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6 COMMITTENTE:DITTA LORETELLI DANIELA LOC. AMANDOLE SASSOFERRATO(AN) OGGETTO: PARERE DI CONFORMITA SUL PROGETTO AI FINI ANTINCENDIO AMPLIAMENTO CAPANNONE SITO IN LOC. AMANDOLE SASSOFERRATO(AN) ATTIVITA PRINCIPALE N 76.1.B del Dpr 151/2011 PRATICA VVF N A1 - RELAZIONE TECNICA Sassoferrato, lì Febbraio 2017 REDATTA DA

7 A.1.1. INDIVIDUAZIONE DEI PERICOLI DI INCENDIO L attività in oggetto, già dotata di certificato di prevenzione incendi per le attività 76.1.B e 44.1.B con pratica VVF N.32488, consiste in un piccolo stabilimento artigianale utilizzato per la serigrafia industriale con oltre 5 addetti. L intervento per il quale si richiede parere di conformità antincendio è relativo ad un ampliamento del compartimento laboratorio per una superficie di circa 193 mq e riguarda l attività 76.1.B. ESAME PROGETTO Le attività contenute nel Dpr 151/2011 per la quale si richiede il parere di conformità antincendio sono: Attività principale 76.1.B) Tipografie, litografie, stampa in offset ed attività similari con oltre cinque addetti; Attività principale NORMATIVE DI RIFERIMENTO Le disposizioni legislative e le direttive tecniche di riferimento risultano: a) D.M. 10/03/98 criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell emergenza nei luoghi di lavoro b) Dlgs n. 81/08 attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro SOSTANZE PERICOLOSE E LORO MODALITA DI STOCCAGGIO Così come nei progetti già autorizzati all interno del fabbricato adibito a laboratorio in apposito locale compartimentato mediante strutture separanti e portanti REI è ubicato il deposito vernici della capacità inferiore ai 500 kg; le vernici saranno contenute all interno di barattoli chiusi sigillati posizionati su scaffalature metalliche dotate di vasca di contenimento anch essa metallica, il locale sarà dotato di apertura di areazione permanente per il ricambio continuo dell aria. Nella zona laboratorio verranno detenuti limitati quantitativi di inchiostri e materie plastiche sufficienti per le lavorazioni in essere. All interno della zona magazzino verranno stoccate materie plastiche necessarie alla produzione della fabbrica. Tutti i materiali saranno posizionati sopra scaffalature metalliche disposte lungo le pareti e al centro del magazzino stesso. In sostanza l ampliamento che si andrà a realizzare comporterà un limitatissimo aumento del quantitativo di inchiostri presenti nello stabilimento. CARICO D INCENDIO Il calcolo del carico d'incendio verrà effettuato seguendo le indicazioni del D.M. 09/03/2007 ed applicando la seguente formula: dove: qf,d=qf * δq1 * δq2 * δn

8 qf è il valore nominale del carico d'incendio specifico in MJ/m 2 δq1 è il fattore che tiene conto del rischio d'incendio in relazione alle dimensioni del compartimento secondo la tabella 1 punto 2 comma 1 D.M. 09/03/2007 δq2 è il fattore che tiene conto del rischio d'incendio in relazione al tipo di attività svolta secondo la tabella 2 punto 2 comma 1 D.M. 09/03/2007 δn è il fattore che tiene delle differenti misure di protezione secondo la tabella 3 punto 2 comma 1 D.M. 09/03/2007 All interno della zona laboratorio includente l ampliamento in oggetto il carico d incendio sarà quantificato come segue: CARICO D'INCENDIO LABORATORIO SERIGRAFIA Calcolo orientativo per tipo di attività Tipologia di attività: Tipografia sala macchine Superficie compartimento: 1054,55 mq Carico d'incendio specifico: 400 MJ/m 2 Frattile 80%: 1,50 qf = 600 MJ/m 2 Fattore di rischio in relazione alle dimensioni del compartimento Superficie da 1000 a 2500 m 2 δq1 = 1,40 Fattore di rischio in relazione al tipo di attività svolta Classe di rischio: II Aree che presentano un moderato rischio di probabilità di innesco, velocità di propagazione, e possibilità di controllo dello stesso da parte delle squadre di emergenza. δq2 = 1 Controllo dell incendio(capitolo S.6) Con livello di prestazione III - Rete idranti con protezione interna δn1 = 0,9 - Rete idranti con protezione interna ed esterna δn2 = 1 Controllo dell incendio(capitolo S.6) Con livello di prestazione IV - Sistema automatico ad acqua o schiuma e rete di idranti con protezione interna δn3 = 1 - Altro sistema automatico e rete di idranti con protezione interna δn4 = 1 - Sistema automatico ad acqua o schiuma e rete di idranti con protezione interna ed esterna δn5 = 1 - Altro sistema automatico e rete di idranti con protezione interna ed esterna δn6 = 1 Gestione della sicurezza antincendio (Capitolo S.5),

9 con livello minimo di prestazione II δn7 = 1 Controllo di fumi e calore (Capitolo S.8), con livello di prestazione III δn8 = 1 Rivelazione ed allarme (Capitolo S.7), con livello minimo di prestazione III δn9 = 1 Operatività antincendio (Capitolo S.9), con soluzione conforme per il livello di prestazione IV δn10 = 1 Strutture in legno NO Area della superficie esposta 0 mq qf = 0 Velocità di carbonizzazione 0 mm/min Area della superficie protetta 0 mq Area della superficie carbonizzata 0 mm/mq Ne consegue che il qf,d sarà pari a : qf,d = ( ) * 1,4 * 1 * 0,9 = 756,00 MJ/m 2 Classe di riferimento per il livello di prestazioni III = 60 I restanti compartimenti antincendio non verranno modificati nel presente intervento e manterranno il carico di incendio già individuato nei progetti approvati. IMPIANTI DI PROCESSO Internamente alla zona laboratorio serigrafia gli unici macchinari saranno quelle per lo stampaggio delle materie plastiche. Nella zona ufficio piano primo non saranno presenti impianti di processo. Internamente alla zona magazzino non saranno presenti impianti di processo. LAVORAZIONI Internamente alla zona laboratorio serigrafia le uniche lavorazioni saranno quelle di stampaggio dei materiali presenti in azienda. Nella zona ufficio piano primo non saranno presenti lavorazioni specifiche di materiali. Internamente alla zona ampliamento non verranno effettute lavorazioni se non lo stoccaggio dei materiali negli appositi scaffali. MACCHINE, APPARECCHIATURE ED ATTREZZI Le macchine presenti nella zona laboratorio serigrafia saranno quelle utilizzate per la stampa dei materiali presenti. Le uniche macchine presenti Internamente alla zona magazzino saranno i carrelli elevatori ed i carica transpallet necessari allo stoccaggio dei materiali. MOVIMENTAZIONI INTERNE Internamente alla zona laboratorio serigrafia le movimentazioni avverranno mediante carrelli elevatori lungo i corridoi presenti tra le macchine di stampa.

10 Internamente alla zona magazzino le movimentazioni avverranno lungo i corridoi presenti tra gli scaffali. Tali corridoi saranno di idonea larghezza per consentire il corretto spostamento dei carrelli elevatori presenti in azienda. IMPIANTI TECNOLOGICI DI SERVIZIO IMPIANTI TERMICI La zona ampliamento laboratorio varrà riscaldata mediante impianto termico, costituito da aerotermi ad acqua calda, alimentato da caldaia a gas gpl posta sulla parete esterna del capannone. Nelle restanti porzioni dello stabilimento resteranno in funzione gli impianti termici esistenti e presenti nei progetti precedentemente approvati. IMPIANTO ELETTRICO Gli impianti elettrici saranno realizzati secondo la Legge n 186/68. L impianto sarà collegato all interruttore generale atto a porre fuori tensione l impianto elettrico a servizio dell attività. Saranno installate lampade autonome per l illuminazione di sicurezza, complete di accumulatori di autonomia 1 ora, e dispositivo di accensione automatica al mancare della rete, in modo da consentire un ordinato sfollamento con un grado di illuminamento medio di 2 lux nei locali, nonché 5 lux lungo le vie di fuga ed esodo. AREE A RISCHIO SPECIFICO All interno dell attività l unica area a rischio specifico è il deposito vernici compartimentato mediante pareti e porta REI 120 e dotato di apertura di aerazione permanente sfociante sulla parete esterna del fabbricato. Nella porzione di capannone che verrà realizzata non saranno presenti aree a rischio specifico. A.1.2. DESCRIZIONE DELLE CONDIZIONI AMBIENTALI CONDIZIONI DI ACCESSIBILITA E VIABILITA Lungo il perimetro di tutto il fabbricato e della zona ampliamento risulterà assicurata la possibilità di accesso e circolazione dei mezzi antincendio VV.F. Gli accessi avranno i seguenti requisiti minimi: - Larghezza minima: mt 3,50 - altezza libera: mt 4,00 - pendenza non superiore al 10% - resistenza al carico almeno 20 ton. Inoltre risulterà assicurata la possibilità di accostamento all edificio delle autoscale dei Vigili del Fuoco. LAYOUT AZIENDALE

11 La porzione di capannone che si andrà a realizzare, amplierà di circa 193 mq la superficie del laboratorio serigrafia, che è interamente ubicata ubicata al piano terra di un capannone industriale industriale a servizio dell attività. Le restanti zone(magazzino e uffici piano primo) non verranno modificate rispetto a quanto già autorizzato da codesto comando. CARATTERISTICHE DELL EDIFICIO La porzione di edificio che andrà ad ampliare la zona laboratorio risulterà essere un capannone industriale in c.a. prefabbricato distribuito su un solo piano. Le altre porzioni di edificio non verranno modificate rispetto alla situazione già autorizzata. Per quanto riguarda dimensioni e altezze si rimanda alle planimetrie, prospetti e sezioni allegate. AREAZIONE La zona ampliamento sarà dotata di aperture di aerazione permanenti sfocianti verso l esterno costituire da: 1. Porta carrabile n 1 = L x H = 4,0 x 3,5 = 14,0 mq 2. N 6 finestre apribili superficie cad. 1,2 mq = 1,2 x 6 = 7,2 mq 3. N 6 finestre apribili superficie cad. 1,12 mq = 1,12 x 6 = 6,72 mq 4. N 3 finestre apribili superficie cad. 1,44 mq = 1,12 x 6 = 4,32 mq 5. Porta pedonale n 1 = L x H = 2,7 x 2,0 = 5,40 Totale superficie di areazione = 37,64 superiore a 1/25 della superficie in pianta. La restanti zone non subiranno modifiche. AFFOLLAMENTO AMBIENTI La zona laboratorio avrà un affollamento stimato di 15 persone. La zona uffici al piano primo avrà un affollamento stimato di 2 persone La zona ampliamento avrà un affollamento stimato molto basso pari 2 addetti in quanto trattasi di zona di deposito materiali. L affollamento stimato sarà non superiore alle 19 persone. MISURE PER L EVACUAZIONE IN CASO DI EMERGENZA Il sistema di vie d'uscita della zona ampliamento laboratorio sarà così costituito: - Zona ampliamento n 1 uscita di sicurezza: 1. Uscita n 1 larghezza utile 1,2 m - Restanti parti Zona laboratorio n 5 uscite di sicurezza così costitute: 2. Uscita n 1 larghezza utile 1,2 m 3. Uscita n 2 larghezza utile 1,2 m 4. Uscita n 3 larghezza utile 1,2 m 5. Uscita n 4 larghezza utile 1,0 m 6. Uscita n 4 larghezza utile 1,0 m Totale larghezza uscite m 6,4 pari a 10 moduli. Le uscite di sicurezza dei restanti comprtimenti non verranno modificate rispette ai progetti approvati e realizzati.

12 Le uscite sono distribuite in modo che la distanza massima del percorso di esodo non superi i 30 m. L altezza minima delle uscita di sicurezza è superiore ai 2,1 m. Tutte le uscite sono agevolmente apribili dall interno, con senso di apertura esterno. A.1.3. VALUTAZIONE QUALITATIVA DEL RISCHIO DI INCENDIO La zona laboratorio, anche successivamente alla realizzazione dell ampliamento, risulterà avere un medio rischio d incendio in funzione dei seguenti fattori: 1. limitato numero di persone presenti 2. medio carico di incendio Le restanti zone manterranno il grado di rischio precedentemente individuato. Gli obiettivi di sicurezza assunti sono individuabili nella possibilità di spegnimento di eventuali incendi in maniera tempestiva e nella rapida evacuzione della zona in oggetto in conformità al DM 10/03/1998. A.1.4. COMPENSAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO Al fine di compensare il rischio di incendio verranno utilizzati elementi strutturali portanti e separanti conformi alla classe del compartimento calcolata secondo il DM 09/03/2007 nel punto A.1.1. I fabbricati facenti parte della zona ampliamento avranno pertanto strutture portanti e separanti con resistenza al fuoco superiore ai valori ottenuti nel calcolo del carico d incendio riportato al punto A.1.1; in particolar modo le strutture portanti saranno costituite da travi e colonne in c.a. mentre le tamponature saranno costituite da pannelli prefabbricati anch essi in c.a. di idonea resistenza al fuoco. Le strutture saranno poggiate su basamento costituito da pavimento di tipo industriale in cemento completamente incombustibile. Verranno altresì utilizzati i seguenti sistemi di protezione attiva: ATTREZZATURE MOBILI DI ESTINSIONE In modo visibile e segnalato,saranno installati i seguenti tipi di estintori: Zona Ampliamento: - n 2 estintori portatili a polvere da Kg 9 34A-233BC sufficienti a proteggere, visto il livello di rischio medio, l'intera zona apliamento(superficie mq 193,00, superficie di protezione singolo estintore 150 mq, superficie protetta 2x150=300Mq) Nella restante porzione del compartimento laboratorio e negli altri compartimenti risulteranno essere tuttora presenti gli estintori così come nella Scia precedentemente depositata. Gli estintori installati saranno ubicati nelle posizioni indicate dagli elaborati grafici in conformità a quanto prescritto dal D.M. 10/03/1998 IMPIANTO FISSO DI ESTINSIONE

13 La zona ampliamento sarà coperta da impianto fisso antincendio, così come tutto il resto dello stabilimento, costituito da rete di idranti UNI 45 esterni al capannone, conforme alla norma UNI coprente tutta la superficie. Gli idranti sono dislocati in posizione accessibile e adeguatamente segnalati da cartelli indicatori e le tubazioni esterne sono protette dal gelo e dagli urti. L'impianto è alimentato da riserva idrica antincendio (conforme alla norma UNI 12845), interrata, della capacità di mc 22,0 e da gruppo di pressurizzazione soprabattente dotato di elettropompa pilota ed elettropompa della portata di mc/h 36,0 e prevalenza superiore a 40 m.c.a. Tale riserva sarà in grado di garantire una portata, per ciascuno degli idranti a muro, non inferiore 120 lt/min con una pressione residua non inferiore a 0,2 MPa considerando simultaneamente operativi tutti gli idranti presenti. SEGNALETICA DI SICUREZZA Sulle pareti, in modo visibile, saranno affissi cartelli segnaletici finalizzati alla sicurezza antincendio, secondo le disposizioni del DPR 493/96. A.1.5. GESTIONE DELL EMERGENZA A cura del responsabile dell attività e del Responsabile Tecnico addetto alla sicurezza verranno predisposti ai del DM 10 marzo 1998 il piano di emergenza, i controlli delle condizioni di sicurezza e dell efficienza degli impianti,riportati in apposito registro,la formazione delle squadre antincendio,l informazione e la formazione dei lavoratori e quant altro necessario alla riduzione dei rischi all interno dell attività. ALLEGATI Risultano allegati i seguenti elaborati grafici: - Relazione di calcolo rete Idranti - Tav.01: Planimetria generale - Tav.02: Planimetria piano terra - Tav.03: Prospetti e Sezioni IL TECNICO

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