Istituto di Istruzione Superiore. Piero Sraffa P.O.F. PIANO OFFERTA FORMATIVA

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1 Istituto di Istruzione Superiore Piero Sraffa P.O.F. PIANO OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2012 / 2013

2 Sede: via Comboni 6 Succursale: P.ta SS. Francesco e Chiara (Mompiano) Pagina 2

3 Indice Istituto di Istruzione Superiore Piero Sraffa Premessa p. 5 La nostra storia p. 6 Struttura organizzativa e didattica p. 8 Funzioni Strumentali p. 9 Area 1: gestione del POF p. 9 Area 2: sostegno al lavoro dei docenti p. 9 Area 3: rapporti con il territorio p. 9 Area 4: orientamento in entrata/uscita p. 10 Linee essenziali dell azione educativa p. 12 Integrazione p. 13 Integrazione degli alunni disabili p. 14 Integrazione degli alunni stranieri p. 15 Partecipazione attiva degli studenti p. 16 Orientamento p. 17 Programmazione didattica p. 18 Il contesto socio - economico p. 20 Quadri orari e curricoli p. 22 Tecnico della Gestione Aziendale (Vecchio Ordinamento) p. 22 Servizi Commerciali p. 24 Tecnico dei Servizi Sociali (Vecchio Ordinamento) p. 26 Servizi Socio - Sanitari p. 28 Amministrazione, Finanza, Marketing (Curvatura Sociale) p. 31 I progetti p. 36 Educazione alla salute p. 36 Educazione stradale p. 37 Educazione allo sport p. 37 Progetto sperimentale di alternanza p. 37 Educazione alla cittadinanza/intercultura p. 37 Progetto LAIV p. 38 Pagina 3

4 Percorsi letterari p. 38 Educazione linguistica p. 38 Spazio Europa p. 39 Stages linguistici in Inghilterra e Francia p. 40 Scambi culturali con lycées francesi p. 41 Comenius p. 42 Alternanza scuola-lavoro p. 44 Progetti per favorire il successo scolastico p. 46 Sportello HELP p. 46 Sportello HELP mobile p. 46 Corsi di recupero p. 46 Progetto ICF p. 46 Musical allo Sraffa p. 47 Alfabetizzazione p. 47 Mentoring p. 47 Sportello di ascolto p. 48 Corso ECDL p. 48 Formare le autonomie p. 48 Progetto LAIV p. 49 Sport a scuola p. 50 English Conversation (classi quarte) p. 51 English Conversation (classi quinte) p. 51 Attività in laboratorio p. 51 Generazione WEB Lombardia p. 52 Regolamento d Istituto p. 54 Patto educativo di corresponsabilità p. 63 Provvedimenti disciplinari p. 68 Sanzioni disciplinari p. 69 Regolamento delle uscite didattiche e dei viaggi d istruzione p. 71 Criteri di valutazione p. 83 Criteri di attribuzione del voto di condotta p. 86 Attribuzione del voto di condotta p. 87 Criteri di attribuzione del credito scolastico p. 88 Modalità di comunicazione alle famiglie p. 89 Pagina 4

5 Premessa Istituto di Istruzione Superiore Piero Sraffa Il Piano dell Offerta Formativa è il documento fondamentale costitutivo dell identità culturale e progettuale delle Istituzioni Scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extra curricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell ambito della sua autonomia. (D.P.R.275/99 art.3, Regolamento dell Autonomia didattica ed organizzativa). Le linee programmatiche del Piano dell Offerta Formativa configurano una scuola intesa nella sua globalità come istituzione formativa, che guarda alla persona dell utente come ad un unicum e a lei si rivolge nell attuazione di tutte le attività scolastiche, al fine di favorirne il contatto con il mondo esterno e la società civile della quale la scuola è parte integrante ed attiva. Per quest ultima ragione, tutte le risorse umane dell Istituto P. Sraffa sono partecipi e attive nella piena attuazione del P.O.F. e si impegnano convinte ad essere coerenti con gli obiettivi generali ed educativi dei propri indirizzi; esse, inoltre, sono attente a riflettere le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, nel pieno rispetto della programmazione territoriale dell offerta formativa, e a mantenere nel contempo un contatto continuo e trasparente con gli studenti e le loro famiglie per permettere ai nostri giovani di saper essere nell avvenire protagonisti del proprio futuro. Pagina 5

6 La nostra storia Con decreto del Presidente della Repubblica 21 luglio 1959 n. 1398, a decorrere dal 1 ottobre 1959, venne istituita a Brescia una scuola avente finalità ed ordinamenti speciali che assunse la denominazione di: Istituto Professionale di Stato per il Commercio. L'IPC era allora situato in Via Nino Bixio, nel centro storico della città, e in quell edificio vennero attivate due qualifiche triennali: "Addetto alla segreteria d'azienda" e "Addetto alla contabilità dell'azienda". Nel 1969, in attuazione della legge 27 ottobre n. 754, venne istituito il corso post qualifica per il conseguimento della maturità professionale, "Segretario di amministrazione", che prevedeva una quarta e una quinta classe. Per tutto il decennio degli anni settanta continuò a coesistere un triennio, che conduceva alla qualifica, seguito da un biennio frequentato da pochi studenti: solo in pochi, infatti, proseguivano gli studi in quanto la maggioranza degli studenti, una volta completato il triennio, preferiva inserirsi nel mondo del lavoro. All'epoca l'istituto comprendeva, oltre alla sede centrale, tre sedi staccate, l'ipc di Desenzano del Garda, l'ipc di Palazzolo S/O e l'ipc di Gardone Val Trompia. A partire dai primi anni ottanta, gli iscritti alle classi quarte e quinte cominciarono ad aumentare. Erano cambiati i tempi, il mondo del lavoro richiedeva personale sempre più specializzato e la tendenza precedente venne completamente ribaltata: gli studenti preferivano completare il percorso scolastico, arrivando a conseguire il Diploma di Maturità, alla ricerca di sistemazioni più gratificanti a livello economico e sociale. L'Istituto, in forte aumento di iscrizioni, così, cambiò sede e nel 1983 si installò nella sede ancora attuale di via Comboni 6, mentre la succursale si stabilì in piazzetta SS. Francesco e Chiara (la Valotti ). Il 23 gennaio 1992, l'ipc venne dedicato ufficialmente all illustre economista italiano Piero Sraffa, professore Pagina 6

7 Istituto di Istruzione Superiore Piero Sraffa di diritto commerciale tra i più eminenti del suo tempo, e sempre nel 1992, con la riforma degli Istituti Professionali di Stato chiamata Progetto 92, le vecchie qualifiche furono soppiantate dalle nuove Operatore della gestione aziendale e Tecnico della gestione Aziendale. Nel settembre del 1995, l Istituto si dotò di un nuovo indirizzo di studi che fu accolto molto favorevolmente dagli studenti, visto l elevato numero di iscrizioni immediatamente ricevute: Operatore dei Servizi Sociali e Tecnico dei Servizi Sociali. E veniamo ai giorni nostri. A partire dall anno scolastico 2010/2011, con l entrata in vigore del Regolamento degli Istituti Professionali il 15 marzo 2010, la vecchia sigla di Istituto Professionale per i Servizio Sociali e Commerciali scompare e lascia il posto al nuovo nome: Istituto di Istruzione Superiore Piero Sraffa. Attualmente i corsi attivi presso il nostro Istituto sono tre, di cui due professionali e uno tecnico: Servizi Commerciali. Servizi Sociali. Amministrazione, Finanza e Marketing (Curvatura Sociale). Pagina 7

8 Struttura organizzativa e didattica DIRIGENTE SCOLASTICO DIRETTORE SERV. GEN. AMM. ASSISTENTI AMMINISTRATIVI SEGRETERIA AMMNISTRATIVA SEGRETERIA DIDATTICA SEGRETERIA DOCENTI ASSISTENTI TECNICI COLLABORATORI SCOLASTICI CONSIGLIO D ISTITUTO COLLABORATORI DELLA PRESIDENZA SEDE (COMBONI) SUCCURSALE (VALOTTI) FUNZIONI STRUMENTALI POF E VIAGGI DI ISTRUZIONE SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI RAPPORTI CON IL TERRITORIO ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO ORIENTAMENTO IN ENTRATA E USCITA DIPARTIMENTI LINGUISTICO GIURIDICO - ECONOMICO LETTERARIO MATEMATICO - SCIENTIFICO GIURIDICO - SOCIALE GIUNTA ESECUTIVA COLLEGIO DOCENTI CONSIGLI DI CLASSE COORDINATORI DI CLASSE REFERENTI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO ATTIVITÀ SPORTIVA EDUCAZIONE STRADALE LIM COMMISSIONI COMITATO DI VALUTAZIONE POF BIBLIOTECA EDUCAZIONE ALLA SALUTE GLH ALTERNANZA SCUOLA / LAVORO SCUOLA APERTA ELETTORALE ESAMI DIRIGENTI COMUNITÀ NUOVE TECNOLOGIE COMITATO TECNICO - SCIENTIFICO INTEGRAZIONE E ALFABETIZZAZIONE VIAGGI DI ISTRUZIONE ORARIO E CALENDARIO CONSIGLI DI CLASSE Pagina 8

9 Funzioni Strumentali AREA 1: POF e viaggi d istruzione AREA 2: sostegno al lavoro dei docenti AREA 3: rapporti con il territorio e alternanza scuola / lavoro Istituto di Istruzione Superiore Piero Sraffa La scuola dell autonomia richiede figure professionali competenti ed esperte per la realizzazione della proprie finalità istituzionali e le individua all interno dell organico. Le Funzioni Strumentali, quindi, sono docenti interni all Istituzione che risultano esperti di organizzazione, attenti alle relazioni e capaci di utilizzare proficuamente le esperienze proprie e altrui. La Funzione Strumentale Area 1 si occupa della gestione del Piano dell Offerta Formativa e, in particolare, della sua elaborazione e della piena attuazione. Essendo il documento sul quale poggia tutta l azione educativa dell Istituto, il POF è necessariamente uno strumento operativo in continua evoluzione, dinamico e flessibile, e quindi bisognoso di continue revisioni e modifiche che devono essere apportate in itinere. Il compito del responsabile del sostegno al lavoro dei docenti è quello di costruire contesti culturali stimolanti per i colleghi e di adeguare le scelte didattiche ai cambiamenti in atto. Nell ambito del suo intervento, egli è attento ad accogliere i nuovi arrivati nella scuola, a proporre nuove soluzioni nel campo delle nuove tecnologie e a produrre materiale didattico utile a tutto il personale docente. L istituzione scolastica, in qualità di ente formativo interdipendente dal territorio in cui opera, ha bisogno di entrare in contatto con le realtà lavorative che la circondano. È necessario, quindi, che il responsabile dei rapporti con il territorio individui e mantenga una continua comunicazione con gli altri enti, al fine di raggiungere una buona cooperazione e una stretta integrazione con essi. Inoltre, egli si occupa della comunicazione e della negoziazione tra la scuola e le istituzioni che vivono nel suo territorio e delle convenzioni con enti, Pagina 9

10 AREA 4: orientamento in entrata e uscita aziende e istituzioni per l alternanza scuola-lavoro. Il responsabile dell orientamento in entrata nella nostra scuola, e in uscita verso nuove esperienze e responsabilità, ha il compito di curare i contatti con le scuole secondarie di I grado per illustrare le opportunità formative offerte dal nostro istituto e predisporre il materiale adeguato per la sua promozione. Egli, inoltre, organizza l Orientamento degli studenti di quinta verso l Università e organizza incontri con i rappresentanti del mondo del lavoro, associazioni di categoria, ordini professionali. Pagina 10

11 Istituto di Istruzione Superiore Piero Sraffa Pagina 11

12 Linee essenziali dell azione educativa L Istituto Piero Sraffa è un luogo di formazione aperto e solidale, dove lo studente viene aiutato ad affrontare con mentalità aperta il confronto con culture e civiltà diverse da quella di appartenenza e, allo stesso tempo, viene motivato allo studio, stimolando la personale curiosità per il sapere e la cultura. È un impegno fondamentale per l Istituto riconoscere, accettare e valorizzare le differenze, che sono intese come arricchimento, e tutte le componenti scolastiche che di esso fanno parte si attivano nella pratica quotidiana per creare relazioni umane significative e sviluppare un attività didattica che si rivolge a tutti, garantendo il rispetto dell assoluta uguaglianza di diritti contro ogni discriminazione e ogni stereotipo sociale, politico, economico o culturale - che limitano la libertà e la piena realizzazione. Non una scuola chiusa, quindi, ma aperta al dialogo, disponibile ad accogliere genitori e studenti per ricercare, condividere e attuare gli interventi più idonei all inserimento e all integrazione e rendere agevole il compimento del corso di studi. Una scuola aperta al confronto con le realtà territoriali che la circondano, che progetta e realizza, accanto alla normale attività curricolare, attività formative, dall educazione alla legalità all educazione alla salute, dall impegno sportivo ai progetti linguistici, che aiutano gli studenti ad acquisire la capacità di orientamento nel mondo in cui vivono e forniscono loro ulteriori contenuti utili a costruire il loro sapere - saper fare - saper essere. Una scuola aperta all Europa, attenta alle novità apportate dal processo di integrazione politico ed economico, che opera affinché i propri studenti acquisiscano competenze idonee a favorire una rapida transizione nel mondo del lavoro, e una preparazione culturale che li aiuti a comunicare oltrepassando le barriere nazionali e culturali. Pagina 12

13 Integrazione Istituto di Istruzione Superiore Piero Sraffa A nessuno può essere interdetto il diritto all istruzione. Lo Stato, nell attività che svolge nel campo dell educazione e dell insegnamento, rispetterà il diritto dei genitori di assicurare questa educazione e questo insegnamento secondo le loro convinzioni religiose e filosofiche. (Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell uomo e delle libertà fondamentali, ratificata dallo Stato italiano con legge 4/8/1955, n.848. In particolare art. 2 del protocollo addizionale). La presenza di alunni provenienti da differenti ambienti culturali è da sempre considerata una risorsa per il nostro Istituto, che si prefigge di promuovere la formazione umana e culturale di tutti, attraverso il confronto intenzionale e guidato. L attività curricolare e progettuale si propone, quindi, di adeguare le modalità di intervento alla diversità dei bisogni e dei prerequisiti individuali e, in particolare, dedica specifica attenzione alla formazione degli alunni stranieri e degli alunni con disabilità, che non solo hanno il diritto allo studio garantito dalla Costituzione, ma anche quello di arricchire le proprie competenze e di integrarsi pienamente nel gruppo. Attraverso un azione costante nella direzione segnata dall attuale normativa, l Istituto si pone come obiettivo una didattica interculturale basata sul tema del rispetto dell altro, sulla la lotta agli stereotipi ed ai pregiudizi, sullo sviluppo della creatività individuale con il fine di stimolare un dialogo costruttivo per far emergere in tutti gli studenti i propri bisogni e le proprie aspettative di vita. La scuola, come comunità educante, pone al primo posto l alunno come persona e lo aiuta ad acquisire la consapevolezza delle proprie potenzialità, quindi ad interagire positivamente con gli altri. Pagina 13

14 Integrazione degli alunni disabili Pagina 14 L integrazione degli alunni segue un percorso articolato in più fasi, consolidato da una lunga esperienza ed attuato con sensibilità e competenza acquisite dai docenti dell Istituto nel corso di molti anni di lavoro, anche attraverso continui aggiornamenti. In particolare, le varie fasi del processo sono: colloqui del Dirigente Scolastico con i genitori dell alunno per una valutazione preventiva sull opportunità di una iscrizione, nell ottica dell orientamento, seguiti da visite nell Istituto; incontro della Commissione Integrazione dell Istituto con i genitori dell alunno, gli insegnanti della scuola secondaria di 1 grado, gli insegnanti di sostegno e gli specialisti della ASL/NPI per il passaggio delle informazioni ai fini della continuità tra ordini di scuola; presentazione al Consiglio di Classe, prima dell inizio dell anno, da parte di un docente della Commissione Integrazione, del profilo dinamico funzionale dell alunno e di tutte le informazioni acquisite in precedenza; elaborazione, durante il mese di novembre, di un progetto didattico individualizzato da parte del Consiglio di Classe, con il supporto degli specialisti come da normativa e di tutti i soggetti istituzionali coinvolti nel percorso di vita del ragazzo; verifica dell efficacia del progetto e analisi della situazione complessiva, alla fine del trimestre; verifica di fine anno della programmazione educativa individualizzata, alla presenza dello specialista dell ASL/NPI e dei genitori; elaborazione di progetti finalizzati al consolidamento delle conoscenze e delle competenze apprese e a facilitarne l inserimento nel mondo del lavoro (vedi progetto Formare le autonomie inserito nel capitolo Progetti per favorire il successo scolastico alla pag. 46).

15 Integrazione degli alunni stranieri Istituto di Istruzione Superiore Piero Sraffa La presenza di alunni stranieri nella scuola è un fenomeno ormai consolidato. È tipico di una situazione internazionale in forte trasformazione a livello sociale e culturale, che obbliga il sistema scolastico italiano a trovare soluzioni organizzative e di accoglienza nuove e sempre più articolate, legate in maniera imprescindibile all età dei soggetti. Si tratta di progettare e realizzare strategie che richiedono comprensione e rispetto di tempi di crescita e che sono rivolte in modo particolare a garantire agli studenti la parità nei percorsi di istruzione e la partecipazione alla vita scolastica. Sono riconducibili a questa area le pratiche di accoglienza e di inserimento nella scuola, l apprendimento dell italiano seconda lingua, la valorizzazione del plurilinguismo, le relazione con le famiglie straniere e l orientamento. Nella fase dell accoglienza, molti sono i fattori che entrano in gioco e che richiedono di essere considerati con attenzione. Si ricostruisce la storia personale, scolastica e linguistica dell alunno straniero: il Consiglio di Classe si attiva per acquisire tutte le informazioni, sia dalla scuola di provenienza, sia da più colloqui con i genitori, anche con la collaborazione di mediatori linguistico - culturali. Sulla base degli elementi raccolti durante i colloqui iniziali e le indicazioni della normativa, si procede all inserimento nella classe. Si stabilisce, quindi, un patto educativo con la famiglia straniera e si mettono le basi per una collaborazione positiva tra i due spazi educativi. Al tempo stesso, si cerca di instaurare nel gruppo-classe dell alunno neoarrivato una dinamica relazionale positiva tra tutti gli alunni, che viene monitorata con cura. Dopo un iniziale periodo di osservazione, si elabora un piano di lavoro individualizzato, che tiene conto sia dei bisogni linguistici e di apprendimento sia anche delle competenze e dei saperi già acquisiti. Pagina 15

16 Infine, si predispongono i progetti che rispondono ai bisogni linguistici e di apprendimento degli alunni neo inseriti: modalità e tempi dedicati all apprendimento dell italiano seconda lingua; individuazione delle risorse interne ed esterne alla scuola; attivazione dei dispostivi di aiuto allo studio anche in tempo extrascolastico. (vedi: La via italiana per la scuola interculturale e l integrazione degli alunni stranieri, ottobre 2007). Partecipazione attiva degli studenti Fa parte della storia dell Istituto Sraffa la convinzione che solo una scuola capace di realizzare una vera partecipazione degli studenti al dialogo educativo e di responsabilizzarli come persone può raggiungere gli Pagina 16

17 Istituto d Istruzione Superiore Piero Sraffa obiettivi disciplinari e formativi prefissati. Infatti la motivazione allo studio e la ricerca della propria identità possono essere attivate esclusivamente attraverso metodologie di insegnamento che privilegiano il coinvolgimento attivo degli studenti e la problematizzazione delle loro esperienze di vita e dei saperi che acquisiscono. La programmazione didattica prevede spazi di flessibilità perché disponibile ad accogliere esigenze, interessi, problemi emergenti dal vissuto degli alunni, dal mondo giovanile o dall attualità. La partecipazione attiva e responsabile degli studenti, nel rispetto delle regole stabilite per una serena convivenza e finalizzate ad un lavoro comune, è un esperienza concreta nell ambito della comunità scolastica, che prepara i giovani a diventare cittadini capaci di comprendere i valori della democrazia e di viverli pienamente, sostenendo i propri diritti e rispettando i doveri imposti dalla convivenza nella società civile. Orientamento Uno studente motivato, cosciente delle proprie capacità e dei propri limiti, informato sui percorsi formativi offerti dal territorio e preparato all inserimento nel mondo del lavoro, può costruire con maggiore consapevolezza il proprio progetto di vita ed è in grado di effettuare scelte autonome. L attività di orientamento dell Istituto, in questi anni, si è sviluppata ed arricchita di iniziative che facilitano il processo di scelta per: ridurre e prevenire il disagio scolastico e l abbandono; sviluppare e potenziare le capacità degli studenti di conoscere se stessi, gli ambienti dove vivono, i mutamenti culturali ed economici, le offerte formative, affinché possano costruire consapevolmente il proprio iter formativo; stimolare i docenti ad un approccio orientativo dell insegnamento. Pagina 17

18 Programmazione didattica Le iniziative sono rivolte agli alunni in entrata (Scuola Aperta, incontri nelle scuole medie e mini-stage di a- lunni di terza media presso il nostro istituto) e agli alunni in uscita verso il mondo del lavoro, della formazione e dell università, anche attraverso un confronto con exalunni dell Istituto, e giornate di partecipazione a lezioni universitarie. Le linee essenziali della programmazione didattica mirano a: a) Stimolare l interesse per la realtà sociale, politica, economica del mondo attuale e la capacità di analisi, interpretazione, valutazione della complessità e delle trasformazioni in atto. b) Promuovere l acquisizione di competenze funzionali ad una moderna cultura professionale: cogliere le innovazioni e sapersi aggiornare in modo autonomo ; saper utilizzare le potenzialità degli strumenti tecnologici nell ambito professionale; saper utilizzare abilità e tecniche adeguate alle esigenze dei vari settori operativi; saper partecipare ad un team di lavoro rispettando il proprio ruolo e interagendo in modo co-struttivo con gli altri; saper affrontare problemi di diversa natura, individuando soluzioni valide e corrette sotto il profilo giuridico, organizzativo e professionale. c) Potenziare le abilità della comprensione: saper destrutturare, analizzare e interpretare testi di vario genere. d) Potenziare le abilità della produzione: saper comporre testi corretti, coesi e coerenti agli scopi e al contesto, con linguaggio appro-priato, specifico e tecnico delle singole discipline; saper comunicare in maniera chiara e corretta servendosi della lingua in modo adeguato al contesto e alle situazioni. e) Sviluppare la capacità di pensare in modo autono- Pagina 18

19 Istituto di Istruzione Superiore Piero Sraffa mo: collegare, riesaminare criticamente, esprimere valutazioni, proporre soluzioni. f) Saper interagire con gli altri in attività di studio e di lavoro: dare contributi positivi, utilizzando il proprio patrimonio culturale e le competenze specifiche; motivare gli altri ad una collaborazione proficua e rispettosa, in vista dell obiettivo condiviso. Pagina 19

20 Il contesto socioeconomico Pagina 20 La provincia di Brescia si caratterizza per l accentuato sviluppo industriale e per l alta concentrazione di attività commerciali, cui si affianca un bisogno crescente di servizi sociali, come espressione di una società complessa e articolata che richiede sempre più il supporto di servizi esterni qualificati. In relazione a questo, l Istituto ha attivato tre diversi indirizzi di studio, due professionali e un tecnico: un professionale nell ambito commerciale, denominato Tecnico della Gestione Aziendale nel vecchio ordinamento e Servizi commerciali nel nuovo ordinamento; un professionale nell ambito sociale, denominato Tecnico dei Servizi Sociali nel vecchio ordinamento e Servizi Socio-sanitari nel nuovo ordinamento; un tecnico Amministrazione, Finanza e Marketing con curvatura sociale. Quest ultimo indirizzo è una assoluta novità rispetto alla tradizione passata del nostro Istituto e nasce dalla sentita necessità di aderire alle esigenze del territorio in cui operiamo. Esso ci richiede sempre nuove professionalità e l ampliamento della nostra offerta formativa va in questa direzione: pur richiedendo un notevole sforzo economico e didattico, ci sentiamo in dovere di aggiornare i nostri percorsi didattici per essere vicini alle richieste del mondo del lavoro e al sistema economico locale. I legami con il territorio derivano da pluriennali collaborazioni con le Istituzioni locali (Comune, Provincia, ASL, ANFASS, Università, ecc.), le Associazioni di categoria (AIB, API, CONFCOMMERCIO, Associazioni di Volontariato, ecc.), le Aziende pubbliche e private. Da molti anni gli studenti dell Istituto sono accolti nelle Aziende ed Istituzioni della Provincia di Brescia durante il periodo estivo e, di recente anche in quello scolastico, per la realizzazione di percorsi di alternanza

21 Istituto di Istruzione Superiore Piero Sraffa scuola - lavoro. In molte occasioni l Istituto ha collaborato alla progettazione e alla realizzazione di iniziative, che hanno coinvolto gli Enti Locali e le realtà economico/sociali territoriali. Esso è inoltre sede: del Centro Permanente di Documentazione Didattica per la provincia di Brescia, dove sono raccolti materiali e documenti prodotti dagli Istituti Professionali di tutta Italia; dello Sportello H-Orientamento che offre consulenza formativa e informativa nell ambito della disabilità; del Centro Territoriale Supporto Nuove Tecnologie Disabilità (CTS/NTD) di Brescia che promuove iniziative specifiche di formazione e consulenza sui supporti tecnologici nella didattica con allievi disabili. L Istituto si caratterizza inoltre per un utenza proveniente da varie località dalla provincia: la succursale di P.ta SS. Francesco e Chiara accoglie gli allievi che arrivano prevalentemente dalle zone Nord e Ovest del Comune di Brescia e della provincia, mentre nella sede di Via Comboni confluiscono gli allievi provenienti dalle zone Est e Sud. L elevato pendolarismo presente tra gli studenti dell Istituto ha richiesto una progettazione organizzativa adeguata, per evitare situazioni di disagio che si possano ripercuotere sull apprendimento degli alunni. Pagina 21

22 Quadri orari e curricoli Orario giornaliero 8,00-14,00 Curricoli Attualmente nell istituto Sraffa convivono vecchio e nuovo ordinamento: le classi prime, seconde e terze rientrano nel nuovo ordinamento che è caratterizzato dalla durata quinquennale e dal conseguimento del diploma di istruzione professionale; le classi quarte e quinte appartengono al vecchio ordinamento (biennio post-qualifica) che consente di conseguire il diploma di tecnico. Tecnico della Gestione Aziendale (biennio post -qualifica) Vecchio ordinamento Professionale nell ambito economico aziendale, denominato Tecnico della gestione aziendale nel vecchio ordinamento e Servizi commerciali nel nuovo ordinamento. Il Tecnico della Gestione Aziendale consegue una preparazione finale che gli consente di lavorare nell area amministrativa di aziende e negli studi professionali con competenze contabili (esecuzione e rielaborazione delle rilevazioni contabili, determinazione del reddito e del patrimonio, redazione del bilancio d esercizio, gestione del personale) ed informatiche. Pagina 22

23 A R E A D I N D I R I Z Z O A R E A C O M U N E Istituto di Istruzione Superiore Piero Sraffa Materie Ore settimanali Italiano 4 4 Storia 2 2 Matematica 3 3 Prima Lingua straniera 3 3 Educazione fisica 2 2 Religione 1 1 Economia d Azienda 7 8 Geografia delle risorse 2 Diritto ed Economia 3 4 Informatica gestionale / Seconda lingua straniera 3 * 3 * Applicazioni gestionali 3 ** 3 ** TOTALE ORE * Scelta legata all indirizzo scelto: linguistico o informatico ** Ore di compresenza con Economia d Azienda ALTERNANZA SCUOLA - LAVORO: almeno 132 ore nel biennio Prospettive di studio Prospettive di lavoro Il tecnico della gestione aziendale ha libero accesso a tutte le facoltà universitarie e ai corsi post-diploma. Il diploma consente di partecipare a tutti i concorsi pubblici. Il tecnico della gestione aziendale può avere mansioni sia di dipendente che di capo settore e/o essere gestore di aziende di servizi commerciali. Per gli allievi del IV e V anno, l Istituto organizza stage presso aziende di settore. L Istituto offre a tutti l opportunità di frequentare attività extra-ordinamentali e di approfondimento. IV V Pagina 23

24 A R E A D I N D I R I Z Z O A R E A C O M U N E Servizi Commerciali (Nuovo ordinamento) Il Diplomato in Istruzione Professionale nell indirizzo Servizi Commerciali ha competenze professionali che gli consentono di supportare operativamente le aziende del settore sia nella gestione dei processi amministrativi e commerciali sia nell attività di promozione delle vendite. In tali competenze rientrano anche quelle riguardanti la promozione dell immagine aziendale attraverso l utilizzo delle diverse tipologie di strumenti di comunicazione, compresi quelli pubblicitari. 1 biennio 2 biennio 5 anno I II III IV V Lingua e letteratura italiana Storia Lingua inglese Matematica Diritto ed economia 2 2 Scienze della Terra e Biologia 2 2 Scienze motorie e sportive Religione o attività alternative Scienze integrate (Fisica) 2 Scienze integrate (Chimica) 2 Informatica e laboratorio 2 2 Tecniche professionali dei servizi commerciali Laboratorio di tecniche professionali dei servizi commerciali 2 * 2 * 2 * 2 * 2 * Seconda lingua straniera Diritto ed economia Tecniche di comunicazione TOTALE ORE * ore di compresenza con Tecniche professionali dei servizi commerciali Pagina 24

25 Finalità generali e specifiche Competenze Istituto di Istruzione Superiore Piero Sraffa È in grado di: ricercare ed elaborare dati concernenti mercati nazionali e internazionali; contribuire alla realizzazione della gestione commerciale e degli adempimenti amministrativi ad essa connessi; contribuire alla realizzazione della gestione dell area amministrativo-contabile; contribuire alla realizzazione di attività nell area marketing; collaborare alla gestione degli adempimenti di natura civilistica e fiscale; utilizzare strumenti informatici e programmi applicativi di settore; organizzare eventi promozionali; utilizzare tecniche di relazione e comunicazione commerciale, secondo le esigenze del territorio e delle corrispondenti declinazioni; comunicare in almeno due lingue straniere con una corretta utilizzazione della terminologia di settore; collaborare alla gestione del sistema informativo aziendale. A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato nel servizi commerciali consegue le competenze necessarie per: individuare le tendenze dei mercati locali, nazionali e internazionali; interagire nel sistema aziendale e riconoscere i diversi modelli di strutture organizzative aziendali; svolgere attività connesse all attuazione delle rilevazioni aziendali con l utilizzo di strumenti tecnologici e software applicativi di settore; contribuire alla realizzazione dell amministrazione delle risorse umane con riferimento alla gestione delle paghe, al trattamento di fine rapporto e dai connessi adempimenti previsti dalla normativa vigente; Pagina 25

26 interagire nell area della logistica e della gestione del magazzino con particolare attenzione alla relativa contabilità; interagire nell area della gestione commerciale per le attività relative al mercato e finalizzate al raggiungimento della customer satisfaction; partecipare ad attività dell area marketing ed alla realizzazione di prodotti pubblicitari; realizzare attività tipiche del settore turistico e funzionali all organizzazione di servizi per la valorizzazione del territorio e per la promozione di eventi; applicare gli strumenti dei sistemi aziendali di controllo di qualità e analizzare i risultati; interagire col sistema informativo aziendale anche attraverso l uso di sistemi informatici e telematici. Tecnico dei Servizi Sociali (biennio post -qualifica) Vecchio ordinamento Professionale nell ambito sociale denominato Tecnico dei Servizi Sociali nel vecchio ordinamento e Servizi Socio-Sanitari nel nuovo ordinamento. Il Tecnico dei Servizi Sociali è in grado di programmare interventi mirati a risolvere i problemi emergenti dal sociale, in particolare è in grado di svolgere l attività di educatore negli asili nidi e di operatore per l autonomia in ambito educativo. Pagina 26

27 A R E A D I N D I R I Z Z O A R E A C O M U N E Istituto di Istruzione Superiore Piero Sraffa Materie Ore settimanali IV V Italiano 4 4 Storia 2 2 Lingua straniera 3 3 Matematica 3 3 Educazione fisica 2 2 Religione 1 1 Psicologia generale e applicata 5 5 Diritto ed Economia 3 3 Tecnica amministrativa 2 3 Cultura medico-sanitaria 5 4 TOTALE ORE ALTERNANZA SCUOLA - LAVORO: almeno 132 ore nel biennio Prospettive di studio Prospettive di lavoro Questo indirizzo permette di accedere ad ogni facoltà universitaria, in particolare a quelle di indirizzo psicosocio-pedagogico, infermieristico-motorio, sanitarioriabilitativo. Le competenze raggiunte consentono di lavorare presso strutture che si occupano di assistenza ai soggetti svantaggiati e di servizi educativi presso gli asili nido ed altre strutture comunitarie. Pagina 27

28 A R E A D I N D I R I Z Z O A R E A C O M U N E Servizi Socio-Sanitari (Nuovo ordinamento) Il Diplomato in Istruzione Professionale dell indirizzo Servizi Socio-sanitari, possiede le competenze necessarie per organizzare ed attuare interventi adeguati alle esigenze socio-sanitarie di persone e comunità, per la promozione della salute e del benessere bio-psico-sociale. 1 biennio 2 biennio I II III IV V Lingua e letteratura italiana Storia Lingua inglese Matematica Diritto ed economia 2 2 Scienze della Terra e Biologia anno Scienze motorie e sportive Religione o attività alternative Scienze integrate (Fisica) 2 Scienze integrate (Chimica) 2 Scienze umane e sociali 4 * 4 * Espressioni grafiche (Disegno) 2 * Educazione musicale 2 * Metodologie operative Seconda lingua straniera Igiene e cultura medico-sanitaria Psicologia generale e applicata Legislazione socio-sanitaria Tecnica amministrativa ed economia sociale 2 2 TOTALE ORE * 1 ora di compresenza con Metodologie operative Finalità generali e specifiche Pagina 28 È in grado di: partecipare alle rilevazione dei bisogni socio-sanitari del territorio attraverso l interazione con soggetti istituzionali e professionale; rapportarsi ai componenti Enti pubblici e privati an-

29 Istituto di Istruzione Superiore Piero Sraffa che per orientare l utenza verso idonee strutture; intervenire nella gestione dell impresa socio sanitaria e nella promozione di rete di servizio per attività di assistenza e di animazione sociale; partecipare alla rilevazione dei bisogni socio-sanitari del territorio attraverso l interazione con soggetti istituzionali e professionali; rapportarsi ai competenti Enti pubblici e privati anche per orientare l utenza verso idonee strutture; intervenire nella gestione dell impresa socio-sanitaria e nella promozione di reti di servizio per attività di assistenza e di animazione sociale; applicare la normativa vigente relativa alla privacy e alla sicurezza sociale e sanitaria; organizzare interventi a sostegno dell inclusione sociale di persone, comunità e fasce deboli; interagire con gli utenti del servizio e predisporre piani individualizzati di intervento; individuare soluzioni corrette ai problemi organizzativi, psicologici e igienicosanitari della vita quotidiana; utilizzare metodi e strumenti di valutazione e monitoraggio della qualità del servizio erogato nell ottica del miglioramento e della valorizzazione delle risorse. Competenze A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato nei Servizi socio-sanitari consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze: utilizzare metodologie e strumenti operativi per collaborare a rilevare i bisogni socio-sanitari del territorio e concorrere a predisporre ed attuare progetti individuali, di gruppo e di comunità; gestire azioni di informazione e di orientamento dell utente per facilitare l accessibilità e la fruizione autonoma dei servizi pubblici e privati presenti sul territorio; collaborare nella gestione di progetti e attività dell impresa sociale ed utilizzare strumenti idonei per promuovere reti territoriali formali ed informali; Pagina 29

30 contribuire a promuovere stili di vita rispettosi delle norme igieniche, della corretta alimentazione e della sicurezza, a tutela del diritto alla salute e del benessere delle persone; utilizzare le principali tecniche di animazione sociale, ludica e culturale; realizzare azioni, in collaborazione con altre figure professionali, a sostegno e a tutela della persona con disabilità e della sua famiglia, per favorire l integrazione e migliorare la qualità della vita; facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e contesti diversi, attraverso linguaggi e sistemi di relazione adeguati; utilizzare strumenti informativi per la registrazione di quanto rilevato sul campo; raccogliere, archiviare e trasmettere dati relativi alle attività professionali svolte ai fini del monitoraggio e della valutazione degli interventi e dei servizi. Maggio Lavoro di gruppo a Bremerhaven (Comenius) Pagina 30

31 A R E A D I N D I R I Z Z O A R E A C O M U N E Istituto di Istruzione Superiore Piero Sraffa Amministrazione, Finanza e Marketing Curvatura Sociale Il Diplomato in Amministrazione, Finanza e Marketing ha competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi e processi aziendali, degli strumenti di marketing, dell economia sociale e dell amministrazione e gestione delle a- ziende del settore non profit. Integra le competenze dell ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell azienda e contribuire sia all innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell impresa inserita nel contesto internazionale. 1 biennio 2 biennio I II III IV V Lingua e letteratura italiana Storia Lingua inglese Matematica Diritto ed economia 2 2 Scienze della Terra e Biologia 2 2 Scienze motorie e sportive Religione o attività alternative Scienze integrate (Fisica) 2 Scienze integrate (Chimica) 2 Informatica Geografia 3 3 Seconda lingua straniera Economia aziendale Diritto Economia politica TOTALE ORE anno Pagina 31

32 Peculiarità della curvatura sociale Cos è il Terzo Settore? Nell'ambito dell'autonomia scolastica, vista la crescente domanda di addetti agli uffici amministrativi del Terzo Settore, l'istituto Sraffa offre un percorso che, oltre a fornire le conoscenze e le competenze previste per i diplomati del settore "Amministrazione, Finanza e Marketing", amplia la loro preparazione attraverso specifici interventi di programmazione e di curvatura, approfondendo le conoscenze e le competenze specifiche che vengono richieste dalla gestione di realtà afferenti al Terzo Settore. In particolare il nostro diplomato, al termine del percorso, conosce ed è in grado di gestire la speciale contabilità, lo specifico regime fiscale e giuridico delle imprese e degli enti no-profit. In particolare, tenendo ben presente la specificità del percorso di Curvatura Sociale, gli studenti approfondiscono nelle materie curricolari del I biennio, quali Italiano, Storia, Lingue straniere, Diritto e Geografia, i seguenti temi specifici in ambito sociale : la tutela della famiglia nella Costituzione; l evoluzione del concetto di famiglia nella storia. Nel II biennio, la Curvatura Sociale si concretizza in approfondimenti sulla gestione amministrativa di associazioni, enti e fondazioni No Profit attraverso moduli condivisi tra i docenti delle discipline di indirizzo. A tutto ciò, si aggiunge un ora settimanale in compresenza di Italiano e Lingua straniera nella quale si approfondiscono i temi specifici di indirizzo nelle discipline umanistiche. In questo modo, il futuro Diplomato in Amministrazione, Finanza e Marketing presso l Istituto Sraffa acquisisce una serie di conoscenze/competenze di tipo amministrativo ed economico, ma anche psicologico/ scientifico, dell ambiente lavorativo in cui potrà trovarsi ad essere protagonista. Il "Terzo settore" è una forma identificativa di una panoramica di attività che sta acquisendo via via sempre d i p i ù u na p r op r ia c on n ot a z i on e a nc h e s e, Pagina 32

33 Finalità generali e specifiche Istituto di Istruzione Superiore Piero Sraffa nell immaginario collettivo non ancora informato, tende ad essere confuso con il settore terziario, di cui tuttavia è una parte. Si tratta di un insieme di servizi che sono gestiti da privati ma non con logiche di mercato e di profitto. Il Terzo Settore in Italia è rappresentato da una moltitudine di Fondazioni, Enti, Associazioni, Organizzazioni non Lucrative di Utilità sociale (ONLUS), che nell'ultimo decennio hanno avuto un incremento esponenziale, generando di fatto nuove occupazioni che richiedono competenze e conoscenze specifiche fino ad oggi non reperibili nell'impianto formativo preesistente. È un universo molto vasto, composto da soggetti disomogenei, che però riescono ad individuare le esigenze di una società civile moderna e si impegnano a sviluppare nuove offerte per rispondere, su un piano di sussidiarietà orizzontale con gli Enti Pubblici, alle richieste nel campo dell'assistenza, della cultura, dello sport ecc., e tendono a integrare e in parte a sostituire l'intervento dello Stato (sanità, assistenza agli emarginati, certi tipi di istruzione, promozione culturale ecc.). È un nuovo tipo di economia sociale che si può immaginare a strati dove, al livello più basso, si incontra il volontario che offre la sua opera per uno scopo morale ed etico ma, salendo di gradino in gradino, si incontrano le associazioni, le organizzazioni non governative, le ONLUS, le cooperative sociali e poi ancora i consorzi fra cooperative. Con la riforma della scuola superiore è possibile, nell'ambito dell'autonomia scolastica, adeguare i programmi e i quadri orari in relazione alle esigenze del territorio e del mercato del lavoro, e dunque preparare diplomati con competenze settoriali e specifiche, rispondenti alle necessità delle imprese. Il nostro diplomato, quindi, attraverso il percorso generale, integrato dalle attività che rientrano nella Curvatura Sociale, è in grado di: Pagina 33

34 rilevare le operazioni gestionali utilizzando metodi, strumenti, tecniche contabili ed extracontabili in linea con i principi nazionali ed internazionali; redigere e interpretare i documenti amministrativi e finanziari aziendali; gestire adempimenti di natura fiscale; collaborare alle trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali dell azienda; svolgere attività di marketing; collaborare all organizzazione, alla gestione e al controllo dei processi aziendali; utilizzare tecnologie e software applicativi per la gestione integrata di amministrazione, finanza e marketing; riconoscere le procedure contabili delle imprese che operano nel Terzo Settore; elaborare il bilancio di un ente defiscalizzato; elaborare e redigere convenzioni da sottoscrivere con gli enti territoriali, privati e pubblici. Pagina 34 Competenze A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. 1. Riconoscere e interpretare: le tendenze dei mercati locali, nazionali e globali anche per coglierne le ripercussioni in un dato contesto; i macrofenomeni economici nazionali e internazionali per connetterli alla specificità di un azienda; i cambiamenti dei sistemi economici nella dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche storiche e nella dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culture diverse. 2. Individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica e fiscale con particolare riferimento alle attività aziendali. 3. Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi con riferimento alle differenti tipologie di imprese.

35 Istituto di Istruzione Superiore Piero Sraffa 4. Riconoscere i diversi modelli organizzativi aziendali, documentare le procedure e ricercare soluzioni efficaci rispetto a situazioni date. 5. Individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione delle risorse umane. 6. Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l ausilio di programmi di contabilità integrata. 7. Applicare i principi e gli strumenti della programmazione e del controllo di gestione, analizzandone i risultati. 8. Inquadrare l attività di marketing nel ciclo di vita dell azienda e realizzare applicazioni con riferimento a specifici contesti e diverse politiche di mercato. 9. Orientarsi nel mercato dei prodotti assicurativofinanziari, anche per collaborare nella ricerca di soluzioni economicamente vantaggiose. 10. Utilizzare i sistemi informativi aziendali e gli strumenti di comunicazione integrata d impresa, per realizzare attività comunicative con riferimento a differenti contesti. 11. Analizzare e produrre i documenti relativi alla rendicontazione sociale e ambientale, alla luce dei criteri sulla responsabilità sociale d impresa. Maggio Foto di gruppo a Bremerhaven (Comenius) Pagina 35

36 I progetti Grazie alla legge sull Autonomia Scolastica che permette ad ogni singolo istituto di ampliare la didattica curricolare mediante progetti che integrino la normale programmazione, l Istituto ha inteso sviluppare particolari tematiche disciplinari per arricchire la propria offerta formativa e potenziare il percorso scolastico degli alunni. Si elencano di seguito i progetti approvati per il 2012/2013. Pagina 36 Educazione alla salute Prevenzione HIV (associazione Essere Bambino) (Classi terze). Educare ad una sessualità consapevole: consultorio (Classi prime). Educare ad una sessualità consapevole: incontro con il ginecologo (Classi seconde). Educare ad una sessualità consapevole: incontro con assistente sociale e psicologo (Classi terze e quarte) Diabete: prevenire è meglio che curare (Classi terze, quarte e quinte dell indirizzo sociale). Quando l'imprevisto entra nella nostra vita: il trauma (prevenzione tumori) in collaborazione con la Clinica S.Anna (Classi seconde dell indirizzo sociale). AVIS - propaganda per la cultura della solidarietà (Classi quinte). ADMO - progetto dono (Classi quinte). AIDO - donare è semplicemente importante (Classi quinte). PRIMO SOCCORSO in collaborazione con Cosp Mazzano (Classi quinte). Disturbi del comportamento alimentare in collaborazione con Clinica S. Anna (Classi quarte). Comportamento stradale e sicurezza nel traffico (Classi prime). Ho scelto la protezione civile (Classi terze). Disturbi del comportamento alimentare in collabo-

37 Educazione stradale Istituto di Istruzione Superiore Piero Sraffa razione con la Clinica S.Anna (classi quarte). Gli incidenti stradali incontri con membri dell associazione familiari delle vittime di strada (Classi seconde). Uscite con le pattuglie della polizia locale (Classi quinte). Diffondere la cultura della sicurezza stradale (Classi quarte).. E se succedesse a me - Riflessioni sul tema della sicurezza stradale e della prevenzione - Spettacolo teatrale e dibattito con il Corpo della Polizia Locale (Classi quinte). Educazione allo sport Progetto sperimentale di alternanza scuola - lavoro Progetto S.P.O.R.T. (Classi prime, seconde e terze). Corso di danza moderna/hip hop (Alcune classi). Progetto Ultimate - Frisbee (Alcune classi). Danza brasiliana Capoeira (Classi seconde). Corso di educazione visiva finalizzato alla pratica comunicativa che comprende una prima parte intitolata capire l immagine ed una seconda intitolata produrre l immagine, in collaborazione con la Fondazione Brescia Solidale. Educazione alla Cittadinanza e all Intercultura Crisi o manipolazione finanziaria internazionale? (Classi quinte indirizzo aziendale). Banca Etica: una proposta di finanza alternativa (Classi quinte indirizzo socio-sanitario) Quale ruolo per l'informazione oggi? (Classi quarte indirizzo sociale). Il fenomeno del razzismo e integrazione con l'alterità (classi prime) Diversamente: alla scoperta dei mondi del volontariato per gli altri e per sé (Classi terze). Educazione alla cittadinanza e alla solidarie- Pagina 37

38 Progetto LAIV tà (Classi terze, quarte e quinte). Incontri con la giustizia penale (Classi seconde, terze e quarte). Tracce. Io, gli altri, il passato, il presente e il futuro. Eureka. La memoria logica - laboratorio di danza e teatro riservato alle classi seconde per avvicinare alla matematica realizzato in collaborazione con la Fondazione Cariplo. Tracce. Io, gli altri, il passato, il presente e il futuro. Shoah. La memoria storica - laboratorio di danza e teatro riservato alle classi terze realizzato in collaborazione con la Fondazione Cariplo. Percorsi letterari Educazione linguistica Giallo in fabula - percorso di scrittura e lettura accompagnata dalla musica (Classi seconde). In-canto poetico (1 biennio). La maratona della lettura con il patrocino della Rete Biblioteche Scolastiche Centro. Scambio culturale con il lycée L. de Vinci di Amboise (Francia) riservato alle classi seconde e terze. Stage linguistico in un paese anglofono - una settimana di approfondimento linguistico riservata alle classi terze dell indirizzo sociale. Stage linguistico in Francia - una settimana in Costa Azzurra o a Parigi riservata alle classi terze, quarte e quinte. Comenius: Solutions for Social Inclusion in Europe riservato alle classi quinte dell indirizzo aziendale - linguistico. English conversation - riservato alle classi quarte in orario curricolare e per le classi quinte in orario e- xtrascolastico a carattere volontario. Pagina 38

39 Spazio Europa Istituto di Istruzione Superiore Piero Sraffa L avvenire dell Unione europea, la sua influenza, dipenderanno molto dalla sua capacità di accompagnare il movimento verso la società conoscitiva che dovrà mirare ad essere una società di giustizia e di progresso, fondata sulla sua ricchezza e la sua diversità culturale. Un obiettivo ambizioso che la Comunità Europea sta cercando in tutti i modi di perseguire, soprattutto con la messa in opera dei Programmi Europei, affinché la posizione di ciascuno nello spazio del sapere e della competenza possa essere decisiva. Questa posizione relativa, che si può qualificare come «rapporto conoscitivo», strutturerà sempre più fortemente le nostre società. La facoltà di rinnovo e l innovazione, dipenderanno dai legami fra la produzione del sapere nella ricerca e la sua trasmissione attraverso l istruzione e la formazione. Per il raggiungimento di questo obiettivo, la comunicazione svolgerà... un ruolo indispensabile, sia per la produzione delle idee che per la loro circolazione. Il nostro istituto ha abbracciato con convinzione l idea che i nostri studenti, cioè i cittadini dell Europa di do- Pagina 39

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