GARANZIE DI SANITÀ E DI IDENTITÀ VARIETALE

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1 Innovazioni e qualità delle produzioni orticole in Lombardia GARANZIE DI SANITÀ E DI IDENTITÀ VARIETALE DEI MATERIALI DI MOLTIPLICAZIONE DELLE SPECIE ORTIVE VII Edizione Pier Luigi Bianchi Domenico Ferrari Cremona 30 Gennaio 2009 ENSE Servizio fitosanitario

2 PRESUPPOSTI TECNICI E NORMATIVI giovani piantine impiegate in alternativa alle sementi garanzie per gli utilizzatori professionali norme specifiche di qualità CE Organismo ufficiale responsabile: SFR Garanzie mediante: 1. i vivaisti sono accreditati come fornitori per la qualità CE 2. SFR sorveglianza ufficiale dei fornitori accreditati 3. SFR ENSE controlli per sondaggio delle produzioni di qualità CE

3 Accreditamento delle aziende vivaistiche Scopo garantire gli acquirenti contesto di equivalenza per libera circolazione nel mercato comunitario e a livello internazionale materiali di moltiplicazione con precise caratteristiche fitosanitarie e varietali (standard minimi di Qualità CE)

4 aziende vivaistiche come fornitori qualità CE La verifica da parte dell organismo ufficiale responsabile verte: sulla idoneità delle strutture capacità di controllo del processo di produzione con rispetto dei punti critici da parte del fornitore costante applicazione nel processo produttivo degli standard fitosanitari corrispondenza varietale del materiale di moltiplicazione Rispondenza del materiale commercializzato alla normativa fitosanitaria e agli standard tecnici comunitari

5 NORMATIVA EUROPEA Direttiva 2008/72/CE del Consiglio del 15 luglio 2008 relativa alla commercializzazione delle piantine di ortaggi e dei materiali di moltiplicazione di ortaggi, ad eccezione delle sementi (versione codificata) della: Dir. 92/33/CEE Dir. 93/61/CEE Dir. 93/62/CEE Dir. 2006/124/CE ITALIANA DPR 698/96 DM 14/04/97

6 Modalità accreditamento e controllo In Regione Lombardia le modalità di applicazione definite con il decreto n del 14 Giugno 1999 Il servizio fitosanitario regionale effettua controlli periodici per registrazioni, strutture, adozione processo al fine di verificare che il fornitore applichi in modo costante il processo produttivo descritto in sede di accreditamento e controlli in modo adeguato i punti critici di tale processo per sondaggio sui materiali

7 Modalità di controllo delle produzioni Regione Lombardia ha riconosciuto l ENSE fra i soggetti esterni incaricati di attività di supporto al servizio fitosanitario regionale Stipulando specifica convenzione triennale e Piani attuativi annuali per lo svolgimento dei controlli di qualità delle giovani piantine di ortaggi

8 PUNTI CRITICI PROCESSO PRODUZIONE Qualità materiali iniziali (acquisto o autoproduzione da piante madri aziendali) Operazioni colturali: Semina, trapianto, invasamento, collocamento a dimora, moltiplicazione, potatura, innesti, concimazione Monitoraggio organismi nocivi: conformità a Dir. 2000/29/CE (Passaporto Piante), Patogeni qualità (DM 14/04/97); campionamento e analisi presso laboratori accreditati

9 PUNTI CRITICI PROCESSO PRODUZIONE Difesa fitopatologica (trattamenti), igiene degli ambienti, Substrati e contenitori Raccolta, imballaggio, immagazzinamento, trasporto. Amministrazione (documentazione del processo produttivo): registrazione degli acquisti, del processo produttivo per singolo lotto, delle manifestazioni (sintomi) di organismi nocivi, dei trattamenti, del prelievo campioni, dell emissione dei D.D.C. e CAC Etichettatura delle unità per identità e tracciabilità (professionale e dettaglio)

10 ORGANISMO RESPONSABILE Il Servizio fitosanitario regionale valuta l idoneità del processo di produzione accredita il produttore come fornitore assegnandogli un codice identificativo e autorizzandolo a commercializzare il materiale vegetale con la dicitura Qualità CE sui documenti di commercializzazione effettua i controlli per verificare la conformità del processo di produzione e controlli a campione sui materiali di Qualità CE commercializzati

11 CONTROLLO DELLE PRODUZIONI I controlli sono realizzati da ENSE in stretta collaborazione con il Servizio fitosanitario regionale, che è il titolare sia delle funzioni di controllo qualitativo e fitosanitario sia degli accreditamenti e del controllo del processo produttivo dei produttori. Campioni di piantine ortive vengono prelevati in modo casuale presso i produttori e vengono effettuate prove di identità varietali presso l Azienda agricola sperimentale ENSE di Tavazzano e l'esecuzione di tests sierologici (Elisa) presso il laboratorio Fitopatologico del Servizio fitosanitario regionale a Minoprio

12 REQUISITI DEL MATERIALE Il prodotto di un fornitore accreditato risponde a requisiti di qualità verificati di volta in volta, al momento di applicazione del documento di commercializzazione da parte del fornitore Il Servizio fitosanitario certifica non il prodotto ma la costante adozione del processo produttivo da parte del fornitore sottoposto a controlli a campione (controllo di II livello) Tale controllo viene effettuato anche attraverso la verifica a campione che il materiale prodotto risponda ai requisiti fitosanitari e di identità varietale previsti dalle direttive.

13 REQUISITI DEL MATERIALE Il materiale deve appartenere a una varietà (o gruppo di piante): comunemente nota e protetta secondo le disposizioni di protezione delle varietà vegetali; iscritta nel registro nazionale, di un altro Stato membro UE, nel registro comunitario per le piantine ortive Il materiale deve appartenere a una varietà ammessa ufficialmente almeno in Italia o in un altro Stato UE (o in corso di iscrizione)

14 REQUISITI FITOSANITARI Il materiale deve essere sano all esame visivo sostanzialmente privo di organismi nocivi o malattie pregiudizievoli alla qualità, nonché di loro sintomi che limitino la possibilità di utilizzarlo come materiale di moltiplicazione privo degli organismi o delle malattie elencati nell allegato II dei decreti per i generi e le specie considerati non si devono riscontrare: organismi patogeni da quarantena (specificati nella direttiva 2000/29/CE e successive modificazioni); organismi patogeni di qualità (specificati nell allegato II dei decreti ); sintomi di altri organismi dannosi alla qualità.

15 Controllo periodico sulle attività dei fornitori Il controllo viene effettuato dagli ispettori fitosanitari per il tramite diuna check-list volta a valutare l adeguatezza delle strutture e il rispetto dei punti critici. Le giovani piantine devono garantire requisiti sanitari specifici con completa assenza di patogeni da quarantena, mentre la presenza dei patogeni elencati nelle schede tecniche,deve essere tale da non pregiudicare il loro impiego come materiali di moltiplicazione.

16 Controllo del SFR sulle attività dei fornitori In caso di presenza di sintomi, vengono prelevati campioni del materiale vegetale al fine di verificare l assenza di organismi patogeni da quarantena per il tramite di analisi di laboratorio eseguite presso il laboratorio fitosanitario della Regione Lombardia presso la Fondazione Minoprio.

17 CONTROLLI VARIETALI Il Controllo di qualità è riferito principalmente alla produzione ad uso professionale ed ha riguardato lotti di produzione realizzati da fornitori accreditati e lotti realizzati da autoproduttori aderenti ad Organizzazioni di Produttori, ai sensi del Regolamento (OCM) 2200/96, tenute per espressa disposizione del regolamento applicativo a garantire precisi standard di qualità e sanità del materiale iniziale utilizzato.

18 LA COMPONENTE DI NATURA VARIETALE VARIETA ISCRITTE NEL REGISTRO: NAZIONALE COMUNITARIO VARIETA IN CORSO DI ISCRIZIONE: IN ITALIA IN ALTRI PAESI EU

19 IDENTITA VARIETALE: CONFORMITA ALLA DESCRIZIONE UFFICIALE DELLA VARIETA PUREZZA VARIETALE: PROPORZIONE DI PIANTE CONFORMI

20 LA COMPONENTE DI NATURA VARIETALE ACCERTAMENTO DELL IDENTITA E DELLA PUREZZA VARIETALE: SCHEDA DESCRITTIVA UFFICIALE CAMPIONE DI RIFERIMENTO

21 ACCERTAMENTO DELL IDENTITA E DELLA PUREZZA VARIETALE: PROTOCOLLI CPVO UPOV PER LE PROVE IN PARCELLA (NUMERO DI PIANTE SOGLIE FUORI TIPO FLUTTUAZIONI SOGLIE DI ACCETTAZIONE)

22 ACCERTAMENTO DELL IDENTITA E DELLA PUREZZA VARIETALE: VERIFICA INCROCIATA SEME IMPIEGATO GIOVANE PIANTA CAMPIONE DI RIFERIMENTO ABBINAMENTO POST CONTROLLO SEMENTI ORTIVE STANDARD - CONTROLLO PIANTINE DA ORTO

23 SPECIE INTERESSATE AL CONTROLLO VARIETALE NEL PERIODO : ANGURIA (1) MELANZANA (1) CAVOLO VERZA (1) MELONE (2) CICORIA -TIPO RADICCHIO (1) PEPERONE (1) INDIVIA -RICCIA E SCAROLA(3) POMODORO (8) LATTUGA (4) ZUCCHINO (1) COMPLESSIVAMENTE 200 CAMPIONI IN PROVA

24 MODALITA DI SCELTA DELLE VARIETA IN PROVA: LE PIU DIFFUSE SULLA BASE DEI PIANI DI ATTIVITA DEI VIVAISTI COMUNICATI ALLA REGIONE NUMERO DI CAMPIONI IN PROVA ANNUALMENTE: CIRCA 20 LOCALITA DELLA PROVA: AZIENDA SPERIMENTALE ENSE DI TAVAZZANO

25 ESITO DEI CONTROLLI VARIETALI 95 % DI CONFORMITA IL CONFRONTO CON GLI ESITI DEL POST CONTROLLO NAZIONALE DELLE SEMENTI DI STANDARD DI SPECIE ORTIVE

26 PROBLEMATICHE VARIETALI (1) VARIETA NON REGISTRATE (IN REGRESSO) USO IMPROPRIO DI SELEZIONI CONSERVATRICI (CASI ISOLATI) PUREZZA VARIETALE NON RISPETTATA (QUALCHE CASO)

27 PROBLEMATICHE VARIETALI (2) IDENTITA VARIETALE NEGATIVA SIA NEL SEME SIA NELLA PIANTINA (CASI SINGOLI SU VARIETA ANTE 70) MANCATA CORRISPONDENZA TRA LE CARATTERISTICHE DEL SEME IMPIEGATO E QUELLE DELLE PIANTINE (CASI SINGOLI)

28 PROBLEMATICHE VARIETALI (3) IN GENERALE DA QUANTO EMERSO DAI CONTROLLI LE PROBLEMATICHE DI NATURA VARIETALE TROVANO RISCONTRO NELLE CARATTERISTICHE DEL SEME IMPIEGATO

29 Specie ortive controllate in Lombardia nel triennio Specie testata aziende controllate campioni seme campioni piantine varietà testate n. n. n. n. Pomodoro Melone Lattuga Indivia

30 Specie ortive controllate in Lombardia nel triennio Specie testata entità del campione parcelle campo piantine parcella campioni test lab semi piantine n. n. n. Pomodoro Melone Lattuga Indivia

31 Pomodoro varietà testate nel triennio Heinz 3402 Heinz 9144 Guadalete Perfect peel Podium Terranova Isola Pavia Spunta Stay Green UG 812J

32 Pomodoro Virus e viroidi ricercati Tomato Spotted Wilt Virus (TSWV) Cucumber Mosaic Virus (CMV) Tomato Mosaic Virus (ToMV) Tobacco Mosaic Virus (TMV) Alfa alfa Mosaic Virus (AMV) Tomato Yellow Leaf Curl Virus (TYLCV) Potato Virus X (PVX) Potato Virus Y (PVY) Pepino Mosaic Virus (PepMV) Pelargonium zonate spotted virus PZSV PSTVd(Potato spindle tuber viroid) con tecnica RT-PCR TCDVd (Tomato chlorotic dwarf viroid) con tecnica RT-PCR

33 Melone varietà testate Baggio Macigno Pregiato

34 Melone Analisi fitosanitarie Zucchini yellow mosaic virus (ZYMV) Tomato spotted wilt virus (TSWV) Cucumber mosaic virus (CMV) Water melon virus 2 (WMV-2) Squash mosaic virus (SqMV)

35 Lattuga - Indivia varietà testate Lattuga Aljeva Justine Funtime Indivia Congo Sardana Jolie Myrna Fabula

36 Lattuga - Indivia Analisi fitosanitarie Cucumber Mosaic Virus (CMV) Tomato Spotted Wilt Virus (TSWV) Lettuce Mosaic Virus (LMV)

37 Risultati controlli fitosanitari Pomodoro Melone - Lattuga Non sono stati riscontrati campioni positivi all analisi ELISA ne sono state osservate manifestazioni fitopatologiche, ascribili a patogeni da quarantena nelle parcelle di controllo in campo

38 CONCLUSIONI Come risultato dei controlli operati nel corsi di questi dieci anni, dall entrata in vigore del sistema dei controlli ufficiali sulle giovani piantine (1999), è possibile affermare che le giovani piantine di ortaggi immesse in commercio dai fornitori accreditati dalla Regione Lombardia sono risultati idonei sotto il profilo fitosanitario e per il 95% idonei sotto il profilo della qualità varietale

39 Criticità Migliorare ed uniformare a livello nazionale le modalità di sorveglianza dei fornitori e delle produzioni Specificando con linee guida nazionali i requisiti strutturali e le modalità di campionamento coordinando le disposizioni applicative messe a punto a livello regionale

40 CONCLUSIONI Disciplinari di produzione per specie ortiva Riferimenti standard tecnici internazionali EPPO EPPO Standard Guideline on good plant protection practice: principles of good plant protection practice EPPO Standard PM 04/7 (2) Schemes for the production of healthy plants for planting. Nursery Requirements EPPO Standard PM 3/60(1) Testing growing medium and plants in growing medium.

41 Standard regionali CONCLUSIONI Regione Emilia Romagna: Procedure di accreditamento dei fornitori di materiali di moltiplicazione di qualità CE. Linee guida sulla produzione vivaistica orticola. Determinazione dirigenziale 2878 del 9 marzo 2007 R. Griffo (SFR Campania) Le procedure dei campionamenti in vivai orticoli in Campania, Sementi Elette, 6, 2003 D. Ferrari (SFR Lombardia) Certificazione di qualità CE delle piantine ortive. Le procedure di sorveglianza ufficiale dei fornitori in Lombardia, dal Seme, 2, 2008

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