Quale sport nella scuola per innovare il sistema? a cura di Salvatore Conte
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1 Roma, 15 Dicembre 2006 Convegno Nazionale Sportivi non si nasce, si diventa Sportivi non si nasce, si diventa Quale sport nella scuola per innovare il sistema? a cura di Salvatore Conte Varie riflessioni volutamente in ordine sparso, volte a stimolarne altre attraverso il confronto 1
2 Roma, 15 Dicembre Convegno Sportivi non si nasce, si diventa Salvatore Conte Gli indirizzi per la costruzione di un progetto nazionale per innovare il sistema per lo sport a scuola devono nascere partendo dai progetti esistenti nei territori sport a scuola sport giovanile federale SPORT DEI GIOVANI Attivare un processo culturale vivo, partecipato, dinamico, motivante 2
3 Dobbiamo avviare un lavoro insieme per cambiare il modello della promozione e dell organizzazione dello sport giovanile (almeno( quello scolastico) ) e che deve riassumere una maggiore dimensione educativa Per dare valore e significato a ciò che i giovani cercano nello sport Il senso della pratica sportiva, da un punto di vista educativo, non sta nelle pratiche stesse, ma nei valori simbolici che esse enunciano, divulgano, trasmettono e si offrono all interiorizzazione interiorizzazione Questo senso della pratica sportiva deve oggi essere ritrovato partendo dall analisi analisi della condizione giovanile e del contesto socio- culturale di ogni territorio Ne deriva, per gli educatori e gli operatori per lo sport l indicazione a considerare la frammentarietà e la molteplicità del mondo giovanile e i fattori che agiscono nelle diverse età 3
4 si dovranno quindi contemplare una serie di regole per coloro che intervengono per promuovere lo sport nella scuola Si potrebbe stabilire cioè un patto comune tra la scuola, le famiglie, le istituzioni, gli enti, l associazionismo l sportivo e definire dei codici etici di comportamento e di metodologia per tutti coloro che intervengono in azioni formative nell area motoria e sportiva, a diretta garanzia dei bambini, dei ragazzi, dei giovani (p. seclì) LA CARTA DEI DIRITTI DEI RAGAZZI NELLO SPORT Fonte: COMMISSIONE TEMPO LIBERO DELL O.N.U. - Anno 1992 DIRITTO DI DIVERTIRMI E DI GIOCARE DIRITTO DI FARE SPORT DIRITTO DI BENEFICIARE DI UN AMBIENTE SANO DIRITTO DI ESSERE TRATTATO CON DIGNITA DIRITTO DI ESSERE CIRCONDATO ED ALLENATO DA PERSONE COMPETENTI DIRITTO DI SEGUIRE ALLENAMENTI ADEGUATI AI MIEI RITMI DIRITTO DI MISURARMI CON GIOVANI CHE ABBIANO LE MEDESIME PROBABILITA DI SUCCESSO DIRITTO DI PARTECIPARE A COMPETIZIONI ADATTE ALLA MIA ETA DIRITTO DI PRATICARE IL MIO SPORT IN ASSOLUTA SICUREZZA DIRITTO DI AVERE GIUSTI TEMPI DI RIPOSO DIRITTO DI NON ESSERE UN CAMPIONE Codice Etico per le SOCIETA SPORTIVE Codice Etico per EDUCATORI e ISTRUTTORI Codice Etico per I GENITORI 4
5 si dovranno quindi contemplare una serie di regole per coloro che intervengono per promuovere lo sport nella scuola LA CARTA DEI DIRITTI DEI RAGAZZI NELLO SPORT Fonte: COMMISSIONE TEMPO LIBERO DELL O.N.U Codice Etico per le SOCIETA SPORTIVE Codice Etico per I GENITORI Codice Etico per EDUCATORI e ISTRUTTORI L USP (ex CSA) di Reggio Emilia, ha stabilito delle LINEE GUIDA PER LA VALUTAZIONE DELL OFFERTA FORMATIVA IN AMBITO MOTORIO Nel progetto Scuola-Sport di Modena, sono state definite una serie di. QUALIFICHE E REQUISITI Per gli educatori impegnati ad insegnare attività motorie e sportive nelle scuole inoltre anche dei CRITERI DI VALUTAZIONE delle proposte didattiche avanzate dall associazionismo sportivo Cioè rigore di scelte e trasparenza formativa nell azione di insegnamento degli sport rivolta ai giovani in età scolare 5
6 Un cenno alla Toscana per proseguire le riflessioni che possono trasformarsi in suggerimenti per formulare indirizzi per la costruzione di un progetto nazionale e per innovare il sistema, sul tema: EDUCAZIONE MOTORIA E POLISPORTIVITA Evoluzione culturale ed organizzativa da un modello incentrato su un approccio di tipo monosportivo,, selettivo, specialistico, ad uno di tipo polisportivo, ludico, partecipativo. L attuale sistema tende più ad escludere che ad includere; Il sistema non permette al bambino di scegliere liberamente, ma di essere scelto. E seriamente messa in discussione la sua libertà. Il movimento sportivo interviene secondo un ottica di parte, perdendo i vantaggi di un approccio unitario e cooperativo; Aspetti di ordine culturale, legati ancora all individuazione precoce dei talenti ed alla specializzazione, non consentono un azione adeguata tale da soddisfare tutte le esigenze giovanili perché lo sport sia per tutti e di tutti C.O.N.I. Toscana!!! 6
7 Ecco con quali principi si sviluppa il progetto di promozione motoria e sportiva: Il bambino sceglie lo sport nelle dieci province toscane (senza voler citare il progetto alternativo trentennale che si sviluppa s nella città di Prato ) Il modello proposto e sperimentato in Toscana, può configurarsi come un modello sportivo educativo più complesso, fortemente unitario, capace di rispondere alle non più rinviabili esigenze di movimento, di gioco e di sport di tutti i bambini e i ragazzi del nostro Paese. Il modello è di tipo sinergico, con un forte radicamento territoriale e prevede il contemporaneo coinvolgimento dell organizzazione sportiva, del mondo scolastico e degli enti locali, senza escludere apporti privati. Solo un organismo necessariamente complesso ma con forte impulso unitario sarà capace di perseguire l obiettivo di assicurare a tutti i bambini un educazione motoria e sportiva che includa un compito più vasto e socialmente rilevante per contribuire all educazione dei giovani. ( tratto da : Educazione Motoria e Polisportività, edito dal Coni Toscana! ) 7
8 Molte altre potrebbero essere le nostre riflessioni su altri concetti importanti: Multilateralità,, Polivalenza, Trasferibilità,, Obliquità.. Socializzazione, Collaborazione, Cooperazione, Confronto e Giudizio izio gratuito... Abilità di vita e/o Abilità sportive? Salute ed efficienza psicofisica; Orientamento agli sport, o alle competizioni, o alle attività ricreative e sociali Superamento di disagi e diversità; Agonismo negativo e Agonismo Positivo Accettazione o non accettazione dei propri limiti e di conseguenza :DOPING Violenza, aggressività di conseguenza : REGOLE, LEALTA,, FAIR PLAY Riflettere e pensare insieme per sviluppare un azione unitaria innovativa! Da una cultura monosportiva Da un sistema di sport selettivo Da organizzazioni separate Da molteplici sistemi formativi per le attività motorie e sportive A una cultura polisportiva A un sistema di sport per ciascuno A una organizzazione unitaria A un sistema formativo integrato e riconosciuto per le attività motorie e sportive 8
9 Aspetti relativi alla FORMAZIONE del personale deputato ad operare con i giovani per l educazione l allo sport: L Art. 4, comma 1, della CARTA INTERNAZIONALE PER L EDUCAZIONE L FISICA E LO SPORT recita così: L insieme del personale che assume le responsabilità professionali dell educazione educazione fisica e dello sport, deve possedere le qualificazioni e la formazione appropriate. Deve essere reclutato con cura, in numero sufficiente e beneficiare di una precedente formazione e di un perfezionamento continuo per garantire il livello di specializzazione adeguato. UNIVERSITA : Corsi di laurea in scienze motorie CONI, SDS, FSN, EdP : Corsi e stage di carattere sportivo Agenzie del FITNESS : Corsi e stage per il fitness e altre attività Regione, Enti Locali : Corsi professionali per A. motorie e lo sport Ognuno pesca chi vuole e dove vuole! Tutti vengono qualificati e abilitati. Tanti vengono illusi e derubati I più danneggiati risultano gli studenti iscritti ai corsi di Laurea in S. Motorie QUADRO UNITARIO NAZIONALE DI RIFERIMENTO PER LA SELEZIONE E LA FORMAZIONE DEGLI EDUCATORI PER LO SPORT 9
10 Altra riflessione è sul tema dell ASSOCIAZIONISMO GIOVANILE: Quale tipologia di nuova organizzazione territoriale,, vicina ai ragazzi, alle ragazze, alle loro famiglie, può rispondere più proficuamente all'avviamento dei giovani alle attività motorie fisiche espressive sportive e ricreative, contribuendo a trasformare il sistema sportivo giovanile italiano, garantendo al contempo un adeguata formazione psicopedagogica e una preparazione tecnica adeguata per una pratica adatta a ciascun giovane studente? Sistema di avviamento allo sport basato totalmente o essenzialmente sull iniziativa del mondo della scuola, con la valorizzazione dei suoi operatori e in concorso con altre figure di sistema (vedi altri paesi UE) Offrire nuove soluzioni all organizzazione dello sport giovanile italiano (ciò che ha stancato i giovani non è lo sport, ma la routine organizzativa!) Costituzione di Associazioni Sportive Scolastiche o di School Club? Più promozione degli sport e meno selezione agonistica; più abilità formative che abilità sportive, con un approccio di tipo cognitivista, una didattica di natura psicopedagogica e una metodologia modulare destrutturata (S. Mignardi, Prato, 2004). 10
11 Da un sistema associativo sportivo solo extrascolastico A un sistema associativo sportivo e culturale soprattutto scolastico Quale contenitore per le F.I.S.S.? Federazione Italiana attività sportive giovanili? Sport Scolastici Tutto ciò però, sarà possibile solo se I docenti di ed. fisica e sportiva e gli operatori dello sport vorranno essere protagonisti attivi del cambiamento sociale. Gli Enti Locali, le Scuole, le Organizzazioni Sportive vorranno attivare sui territori autonomi processi di innovazione del sistema sportivo e sociale (new welfare) Ministero dell Istruzione, dello Sport, Politiche Giovanili e Coni, Federazioni, Enti e l intero movimento sportivo sapranno accettare e condividere un processo di riforma! 11
12 EDUCARE LO STUDENTE PROMUOVERE LA PERSONA FORMARE LO SPORTIVO attraverso 3 PROGRAMMI DI OPPORTUNITA : A B C ove ciascun studente abile o diversamente abile può esprimersi liberamente per attivare in modo consapevole esperienze significative e ricevere le giuste risposte alle motivazioni e alle aspirazioni personali Programma A : LE ATTIVITA FONDAMENTALI NELLA EDUCARE ALLA CULTURA E ALLA PRATICA MOTORIA ESPRESSIVA SPORTIVA RICREATIVA SOCIALE RELAZIONALE DELLA INFANZIA PRIMARIA 1 GRADO 2 GRADO 12 I P R O G E T T I
13 Programma B : LE ESPERIENZE PER TUTTI INIZIATIVE di CLASSE, di PLESSO, di ISTITUTO, di COMUNE, PROVINCIA REGIONE per ogni studente a carattere. MOTORIO ESPRESSIVO SPORTIVO RICREATIVO SOCIALE E RELAZIONALE INFANZIA PRIMARIA 1 GRADO CON LA 2 GRADO G L I I N C O N T R I Programma C : LE ESPERIENZE D ELITE PER LA MANIFESTAZIONI ED EVENTI D ELITE, SCAMBI CULTURALI E SPORTIVI a carattere provinciale regionale, nazionale e internazionale per gli studenti più motivati e di tipo ESPRESSIVO, SPORTIVO.. INFANZIA PRIMARIA 1 GRADO 2 GRADO G L I E V E N T I 13
14 LE ATTIVITA FONDAMENTALI - LE ESPERIENZE PER TUTTI LE ESPERIENZE D ELITE si sviluppano INFANZIA PRIMARIA 1 GRADO 2 GRADO ATTIVITA CURRICULARI offerta scolastica basilare nazionale ATTIVITA EXTRACURRIC. offerta scol. di ampliamento..territoriale LE ATTIVITA OBBLIGA- TORIE PER TUTTE LE ETA ESPERIENZE PER TUTTI CURRIC. programma scolastico/comunale ESPERIENZE PER TUTTI EXTRAC. programma provinciale/regionale LE ESPERIENZE CHE ACCOMPA- GNANO LE ATTIVITA ESPERIENZE D ELITE EXTRAC. programma regionale/nazionale ESPERIENZE D ELITE EXTRAC. programma nazionale/internazionale LE ESPERIENZE CHE ESALTANO LE ECCELLENZE 14
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