L Ecolabel Europeo per le strutture ricettive turistiche

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1 L Ecolabel Europeo per le strutture ricettive turistiche Riserva Naturale Regionale, Nazzano. Tevere-Farfa Nazzano (Roma) 3 marzo 2010 Docente: Dott. Massimo LEONE Q&A srl

2 PRODOTTI TURISTICI COMMERCIALIZZATI DAI T.O. EUROPEI Prodotto % in cataloghi nel mondo verso l Italia città d arte destinazioni balneari 68,8 63,0 50,6 38,8 itinerari laghi 39,4 29,7 36,7 27,6 montagna turismo responsabile 37,0 26,4 29,1 23,0 siti archeologici enogastronomia 31,2 20,6 23,9 19,1 agriturismo sport ed eventi 18,2 15,2 20,0 14,2

3 IL POSIZIONAMENTO COMPETITIVO DELL'ITALIA SUL TURISMO RESPONSABILE Tour Operator Europa Posizione 1 Paese Italia % Citazioni 15,8 2 Francia 7,0 Tour Operator Germania Posizione 1 Paese Italia % Citazioni 43,2 2 Germania 22,2 ISNIART, Osservatorio Nazionale del turismo, Indagine sul turismo organizzato internazionale, Rapporto annuale, giugno 2009.

4 COSA È IL TURISMO RESPONSABILE? Il turismo responsabile si riferisce a un approccio al turismo nato alla fine degli anni '80 e caratterizzato da una duplice preoccupazione per l'ambiente dei luoghi visitati dal turista e per il benessere delle popolazioni che vi abitano. Da Wikipedia, l enciclopedia libera.

5 QUALI SONO I TURISTI ATTENTI VERSO L AMBIENTE? L attenzione all ambiente sembra essere in relazione con l età degli intervistati (il 37% degli intervistati con più di 55 anni dichiara di essere attento a questo aspetto più anziani, mentre questa percentuale è del 33% nella fascia di età da 25 a 39 anni). Inoltre quelli con il livello di istruzione più alto sembrano più attenti verso l ambiente (il 38%, rispetto al 34% di quelli con un livello medio). In generale, non ci sono forti variazioni tra i diversi gruppi individuati su base socio-demografica. Europeans and Tourism, Autumn 2009, Analytical Report. Flash Eurobarometer, European Commission.

6 COSA CERCA IL TURISTA RESPONSABILE? rispetto e salvaguardia dell'ambiente e in particolare dell'ecosistema e della biodiversità, con minimizzazione dell'impatto ambientale delle strutture e delle attività legate al turismo; rispetto e salvaguardia della cultura tradizionale delle popolazioni locali; requisito di consenso informato da parte di tali popolazioni sulle attività intraprese a scopo turistico; partecipazione attiva delle popolazioni locali nella gestione delle imprese ecoturistiche; condivisione con esse dei benefici socio-economici derivanti dal turismo. Da Wikipedia, l enciclopedia libera.

7 COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE Agenda per un turismo europeo sostenibile e competitivo COM(2007) 621 Il futuro del turismo europeo si basa sulla qualità dell'esperienza dei turisti; essi riconosceranno che le località attente all'ambiente, al loro personale e alle comunità locali avranno anche maggiore attenzione nei loro confronti. Integrando l'attenzione per la sostenibilità nelle loro attività, gli operatori del settore proteggeranno i vantaggi competitivi che fanno dell'europa la destinazione turistica più attraente al mondo, la sua intrinseca diversità e varietà di paesaggi e culture. Inoltre affrontando la tematica della sostenibilità in modo socialmente responsabile si aiuterà l'industria turistica ad innovare i suoi prodotti e servizi e a migliorarne la qualità ed il valore.

8 PRINCIPI DA RISPETTARE PER OTTENERE UN TURISMO COMPETITIVO E SOSTENIBILE Adottare una strategia olistica ed integrata Programmare a lungo termine Raggiungere un ritmo di sviluppo appropriato Coinvolgere tutte le parti in causa Utilizzare le migliori conoscenze disponibili Ridurre al minimo e gestire i rischi Riflettere gli impatti sui costi (l'utente e l'inquinatore pagano) Fissare e rispettare i limiti, ove opportuno Effettuare un monitoraggio continuo COM(2007) 621

9 I REGOLAMENTI DELLA REGIONE LAZIO La Regione Lazio, nei recenti regolamenti emanati per il settore del turismo, ha riconosciuto la validità dell Ecolabel europeo. Le strutture che rispettano i criteri stabiliti dall Unione Europea per l Ecolabel infatti possono ottenere le qualifiche di: agriturismo a caratterizzazione ecologica, secondo il Regolamento regionale 31 luglio 2007, n. 9; ecoalbergo, secondo il Regolamento regionale 24 ottobre 2008, n. 17; esercizio ricettivo di qualità ecologica, secondo il Regolamento regionale 24 ottobre 2008, n. 16.

10 LE INIZIATIVE DELL ARP Agenzia Regionale Parchi 1 - Le Strade dei Parchi

11 LE INIZIATIVE DELL ARP 1 - Le Strade dei Parchi

12 LE INIZIATIVE DELL ARP 1 - Le Strade dei Parchi

13 LE INIZIATIVE DELL ARP 2 Parchicard Lazio

14 LE INIZIATIVE DELL ARP 2 Parchicard Lazio

15 LE INIZIATIVE DELL ARP 3 Giorni Verdi

16 LE INIZIATIVE DELL ARP 4 Parchi alla lavagna

17 ECOLABEL, EMAS, ISO Cosa si certifica? Tipo di norma Dove si applica? ECOLABEL prodotto o servizio regolamento CE (66/2010) Mondo EMAS sistema di gestione regolamento CE (1221/2009) Mondo ISO sistema di gestione norma tecnica ISO EN UNI Mondo

18 ISO Sistema di gestione ambientale Riesame della Direzione Politica Ambientale Controlli e azioni correttive Pianificazione Attuazione e funzionamento Certificato rilasciato da ente accreditato (Regolamento CE 765/2008)

19 EMAS Sistema di gestione e audit ambientale Analisi Ambientale Sistema di gestione ambientale Dichiarazione ambientale (disponibile al pubblico) Registrazione EMAS (Comitato Emas Italia)

20 EMAS il percorso

21 ECOLABEL Verifica possesso requisiti Invio domanda con allegati Verifica documentale e sopralluogo (Comitato Ecolabel Italia) Concessione Marchio (Comitato Ecolabel Italia)

22 ISO 14001, EMAS, Ecolabel Cosa richiedono? Requisiti obbligatori ISO EMAS Sistema di gestione ambientale Conformità alla normativa ambientale Sistema di gestione ambientale Conformità alla normativa ambientale Dichiarazione ambientale convalidata Ecolabel Conformità alla normativa ambientale Conformità ai criteri obbligatori Conformità a parte dei criteri facoltativi Sistema di gestione ambientale non obbligatorio

23 I VANTAGGI DELL ECOLABEL - burocrazia + garanzie per i clienti

24 ECOLABEL STRUTTURE RICETTIVE Finalità dei criteri: I criteri mirano a limitare i principali impatti ambientali connessi con le tre fasi del ciclo di vita del servizio di ricettività turistica: acquisto, erogazione del servizio, produzione di rifiuti.

25 ECOLABEL STRUTTURE RICETTIVE Finalità dei criteri: In particolare, l obiettivo è di: limitare il consumo energetico, limitare il consumo idrico, limitare la produzione di rifiuti, favorire l utilizzo di fonti rinnovabili e di sostanze che risultino meno pericolose per l ambiente, promuovere la comunicazione e l educazione ambientale.

26 ECOLABEL STRUTTURE RICETTIVE Requisiti generali (1): La struttura fisica deve essere costruita in tutta legalità e nel rispetto di tutte le normative e le regole applicabili nella zona in cui è costruita, in particolare per quanto riguarda: I vincoli paesaggistici; La conservazione della biodiversità.

27 ECOLABEL STRUTTURE RICETTIVE Requisiti generali (2): La struttura fisica deve rispettare le normative e le regole comunitarie, nazionali e locali in materia di risparmio energetico; fonti idriche; trattamento e smaltimento delle acque; raccolta e smaltimento dei rifiuti; manutenzione e riparazione delle apparecchiature; disposizioni in materia di sicurezza e salute.

28 ECOLABEL STRUTTURE RICETTIVE Requisiti generali (3): L impresa deve essere operativa e registrata conformemente alla legislazione nazionale e/o locale e il personale sia assunto e assicurato nel rispetto della legge.

29 Criteri obbligatori per le strutture ricettive ENERGIA 1. Energia elettrica da fonti rinnovabili 2. Carbone e oli combustibili pesanti 3. Rendimento e generazione di calore 4. Impianto di condizionamento 5. Efficienza energetica degli edifici 6. Isolamento delle finestre 7. Spegnimento dell impianto di riscaldamento o di condizionamento 8. Spegnimento delle luci 9. Efficienza energetica delle lampadine 10. Riscaldamento per esterni

30 Criteri obbligatori per le strutture ricettive ACQUA 11. Flusso di acqua da rubinetti e docce 12. Cestini per rifiuti nelle toilette 13. Risciacquo degli orinatoi 14. Cambio di asciugamani e lenzuola 15. Corretto smaltimento delle acque di scarico 16. Disinfettanti

31 Criteri obbligatori per le strutture ricettive RIFIUTI 17. Raccolta differenziata dei rifiuti da parte degli ospiti 18. Raccolta differenziata dei rifiuti 19. Prodotti «usa e getta» 20. Prodotti monodose per la prima colazione

32 Evitare prodotti monouso Distributore di sapone liquido in un albergo con Ecolabel a Stoccolma (foto M. Ferri)

33 Criteri obbligatori per le strutture ricettive ALTRI SERVIZI 21. Divieto di fumare nelle aree comuni 22. Trasporti pubblici

34 Criteri obbligatori per le strutture ricettive GESTIONE GENERALE 23. Manutenzione e riparazione delle caldaie e degli impianti di condizionamento 24. Definizione della politica ambientale e del programma d azione 25. Formazione del personale 26. Informazioni agli ospiti 27. Dati sul consumo di energia e di acqua 28. Altri dati da rilevare 29. Informazioni da riportare sul marchio di qualità ecologica «La struttura ricettiva s impegna attivamente a utilizzare fonti di energia rinnovabili, a risparmiare acqua ed energia, a ridurre i rifiuti e a migliorare l ambiente locale.»

35 Informazioni agli ospiti Informazioni agli ospiti in un albergo con Ecolabel a Stoccolma (foto M. Ferri)

36 Criteri facoltativi per le strutture ricettive A ciascun criterio della presente sezione è stato assegnato un punteggio espresso in punti o frazioni di punto. Per ottenere l assegnazione del marchio di qualità ecologica le strutture ricettive devono ottenere un punteggio minimo di 20 punti. Il punteggio totale richiesto deve essere incrementato di 3 punti per ciascuno dei servizi supplementari: servizi di ristorazione (compreso il servizio di prima colazione) attività ricreative/di fitness spazi verdi/aree esterne

37 Criteri facoltativi per le strutture ricettive ENERGIA 30. Generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili (massimo 4 punti) 31. Energia da fonti rinnovabili (massimo 2 punti) 32. Rendimento energetico delle caldaie quattro stelle (1,5 punti) 33. Emissioni di NOx delle caldaie classe 5 (1,5 punti) 34. Teleriscaldamento (1,5 punti)

38 Criteri facoltativi per le strutture ricettive ENERGIA 35. Cogenerazione di energia termica ed elettrica (1,5 punti) 36. Pompa di calore (massimo 2 punti) 37. Recupero del calore (massimo 1,5 punti) 38. Termoregolazione (1,5 punti) 39. Audit del rendimento energetico degli edifici (1,5 punti) 40. Impianti di condizionamento (massimo 2 punti)

39 Criteri facoltativi per le strutture ricettive ENERGIA 41. Spegnimento automatico dell impianto di condizionamento e di riscaldamento (1,5 punti) 42. Architettura bioclimatica (3 punti) 43. Frigoriferi (1 punto), forni (1 punto), lavastoviglie (1 punto), lavatrici (1 punto), asciugabiancheria (1 punto) e apparecchiature da ufficio (1 punto) a basso consumo energetico (fino ad un massimo di 3 punti)

40 Criteri facoltativi per le strutture ricettive ENERGIA 44. Asciugamani e asciugacapelli elettrici con sensore di prossimità (massimo 2 punti) 45. Posizionamento dei frigoriferi (1 punto) 46. Spegnimento automatico delle luci nelle stanze (1,5 punti) 47. Controllo del timer della sauna (1 punto) 48. Riscaldamento delle piscine con fonti di energia rinnovabili (massimo 1,5 punti) 49. Spegnimento automatico delle luci esterne (1,5 punti)

41 Criteri facoltativi per le strutture ricettive ACQUA 50. Utilizzo di acqua piovana (2 punti) e di acqua riciclata (2 punti) 51. Sistemi di irrigazione automatici per le aree esterne (1,5 punti) 52. Flusso di acqua da rubinetti e docce (1,5 punti) 53. Scarico dei WC (1,5 punti) 54. Consumo di acqua delle lavastoviglie (1 punto)

42 Criteri facoltativi per le strutture ricettive ACQUA 55. Consumo di acqua delle lavatrici (1 punto) 56. Temperatura e flusso dell acqua dei rubinetti (1 punto) 57. Timer per docce (1,5 punti) 58. Copertura della piscina (1 punto) 59. Antigelo (massimo 1,5 punti) 60. Indicazione della durezza dell acqua (massimo 2 punti) 61. Orinatoi a risparmio idrico (1,5 punti) 62. Specie autoctone utilizzate per nuove piantagioni all esterno (1 punto)

43 Criteri facoltativi per le strutture ricettive DETERSIVI E DISINFETTANTI 63. Detersivi (massimo 3 punti) 64. Pitture e vernici per interni e per esterni (massimo 2 punti) 65. Sostegno ad alternative agli accendifuoco artificiali per barbecue (1 punto) 66. Dosaggio del disinfettante per piscine (1 punto) o piscine naturali/ecologiche (1 punto) 67. Pulizia meccanica (1 punto) 68. Giardini e orti biologici (2 punti) 69. Insetticidi e repellenti (massimo 2 punti)

44 Criteri facoltativi per le strutture ricettive RIFIUTI 70. Compostaggio (massimo 2 punti) 71. Contenitori per bevande «usa e getta» (2 punti) 72. Smaltimento di grassi/oli (massimo 2 punti) 73. Tessuti, mobili e altri prodotti usati (massimo 2 punti)

45 Criteri facoltativi per le strutture ricettive ALTRI SERVIZI 74. Tetti (2 punti) 75. Comunicazione ed educazione ambientale (massimo 3 punti) 76. Divieto di fumare nelle aree comuni e nelle stanze (massimo 1,5 punti) 77. Biciclette (1,5 punti) 78. Servizio di trasferimento (1 punto) 79. Bottiglie riutilizzabili o a rendere (massimo 3 punti)

46 Criteri facoltativi per le strutture ricettive ALTRI SERVIZI 80. Utilizzo di prodotti ricaricabili (massimo 2 punti) 81. Prodotti di carta (massimo 3 punti) 82. Beni durevoli (massimo 3 punti) 83. Prodotti alimentari locali (massimo 3 punti) 84. Alimenti biologici (massimo 2 punti) 85. Qualità dell aria negli interni (massimo 4 punti)

47 Criteri facoltativi per le strutture ricettive GESTIONE GENERALE 86. Registrazione EMAS (3 punti) o certificazione ISO (2 punti) della struttura ricettiva 87. Registrazione EMAS (1,5 punti) o certificazione ISO (1 punto) dei fornitori 88. Conformità dei subappaltatori ai criteri obbligatori (massimo 4 punti) 89. Contatori per il consumo di energia e di acqua (1 punto) 90. Altre azioni ambientali (massimo 3 punti).

48 QUANTO COSTA L ECOLABEL per i servizi di Ricettività Turistica e Campeggio Grandi imprese Piccole e Medie Imprese Microimprese Spese d istruttoria Tra 200 e 1200 Costi per l utilizzo del Marchio Meno di 1500 Meno di 600 Meno di 750 Meno di 350 Meno di 350

49 Ecolabel Europeo ANDAMENTO DEL NUMERO DELLE LICENZE

50 Ecolabel Europeo NUMERO DI LICENZE PER TIPO DI PRODOTTO/SERVIZIO

51 Ecolabel Europeo NUMERO DI LICENZE PER PAESE

52 Ecolabel Europeo LE NOVITA Il Regolamento (CE) N. 66/2010 comprende importanti novità: Riduzione dei diritti annuali Applicazione anche agli alimenti Piano di azione per la promozione dell Ecolabel Rafforzamento dei controlli I criteri possono includere anche aspetti sociali ed etici Semplificazione delle procedure per l approvazione dei criteri

53 Ringrazio per l attenzione e rimango a disposizione per ulteriori informazioni massimo.leone@qeasrl.it

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