I.N.P.D.A.P. ISTITUTO NAZIONALE DI PREVIDENZA PER I DIPENDENTI DELL AMMINISTRAZIONE PUBBLICA DELIBERA DEL CONSIGLIO DI INDIRIZZO E VIGILANZA
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1 I.N.P.D.A.P. ISTITUTO NAZIONALE DI PREVIDENZA PER I DIPENDENTI DELL AMMINISTRAZIONE PUBBLICA DELIBERA DEL CONSIGLIO DI INDIRIZZO E VIGILANZA N. 205 del 26 novembre 2002 OGGETTO: Andamento dell attività di dismissione immobili cartolarizzati decreto legge n.351 del 25/9/2001 convertito in legge n. 410 del 23/11/2001. Situazione al 30/9/2002. IL CONSIGLIO DI INDIRIZZO E VIGILANZA VISTO il D. L.vo 30 giugno 1994 n. 479 di istituzione dell'istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell'amministrazione Pubblica; VISTO il D.P.C.M. del 4 agosto 1999 di costituzione del Consiglio di indirizzo e vigilanza; VISTO che nella seduta del Consiglio di indirizzo e vigilanza dell 8 settembre 1999 è stato nominato il Presidente del predetto organo; VISTO il D.P.R. del 4 maggio 1999 di nomina del Presidente dell'istituto; VISTO il D.P.C.M. del 19 febbraio 1999 di costituzione del Consiglio di Amministrazione; SOTTO la Presidenza del Dr. Giancarlo Fontanelli e alla presenza dei Consiglieri: Cons. Donatello Bertozzi Cons. avv. Giuliano Bologna Cons. Carmelo Calabrese Cons. rag. Rocco Carannante Cons. dott. Pier Luigi Cenci Cons. dott.ssa M. Francesca Comerci
2 Cons. Enrico Corti Cons. dott. Vincenzo Damiano Cons. dott. Vincenzo D Antuono Cons. dott. Lucio D Ubaldo Cons. dott. Natale Gatto Cons. Battista Lepidi Cons. dott.ssa Matilde Mancini Cons. dott. Mario Mancini Cons. dott. N. Antonio Marrone Cons. dott. Giorgio Pagano Cons. dott. Michele Penta Cons. Maurizio Sarti Cons. dott. Pierluigi Severi Cons. prof.ssa Paola Soncini Cons. dott. Sergio Testuzza Cons. dott. Giuseppe Trippanera Cons. prof. Giuseppe Ughi VISTO il D. L.vo 30 marzo 2001 n. 165 (Norme generali sull ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche); VISTO che, ai sensi dell art. 3, comma 4, del D. L.vo n. 479/94, così come modificato dall art. 17, comma 23, della legge 15 maggio 1997 n. 127, il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza definisce i programmi, individua le linee di indirizzo dell Ente e determina gli obiettivi strategici pluriennali; VISTO il D.P.R. 24 settembre 1997 n. 368 di emanazione del Regolamento concernente l organizzazione ed il funzionamento dell Istituto nazionale di previdenza per i dipendenti dell amministrazione pubblica; VISTO il Regolamento generale del Consiglio di indirizzo e vigilanza approvato con delibera n. 113 del 18 luglio 2000; VISTO il D. L.vo 16 febbraio 1996 n. 104, concernente l attuazione della delega conferita dall art. 3, comma 27, della Legge 8 agosto 1995 n. 335, in materia di dismissioni del patrimonio immobiliare degli Enti previdenziali pubblici e di investimenti degli stessi in campo immobiliare; VISTO il D.L. 25 settembre 2001 n. 351, recante disposizioni urgenti in materia di privatizzazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico e di sviluppo dei fondi di investimento immobiliare, convertito con Legge 23 novembre 2001, n. 410; VISTO il Decreto 30 novembre 2001 dell Agenzia del Demanio concernente la Individuazione dei beni di proprietà dell Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell Amministrazione Pubblica ; 2
3 VISTO il Decreto 30 novembre 2001 del Ministero dell Economia e delle Finanze recante disposizioni sul Trasferimento alla società di cartolarizzazione, all uopo costituita, dei beni immobili appartenenti a enti soggetti a vigilanza del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, individuati dai decreti dell Agenzia del demanio ; VISTO il decreto 18 dicembre 2001 del Ministero dell Economia e delle Finanze concernente Operazioni di cartolarizzazione degli immobili degli enti previdenziali, nonché emissione dei titoli da parte della Società veicolo ; VISTA la relazione della Commissione Patrimonio ed investimenti approvata nella seduta del 13 novembre 2002; RITENUTO di condividere le risultanze e le proposte di detta relazione; CONSIDERATI i tempi ristretti che mancano alla conclusione del POC e considerata la necessità che l Istituto ponga in atto tutti gli accorgimenti necessari e opportuni per garantire gli impegni assunti del business plan; ALL UNANIMITA dei Consiglieri presenti DELIBERA di far proprio l allegato documento della Commissione Patrimonio ed investimenti del 13 novembre 2002, che fa parte integrante della presente delibera, assumendo le valutazioni e le conclusioni ivi contenute invitando gli Organi di gestione a: a) porre in essere tutti gli accorgimenti necessari affinché vengano rispettati dall Istituto gli impegni assunti nel business plan; b) rappresentare con tempestività ed efficacia, al Ministero dell economia e delle finanze, alla luce dell esperienza della 1^ cartolarizzazione, l opportunità, in ordine alla 2^ cartolarizzazione ormai in fase di avvio, di selezionare il più ampio numero di banche internazionali, nazionali e locali, al fine di assicurare, attraverso l aumento dell offerta dei servizi bancari, una maggiore garanzia del rispetto dei tempi previsti dal calendario dei rogiti nell espletamento delle procedure di concessione dei mutui; c) utilizzare tutti gli strumenti possibili per facilitare il processo di dismissione, sollecitando le stesse banche ad una più attenta valutazione delle esigenze dell utenza, sulla base della stessa finalità sociale che ispira l attività creditizia dell Ente nell erogazione dei mutui edilizi; d) ripensare i termini della convenzione con l Associazione nazionale dei notai per ampliarne l ambito di efficacia su tutto il territorio nazionale; 3
4 e) prevedere nell ambito delle procedure d asta tempi di restituzione più brevi delle somme versate a titolo di deposito cauzionale a favore di coloro che non sono risultati aggiudicatari. Il Segretario (Dr. Gennaro Esposito) F.to Gennaro Esposito Il Presidente (Dr. Giancarlo Fontanelli) F.to Giancarlo Fontanelli 4
5 CONSIGLIO DI INDIRIZZO E VIGILANZA Struttura Tecnico-Amministrativa COMMISSIONE PATRIMONIO ED INVESTIMENTI Seduta del 13 novembre 2002 RELAZIONE OGGETTO: Andamento dell attività di dismissione immobili cartolarizzati decreto legge n. 351 del 25/9/2001 convertito in legge n. 410 del 23/11/2001. Situazione al 30/9/2002. Previsione 2002 Il programma di dismissione per l anno 2002 prevede introiti per Euro (3.000 miliardi di lire) e riguarda sia gli immobili cartolarizzati ad uso abitativo inseriti nel Piano ordinario di cessione (P.O.C.), sia quelli inseriti nel Piano straordinario di cessione (P.S.C.). 5
6 Piano Ordinario Cessione (POC) - di proprietà SCIP. Il business plan, prevede l alienazione al 31/12/2002 di unità abitative ( al 28/2/2003, termine fissato per la completa attuazione del primo piano di cessione). La situazione relativa alla dismissione degli immobili cartolarizzati, ossia immobili ad uso abitativo di proprietà SCIP, è descritta nello schema sotto indicato: QUADRO COMPLESSIVO DELLE DISMISSIONI (POC ed unità residenziali straordinarie nel PSC) BUSINESS PLAN u. vend. u.da vend. Busines s plan Differenza incassi mensili effettivi INPDAP ricavi poc business plan Riepilogo incassi Inpdap Riepilogo ricavi cumulativi business plan Differenza % Gen ,00 i , , , ,00 74% Feb , , , , ,00 102% Mar , , , , ,00 107% Apr , , , , ,00 118% Mag , , , , ,00 99% Giu , , , , ,00 93% Lug , , , , ,00 84% Ago Set Ott 02 Nov 02 Dic 02 Gen 03 Feb , , , , ,00 80% , ,00 6
7 DETTAGLIO DISMISSIONI A LIVELLO REGIONALE GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG SETT OTT NOV DIC GEN FEB Totale POC ABRUZZO CAMPANIA E.ROMAGNA LIGURIA LOMBARDIA MARCHE MOLISE - 10 PIEMONTE PUGLIA SARDEGNA SICILIA TOSCANA TRENTINO UMBRIA VENETO LAZIO * ' TOTALE Dalle tabelle sopra esposte si rileva un andamento degli incassi realizzati dalle vendite in costante flessione rispetto alle previsioni contenute nel business plan. Al 30/9/2002, infatti, sono stati alienati unità immobiliari su previste dal business plan, mentre gli incassi complessivi realizzati ammontano a ,00 euro a fronte dei ,00 euro previsti dal piano di vendita. In termini percentuali, si è passati, per quanto riguarda gli incassi, dal 118% realizzato nel mese di Aprile, all 80% raggiunto nel mese di settembre, 7
8 registrando un calo di circa il 20% rispetto a quanto il piano di vendita aveva previsto alla data del 30/9/2002. In ordine a tale flessione, la macrostruttura ha fornito elementi esplicativi da cui si ricava che tale fenomeno risponde prevalentemente a fattori esterni all Istituto, riferibili a difficoltà intervenute nell erogazione dei mutui che non hanno consentito il rispetto dei tempi previsti dal calendario dei rogiti. Per quanto riguarda, invece, eventuali fattori di origine interna che possono comunque aver contribuito a causare ritardi nell attività di vendita, la stessa macrostruttura ha previsto la possibilità di mettere a disposizione, in modo flessibile, personale e competenze dei Compartimenti che hanno raggiunto risultati più in linea con il business plan a favore dei Compartimenti più attardati. D altro canto, dai dati resi noti dal Ministero dell economia e delle finanze è stato possibile ricavare alcune note di commento sui risultati del POC, conseguiti alla data del 30/9/2002, che nel confermare una flessione generale delle vendite da parte di tutti gli Enti previdenziali, individuano le ragioni del rallentamento di tale attività principalmente nei seguenti fattori: 1. nella pausa estiva che ha ingenerato riflessi negativi sull attività di tutti gli attori coinvolti nel processo di vendita (Enti pubblici, banche, notai, rappresentanti collettivi e inquilini ); 2. nelle aste per le quali il Ministero dell economia e delle finanze ha identificato una procedura comune per tutti gli Enti interessati soltanto alla fine dell estate, significando che, sino a tale momento, in tutti i mesi del 2002 le unità immobiliari libere e inoptate hanno contribuito mese per mese a creare un divario tra i risultati raggiunti e le previsioni programmate. Tutto ciò premesso e considerando che comunque alla base del rallentamento delle vendite vi possono essere sia fattori esterni che fattori interni all Istituto, 8
9 LA COMMISSIONE PATRIMONIO ALL UNANIMITA dei Consiglieri presenti PROPONE al Consiglio di indirizzo e vigilanza l adozione di una delibera con la quale: f) sollecitare gli Organi di gestione a porre in essere tutti gli accorgimenti necessari affinché vengano rispettati dall Istituto gli impegni assunti nel business plan; g) rappresentare con tempestività ed efficacia, al Ministero dell economia e delle finanze, alla luce dell esperienza della 1^ cartolarizzazione, l opportunità, in ordine alla 2^ cartolarizzazione ormai in fase di avvio, di selezionare il più ampio numero di banche internazionali, nazionali e locali, al fine di assicurare, attraverso l aumento dell offerta dei servizi bancari, una maggiore garanzia del rispetto dei tempi previsti dal calendario dei rogiti nell espletamento delle procedure di concessione dei mutui; h) utilizzare il prossimo rinnovo dell affidamento del servizio di Tesoreria come strumento per facilitare il processo di dismissione in atto, adeguando la prossima convenzione, in modo da incentivare la partecipazione delle nuove banche-cassiere all attività di dismissione e promuovendo, da parte delle stesse banche, una più attenta valutazione delle esigenze dell utenza, sulla base della stessa finalità sociale che ispira l attività creditizia dell Ente nell erogazione dei mutui edilizi; i) ripensare i termini della convenzione con l Associazione nazionale dei notai per garantirne l ambito di efficacia su tutto il territorio nazionale; j) prevedere, nell ambito delle procedure d asta, tempi di restituzione più brevi delle somme versate a titolo di deposito cauzionale a favore di coloro che non sono risultati aggiudicatari. IL DIRIGENTE IL COORDINATORE (Dr. Vittorio BARNATO) (Carmelo CALABRESE) F.to Vittorio Barnato F.to Carmelo Calabrese 9
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