Inventario Nazionale delle Foreste e dei Serbatoi Forestali di Carbonio. La classificazione delle unità campionarie di I fase

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1 Inventario Nazionale delle Foreste e dei Serbatoi Forestali di Carbonio La classificazione delle unità campionarie di I fase

2 1. BREVE PANORAMICA SUI TEMI DA TRATTARE 2. LA FOTOINTERPRETAZIONE PER GLI INVENTARI FORESTALI 3. LE DEFINIZIONI E IL SISTEMA DI CLASSIFICAZIONE 4. APPLICAZIONE DELLE DEFINIZIONI E DEL SISTEMA DI CLASSIFICAZIONE NELLA FOTOINTERPRETAZIONE 5. LA PROCEDURA DI CLASSIFICAZIONE

3 1. BREVE PANORAMICA SUI TEMI DA TRATTARE

4 OBIETTIVI dato un campione di punti distribuito su tutto il territorio nazionale: individuare tutti i punti di interesse forestale classificare i punti secondo un sistema di classificazione di uso u del suolo segnalare i punti che intercettano elementi di interesse forestale nelle classi di uso del suolo non forestali. STRUMENTI SIM ortofoto digitali METODO fotointerpretazione a video

5 CAMPIONE DI PUNTI circa punti distribuiti su griglia chilometrica un punto per ogni quadrato di 1 km x 1 km ogni punto distribuito a caso nel suo quadrato un set di punti per ciascun territorio regionale un file di punti da sovrapporre alle ortofoto digitali

6 CLASSIFICAZIONE DI USO DEL SUOLO classificazione semplificata corrispondente al I livello di Corine Land Cover Un sistema di classi e di sottoclassi, dettagliate soprattutto per le formazioni forestali 5 classi in tutto: Superfici artificiali Superfici agricole Superfici boscate e ambienti seminaturali Zone Umide Acque non classificabili

7 FOTOINTERPRETAZIONE A VIDEO sovrapposizione dei punti alle ortofoto digitali osservazione dei caratteri delle ortofoto riconoscimento del poligono omogeneo in cui ricade il punto possibilità di confronto con ortofoto precedenti possibilità di sovrapporre altri tematismi territoriali misure di superfici e di distanze per applicare la procedura di classificazione attribuzione del poligono ad una delle classi di uso del suolo

8 2. LA FOTOINTERPRETAZIONE PER GLI INVENTARI FORESTALI

9 FOTO AEREE SCALA: piccola (1:75.000) media (1: ) grande: a partire da 1: TIPO DI PELLICOLA: film pancromatico bianco e nero film a colori film infrarosso falso colore IMPIEGO NEGLI INVENTARI FORESTALI distinzione fra bosco e non bosco stratificazione (riconoscimento categorie forestali)

10 ORTOFOTO DIGITALI Derivano da foto aeree: rettificate e proiettate sul piano orizzontale scansionate e visualizzabili a video migliorabili nella luminosità e nel contrasto modificabili nella scala di rappresentazione entro i limiti del potere risolutivo georiferite e quindi sovrapponibili ad altri tematismi in un GIS non utilizzabili per la visione stereoscopica

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12 IMPIEGO DELLE FOTO AEREE NEGLI INVENTARI FORESTALI NECESSARIE TECNICHE DI FOTOGRAMMETRIA PER: individuazione del punto di campionamento sui fotogrammi valutazione di dimensioni e distanze PROBLEMI: scala variabile immagine suddivisa in più fotogrammi necessaria una formazione specifica VANTAGGI possibilità di una visione tridimensionale (impiego stereoscopio) o) possibilità di sfruttare al massimo il potere risolutivo delle foto (con appropriati ingrandimenti)

13 IMPIEGO DELLE ORTOFOTO DIGITALI NEGLI INVENTARI FORESTALI MEDIANTE GIS SONO MOLTO SEMPLIFICATE: l individuazione dei punti di campionamento sulle ortofoto la valutazione di dimensioni e distanze E POSSIBILE INOLTRE migliorare la qualità dell immagine (luminosità e contrasto, filtri) osservare il territorio in continuo (mosaicatura( di sezioni) variare facilmente la scala sovrapporre altri strati informativi territoriali SVANTAGGI impossibilità di una visione tridimensionale limite della risoluzione a quella di scansione dei fotogrammi

14 LA FOTOINTERPRETAZIONE NELLA PRIMA FASE DELL INFC SUPPORTO DA UTILIZZARE: ortofoto digitali AGEA, periodo riprese da tardo-primaverili a autunnali precoci in bianco e nero visualizzabili fino a scala 1: 2500/3000 SOFTWARE DI TIPO GIS eseguibile del SIM, con funzioni dedicate DATI AUSILIARI limiti amministrativi toponimi base cartografica (tavolette IGM 1:25.000) ortofoto di annualità precedenti altri dati locali (eventuali)

15 LE OPERAZIONI DA COMPIERE PER LA FOTOINTERPRETAZIONE RICOGNIZIONE GENERALE DEL TERRITORIO DI STUDIO riconoscimento della morfologia del territorio (scale più piccole) individuare i rilievi, i fondovalle, i corsi d acqua, i centri abitati, le strade; identificare alcuni punti di riferimento noti al fotointerprete riconoscere l andamento dei versanti (anche con l aiuto della cartografia di base) riconoscere le ombre osservazione di porzioni di territorio note riconoscimento dei diversi usi del suolo eventuale verifica al suolo con sopralluoghi costruzione di un archivio di casi noti (come esempi)

16 I PARAMETRI DA OSSERVARE NELLA FOTOINTERPRETAZIONE TONO in bianco e nero la rappresentazione dei colori è ottenuta mediante tonalità diverse di grigio: in ciascuna foto si distinguono elementi più chiari ed altri più scuri; gli stessi elementi possono apparire con tonalità diverse nelle diverse ortofoto: : dipende dalle condizioni atmosferiche, di illuminazione, dalla qualità dell ortofoto (esposizione, tipo di pellicola, sviluppo); per i valori di tono si usano per es. gli aggettivi: molto scuro, scuro, grigio medio, chiaro, molto chiaro; è importante valutare l uniformità del tono

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18 I PARAMETRI DA OSSERVARE NELLA FOTOINTERPRETAZIONE TESSITURA è data da microcambiamenti di tono sull ortofoto per i valori di tessitura si usano per es. gli aggettivi: piatta o uniforme, fine, liscia o levigata, omogenea, scabra o accidentata, grossolana, irregolare, striata tessitura fine: : le variazioni di tono interessano elementi dell immagine molto piccoli tessitura grossolana: : le variazioni di tono interessano elementi dell immagine più grandi è importante notare che la tessitura dipende dalla scala di osservazione

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20 I PARAMETRI DA OSSERVARE NELLA FOTOINTERPRETAZIONE STRUTTURA (O PATTERN) è data da macrocambiamenti sull ortofoto,, dovuti alla disposizione dei diversi oggetti sul territorio per i valori di struttura si usano per es. gli aggettivi: regolare, geometrica, a blocchi, antropica, irregolare, naturale. strutture antropiche: : suddivisione del territorio coltivato in appezzamenti regolari, alternanze di filari, sistemi viari strutture naturali: : reti idrografiche, forme di erosione, disposizione in collettivi degli alberi in alta quota

21 Inserire esempio di ortofoto digitali AGEA

22 TESSITURA POLIGONI OMOGENEI STRUTTURA TONO

23 I PARAMETRI DA OSSERVARE NELLA FOTOINTERPRETAZIONE ANALISI DEL POLIGONO OMOGENEO localizzazione posizione del poligono omogeneo nel sistema di paesaggio (es. in alta quota o in fondovalle, in pendenza o su aree pianeggianti) dimensioni estensione del poligono omogeneo larghezza del poligono (es. una stretta fascia di bosco è probabilmente data da vegetazione riparia) forma forme geometriche (fabbricati, campi sportivi) o regolari (confini lineari) forme allungate forme irregolari (confini ondulati, o frastagliati)

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25 I PARAMETRI DA OSSERVARE NELLA FOTOINTERPRETAZIONE ASSOCIAZIONE in ogni territorio esistono associazioni specifiche tra elementi i del paesaggio che aiutano nell interpretazione (filari di alberi e strade, s malghe e pozze di abbeveraggio con aree pascolive) OMBRE possono rendere difficile l interpretazione del territorio, ma non sempre impossibile possono suggerire informazioni sullo sviluppo verticale e sulla forma degli oggetti

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27 3. LE DEFINIZIONI E IL SISTEMA DI CLASSIFICAZIONE

28 FOREST RESOURCES ASSESSMENT 2000 CORINE LAND COVER Definizioni di Bosco e Altre Terre Boscate Classi di uso del suolo (I livello) TIPOLOGIA INVENTARIALE

29 La corrispondenza CORINE INFC si limita al primo livello gerarchico della prima fase mentre, scendendo ai livelli gerarchici inferiori, prevalgono l esigenza l di uniformazione con le definizioni FAO e la necessità di discriminare e descrivere con maggiore dettaglio le classi di interesse inventariale. La corrispondenza con le definizioni FAO è invece completa, ma viene resa esplicita soltanto dopo la seconda fase inventariale.

30 DEFINIZIONI BOSCO copertura arborea > 10% estensione > m 2 larghezza minima > 20 m altezza 5 m a maturità in situ ALTRE TERRE BOSCATE copertura arborea fra il 5% e il 10% oppure copertura > 10% di alberi non in grado di raggiungere i 5 m a maturità in situ e/o di arbusti

31 CLASSI DI USO DEL SUOLO (CORINE I livello) Artificial surfaces (superfici artificiali); Agricultural areas (aree agricole); Forest and semi-natural areas (aree forestali e seminaturali); Wetlands (aree umide); Water bodies (corpi d acquad acqua).

32 CARATTERISTICHE DELLA TIPOLOGIA INVENTARIALE STRUTTURA GERARCHICA CON DUE GRANDI LIVELLI usi del suolo tipologia di specie e gruppi di specie CORRISPONDENZA CON IL DISEGNO CAMPIONARIO a ciascuna fase del disegno corrisponde uno specifico livello gerarchico SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE TOTALMENTE ESAUSTIVO tutti i possibili usi del territorio possono essere inquadrati in una delle classi e sottoclassi dello schema

33 CARATTERISTICHE DELLA TIPOLOGIA INVENTARIALE DISTINZIONE DELLE PRINCIPALI CLASSI DI USO DEL SUOLO utile per comprendere le relazioni tra bosco e altri usi e monitorare le dinamiche evolutive dei diversi elementi del territorio CLASSI MUTUALMENTE ESCLUSIVE non è possibile attribuire uno stesso punto del territorio a due classi diverse

34 CODICE a 3.1.b 3.1.c TIPOLOGIA INVENTARIALE di prima fase NOME CLASSE E SOTTOCLASSE Superfici artificiali Parchi urbani Altre superfici artificiali Superfici agricole Superfici boscate e ambienti seminaturali Zone umide Acque Impianti di arboricoltura da legno Altre superfici agricole Aree boscate Formazioni forestali Formazioni forestali rade Aree temporaneamente prive di soprassuolo Praterie, pascoli e incolti Aree con vegetazione rada o assente

35 1 SUPERFICI ARTIFICIALI centri urbani, nuclei abitativi sparsi; insediamenti industriali, artigianali, commerciali; grandi impianti di servizi pubblici e relative pertinenze; reti, infrastrutture stradali, ferrovie, aereoporti; impianti di smistamento merci, di telecomunicazioni, aree portuali; aree estrattive, cantieri, discariche, depositi; aree verdi urbane, campeggi, aree sportive, aree archeologiche, cimiteri.

36 pattern a blocchi forme geometriche

37 1.1 PARCHI URBANI parchi e boschi in contesto urbano destinati esclusivamente all uso ricreativo 1.2 ALTRE SUPERFICI ARTIFICIALI altre superfici artificiali ad esclusione dei parchi urbani

38 parco urbano riconoscibile dal contesto

39 2 SUPERFICI AGRICOLE seminativi asciutti e irrigui; vivai di piante ornamentali e da frutto; colture orticole in pieno campo e in serra; vigneti, oliveti, frutteti (compresi noccioleti); erbai, prati polifiti permanenti; ESCLUSI I CASTAGNETI DA FRUTTO

40 contorni geometrici regolari tessitura striata

41 struttura regolare dovuta al sesto d impianto

42 2.1 IMPIANTI DI ARBORICOLTURA DA LEGNO pioppeti; altri impianti di specie forestali specializzati per la produzione legnosa (ad es. impianti finanziati sec. Regolamento UE 2080). ESCLUSI I RIMBOSCHIMENTI E GLI IMPIANTI DI ARBORICOLTRA ABBANDONATI 2.2 ALTRE SUPERFICI AGRICOLE altre superfici agricole ad esclusione degli impianti di arboricoltura da legno.

43 ombre lunghe contesto agricolo struttura regolare dovuta al sesto d impianto

44 3 SUPERFICI BOSCATE E AMBIENTI SEMINATURALI 3.1 AREE BOSCATE formazioni di alberi e arbusti con copertura superiore al 5-10% 5 in grado di fornire prodotti forestali e di esercitare un influenza su clima, regime idrico, flora e fauna; 3.2 PRATERIE, PASCOLI E INCOLTI aree con vegetazione erbacea spontanea con copertura > 40%; 3.3 ZONE APERTE CON VEGETAZIONE RADA O ASSENTE aree prive di vegetazione o con copertura erbacea < 40% e arboreo-arbustiva arbustiva < 5%.

45 3.1.a Formazioni forestali 3.1 AREE BOSCATE Popolamenti di alberi e arbusti non soggetti a pratiche agronomiche aventi copertura > 10% superficie > 5000 m 2 larghezza > 20 m boschi di latifoglie, conifere e misti; rimboschimenti; castagneti da frutto, sugherete; arbusteti,, macchia mediterranea; vivai forestali.

46 limite del poligono omogeneo tessitura fine tessitura grossolana tessitura media

47 tessitura media struttura regolare

48 3.1 AREE BOSCATE 3.1.b Formazioni forestali rade Popolamenti di alberi e arbusti con 5% < copertura 10%, superficie > 5000 m 2 e larghezza > 20 m popolamenti a copertura molto rada a causa delle condizioni stazionali o delle dinamiche evolutive. 3.1.c Aree temporaneamente prive di soprassuolo Superfici forestali attualmente prive di vegetazione arboreo-arbustiva arbustiva per cause naturali o artificiali tagliate a raso; aree percorse da incendio o valanghe, schianti.

49 la griglia di punti la griglia di punti consente di valutare consente di valutare la copertura la copertura

50 la tessitura rivela i segni delle recenti utilizzazioni

51 3.2 PRATERIE, PASCOLI E INCOLTI aree a pascolo naturale; praterie di alta quota; aree incolte per abbandono dell attivit attività agricola; formazioni di arbusti bassi (es. ginepro nano); 3.3 ZONE APERTE CON VEGETAZIONE RADA O ASSENTE spiagge, dune, sabbie; rocce nude, rupi, zone calanchive; ghiacciai e zone coperte da nevi perenni.

52 l associazione con i fabbricati rurali facilita il riconoscimento dei pascoli montani e alpini

53 toni chiari tessitura accidentata

54 toni chiari tessitura fine

55 4 ZONE UMIDE formazioni di ambienti palustri, di acqua dolce e salmastra; torbiere; saline. 5 ACQUE laghi naturali, bacini artificiali; fiumi, torrenti, canali con larghezza > 20 m; lagune, estuari.

56 toni scuri tessitura liscia

57 toni medi tessitura fine

58 toni medi tessitura fine

59 4. APPLICAZIONE DELLE DEFINIZIONI E DEL SISTEMA DI CLASSIFICAZIONE NELLA FOTOINTERPRETAZIONE

60 FOREST RESOURCES ASSESSMENT 2000 CORINE LAND COVER Definizioni di Bosco e Altre Terre Boscate Classi di uso del suolo (I livello) In I fase non distinguiamo tra copertura arborea ed arbustiva per i limiti dell ortofoto TIPOLOGIA INVENTARIALE

61 COME CLASSIFICARE? confrontando il poligono omogeneo con le descrizioni delle classi di uso del suolo verificando il rispetto delle soglie minime imposte dal sistema di classificazione: superficie > 5000 m 2 larghezza > 20 m in tutte le classi di uso del suolo copertura arborea-arbustiva arbustiva ( 2 soglie minime: 10 % e 5%) soltanto in alcuni casi

62 OPERAZIONI NECESSARIE PER CLASSIFICARE 1. Individuare il poligono omogeneo 2. Misurare la superficie del poligono omogeneo in cui ricade il punto 3. Misurare la larghezza minima del poligono omogeneo in corrispondenza del punto 4. Misurare il grado di copertura arborea-arbustiva arbustiva

63 SUPERFICIE > m 2 LARGHEZZA > 20 m In alcuni casi occorre valutare anche la copertura arborea-arbustiva Classe di uso del suolo del poligono in cui ricade il punto

64 SUPERFICIE > m 2 Intorno di analisi Poligono omogeneo nei casi difficili, usare lo strumento per misurare le superfici del menù Utilità del SIM Superficie di ogni quadrante: m 2

65 LARGHEZZA MINIMA > 20 m La misura viene fatta in corrispondenza del punto di campionamento nei casi difficili, usare lo strumento per misurare le distanze del menù Utilità del SIM Lato di ogni quadrante: 50 m

66 Classe di uso del suolo: Superfici forestali e ambienti seminaturali Sottoclasse: Formazioni forestali

67 superficie poligono > 5000 m 2

68 GRIGLIA PER LA COPERTURA ARBOREA GRIGLIA PER LA COPERTURA ARBOREA- ARBUSTIVA ARBUSTIVA 36 punti 10 m 4/36: >10% 50 m

69 GRIGLIA PER LA COPERTURA ARBOREA GRIGLIA PER LA COPERTURA ARBOREA- ARBUSTIVA ARBUSTIVA 2/36: >5%

70 GRIGLIA PER LA COPERTURA ARBOREA GRIGLIA PER LA COPERTURA ARBOREA- ARBUSTIVA ARBUSTIVA

71 GRIGLIA PER LA COPERTURA ARBOREA- ARBUSTIVA

72 SUPERFICIE m 2 LARGHEZZA 20 m Valutare se si tratta di incluso Classe di uso del suolo del poligono più vicino al punto

73 500 m 2 < SUPERF m 2 Valutare se si tratta di incluso di interesse inventariale 3 m < LARGHEZZA 20 m per almeno 20 m INCLUSO

74 INCLUSI DI INTERESSE INVENTARIALE 1. Il punto ricade in poligoni non forestali che non raggiungono le soglie minime e viene attribuito ad una sottoclasse di uso del suolo forestale 2. Il punto ricade in poligoni forestali che non raggiungono le soglie minime e viene attribuito ad una classe o sottoclasse di uso del suolo non forestale 3. Il punto cade su una strada o un corso d acqua di larghezza tra 3 e 20 m e viene attribuito ad una classe o sottoclasse di uso del suolo non forestale

75 1. Il punto ricade in poligoni non forestali che non raggiungono le soglie minime e viene attribuito ad una sottoclasse di uso del suolo forestale l uso del suolo più vicino al punto è 3.1 Aree boscate 3 m < larghezza poligono 20 m Classe di uso del suolo: Superfici boscate e ambienti seminaturali Sottoclasse: Formazioni forestali Incluso di superfici agricole

76 1. Il punto ricade in poligoni non forestali che non raggiungono le soglie minime e viene attribuito ad una sottoclasse di uso del suolo forestale l uso del suolo più vicino al punto è 3.1 Aree boscate 500 m 2 < superficie poligono 5000 m 2 Classe di uso del suolo: Superfici boscate e ambienti seminaturali Sottoclasse: Formazioni forestali Incluso di praterie, pascoli e incolti

77 2. Il punto ricade in poligoni forestali che non raggiungono le soglie minime e viene attribuito ad una classe o sottoclasse di uso del suolo non forestale l uso del suolo più vicino al punto è diverso da 3.1 Aree boscate 500 m 2 < superficie poligono 5000 m 2 Classe di uso del suolo: Superfici agricole Sottoclasse: Altre superfici agricole Boschetto incluso nel non bosco

78 2. Il punto ricade in poligoni forestali che non raggiungono le soglie minime e viene attribuito ad una classe o sottoclasse di uso del suolo non forestale l uso del suolo più vicino al punto è diverso 3.1 Aree boscate 3 m < larghezza poligono 20 m Classe di uso del suolo: Superfici agricole Sottoclasse: Altre superfici agricole Formazione forestale lineare inclusa nel non bosco

79 3. Il punto cade su una strada di 3 m < larghezza 20 m e viene attribuito ad una classe o sottoclasse di uso del suolo non forestale l uso del suolo più vicino al punto è diverso da 3.1 Aree boscate 3 m < larghezza strada 20 m Classe di uso del suolo: Superfici agricole Sottoclasse: Altre superfici agricole Incluso di superfici artificiali

80 3. Il punto cade su un corso d acqua di 3 m < larghezza 20 m e viene attribuito ad una classe o sottoclasse di uso del suolo non forestale 3 m < larghezza corso d acqua 20 m l uso del suolo più vicino al punto è diverso da 3.1 Aree boscate Classe di uso del suolo: Superfici agricole Sottoclasse: Altre superfici agricole Incluso di acque

81 5. LA PROCEDURA DI CLASSIFICAZIONE

82 Il punto P cade in un poligono dai confini riconoscibili, l area di osservazione è interpretabile no I confini del poligono sono incerti a causa di una copertura arborea o arbustiva molto rada sì Si procede alla valutazione convenzionale dell estensione del poligono mediante griglia ed intorno di analisi sì no Il poligono ha superficie > 5000 m 2? L area di osservazione non è interpretabile causa ombre o cattiva qualità dell ortofoto sì Punto non classificabile o dubbio no sì Il poligono ha larghezza>20 m? no sì Si confrontano i caratteri del poligono in cui ricade il punto con le descrizioni delle classi di uso del suolo; non si segnalano inclusi di interesse inventariale Si confrontano i caratteri del poligono più vicino al punto con le descrizioni delle classi di uso del suolo; per la segnalazione di inclusi di interesse inventariale vedi figura 2 Una e solo una delle descrizioni delle classi di uso del suolo corrisponde al poligono osservato sì Classificazione certa no

83 Classificazione certa 1 Superfici artificiali 1.1 Parchi urbani 1.2 Altre superfici artificiali 2 Superfici agricole 2.1 Arboricoltura da legno 2.2 Altre superfici agricole 3 Superfici boscate e ambienti seminaturali Copertura arborea o arbustiva > 10%? sì 3.1.a Formazioni forestali no Copertura arborea o arbustiva tra 5% e10%? no Evidenza di recente asportazione del soprassuolo (tagliate, incendi, ecc.) sì sì 3.1.b Formazioni forestali rade 3.1.c Aree temporaneamente prive di soprassuolo 3.1. Aree boscate 4 Zone umide 5 Acque no Copertura erbacea > 40%? sì no 3.2 Praterie, pascoli e incolti 3.3 Zone aperte con vegetazione rada o assente

84 Il punto P cade in un poligono privo di copertura arborea o arbustiva spontanea e l uso del suolo più vicino è 3.1 Aree boscate sì Poligoni con superficie minore di 5000m 2 no Il punto P cade in un poligono con copertura arborea o arbustiva spontanea > 10% e l uso del suolo più vicino è diverso da 3.1 Aree boscate no Il punto P cade su una strada o su un corso d acqua di 3 m < larghezza 20 m sì Il poligono ha formaarealecon superficie > 500 m 2 e larghezza > 20 m no Il poligono ha forma allungata, 3 m < larghezza 20 m e lunghezza > 20 m no sì sì Presenza di incluso di interesse inventariale (1,2) sì Presenza di incluso di interesse inventariale (3) no Assenza di incluso di interesse inventariale

85 (3) INCLUSI (1,2) Il punto P cade su una strada sì Incluso di superfici artificiali Incluso di superfici agricole Si confrontano i caratteri del poligono in cui ricade il punto con le descrizioni delle classi di uso del suolo no Incluso di aree temporaneamente prive di soprassuolo Incluso di praterie, pascoli e incolti Incluso di altro uso del suolo in 3.1 Aree boscate no La copertura arboreo/arbustiva è >10% Incluso di zone aperte con vegetazione rada o assente sì Il punto P cade su un corso d acqua Incluso di zone umide Incluso di acque Il poligono ha larghezza > 20 m? sì no Boschetto incluso nel non bosco Formazione forestale lineare inclusa nel non bosco

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