Il potenziale viticolo della Toscana

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1 Il potenziale viticolo della Toscana newsletter Agenzia regionale toscana per le erogazioni in agricoltura n marzo 2008 In questa newsletter viene proposta una descrizione del settore produttivo viticolo toscano basata sullo stato al 31 gennaio 2008 dello schedario istituito con la legge regionale n. 21 del 2002 che disciplina la gestione ed il controllo del potenziale viticolo. Si tratta, in parte, di un aggiornamento dei dati presentati nel n. 19 del settembre 2006, relativi allo stato dello schedario riferito al 31 agosto Tuttavia, le variazioni intercorse che determinano i livelli attuali delle grandezze considerate sono da imputare oltre che alle dinamiche di settore anche al forte avanzamento nelle operazioni di registrazione sul sistema informatizzato predisposto da ARTEA. L enfasi è quindi rivolta alla presentazione dei livelli attuali delle grandezze analizzate e ogni confronto con i dati della newsletter n. 19 va effettuato con molta cautela. Nella tabella 1 e in quelle seguenti le aggregazioni per provincia sono basate sul comune della unità produttiva viticola (UTE) 1 di riferimento; in particolare le UTE con vigneti vengono analizzato in termini dimensionali, di composizione della SAU, di forma giuridica e per sesso ed età del conduttore. Successivamente, a partire dalla tabella 6, l attenzione viene focalizzata sulle caratteristiche delle unità vitate, considerando la densità e l età degli impianti, nonché le varietà coltivate; in tale contesto, per l aggregazione dei dati viene utilizzato il riferimento catastale. Infine, nell appendice vengono esposte le superfici delle principali varietà a livello di singolo comune. Figura 1 L azienda viticola in Toscana. Composizione della SAU 1, per provincia. AR FI GR LI LU MS PI PO PT SI Toscana 0% 25% 50% 75% 100% Altre colture arboree Seminativi e foraggere 1 La SAU complessiva dell azienda viticola risulta dalla somma tra la superficie vitata registrata nello schedario e le altre superfici SAU dichiarate nella Domanda Unica 2007 (Reg. CE 1782/2003). Nella fig. 1, anticipando alcuni dei dati esposti nella tabella 3, viene proposta una rappresentazione grafica della composizione della SAU dell azienda viticola, in Toscana e per ciascuna provincia. Il numero delle UTE con vigneti registrati negli archivio di ARTEA è pari a (cfr. tabella 1); più della metà, , ha in conduzione vigneti con una o più iscrizioni ad albi e/o elenchi 2. La corrispondente superficie vitata è pari a ettari e il 91% di tale superficie, ettari, risulta iscritta. Le province con le maggiori estensioni occupate dalle viti, Siena con ettari (che rappresentano il 33% del totale regionale) e Firenze con (il 28% del totale), sono anche quelle ove maggiore è l incidenza delle superfici iscritte: tale quota sfiora il 97% a Siena ed il 96% a Firenze. I vigneti si estende in misura rilevante anche nelle province di Grosseto con ettari (14% del totale), Arezzo con ettari (11%), Pisa, con ettari (5%) e Livorno con ettari (4%). Nelle restanti province (Lucca, Pistoia, Massa-Carrara e Prato) si trova il 4,5% del totale regionale. Tabella 1. UTE con vigneti e relative superfici, per tipo e per provincia. Situazione al 31 gennaio Provincia UTE con unità vitate con iscrizioni ad albi e/o elenchi n. % (1) / (3) ha % (2) / (4) UTE con unità vitate, in complesso n. ha % (1) (2) (3) (4) Arezzo , ,47 83, ,66 10,9 Firenze , ,53 95, ,17 28,3 Grosseto , ,92 92, ,90 14,1 Livorno , ,89 84, ,10 4,3 Lucca ,7 493,98 58, ,69 1,4 Massa-Carrara 101 6,8 167,01 26, ,42 1,0 Pisa , ,32 70, ,10 5,2 Pistoia ,4 602,58 72, ,03 1,4 Prato 47 26,3 340,77 79, ,26 0,7 Siena , ,05 96, ,08 32,8 Totale , ,51 90, ,42 100,0 Pagina 1 di 30

2 Le unità produttive (UTE) viticole Nelle tabelle 2a e 2b vengono disaggregati per classi di ampiezza della superficie vitata della UTE i dati esposti nella tabella 1. Si osserva come il 52,6% delle unità produttive viticole, ovvero in termini assoluti, dichiari non più di mezzo ettaro di vigneti; la superficie corrispondente è pari a ettari, che rappresentano il 5,5% del totale. Si tratta, in prevalenza, di soggetti che non hanno superfici iscritte (solo il 33,8% ne possiede), ma tale caratteristica varia molto da provincia a provincia: a Siena, Grosseto e Firenze è vero infatti il contrario, e anche i produttori molto piccoli tendono a iscrivere i propri vigneti (quasi l 80% a Siena, oltre il 55% sia a Grosseto che a Firenze). Al crescere della superficie vitata si osserva la riduzione del numero di UTE cui tali superfici risultano associate (il 28% presenta valori compresi tra 0,5 e 2 ettari, il 14% tra 2 e 10 ettari, solo il 5% superfici maggiori), mentre cresce la quota di quelle con iscrizioni (il 68% delle UTE con superficie vitata compresa tra 0,5 e 2 ettari, il 94% di quelle tra 2 e 10 ettari, il 99% di quelle nella classe tra 10 e 50 ettari, e tutte le aziende con superficie superiore a 50 ettari) 3. Considerando congiuntamente le due classi di maggiore ampiezza, cioè le UTE con oltre 10 ettari di vigneti, esse rappresentano circa il 5% del totale delle aziende cui corrisponde il 57% della superficie vitata complessiva. Tabella 2a. Numero di UTE con unità vitate dichiarate ed iscritte ad albi e/o elenchi, per classi di superficie vitata della UTE e provincia. UTE con sup. vitata inferiore a 0,5 ha UTE con sup. vitata tra 0,5 e 2 ha UTE con sup. vitata tra 2 e 10 ha UTE con sup. vitata tra 10 e 50 ha UTE con sup. vitata superiore a 50 ha Provincia di cui: UTE con UV iscritte Di cui: UTE con UV iscritte di cui: UTE con UV iscritte di cui: UTE con UV iscritte di cui: UTE con UV iscritte n. n. % (1) n. n. % (1) n. n. % (1) n. n. % (1) n. n. % (1) Arezzo , , , , ,0 Firenze , , , , ,0 Grosseto , , , , ,0 Livorno , , , , ,0 Lucca , , , ,0 0 0 Massa-C , , , ,0 0 0 Pisa , , , , ,0 Pistoia , , , ,0 0 0 Prato , , , , ,0 Siena , , , , ,0 Toscana , , , , ,0 % 52,7 28,1 14,3 4,4 0,6 (1) rapporto percentuale tra numero di UTE con unità vitate iscritte e corrispondente numero totale di UTE. Tabella 2b. Superficie vitata dichiarata ed iscritta ad albi e/o elenchi, per classi di superficie vitata della UTE e provincia. UTE con sup. vitata inferiore a 0,5 ha UTE con sup. vitata tra 0,5 e 2 ha UTE con sup. vitata tra 2 e 10 ha UTE con sup. vitata tra 10 e 50 ha UTE con sup. vitata superiore a 50 ha Provincia di cui: ute con UV iscritte di cui: ute con UV iscritte di cui: ute con UV iscritte di cui: ute con UV iscritte di cui: ute con UV iscritte Ha ha % (1) ha ha % (1) ha ha % (1) ha ha % (1) Ha ha % (1) Arezzo 795,7 156,1 19, ,5 834,2 73, , ,0 94, , ,6 97,9 686,1 685,6 99,9 Firenze 323,6 186,2 57, , ,7 81, , ,5 95, , ,3 98, , ,9 99,6 Grosseto 639,5 388,1 60, , ,2 86, , ,5 94, , ,1 98, , ,1 99,7 Livorno 161,7 16,8 10,4 302,7 126,1 41,7 595,7 529,9 89,0 590,9 575,5 97,4 966,1 949,6 98,3 Lucca 173,1 7,9 4,6 218,8 66,5 30,4 211,9 179,8 84,9 239,9 239,7 99,9 Massa-C. 271,9 6,1 2,2 230,6 59,0 25,6 106,1 89,1 84,0 12,9 12,9 100,0 Pisa 317,6 51,5 16,2 709,6 259,4 36,6 825,7 630,8 76, , ,7 97,5 250,9 250,9 100,0 Pistoia 122,2 35,0 28,6 196,9 103,2 52,4 337,5 288,1 85,4 176,3 176,3 100,0 Prato 23,6 2,0 8,6 68,6 18,7 27,2 65,5 61,7 94,2 113,3 107,6 95,0 157,2 150,7 95,9 Siena 495,6 396,3 80, , ,0 86, , ,0 95, , ,0 98, , ,8 98,9 Toscana 3.324, ,1 37, , ,9 71, , ,3 93, , ,7 98, , ,6 99,1 % 5,5 11,6 26,1 35,7 21,1 (1) rapporto percentuale tra superficie delle unità vitate iscritte e corrispondente superficie vitata complessiva. Pagina 2 di 30

3 Nella tabella 3 vengono proposti alcuni dati relativi alla composizione della SAU dell azienda viticola. La SAU complessiva risulta dalla somma tra la superficie vitata registrata nello schedario e le altre superfici SAU dichiarate nella Domanda Unica 2007 (Reg. CE 1.782/2003). Il 71% delle oltre UTE con vigneti ha in conduzione anche altre superfici appartenenti alla SAU; più in dettaglio, il 61% coltiva anche altre colture arboree e il 54% anche seminativi o foraggere. Ai fini del grafico proposto nella figura 1 la superficie a vite considerata è quella complessiva riportata nella tabella 1, mentre per le altre colture arboree e per seminativi e foraggere si fa riferimento, rispettivamente, ai valori delle colonne (a) e (b) della tabella in questione. Tabella 3. UTE con UV dichiarate, per tipologia di SAU aziendale (domanda unica 2007) e per provincia. UTE con vigneti e altre tipologie di SAU - di cui: UTE con vigneti e altre colture arboree - di cui: UTE con vigneti e superfici a seminativi e/o foraggere Provincia altre colt. seminativi e altre colt. seminativi e vite altra SAU vite vite n. n. arboree foraggere n. arboree foraggere ha ha ha ha ha ha ha ha (a) + (b) (a) (b) Arezzo , , , , , , , ,20 Firenze , , , , , , , ,46 Grosseto , , , , , , , ,35 Livorno , , , , , , , ,57 Lucca , , ,12 908, , ,83 420, ,84 Massa-C , , ,38 467, , ,54 420, ,43 Pisa , , , , , , , ,73 Pistoia , , , ,91 708, ,41 514, ,36 Prato , , ,59 693,67 386, ,90 392,44 849,93 Siena , , , , , , , ,46 Toscana , , , , , , , ,31 % (1) 71,0 61,1 54,4 (1) rapporto percentuale tra il numero delle UTE che appare nella cella superiore e il numero complessivo delle UTE riportato nella tabella 1. Nelle tabelle 4b e 4b vengono considerate le UTE con unità vitate e le corrispondenti superfici rispetto alla forma giuridica dell azienda. Si osserva che il 71,5% di queste è costituito da imprese individuali; tuttavia, la superficie vitata che tali soggetti conducono rappresenta, rispetto al totale regionale, una quota elevata ma decisamente inferiore, pari al 51%. Tale fenomeno è ancora più accentuato per le persone fisiche, che rappresentano il 17,7% delle aziende: tuttavia esse gestiscono solo il 2,4% della superficie vitata. Il contrario accade per le società, che sono il 10,4% delle UTE ma hanno la conduzione del 45% della superficie. Nelle province si osserva come a Livorno, Prato e Siena prevalgano le superfici gestite da società; in tutte le altre è più frequente il caso ove risultano associate ad imprese individuali. Tabella 4a. Numero di UTE con Unità Vitate dichiarate, per forma giuridica dell azienda e per provincia. Provincia Persone fisiche Imprese individuali Società Società cooperative Aziende ed enti pubblici Altre forme giuridiche n. % n. % n. % n. % n. % n. % Arezzo , , ,8 5 0,1 7 0,1 7 0,1 Firenze 269 6, , ,4 10 0,2 1 0,0 13 0,3 Grosseto 317 6, , ,3 7 0,2 2 0,0 6 0,1 Livorno , , ,7 2 0,2 Lucca , ,3 59 5,5 1 0,1 1 0,1 2 0,2 Massa-Carrara , ,1 23 1,5 1 0,1 Pisa , , ,5 6 0,3 Pistoia , ,6 68 8,4 1 0,1 1 0,1 3 0,4 Prato 13 7, , ,4 1 0,6 1 0,6 Siena , , ,7 14 0,3 2 0,0 11 0,2 Totale , , ,4 47 0,2 15 0,1 43 0,2 Pagina 3 di 30

4 Tabella 4b. Superficie vitata dichiarata, per forma giuridica dell azienda e per provincia. Imprese individuali Società cooperative Aziende ed enti pubblici Altre forme giuridiche Provincia Persone fisiche Società ha % ha % ha % ha % ha % ha % Arezzo 351,85 5, ,85 62, ,46 27,8 140,65 2,1 110,82 1,7 20,04 0,3 Firenze 167,27 1, ,47 57, ,19 39,6 131,56 0,8 72,73 0,4 74,95 0,4 Grosseto 103,94 1, ,30 54, ,99 43,8 34,27 0,4 11,14 0,1 30,25 0,4 Livorno 57,01 2,2 894,96 34, ,17 63,3 7,96 0,3 Lucca 121,62 14,4 397,89 47,2 317,68 37,7 2,46 0,3 1,12 0,1 2,93 0,3 Massa-Carrara 254,44 40,9 319,62 51,4 46,47 7,5 0,89 0,1 Pisa 126,86 4, ,45 57, ,40 36,9 65,40 2,1 Pistoia 35,74 4,3 542,43 65,1 243,24 29,2 1,98 0,2 7,42 0,9 2,22 0,3 Prato 6,17 1,4 147,52 34,4 274,04 64,0 0,33 0,1 0,20 0,0 Siena 212,87 1, ,77 41, ,44 55,7 300,63 1,5 11,12 0,1 56,26 0,3 Totale 1.437,76 2, ,27 51, ,07 44,8 685,23 1,1 214,55 0,4 187,54 0,3 Sup. media 0,32 1,73 10,39 14,58 14,30 4,36 0,32 Nelle tabelle 5a e 5b vengono considerate le caratteristiche relative al sesso ed all età del conduttore nel caso che questi sia una persone fisica o una azienda individuale 4. Tali tipologie rappresentano quasi il 90% delle UTE ma hanno la conduzione di poco più del 50% della superficie vitata regionale. Le donne rappresentano il 32% della popolazione in esame e gestiscono il 31% della corrispondente superficie. I soggetti di età fino a 40 anni rappresentano l 11% del gruppo in esame; tale quota cresce al crescere dell età: il 45% dei conduttori ha infatti più di 65 anni. Tuttavia, un andamento diametralmente opposto si riscontra se si considera la superficie media corrispondente, che è maggiore per i più giovani, con 2,67 ettari, e poi decresce fino a raggiungere il valore di 1,11 ettari per gli ultrasessantacinquenni. Tabella 5a. Numero di UTE con Unità Vitate dichiarate da persone fisiche e imprese individuali, per sesso, età e provincia. Sesso Età Provincia Donne Uomini Fino a 40 anni Tra 40 e 50 anni Tra 50 e 65 anni Oltre 65 anni n. % n. % n. % n. % n. % n. % Arezzo , , , , , ,3 Firenze , , , , , ,7 Grosseto , , , , , ,9 Livorno , , , , , ,1 Lucca , ,9 79 7, , , ,5 Massa-Carrara , , , , , ,5 Pisa , , , , , ,3 Pistoia , , , , , ,7 Prato 46 31, ,1 8 5,6 13 9, , ,5 Siena , , , , , ,4 Totale , , , , , ,1 Tabella 5b. Superficie vitata dichiarata da persone fisiche e imprese individuali, per sesso, età e provincia. Sesso Età Provincia Donne Uomini Fino a 40 anni Tra 40 e 50 anni Tra 50 e 65 anni Oltre 65 anni ha % ha % ha % ha % ha % ha % Arezzo 1.268,97 28, ,72 71,8 826,55 18,3 805,93 17, ,13 27, ,09 36,4 Firenze 2.962,21 29, ,53 70, ,74 21, ,69 16, ,69 24, ,62 37,3 Grosseto 1.519,31 32, ,93 67, ,79 22, ,61 23, ,33 30, ,51 23,2 Livorno 344,92 36,2 607,05 63,8 199,26 20,9 198,38 20,8 274,02 28,8 280,32 29,4 Lucca 175,20 33,7 344,31 66,3 70,69 13,6 98,42 18,9 132,10 25,4 218,30 42,0 Massa-Carrara 216,76 37,8 357,30 62,2 89,00 15,5 85,98 15,0 160,73 28,0 238,36 41,5 Pisa 564,18 29, ,13 70,7 282,51 14,7 326,67 17,0 535,02 27,8 781,12 40,6 Pistoia 117,89 20,4 460,28 79,6 106,08 18,3 79,89 13,8 129,37 22,4 262,84 45,5 Prato 74,26 48,3 79,44 51,7 36,22 23,6 16,58 10,8 26,27 17,1 74,63 48,6 Siena 2.782,05 32, ,60 67, ,37 18, ,97 21, ,28 26, ,02 33,1 Totale ,75 30, ,29 69, ,20 19, ,10 19, ,94 26, ,80 34,3 Sup. media 1,38 1,48 2,67 2,00 1,28 1,11 Pagina 4 di 30

5 Caratteristiche delle unità vitate (UV) Dopo avere analizzato alcuni aspetti delle unità produttive viticole, l attenzione si sposta sulle unità vitate (UV). Ciò consente di modificare i criteri di aggregazione in modo da fornire informazioni più precise in termini geografici: infatti, l UV è definita all interno della particella catastale ed è quindi possibile utilizzare i riferimenti di questa per localizzare i dati sul territorio. Il risultato di tale operazione viene proposto nella tabella 6, distinguendo, analogamente a quanto effettuato nella tabella 1, tra tutte le unità vitate dichiarate nello schedario e quelle con iscrizioni ad albi e/o elenchi. Fermo restando le superfici totali a livello regionale, la ripartizione per provincia è, per quanto sopra detto a proposito del criterio di aggregazione, leggermente differente da quella proposta nelle tabelle precedenti; le variazioni sono tuttavia trascurabili. Il numero delle unità vitate registrate nello schedario è appena superiore a , di queste quasi hanno superfici iscritte ad albi o elenchi. La dimensione media dell unità iscritta, pari a 0,51 ettari, è maggiore rispetto al valore analogo riferito all intera popolazione, che è di 0,45 ettari. Nelle province di Grosseto, Siena e Livorno si trovano le unità vitate in media più grandi; a Massa Carrara e Lucca quelle più piccole. Tabella 6. Unità vitate e relative superfici, per tipo e per provincia, al 31 gennaio Provincia unità vitate con iscrizioni ad albi e/o elenchi n. superficie (ha) superficie media (ha) n. unità vitate in complesso Superficie (ha) superficie media (ha) (1) (2) (2) / (1) (3) (4) (4) / (3) Arezzo ,32 0, ,71 0,40 Firenze ,52 0, ,67 0,43 Grosseto ,91 0, ,51 0,59 Livorno ,89 0, ,16 0,55 Lucca ,43 0, ,61 0,18 Massa-Carrara ,01 0, ,42 0,11 Pisa ,51 0, ,27 0,31 Pistoia ,62 0, ,17 0,27 Prato ,77 0, ,04 0,34 Siena ,55 0, ,85 0,56 Toscana ,51 0, ,42 0,45 Nelle tabelle 7, 8 e 9 vengono analizzate le informazioni sull anno e sulla densità degli impianti, considerate prima separatamente e quindi congiuntamente. Un numero considerevole di unità vitate, circa (la cui superficie complessiva è tuttavia modesta), presentano valori mancanti o anomali 5 rispetto a tali elementi e vengono comprese nella categoria non classificabile. Circa un quarto della superficie attuale risulta impiantata nel quinquennio ; decisamente inferiore il contributo dei due periodi precedenti: gli impianti effettuati nel quinquennio costituiscono il 13% della superficie attuale, e quelli relativi al decennio anteriore (anni compresi tra il 1985 e il 1994) solo il 7%. E invece più marcata l incidenza degli investimenti effettuati tra il 1975 e il 1984, che rappresentano il 14% della superficie attuale, mentre notevolissimo è il contributo degli impianti realizzati nel decennio ancora precedente: quasi il 27% della area considerata ha origine nel periodo Tabella 7. Unità vitate e relative superfici, per anno dell impianto 1 (classi di valori) e provincia Provincia n. ha % (2) n. ha % (2) n. ha % (2) n. ha % (2) Arezzo ,94 9, ,42 15, ,91 10, ,96 4,5 Firenze ,90 9, ,08 19, ,87 12, ,11 6,7 Grosseto ,52 16, ,24 43, ,87 9, ,15 7,0 Livorno ,56 11, ,22 48, ,05 16, ,63 5,3 Lucca ,12 5, ,74 17, ,99 9, ,86 9,3 Massa - Carrara ,65 6, ,39 11,0 42 8,61 2,0 64 7,01 1,6 Pisa ,04 11, ,99 22, ,39 6, ,24 5,2 Pistoia ,24 5, ,86 16, ,92 8, ,30 7,9 Prato 65 27,32 7, ,37 20, ,08 8, ,67 18,7 Siena ,85 10, ,83 26, ,85 16, ,68 9,7 Toscana ,12 10, ,14 26, ,54 12, ,60 7,4 Pagina 5 di 30

6 Tabella 7 (continua). Unità vitate e relative superfici, per anno dell impianto (classi di valori) e provincia Non classificabile Provincia n. ha % (2) n. ha % (2) n. ha % (2) n. ha % (2) Arezzo ,94 16, ,72 42, ,37 1, ,44 1,8 Firenze ,32 16, ,10 32, ,80 3, ,50 2,6 Grosseto ,85 7, ,74 14, ,74 2, ,41 1,6 Livorno ,93 6, ,36 10, ,51 2, ,89 5,9 Lucca ,36 20, ,84 29, ,47 8, ,23 17,9 Massa-Carrara ,63 12, ,01 42, ,48 23, ,63 30,8 Pisa ,47 21, ,96 28, ,97 5, ,22 8,1 Pistoia ,39 21, ,62 33, ,79 7, ,04 14,1 Prato ,47 21, ,91 18, ,05 4, ,17 5,9 Siena ,14 12, ,95 22, ,33 1, ,23 1,1 Toscana ,51 13, ,22 26, ,52 2, ,77 3,0 (1) Il riferimento è all anno vegetativo. (2) La distribuzione percentuale è calcolata per singola provincia e non considera i valori nella categoria non classificabile ; il valore percentuale riportato in corsivo per tale categoria è invece riferito al corrispondente totale della provincia (cfr. tab 6). Nel periodo più recente, quello indicato come (ma il 2008 è parziale), l andamento degli investimenti sembra attestarsi su un valore intermedio tra quello, elevato, registrato nel e quello più modesto del quinquennio precedente. Nella figura 2 viene proposta una rappresentazione grafica, in termini di composizione percentuale, delle informazioni relative all anno di impianto, escluse quelle nella categoria non classificabile. A livello regionale si osservare come gli investimenti successivi al 95 rappresentino circa il 50% della superficie vitata. Il grafico mostra come tale valore sia il risultato di condizioni piuttosto differenziate nelle province: a Siena e in modo molto più marcato a Livorno e Grosseto l incidenza degli impianti più recenti è maggiore rispetto alla media regionale; nelle altre province prevalgono invece gli impianti più anziani. Figura 2. Composizione della superficie vitata secondo l anno dell impianto (classi di valori), per provincia. 100% 75% 50% 25% 0% AR FI GR LI LU MS PI PT PO SI Toscana fino al Per il 58% della superficie toscana a vite viene dichiarata una densità di impianto compresa tra e piante per ettaro (pxha) (cfr. tabella 8); il 25% di tale superficie rientra nella classe superiore, con valori compresi tra e pxha, il 16% in quella inferiore, con densità fino a pxha; infine, solo l 1,3% presenta valori superiori a pxha. Anche per tale caratteristica si osserva una notevole variabilità da provincia a provincia; le due situazioni estreme si riscontrano a Livorno, dove prevalgono gli impianti con densità superiore a pxha, che coprono circa due terzi della superficie totale (e nel 10% la densità supera il valore di pxha), e ad Arezzo, dove prevalgono gli impianti con densità inferiore a pxha. Il quadro congiunto delle informazioni su anno di impianto e densità (cfr. tabella 9) fornisce indicazioni sulla evoluzione delle tecniche di coltivazione basate sull assunzione che la situazione attuale sia rappresentativa dello stato iniziale 6. Fino al periodo la classe di densità prevalente degli impianti effettuati è compresa tra e pxha. A partire dal quinquennio successivo diviene quella tra e pxha: il passaggio è netto e significativo se si considera che nel decennio quest ultima rappresentava solo l 11% della superficie impiantata. La classe delle densità più basse (fino a pxha) non risulta mai prevalente, ma ha coperto porzioni significative delle superfici impiantate fino al periodo , dopodiché si riduce a livelli residuali. Infine, a partire dal quinquennio si osserva come una quota pari al 3% della superficie impiantata presenti una densità superiore a pxha; tale quota rimane stabile nel periodo più recente. Pagina 6 di 30

7 Tabella 8. Unità vitate e relative superfici, per densità dell impianto (classi di valori) e provincia. Provincia fino a piante per ha da a piante per ha da a piante per ha oltre piante per ha non classificabile n. ha % (1) n. ha % (1) n. ha % (1) n. ha % (1) n. ha % (1) Arezzo ,3 55, ,3 31, ,9 12, ,7 1, ,4 1,8 Firenze ,9 6, ,2 72, ,8 20, ,3 0, ,5 2,6 Grosseto ,0 14, ,5 51, ,9 32, ,7 1, ,4 1,6 Livorno 57 26,4 1, ,5 27, ,2 60, ,1 10, ,9 5,9 Lucca 61 12,7 1, ,5 71, ,8 25,8 22 5,4 0, ,2 17,9 Massa-C ,4 29, ,9 51, ,6 11, ,9 8, ,6 30,8 Pisa ,8 10, ,4 61, ,5 26, ,4 2, ,2 8,1 Pistoia 51 20,5 2, ,6 82, ,2 13,4 51 6,8 1, ,0 14,1 Prato 40 8,0 2, ,1 65, ,8 28, ,9 3, ,2 5,9 Siena ,8 15, ,3 58, ,5 26, ,1 0, ,2 1,1 Toscana ,7 15, ,4 57, ,2 25, ,3 1, ,8 3,0 (1) idem nota 2 della precedente tabella 7. Tabella 9. Unità vitate e relative superfici, per densità dell impianto (classi di valori), anno dell impianto (classi di valori) e provincia. densità dell impianto Anno fino a pxha da a pxha da a pxha oltre pxha dell impianto n. ha % (1) n. ha % (1) n. ha % (1) n. ha % (1) ,40 0, ,24 44, ,87 52, ,62 2, ,00 0, ,70 43, ,47 52, ,96 3, ,22 2, ,33 61, ,82 35, ,17 1, ,65 20, ,79 68, ,57 10, ,60 0, ,93 32, ,06 64, ,52 3, ,78 33, ,44 66, ,71 23, ,81 76,3 (1) La distribuzione percentuale è calcolata per singola classe di anno di impianto e non considera i valori nella categoria non classificabile. Le distribuzioni appena esposte, relative all anno ed alla densità dell impianto, sono riferite a tutta la superficie vitata regionale. Nelle tabelle 10a, 10b e 10c viene analizzata la distribuzione per varietà delle piante della porzione iscritta ad albi e/o elenchi. Il sangiovese è di gran lunga quella dominante, con ettari copre circa due terzi dell area considerata; un ulteriore 20% è costituito da altre varietà a bacca nera 7 (con prevalenza di Cabernet, Merlot, Canaiolo e Syrah), mentre la parte rimanente, che rappresenta circa il 13% della superficie totale, è formato delle varietà a bacca bianca (con prevalenza di Trebbiano, Vernaccia, Malvasia, Chardonnay e Vermentino). Tabella 10a. Numero delle unità vitate, per varietà delle piante e per provincia. Provincia Toscana Arezzo Firenze Grosseto Livorno Lucca Varietà a bacca bianca Massa- Carrara Pisa Pistoia Prato Siena Trebbiano Vernaccia Malvasia Chardonnay Vermentino Pinot Sauvignon Ansonica Moscato Viogner Riesling Traminer Grechetto Altra varietà Pagina 7 di 30

8 Tabella 10a (continua). Numero delle unità vitate, per varietà delle piante e per provincia. Provincia TOTALE Arezzo Firenze Grosseto Livorno Lucca Massa- Carrara Pisa Pistoia Prato Siena Varietà a bacca nera Sangiovese Cabernet Merlot Canaiolo Syrah Petit verdot Colorino Ciliegiolo Montepulc Alicante Malvasia Pinot Aleatico Ancellotta Teroldego Gamay Altra varietà Tabella 10b. Superficie vitata (1), per varietà delle piante e per provincia. Provincia Toscana Arezzo Firenze Grosseto Livorno Lucca Varietà a bacca bianca Massa- Carrara Pisa Pistoia Prato Siena Trebbiano 3.504,83 441, ,89 721,22 109,83 74,03 5,01 343,82 94,11 23,45 428,83 Vernaccia 806,89 0,20 1,12 0,09 0,04 1,52 0,04 803,88 Malvasia 726,46 140,97 170,11 125,76 5,07 5,97 2,73 28,70 11,02 2,31 233,83 Chardonnay 671,87 91,25 163,68 82,25 4,88 14,94 1,18 21,22 3,22 5,16 284,08 Vermentino 543,62 12,27 5,66 263,36 118,16 23,00 77,90 35,73 0,50 0,22 6,81 Pinot 220,72 4,05 52,32 30,72 1,67 12,44 0,15 8,17 0,21 110,98 Sauvignon 209,81 20,06 31,16 39,16 7,50 16,13 0,60 12,80 0,14 0,00 82,25 Ansonica 189,05 0,08 173,97 14,50 0,10 0,41 Moscato 70,42 0,10 1,44 1,71 3,70 1,11 0,25 0,38 61,74 Viogner 52,12 7,85 4,81 21,61 7,45 1,23 1,05 2,30 5,82 Riesling 34,25 1,05 27,75 1,38 0,12 0,67 0,30 2,99 Traminer 29,25 3,58 10,36 2,77 0,74 0,14 0,18 11,47 Grechetto 28,09 17,09 0,52 3,50 1,97 0,32 4,69 Altra varietà 116,40 8,93 6,33 27,45 8,18 18,79 12,04 17,95 2,20 1,60 12,93 Totale 7.203,77 749, , ,95 281,69 169,91 100,91 473,86 111,76 32, ,69 Varietà a bacca nera Sangiovese , , , ,57 303,99 172,48 12, ,52 429,82 188, ,13 Cabernet 3.651,22 190,27 542,08 926,45 872,70 20,94 2,26 196,18 7,51 48,61 844,21 Merlot 3.106,65 235,86 679,35 433,59 460,65 48,95 23,25 139,77 7,08 14, ,87 Canaiolo 1.303,05 194,66 529,55 18,73 2,72 26,13 5,14 30,53 22,10 14,58 458,91 Syrah 824,35 143,60 100,51 206,34 140,62 18,08 4,82 49,14 0,94 5,74 154,57 Petit verdot 374,78 46,54 42,66 106,29 73,58 0,13 0,02 18,10 0,65 2,58 84,23 Colorino 346,59 8,00 176,53 8,10 1,33 4,67 0,66 19,37 5,46 2,22 120,24 Ciliegiolo 327,26 8,27 16,77 228,01 7,37 13,47 4,06 24,76 1,20 23,35 Montepulc. 202,97 11,65 20,02 70,33 3,04 1,48 0,15 13,17 0,44 0,74 81,96 Alicante 155,74 5,25 7,69 109,25 3,65 1,56 0,60 6,22 0,08 21,44 Pagina 8 di 30

9 Tabella 10b (continua). Superficie vitata (1), per varietà delle piante e per provincia. Provincia Toscana Arezzo Firenze Grosseto Livorno Lucca Massa- Carrara Pisa Pistoia Prato Siena Varietà a bacca nera (continua) Malvasia 113,13 8,76 38,80 15,51 3,73 4,45 0,07 20,77 1,40 0,66 18,97 Pinot 110,25 12,13 45,62 2,08 3,19 0,20 0,50 6,10 40,43 Aleatico 58,84 1,32 1,32 17,19 36,03 1,10 0,78 0,11 1,00 Ancellotta 50,25 1,08 12,64 7,81 0,21 0,00 0,01 4,39 0,93 23,16 Teroldego 40,50 0,21 6,95 12,86 5,74 11,46 3,27 Gamay 27,38 1,12 12,04 2,09 0,25 0,29 0,24 0,03 1,14 10,20 Altra varietà 106,09 3,95 12,15 16,12 0,86 2,31 12,48 5,34 1,53 0,37 50,97 Totale , , , , ,47 319,23 66, ,24 479,21 286, ,91 (1) Per alcune porzioni di unità vitata non è nota la varietà coltivata perché, come descritto nella nota n. 4, la superficie iscritta viene approssimata con la superficie delle unità vitate con iscrizioni, mentre la base ampelografica considerata in questo lavoro è riferita alle sole superfici iscritte. Ciò determina lievi scostamenti tra le superfici totali iscritte esposte nella tabella 6 e le corrispondenti somme per provincia che è possibile effettuare nella tabella presente. In particolare, le somme in questione posso risultare inferiori, nei casi più rilevanti di poche decine di ettari, rispetto ai dati corrispondenti della tabella 6. Tabella 10c. Superficie vitata per varietà delle piante. Composizione percentuale per provincia. Provincia Toscana Arezzo Firenze Grosseto Livorno Lucca Massa- Carrara Pisa Pistoia Prato Siena Trebbiano 6,4 8,0 7,7 9,1 5,0 15,1 3,0 15,3 15,9 7,4 2,2 Vernaccia 1,5 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 0,0 4,2 Malvasia 1,3 2,6 1,0 1,6 0,2 1,2 1,6 1,3 1,9 0,7 1,2 Chardonnay 1,2 1,7 1,0 1,0 0,2 3,1 0,7 0,9 0,5 1,6 1,5 Vermentino 1,0 0,2 0,0 3,3 5,4 4,7 46,6 1,6 0,1 0,1 0,0 Altre var. a bacca bianca 1,7 1,1 0,8 3,8 2,0 10,6 8,4 1,9 0,5 0,5 1,5 Totale var. a bacca bianca 13,1 13,6 10,5 18,8 12,8 34,7 60,4 21,1 18,9 10,3 10,7 Sangiovese 67,4 70,5 75,9 53,7 13,8 35,3 7,4 54,9 72,7 59,3 73,7 Cabernet 6,6 3,5 3,3 11,7 39,7 4,3 1,4 8,7 1,3 15,2 4,4 Merlot 5,6 4,3 4,1 5,5 21,0 10,0 13,9 6,2 1,2 4,5 5,5 Canaiolo 2,4 3,5 3,2 0,2 0,1 5,3 3,1 1,4 3,7 4,6 2,4 Syrah 1,5 2,6 0,6 2,6 6,4 3,7 2,9 2,2 0,2 1,8 0,8 Altre var. a bacca bianca 3,5 2,0 2,4 7,5 6,2 6,7 10,9 5,6 2,0 4,4 2,5 Totale varietà a bacca nera 86,9 86,4 89,5 81,2 87,2 65,3 39,6 78,9 81,1 89,7 89,3 20 Figura 3a. Superfici a vite iscritte ad albi o elenchi, per varietà delle piante e provincia. 15 Migliaia di ettari AR FI GR LI LU MS PI PT PO SI Sangiovese Altra varietà a bacca nera Varietà a bacca bianca Pagina 9 di 30

10 Figura 3b. Superfici a vite iscritte ad albi o elenchi, per varietà delle piante e provincia (composizione percentuale). 100% 75% 50% 25% 0% AR FI GR LI LU MS PI PT PO SI Toscana Sangiovese Altra varietà a bacca nera Varietà a bacca bianca Nelle figure 3a e 3b viene proposta una rappresentazione grafica, per provincia, delle superfici iscritte ad albi o elenchi rispetto alla varietà delle piante, sia in termini assoluti che di composizione percentuale. Un esame delle due rappresentazioni grafiche evidenzia come, tra le sei province più importanti in termini di superfici complessive, tre, Arezzo, Firenze e Siena, abbiano una produzione fortemente caratterizzata dal sangiovese, che copre circa tre quarti o poco meno della superficie, mentre nelle altre tre, Grosseto, Livorno e Pisa, è maggiore la presenza delle altre varietà a bacca rossa (a Livorno, Cabernet e Merlot coprono assieme circa il 60% della superficie iscritta) e delle varietà a bacca bianca. Nella tabella 11a viene riproposta l analisi per classi di età e densità degli impianti effettuata in precedenza su tutta la superficie vitata regionale (cfr. tabella 9), ma riferita alla sola porzione coltivata a sangiovese. La medesima operazione viene effettuata anche per l insieme delle altre varietà a bacca nera e per l insieme delle varietà a bacca bianca; i risultati ottenuti sono esposti, rispettivamente, nelle tabelle 11b e 11c. I dati evidenziano come le tre macro-tipologie varietali presentino andamenti piuttosto differenziati. In particolare, mentre il sangiovese si colloca in prossimità delle medie regionali (ciò è peraltro scontato data la porzione di superficie totale occupata dal vitigno), l età degli impianti di varietà a bacca bianca è nettamente superiore (solo il 26,4% della superficie è successiva al 1995, rispetto al 51% del sangiovese), mentre la densità è generalmente inferiore (la classe delle densità più basse, con non più di pxha, occupa il 28,5% della superficie rispetto al 14,2% del sangiovese). Opposta è la tendenza per le superfici coltivate alle altre varietà a bacca rossa, diverse dal sangiovese, che presentano livelli di densità nettamente superiori (la classe prevalente è quella dei valori compresi tra e pxha), ed età inferiore (il 75% degli impianti è stato realizzato negli ultimi 15 anni). Tabella 11a. Sangiovese: unità vitate e relativa superficie (1), per densità e anno dell impianto (classi di valori), e per provincia. Densità dell impianto Anno TOTALE fino a pxha da a pxha da a pxha oltre pxha Imp. n. ha % (2) n. ha % (2) n. ha % (2) n. ha % (2) n. ha % (3) ,23 0, ,65 48, ,83 50, ,32 1, ,02 11, ,81 0, ,81 52, ,58 46, ,93 1, ,12 26, ,33 1, ,56 68, ,79 29, ,02 0, ,70 13, ,00 11, ,71 77, ,07 10,3 17 4,46 0, ,23 6, ,17 30, ,49 67, ,70 2, ,35 12, ,95 31, ,01 68, ,96 27, ,04 21, ,64 78, ,68 2,2 TOT ,52 14, ,86 62, ,96 22, ,73 0, ,07 100,0 (1) Non sono considerate le superfici coltivate a sangiovese che presentano dati anomali rispetto all anno o alla densità dell impianto; tale condizione riguarda unità vitate, la cui estensione è pari a 622,12 ettari. (2) La distribuzione percentuale è calcolata per singola classe di anno di impianto (la somma dei primi 4 valori percentuali di ciascuna riga è uguale a 100). (3) La distribuzione percentuale è calcolata rispetto al totale di colonna. Le considerazioni appena effettuate sono basate sulle singole distribuzioni delle superfici delle tre macro-tipologie varietali; un esame congiunto evidenzia come, nel tempo, la quota del sangiovese sul totale rimanga sostanzialmente stabile, mentre all aumento delle superfici delle altre varietà a bacca nera corrisponda una riduzione delle varietà a bacca bianca. Nel periodo più recente, si osserva una parziale inversione di tendenza, con una relativa ripresa di queste ultime (ma su livelli comunque inferiori Pagina 10 di 30

11 alla media) e una riduzione delle altre varietà a bacca nera (comunque su livelli superiori alla media), mentre il sangiovese è stabile e anche nel quadriennio rappresenta circa due terzi della superficie impiantata o ristrutturata. Tali andamenti sono rilevabili esaminando la figura 4. Un ultima osservazione riguarda il fatto che, a parità di età, anche nei periodi più recenti il sangiovese risulta caratterizzato da densità di coltivazione generalmente inferiori rispetto alle altre varietà a bacca nera., che mostra l evoluzione temporale della composizione della superficie vitata rispetto alle macro-tipologie varietali. Tabella 11b. Varietà a bacca nera (escluso sangiovese): unità vitate e relativa superficie (1), per densità e anno dell impianto (classi di valori), e per provincia. Anno Imp. Densità dell impianto fino a pxha da a pxha da a pxha oltre pxha TOTALE n. ha % (2) n. ha % (2) n. ha % (2) n. ha % (2) n. ha % (3) ,55 0, ,09 32, ,92 60, ,85 7, ,41 13, ,05 0, ,34 26, ,35 66, ,98 7, ,72 44, ,22 1, ,96 38, ,95 56, ,00 4, ,12 17, ,21 18, ,40 57, ,19 22, ,26 1, ,06 6, ,40 31, ,42 65, ,48 2, ,30 6, ,17 32, ,64 67, ,81 11, ,27 21, ,55 78, ,82 0,9 TOT ,87 7, ,40 38, ,90 49, ,08 5, ,24 100,0 (1) Non sono considerate le superfici coltivate con varietà a bacca nera (escluso sangiovese) che presentano dati anomali rispetto all anno o alla densità dell impianto; tale condizione riguarda unità vitate, la cui estensione è pari a 110,81 ettari. (2) e (3) Idem note 2 e 3 della precedente tabella 11a. Tabella 11c. Varietà a bacca bianca: unità vitate e relativa superficie (1), per densità e anno dell impianto (classi di valori), e provincia. Densità dell impianto Anno TOTALE fino a pxha da a pxha da a pxha oltre pxha Imp. n. ha % (2) n. ha % (2) n. ha % (2) n. ha % (2) n. ha % (3) ,76 0, ,80 47, ,29 47, ,54 4, ,39 9, ,16 1, ,96 46, ,48 47, ,30 5, ,90 7, ,21 9, ,78 70, ,56 20,0 11 1,18 0, ,72 9, ,28 40, ,17 54, ,93 4,5 49 8,11 0, ,49 13, ,89 40, ,79 55, ,25 3, ,93 21, ,90 35, ,89 64, ,80 34, ,48 23, ,26 76, ,74 3,4 TOT ,68 28, ,66 59, ,50 11, ,13 1, ,97 100,0 (1) Non sono considerate le superfici coltivate con varietà a bacca bianca che presentano dati anomali rispetto all anno o alla densità dell impianto; tale condizione riguarda unità vitate, la cui estensione è pari a 282,8 ettari. (2) e (3) Idem note 2 e 3 della precedente tabella 11a. Figura 4. Superfici a vite iscritte ad albi o elenchi, per varietà delle piante e anno dell impianto (composizione percentuale). 100% 75% 50% 25% 0% Sangiovese Altre varietà a bacca nera Varietà a bacca bianca Pagina 11 di 30

12 Conclusione In conclusione a questo lavoro vengono mostrati, in appendice, alcuni dati riferiti ai singoli comuni toscani. Nella tabella A1 viene esaminata la superficie vitata complessiva, la superficie iscritta, e la superficie delle tre macro-tipologie varietali considerate nelle tabelle 11a, 11b e 11c, e nelle figure 3a, 3b e 4. I dati vengono aggregati sulla base del riferimento catastale delle unità vitate; per ciascuna delle caratteristiche considerate il numero delle UTE riferito al singolo comune viene determinato considerando la porzione di azienda che ricade nello stesso; pertanto, una UTE con vigneti su più comuni verrà conteggiata per ciascuno di essi. Viene inoltre esposta l aggregazione della superficie vitata basata sul comune cui risulta associata la UTE secondo le regole stabilite nell ambito della anagrafica aziendale gestita da ARTEA. In questo caso, ciascuna UTE viene considerata una sola volta e attribuita univocamente al comune della UTE. Nelle tabelle A2 ed A3 vengono disaggregati i dati riferiti alle varietà di vite a bacca bianca e alle varietà di vite a bacca nera diverse dal sangiovese, considerando, in entrambi i casi, quelle che a livelle regionale presentano una estensione di almeno 500 ettari. Anche in questo caso è opportuno valutare con attenzione il significato dei conteggi relativi al numero delle UTE prima di confrontare i dati delle due tabelle suddette con quelli della tabella A1. In generale, il numero di UTE riferito ad una categoria che occupa un livello superiore nel sistema di classificazione gerarchico adottato non rappresenta la somma delle numerosità delle componenti, ma il limite superiore di ciascuna di tali numerosità (ad esempio, il numero delle UTE che coltivano il trebbiano non può eccedere il numero delle UTE che coltivano varietà di uva a bacca bianca). Per le superfici invece i dati proposti sono completamente additivi. 1 Talvolta, anche per rendere l esposizione più scorrevole, si utilizza il termine azienda in luogo di UTE, pur essendo questa, a rigore, una specificazione ulteriore dell azienda; peraltro, la stragrande maggioranza delle aziende è costituita da una sola UTE. 2 I dati riferiti alle unità vitate con iscrizioni ad albi e/o elenchi sono stati calcolati considerando indifferentemente quelle primarie e secondarie. Si noti la distinzione tra (i) la superficie iscritta ad albi e/o elenchi e (ii) la superficie delle unità vitate con superfici iscritte ad albi e/o elenchi. Essendo possibile iscrivere una porzione di unità vitata, la prima grandezza è sempre compresa nella seconda. Si consideri il seguente esempio: una unità vitata con superficie di 1 ettaro viene iscritta ad un albo per 0,3 ettari e ad un elenco per 0,5 ettari: se non si dispone di informazioni più precise, è possibile stabilire che la superficie effettivamente iscritta in tale unità vitata, considerando indifferentemente albi ed elenchi, sia un valore compreso tra 0,5 e 0,8 ettari. Applicando un analogo ragionamento a tutte le unità vitate censite, si ottiene per la superficie iscritta un valore compreso tra e ettari. Anche l estremo inferiore di tale intervallo è piuttosto vicino ai delle unità vitate iscritte (cfr. tabella 1) da cui si discosta per un ammontare inferiore al 2%; peraltro, è ragionevole ritenere che la superficie effettivamente iscritta sia un valore molto più vicino all estremo superiore. Per semplicità, in questo lavoro si farà riferimento alla superficie delle unità vitate iscritte ad albi e/o elenchi, che per quanto detto rappresenta una lieve approssimazione per eccesso della superficie effettivamente iscritta. Questo non vale per i dati relativi ai singoli albi ed elenchi, dove vengono considerate le superfici effettivamente iscritte. 3 La presenza di un numero significativo di UTE che hanno in conduzione esclusivamente superfici vitate prive di iscrizioni ad albi e/o elenchi è motivo di perplessità, specie se riferita ad aziende di una certa dimensione. Pur essendo possibile in linea teorica, anche in relazione alle attività di ristrutturazione, riconversione e ai conseguenti adempimenti amministrativi, ne risultano 230 con superficie vitata compresa tra 2 e 10 ha (il 6,4% di quelle nella classe) e quasi con superficie compresa tra 0,5 e 2 ha (quasi un terzo di quelle nella classe). Si tratta di situazioni difficilmente giustificabili e, anche sulla base di altre verifiche effettuate da ARTEA, non è azzardato ritenere che alcune delle posizioni in questione siano in realtà fittizie. E quindi auspicabile una fase ulteriore di verifica dei dati inseriti, che potrebbe in alcuni casi determinare aggiustamenti significativi. 4 Le informazioni sono dedotte dal codice fiscale. 5 Sono considerati anomali i casi con densità di piante per ettaro superiore a (oppure superiore a per impianti nel periodo , o a per impianti precedenti il 1975), con sesto sulla fila inferiore a 30 o superiore a 300 centimetri, con sesto tra le fila inferiore a 40 o superiore a 500 centimetri, con anno d impianto non compreso nell intervallo tra il 1935 e il Tale assunzione è opportuna in quanto una parte degli impianti meno recenti è stata ristrutturata o espiantata, e quindi non necessariamente la parte residua è rappresentativa dello stato iniziale. Inoltre, è probabile che le informazioni relative agli impianti meno recenti siano di qualità inferiore e che in alcuni casi siano avvenute ristrutturazioni di cui non si sia tenuto conto al momento della dichiarazione. 7 Con altre varietà a bacca bianca e altre varietà a bacca nera si intende l insieme delle varietà di vite residuali rispetto alle altre considerate in modo esplicito nello specifico contesto, grafico o tabella, ove la locuzione viene utilizzata. Pertanto essa può assumere significati differenti negli specifici contesti ove viene utilizzata. Pagina 12 di 30

13 APPENDICE: dati comunali Tabella A1. UTE con superfici vitate dichiarate al e relative superfici in ettari, per tipo e per comune. - sede della UTE - riferimento catastale della unità vitata (UV) 8 (superf. iscritta) Sangiovese (superf. iscritta) Altre varietà a bacca nera (sup. isc.) Varietà a bacca bianca (sup. isc.) Provincia di AREZZO ANGHIARI , , , ,25 9 2,56 9 1,86 AREZZO , , , , , ,25 BADIA TEDALDA 1 0,32 BIBBIENA 31 17, ,23 1 9,44 1 5,51 1 2,93 1 1,00 BUCINE , , , , , ,71 CAPOLONA , , , , , ,09 CAPRESE MICHELANGELO 16 4, ,44 CASTEL FOCOGNANO 65 30, , ,29 9 6, ,99 5 1,44 CASTEL SAN NICCOLO' 9 3, ,45 2 0,53 2 0,40 1 0,03 2 0,10 CASTELFRANCO DI SOPRA 45 79, , , , , ,75 CASTIGLION FIBOCCHI , , , , , ,69 CASTIGLION FIORENTINO , , , , , ,26 CAVRIGLIA , , , , , ,99 CHITIGNANO 7 1, ,96 CHIUSI DELLA VERNA 3 0,83 1 0,29 CIVITELLA IN VAL DI CHIANA , , , , , ,02 CORTONA , , , , , ,04 FOIANO DELLA CHIANA , , , , , ,38 LATERINA , , , , , ,22 LORO CIUFFENNA , , , , , ,20 LUCIGNANO , , , , , ,46 MARCIANO DELLA CHIANA 83 50, , , , , ,29 MONTE SAN SAVINO , , , , , ,88 MONTEMIGNAIO MONTERCHI 60 21, ,52 MONTEVARCHI , , , , , ,63 ORTIGNANO RAGGIOLO 6 1,42 7 1,95 PERGINE VALDARNO , , , , , ,51 PIAN DI SCO 57 29, , , , , ,18 PIEVE SANTO STEFANO 27 11, ,64 1 1,20 1 1,08 1 0,12 POPPI 26 9, , ,55 2 0,95 3 7,56 3 2,04 PRATOVECCHIO 12 18,22 9 8,16 4 6,99 2 0,78 4 6,16 1 0,04 SAN GIOVANNI VALDARNO , , , , , ,52 SANSEPOLCRO , , ,58 6 6,51 6 4,02 4 3,05 SESTINO 1 0,29 STIA 2 0,60 2 0,60 SUBBIANO , , , , , ,69 TALLA 15 5, ,47 1 3,99 1 3,99 TERRANUOVA BRACCIOLINI , , , , , ,74 Provincia di FIRENZE BAGNO A RIPOLI , , , , , ,62 BARBERINO DI MUGELLO 16 8, ,11 2 1,41 1 0,80 1 0,23 2 0,37 BARBERINO VAL D'ELSA , , , , , ,13 BORGO SAN LORENZO 43 36, , , , , ,31 CALENZANO 16 37, , , ,90 4 9,49 4 3,14 CAMPI BISENZIO 4 4,43 5 2,06 1 0,48 1 0,29 1 0,19 CAPRAIA E LIMITE , , , , , ,17 CASTELFIORENTINO , , , , , ,71 CERRETO GUIDI , , , , , ,16 CERTALDO , , , , , ,60 Pagina 13 di 30

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