Manuale di Riflessologia Plantare

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1 Manuale di Riflessologia Plantare a cura di Francesco Ciaccia

2 INDICE 1. Introduzione pag La tecnica pag Effetti della riflessologia pag Controindicazioni pag Teoria dei 5 elementi pag Anatomia di ossa, legamenti e muscoli del piede pag Zone riflesse nel piede pag Le tre zone pag Parte pratica pag Modulo 1 - Energia nervosa pag Modulo 2 - Energia mentale pag Modulo 3 - Energia sessuale pag Modulo 4 - Energia della forza pag Modulo 5 - Energia di riserva pag La colonna vertebrale pag Articolazione dell anca pag Articolazione del ginocchio pag Articolazione della spalla pag Le gambe pag Le braccia pag Il gomito pag I 4 canali pag Il naso pag I principali apparati del corpo umano pag Apparato tegumentario pag Apparato scheletrico pag Apparato respiratorio pag. 95 1

3 28. Apparato cardiocircolatorio pag Sistema linfatico pag Apparato digerente pag Apparato uro-genitale pag Apparato genitale maschile pag Apparato genitale femminile pag Sistema nervoso pag Sistema endocrino pag Organi di senso pag Articolazione temporo-mandibolare pag Trigemino pag Tonsille pag Denti pag Seno pag Prendiamo in esame i piedi pag Stortura delle dita pag Riflessologia emozionale pag Spazio tra un dito e l altro pag Analisi dei piedi su casi reali da pag. 139 a pag

4 INTRODUZIONE Credo che tutti al giorno d'oggi abbiano sentito parlare almeno una volta di RIFLESSOLOGIA PLANTARE. Ma che cos'è esattamente, come si pratica, chi la pratica, fa male o fa bene? Vi posso garantire che è una delle cose più affascinanti che la natura possa aver deciso di dare all'essere umano. I primi cenni di Riflessologia risalgono a 5000 anni fa nelle zone di Cina e India, pensate che nella tomba di Akhamahor (meglio conosciuta come la tomba del medico) è stato ritrovato un dipinto murale che rappresenta la "mappa di riflessologia" datata a.c. Con tutta calma è arrivata anche al mondo occidentale ( !!!) con il medico statunitense Dott.W.H.Fitzgerald padre assoluto della riflessologia moderna. Credo che ad oggi, in qualsiasi parte del mondo vi troviate ci sarà sempre un centro benessere pronto a massaggiarvi i piedi dandovi un incredibile senso di benessere fisico e mentale. Non avete idea di quanti e quanti disturbi si risolvano!! Attenzione ho detto "disturbi" non "malattie"! La medicina ufficiale guai se non ci fosse! Certo è che se ci si può aiutare con dei metodi "naturali" allora, ben vengano. Un mito da sfatare è ciò che sento dire spesso: "Ma è vero che fa male"? Assolutamente NO!! Ve lo ripeto.. Assolutamente NO!!! Ci saranno delle Zone che alla digito-pressione risulteranno più dolorose, ma una volta individuate, quel dolore viene allentato massaggiandolo dolcemente! Se poi la digito pressione è eccessiva, è bene ricordare che la digito pressione va finalizzata allo scioglimento del dolore stesso. Tutto sta nel provare, mille parole non ne descrivono dignitosamente i benefici. 3

5 La riflessologia opera sulla persona nella sua interezza allo scopo di farle raggiungere uno stato d equilibrio e armonia. È una tecnica basata sulla pressione di specifici punti riflessogeni del piede, che si fonda sulla premesse che tali zone riflessogene hanno delle corrispondenze in tutte le parti del corpo. Il riflesso è una risposta involontaria ad uno stimolo. Ogni parte del corpo è predisposta a un interessamento riflessologico poiché il corpo è proiettato su ogni parte periferica in modo tale che la sua situazione generale, centrale e periferica, possa essere sempre integrata e ascoltata da tutto il corpo. Una delle spiegazione del funzionamento della riflessologia è legato ai riflessi neurologici dei nervi rachidei, che escono dal midollo spinale e si collegano al sistema nervoso periferico. In pratica se un organo è sofferente si produce una stimolazione nervosa che si trasmette al midollo spinale e da questo giunge a regioni cutanee ben definite (zone riflesse) provocando una sensibilità cutanea o muscolare. Lo stesso meccanismo agisce nell altro senso: una tensione muscolare o una lesione traumatica periferica possono influenzare l organo corrispondente. 4

6 LA TECNICA La tecnica del massaggio riflessogeno (anche in realtà non è un vero massaggio) si effettua attraverso una serie di piccole stimolazione ravvicinate esercitate principalmente con il polpastrello del pollice che procede sulla zona da trattare con un movimento a lombrico. Queste movimento trasmette impulsi alle zone nervose mettendosi in sintonia con i ritmi naturali del corpo. Tutte le seguenti zone riflesse si lavorano in manualità di STIMOLAZIONE a meno che non facciano eccessivamente male alla digito-pressione. Solo in quel caso si lavorano in manualità di SEDAZIONE. IL RIFLESSOLOGO PLANTARE, OPERA SEMPRE PER IL BENESSERE DELLA PERSONA MA NON È UN MEDICO, QUINDI NON PRESCRIVE E NON DIAGNOSTICA E SI PROPONE SOLTANTO DI RIEQUILIBRARE L ORGANISMO NELLA SUA TOTALITÀ. A cosa serve la Riflessologia Plantare? La Riflessologia Plantare è un metodo semplice, efficace e naturale che aiuta le persone a restare in uno stato ottimo di salute. RECUPERA l armonia fisica e psichica dell organismo. STIMOLA al massimo le difese immunitarie dell organismo. HA UN ALTO POTERE di rigenerazione delle cellule in virtù della sua azione rivitalizzante del Sistema Ghiandolare. DA MAGGIORE VIGORE a tutto il corpo e migliora l aspetto fisico delle persone. AGISCE come mezzo di eliminazione delle tossine, migliorando lo stato della pelle e del tono muscolare. MIGLIORA la circolazione e ossigenazione sanguigna favorendo una migliore respirazione. È INDICATO per tutte le età incluso bambini ed anziani. 5

7 Il 95% delle persone trattate con la Riflessologia Plantare reagiscono molto bene al massaggio riflessogeno, solo in alcuni casi, le aspettative non sono soddisfacenti, a causa dell eccessivo stress e della mancanza d energia nell organismo. I nostri piedi sentono, comunicano e ci avvertono costantemente di quanto sta succedendo nel nostro corpo. Sono zone sensibili, dove risulta relativamente facile individuare qualsiasi squilibrio organico, permettendo cosi che la vita si sviluppi in maniera adeguata. La Riflessologia Plantare stabilisce un contatto molto stretto tra i piedi della persona e le mani di chi opera. Il contatto fisico e mentale diventa comunicazione e assume importanza per recuperare l armonia fisica e psichica dell organismo. Le mani dell operatore, delicate e sensibili, possono percepire lo stato psicofisico del paziente. I piedi della persona hanno così la possibilità di parlare alle nostre mani. EFETTI DELLA RIFLESSOLOGIA RECUPERA l armonia fisica e psichica dell organismo. RISOLVI i problemi dello stress, perciò è eccellente per eliminare la stanchezza e stati di tensione DA MAGGIORE VIGORE a tutto il corpo e migliora l aspetto fisico delle persone RILASSA E RIEQUILIBRA il Sistema Nervoso AGISCE come mezzo di eliminazione delle tossine, migliorando lo stato della pelle e del tono muscolare. MIGLIORA la circolazione e ossigenazione sanguigna favorendo una migliore respirazione STIMOLA al massimo le difese immunitarie dell organismo. PREVIENE l insorgere delle affezioni stagionali e di quelle legate a stress e alimentazione disordinata AIUTA a superare il trauma chirurgico, abbrevia e rende più vitale il periodo della convalescenza e diminuisce il rischio di complicanze. È UN OTTIMO SUPPORTO alle varie terapie cui vengono sottoposti i portatori di handicap con problemi motori oppure psichici. Conoscere questo tipo di massaggio può rappresentare per i genitori un motivo di vicinanza con il proprio figlio portandogli aiuto e conforto. È INDICATO per tutte le età incluso bambini ed anziani 6

8 Reazioni al trattamento Durante le prime sedute alcune delle reazioni dell organismo che si possono considerar normali sono: Sensazione di rilassamento che favorisce il riposo. Aumento delle secrezioni urinarie, che diventano più torbide e di colore intenso ed odore forte. Colore atipico delle feci e flatulenza. In questo caso si consiglia generalmente di bere molti liquidi privi di zuccheri dal primo trattamento. Diverse reazioni emotive a livello psichico. Tutto questo rientra nella norma in quanto con il trattamento si vanno a smuovere le tossine presenti nell organismo che poi saranno eliminate attraverso gli organi emuntori e, gli effetti collaterali del massaggio si ridurranno di intensità e non si presenteranno posteriormente, lasciando una sensazione di rilassamento e benessere generale. È importante, anche, nel corso del trattamento sorvegliare le reazione del soggetto che potrebbero essere di freddo, di sudorazione ai piedi e alle mani, sonnolenza o agitazione. Tutte queste manifestazioni si devono controllare e valutare attentamente per eseguire un ottimo trattamento. L'ambiente È consigliabile che il massaggio riflessogeno venga praticato in modo da consentire il massimo del benessere alla persona che lo riceve. Sarebbe ideale un ambiente abbastanza spazioso, ben aerato, con una temperatura gradevole, sufficientemente tranquillo, ai fini di una sua partecipazione psicologica al trattamento. Una musica sottofondo, rilassante e a volume basso, potrà completare il clima di calma e rilassamento. Chi opera deve essere in grado di maneggiare i piedi del altro con la massima facilità. Un lettino da massaggio è la soluzione migliore, ma può essere effettuata anche su una poltrona comoda, al limite due sedie poste una di fronte all altra. 7

9 Quanto dura un trattamento di Riflessologia? Un trattamento deve durare in media dai 20 ai 40 minuti, tempo variabile in base se si devono trattare solo i piedi si effettuerà anche il massaggio al corpo. La frequenza sarà di una volta a settimana per le prime 3-4 settimane, successivamente sarà a discrezione nostra e del bisogno del cliente se proseguire con questa frequenza o passare a un trattamento ogni giorni. CONTROINDICAZIONI La Riflessologia Plantare è un trattamento dolce, nonostante ciò esistono delle controindicazioni che devono essere valutate: Non trattare mai una persona affetta di patologia grave senza avere l autorizzazione del medico curante. Non trattare la zona di IPOFISI, TIROIDE, UTERO, OVAIE durante i nove mesi di gravidanza agire sempre sotto controllo medico. Presenza od il sospetto di trombosi; il rischio è che possa muoversi danneggiando, ostruendone il circolo sanguigno, altri tessuti. Le trombosi possono essere eventi concomitanti a traumi in soggetti predisposti * I trombi sono agglomerati di cellule del sangue in una rete di proteine della coagulazione. Fare attenzione nelle persone diabetiche insulino-dipendente, dopo il trattamento bisogna far controllare il livello di glicemia prima di prendere una pastiglia o puntura di insulina. Non lavorare la zona IPOFISI, TIROIDE, UTERO, OVAIE nei primi giorni del ciclo mestruale se la persona soffre di un flusso molto abbondante. Appendicite acuta Ulcera gastrica Diverticolite acuta Usare soltanto manovre di rilassamento in soggetti estremamente agitati o nervosi. 8

10 Teoria dei 5 ELEMENTI La teoria dei cinque elementi è di origine cinese. È descritta nei minimi particolari nel Nei Ching, un testo che raccoglie i dettami dell antica medicina, compilato per la prima volta sotto forma di libro nel 400 a.c., per quanto probabilmente risalga a più di 4000 anni fa. I filosofi cinesi classificarono ogni cosa di questo mondo secondo i cinque elementi primari - Legno, Fuoco, Terra, Metallo, Acqua - che rappresentano cinque stadi di forze. La base di tale teoria risiede nel concetto dell eterno gioco scambievole di Yin e Yang, perché, nell alternarsi di questi due opposti complementari, nasce sempre una nuova entità. L uomo racchiude in sé questi cinque elementi poiché è il prodotto del Cielo e della Terra. Ne consegue che l uomo, essendo un entità allo stesso tempo terrestre e celeste, si serve di questi nella sua vita quotidiana. 9

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12 La Medicina Cinese si basa ovviamente su una sua lingua ed una sua cultura. Le distanze tra la medicina cinese e la medicina occidentale sono prima di tutto distanze tra ambiti di pensiero più vasti, differenze nella concezione della natura e del suo rapporto con l'uomo, ma ancora più profondamente differenze tra modi di sistematizzare il mondo e di pensarne i problemi. Se le domande che ci si pongono sono diverse, non deve sorprendere che le risposte siano molto differenti e difficilmente comparabili. Estremamente affascinate e complessa, la Medicina Cinese racchiude la sua essenza in un movimento di energie, funzionamenti, metabolismi e elementi collaterali che spiegheremo in questo manuale in maniera semplice per una tua più facile comprensione. I cinque elementi fondamentali della natura sui quali è basata la visione della medicina cinese per un ampia visione fisiologica e spirituale dell essere umano: - Fuoco - Terra - Metallo - Legno - Acqua 11

13 1 ELEMENTO Il suo organo: CUORE Il suo viscere: INTESTINO TENUE La sua ghiandola: TIROIDE - IPOFISI Il suo colore è il: ROSSO Il suo Elemento: FUOCO Collegato con il sentimento della: GIOIA La sua stagione è: ESTATE Il suo organo di senso: LINGUA (parola) Il suo organo bersaglio primario: SISTEMA CIRCOLATORIO Il suo organo bersaglio secondario: VALVOLE SANGUIGNE Il suo sapore è: AMARO Viene sollecitato dal: CALDO 12

14 2 ELEMENTO Il suo organo: MILZA Il suo viscere: STOMACO La sua ghiandola: PANCREAS Il suo colore è il: GIALLO Il suo Elemento: TERRA Collegato con il sentimento della: PREOCCUPAZIONE La sua stagione è: FINE ESTATE Il suo organo di senso: PAPILLE GUSTATIVE (gusto) Il suo organo bersaglio primario: TESSUTO CONNETTIVO Il suo organo bersaglio secondario: BOCCA Il suo sapore è: DOLCE Viene sollecitato dall': UMIDITA' 13

15 3 ELEMENTO Il suo organo: POLMONI Il suo viscere: INTESTINO CRASSO (colon) La sua ghiandola: OVAIE / TESTICOLI Il suo colore è il: BIANCO Il suo Elemento: METALLO Collegato con il sentimento della: TRISTEZZA La sua stagione è: AUTUNNO Il suo organo di senso: NASO (olfatto) Il suo organo bersaglio primario: CUTE Il suo organo bersaglio secondario: PELURIA - CAPELLI Il suo sapore è: PICCANTE Viene sollecitato da: SECCHEZZA 14

16 4 ELEMENTO Il suo organo: FEGATO Il suo viscere: VESCICA BILIARE La sua ghiandola: FEGATO ENDOCRINE Il suo colore è il: VERDE Il suo Elemento: LEGNO Collegato con il sentimento della: RABBIA (collera) La sua stagione è: PRIMAVERA Il suo organo di senso: OCCHI (vista) Il suo organo bersaglio primario: MUSCOLI - TENDINI Il suo organo bersaglio secondario: UNGHIE Il suo sapore è: ACRE Viene sollecitato dal: VENTO 15

17 5 ELEMENTO Il suo organo: RENI Il suo viscere: VESCICA URINARIA La sua ghiandola: SURRENI Il suo colore è il: NERO Il suo Elemento: ACQUA Collegato con il sentimento della: PAURA La sua stagione è: INVERNO Il suo organo di senso: ORECCHIE ( udito ) Il suo organo bersaglio primario: OSSA Il suo organo bersaglio secondo: DENTINA, CEMENTO DENTALE Il suo sapore è: SALATO Viene sollecitato: FREDDO 16

18 Il ciclo della creazione mostra come: 1. il cuore rinforza la milza 2. la milza rinforza i polmoni 3. i polmoni rinforzano i reni 4. i reni rinforzano il fegato 5. il fegato rinforza il cuore Il ciclo distruttivo invece dice che: 1. il legno è tagliato dal metallo 2. il fuoco è spento dall'acqua 3. la terra è penetrata dal legno 4. il metallo è disciolto dal fuoco 5. l'acqua è interrotta e bloccata dalla terra 17

19 Anatomia di ossa, legamenti e muscoli del piede 18

20 19 Corsi M assaggio

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22 21 Corsi M assaggio

23 L'innervazione nel piede è molto ricca e complessa. I nervi presenti in questa zona del corpo sono sotto-diramazioni del nervo sciatico (che costituiscono i nervi DORSALI) e del nervo crurale (che costituiscono i nervi PLANTARI) 22

24 Corsi M assaggio 23

25 Corsi M assaggio 24

26 25 Corsi M assaggio

27 Queste tre zone rappresentano delle aree dove si possono manifestare delle alterazioni del piede nel suo aspetto in generale. La zona dell'ossigenazione la andrai a lavorare per tutte le problematiche riguardanti la respirazione (raffreddori, sinusiti, laringiti e tutto ciò che riguarda le vie respiratorie), per tutto ciò che riguarda l'ossigenazione del sangue (in quanto il sangue passa sulla superficie dei polmoni per ossigenarsi) e per tutti i dolori alla GABBIA TORACICA. Molto spesso capitano degli inestetismi (o altri tipi di alterazioni come ad esempio un dolore persistente) in una zona particolare della schiena (per esempio un grosso sfogo di brufoli, dei rossori, una parte della schiena particolarmente secca o al contrario molto grassa, si possono formare dei pannicoli adiposi (per pannicolo si intende uno strato di grasso localizzato). Bene tutto ciò che avviene su una particolare zona del corpo, devi tenere presente dove essa si è formata. E lavorarle nella sua zona riflessa nel piede. La zone dell'assimilazione la andrai a lavorare per tutti i problemi digestivi, dolori all'addome e per tutte le volte che essa risulta dolorosa o si presentino degli inestetismi (lo stesso discorso che facevamo prima per quanto riguarda la zona dell'ossigenazione). Lavorando questa zona migliorerai notevolmente tantissimi disturbi dell'addome in quanto da qui (zona ASSIMILAZIONE ) si dipartono i nervi che andranno poi a innervare, STOMACO, MILZA, PANCREAS, FEGATO E VESCICA BILIARE. La zone dell'eliminazione la andrai a lavorare per tutti i problemi di eliminazione di liquidi, ciclo mestruale, per i problemi in generale degli intestini (sia l'intestino crasso sia per l'intestino tenue). 26

28 Parte pratica Adesso prenderemo in considerazione ogni singolo organo VISCERE E GHIANDOLA e la relativa zona riflessa nel piede 27

29 Energia Nervosa ( modulo 1 ) = Emozione GIOIA L'energia nervosa collegata con il 1 dito (ALLUCE) ci permette di gioire delle cose che ci da la vita, grandi e piccole. Essa è quella sensazione che ci pervade quando siamo felici, quando siamo con gli amici, ci da il senso di sincerità e ci permette di sdrammatizzare nelle varie situazioni e ci disegna sul volto un espressione solare e sorridente. 28

30 CUORE E SISTEMA CIRCOLATORIO Il cuore è l organo principale dell apparato circolatorio. Si intende per apparato circolatorio un sistema composto da una pompa, il cuore, e da tubi, i vasi sanguigni (arterie, vene, capillari, linfatici), distribuiti in ogni parte ed organo del corpo umano. La circolazione sanguigna ci consente di portare a ciascuna cellula del nostro organismo l ossigeno e le sostanze nutritive: aminoacidi, zuccheri, grassi. Il cuore è un muscolo cavo che si contrae spontaneamente e ritmicamente e, con tali contrazioni, attraverso un sistema di valvole, assicura la progressione del sangue in due circuiti, detti circolo polmonare o piccola circolazione e circolo sistemico o grande circolazione.la piccola circolazione trasporta sangue venoso, ricco di anidride carbonica, dal cuore ai polmoni, dove il sangue viene purificato e riportato al cuore ossigenato. Dal cuore a sua volta parte la grande circolazione che porta il sangue arterioso all organismo per cedere l ossigeno e riempirsi di anidride carbonica, quindi ritornare al cuore come sangue venoso per entrare nel piccolo circolo e purificarsi. All interno del cuore il sangue ossigenato 29

31 arterioso non si mescola con il sangue venoso, ricco di anidride carbonica. Se si taglia il cuore longitudinalmente lo si vedrà diviso in due parti da un setto verticale: una parte destra o cuore venoso perché contiene il sangue venoso, l altra sinistra o cuore arterioso che contiene il sangue ossigenato. Le due cavità superiori si chiamano atri, quelle inferiori ventricoli. Il CUORE e il Sistema circolatorio si lavorano: per tutte le persone che hanno sempre freddo, per tutti gli affaticamenti del cuore, per tutte le persone che non ridono mai. 30

32 INTESTINO TENUE L'intestino tenue ha una lunghezza media di 7,5 m, con punte massime di 9 m. Lungo il suo percorso, il chimo che giunge dallo stomaco viene trasformato in chilo e viene poi assorbito attraverso le sue pareti. L intestino tenue è diviso dallo stomaco da un anello muscolare detto Sfintere Pilorico. L'intestino tenue è suddiviso in: duodeno, digiuno ed ileo. Il duodeno, lungo 30 cm circa, si presenta come un tubo incurvato ad anello, che abbraccia una grossa parte del pancreas ("testa del pancreas"). Anche questo può essere suddiviso in porzioni: - superiore, leggermente dilatata (bulbo duodenale); - discendente, che piega verso il basso restando a destra della colonna vertebrale; - orizzontale, che gira a sinistra, incrociando la colonna vertebrale; - ascendente, risalente lungo il lato sinistro della colonna vertebrale. 31

33 L'INTESTINO TENUE si lavora: per tutti i problemi di intolleranze alimentari; per tutti i problemi di gonfiore addominale, per tutti i problemi di dolori all'addome. 32

34 TIROIDE La tiroide è una ghiandola endocrina (cioè a secrezione interna) che si trova nella regione sotto-ioidea del collo, al davanti della trachea (cioè sotto il "pomo di Adamo"), ed è costituita da 2 lobi laterali uniti da un istmo. La ghiandola assume rapporti laterali col muscolo sternocleidomastoideo e con le carotidi, posteriormente col nervo laringeo-ricorrente, con la trachea e con l esofago. Il suo rapporto col nervo è importante per le eventuali azioni di compressione che può esercitarvi (disfonia). Gli ormoni tiroidei. Sono costituiti dalla tiroxina, T4 e dalla triodotironina, T3. Essi per il 65% sono costituiti da iodio. L assunzione dello iodio giornaliera è fondamentale perciò per la costituzione degli ormoni e varia da 20 a microgrammi/die; nelle zone dove lo iodio è insufficiente avremo pertanto patologie che vanno sotto il nome di gozzo endemico, dovute all ipertrofia della ghiandola per carenza di iodio e per stimolazione da TSH. La tiroide è, infatti, avida di iodio e capta tutto lo 33

35 iodio a disposizione in circolo, in virtù di un meccanismo a pompa di trasporto attivo energiadipendente. La captazione dello iodio dipende da un ormone dell ipotalamo, il TSH, od ormone di stimolazione della tiroide. La TIROIDE si lavora: per tutti i problemi del metabolismo; per regolare il sonno, per regolare l'umore, per regolare le mestruazioni, per tutte le persone che sono perennemente stanche o anche perennemente agitate (ipo e ipertiroidismo ), per diminuire gli stati di agitazione o contrario per aumentare lo stato di vigore nelle persone troppo flemmatiche. 34

36 L ipofisi, o ghiandola pituitaria, è una ghiandola situata alla base del cranio nella fossa ipofisaria della sella turcica dell'osso sfenoide. Pur essendo molto piccola (le dimensioni reali sono quelle di un pisello, ma nella foto qui sopra abbiamo voluto appositamente mettere una IPOFISI ingrossata per una migliore visualizzazione della sua posizione) ha un ruolo determinante, poiché è collegata direttamente con una parte del cervello chiamata ipotalamo e garantisce il legame tra le attività del cervello e quelle del sistema endocrino per la produzione di ormoni. L ipofisi è regolata dagli ormoni prodotti dall ipotalamo e a sua volta produce ormoni che vanno a influenzare l attività di altre ghiandole come tiroide, ghiandole surrenali e gonadi (ovaie e testicoli) denominate ghiandole bersaglio e proprio per questa sua funzione di controllo viene anche definita ghiandola maestra. 35

37 L'IPOFISI si lavora: per regolare tutti i disturbi legati all'umore, per regolare le mestruazioni, per regolare il metabolismo (in quanto stimola la tiroide) e per aiutarla in tutte le sue funzioni. 36

38 Energia Mentale (modulo 2) = Emozione PREOCCUPAZIONE L'energia mentale collegata con il 2 dito (MELLUCE) ci permette di ricordare le cose avvenute (sentimenti, pensieri, azioni), ci da la forza di non fossilizzarci sui dubbi e preoccupazioni e ci da la forza di andare avanti con i propri pensieri e non con le cose imposte da altri. 37

39 STOMACO Lo stomaco è un organo che appartiene all'apparato digerente. È una dilatazione a forma di sacco muscolare estensibile del canale alimentare e possiede un orifizio superiore di ingresso, che lo collega all'esofago, detto cardias e uno inferiore di uscita, con cui comunica con l'inizio dell'intestino, detto piloro. È situato nella cavità addominale e aderisce nella parte superiore al diaframma ed è interposto tra il fegato e la milza. In media ha una lunghezza massima di 25 cm, con una larghezza di 12 cm e uno spessore di 8 cm. Può contenere dai 2 ai 4 litri di sostanze liquide e solide. La superficie interna si presenta a pieghe, sotto le quali sono presenti le ghiandole che secernono i succhi gastrici. In presenza di svariati stimoli, tra i quali la vista e l'odore del cibo, alcuni impulsi nervosi del cervello stimolano le ghiandole dello stomaco che secernono il succo gastrico. Questo è composto da acido cloridrico in grado di scomporre il cibo e di uccidere ogni organismo vivente che viene ingerito, e un 38

40 enzima, la pepsina, che trasforma le proteine in sostanze più semplici: i Peptani. Il cibo entra nello stomaco e subito iniziano le contrazioni peristaltiche, che dalla regione pilorica, si propagano come un'onda fino al piloro stesso. Il piloro rimane chiuso e tutto il materiale si accumula nello stomaco. I recettori di tensione della parete gastrica forniscono sufficienti informazioni in modo tale che l'impulso di mangiare scompaia prima che lo stomaco raggiunga un grado di espansione potenzialmente pericoloso. Al termine della digestione che a seconda delle sostanze ingerite può durare da mezz'ora a sette ore, il materiale ingerito è stato trasformato in chimo, una sostanza semifluida e biancastra. Con le contrazioni dello stomaco il chimo passa attraverso il piloro e giunge nel duodeno. Lo STOMACO si lavora: per tutti i problemi digestivi, dolori allo stomaco, eruttazioni frequenti e per aiutarlo in tutte le sue funzioni. 39

41 PANCREAS Il pancreas è una voluminosa ghiandola annessa all'apparato digerente una parte esocrina e una endocrina. La sua principale funzione è quella di produrre succo pancreatico (prodotto dalla parte esocrina), insulina e glucagone (entrambi prodotti dalla parte endocrina). Il succo pancreatico ha la funzione di digerire alcune sostanze nell' intestino tenue, mentre l'insulina ed il glucagone hanno come principale funzione quella di controllare la concentrazione di glucosio nel sangue. Misura circa cm dalla testa alla coda in età adulta, anche se il suo tessuto esocrino tende a diminuire con l'avanzare dell'età diventando atrofico, è largo 4 cm e spesso 2 cm. È di colore rosa salmone, e una consistenza piuttosto dura e mostra una superficie lobulata. Si trova compreso tra L1 e L2 e la cosa risale sino alla 7 costa, ed è un organo retroperitoneale. 40

42 Il PANCREAS: si lavora per regolare gli zuccheri nel sangue (glicemia) e per aiutarlo in tutte le sue funzioni. 41

43 MILZA La milza è un organo pieno e un organo linfoide secondario, non fondamentale per la sopravvivenza. È situata nella porzione sovramesocolica della cavità addominale, nella loggia lienale, compresa tra la parete posteriore del corpo dello stomaco e la faccia anteriore del rene sinistro. La milza è di colore rosso scuro e la sua forma si può paragonare a quella di un ovoide schiacciato in senso trasversale, con diametro maggiore orientato dall'alto verso il basso, dal di dietro in avanti e latero-medialmente. Questo diametro, che mediamente misura circa 13 cm, è parallelo all'asse longitudinale della 10ª costola di sinistra, che si può facilmente palpare al di sotto dei tegumenti ed è immediatamente individuabile essendo l'ultima costola a raggiungere, seppure indirettamente, lo sterno. La milza in un paziente sano non è palpabile, in quanto rimane contenuta nella gabbia toracica, essa può essere invece ben apprezzata in condizioni patologiche di alterazione di questa. 42

44 Le funzioni più importanti della milza sono il filtraggio meccanico, che rimuove i globuli rossi senescenti, detta di emocataresi, e il controllo delle infezioni e delle difese immunitarie. La MILZA si lavora: principalmente per stimolare le difese immunitarie e per aiutarla in tutte le sue funzioni. 43

45 SISTEMA LINFATICO Il sistema linfatico comprende una rete fittissima di canali, i vasi linfatici, e una serie di organi a forma di fagiolo, i linfonodi, intercalati lungo il decorso dei vasi linfatici, che svolgono un ruolo molto importante nella elaborazione della risposta immunitaria in grado di intrappolare e distruggere i batteri estranei, come quelli dei vaccini ad esempio e le cellule malate portati con la linfa. L'apparato linfatico può essere definito come parte specializzata del sistema circolatorio. È costituito anch'esso da un liquido (la linfa) che circola in un circuito di vasi (linfatici), simili alle vene e con valvole a nido di rondine, e che al termine del suo percorso viene riversato nel sangue attraverso la vena cava superiore. Distinguiamo 3 raggruppamenti principali di linfonodi chiamati CINGOLI LINFATICI appunto. Il 1 cingolo è situato all'altezza del collo e delle ascelle. Il 2 cingolo è situato all'altezza dello stomaco. Il 3 cingolo è situato all'altezza del basso ventre e inguini. 44

46 1 CINGOLO LINFATICO (sotto l'attaccatura delle dita del piede): stimolare per i linfonodi del collo e delle ascelle. 2 CINGOLO LINFATICO: stimolare per il linfonodi dell'addome 3 CINGOLO LINFATICO: stimolare per i linfonodi di inguini e gambe 45

47 1 dito = iper produttività dell' IPOFISI 2 dito = iper produttività del PANCREAS 3 dito = iper produttività delle OVAIE/TESTICOLI 4 dito = iper produttività del FEGATO 5 dito = iper produttività delle SURRENI 46

48 Energia Sessuale ( modulo 3 ) = Emozione TRISTEZZA L'energia sessuale collegata con il 3 dito (TRILLICE) ci permette di accettare i nostri istinti sessuali rimanendo nel nostro ruolo di appartenenza. Ecco che ognuno di noi è costituito dal 75 % di ormoni del sesso di appartenenza e il 25 % di ormoni dell'altro sesso. Quando questa percentuale si altera sbilanciandosi da una o dall'altra parte, cambiano le caratteristiche sessuali secondarie (lineamenti del volto, spessore della pelle, la voce, dimensione delle spalle, ect...). Quindi si potrà notare donne più mascoline o uomini più effeminati. Queste alterazioni possono comunque convivere con la persona senza dove per forza alterare i propri istinti sessuali naturali. 47

49 POLMONI E VIE RESPIRATORIE L'apparato respiratorio è una struttura anatomica atta alla respirazione costituita dalle vie aeree e dai polmoni; permette gli scambi gassosi di ossigeno ed anidride carbonica a livello di piccolissime strutture rotondeggianti chiamati ALVEOLI POLMONARI. L'atto respiratorio si divide in due fasi: INSPIRAZIONE ed ESPIRAZIONE. L'inspirazione avviene grazie alla contrazione dei muscoli inspiratori (muscoli intercostali e diaframma), tale contrazione provoca un'aumento di volume polmonare e una diminuzione della pressione intrapleurica, ne consegue un'aspirazione dell'aria nei polmoni. L'espirazione solitamente è passiva, determinata dal semplice rilassamento dei muscoli respiratori. Il volume toracico diminuisce, i polmoni vengono compressi e l'aria espulsa. 48

50 TECNICA DI RILASSAMENTO La zona evidenziata nella figura qui sopra riveste un ruolo fondamentale per rilassare a lungo termine il cliente che stiamo trattando. Esso infatti riflette la zona del plesso ovvero una parte del corpo molto innervata che se aumenta di tensione può dare origine a sensazioni di ansia e oppressione al petto. Quindi il consiglio è di lavorare sempre bene questa zona con delle scanalature profonde per dare un senso di rilassamento a tutto il corpo prima del trattamento in riflessologia e nella fase conclusiva del massaggio al corpo laddove ce ne fosse il bisogno. 49

51 I POLMONI le VIE RESPIRATORIE si stimolano: per tutte le debolezze dei polmoni, raffreddori frequenti, pelle secca (in quanto stimola l'ossigenazione del sangue e di conseguenza migliora il nutrimento di ossigeno alle cellule della pelle). Per tutte le bronchiti, faringiti, laringiti, tracheiti e per aiutare tutte le loro funzioni. 50

52 GROSSO INTESTINO L'intestino crasso o grande intestino è la seconda ed ultima parte del sistema digestivo degli esseri vertebrati, dove il chimo si trasforma in chilo. La sua funzione è quella di assorbire l'acqua rimanente dai resti indigestibili del cibo, resti poi espulsi tramite l'ano. Lungo mediamente 170 cm, con un diametro di circa 7 cm, esso è costituito da 5 tratti fondamentali: 1. tratto ascendente 2. tratto trasverso 3. tratto discendente 4. tratto sigma 5. tratto retto A questi vanno aggiunti altre due parti: l'appendice sfintere anale 51

53 L'intestino crasso si differenzia fisicamente dal piccolo intestino, in quanto il primo risulta essere molto più ampio. La parete del grosso intestino è rivestito da epitelio colonnare semplice; invece di avere la evaginazioni dell'intestino tenue (villi), l'intestino crasso ha invaginazioni (le ghiandole intestinali). Anche se sia l'intestino tenue e crasso hanno cellule caliciformi, queste sono più abbondanti nell'intestino crasso. L'INTESTINO CRASSO (colon) si lavora: per tutti i problemi di stitichezza (in stimolazione); se la persona soffre di diarrea o dissenteria, lavorare in SEDAZIONE per calmare. Visto la sua connessione con il sistema nervoso, stimolare l'intestino crasso per tutti i problemi di depressione. In particolare il tratto Sigma dell'intestino. SEDARE il tratto del retto per tutti i problemi di emorroidi e ragadi (sono tagli nell'intestino). 52

54 APPARATO GENITALE FEMMINILE I principali organi genitali femminili sono interni e comprendono la vagina, l'utero, le tube o trombe di Falloppio e le ovaie. L'utero è l'organo dell'apparato riproduttivo femminile dalla caratteristica forma a pera rovesciata, situato al centro della parte più bassa dell'addome (detta anche pelvi). La sua funzione è quella di accogliere il bambino nei nove mesi di gravidanza, permettendo l'impianto dell'uovo fecondato, lo sviluppo dell'embrione e l'accrescimento del feto. È infatti provvisto di una cavità che nella parte superiore comunica con le tube (da cui giunge l'uovo fecondato) e nella parte inferiore con la vagina (per le mestruazioni o il parto). La cavità dell'utero è rivestita da una mucosa (endometrio) che ogni mese, sotto l'influsso degli ormoni prodotti dalle ovaie, si ispessisce, preparandosi ad accogliere un'eventuale gravidanza. È proprio l'endometrio che ogni mese, in assenza di gravidanza, si sfalda, dà luogo alla mestruazione e si rigenera. Le tube di Falloppio sono i due canali, denominati anche salpingi, che si estendono dall'utero all'ovaio.le tube sono lunghe circa cm. Le tube raccolgono l'ovulo espulso dall'ovaio e gli forniscono un ambiente adatto alla fecondazione, cioè 53

55 all'incontro con lo spermatozoo. Solo nelle tube, infatti, esistono le condizioni idonee perché l'ovulo e lo spermatozoo si fondino. Le ovaie sono due, hanno la forma di una mandorla e sono localizzate nella cavità pelvica, ai due lati dell'utero, con cui comunicano attraverso le tube di Falloppio. Costituiscono una preziosa riserva di cellule uovo (ovuli, ovociti), che sono state prodotte durante lo sviluppo degli organi genitali e quindi nella vita prenatale. Le cellule uovo sono contenute in cavità separate, i follicoli, e rimangono a riposo fino al momento della pubertà. Da allora, ogni mese, un solo follicolo viene selezionato (un mese lavora l'ovaio destro, un mese il sinistro) e produce un uovo maturo, pronto per la fecondazione. Le ovaie, inoltre, producono importantissimi ormoni sessuali: gli estrogeni e il progesterone. Quando le uova si saranno esaurite, non sarà più possibile produrne di nuove e l'ovaio cesserà di funzionare: inizierà la menopausa. 54

56 APPARATO GENITALE MASCHILE Il pene e i due testicoli al lato del pene formano gli organi esterni, cioè visibili. Gli organi interni, non visibili, sono costituiti da: dotto deferente, vescicole seminali, dotti eiaculatori, prostata ed uretra. Il pene si trova normalmente in stato di riposo. L'erezione può essere provocata da una serie di eventi di carattere fisico, psichico e sensoriale che agiscono sul sistema nervoso. Quando dal sistema nervoso arrivano gli impulsi che stimolano l'erezione, una grossa quantità di sangue affluisce nei corpi cavernosi, normalmente vuoti. Il pene, quindi, aumenta di volume e di dimensioni, e diventa rigido. L'afflusso di sangue è regolato da un sistema di valvole, che si chiudono durante l'erezione. Quando le valvole si riaprono e il sangue defluisce dai corpi cavernosi, il pene ritorna allo stato di flaccidità. I testicoli sono i due organi sessuali maschili contenuti all'interno della sacca dello scroto. Svolgono una duplice funzione: riproduttiva, in quanto producono gli spermatozoi, le cellule maschili della 55

57 riproduzione (gameti), e ormonale poiché secernono gli ormoni sessuali maschili, cioè gli androgeni, di cui il testosterone è il principale rappresentante. Entrambe le funzioni sono regolate dal cervello. Ogni testicolo, al suo interno, è formato da una fittissima rete di tubicini, i tubuli seminiferi, che producono milioni di spermatozoi al giorno, che si dirigono verso l'epididimo. La posizione dei testicoli esterna al corpo ha una precisa motivazione fisiologica, perché per il loro funzionamento è necessaria una temperatura costante, inferiore di qualche grado rispetto a quella dell'interno del corpo. La prostata è una ghiandola incapsulata delle dimensioni di una castagna che si trova nell'uomo sotto la vescica, ed è attraversata dall'uretra. Sboccano nella prostata le vescicole seminali. Il ruolo principale della prostata è quello di produrre una parte del liquido seminale (~ il 20%). È la secrezione della prostata che dà il caratteristico odore al seme maschile. Si pensa che il fluido prostatico stimoli la motilità degli spermatozoi e che li protegga dall'acidità dell'ambiente vaginale della donna. La secrezione della prostata, come quella delle vescicole seminali è controllata dagli ormoni maschili prodotti nei testicoli, soprattutto dal testosterone. 56

58 APPARATO GENITALE MASCHILE E FEMMINILE OVAIE: per i disturbi di frequenza del ciclo mestruale, cisti ovariche, endometriosi, depressione (la stimolazione di queste ghiandole fa produrre degli ormoni che aiutano il sistema nervoso nella ripresa dell'umore). Stimolare le ovaie anche per aumentare il desiderio sessuale. TESTICOLI: stimolare per aumentare la produzione di spermatozoi, per i dolori ai testicoli, cisti ai testicoli. Per i problemi di depressione, per l'aumento del desiderio sessuale. UTERO: stimolare per chi soffre di dolori mestruali, disturbi dell'utero in generale, per tutte le persone che soffrono di aborti spontanei. Per tutte le donne che si trovano al 9 mese di gravidanza. PROSTATA: Stimolare per tutte le persone che hanno disturbi di prostata come ad esempio svegliarsi 57

59 più e più volte di notte per andare in bagno a urinare; per migliorare la quantità del liquido spermatico. LEGAMENTI UTERO/PROSTATA: si stimola per tutte le tensioni dell'utero, utero retroverso, e dolori mestruali. Si lavora a tutti gli uomini che soffrono di prostata. APPARATO GENITALE: Si stimola per la carenza energetica del funzionamento generale dell'apparato genitale. PENE /VAGINA: Per tutti i problemi di arrossamento, fastidi, pruriti e dolori del pene o della vagina. 58

60 Energia della Forza ( modulo 4 ) = Emozione RABBIA L'energia della forza collegata con il 4 dito (PONDULO) ci da la forza di andare avanti e decidere se essere spettatori o protagonisti della nostra vita. Chi ha in equilibrio questa energia sarà il protagonista della propria vita rispettando i propri limiti e sapendo dire anche di no quando qualcosa non ci va bene. 59

61 FEGATO E VESCICA BILIARE Il fegato è la più grossa ghiandola del corpo umano, situata nella parte alta e destra dell'addome, subito sotto il diaframma. Come tutti gli organi anche il fegato è costituito da numerose cellule chiamate epatociti. Ogni epatocita vive in mediacentocinquanta giorni ed è fortemente irrorato; si calcola infatti che in condizioni di riposo giunga al fegato circa un litro e mezzo di sangue al minuto. Pesa circa grammi e le sue dimensioni sono mantenute costanti rispetto al peso corporeo, aumentando o diminuendo in base ad esso. Il fegato ricopre un ruolo metabolico di primo piano, fondamentale per il corretto funzionamento dell'intero organismo. Circa il 6-7% del suo peso è costituito da glicogeno, per un totale approssimativo di 100 grammi. Essendo una ghiandola, ha infatti un'azione secretiva e produce numerose sostanze come la bile ed altri prodotti metabolici. Può essere definito il più grosso "laboratorio chimico" del nostro corpo; possiamo sopravvivere senza la cistifellea o senza lo stomaco, ma se il fegato non funziona a dovere, l'intero organismo si trova in grossi guai. Molte delle sue 60

62 funzioni (considera che ne ha più di 800) sono infatti essenziali: interviene nel metabolismo dei glucidi fungendo da deposito di glicogeno che può essere usato come sorgente di glucosio plasmatico. Inoltre, controlla direttamente la mobilizzazione del glucosio da questi depositi in base alle richieste dell'organismo; ha quindi un ruolo fondamentale nella modulazione della glicemia. Interviene nella sintesi di acidi grassi come forme di deposito delle calorie assunte in eccesso (all'interno del fegato avviene la sintesi di trigliceridi e colesterolo). Il fegato distrugge e metabolizza i globuli rossi morti, recuperando il ferro legato all'emoglobina e creando metaboliti che vengono aggiunti alla bile come pigmenti. Funge da deposito di vitamine e ferro ed interviene nel loro metabolismo. Converte l'acido lattico, un prodotto di rifiuto sintetizzato dai muscoli durante l'attività fisica intensa, in glucosio. Gioca un ruolo di primo piano nella detossificazione di scorie metaboliche o di tossine introdotte nell'organismo tramite l'alimentazione, l'inquinamento o i farmaci (rende questi composti idrosolubili, facilitando l'attività escretoria dal rene). Il fegato interviene nel mantenimento del normale equilibrio idrosalino. 61

63 Il FEGATO va stimolato: per tutti i disturbi inerenti il fegato. Considera che il fegato ha più di 760 funzioni. Ti voglio fare qualche esempio: stimolalo per tutti i problemi di crampi, di rigidità muscolare, abbassamento della vista (è il fegato che controlla il numero di diottrie). Per tutti i problemi di sovrappeso, per le persone eccessivamente stanche. Per tutti i problemi di cisti (indipendentemente dove esse si trovino... es: cisti ovariche, cisti tendinee, cisti dermiche, etc..). 62

64 Energia di Riserva ( modulo 5 ) = Emozione PAURA L'energia di riserva collegata con il 5 dito (MELLINO) ci da la forza di recuperare le energie dopo uno stato di stress, forte stanchezza e ci permette di rispettare le nostre paure senza doverle sfidare continuamente mettendo sotto stress l'apparato urinario che è collegato con questa energia. Le persone che non rispettano i propri limiti saranno persone temerarie mentre al contrario persone paurose di qualsiasi cosa sono sotto lo stimolo continuo di questa energia in alterazione. In entrambi i casi siamo in presenza di uno squilibrio dell'energia di RENALE (o di riserva ). 63

65 APPARATO URINARIO L'apparato urinario svolge la funzione di depurare il sangue ed eliminare le scorie in esso contenute. La depurazione del sangue avviene dentro i reni. All interno dei reni ci sono circa un milione di minuscoli filtri chiamati nefroni; il sangue passa dentro i nefroni e lascia acqua e scorie. Il liquido che si raccoglie è una sostanza ancora ricca di elementi utili che vengono riassorbiti mentre la parte di scarto viene eliminata dagli ureteri. Ogni ora transitano nei reni circa settanta litri di sangue e vengono prodotti circa centosettanta litri di filtrato renale; di questi ne vengono riassorbiti circa centosessantanove quindi il corpo elimina circa un litro di urina al giorno. 64

66 I reni sono due organi a forma di fagiolo, lunghi all'incirca 12 centimetri. Sono localizzati nella schiena, sopra la linea della vita e sono protetti dalle costole. Regolano il contenuto di acqua del corpo. Rimuovono dal sangue i prodotti di scarto derivanti sia dall'attività delle cellule dell'organismo, sia dal cibo che ingeriamo; aiutano a mantenere le sostanze chimiche del corpo in equilibrio. Come funziona questo processo? All'inizio le arterie renali portano il sangue ai reni. All'interno dei reni, milioni di filtri, chiamati glomeruli, filtrano il sangue per formare urina. Piccoli condotti (denominati tubuli), collegati a questi filtri, ne trattengono una parte che serve all'organismo. I prodotti di scarto e i liquidi in eccesso, di cui il corpo non ha bisogno, sono eliminati. Il sangue ripulito ritorna al corpo attraverso le vene renali. Lo scarto e i liquidi in eccesso (l'urina) sono condotti dai reni alla vescica da condotti chiamati ureteri. La vescica trattiene l'urina finché non è emessa dal corpo tramite l'uretra. 65

67 66

68 RENI: si stimolano per tutti i problemi di pressione sanguigna (in particolare quando la pressione è tendente al basso). Si lavorano in SEDAZIONE (quando invece la pressione è troppo alta). Si stimolano per tutti i problemi di ritenzione idrica. Per tutti i problemi di dolori articolari. Per tutte le persone eccessivamente paurose. Si stimolano per tutte le persone che soffrono di borse sotto oculari. SURRENI: si lavorano in SEDAZIONE per tutte le persone eccessivamente iperattive, sotto stress. Si lavorano in STIMOLO per tutte le persone che soffrono di stanchezza cronica o da cambio di stagione. VESCICA URINARIA: si stimola per tutti i disturbi della vescica come ad esempio la cistite. Si lavora anche per tutte le persone che soffrono di occhiaie nere sotto gli occhi. 67

69 URETERI: si stimolano per tutti i disturbi degli ureteri. URETRA: si stimola per tutti casi di continuo stimolo di urinare, dolore durante la minzione, pre le uretriti (a volte si confonde l'uretrite con la cistite, la differenza è che la cistite da la febbre e tremori oltre che ovviamente il bruciore alla minzione, se c'è solo il bruciore ma non gli altri sintomi appena descritti, allora siamo in presenza di URETRITE). SURRENI DIRETTE : nell'immagine qui sotto disegnate in nero sul dorso del piede sotto il 3 dito la zona delle SURRENI DIRETTE. Questi due punti (uno per piede) sono particolarmente utili per sedare le surreni per tutte le persone che soffrono di attacchi di panico. Si lavorano quindi in SEDAZIONE e solitamente sono zone dolorose alla digito-pressione. 68

70 LA COLONNA VERTEBRALE La colonna vertebrale è composta da vertebre (in base in quante sezioni è suddiviso il coccige che è variabile da persona a persona). Essa è composta nello specifico da: 7 vertebre CERVICALI 12 vertebre DORSALI 5 vertebre LOMBARI 4 vertebre SACRALI (sono fisse) COCCIGE (suddiviso in 4-5 parti) Il paravertebrale è un insieme di fasci muscolari lungo i lati della colonna che accompagna i movimenti di flessione, estensione e torsione. Trattasi di muscolatura molto potente ed è opportuno stimolare la 69

71 zona riflessa nei piedi per mantenere lo stato di rilassamento di questi fasci. La contrattura può causare dolori forti fino anche al blocco totale (colpo della strega). 70

72 LA COLONNA VERTEBRALE E PARAVERTEBRALE RIFLESSA NEI PIEDI 71

73 ARTICOLAZIONE DELL ANCA L'articolazione dell'anca (o coxo-femorale) è una tipica enartrosi che unisce il femore all'osso dell'anca. L'osso dell'anca vi concorre con una cavità articolare quasi emisferica, l acetabolo, e il femore con la testa femorale che rappresenta circa i 2/3 di una sfera piena di 4 o 5 cm di diametro. Analogamente a quanto accade nell'omologa articolazione scapolo-omerale, le superfici articolari non sono perfettamente corrispondenti. 72

74 73 Corsi M assaggio

75 Qui sopra puoi notare che sono state evidenziate in nero la zona dell'anca sia interna che esterna. Queste zone si stimolano per tutti i dolori alle anche. 74

76 ARTICOLAZIONE DEL GINOCCHIO L'articolazione del ginocchio è formata essenzialmente da due ossa, il femore (coscia) e la tibia (gamba). Anteriormente partecipa all'articolazione anche la rotula, un osso sesamoide che, oltre a proteggere il ginocchio, facilita l'azione del muscolo quadricipite durante l'estensione della gamba. Un quarto osso sottile posto lateralmente alla tibia (perone) completa l'articolazione. Tutte le superfici articolari sono rivestite di cartillagine, uno speciale tessuto protettivo che diminuisce gli attriti interni all'articolazione. Un ulteriore protezione da traumi ed usura deriva dalla presenza di due menischi, uno mediale ed uno laterale. Entrambe queste strutture, dalla forma semilunare, funzionano come cuscinetti ammortizzatori, facilitando i movimenti e proteggendo l'intero ginocchio. Un manicotto fibroso, chiamato capsula, avvolge l'intera articolazione, stabilizzandola durante i movimenti. Una membrana detta sinoviale, riveste la superficie interna della capsula e secerne un liquido vischioso che lubrifica e nutre l' articolazione. Il ginocchio viene inoltre stabilizzato da quattro robusti legamenti: due laterali chiamati rispettivamente collaterale mediale o interno (LCM) e collaterale laterale esterno (LCL), e due interni detti crociato anteriore (LCA) e legamento crociato posteriore (LCP). Esistono poi numerose altre strutture anatomiche come borse e legamenti minori che nel loro insieme provvedono ad aumentare la stabilità e la funzionalità dell'articolazione. 75

77 Questa zona va stimolata per tutti i tipi di dolori alle ginocchia. 76

78 ARTICOLAZIONE DELLA SPALLA L'articolazione scapolo-omerale (o articolazione della spalla) è un enartrosi le cui superfici articolari sono date dalla testa dell omero e dalla cavità glenoidea della scapola. La testa dell omero si presenta come un terzo di sfera, è liscia e rivestita di cartilagine ialina. La cavità glenoidea è ovalare, poco profonda e meno estesa della testa omerale; la sua superficie è rivestita di cartilagine articolare. Il margine anteriore della cavità glenoidea presenta, nella sua parte media, un incisura glenoidea che dà passaggio a vasi. Sul contorno della cavità di fissa un cercine fibrocartilagineo, il labbro glenoideo, che amplia così la cavità articolare. Il labbro glenoideo presenta una faccia interna e una faccia esterna. La faccia interna continua nella cavità glenoidea e fa parte della superficie articolare; la faccia esterna dà attacco alla capsula fibrosa e ai legamenti di rinforzo dell articolazione. Il labbro glenoideo scavalca l incisura glenoidea trasformandola in un foro. L articolazione scapolo-omerale consente all omero un ampia libertà di movimenti di flessione, estensione, abduzione, adduzione, rotazione e circumduzione. I movimenti di flessione ed estensione sono piuttosto limitati e vengono resi più ampi dallo spostamento dell intera cintura toracica; nell abduzione, la testa omerale scorre al di sotto della volta coracoacromiale e si applica sul contorno inferiore della capsula, sporgendo nel cavo ascellare. L adduzione è limitata dalla parete 77

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