C.F LICEO SCIENTIFICO STATALE T A L E T E

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1 MINISTERO DELL ISTRUZIONE DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO LICEO SCIENTIFICO STATALE TALETE ROMA - Via Camozzi, 2 - Tel. 06/ Fax 06/ RMPS48000T Distretto 25 rmps48000t@istruzione.it rmps48000t@pec.istruzione.it C.F LICEO SCIENTIFICO STATALE T A L E T E PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA P.O.F Anno Scolastico 2013/14

2 Liceo Scientifico Statale T A L E T E Il presente documento è stato approvato con: Delibere degli Organi Collegiali: Collegio dei docenti 14/11/2013 Consiglio di Istituto Dirigente Scolastico Prof. Alberto Cataneo LICEO SCIENTIFICO STATALE ROMA - Via Camozzi, 2 - Tel. 06/ Fax 06/ Distretto 25 RMPS48000T - e mail: rmps48000t@istruzione.it mail PEC : rmps48000t@pec.istruzione.it MEZZI DI TRASPORTO Metropolitana : Linea A stazioni Lepanto Ottaviano Ferrovie urbane : Roma Nord Stazione Flaminio Linee ATAC :

3 POF LICEO TALETE INDICE INTRODUZIONE 1. PROFILO GENERALE DEL LICEO TALETE 1.1.Storia e contesto territoriale 1.2 La rete di scuole del I Municipio 1.3 Laboratori ed attrezzature 1.4 Organizzazione - Il Consiglio d Istituto (CdI) - Il Collegio dei Docenti (CdD) - Il Consiglio di Classe (DdC) - I Dipartimenti Disciplinari - Funzioni Strumentali - Responsabili di Laboratorio - Responsabile DSA BES Handicap - Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA) - Dirigente Scolastico (DS) - Collaboratori del Dirigente Scolastico 2. L'OFFERTA FORMATIVA 2.1 L' Indirizzo Scientifico e il Piano di studi 2.2. Finalità generali del Liceo Talete 2.3 La programmazione didattica curriculare 2.4 Obiettivi formativi trasversali 2.5 Programmazioni per dipartimento - Dipartimento di Lettere: Italiano, Latino, Storia e Geografia - Dipartimento di Matematica e Fisica - Dipartimento di Lingue - Dipartimento di Storia e Filosofia - Dipartimento di Scienze - Dipartimento di Disegno e Storia dell Arte - Dipartimento di Scienze Motorie 3

4 IRC e Materia Alternativa 2.6 Verifiche e Modularità -Definizione comune di indicatori di valutazione degli alunni e dei criteri di valutazione. Indicatori di valutazione degli alunni. Valutazione del comportamento 2.7 Piano di Sostegno e Recupero (OM 92/2007) 2.8 Valorizzazione dell eccellenze 2.9 Criteri di valutazione A) Criteri di valutazione durante gli scrutini e di ammissione all'anno successivo B) Criteri di valutazione degli alunni che hanno svolto periodi di studio all'estero C) Criteri e modalità di attribuzione del credito scolastico agli alunni del triennio 3. PROGETTUALITÀ Senso generale della progettualità a. Criteri di Progettazione b. Aree di Progetto - Piano di Inclusione - Bisogni educativi speciali - Progetto Istruzione domiciliare - Cultura della sicurezza - Progetto Gruppo Sportivo 1 Orientamento a. Orientamento in ingresso b. Orientamento universitario - Educazione alla salute - Internazionalizzazione e scambi con l'estero Viaggi d'istruzione e stage 4. AUTOVALUTAZIONE 4.1 Autovalutazione d Istituto 4.2 Piano di aggiornamento 4

5 INTRODUZIONE Il Piano dell Offerta Formativa (P.O.F.) è un documento fondamentale, elaborato dal Collegio Docenti con l'apporto delle famiglie e degli studenti, sulla base degli indirizzi generali per le attività della scuola, delle scelte generali di gestione e di amministrazione definiti dal Consiglio d' Istituto (Art. 3, comma 3, DPR 275/99 ). Il P.O.F. del Liceo scientifico Talete descrive ed esplicita l'identità dell'istituto, sotto i seguenti principali profili: La storia dell'istituto e il contesto territoriale; La struttura organizzativa, le dotazioni ed i servizi; Le finalità generali dell'azione didattica ed educativa; La progettazione curricolare e i criteri di valutazione; L ampliamento dell offerta formativa Le modalità di autovalutazione e di miglioramento. Il Piano dell Offerta Formativa, in particolare, esprime l identità culturale e valoriale della nostra scuola, che si riconosce nei principi educativi indicati nella Costituzione italiana; indica gli obiettivi formativi, articolati in base alle conoscenze, abilità e competenze proprie dell istruzione liceale; esplicita gli strumenti, le strategie organizzative e le pratiche didattiche attraverso cui gli studenti vengono guidati a conseguire gli obiettivi di apprendimento; descrive la visione progettuale dell'istituto e le modalità di autovalutazione e di continuo miglioramento. Elemento fondante è la volontà di coniugare e armonizzare la formazione scientifica con quella umanistica, per trasmettere ai giovani una visione unitaria del sapere, inteso come sistema organico di conoscenze, abilità e competenze, rese costantemente vive ed attuali. Gli alunni sono al centro di un percorso formativo volto allo sviluppo delle seguenti capacità: applicazione del pensiero logico-deduttivo, esercizio del metodo scientifico d indagine, padronanza consapevole dei linguaggi delle diverse discipline, verbali e non verbali, analisi, valutazione estetica e critica delle opere letterarie ed artistiche, interpretazione storica dei fenomeni economici, sociali, politici e culturali. Alla fine del percorso di studi gli alunni avranno acquisito non solo un vasto bagaglio di conoscenze e competenze specifiche, ma soprattutto un metodo di studio e 5

6 strategie di apprendimento potenti e flessibili, universalmente applicabili a qualsiasi settore. 1. PROFILO GENERALE DEL LICEO TALETE LOCALIZZAZIONE 1.1 STORIA E CONTESTO TERRITORIALE Il Liceo Scientifico Statale Talete, istituito nel 1978, si è affermato negli anni come uno dei migliori Istituti della Capitale, per l'elevata qualità dell'insegnamento e per la vivace attività culturale. L'Istituto è attualmente situato nel I Municipio, più precisamente nel Quartiere della Vittoria, tra il quartiere di Prati e il quartiere Trionfale. Un area estesa, il cui perimetro può essere tracciato da Ponte Milvio, sulla riva destra del Tevere, procedendo fino a ponte Giacomo Matteotti, seguendo poi Viale delle Milizie, verso via Trionfale, per congiungersi con via della Camilluccia e chiudersi, quindi, da Piazza dei Giuochi Delfici, lungo la Via Cassia fino al Piazzale di Ponte Milvio. Il territorio è caratterizzato da un'alta densità abitativa, con una percentuale crescente di cittadini di origine straniera. Le attività economiche prevalenti riguardano il settore terziario, con la determinante e forte presenza della Città Giudiziaria e di numerosi studi professionali. Molto ricca è la rete di servizi sociali e commerciali. Il contesto artistico e culturale è di assoluto rilievo, basti citare il polo museale del Vaticano ma anche strutture modernissime quali il MAXXI. Da segnalare infine la presenza d importanti strutture sportive, tra cui quella del Foro Italico. 6

7 Gli studenti del Talete provengono prevalentemente dai quartieri Prati, della Vittoria e Trionfale, ma grazie agli ottimi collegamenti anche, in misura notevole, dalle zone limitrofe quali Balduina, Camilluccia, Monte Mario, Aurelio, Boccea e Cornelia. 1.2 LA RETE DI SCUOLE DEL I MUNICIPIO Il Liceo Scientifico Talete ha sempre fatto parte della Rete di scuole Roma Nord. Dal 2014 ha aderito alla nuova Rete delle scuole del I Municipio, composta da numerosi Istituto comprensivi e da varie scuole superiori. Il Protocollo di Rete (link) esprime la volontà di questi Istituti di collaborare tra loro, per migliorare il servizio scolastico presente nel territorio e dialogare più efficacemente con le Istituzioni cittadine e regionali. 1.3 LABORATORI ED ATTREZZATURE Il Liceo Talete, situato in un elegante edificio storico che risale al 1932, possiede moderne strutture ed attrezzature, utili allo svolgimento di una didattica laboratoriale, che sono oggetto di costante manutenzione ed aggiornamento. L Istituto dispone delle seguenti dotazioni: Aule corredate di lavagne interattive multimediali Laboratorio di Fisica Laboratorio di Chimica e Scienze Laboratorio informatico Laboratorio linguistico Aula Audiovisivi Biblioteca Palestra Cortile interno utilizzabile per attività sportive e all aperto Aula Magna (in allestimento) 7

8 1.4 L ORGANIZZAZIONE 8

9 Il CONSIGLIO D ISTITUTO Il Consiglio d Istituto, organo elettivo rappresentativo di tutte le componenti della comunità scolastica, è costituito da 8 rappresentanti dei docenti, 4 dei genitori, 4 degli studenti. Ha durata triennale e ne fa parte di diritto il Dirigente scolastico. Gli organi afferenti al Consiglio d Istituto sono il Presidente (eletto tra i rappresentanti dei genitori) e la Giunta Esecutiva. Il C.d.I. assolve funzioni di gestione e indirizzo generale: - definisce le scelte generali di gestione e amministrazione del Liceo; - adotta il POF - approva gli accordi con altre Scuole - adotta il Regolamento Interno d Istituto per la vigilanza degli alunni - delibera l acquisto, la conservazione e il rinnovo delle attrezzature tecnicoscientifiche e dei sussidi didattici - adatta il calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali - esprime pareri sulla suddivisione dell anno scolastico - delibera iniziative riguardanti l Educazione alla Salute e alla prevenzione delle tossico dipendenze - stabilisce i criteri di funzionamento dei servizi amministrativi - valuta iniziative riservate agli alunni, ad esempio concorsi a premi e borse di studio - esprime pareri sull uso dell orario extrascolastico degli edifici e delle attrezzature scolastiche; IL COLLEGIO DOCENTI Il Collegio dei Docenti è l organo tecnico-professionale che esercita competenza esclusiva in materia didattica. Ne fanno parte i docenti in servizio nella scuola ed è presieduto dal Dirigente Scolastico. Si articola in Dipartimenti, con partizioni interne per specifici compiti. Ha le seguenti mansioni: - elabora il POF - identifica i nominativi tra cui il dirigente sceglie le Figure Strumentali - delibera accordi con altre scuole relativi ad attività didattiche o di ricerca - delibera orientamenti da suggerire ai Consigli di Classe in materia didattica - formula proposte al Dirigente Scolastico per composizione delle classi e per l orario delle lezioni - valuta l andamento complessivo dell azione didattica - adotta i libri di testo, sentiti i pareri dei Consigli di Classe - delibera su programmi di sperimentazione metodologico didattica 9

10 - promuove iniziative di aggiornamento dei docenti - elegge i propri rappresentanti nel Consiglio d Istituto e nel Comitato di Valutazione del servizio dei docenti. IL CONSIGLIO DI CLASSE Il Consiglio di classe è formato dai docenti, dai rappresentanti dei genitori e dai rappresentanti degli studenti della classe. Le sue competenze sono le seguenti: formula al Collegio dei Docenti proposte in ordine all azione educativa e didattica e ad iniziative di sperimentazione esprime parerei in ordine alle iniziative di sperimentazione didattica agevola i rapporti fra docenti, genitori e alunni elabora, per la Commissione dell esame di Stato, il documento relativo all azione educativa e didattica dell ultimo anno di corso attribuisce, in sede di scrutinio finale del triennio, il credito scolastico fissa i criteri di valutazione delle esperienze che danno luogo ai crediti formativi delibera sulle domande di trasferimento di alunni da una scuola ad in altra nel corso dell anno scolastico valuta e approva iniziative per gli alunni riguardo a proposte da parte di enti e associazioni concede l iscrizione per la terza volta alla medesima classe in casi particolari esamina i casi di irregolare comportamento degli alunni e delibera le relative sanzioni. Costituiscono il CdC le seguenti figure e componenti: Il segretario di classe Ai sensi dell art. 5/5 del D.Lgs. n. 297/1994: Le funzioni di segretario del consiglio sono attribuite dal Dirigente Scolastico a uno dei docenti del consiglio stesso. Il segretario del CdC svolge le seguenti funzioni: collabora con il coordinatore nella predisposizione dei dati informativi riguardanti la classe richiesti dall'ordine del giorno delle riunioni; durante le sedute del CdC registra le informazioni e le dichiarazioni da inserire nel verbale; procede alla stesura del verbale in forma compiuta e definitiva e lo sottopone all'approvazione del coordinatore; partecipa alle assemblee dei genitori, convocate per l'elezione dei rappresentanti 10

11 nel consiglio di classe, collaborando con il coordinatore Il Coordinatore di classe La funzione di coordinare è propria del dirigente scolastico, è quindi una forma di delega delle competenze proprie del dirigente che può essere da lui conferita a uno dei docenti del CdC. La delega è valida per l intero anno scolastico. Il coordinatore è il punto di riferimento all interno della classe ed esercita le seguenti funzioni: responsabile degli esiti del lavoro del consiglio facilitatore di rapporti fra i docenti e promotore per l assunzione di responsabilità in rapporto agli alunni; inoltre: si informa sulle situazioni a rischio e cerca soluzioni adeguate in collaborazione con il CdC (tutoraggio) controlla che gli alunni informino i genitori su comunicazioni scuola/famiglia tiene i rapporti con i rappresentanti degli alunni diventando il tramite di questi con il CdC e la Dirigenza. In rapporto ai colleghi della classe: controlla il registro di classe (assenze, numero di verifiche, ritardi ecc.) ritira e controlla le pagelle e le note informative interperiodali In rapporto ai genitori: informa e convoca i genitori degli alunni in difficoltà tiene rapporti con i rappresentanti dei genitori della classe e ne chiede e promuove il contributo in rapporto al consiglio di classe guida e coordina i consigli di classe relaziona in merito all andamento generale della classe coordina interventi di recupero e valorizzazione delle eccellenze propone riunioni straordinarie del CdC cura la stesura del Documento del CdC delle classi Quinte per gli Esami di Stato coordina la predisposizione del materiale necessario per le operazioni di scrutinio finale (schede personali ecc.) condivide la visione dell Istituto che è espressa nel POF. I Rappresentanti dei genitori I rappresentanti dei genitori, nel numero di due, sono eletti dai genitori o tutori degli alunni che frequentano la classe. La carica è annuale. I Rappresentanti degli studenti I rappresentanti degli studenti sono due e sono eletti tra gli studenti della classe e 11

12 rimangono in carica per un anno scolastico. I DIPARTIMENTI DISCIPLINARI Per Dipartimenti Disciplinari s intendono quegli organismi collegiali, formati dai docenti che appartengono alla stessa disciplina o area disciplinare, preposti per prendere decisioni comuni su determinati aspetti importanti della didattica. In sede di dipartimento disciplinare, i docenti sono chiamati a: concordare scelte comuni inerenti al valore formativo e didattico metodologico a programmare le attività di formazione/aggiornamento in servizio a comunicare ai colleghi le iniziatiche che vengono proposte dagli enti esterni e associazioni a programmare le attività extracurricolari e le varie uscite didattiche. Durante le riunioni di dipartimento, i docenti discutono gli standard minimi di apprendimento, declinati in termini di conoscenze, abilità e competenze; definiscono i contenuti imprescindibili delle discipline, coerentemente con le Indicazioni Nazionali e individuano le linee comuni dei piani di lavoro individuali. Ai dipartimenti è affidata la redazione di prove d ingresso comuni a tutte le classi, per valutare i livelli degli studenti e attivare le strategie più idonee per l eventuale recupero e valutazione degli obiettivi inerenti ai precedenti anni scolastici. Compito dei dipartimenti è anche la progettazione degli interventi di recupero, all adozione dei libri di testo e all acquisto di materiale utile per la didattica. Le riunioni di Dipartimento sono convocate in alcuni momenti dell anno scolastico: prima dell inizio delle attività didattiche (settembre) per stabilire le linee generali della programmazione annuale alla quale dovranno riferirsi i singoli docenti nella stesura della propria programmazione individuale; all inizio dell anno scolastico (fine settembre) per concordare l organizzazione generale del Dipartimento (funzionamento dei laboratori e/o aule speciali, ruolo degli assistenti tecnici, acquisti vari, ecc ), proporre progetti da inserire nel P.O.F. da realizzare e/o sostenere e discutere circa gli esiti delle prove d ingresso; al termine del primo periodo (inizio febbraio) per valutare e monitorare l andamento delle varie attività ed apportare eventuali elementi di correzione; prima della fine del secondo periodo (aprile-maggio) per dare indicazioni sulla scelta dei libri di testo da adottare. Ogni Dipartimento deve avere un responsabile o coordinatore, eletto dai componenti dello stesso o nominato dal Dirigente Scolastico, un segretario verbalizzante, scelto tra i componenti del Dipartimento. Compete al Dipartimento la revisione dei criteri e delle griglie di valutazione distinte per biennio e triennio, la revisione dei criteri e delle griglie di valutazione del comportamento, la definizione di azioni di integrazione e di massima delle programmazioni per obiettivi minimi e/o differenziati per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES), la formulazione di proposte di revisione del POF. 12

13 FUNZIONI STRUMENTALI Le funzioni strumentali sono identificate con delibera del Collegio dei Docenti in coerenza con il POF che, contestualmente, ne definisce criteri di attribuzione, numero e destinatari. I docenti incaricati di Funzione Strumentale (F.S.) si occupano di particolari settori dell'organizzazione scolastica per i quali si rende necessario razionalizzare e ampliare le risorse, monitorare la qualità dei servizi e favorire formazione e innovazione. L azione dei docenti individuati in base alle loro competenze, esperienze professionali o capacità relazionali, quali Funzioni Strumentali, è indirizzata su seguenti aree d intervento: Responsabile POF Responsabile Orientamento in ingresso e in itinere Responsabile Orientamento in uscita (per le scelte universitarie e professionali) Responsabile sito web Talete e Tecnologie dell Informazione e Comunicazione (TIC) Responsabile Educazione alla Salute RESPONSABILI DEI LABORATORI Per un corretto e adeguato funzionamento delle strutture laboratori ali sono state individuate le seguenti figure: Responsabile dei laboratori di Informatica Responsabile del laboratorio di Fisica Responsabile del laboratorio di Chimica RESPONSABILE DSA, BES, HANDICAP Le funzioni del Referente di Istituto sono indicate in modo specifico dalle Linee Guida allegate alla L.170/2010: sensibilizzazione e approfondimento delle tematiche relative ai DSA, nonché supporto ai colleghi coinvolti nell applicazione didattica delle proposte. In particolare il Responsabile DSA, BES, HANDICAP: favorisce l inserimento degli allievi DSA monitorizza l andamento scolastico degli alunni DSA monitorizza l applicazione della normativa prende visione della certificazione diagnostica rilasciata dagli organismi preposti. promuove l individuazione di strumenti compensativi e misure dispensative collabora, ove richiesto, alla elaborazione di strategie volte al superamento dei problemi nella classe con alunni con DSA offre supporto ai colleghi riguardo a specifici materiali didattici e di valutazione provvede alla stesura dei Piani Didattici Personalizzati cura la dotazione bibliografica e di sussidi all interno dell Istituto diffonde e pubblicizza le iniziative di formazione specifica o di aggiornamento 13

14 fornisce informazioni riguardo alle Associazioni/Istituzioni/Università ai quali fare riferimento per le tematiche in oggetto fornisce informazioni riguardo a siti o piattaforme on line per la condivisione di buone pratiche in tema di DSA funge da mediatore tra colleghi, famiglie, studenti (se maggiorenni), operatori dei servizi sanitari, EE. LL. ed agenzie formative accreditate nel territorio informa eventuali supplenti in servizio nelle classi con alunni con DSA. Inoltre, promuove lo sviluppo delle competenze dei colleghi docenti, operando per sostenere la presa in carico dell alunno e dello studente con DSA da parte degli insegnanti di classe. In questo anno scolastico, secondo quanto stabilito dalla direttiva del e ribadito dalla successiva del , si dovrà inoltre procedere alla elaborazione di un Piano Annuale per l Inclusività da inserire nel POF e alla creazione di un Gruppo di Lavoro di Istituto, che avrà il compito di monitorare l attuazione del PAI. DSGA Il Direttore dei Servizi generali e Amministrativi (DSGA) coadiuva il Dirigente Scolastico. Svolge attività professionale complessa e di rilevanza esterna. Sovraintende, con autonomia operativa ai servizi generali ed amministrativo-contabili e ne cura l organizzazione, svolgendo funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati conseguiti, rispetto agli obiettivi assegnati ed agli indirizzi impartiti, al personale ATA, posto alle sue dipendenze. La sua azione si articola nell ambito delle direttive del Dirigente Scolastico. Inoltre svolge la funzione di consegnatario dei beni immobili. DIRIGENTE SCOLASTICO La figura attuale della dirigenza scolastica può considerarsi come l insieme di attività mirate alla propulsione ed al coordinamento di un istituzione scolastica. Con l introduzione del concetto di autonomia, le funzioni del Dirigente Scolastico si fondano su nuove basi giuridiche, culturali e professionali che trovano espressione nella direzione, gestione ed amministrazione della scuola. La figura del DS si esplica nell articolata gestione dell istituzione scolastica e soprattutto nel governo dell insieme delle strategie ed azioni che definiscono l offerta formativa, la sua organizzazione in rapporto alle molteplicità, diversità e complessità dei bisogni e delle necessità dell utenza scolastica. Tale visione deve essere interrelata al contesto socio-economico del territorio nel quale la scuola è presente. Il DS esercita le proprie funzioni (art. 25 D.Lgs. 165/2001) nel rispetto degli organi collegiali, in particolare: è legale rappresentante dell Istituzione scolastica cura la gestione unitaria e il funzionamento generale dell istituzione scolastica, in tutte le sue esplicazioni funzionali, finali, strumentali, organizzative, didattiche, amministrative e contabili ha il compito di predisporre gli strumenti attuativi del Piano dell Offerta Formativa 14

15 e di attivare i necessari rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio, per l attuazione del Piano dell Offerta Formativa ha l obbligo di relazionare con il Consiglio d Istituto in merito alla direzione e al coordinamento dell attività formativa, organizzativa e amministrativa, per garantire la più ampia informazione e un efficace raccordo per l esercizio delle competenze degli organi dell istituzione scolastica si avvale di docenti da lui individuati a cui delegare compiti specifici. COLLABORATORI DEL DIRIGENTE Il DS, nello svolgimento delle proprie funzioni, può scegliere e nominare un docente che esplichi le funzioni vicarie, ovvero che sostituisca il dirigente stesso in caso di impedimento o assenza. L esercizio della funzione dirigenziale da parte del docente con funzioni vicarie comporta l assunzione delle funzioni del dirigente scolastico, compresa la presidenza degli organi collegiali. 15

16 2. L OFFERTA FORMATIVA 2.1 L INDIRIZZO SCIENTIFICO E IL PIANO DI STUDI Facendo riferimento alla normativa vigente ( Revisione dell assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei link il Liceo Talete fa proprie le seguenti indicazioni ministeriali: Il percorso del liceo scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradizione umanistica. Favorisce l acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica, della fisica e delle scienze naturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative, anche attraverso la pratica laboratoriale". 16

17 PIANO DEGLI STUDI del LICEO SCIENTIFICO ORARIO ANNUALE 1 biennio 2 biennio anno anno anno anno anno Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti Orario annuale Lingua e letteratura italiana Lingua e cultura latina Lingua e cultura straniera Storia e Geografia Storia Filosofia Matematica * Fisica Scienze naturali** Disegno e storia dell arte Scienze motorie e sportive Religione cattolica o Attività alternative Totale ore *con Informatica al primo biennio ** Biologia, Chimica, Scienze della Terra 17

18 Quadro orario settimanale, suddiviso per materie Materie I II III IV V Religione Italiano Latino Storia/geografia 3 3 Storia Filosofia Lingua straniera Disegno/storia arte Matematica Fisica Scienze Ed. Fisica Totale FINALITÀ GENERALI DEL LICEO TALETE La finalità generale dell offerta formativa del Liceo Talete è la formazione, attraverso la crescita culturale, dell uomo e del cittadino, in linea con gli obiettivi generali e specifici dell educazione delineati nella Costituzione della Repubblica Italiana. La formazione liceale mira a sostenere il processo di autorientamento dello studente, affinché maturi capacità critiche ed assuma comportamenti ispirati all etica della responsabilità, attraverso l'acquisizione di un solido metodo di studio nonché di conoscenze, abilità e competenze significative, caratterizzanti l indirizzo scientifico. In tal modo si motivano i giovani non solo ad acquisire competenze scientifiche ed umanistiche fondamentali, utili per l accesso a tutte le facoltà universitarie e necessarie per una efficace realizzazione nel mondo del lavoro, ma si forniscono loro anche una serie di strumenti validi a saper fare, a saper pensare e a saper progettare il proprio futuro. Ciò consente loro di maturare la necessaria flessibilità e competitività, per un inserimento attivo e critico in una società contemporanea che diventa sempre più dinamica, complessa e globale. In particolare, le finalità sono così articolate : rispetto delle diversità di opinione, di cultura, di religione rispetto delle norme che regolano la convivenza nell ambito scolastico e nel sociale Sviluppo di comportamenti autonomi e critici 18

19 capacità di collaborare con gli altri in modo produttivo, valorizzando le competenze comuni e la specificità dei singoli acquisizione di uno stile autonomo/personale nell applicazione del metodo di studio e nell' approfondimento delle conoscenze. 2.3 LA PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ CURRICULARI Per programmazione delle attività curriculari s intende il complesso unitario delle attività di programmazione ai vari livelli degli organi gestionali dell attività didattica all interno dell istituzione scolastica, ovvero: programmazione disciplinare di Dipartimento con individuazione dei contenuti fondamentali programmazione dei Consigli di classe programmazione dei singoli docenti (modulare) simulazione prove esame ( classi 5 e ). 2.4 OBIETTIVI FORMATIVI TRASVERSALI E PER MATERIE Obiettivi generali trasversali: applicare in contesti diversi da quelli abituali le conoscenze, abilità, competenze acquisite. prendere decisioni in situazioni operative, reali o simulate. lavorare in gruppo saper porre e risolvere problemi apprendere ad apprendere comprendere, costruire, criticare argomentazioni e discorsi, per dare significato alle proprie esperienze e anche difendersi da messaggi a volte truccati in termini di verità e di valore. BIENNIO Conoscenze possesso della struttura morfo - sintattica della lingua italiana possesso di un lessico di base articolato possesso dei saperi minimi delle singole discipline padronanza adeguata della terminologia specifica delle discipline 19

20 Competenze comprensione della struttura concettuale di un testo e di un discorso esposizione chiara e corretta, orale e scritta, dei contenuti appresi applicazione in contesti noti delle conoscenze acquisite acquisizione di un metodo di studio Capacità saper risolvere semplici problemi saper sintetizzare un discorso e/o un testo saper formulare giudizi personali argomentati e motivati TRIENNIO Conoscenze contenuti essenziali delle varie discipline sicuro possesso ed uso del linguaggio specifico Competenze analisi di un testo scritto o iconico e di un problema scientifico nelle sue specifiche componenti concettuali ed espressive individuazione in un testo dei termini e dei concetti con valore paradigmatico contestualizzazione di un testo confronto fra testi di uno stesso ambito disciplinare e di ambiti disciplinari diversi Capacità collocazione in una visione sincronica e diacronica degli eventi storico culturali astrazione, formalizzazione e sistemazione logica delle conoscenze nell ambito dei vari linguaggi collegamenti interdisciplinari logicamente fondati rielaborazione critica e problematizzazione delle conoscenze costruzione autonoma di un percorso di lavoro 20

21 Obiettivi disciplinari programmazione di Dipartimento con individuazione dei saperi minimi (contenuti fondamentali) programmazione dei Consigli di classe Metodi e strategie Accanto ai metodi e alle strategie didattiche tradizionali del nostro istituto (lezione frontale, gruppi di lavoro, percorsi di approfondimento, uso di laboratori scientifici e d informatica, partecipazione a conferenze, visione di spettacoli teatrali, visite guidate), si persegue: la condivisione delle scelte il lavoro collegiale degli insegnanti l attenzione al tema della continuità l attivazione di percorsi interculturali, con particolare attenzione alla contemporaneità. La programmazione dei singoli docenti e dei Consigli di classe seguirà una scansione per unità didattiche, percorsi tematici e/o modulare, purché coerente con le finalità e gli obiettivi stabiliti dal P.O.F. dai singoli dipartimenti e in linea con i contenuti disciplinari fondamentali individuati. 2.5 PROGRAMMAZIONE PER DIPARTIMENTI DIPARTIMENTO DI LETTERE: ltaliano, Latino, Storia e Geografia LINK DIPARTIMENTO DI LETTERE: ltaliano, Latino, Storia e Geografia DIPARTIMENTO DI MATEMATICA E FISICALINK DIPARTIMENTO DI MATEMATICA E FISICA DIPARTIMENTO DI LINGUE LINK DIPARTIMENTO DI LINGUE DIPARTIMENTO DI STORIA E FILOSOFIA LINK DIPARTIMENTO DI STORIA E FILOSOFIA 21

22 DIPARTIMENTO DI SCIENZE LINK DIPARTIMENTO DI SCIENZE DIPARTIMENTO DI DISEGNO E STORIA DELL ARTE LINK DIPARTIMENTO DI DISEGNO E STORIA DELL ARTE DIPARTIMENTO DI SCIENZE MOTORIE LINK DIPARTIMENTO DI SCIENZE MOTORIE IRC LINK IRC MATERIA ALTERNATIVA LINK MATERIA ALTERNATIVA 2.6 VERIFICHE E MODULARITÀ Nello svolgimento dell attività didattica si condividono le seguenti modalità : Esecuzione di una verifica nel corso di una giornata scolastica Trasparenza della valutazione, corredata da griglie esplicative. Tempi di correzione degli elaborati scritti Obbligo di restituire i compiti in visione. Definizione comune di indicatori di valutazione degli alunni e dei criteri di valutazione. Indicatori di valutazione degli alunni. Valutazione del comportamento Il Collegio Docenti ha deliberato, il 5 giugno 2006, di assumere la seguente tabella di indicatori e la corrispondente scala di numerazione, comune a tutte le discipline. TABELLA DI VALUTAZIONE VOTO Descrittori di conoscenza Descrittori di competenza Descrittori di capacità 22

23 Fino a 4 Non ha conoscenze o ha una conoscenza frammentaria e non corretta dei contenuti; non riesce nell applicazione data la frammentarietà delle sue conoscenze; usa un linguaggio improprio e approssimativo; non riesce ad effettuare collegamenti e/o a compiere sintesi; scarsa consequenzialità logica. 5 Ha appreso i contenuti in maniera superficiale, non sempre li distingue e li collega fra loro in modo frammentario; applica le conoscenze in modo meccanico e ripetitivo; usa un linguaggio poco rigoroso e non chiaro; ha difficoltà nel compiere sintesi semplici e nella comprensione dei concetti, nonché nell effettuare collegamenti disciplinari. 6 Conosce e comprende i contenuti essenziali; riesce a compiere semplici applicazioni dei contenuti; usa un linguaggio per lo più chiaro e corretto; compie analisi e semplici sintesi solo se guidato; rielabora parzialmente i contenuti; mostra qualche incertezza nei collegamenti. 7 Ha una conoscenza discreta, ma non approfondita dei contenuti disciplinari; sa applicare i contenuti a diversi contesti con parziale autonomia;usa un linguaggio chiaro e appropriato; compie analisi e sintesi semplici; rielabora autonomamente i contenuti; presenta discrete capacità di effettuare collegamenti disciplinari e/o interdisciplinari. 8 Ha una conoscenza completa e approfondita dei contenuti; collega fra loro ed applica a diversi contesti i contenuti acquisiti; usa un linguaggio rigoroso e chiaro; compie autonome operazioni di analisi e di sintesi; sa esprimere giudizi argomentati e rielaborare criticamente i contenuti Ha una conoscenza piena e completa dei contenuti, arricchita da approfondimenti personali; è originale nelle soluzioni scelte; usa un linguaggio rigoroso, chiaro e pertinente; rielabora in modo personale e critico i contenuti appresi; effettua sintesi anche interdisciplinari; ha raggiunto autonomia e correttezza argomentativa nella formulazione dei giudizi. CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO Ai sensi dell art. 4 comma 2 del DPR n. 122 del 2 giugno 2009, la valutazione del comportamento concorre alla determinazione dei crediti scolastici e dei punteggi utili per beneficiare delle previdenze in materia di diritto allo studio e, se inferiore a 6/10, determina la non ammissione alla classe successiva o all esame finale del ciclo di studi. 23

24 Il comportamento deve essere inteso come una proiezione di un processo formativo in corso, di cui l alunno si senta responsabile, parte integrante e soggetto attivo. Pertanto il comportamento, a differenza della condotta, non si esaurisce in atteggiamenti più o meno condivisibili e quindi soggetti a giudizio disciplinare del docente, ma implica una consapevole adesione e condivisione della lezione in atto. Pertanto i voti dal 6 al 10 sono considerati positivi. L attribuzione del 5 è giustificata solo in presenza di comportamenti particolarmente gravi, con provvedimenti di sospensione di almeno 15 giorni (cfr. D.P.R. 249/1998 e successive modifiche -D.P.R. 235/2007 e nota al prot. 3602/PO del e definitivamente recepite nel D.P.R n. 122) Mostra un adesione piena, consapevole e responsabile al processo formativo Partecipa fattivamente, nei propositi e negli atteggiamenti, al dialogo educativo Interagisce positivamente con tutte le componenti della classe Aderisce con consapevolezza e sistematicità al patto di corresponsabilità. Partecipa con impegno alla vita di classe in tutte le forme proposte dai docenti Mostra un atteggiamento collaborativo e rispettoso dei docenti e dei compagni, della classe e della scuola. Si impegna in modo continuativo nel rispetto delle scadenze scolastiche. Mostra un atteggiamento rispettoso dei principi formativi. Rispetta e condivide le regole dell istituzione scolastica. Partecipa in modo distaccato e non sempre corretto alle proposte didattiche Non rispetta pienamente le regole del gruppo classe Si attiene saltuariamente alle finalità e ai ritmi dei lavori proposti, talora sottraendosi anche alle verifiche in alcune discipline 6 Mal sopporta le norme e i principi che regolano i rapporti interpersonali in classe, con i docenti e con i compagni. Evidenzia un numero congruo di assenze, non motivate o strategiche, e ritardi nella loro giustificazione. Si sottrae alle verifiche, polemizza sulle valutazioni, è soggetto a ripetuti richiami orali e scritti. 5 Violenza fisica o verbale nei confronti dei componenti della comunità scolastica. Gravi danni arrecati alle strutture scolastiche passibili di denuncia penale. Rifiuto ideologico della funzione formativa dell istituzione scolastica o assunzione di un ruolo di leadership negativa nella classe. 24

25 Testo approvato dal Collegio dei Docenti del Liceo Scientifico statale Talete nella seduta del 12 dicembre 2011 VALUTAZIONE DELL INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA La valutazione dell insegnamento di Religione cattolica e dell attività alternativa costituisce giudizio di merito espresso in: scarso, sufficiente, buono, distinto, ottimo. I criteri per lo scrutinio finale sono stati definiti nel Collegio Docenti del 17 maggio PIANO DI SOSTEGNO E RECUPERO (O.M. 92/2007) Attività di recupero Il progetto Corsi di recupero, in ottemperanza dell O.M. 92 5/11/2007, permette: agli studenti del biennio, che evidenziano sia lacune nei moduli del programma curricolare sia difficoltà nello svolgimento del lavoro scolastico, di acquisire correttamente il nuovo metodo di studio agli studenti delle classi 3 e 4 di recuperare le carenze scolastiche agli studenti delle 5 classi di approfondire specifici argomenti del programma e di svolgere ulteriori esercitazioni scritte, al fine di migliorare il livello delle competenze richieste dall Esame di Stato e di raggiungere traguardi di eccellenza. Il Progetto, quindi, ha i seguenti obiettivi: diminuire la dispersione scolastica diminuire il numero degli studenti con le insufficienze. Nel nostro Istituto sono previste varie modalità di recupero e/o approfondimento: interventi di sostegno riservati alle prime classi corsi di recupero corsi di approfondimento per le classi quinte sportelli disciplinari 2.8 VALORIZZAZIONE DELLA ECCELLENZE Il Liceo Talete, ogni anno scolastico, individua e valorizza gli studenti che raggiungono risultati meritevoli di menzione. A tale proposito è stanziata dal Consiglio d Istituto una borsa di studio agli studenti che conseguono una media scolastica elevata. 2.9 CRITERI DI VALUTAZIONE A) CRITERI DI VALUTAZIONE DURANTE GLI SCRUTINI E DI AMMISSIONE ALL'ANNO SUCCESSIVO Criteri scrutini intermedi I Consigli di Classe, per gli studenti che presentino una o più insufficienze, indicheranno analiticamente le carenze rilevate nella o nelle discipline, al fine di consentire all alunno di raggiungere entro giugno gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate, mediante: 25

26 a. lo studio personale (carenze lievi, che lo studente può colmare autonomamente) b. il recupero in itinere durante le ore curriculari (carenze non gravi, che necessitano tuttavia di un supporto da parte del docente) c. la frequenza di appositi interventi di recupero, attuati con corsi pomeridiani (non più di due) oppure con sportelli didattici (carenze gravi, per le quali occorre un intervento aggiuntivo rispetto al lavoro curriculare). Nei casi a) e b), il docente disporrà autonomamente tempi e modalità delle verifiche, dirette ad appurare il superamento delle carenze riscontrate. Nel caso c), saranno stabiliti dei giorni specifici per le apposite verifiche, al termine dei corsi di recupero pomeridiani. I risultati di tali verifiche saranno comunicati alle famiglie con una lettera informativa. Criteri scrutini finali Sono ammessi all anno successivo gli studenti che abbiano riportato la sufficienza in tutte le discipline. Nell ambito della normativa vigente, il Collegio dei Docenti propone, fatta salva l'autonomia dei Consigli di classe, di adottare negli scrutini finali i seguenti criteri orientativi nelle situazioni problematiche: Per gli studenti che presentino una o più insufficienze, il Consiglio di Classe valuterà la possibilità dell alunno di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto, proprio delle discipline interessate, mediante lo studio personale o la frequenza di appositi corsi di recupero, indicando i moduli del programma in cui lo studente evidenzia gravi carenze. A questo proposito, fanno testo i programmi finali delle singole discipline redatti dai docenti e firmati da almeno due studenti. Il docente dovrà predisporre il programma, riportando i moduli con le relative unità didattiche. Tale valutazione non dovrà concentrarsi esclusivamente sulle insufficienze, ma terrà conto della situazione complessiva e, in particolare, dei seguenti aspetti: Impegno e partecipazione, anche relativamente alle attività di sostegno e recupero Progressi conseguiti rispetto alla situazione iniziale, dopo gli interventi di recupero pomeridiani ed in itinere Acquisizione sostanziale del metodo di studio Livello di acquisizione dei saperi essenziali e delle competenze di base Problemi attinenti alla continuità didattica Fattori individuali oggettivamente condizionanti il processo di apprendimento Risultati significativamente positivi in più materie. La presenza di quattro insufficienze, delle quali tre gravi (voto 4), soprattutto in materie di indirizzo, giustifica la non ammissione. 26

27 La presenza di più insufficienze inferiori al voto 4 giustifica la non ammissione, nel caso di materie di indirizzo. Evitando ogni automatismo, e tenendo sempre conto della specificità delle situazioni, si stabilisce come soglia di attenzione la presenza di tre insufficienze gravi o di una diffusa mediocrità. Il Consiglio di Classe valuterà, caso per caso, l'opportunità di sospendere il giudizio fino al massimo di tre materie, in base alla possibilità che l alunno consegua, entro la data stabilita per le verifiche integrative finali, significativi miglioramenti. All'alunno scrutinato con sospensione di giudizio potranno essere assegnati al massimo due corsi di recupero. Integrazione scrutini finali a. I Consigli di Classe valuteranno, alla luce delle verifiche integrative, prima dell inizio del nuovo anno scolastico, la situazione complessiva dell alunno e le sue possibilità di affrontare l anno successivo. In particolare, si prenderanno in considerazione i progressi realizzati rispetto alle insufficienze gravi di partenza, soprattutto se in discipline di indirizzo, oppure la persistenza di gravi lacune che pregiudichino lo studio successivo. b. La votazione finale dovrà riferirsi non solo alla prova integrativa finale, ma anche ai risultati conseguiti a giugno, fermo restando che il Consiglio di Classe, in caso di risultati particolarmente confortanti nelle prove integrative finali, può conferire nella disciplina interessata una votazione non superiore a 7. c. Il credito scolastico viene attribuito, agli alunni del triennio, in base alla media conseguita, applicando la fascia più bassa. Non vengono in ogni caso presi in considerazione altri elementi (frequenza, interesse e partecipazione, attività complementari, crediti formativi). B) CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CHE HANNO SVOLTO PERIODI DI STUDIO ALL'ESTERO Per gli alunni che frequentino un periodo di formazione all estero, il credito scolastico verrà attribuito tenendo conto delle valutazioni riportate nelle discipline presenti nel piano di studi del Liceo di appartenenza e dalla valutazione espressa dal Consiglio di Classe a seguito del colloquio di riammissione alla classe di provenienza. A tal fine, prima della fruizione del periodo di studi all estero, si fornirà il programma chiaro e dettagliato dei contenuti minimi per ciascuna materia, indispensabile per un proficuo reinserimento. C) CRITERI E MODALITA DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO AGLI ALUNNI DEL TRIENNIO L'attribuzione del credito scolastico agli alunni del triennio riveste grande importanza ai fini dell'esame di Stato. Essa deve rispondere a criteri di equità ed omogeneità, propri in generale del procedimento di valutazione (DPR 122/2010), e deve pertanto risultare del tutto comprensibile e trasparente. 27

28 Stabilire dei criteri oggettivi di attribuzione del credito inseriti nel POF assicura una valutazione equa ed omogenea, allo scopo di rendere gli esiti in sede di scrutinio chiari e leggibile all utenza. Si ricorda che la normativa di riferimento è il D.M. 99/2010, Nota alla tabella A allegata in calce. 1. PRINCIPI FONDAMENTALI 1.1 Il credito scolastico è attribuito in base alla media dei voti, comprensiva anche del voto di condotta. 1.2 La media dei voti stabilisce la banda di oscillazione del credito attribuibile, in base alla tabella ministeriale (D.M. 99/ Tabella A): 2. QUANDO SI ATTRIBUISCE LA FASCIA ALTA? 2.1 Di norma, la fascia alta della banda di oscillazione viene attribuita in presenza di una media dallo 0,5 (incluso) in poi. 2.2 La media di 0,5 s intende conseguita anche con 0,45 (6,45=6,5.). 3 FASCIA ALTA E CREDITI AGGIUNTIVI 3.1 Nei casi in cui la media è inferiore allo 0,5, il valore più alto della banda di oscillazione può essere attribuito in presenza dei crediti aggiuntivi, che migliorano la media base secondo i criteri (vedi Nota Tabella A) e i misuratori di seguito descritti: L'assiduità viene valutata positivamente (punti 0,1) se le assenze non superano il 10% del monte ore annuale. Le assenze per malattia debitamente documentate non sono considerate. L interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo sono valutati dal Consiglio di classe, con decisioni all unanimità o a maggioranza, tenuto anche conto delle valutazioni eventuali in IRC o in Materia Alternativa (punti 0,1-0,2). Le attività complementari interne all istituto vengono valutate in base alla effettiva e fattiva partecipazione e vanno opportunamente attestate (punti 0,2 per una attività). Un credito formativo esterno coerente con le finalità dell'indirizzo di studi e debitamente documentato, oppure una seconda attività interna (punti 0.1). 28

29 Tabella di Riepilogo CRITERI Frequenza (assenze inferiori al 10% del monte ore annuale) Interesse ed impegno nella partecipazione al dialogo educativo (tenuto conto anche delle valutazioni di IRC e della Materia Alternativa) MISURATORI 0,1 0,1 (apprezzabile) 0,2 (molto positiva) Per una attività complementare dell Istituto all interno 0,2 Per una seconda attività complementare interna o per credito formativo esterno (max 1 documentato) 0,1 Esempi: Quarto anno, media = 7,1 Ipotesi 1 media 7,1 frequenza 0,1 Interesse e partecipazione 0,2 7,4 = credito 5 (fascia bassa) Ipotesi 2 media 7,1 frequenza 0,1 Interesse e partecipazione 0,2 Attività complementare 0,2 7,6 = credito 6 (fascia alta) 29

30 Ipotesi 3 media 7,1 frequenza 0,1 Interesse e partecipazione 0,2 Credito formativo attività esterna 0,1 7,5= credito 6 (fascia alta) L'eventuale presenza di crediti aggiuntivi non comporta in nessun caso il superamento della banda di oscillazione individuata dalla media dei voti. Esempio: Quarto anno media 7,9 frequenza 0,1 Interesse e partecipazione 0,2 Attività complementare 0,2 Credito formativo 0,1 8,5 teorico = credito 6 (perché la banda di oscillazione, legata alla media, resta quella tra 5 e 6) 3.3 Nel caso di alunni con la media di 9,1 la fascia massima della banda di oscillazione è comunque conseguita se il Consiglio di classe, all'unanimità, riconosce il forte impegno dell'alunno/a (a prescindere dalla presenza di crediti per attività complementari interne o esterne). 4. QUANDO NON SI ATTRIBUISCONO CREDITI AGGIUNTIVI? 4.1 I Crediti aggiuntivi per conseguire la fascia alta non sono attribuiti: a. agli alunni che in sede di scrutinio finale di giugno vengono aiutati dal Consiglio di Classe, con decisione verbalizzata, in una o più materie dove non abbiano conseguito una piena sufficienza, nell'ambito di una valutazione complessiva del rendimento scolastico. 30

31 b. agli alunni che, in seguito a sospensione di giudizio negli scrutini di giugno, vengano eventualmente promossi nello scrutinio integrativo. In entrambi i casi predetti, ai fini del calcolo del credito scolastico vale solo la media dei voti. 5. CREDITI FORMATIVI ESTERNI 5.1 I crediti formativi esterni devono: essere coerenti con gli obiettivi formativi ed educativi propri dell indirizzo di studi frequentato essere riferiti all anno scolastico essere debitamente documentati le attestazioni devono essere emesse da Enti accreditati nel settore di riferimento Le attestazioni devono pervenire all Istituto entro il 15 maggio per permettere l esame da parte degli organi competenti; 5.2 Le attestazioni di credito formativo conseguito al di fuori dell'istituto di appartenenza possono riguardare le seguenti attività: a) attività culturali: le certificazioni devono pervenire da enti culturali riconosciuti cioè enti, associazioni, istituzioni di diritto pubblico. Nel caso delle certificazioni linguistiche devono attestare un livello di competenza linguistica pari o superiore rispetto alla classe di appartenenza; possono essere certificazioni acquisite presso scuole straniere con sede all'estero e/o in Italia, provvisti di durata e valutazione delle competenze acquisite. Nel caso di certificazioni musicali devono pervenire da Conservatori per la frequenza a corsi di musica. Nel caso di certificazioni informatiche devono attestare un livello di competenza pari o superiore rispetto alla classe di appartenenza. Nel caso, infine, di concorsi e competizioni in ambito scolastico (p.e. certamina, olimpiadi, etc.) devono essere promossi dal Ministero ovvero inclusi nella Tabella A allegata al DM 27 luglio 2010 e possono essere riconosciuti solo se in presenza di vincita o piazzamento entro il 3 posto ovvero di premio speciale assegnato, menzione d onore, etc. b) attività educative: sono relative ad attività svolte nell'ambito del volontariato, della cooperazione, della solidarietà e della difesa dell'ambiente e devono pervenire da enti, associazioni, istituzioni riconosciute per impegno sociale e umanitario ovvero che godano della qualifica di ONLUS. Le attività devono essere definite nel dettaglio sia per quanto riguarda la tipologia che la durata. c) attività sportive: riguardano attività agonistiche certificate da enti, società, associazioni, scuole, accademie riconosciute dal CONI; le certificazioni devono indicare il tipo e il livello di attività praticata, la frequenza, la durata degli allenamenti e l'eventuale partecipazione a manifestazioni locali, nazionali e/o internazionali. In caso di dubbio, il Consiglio di classe decide, anche a maggioranza, di considerare o meno il titolo presentato, fornendo sintetica motivazione della propria decisione. 31

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