AMBIENTE E SALUTE. Pollini Il monitoraggio della zanzara tigre

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1 AMBIENTE E SALUTE Pollini Il monitoraggio della zanzara tigre

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3 Pollini AMBIENTE E SALUTE POLLINI Dal 1987 vengono monitorate le concentrazioni di pollini allergenici in aria, attraverso una rete di stazioni, attive tutto l'anno, localizzate nei capoluoghi di Provincia e situate in corrispondenza di aree densamente popolate. L obiettivo principale del monitoraggio è quello di fornire dati che permettano agli allergologi di diagnosticare, con precisione, allergeni e periodi di maggior rischio, per poter attuare, quando è possibile, una buona profilassi, nonchè una terapia mirata. Oltre all interesse di tipo sanitario, il monitoraggio dei pollini e delle spore fungine può diventare un valido supporto anche in campo fitopatologico ed essere un importante strumento nella gestione del verde pubblico e delle colture agrarie. Per ogni famiglia botanica di polline di interesse allergologico (Betullaceae, Composite, Corilaceae, Fagaceae, Graminaceae, Oleaceae, Plantaginaceae, Urticaceae, Cupressaceaae, Chenopodiaceae, Poligonaceae, Euforbiaceae, Mirtaceae, Ulmaceae, Platanaceae, Aceraceae, Pinacee, Salicaceae, Piperaceae, Juglandaceae, e Ippocastanaceae) e per le spore (Alternaria e Stemphilium), viene calcolata la concentrazione giornaliera dei pollini allergenici, che esprime il livello quantitativo della loro presenza in atmosfera. Le concentrazioni vengono poi convertite in classi (assente, bassa, media, alta) secondo lo stardard AIA (Associazione Italiana di Aerobiologia). Le classi forniscono una indicazione statistica del livello di pollini presenti in relazione alla quantità di polline prodotto dalle singole famiglie, ma non corrispondono a classi di sensibilità allergica o di risposta dell individuo. I dati delle diverse Province e le previsioni della tendenza per la settimana successiva alla data di emissione del bollettino, vengono diffusi settimanalmente attraverso il sito di Arpa all indirizzo I centri costituiscono la rete di monitoraggio dei pollini aerodispersi di Arpa Emilia- Romagna, che a sua volta aderisce alla Rete italiana di monitoraggio aerobiologico (POLL-net) e alla Rete europea di monitoraggio pollinico (European Pollen Info). Indicatore/Indice DPSIR Fonte dei dati Concentrazione di pollini allergici S Arpa, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Centro Agricoltura e Ambiente Copertura geografica Modena Vignola Anno di riferimento 21/21

4 AMBIENTE E SALUTE POLLINI Concentrazione di pollini allergici Di seguito verranno presentate alcune elaborazioni relative al periodo della Stazione di Vignola, situata in Via Libertà n.799 sul tetto dell edificio sede AUSL (attivata ad aprile 1989 e spenta a febbraio 21); sono stati esclusi l anno 25, per la presenza di diversi dati anomali, del 28 e del 29 in quanto caratterizzate da una percentuale di copertura rispettivamente del 18% e del 61%. Per una valutazione dei trend degli ultimi 1 anni, i dati di Vignola sono stati confrontati con quelli relativi alla stazione di Modena situata nell area urbana in Via Fontanelli n.23. Figura 1 Andamento stagionale dei pollini e delle spore - Comune di Vignola Fonte: Arpa Per evidenziare l andamento annuale dei pollini aerodispersi nell area di Vignola, sono state mediate le concentrazioni totali giornaliere degli anni dal 21 al Concentrazione (polini/m3) gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic Pollini Spore Come si evince dal grafico, la maggior parte dell emissione pollinica avviene tra marzo e giugno: la massima concentrazione giornaliera dell anno si verifica solitamente nel mese di aprile, raggiungendo anche livelli pari a 15-2 granuli/m 3. Le più alte concentrazioni di spore fungine si registrano invece nel periodo compreso tra maggio e settembre. Questa stagione è infatti caratterizzata da elevata umidità e aumento dei flussi aerei, fattori idonei alla dispersione delle spore: la massima concentrazione giornaliera dell anno si verifica solitamente verso la fine dell estate, raggiungendo livelli pari a 7-9 spore/m3.

5 Figura 2 AMBIENTE E SALUTE POLLINI Percentuale delle famiglie allergeniche anni 21/27 - Comune di Vignola Fonte: Arpa Rispetto al totale delle famiglie ricercate, (Betullaceae, Composite, Corilaceae, Fagaceae, Graminaceae, Oleaceae, Plantaginaceae, Urticaceae, Cupressaceaae, Chenopodiaceae, Poligonaceae, Euforbiaceae, Mirtaceae, Ulmaceae, Platanaceae, Aceraceae, Pinacee, Salicaceae, Piperaceae, Juglandaceae, e Ippocastanaceae), dieci sono le famiglie considerate da AIA come le più significative dal punto di vista allergenico; esse sono caratterizzate da impollinazione anemofila, cioè che avviene attraverso il vento. CHENOPODIACEE: 8-17% BETULACEE: 2-6% COMPOSITE: 1-2% CORILACEE: 9-17% CUPRESSACEE: 8-14% FAGACEE; 14-21% URTICACEE: 5-2% PLANTAGINACEE: 1-3% OLEACEE; 1,2; 2% GRAMINACEE: 15-3% BETULACEE COMPOSITE CORILACEE FAGACEE GRAMINACEE OLEACEE PLANTAGINACEE URTICACEE CUPRESSACEE CHENOPODIACEE La rappresentazione grafica della Fig 2 mette in evidenza la presenza percentuale delle diverse famiglie secondo quanto rilevato negli anni 21/27 nel territorio di Vignola. Le famiglie presenti in percentuale maggiore sono in ordine le Graminaceae (15-3%), le Fagaceae (14-21%), Urticaceae (5-2%), Corilaceae (9-17%) e le Cupressacee (8-14%). Rispetto alla situazione riscontrata nella zona urbana di Modena, la zona di Vignola presenta una percentuale maggiore di Graminaceae, Chenopodiaceae e di Fagaceae. Per le prime due famiglie, trattandosi di piante infestanti, l area agricola che circonda il territorio sicuramente ne favorisce lo sviluppo, per quanto riguarda invece i dati relativi alle Fagaceae, questi sono indubbiamente influenzati dalla presenza, nell area collinare prossima al centro urbano, di boschi con Castagni, Querce e Faggi.

6 Figura 3 AMBIENTE E SALUTE POLLINI Concentrazione famiglie: trend 21/27 - Comune di Vignola Fonte: Arpa Nelle due Figure sottostanti, sono state messe a confronto le concentrazioni totali annuali delle famiglie ricercate, al fine di valutare l andamento negli anni oggetto di studio. 15 Concentrazione (pollini/m3) Graminaceae Cupressaceae Urticaceae Corilaceae Fagaceae Concentrazione (pollini/m3) Betullaceae Oleaceae Plantaginaceae Compositeae Cheno-Amar Da questo confronto emerge una spiccata variabilità, negli anni, per la maggior parte delle famiglie esaminate, si può tuttavia evidenziare un trend leggermente decrescente per le Graminaceae, Urticaceae, Plantaginaceae e Chenopodiaceae, e una stazionarietà per Cupressaceae, Corilaceae, Fagaceae e Betullaceae

7 Tabella 1 AMBIENTE E SALUTE POLLINI Concentrazione totale anno di pollini e spore: confronto stazione di Vignola e stazione di Modena Fonte: Arpa ANNO POLLINI VIGNOLA *(granuli/m 3 ) POLLINI MODENA *(granuli/m 3 ) SPORE VIGNOLA *(spore/m 3 ) SPORE MODENA *(spore/m 3 ) n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d.: dato non disponibile *: concentrazione totali anno, somma delle concentrazioni giornaliere rilevate nell anno La presenza di pollini in aria subisce notevoli variazioni non solo nel corso degli anni e dei mesi, ma anche dei giorni e delle ore della giornata. Ciò è dovuto, da un lato, allo specifico comportamento delle diverse piante durante la fioritura e, dall altro, alle differenti condizioni ambientali che si possono determinare nel tempo. È infatti oramai dimostrata la correlazione tra fattori ambientali, concentrazioni aeropolliniche e pollinosi.

8 Figura 4 AMBIENTE E SALUTE POLLINI Concentrazione totale anno di pollini: confronto stazione di Vignola e stazione di Modena Fonte: Arpa Concentrazione (granuli/m3) POLLINI Vignola POLLINI Modena La variabilità è confermata anche se si analizza la concentrazione totale negli ultimi 1 anni: si possono notare anni con concentrazioni tra 45 e 46 pollini totali /m3 (22-23), e anni invece in cui i livelli si attestano su valori più contenuti, tra pollini totali /m3 ( ). Non è stato possibile per la zona di Vignola, valutare il trend sul totale dei pollini emessi negli anni, in quanto mancano i dati del 25 e dal 28 al 21.

9 Figura 4 AMBIENTE E SALUTE POLLINI Concentrazione totale anno di spore: confronto stazione di Vignola e stazione di Modena Fonte: Arpa 6 Concentrazione (spore/m3) SPORE Vignola SPORE Modena Più contenuta invece la variabilità negli anni delle spore, che si attestano su concentrazioni tra 29 e 32 spore/m3 negli anni 22-23, e su livelli decisamente più bassi tra 12 e 19 spore /m3 negli anni Non è stato possibile per la zona di Vignola, valutare il trend sul totale delle spore emesse negli anni, in quanto mancano ii dati del 25 e dal 28 al 21.

10 AMBIENTE E SALUTE POLLINI Sintesi finale Concentrazione pollini allergici La presenza di pollini in aria subisce notevoli variazioni non solo nel corso degli anni e dei mesi, ma anche dei giorni e delle ore della giornata. Ciò è dovuto, da un lato, allo specifico comportamento delle diverse piante durante la fioritura e, dall altro, alle differenti condizioni ambientali che si possono determinare nel tempo. Molti pollini e spore fungine sono responsabili di disturbi che interferiscono anche pesantemente con la vita di un sempre maggior numero di individui, definiti pollinosici, pari a circa il 15% della popolazione italiana. I sintomi di sofferenza allergica riducono in vario modo, e a volte per mesi, le attività di questi soggetti, determinando un importante problema di salute pubblica con forti ripercussioni sugli aspetti sociali ed economici. Nella regione Emilia Romagna le cause maggiori della comparsa di tali sintomi sono legate ai pollini di graminacee e urticacee, ma anche i pollini di altre piante stanno assumendo una elevata incidenza (cipresso, pino, betulla, olivo, ambrosia ecc.), come pure alcune spore fungine, acari e batteri. (ARPA Rivista N. 2 marzo-aprile 28). Sicuramente un attenta progettazione e manutenzione del verde urbano potrebbe aiutare a vivere meglio all aria aperta, e in questi ultimi anni alcune regioni, fra cui la Toscana, Liguria, Trentino Alto Adige, invitano a tenere in considerazione per il verde urbano, oltre ai criteri di valore ornamentale, note di coltivazione, dimensioni, uso per viali/alberature stradali, parassitosi, anche l allergenicità delle specie arboree. (Potenziale allergico delle piante, Feliziani 1986).

11 AMBIENTE E SALUTE IL MONITORAGGIO DELLA ZANZARA TIGRE Il monitoraggio della zanzara tigre Nell ultimo decennio, la zanzara tigre ha colonizzato buona parte del territorio nazionale; ad oggi l infestazione ha raggiunto tutte le province e la maggior parte dei comuni della regione. Nel 28, a seguito dell epidemia di Chikungunya verificatasi nell estate 27 in Emilia Romagna, la Regione ha realizzato un Piano triennale di monitoraggio, finalizzato alla necessità di contenere l espandersi delle popolazioni di zanzara tigre. In provincia di Modena, così come nelle altre province della Regione, sono stati coinvolti, nel piano di monitoraggio, la totalità dei comuni di pianura e della pedecollina; solamente i comuni appenninici al momento risultano indenni dall infestazione e quindi non sono stati interessati nel piano di sorveglianza. Il Comune di Vignola ha aderito al progetto di monitoraggio regionale con 1 punti di controllo, numero che risulta essere proporzionale alla estensione territoriale dello stesso comune. Indicatore/Indice Andamento delle concentrazioni medie settimanali di uova di Aedes albopictus Diffusione della presenza di Aedes albopictus DPSIR Fonte dei dati Unità di misura S Arpa N uova Copertura geografica Anno di riferimento S Arpa N uova 21

12 AMBIENTE E SALUTE IL MONITORAGGIO DELLA ZANZARA TIGRE Andamento delle concentrazioni medie settimanali di uova di Aedes albopictus Per il biennio 28-29, la lettura delle slides di masonite è avvenuta con cadenza settimanale. Figura 1 Andamento delle concentrazioni medie settimanali di uova di Aedes albopictus- trend Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre n settimana/mese Confrontando i valori medi settimanali di uova del 28 e del 29 (Figura 1) si può affermare che il grado di infestazione nel 29 risulta aumentato rispetto al 28. In particolare nella seconda metà di luglio e nella seconda metà d agosto i valori medi di uova del 29 risultano essere addirittura raddoppiati rispetto ai valori del 28 dello stesso periodo. Nel 28 il picco maggiore si è registrato a metà settembre con una media settimanale di 81 uova; nel 29 i picchi sono stati due, uno a fine luglio con una media settimanale di 12 uova, l altro a fine agosto con un numero medio di uova pari a 122 unità. Al termine di entrambe le campagna di monitoraggio, si è evidenziata una percentuale di positività delle ovitrappole di poco superiore all 8%, con un numero medio di uova pari a 44 e 56 rispettivamente nel 28 e nel 29. Nel 21 al fine di ridurre i costi di gestione, pur assicurando una buona qualità delle informazioni ottenute, è stato modificato il piano di monitoraggio incrementando la cadenza da settimanale a bisettimanale ed utilizzando nuove ovitrappole di dimensioni

13 AMBIENTE E SALUTE IL MONITORAGGIO DELLA ZANZARA TIGRE maggiori sviluppate dal Centro Agricoltura Ambiente di Crevalcore. Il posizionamento è iniziato l ultima settimana di maggio e si è protratto fino alla fine di settembre. Figura 2 Andamento delle concentrazioni medie settimanali di uova di Aedes albopictus - anno n uova Maggio Luglio Giugno Agosto Settembre settimana/mese Le nuove modalità di lettura hanno evidenziato la presenza di un numero decisamente più elevato di uova deposte rispetto agli anni passati. Per il 21 si è registrato un lieve anticipo dei tempi di ovodeposizione: infatti già a partire dalle prime settimane di monitoraggio il dato di rilevazione delle uova deposte è più elevato rispetto al precedente biennio, raggiungendo il picco massimo le settimane 27 a -28 a e 29 a -3 a corrispondenti al mese di luglio (Figura 2). Questo risulta essere il periodo maggiormente rappresentativo della diffusione massima del 21 nel comune di Vignola, presentando un numero medio di uova pari a 731 unità la prima metà del mese e 69 unità la seconda metà del mese.

14 AMBIENTE E SALUTE IL MONITORAGGIO DELLA ZANZARA TIGRE Diffusione della presenza di Aedes albopictus Sono inoltre state elaborate delle mappe di diffusione di Aedes Albopictus, riportate in Figura 3, rappresentando il grado di infestazione nel Comune di Vignola per l anno 21, attraverso i massimi valori di uova deposte nei mesi di Giugno, Luglio, Agosto e Settembre. Figura 3 Diffusione della presenza di Aedes albopictus anno 21 Giugno Luglio Agosto Settembre La diffusione areale della zanzara tigre rispecchia pienamente l andamento della Figura 2, confermando nel mese di luglio il numero maggiore di uova deposte, segue un calo ad agosto ed un successivo aumento a settembre. A causa dell elevata capacità di adattamento che Aedes albopictus ha dimostrato in questi ultimi anni, alla notevole variabilità genetica della specie ed alla capacità delle uova di sopravvivere alla stagione invernale, questo insetto è riuscito a colonizzare rapidamente ambienti anche molto diversi tra loro, come ad esempio quello urbano e quello pedecollinare. Tali ambienti sono però accomunati dalla presenza sempre più frequente di microhabitat con piccole quantità di acque stagnanti, tassi elevati di umidità, ombreggiatura boschiva ed arbustiva nei periodi più caldi, tutti fattori favorevoli alla deposizione di uova.

15 Figura 4 AMBIENTE E SALUTE IL MONITORAGGIO DELLA ZANZARA TIGRE Diffusione regionale della presenza di Aedes albopictus anno 21 Figura 5 Differenza della presenza di Aedes albopictus tra gli anni 29 e 21

16 AMBIENTE E SALUTE IL MONITORAGGIO DELLA ZANZARA TIGRE Come si evince dalla figura 4, le aree a maggiore infestazione risultano essere la provincia di Modena, la provincia di Bologna, e secondariamente e province di Rimini e Ravenna e la zona nord di Ferrara. Le mappe create a livello comunale rappresentano i un indicazione sulle aree a maggiore infestazione nei periodi di massimo sviluppo di Aedes albopictus. Va comunque segnalato che il dato medio a livello regionale non ha mai superato i livelli di rischio epidemico per i virus di Chikungunya e Dengue. Nella mappa riportata in figura 5, è rappresentata la variazione percentuale a livello di distretto sanitario del numero di uova tra 29 e 21. Si evidenziano aumenti di densità di popolazione in provincia di Bologna e di Modena (tra 2 ed 8%), mentre i cali percentuali più marcati si sono registrati nelle province di Piacenza e Parma (-6%). Sintesi finale La presenza della zanzara tigre nel comune di Vignola risulta in aumento nel triennio monitorato, coerentemente al dato registrato in Provincia di Modena. Gli interventi preventivi e la lotta alla diffusione della zanzara tigre fino ad oggi messe in campo, che prevedono la collaborazione di Regione, Comune, Aziende Usl e dei cittadini, non sembrano aver dato complessivamente i risultati aspettati.

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