Liberalizzazione/privatizzazione: un bilancio secondo Adiconsum

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1 Coordinato da Valeria Lai Agenzia Adiconsum anno XVIII - n febbraio 2006 Stampato in proprio in febbraio 2006 In questo numero: Liberalizzazione/privatizzazione: un bilancio secondo Adiconsum Consumatori - Liberalizzazione/privatizzazione: un bilancio secondo Adiconsum - Nuovo paniere Istat: un maquillage che non convince Credito e risparmio - Costi di chiusura conto=0: è cosa buona! Energia - Deposito cauzionale: Adiconsum chiede all Autorità di indagare su Enel Gas Assicurazioni - Non assicuratevi con la Omnipol! - Assicurazione sul gas? Ecco cos è e come funziona Registrazione Tribunale di Roma n. 350 del Iscriz. ROC n Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) art. 1, comma 2, DCB Roma

2 CONSUMATORI Liberalizzazione/ privatizzazione: un bilancio secondo Adiconsum Riflessioni di Paolo Landi, segretario generale Adiconsum, sugli effetti della liberalizzazione nel nostro Paese. R c auto, telefonia, carburanti, elettricità e gas, credito e risparmio: questi i settori per i quali vige la liberalizzazione delle tariffe nel nostro Paese. Un bilancio del segretario generale Adiconsum, Paolo Landi, che rivela più ombre che luci. Sull assicurazione Rc auto: Gli effetti attesi dalla liberalizzazione erano: più concorrenza, riduzione tariffe, servizio personalizzato e più qualità. Gli effetti reali sono invec stati in prevalenza negativi: aumenti annui delle tariffe a due cifre (oltre + 100% in dieci anni), riduzione delle garanzie con aumento delle esclusioni e rivalse, forti penalizzazioni per i giovani con una riduzione della mutualità, giungla delle tariffe. Gli effetti positivi sono stati molto limitati: personalizzazione delle tariffe e, negli ultimi 2-3 anni, una certa concorrenza. Valutazione complessiva: fortemente negativa per gli utenti e gli stessi aspetti di riforma quali lotta ai falsi sinistri, patente a punti, patentino, danno biologico sono andati più in profitti alle imprese che in riduzione delle tariffe. Lo stesso Il Sole 24 Ore titolava Bilanci d oro per le compagnie di assicurazione. Il processo di liberalizzazione è cominciato nel Sulla telefonia fissa: Il processo di privatizzazione e liberalizzazione avrebbe dovuto comportare più concorrenza, più operatori e una migliore qualità del servizio. I risultati sulla telefonia fissa sono estremamente deludenti: vi è stata una qualche riduzione di tariffa, annullata però da forti aumenti del canone. Rimodulazioni tariffarie altro non sono state che aumenti camuffati. Netto e grave è il peggioramento della qualità del servizio reso dall ex monopolista Telecom per i servizi non richiesti addebitati in bolletta. Peggiorato in modo rilevante anche il servizio universale riferito agli allacci e alle riparazioni. Prima erano nelle 24 ore, oggi non hanno scadenza. Grave errore è stata la scelta di mantenere la rete a a Telecom senza prevedere una netta separazione tra chi gestisce la rete e chi gestisce i servizi. Telecom ritarda gli investimenti, oppone lacci e laccioli allo sviluppo dei nuovi operatori, oltre a realizzare una pessima manutenzione della rete. Test noi consumatori 2

3 Sulla telefonia mobile: Vi è un positivo sviluppo del servizio e un numero di utenze che ha superato la telefonia fissa. I ricavi e il business per gli operatori è elevatissimo, ma non così la qualità del servizio, molte restano le zone non coperte, continue le cadute di linea (funzionali allo scatto alla risposta, poiché ciò comporta un raddoppio della spesa per effettuare nuovamente la chiamata). Nessuna copertura sulla metropolitana, scarsa sui treni e sulle autostrade, a differenza degli altri Paesi. Esistenza di un trust che denunciamo all Autorità garante della concorrenza e del mercato sui costi delle ricariche (3-5 euro) rispetto a servizi analoghi, come ad esempio il pagamento del Lotto o delle bollette. Anche gli sms presentano costi eccessivi. Vi è una giungla delle tariffe e l assenza di criteri le rende incomparabili. Vi è un vuoto di ruolo dell Autorità delle comunicazioni dimostratasi scarsamente autonoma dalle imprese del settore. Valutazione complessiva: positiva sulla telefonia mobile, fortemente negativa sull operatore prevalente della telefonia fissa, cioè Telecom, che detiene ancora sostanzialmente una poisizione di monopolio. Sui carburanti (benzina e gasolio): La liberalizzazione del prezzo ha dato il via a significative speculazioni rese possibili da un assenza di concorrenza: aumenti immediati quando il greggio sale, riduzioni parziali quando scende; costo industriale della benzina superiore alla media europea, assenza di concorrenza fra produzione e distribuzione (anche per il rifiuto di aprire distributori nei supermercati). Nel 2005 a fronte di un aumento contenuto dell energia elettrica del 5% (il cui costo è regolato dall Autorità per l energia elettrica ed il gas), la benzina è aumentata del doppio (12%) e il gasolio di 3 volte (18%). Nel settore dei carburanti l arroganza è così elevata che gli stessi non espongono più neppure i prezzi sui totem! Valutazione complessiva: bilanci d oro per le compagnie, ma scarsi o nulli vantaggi dalla liberalizzazione per i consumatori. Sull energia elettrica e il gas: Le tariffe restano regolate (ancora per poco) dall Autorità per l energia elettrica e il gas. Positiva è stata anche l introduzione di tariffe multiorarie per favorire il risparmio energetico. Ad una gestione privata, però, va ricondotta la responsabilità del primo black-out elettrico: le centrali a riserva per le quali l utente ha pagato ad Enel oltre 500 miliardi di lireperché fossero L attuale emergenza gas non è dovuta come si accredita al freddo o al taglio dei russi, bensì ad una politica di offerta limitata da parte dell Eni per mantenere elevato il prezzo; ciò ha portato ad uno stoccaggio insufficiente, alla non eliminazione delle strozzature in Austria e in Tunisia ed infine all uso delle scorte strategiche del gas per produrre energia da vendere all estero. Anche in questo caso è prevalso il business sull interesse del Paese ed oggi siamo chiamati a pagare un danno sia in termini di maggiori costi per l elettricità sia di penalità rispetto al superamento dei limiti di Kyoto e alle imprese a cui chiuderanno il rubinetto del gas per assicurarlo alle famiglie. Anche in questo caso i bilanci sono d oro per le imprese, ma negativi per il Paese e i consumatori. Test noi consumatori 3

4 Sulle banche: La realtà della non concorrenza è stata protetta da Banca d Italia. La vicenda del risparmio evidenzia anche una trasparenza formale, ma non sostanziale. I servizi bancari sono aumentati negli ultimi 3-4 anni del 40% e nell ultimo anno di circa il 10%. L aspetto positivo della riforma sul risparmio è che la concorrenza passa da Banca d Italia all Antitrust. La sola minaccia di un indagine sui balzelli che impediscono la mobilità da una banca all altra e sulla concorrenza ha prodotto i primi effetti positivi: alcune importanti banche hanno eliminato le spese di chiusura conto e Monte Paschi ha anche aggiunto l eliminazione dei costi per il trasferimento del risparmio gestito. Sono primi segnali di una vera concorrenza. Valutazione complessiva finale di Adiconsum I servizi liberalizzati non hanno prodotto vantaggi ai consumatori. In taluni casi hanno aperto solo forti speculazioni sulle imprese (v. Telecom, ieri azienda con forte capitalizzazione e partecipazione all estero, oggi l azienda più indebitata, dopo Fiat, spolpata di gran parte dei beni immobili). In generale le tariffe sono fortemente aumentate e gli investimenti sulla qualità del servizio sono rimasti modesti, ad eccezione della telefonia mobile ove si è realizzata un effettiva concorrenza. In generale sono le imprese ex monopoliste che fanno registrare bilanci d oro (compagnie petrolifere, istituti bancari, compagnie assicurative, aziende elettriche). L Istat nelle recenti modifiche al paniere ha aumentato il peso e l incidenza delle tariffe, ciò significa per i consumatori un maggior costo rispetto al passato. Anche questa è una riprova che le liberalizzazioni (meglio sarebbe dire privatizzazioni!) non sono andate a vantaggio dei consumatori. Alcune Autorità di controllo hanno svolto un ruolo importante apprezzato dai consumatori quali l Antitrust e l Autorità per l energia; del tutto carente ed inadeguato è stato il ruolo svolto dall Autorità per le comunicazioni e dalla Banca d Italia. Le associazioni consumatori chiederanno all Autorità per le comunicazioni sanzioni nei confronti dell operatore Telecom per l intollerabile comportamento degli addebiti in bolletta per servizi non richiesti e chiederanno alla Magistratura di verificare se ciò non comporti anche aspetti penali. Paolo Landi CONSUMATORI Nuovo paniere Istat: un maquillage che non convince Il maquillage fatto dall Istat al nuovo paniere, aggiudicando un maggior peso ai prodotti energetici e ai servizi, va certamente nella direzione giusta, ma non basta. Questo dato conferma quanto suesposto nella nota di Paolo Landi e cioè che la liberalizzazione dei servizi ha prodotto più business alle imprese che vantaggi alle famiglie. In particolare, la sfasatura tra inflazione ufficiale e quella reale risiede, come in più occasioni denunciato da Adiconsum, nel ribasamento dei prodotti, per cui non vengono rilevati gli aumenti in tutti quei prodotti leggermente modificati e nella c.d. rimodulazione delle tariffe, vedi come ultimo esempio l Intercity Plus, fatto apparire come nuovo servizio. Test noi consumatori 4

5 Mancano ancora all appello l Rc auto (con un peso pari a 1/10 del reale), gli affitti (pari a 1/4 del reale), ed infine tutti quegli aumenti non rilevati dovuti alle imposte e che si chiamano ticket sanitari, imposte di bollo, tasse aeroportuali, tassa sulla revisione dei veicoli, ecc., ecc. ecc.. CREDITO E RISPARMIO Costi di chiusura conto=0: è cosa buona! La decisione del Monte Paschi di Siena di azzerare non solo le spese di estinzione del conto, ma anche quelle per il trasferimento dei titoli del risparmio gestito e di quelle l estinzione della loro custodia è certamente apprezzabile. In particolare l azzeramento delle spese per il trasferimento dei titoli assume grande rilievo, poiché tali spese rappresentavano per il cliente che decideva di cambiare banca un esborso rilevante (alcune centinaia di euro!), costituendo in tal modo un impedimento alla mobilità da una banca all altra e in definitiva un ostacolo alla libera concorrenza. Le decisioni da parte di alcune banche di azzerare le spese di chiusura del conto corrente sono la riprova che l annunciato avvio di un indagine sui costi dei conti correnti bancari da parte dell Antitrust ha già avuto un effetto positivo per i risparmiatori: ciò che veniva negato in passato oggi è possibile. Era quindi fondata la richiesta di Adiconsum di trasferire la concorrenza da Bankitalia all Antitrust. Adiconsum apprezza quindi la decisione del Monte Paschi ed auspica che altre banche ne seguano l esempio. Adiconsum invita tutti i consumatori che intendono cambiare banca a sollecitare il proprio istituto di credito ad adottare decisioni simili. Forse sottolinea Paolo Landi, segretario generale Adiconsum siamo agli inizi di una vera concorrenza!. ENERGIA Deposito cauzionale: Adiconsum chiede all Autorità di indagare su Enel Gas Ci sono giunte numerose segnalazioni in merito al comportamento di Enel Gas che nelle ultime bollette ha addebitato l importo dell aggiornamento del deposito cauzionale. Il deposito cauzionale (non dovuto dagli utenti con domiciliazione bancaria della bolletta) è una sorta di garanzia che Enel Gas può utilizzare se il consumatore non adempie al pagamento della bolletta. Adiconsum ha immediatamente richiesto all Autorità per l energia e il gas di verificare se tale addebito è corretto, in quanto l aggiornamento è stato fatto ben aldifuori dei tempi stabiliti da una delibera dell Autorità stessa. L Autorità si è impegnata a risponderci nel più breve tempo possibile. Il consiglio di Adiconsum è però quello di pagare l aggiornamento richiesto da Enel gas, poiché se gli accertamenti dell Autorità dovessero dare ragione ad Adiconsum, l importo addebitato verrebbe restituito con la bolletta successiva. Luca Rocchi ASSICURAZIONI Non assicuratevi con la Omnipol! Ne dà notizia l Isvap, l istituto di vigilanza delle assicurazioni private. La società additata ha due denominazioni: Omnipol Assicurazioni Italia s.p.a. e Ominipol Assicurazioni Low Cost e nessuna delle due è abilitata a svolgere l attività Test noi consumatori 5

6 assicurativa in Italia, il che equivale anche a dire che stipulare una polizza con tale compagnia è come non stipularla. L Isvap raccomanda quindi agli assicurati di verificare, prima di concludere contratti assicurativi, l elenco dei soggetti abilitati sul proprio sito oppure a chiedere tali informazioni al n ASSICURAZIONI Assicurazione sul gas? Ecco cos è e come funziona Pochi lo sanno, ma tutti gli utenti del gas sono coperti da un assicurazione nel caso i cui fossero vittime di incidenti provocati dal gas. Dalla fine del 2004 infatti è stata rinnovata l assicurazione a favore dei clienti finali civili di gas per infortuni, incendi e responsabilità civile per danni connessi all utilizzo del gas (anche per i danni subiti da soggetti terzi). L assicurazione è estesa anche ai clienti finali che utilizzano altri tipi di gas, come il GPL, purché distribuito a mezzo di rete (non quindi quello dei bomboloni). I clienti sono assicurati automaticamente in quanto si avvalgono del contratto di assicurazione nazionale, stipulato dal Comitato Italiano Gas (Cig) a favore dei clienti finali civili. L assicurazione prevede i seguenti importi: per responsabilità civile verso terzi, un massimale di ,00 per ogni cliente finale e per ogni sinistro sia per danni a persone che a cose anche se appartenenti a più persone; per incendio, un capitale di ,00 per evento per immobili o porzione degli stessi, di proprietà del cliente finale assicurato o in locazione e per evento per cose mobili di proprietà del cliente finale assicurato; per infortuni, un capitale di ,00 per il caso di morte o invalidità permanente totale, che decresce proporzionalmente in caso di invalidità parziale. In caso di sinistro, cosa deve fare il cliente per essere risarcito? La procedura è molto semplice e veloce: il cliente coinvolto in un sinistro deve semplicemente inviare il modulo per la denuncia di sinistro al Cig stesso, all indirizzo indicato nel modulo. Sarà poi il Cig ad inoltrarlo alla compagnia di assicurazioni. Il Cig ha predisposto un call-center ( ), attivo tutti i giorni lavorativi dalle ore 10,00 alle 12,00 e dalle ore 14,00 alle 17,00), un indirizzo di posta elettronica (assigas@cig.it) e un numero di fax ( ) dedicati ai clienti per richiedere ogni tipo di informazione. Sul sito del CIG ( alla pagina dedicata all assicurazione è possibile scaricare il modulo per la denuncia di sinistro da parte del cliente finale coinvolto in un incidente da gas ( Luca Rocchi Direttore: Paolo Landi Direttore responsabile: Francesco Guzzardi Comitato di redazione: Angelo Motta, Fabio Picciolini Amministrazione: Adiconsum, via Lancisi 25, Roma Reg. Trib. Roma n. 350 del Iscriz. ROC n Sped. abb. post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) art. 1, comma 2, DCB Roma ADESIONI E ABBONAMENTI Adesione individuale: euro 31,00 (15,00 per gli iscritti Cisl) Abbonamento al settimanale Adiconsum News + mensili Adifinanza, a cura del settore credito e risparmio, Consumi & diritti, a cura del Centro giuridico Adiconsum e Attorno al piatto, a cura del settore sicurezza degli alimenti e nutrizione: euro 25,00 (15,00 per gli iscritti Cisl) Abbonamento al bimestrale La guida del consumatore : euro 25,00 (12,00 per gli iscritti Cisl) Adesione + Abbonamento a La guida del consumatore : euro 43,00 (27,00 per gli iscritti Cisl) I versamenti possono essere effettuati su c.c.p intestato ad Adiconsum Test noi consumatori 6