T.A.B. Tipicità, Ambiente e Biodiversità

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1 Definizione del disciplinare del paniere dei prodotti e servizi e dei criteri ambientali minimi per le aziende da coinvolgere (azione 2) Sulla base di quanto sottoposto ad analisi (paragrafo 1.1) possiamo ora procedere a trovare un comune denominatore agli standard di qualità ambientale da condividere, secondo un criterio volontaristico non necessariamente costretto dentro le maglie di certificazioni codificate da istituzioni comunitarie e/o altri istituti di valenza internazionale. Si vuole in sostanza e in questa sede, grazie ai mezzi a disposizione, tracciare un percorso di avvicinamento ad una buona gestione ambientale dei processi produttivi, che possa però essere utilizzata fin da subito come leva di comunicazione e promozione del Paniere. Nell ambito della certificazione agroalimentare collettiva privata la prassi ci insegna che l utilizzo dei disciplinari di produzione da parte di consorzi o associazioni di aziende agro alimentari è molto frequente, soprattutto per la flessibilità di attuazione che caratterizza gli standards: le condizioni di applicazione infatti sono negoziate e decise all interno di un gruppo di imprese solitamente appartenenti alla stessa fase produttiva (caseifici, salumifici, allevatori) e spesso guidati da un ristretto numero di aziende dotate di forte potere contrattuale (dato dalla dimensione aziendale e/o dalla reputazione), che fa da traino alle altre aziende e costituisce un peso rilevante nelle contrattazioni con altri operatori di filiera. Nel nostro caso più che invocare il ruolo di eventuali aziende leader si può fare più facilmente leva sulla reputazione del luogo di provenienza dei prodotti, che ha di per sé un aura di salubrità nell immaginario collettivo.

2 Ciò ci conduce verso un approccio di tipo misto nella definizione dei cosiddetti keydrivers, parafrasando quanto è accaduto nel mercato dai prodotti cosiddetti tipici. In questo ambito il successo riscontrato da tali prodotti è dovuto alla loro capacità di rispondere alle esigenze dei consumatori in tema di genuinità, di offerta di un alternativa alla massificazione degli alimenti e di riscoperta delle antiche tradizioni culturali, delle quali essi sono l espressione più diretta, che può facilmente essere declinata anche in ottica environmental friendly, mettendo al centro dell attenzione l origine territoriale del bene agro alimentare (segnalata in etichetta ed affiancata ad un nome geografico nella stessa denominazione commerciale), per farla diventare un mezzo di differenziazione importante per i produttori del paniere. DISCIPLINARE DI INGRESSO NEL PANIERE (agroalimentare) Neutralizzazione totale delle emissioni in atmosfera derivanti dal processo produttivo Neutralizzazione totale degli scarichi nelle acque derivanti dal processo produttivo Neutralizzazione totale (oltre i minimi di legge) dei rifiuti derivanti da produzione, riciclaggio, riutilizzo, trasporto e smaltimento Controllo codificato dei residui di fitosanitari nelle materie prime impiegate 30% min. di consumo di energia proviene da fonti rinnovabili (eolico, fotovoltaico, cogenerazione) Uso di additivi, coadiuvanti e semilavorati provenienti da processi produttivi certificati Neutralizzazione totale degli impatti sull ambiente circostante (rumore, vibrazioni, odori, polveri) Mezzi di trasporto di categoria minima Euro 5 Mezzi movimentazione interna esclusivamente elettrici Manuale di autocontrollo per l insorgenza di rischi di incidenti ambientali e impatti ambientali derivanti da fatti accidentali Obbligo ai conferitori di garantire un uso non inferiore al 20% di biotipi rappresentanti la biodiversità locale/regionale

3 N 30 ore/anno minime di formazione per il proprio personale in ordine alla tematica della qualità ambientale del proprio processo produttivo Uso di materiali per l imballaggio riciclabili al 90% Recupero di eventuali scarti di produzione per il loro riutilizzo all interno della filiera aziendale (es. produzione di energia) Strategia comunicativa verso l esterno in merito agli interventi ambientali realizzati e alla sensibilizzazione aziendale DISCIPLINARE DI INGRESSO NEL PANIERE (turismo e cultura) Disponibilità di caldaia ad efficienza almeno di 3 stelle La struttura utilizza fonti di energia rinnovabile (pannelli solari, pannelli fotovoltaici) La struttura utilizza lampadine a basso consumo energetico (classe A), in valore pari o superiore a circa il 80 % del totale La struttura ha introdotto elementi per l isolamento termico almeno degli infissi Il 50% delle apparecchiature elettriche e elettroniche presenti all interno della struttura hanno una efficienza energetica di classe A) La struttura dispone di sistemi di spegnimento automatico per l illuminazione e riscaldamento La struttura è dotata di sistemi di raccolta dell acqua piovana La struttura utilizza sistemi per il risparmio idrico (riduttori di flusso, doppio pulsante scarico WC, sensori automatici per l erogazione dell acqua La struttura dispone di lavastoviglie e lavatrici a risparmio idrico (classe A) La struttura adotta il cambio flessibile degli asciugamani e delle lenzuola La struttura effettua azioni preventive codificate per il controllo di perdite idriche La struttura non usa prodotti in formato usa e getta (flaconcini di sapone e shampoo, cuffie non riutilizzabili, ecc.) La struttura non usa prodotti usa e getta (bicchieri, tazze, piatti, posate) La struttura coinvolge gli ospiti nella raccolta differenziata dei rifiuti da essi prodotti

4 La struttura ha curato la formazione e l aggiornamento del personale sulle tematiche ambientali generali, sul corretto dosaggio di detergenti e sostanze pulenti, sull efficace gestione dei rifiuti, dell acqua e dell energia La struttura effettua azioni di sensibilizzazione ambientale verso la clientela (avvisi per il corretto utilizzo delle risorse idriche ed energetiche, impegno dei clienti alla segnalazione di eventuali perdite, informazioni sulle caratteristiche dell ambiente circostante la struttura e relative vulnerabilità, come differenziare i rifiuti, come utilizzare i mezzi di trasporto pubblici, car sharing La struttura utilizza almeno per il 50% del proprio parco mezzi di trasporto ecologici (elettrici, metano) La struttura usa almeno per il 50% prodotti con certificazione Ecolabel (carta, vernici per interni, detergenti) La struttura usa bottiglie riutilizzabili La struttura offre alla propria clientela almeno per il 50% alimenti biologici e prodotti tipici locali Molteplici possono essere i vantaggi conseguenti l adozione del disciplinare sopraelencato, sia come strategia aziendale sia come approccio del settore alle nuove tematiche ambientali. Indubbiamente ciò che emerge maggiormente dall analisi effettuata sul campione di imprese selezionato, è un approccio di bassa sensibilità alle dinamiche impresa/ambiente, ovvero l azienda si esprime sul mercato con una forte percezione del potenziale che può determinare una politica ambientale più attenta, ma indubbiamente lamenta una condizione di preparazione al tema decisamente bassa e un atteggiamento del mercato interno poco incline a rendere l ambiente fattore economico da prendere in considerazione.

5 Sinteticamente i vantaggi alle aziende, dedotti da una gestione attenta e interessata all adozione di un sistema di controllo ambientale, sono dei benefici immediatamente tangibili e altri di cui se ne evincono gli effetti positivi nel tempo. Ciò che viene proposto in questo progetto di analisi, vuole essere uno stimolo ad una presa di coscienza che l elemento Ambiente è un aspetto economico a cui le aziende non possono prescindere, una voce di bilancio da inserire nei prospetti contabili, possibilmente nel riquadro ricavi. Alla luce di questo si ritiene di evidenziare ulteriormente che il futuro delle imprese, specialmente se inserite in un contesto locale ed economico come il Nuorese, composto da una forte caratterizzazione locale, è la propensione al rispetto ambientale e al potenziale economico che ciò può derivare. Materialmente l analisi proposta rappresenta un nuovo approccio al tema, un primo livello comportamentale indirizzato verso la creazione di un sistema certificato di controllo ambientale quali ISO 14001, EMAS o Ecolabel, solo per citarne alcune. Ecolabel (marchio europeo di certificazione ambientale per i prodotti e i servizi) Energy Star (Certifica l efficienza energetica degli strumenti elettronici) PEFC (Certifica che il legno proviene da foreste gestite in maniera sostenibile) EMAS (Strumento volontario della Comunità Europea per valutare e migliorare le prestazioni ambientali in azienda)

6 Appunto la creazione di un passaggio intermedio, come quello che si sta proponendo, va a rappresentare un percorso di accompagnamento ad un tema che risulta ostico proprio per le procedure di realizzazione. Il sodalizio tra impresa e ambiente, tra impresa e biodiversità, tra impresa e sostenibilità, è un concetto che ha trovato ampia condivisione in altre economie europee, magari senza poter vantare un potenziale ambientale come quello che caratterizza il centro Sardegna, ma indubbiamente con una forma mentis decisamente più vicina agli aspetti etici del tema e alla concretizzazione economica nelle imprese. Pertanto è importante ribadire quali i potenziali benefici tangibili si possono annoverare: a) razionalizzazione dei costi di produzione/realizzazione di servizi; b) diminuzione dei consumi di risorse; c) minori costi legati agli incidenti ambientali; d) calo dei premi assicurativi; e) costi minori per gli adeguamenti alla normativa sulla tutela ambientale. Benefici tangibili ma non solo. Gli aspetti più interessanti sono quelli a medio termine, quei parametri che consentono una visione del tema ambiente come un qualcosa che definisce orizzonti imprenditoriali di grande impatto economico e al contempo di tutela per il territorio, per la biodiversità e per la sostenibilità. Quindi: a) Presa di coscienza del potenziale ambientale nelle imprese; b) Tendenza a migliorare il rapporto con le pubbliche amministrazioni e con la comunità per il riconoscimento che tutti attribuiscono alla tutela ambientale; c) Visione di una immagine migliore agli occhi delle persone (clienti) per l impegno nell ambito della sostenibilità ambientale; d) Agevolazioni nei termini di partecipazione alle gare d appalto che prevedono l adesione alle procedure della green economy (Criteri Minimi Ambientali obbligatori per le stazioni appaltanti su determinati bandi di servizi e forniture); e) Possibilità di accedere a nuovi mercati che mostrano una maggiore attenzione agli acquisti verdi.

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