possano incidere sulla salute e sicurezza dei lavoratori. - aziende fino a 10 dipendenti: procedure standardizzate, fino al 2012 autocertificazione - aziende fino a 50 dipendenti: procedure standardizzate

21 Quadro normativo di riferimento in relazione alla valutazione del rischio stress lavoro-correlato art. 30 modelli di organizzazione e di gestione (responsabilità amministrativa Dlgs 8 giugno 2001 n. 231). idonei per l adempimento degli obblighi giuridici (es. sorveglianza sanitaria, attività di valutazione dei rischi, attività di formazione, ecc). I modelli di organizzazione aziendale definiti conformemente alle linee guida UNI-INAIL per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro

22 Quadro normativo di riferimento in relazione alla valutazione del rischio stress lavoro-correlato art. 2: lettera v, Buone Prassi: Soluzioni organizzative e procedurali coerenti con la normativa vigente, adottate volontariamente e finalizzate a promuovere la salute e sicurezza sui posti di lavoro art. 2 lettera z Linee Guida: atti di indirizzo e coordinamento per l applicazione della normativa in materia di salute e sicurezza, predisposti dai Ministeri, dall Inail, dalle Regioni e dall Ispesl Accordo europeo sullo stress 8 ottobre 2004

23 Accordo europeo sullo stress sul lavoro Bruxelles lo stress da lavoro è considerato, a livello internazionale, europeo e nazionale, un problema sia dai datori di lavoro che dai lavoratori considerare lo stress è un beneficio per i lavoratori, le aziende e la società nel suo insieme nell analizzare lo stress da lavoro, occorre tener conto delle diversità che caratterizzano i lavoratori

24 Accordo europeo sullo stress sul lavoro art. 4: Possibili indicatori di stress alto grado di assenteismo e di rotazione del personale, frequenti conflitti interpersonali o lamentele dei lavoratori Art. 4: Elementi da analizzare l organizzazione del lavoro e dei suoi processi (accordi sul tempo di lavoro, grado di autonomia, incontro tra capacità dei lavoratori e requisiti del lavoro, carico di lavoro, ecc.); le condizioni lavorative ed ambientali (esposizione a comportamenti offensivi, rumore, calore, sostanze pericolose, ecc.); la comunicazione (incertezza sulle aspettative del lavoro, prospettive occupazionali, cambiamenti futuri, ecc.) fattori soggettivi (pressioni emotive e sociali, sensazione di inadeguatezza, percezione di mancanza di sostegno, ecc.)

25 Accordo europeo sullo stress sul lavoro art. 6: Prevenire, eliminare o ridurre i problemi di stress da lavoro Le misure possono essere collettive o individuali L azienda può rivolgersi a competenze interne o esterne in conformità a leggi europee, nazionali, contratti collettivi e prassi. Esempi di alcune misure Obiettivi aziendali chiari Processi lavorativi trasparenti Interventi su condizioni e ambienti di lavoro Formazione, informazione e consultazione dei lavoratori o loro rappresentanti

26 ..mentre noi lavoriamo sulla stesura del dvr in relazione allo stress.. Semplificazioni del Testo Unico Misure varie di tipo amministrativo che incidono su orari di lavoro e organizzazione aziendale Rinvio diretto di alcune norme (es. Valut. Rischio stress al 1 gennaio 2009) Il Ministero del Lavoro sta procedendo alla semplificazione del Testo Unico RISCHIO Svuotare di contenuti e di efficacia il nuovo Testo Unico (46 richieste)

27 Il Ministero del Lavoro consegna alle parti sociali i principali interventi in materia di semplificazioni del Dlgs 81/08 Eliminazione della lettera aa comma 1 art. 18, che prevede la comunicazione annuale all Inail dei nomi dei Rls Questa proposta smantella l art. 50 che prevede sempre la presenza del Rls Stress lavoro-correlato: valutazione condotta secondo linee guida emanate dalla Commissione Consultiva permanente la Cgil sostiene che le linee guida sono già contenute nell accordo europeo sullo stress del 2004 (punto 4)

28 ..mentre noi lavoriamo sulla stesura del dvr in relazione allo stress.. Le Associazioni imprenditoriali incontrano i Sindacati Sull intera materia della valutazione del rischio, le associazioni datoriali propongono lo stesso meccanismo già fallito con il Dlgs : la standardizzazione delle procedure e addirittura l autocertificazione Stress lavoro-correlato: valutazione condotta secondo linee guida emanate dalla Commissione Consultiva permanente la Cgil sostiene che le linee guida sono già contenute nell accordo europeo sullo stress del 2004 Vincolo della risposta all interpello (art ) la Cgil - in accordo a quanto già segnalato dai magistrati al Min.Grazia e Giustizia - sostiene che un giudizio di una Commissione non può escludere il ricorso alla sede giudiziaria

29 ..mentre noi lavoriamo sulla stesura del dvr in relazione allo stress.. Le Associazioni imprenditoriali incontrano i Sindacati Ridurre la portata della previsione dell art. 26 comma 5 sull indicazione dei costi per la sicurezza in caso di appalti e subappalti la Cgil sostiene che questa limitazione determina il ribasso degli appalti e ciò porta a meno investimenti in sicurezza e più incidenti sul lavoro Dvr in azienda per problemi di privacy e di segreto industriale. la Cgil rilancia e sostiene che i dipendenti sono tenuti al segreto d ufficio come i consulenti e chiede l intervento di propri consulenti per i Rls.

30 Problema delle malattie professionali Differita la comunicazione all Inail e Ipsema dei dati relativi agli infortuni e delle norme in materia di visite mediche. la Cgil rilancia e propone che per le malattie professionali occorre non solo comunicare all Inail, ma anche estendere l obbligo di comunicazione al medico competente per malattie che abbiano possibili origini professionali e garantoiire l accesso a tali comunicazioni al Rls

31 Salute e Sicurezza sul Lavoro Strategia Europea Obiettivo: Riduzione del 25% degli infortuni sul lavoro Osservazioni Sindacato Europeo: miopia sulle mortalità correlate alle malattie professionali Occupati 205 milioni Infortuni mortali Mortalità correlate Fonte: Rapporto Oil, Orlando 2005 (da Quaderno 2087, n.1/2008). Dati 2001

32 ..mentre noi lavoriamo sulla stesura del dvr in relazione allo stress.. Rinvio diretto di alcune norme. Proroghe, deroghe ed eccezioni Il dlgs. 81/08 del 9 aprile 2008 è entrato in vigore il 15 maggio Valutazione dei rischi in vigore 90 giorni dopo la pubblicazione: 29 luglio 2008, poi rinvio 1 gennaio gennaio 2009: obblighi di comunicazione all Inail ed Ipsema degli infortuni 25 giugno 2008: viene esclusa la sanzione amministrativa per l appaltatore che non fornisce il cartellino di riconoscimento ai dipendenti 25 giugno 2008: eliminata la possibilità per gli organi di vigilanza di sospendere i lavori in caso di violazioni della normativa sugli orari di lavoro Tutto ciò contribuisce a scardinare la cultura della sicurezza: invece di fare decreti ministeriali (circa 15) e decisioni in sede di conferenza Stato-Regioni, si procede a rinvii e cancellazioni di norme

33 ..mentre noi lavoriamo sulla stesura del dvr in relazione allo stress.. Ulteriori deroghe... Si consentono deroghe ai contratti aziendali e territoriali in materia di: Riposo giornaliero Pausa Modalità di organizzazione lavoro notturno e sua durata Eliminato l obbligo di comunicazione all Ufficio Provinciale del Lavoro in caso di lavoro straordinario e lavoro notturno) Tutto ciò contribuisce a garantire salute e sicurezza sui posti lavoro???

34 La CGIL: impegno preciso Salute e sicurezza sui posti di lavoro devono essere sempre la priorità NON C È DIGNITÀ DEL LAVORO SE NON È GARANTITA LA SICUREZZA

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