VISTA la L.R. Lombardia n. 30/2003 Disciplina delle attività di somministrazione di alimenti e bevande e successive modifiche ed integrazioni;
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- Guido Grande
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1 bar LA GIUNTA COMUNALE VISTA la L.R. Lombardia n. 30/2003 Disciplina delle attività di somministrazione di alimenti e bevande e successive modifiche ed integrazioni; VISTA la D.G.R. n. VII/17516 del 17/05/2004 avente ad oggetto Disposizioni ed elementi che i Comuni devono tenere in considerazione per predisporre i criteri di programmazione relativi al rilascio di nuove autorizzazioni per il settore dei pubblici esercizi ; VISTA la D.G.R. n. VIII/ del 23/01/2008 avente ad oggetto Indirizzi generali per il rilascio, da parte dei Comuni, delle autorizzazioni relative alle attività di somministrazione di alimenti e bevande della Legge Regionale n.30/2003, ed in particolare il punto 12.2, in base al quale i Comuni dotati di programmazione sono tenuti ad aggiornare la stessa entro 180 giorni dalla sua scadenza; VISTE le deliberazioni di Giunta Comunale n. 01 del 08/01/2007 e n. 108 del 14/07/2008 con le quali venivano approvate le relazioni per la determinazione dei criteri di programmazione e di predisposizione degli indirizzi per il rilascio di autorizzazione di attività di pubblico esercizio; VISTA la relazione presentata dal Responsabile del Servizio, quale proposta per la verifica dei criteri di programmazione e per la predisposizione degli indirizzi per il rilascio di autorizzazioni relative all attività di pubblici esercizi qui allegata quale parte integrante; DATO ATTO che il territorio comunale è considerato come zona unica e ritenuta la stessa ottimale in relazione ai contesti residenziali, viabilistici e dei servizi esistenti sul territorio; PRESO ATTO dall analisi condotta sull andamento demografico, sulla capacità di spesa e sulla quantificazione della domanda e dell offerta e viste le conclusioni addotte ai fini dell individuazione del parametro numerico utile per il rilascio di nuove autorizzazioni per l attività di pubblici esercizi; ACQUISITO l allegato parere favorevole di regolarità tecnica ai sensi e per gli effetti dell art. 49 del T.U. approvato con D.Lgs n. 267 del 18/08/2000; CON voti unanimi favorevoli, espressi nei modi e forme di legge; DELIBERA DI DARE ATTO CHE non vi sono rilievi e riserve da esporsi su quanto formulato nella relazione allegata al presente atto come parte integrante e sostanziale, configurandosi la stessa quale atto preparatorio alla determinazione dei criteri di programmazione e di predisposizione degli indirizzi per il rilascio di autorizzazioni di attività di pubblico esercizio, da sottoporre, in via definitiva, all esame dell organo consiliare, ad acquisizione avvenuta da parte della Commissione Provinciale di cui all art. 20 della L.R. Lombardia n. 30/2003;
2 DI DARE ATTO altresì che, per l aumento della popolazione residente e fluttuante, esistono i presupposti per il rilascio di nuove autorizzazioni per l esercizio dell attività di somministrazione di alimenti e bevande al pubblico; DI DICHIARARE, con separata ed unanime votazione espressa nei modi e forme di legge, la presente deliberazione immediatamente eseguibile, ai sensi e per gli effetti dell art. 134 c. 4 del T.U. approvato con D.Lgs n. 267 del 18/08/2000. Seguono allegati.
3 OGGETTO: Relazione in merito alla verifica dei criteri di programmazione e la predisposizione degli indirizzi per il rilascio di autorizzazioni relativa all attività di pubblici esercizi. IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO La Giunta Regionale, con deliberazione n. VIII/ del 23/01/2008 ha stabilito le disposizioni e gli elementi che i Comuni devono tenere in considerazione per predisporre i criteri di programmazione relativi al rilascio di nuove autorizzazioni per il settore dei pubblici esercizi. Tali criteri possono essere determinati, previo analisi dell assetto territoriale in rapporto alla popolazione residente e fluttuante nonché agli esercizi già operanti. Ai fini della conoscenza dell andamento demografico della popolazione residente e di eventuali flussi dall esterno, si rileva che: Il territorio comunale di Sannazzaro de Burgondi ha una superficie di Kmq 23,29; All'interno del territorio comunale, oltre al nucleo abitato principale di Sannazzaro capoluogo, dove si concentra la quasi totalità della popolazione residente nel Comune, sono presenti tre frazioni di tradizionale individuazione: Mezzano posto a sud-ovest e Buscarella e Savasini posti a sud nel territorio comunale. Il peso percentuale, in rapporto alla popolazione residente è così suddiviso: Capoluogo 95% e Frazioni 5%; Gli ampliamenti residenziali previsti dai piani di lottizzazione approvati prevedono un ulteriore incremento demografico di circa 600 abitanti nei prossimi dieci anni; In merito alla popolazione fluttuante si precisa: Il Comune si inserisce in un'area di antica vocazione rurale, dove attualmente è tuttavia l'industria a ricoprire un ruolo preminente nell'economia, grazie alla presenza, in Sannazzaro, del polo petrolchimico della ENI spa, localizzato ad ovest nel territorio, a ridosso del confine con il Comune di Ferrera Erbognone, e separato dal centro urbano dalla circonvallazione, presenza che rende Sannazzaro un centro importante della Lomellina e meta di pendolari provenienti dai comuni limitrofi, oltre alla presenza di circa dipendenti di ditte esterne, impiegati presso detto stabilimento, che a turnazione soggiornano nel territorio comunale; si dovrà aggiungere, altresì, la convergenza di ulteriore personale legata all indotto (servizi di logistica, manutenzione, forniture, e altre attività esternalizzate) che si affianca ad un attività economica così forte e radicata, stimata all incirca in 500 persone; per la presenza dei plessi scolastici (Scuola per l Infanzia, Scuola Primaria, Scuola Secondaria) frequentata anche da alunni dei Comuni limitrofi, per la presenza dell Associazione Pro-Loco e per la presenza di attività produttive di circa 464 unità locali esistenti in Sannazzaro dè Burgondi.
4 Considerato che sono giunte allo scrivente Comune n. 1 richiesta per l apertura di nuovo esercizio per l attività di somministrazione di alimenti e bevande e analizzata l offerta esistente dei pubblici esercizi si fanno le seguenti osservazioni: Alla data odierna nel Comune di Sannazzaro dè Burgondi sono presenti 28 esercizi per la somministrazione al pubblico di alimenti e bevande; Il Comune di Sannazzaro dè Burgondi è composto di più nuclei abitati tradizionalmente individuati, Sannazzaro capoluogo e i nuclei frazionali di Buscarella, Mezzano e Savasini; dal punto di vista delle attività di somministrazione, tuttavia, i nuclei frazionali non hanno consistenza demografica tale da poter essere configurati come zone distinte, pertanto, ai fini dei presenti Criteri, il territorio di Sannazzaro dè Burgondi verrà considerato come zona unica. Si dà atto che la Regione Lombardia con la deliberazione n. VIII/ del 23/01/2008, ha individuato 11 denominazioni che le attività di somministrazione di alimenti e bevande possono assumere in relazione all attività svolta ed in conformità all autorizzazione sanitaria, individuando le seguenti tipologie: a) ristorante, trattoria, osteria con cucina e simili: esercizi in cui è prevalente la somministrazione di pasti preparati in apposita cucina con menù che include una sufficiente varietà di piatti e dotati di servizio al tavolo; b) esercizi con cucina tipica lombarda: ristorante, trattoria, osteria in cui è prevalente l utilizzo di alimenti e bevande tipici della tradizione locale o regionale; c) tavole calde, self service, fast food e simili: esercizi in cui è prevalente la somministrazione di pasti preparati in apposita cucina ma privi di servizio al tavolo; d) pizzerie e simili: esercizi della ristorazione, con servizio al tavolo, in cui è prevalente la preparazione e la somministrazione del prodotto pizza ; e) bar gastronomici e simili: esercizi in cui si somministrano alimenti e bevande, compresi i prodotti di gastronomia preconfezionati o precotti usati a freddo ed in cui la manipolazione dell esercente riguarda l assemblaggio, il riscaldamento, la farcitura e tutte quelle operazioni che non equivalgono né alla produzione né alla cottura; f) bar-caffe e simili: esercizi in cui è prevalente la somministrazione di bevande, comprese quelle alcoliche di qualsiasi gradazione, nonché di dolciumi e spuntini; g) bar pasticceria, bar gelateria, cremeria, creperia e simili: bar caffè caratterizzati dalla somministrazione di una vasta varietà di prodotti di pasticceria, gelateria e
5 dolciari in genere; h) wine bar, birrerie, pub, enoteche, caffetterie, sala da the e simili: esercizi prevalentemente specializzati nella somministrazione di specifiche tipologie di bevande eventualmente accompagnate da somministrazione di spuntini, pasti e/o piccoli servizi di cucina; i) disco-bar, piano bar, american-bar, locali serali e simili: esercizi in cui la somministrazione di alimenti e bevande è accompagnata a servizi di intrattenimento che ne caratterizzano l attività; j) discoteche, sale da ballo, locali notturni: esercizi nei quali la somministrazione al pubblico di alimenti e bevande viene svolta congiuntamente ad attività di trattenimento, ma quest ultima è prevalente rispetto alla prima; k) stabilimenti balneari ed impianti sportivi con somministrazione: esercizi in cui la somministrazione al pubblico di alimenti e bevande viene svolta congiuntamente all attività di svago, ma quest ultima è prevalente rispetto alla prima. Dall esposizione fatta, l analisi e la quantificazione dell offerta in rapporto alla potenzialità della domanda, presenta le seguenti risultanze, che variano la situazione esistente: Popolazione Popolazione Totale Parametro Autorizzazioni Autorizz.. Autorizz. residente fluttuante popolazione rilasciabili esistenti disponibili /270 29,49 28,00 01 Si propone inoltre, in conformità della deliberazione n. VIII/ del 23/01/2008, indirizzi generali per il rilascio da parte dei Comune delle autorizzazioni relative alle attività di somministrazione di alimenti e bevande in attuazione della L.R. Lombardia n. 30/2003, l orario di apertura e chiusura al pubblico degli esercizi si somministrazione di alimenti e bevande: 1. ORARIO GIORNALIERO Esercizi nei quali la somministrazione di alimenti e bevande costituisce attività prevalente. Esercizi compresi nelle denominazioni di cui al punto 6.1 della D.G.R. n. VIII/006495, relativamente alle lettere a), b), c), d), e), f), g), h). FASCIA ORARIA Tra le ore 05,00 e le ore 02,00 del giorno successivo. Nel rispetto di tale limite l esercente determina liberamente l orario di apertura e di chiusura del proprio esercizio. L orario di chiusura può essere posticipato dal Comune, su richiesta dell esercente, a condizione che lo stesso si impegni a garantire di non arrecare danno alla quiete
6 pubblica attraverso idonee misure di mitigazione relative anche al decoro urbano dell area immediatamente adiacente all esercizio. Per particolari esigenze di servizio al cittadino, possono autorizzare specifiche deroghe all orario di apertura mattutino, comunque garantendo una fascia oraria di chiusura notturna di non meno di quattro ore. Esercizi che, congiuntamente alla somministrazione di alimenti e bevande, effettuano attività di intrattenimento danzante e/o musicale di svago. Esercizi compresi nelle denominazioni di cui al punto 6 della D.G.R. n. VIII/006495, relativamente alla lettere i), j) k). FASCIA ORARIA Tra le ore 07,00 e le ore 03,00 del giorno successivo. Nel rispetto di tale limite l esercente determina liberamente l orario di apertura e di chiusura del proprio esercizio. 2. OBBLIGHI DEGLI ESERCENTI SUGLI ORARI I titolari degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande hanno l obbligo di comunicare preventivamente al Comune l orario adottato sulla base dell attività esercitata che può essere differenziato per giorni della settimana e per periodi dell anno nel rispetto dei limiti minimi e massimi e di renderlo noto al pubblico con l esposizione di apposito cartello ben visibile sia all interno che all esterno del locale. L orario scelto dall esercente può essere continuativo o comprendere un intervallo di chiusura intermedia. La scelta dell orario deve essere comunicata al Comune, sia in caso di nuova apertura dell esercizio che di subingresso o di trasferimento in altra sede. Tale comunicazione deve essere effettuata prima dell inizio dell attività. L esercente è tenuto ad osservare l orario prescelto e a comunicare al Comune con almeno due giorni di anticipo, l eventuale modifica non occasionale dell orario di apertura e chiusura; 3. ORARI DEGLI ESERCIZI A CARATTERE MISTO Gli esercizi a carattere misto, che congiuntamente all attività di somministrazione di alimenti e bevande svolgono altre attività commerciali o di servizi, osservano l orario di apertura e chiusura previsto per l attività prevalente. Il carattere di prevalenza è determinato con riguardo alla superficie destinata a ciascuna attività. Gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, collocati all interno degli impianti stradali di distribuzione di carburanti sono tenuti ad osservare gli orari previsti per l attività prevalente. Detti esercizi di somministrazione di alimenti e bevande possono non osservare l obbligo di chiusura tra il turno antimeridiano ed il turno pomeridiano previsto per l attività prevalente. I Comuni di pertinenza possono
7 concedere l estensione dell orario, oltre quello stabilito per l attività prevalente ed entro i limiti previsti nel Comune medesimo, previa specifica richiesta del singolo esercizio di somministrazione di alimenti e bevande. 4. DEROGHE Nel periodo di carnevale ed in occasione della Sagra del Riso e della Sagra Patronale ed altre manifestazioni per le quali si provvederà di volta in volta, fermo restando l orario minimo obbligatorio di attività, gli esercenti possono protrarre l orario di chiusura dell attività fino alle ore 03,00 antimeridiane, mentre per il giorno 31 dicembre di ogni anno, l attività è consentita sino alle ore 04,00 antimeridiane. In occasione di altre speciali manifestazioni locali, verranno stabiliti di volta in volta, in sede di rilascio delle autorizzazioni temporanee e per gli esercizi esistenti, i relativi orari in riferimento alle caratteristiche di ogni singola manifestazione. La presente relazione è sottoposta all esame della Giunta Comunale per gli ulteriori adempimenti. Sannazzaro de B. IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO
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