SETTORE ENERGETICO 1.INTRODUZIONE OIL&GAS ENERGIA ELETTRICA IMPORTAZIONI & ESPORTAZIONI... 23
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1 SETTORE ENERGETICO
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3 SETTORE ENERGETICO 1.INTRODUZIONE Panorama del settore OIL&GAS Petrolio Gas Naturale Investimenti nel settore Oil&Gas ENERGIA ELETTRICA Panorama energia elettrica Potenziale idroelettrico Energia Eolica Biodiesel & Etanolo IMPORTAZIONI & ESPORTAZIONI Importazioni energetiche Esportazioni energetiche & evoluzione della dipendenza energetica PIANO DECENNALE DI ESPANSIONE ENERGETICA ( ) Energia idroelettrica Biocombustibili Energia eolica Energia solare
4 1.INTRODUZIONE 1.1 Panorama del settore Nel corso degli ultimi quarant anni il Brasile ha mutato profondamente la struttura delle fonti da cui deriva la propria produzione energetica primaria, passando da un intenso utilizzo del legno in particolare nella decade degli anni 70, a una maggior differenziazione che, tuttavia, nel corso dell ultimo ventennio vede la predominanza del petrolio e dei prodotti derivanti dalla canna da zucchero. L origine di tale mutamento nella matrice produttiva energetica brasiliana è rintracciabile nell epoca della dittatura militare ( ) quando fu progressivamente posta in essere una strategia volta sia a proteggere il Paese dagli shock energetici degli anni 70, riducendo quindi le importazioni di risorse energetiche, sia a sostenere la crescita del settore industriale, identificato come comparto trainante per lo sviluppo economico brasiliano. Nel corso degli anni 90, poi, il settore energetico è stato attraversato da profonde riforme e privatizzazioni che, parallelamente a importanti investimenti, hanno avuto l obbiettivo principale di rendere più efficiente e competitivo il comparto. Tali politiche di pianificazione strategica hanno permesso al Brasile di assumere un ruolo di primaria importanza nello scenario energetico mondiale, per merito anche di una serie di fattori quali: lo sviluppo dell industria degli agro-combustibili, la crescita della capacità tecnologica nonché l aumento delle riserve e della produzione di idrocarburi. Grafico 1.1.1: Brasile: Evoluzione della produzione di energia primaria* *Valori espressi in mln di tep (Tonnellata Equivalente di Petrolio, pari a 42 miliardi joule) Fonte: Minsterio de Minas e Energia brasiliano 4
5 Prendendo, poi, in esame in dati relativi al triennio , e in particolare le variazioni del biennio si osserva un positivo trend di crescita per le principali fonti energetiche quali: il gas naturale (+8,5%), i derivati dalla canna da zucchero (+7,95%) e il petrolio (+5,35%). A queste si aggiunge il notevole incremento registrato, nel medesimo periodo, dalla produzione di energia derivante da fonti rinnovabili la quale, è aumentata del 7,95%. Complessivamente, comunque, la produzione energetica del Brasile è aumentata, nel 2010 rispetto al 2009, del 5,2%. Tab : Brasile: Produzione energetica primaria (in tep*) % 2010/2009 Petrolio ,35 Gas naturale ,5 E.rinnovabili** ,91 Derivati canna ,95 da zucchero E.idroelettrica ,43 Carbone ,48 Uranio ,08 Legna ,94 Altri ,6 TOTALE ,2 *TEP: Tonnellata Equivalente di Petrolio = 42 GJ **Esclusa l energia idroelettrica Fonte: Ministério de Minas e Energia brasiliano Gli effetti del lungo percorso che il Brasile ha affrontato nel corso degli ultimi quarant anni, volto ad aumentare la sua indipendenza energetica, sono visibili anche osservando l offerta interna di energia elettrica che, nel 2010, ha visto il Paese necessitare solo per il 6,5% sul totale, di importazioni energetiche. Grafico 1.1.2: Offerta interna di energia elettrica per fonte nel ,3% 2,7% 74,0% 3,6% 6,8% 0,4% 4,7% 6,5% Idroelettrica Carbone e der. Nucleare Derivati del Petrolio Gas Naturale Eolico Biomassa Importata Fonte: Ministério de Minas e Energia brasiliano 5
6 2.OIL & GAS 2.1 Petrolio Sebbene le prime scoperte di giacimenti di petrolio nei fondali antistanti la costa brasiliana risalgono agli anni 40 del secolo scorso, il primo atto che segna la volontà del Governo di Brasilia di intraprendere un percorso di sviluppo nel comparto petrolifero fu l istituzione della Petróleo Brasileiro, l attuale Petrobrás spa, durante la Presidenza di Getúlio Vargas nel Gli shock petroliferi degli anni 70 diedero un notevole impulso all esplorazione di nuovi giacimenti, che iniziarono a essere progressivamente scoperti nella Bacia de Campos, nello Stato di Rio de Janeiro, nel 1974 per giungere fino al 2007 quando la Petrobrás annunciò l individuazione del giacimento di 50 milioni di barili, il Pré-Sal. Immagine 2.1.1: Principali aree di produzione di petrolio in Brasile, 2007 Fonte: Ministério de Minas e Energia brasiliano Le scoperte dei suddetti giacimenti sono dovute, principalmente, allo sviluppo delle tecniche di esplorazione in mare adottate dalla Petrobrás la quale nel corso degli ultimi anni ha investito ingenti capitali per l acquisto delle tecnologie piú avanzate per l esplorazione e l estrazione di petrolio e gas dai giacimenti sottomarini. Secondo le analisi effettuate dall Agenzia Nazionale del Petrolio (ANP), questi ultimi comprendono piú del 90% del totale delle riserve confermate di petrolio in tutto il Brasile. Come si puó osservare dal grafico sottostante il Paese, ormai da diversi anni, produce un volume di petrolio che quantitativamente soddisfa il fabbisogno interno, tuttavia essendo 6
7 questo di qualitá definita heavy-oil, non è compatibile con la capacitá di trasformazione delle raffinerie nazionali, piú adatte al light-oil, e, pertanto, viene parzialmente esportato. La quota di petrolio che rimane nel Paese viene trasformatanelle raffinerie brasiliane, mediante la miscelatura con il light-oil e altri derivati che vengono importati al fine di ottenere la miscela corretta per il consumo. A tal proposito, comunque, occorre sottolineare come in seguito alla scoperta, avvenuta nel 2007, e all analisi della tipologia di riserve presenti nel Campo di Tupi, queste si sono rivelate essere di light-oil; dunque un fattore che ha influito sulla riduzione delle importazioni. Grafico 2.1.1: Evoluzione della produzione e del consumo di petrolio (valori in 1.000m³) Fonte: Ministério de Minas e Energia brasiliano Osservando, quindi, i dati riportati nella tabella sottostante si osserva come il Brasile, grazie alla scoperta e al relativo sfruttamento dei nuovi giacimenti petroliferi localizzati nella Bacia de Campos, abbia notevolmente incrementato la produzione di petrolio (+5,35% nel 2010 rispetto al 2009) ad un ritmo superiore rispetto al consumo, che è aumentato solo dello 0,21% nel medesimo periodo. Tale rilevazione non fa che confermare come il Brasile abbia ormai assunto a pieno titolo un ruolo di primo piano nello scenario energetico sia continentale sia mondiale. 7
8 Tabella 2.1.1: Principali indici del settore petrolifero (valori in 1.000m³) % 2010/2009 Produzione ,35 Consumo totale ,21 Importazioni ,66 Esportazioni ,13 Riserve confermate (in mln di barili) ,03 Fonte: Ministério brasileiro de Minas e Energia Relativamente alla distribuzione geografica delle riserve confermate di petrolio, secondo la ripartizione statale della Federazione brasiliana, si osserva la predominanza dello Stato di Rio de Janeiro il quale, con una quota abbondantemente superiore all 80% sul totale delle riserve nel 2010, é indubbiamente il principale polo estrattivo del Brasile Grafico 2.1.2: Distribuzione per Stati delle riserve confermate di petrolio, ,4% 2,0% 2,2% 2,6% 1,6% Rio de Janeiro Espirito Santo Sergipe Bahia Rio Grande do Nord Altri 82,2% Fonte: Agenzia Nazionale del Petrolio (ANP), Brasile Il secondo Stato per presenza di giacimenti di petrolio, e anche di gas, è quello di Espirito Santo che, con una quota del 9,4%, nel solo 2010, vede il progressivo e rapido sfruttamento delle riserve scoperte nella Bacia do Espirito Santo. 8
9 Immagine: Giacimenti estrazione petrolio & gas nel Sud-est del Brasile Fonte: Ministério de Minas e Energia brasiliano 2.2 Gas Naturale Sebbene il Brasile sia, oggi, un importante produttore di petrolio a livello mondiale, ciò nonostante persegue una costante politica di differenziazione in merito all approvvigionamento energetico, orientate soprattutto all utilizzo di carburanti più puliti. Tra questi il gas naturale è una delle principali fonti sia perché il suo prezzo medio è relativamente basso sia per le nuove riserve di quest ultimo che sono state individuate nella Bacia de Campos. Infatti, secondo le stime del governo brasiliano il Paese nel 2010 possedeva circa miliardi di m³ di riserve di gas naturale distribuiti sul proprio territorio sia terreno (il 16,26% nel 2010) sia marittimo (83,74% nel medesimo anno). Relativamente alla produzione di gas naturale, come si può osservare nella tabella sottostante, il Brasile sta progressivamente incrementando la propria produzione che nel 2010 è stata leggermente inferiore a 23 miliardi di m³. Le previsioni della Petrobrás nel suddetto comparto sono di aumentare la produzione interna a 98 miliardi di m³ entro il 2015 e raggiungere i 178 miliardi di m³ nel
10 Tabella 2.2.1: Principali indici del comparto del gas naturale (valori in mln di m³) % 2010/2009 Produzione ,49 Consumo totale Importazioni ,03 Riserve confermate (in mln di barili) ,42 Fonte: Ministério de Minas e Energia brasiliano A fronte della recente individuazione di nuovi giacimenti di gas naturale, il Brasile importa comunque gas naturale prevalentemente dalla Bolivia, fin dal Tuttavia, a causa delle tensioni sollevate dal governo di Evo Morales, la Petrobrás sta studiando come diversificare l approvvigionamento di gas naturale. Quest ultima poi, nel periodo , ha investito fortemente nel miglioramento della rete di distribuzione del gas, la quale è passata da a km e che ha visto la costruzione di due terminali per il gas naturale liquefatto, uno localizzato nella Baía de Guanabara (Rio de Janeiro) e l altro nel porto di Pecém (Ceará). Relativamente alla localizzazione delle riserve di gas naturale confermate in Brasile, si osserva come queste siano concentrate per più della metà nello Stato di Rio de Janeiro, così come anche per le risorse di petrolio in quanto in molti giacimenti presenti nella Bacia de Campos vi sono riserve di entrambi i combustibili. Sommando, poi, i giacimenti presenti in quest ultima con quelli localizzati nella Bacia do Espírito Santo (Stato di Espírito Santo) e nella Bacia de Santos (Stato di San Paolo), si nota come in quest area sono concentrati i ¾ delle riserve complessive di gas naturale del Brasile. Grafico 2.2.1: Distribuzione per Stati delle riserve confermate di gas naturale, % 2% 11% 2% 8% 12% 52% Rio de Janeiro São Paulo Amazonas Bahia Rio Grande do Norte Espírito Santo Altri Fonte: Agenzia Nazionale del Petrolio (ANP), Brasile 10
11 Prendendo in esame, inoltre, il complesso delle infrastrutture relative al gas naturale in Brasile si constata come queste siano localizzate in prossimitá delle aree estrattive. Immagine 2.2.1: Rete delle infrastrutture del gas naturale, 2011 *Dutos = condotto Fonte: Agenzia Nazionale del Petrolio (ANP), Brasile 11
12 2.3 Investimenti nel settore Oil&Gas La Petrobrás, compagnia petrolifera di cui lo Stato brasiliano possiede al momento il 33,22% del pacchetto azionario e il 55% dei diritti di voto, è l unico operatore autorizzato alla gestione dei nuovi giacimenti scoperti. La Compagnia potrà entrare in joint venture con società straniere e private per i progetti Pré sal futuri, ma a condizione di avere almeno una partecipazione del 30%. Questi contratti, appunto, dovranno essere gestiti dalla Petrosal. In questo contesto, la Petrobrás si dichiara pronta ad affermarsi, entro il 2020, una delle cinque maggiori imprese del settore energetico, preparando per il periodo tra il 2010 e il 2014 un piano d investimento di 174 milioni di dollari. Nonostante la crescita delle energie rinnovabili nella matrice dell energia mondiale, sempre la IEA dichiara, che l era del petrolio è ben lontana dal tramonto. Infatti essendo responsabile del 30% dell energia prodotta, continuerà ad essere la principale fonte energetica almeno fino al 2030, rappresentando il 78% del consumo energetico mondiale. Secondo un recente studio coordinato dall ONIP Organização Nacional das Industrias do Petróleo, la domanda annuale di beni e servizi nel settore Oil & Gas supereranno i 30 miliardi di dollari annui fino al 2020, raggiungendo un totale di 400 miliardi di dollari. Grafico 2.3.1: Spese e investimenti previsti da Petrobrás per l esplorazione e la produzione, Fonte: Piano strategico Petrobrás, Brasile Per avere un idea più chiara sul significato di questi numeri, basti pensare che fino al 2008 gli investimenti per la costruzione di petroliere, imbarcazioni di appoggio, per le campagne esplorative, per la costruzione di sonde e per la raccolta di dati sismici, non superavano i 15 miliardi di dollari. La crescita del 100% degli investimenti in esplorazione e produzione (E&P) finisce per avere un impatto positivo su una vasta serie di prodotti e servizi. 12
13 In questo contesto, dove l industria nazionale riesce a rispondere soltanto per il 10% circa alle esigenze del settore, un ruolo fondamentale é rappresentato dalle imprese straniere per la fornitura di beni e servizi necessari allo svolgimento dei progetti in agenda. Grafico 2.3.2: Petrobrás: Domanda di attrezzature e strumenti per le piattaforme petroliere Fonte: Petrobrás, Brasile Con lo svilupparsi del progetto Pré-sal crescono anche le preoccupazioni per l approvvigionamento delle risorse, per questo motivo la Petrobras ha stanziando un fondo di finanziamento, volto a sostenere i propri fornitori, con lo scopo di mantenere costante il flusso di erogazione di beni e servizi. La cifra destinata a tale iniziativa sarà di circa 7 milioni di reais, da distribuire tra quatto mila fornitori, diretti ed indiretti. L accesso al credito sarà di vitale importanza per sostenere lo sviluppo produttivo di queste imprese e dei progetti in programma. 13
14 Grafico 2.3.3: Petrobrás: Domanda di attrezzature e strumenti per il trasporto Fonte: Petrobrás, Brasile Dando al petrolio il valore di bene sociale e di ricchezza da sfruttare per trasformare e far crescere l economia brasiliana a vantaggio delle classi più povere, il Brasile ha l occasione di dare al Paese una nuova immagine di sviluppo a livello di tecnologico ma anche e soprattutto a livello sociale. Grafico 2.3.4: Petrobrás: Investimenti per il miglioramento del sistema produttivo Fonte: Petrobrás, Brasile 14
15 Grafico 2.3.5: Petrobrás: Investimenti per l acquisto di navi di grande portata Fonte: Petrobrás, Brasile Grafico2.3.6: Petrobrás: Investimenti per l acquisto di navi di appoggio Fonte: Petrobrás, Brasile 15
16 3. ENERGIA ELETTRICA 3.1 Panorama energia elettrica La produzione di energia elettrica in Brasile nel 2010, da parte sia delle centrali di servizio pubblico sia degli auto-produttori 1, è stata di 509,2 TWh 2 con un incremento del 10% rispetto all anno precedente. Il principale contributo è stato fornito dalle centrali di servizio pubblico che hanno prodotto l 87,5% dell energia totale mentre, come si può osservare dal grafico sottostante, la principale fonte di produzione è stata l energia idroelettrica, con una quota praticamente pari a ¾ della produzione totale e, segnando un aumento del 3,7% rispetto al Grafico 3.1.1: Offerta interna di energia elettrica per fonte, ,3% 2,7% 74,0% 3,6% 6,8% 0,4% 4,7% 6,5% Idroelettrica Carbone e der. Nucleare Derivati del Petrolio Gas Naturale Eolico Biomassa Importata Fonte: Ministério de Minas e Energia brasiliano L energia elettrica generata complessivamente dagli auto-produttori, invece, è stata pari al 12,5% del totale con un incremento del 18,4% rispetto al 2009 e prendendo in considerazione tutte le fonti energetiche. Per ciò che concerne le importazioni di energia elettrica, in Brasile nel 2010, hanno raggiunto i 35,9 TWh che, sommate alla produzione interna, hanno permesso un offerta totale pari a 545,1 TWh, segnando quindi un incremento dell 8,4% rispetto al Relativamente, poi, al consumo finale, questo si è attestato nel 2010 a 455,7 TWh, ovvero il 7,8% in più rispetto all anno precedente. Osservando, quindi, la matrice relativa alle fonti di energia elettrica del Paese sudamericano si può constatare come questa presenti una marcata predominanza per quelle rinnovabili, 1 Auto-produttore: persona fisica o giuridica o un consorzio di imprese che ricevono l autorizzazione a produrre energia elettrica destinata al proprio uso esclusivo (Fonte: ANEEL) 2 TWh corrisponde al terawattora, equivalente a Wh. 16
17 come testimoniato dal fatto che, sommando la produzione interna e le importazioni di energia rinnovabile, queste generano l 86% di tutta l energia elettrica consumata in Brasile. 3.2 Potenziale idroelettrico Il potenziale tecnico per lo sfruttamento dell energia idroelettrica del Brasile è uno dei cinque maggiori al mondo dato che il Paese detiene il 12% delle riserve di acqua dolce presenti sull intero pianeta e sussistono le condizioni tecnologiche per l esplorazione di quest ultime. Secondo i dati forniti dal Governo federale il potenziale di sfruttamento dell energia idroelettrica è di circa 260 GW di cui, quasi il 40,5% è localizzato nel Bacino del Rio delle Amazzoni, il 23% nella Bacia do Paraná, il 10,6% in quella di Tocantins e il 10% in quella del Rio São Francisco. Occorre sottolineare, tuttavia, che nella Regione del Nord, prevalentemente occupata dallo Stato dell Amazzonia, si stima che vi sia un potenziale di sfruttamento ancora inesplorato. Immagine 3.2.1: Principali bacini e centrali di produzione idroelettrica, 2005 Fonte: Worldpress, Brasile 17
18 Sebbene il Brasile presenti già sul proprio territorio diverse centrali idroelettriche di portata notevole, come quello di Itáipu (capacità di 14 mila MW, ovvero il 16,4% sul totale dell energia consumata in tutto il Brasile) nonché la seconda a livello mondiale, di Tucuruí (8.730 MW) o di Ilha Solteira (3.444 MW), sono attualmente in costruzione numerosi altri impianti, per aumentare l offerta di energia elettrica derivante da questa fonte. Il più importante di questi è la centrale di Belo Monte, localizzata nello Stato di Pará sul fiume Xingu, per cui è stato stanziato un investimento complessivo pari a 19,6 miliardi di US$, la quale produrrà annualmente GWh 1 dal 2015 (data in cui è prevista l inaugurazione) e che sarà la terza centrale idroelettrica a livello mondiale. Altri impianti destinati alla produzione di energia elettrica, attualmente in costruzione, sono quelli di Sã Luiz do Tapajós (potenza installata pari a MW), di Jirau (3.750 MW), e di Santo Antonio (3.150 MW). Immagine 3.2.2: I numeri relativi alla centrale idroelettrica di Belo Monte Fonte: Worldpress, Brasile A fronte di tali investimenti, e del relativo potenziale di aumento della produzione di energia idroelettrica, il Brasile dovrà affrontare una sfida particolarmente ardua per poter usufruire dell energia idroelettrica prodotta, soprattutto quella nella zona settentrionale del Paese: la distribuzione. La trasmissione dell energia dalle centrali ai grandi centri di consumo è un elemento-chiave per lo sviluppo di un Paese le cui distanze si misurano in migliaia di kilometri. Sarà il Sistema Integrado Nacional (SIN), ovvero la rete composta dalle imprese brasiliane che si occupano della produzione e della trasmissione del 96,6% di tutta l energia prodotta in Brasile. 1 GWh corrisponde a gigawattora, pari a W 18
19 3.3 Energia Eolica Il comparto relativo all energia eolica in Brasile sta vivendo una fase di forte crescita e sviluppo determinato sia dalla politica del governo federale volta alla differenziazione degli approvvigionamenti energetici sia alla necessità di incrementare l utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e che comportino il minor impatto ambientale possibile. In questo senso gli impianti eolici si stanno rapidamente diffondendo in Brasile tant è che nel 2010 sono stati complessivamente prodotti GWh, con un incremento del 75,84% solo in relazione con l anno precedente. Tabella 3.3.1: Brasile: Produzione e consumo energia eolica (valori in GWh) % 2010/2009 Produzione ,84 Consumo ,84 Fonte: Ministério de Minas e Energia brasiliano Secondo la ANEEL (Agência Nacional de Energia Elétrica) l energia eolica nel 2010 é stata responsabile per circa lo 0,4% della potenza elettrica complessiva installata in tutto il Paese ma, secondo le previsioni della EPE (Empresa de Pesquisa) l energia generata da questa fonte aumenterà del 600% entro il 2014, con la generazione di circa nuovi MW. Attualmente il Brasile ha in funzione 36 impianti eolici sparsi in tutto il Paese, anche se la maggior concentrazione si ha nella regione del Nord-Est, ma secondo i dati forniti di ABEEÓLICA ( Associação Brasileira de Energia Eólica) entro il 2013 verranno investiti complessivamente 25 miliardi di reais (circa 12 miliardi di euro) per finanziare la costruzione di altri 141; localizzati principalmente negli Stati di Rio Grande do Sul, Bahia, Sergipe, Rio Grande do Norte e Ceará. In relazione alle gare di appalto per la costruzione degli impianti eolici occorre sottolineare il vantaggio tecnologico di cui godono le imprese europee rispetto alla concorrenza brasiliana, così come ha dimostrato la vittoria di Enel Green Power, filiale del Gruppo Enel, nella disputa per gestire la fornitura di 193 Mw di energia eolica, lo scorso anno. 19
20 3.4 Biodiesel & Etanolo Nell ambito della produzione di biocarburanti, il Brasile è uno dei maggiori produttori mondiali di etanolo, estratto dalla canna da zucchero (di cui è primo produttore mondiale), e in misura crescente di biodiesel, una miscela composta da oli vegetali o dal grasso animale e dal diesel derivante dal petrolio. Il primario ruolo ricoperto attualmente dal Brasile nell ambito della produzione di etanolo e biodisel è frutto di una politica quarantennale, adottata dal governo, volta a diversificare le fonti di approvvigionamento energetico. Il primo programma volto a introdurre l utilizzo dell etanolo nell offerta energetica interna, a fronte delle estese coltivazioni di canna da zucchero, presenti nel Paese, fu il Pro-Álcohol che venne lanciato negli anni 70. Nel corso degli ultimi anni, poi, con l aumento del prezzo del petrolio e il crescente risalto dato alle questioni legate agli effetti dell uso di quest ultimo sui cambiamenti climatici, la posizione del Brasile, come uno dei principali produttori di etanolo e biodiesel è diventata un modello a livello mondiale. Come si può osservare nella tabella sottostante, la produzione di etanolo nel 2010 è stata del 7,12% maggiore rispetto all anno precedente e superiore anche alla quota raggiunta nel 2008; mentre la produzione di biodiesel, nel medesimo periodo è stata di miliardi di m³, ovvero poco più del 49% rispetto al Relativamente ai consumi, invece, si è osservato, nel 2010 rispetto al 2009, per l etanolo un incremento poco superiore al 6% mentre per il biodiesel la crescita è stata del 52,2%. Tali dati dimostrano la continua espansione nella produzione e nel consumo di queste fonti il che indica come queste assumeranno un peso sempre più crescente nella matrice energetica del Brasile. Tabella 3.4.1: Brasile: Produzione e consumo biodiesel e etanolo (valori in m³) Δ% 2010/2009 PRODUZIONE Etanolo ,12 Biodiesel ,06 CONSUMO Etanolo ,05 Biodiesel ,2 Fonte: Minstério de Minas e Energia brasiliano Secondo le proiezioni di Empresa de Pesquisas Energéticas (EPE) le previsioni di crescita della produzione della canna da zucchero per la prossima decade indicano un significativo aumento, tanto che si prevede che già nel 2017 la produzione totale sarà superiore a 1 miliardi di tonnellate per raggiungere, nel 2020 una quota pari a miliardi di tonnellate. 20
21 Grafico 3.4.1: Brasile: Proiezione della domanda totale di canna da zucchero Fonte: EPE, Brasile Secondo le stime del Minstério de Minas e Energia brasiliano, la produzione di biodiesel in Brasile nel 2035 sarà superiore a 100 miliardi di litri che sarà destinata, in modo equivalente, tra il mercato interno e quello estero. Grafico 3.4.2: Produzione totale e mercati di destino del biodiesel brasiliano (in mld di barili) Fonte: Ministério de Minas e de Energia brasiliano Come indicatore del potenziale di sviluppo del comparto relativo ai biocombustibili è rilevante riportare che la Royal Dutch Shell Plc, il maggiore distributore di biocombustibili al mondo, ha stretto un accordo di collaborazione con la Iogen Corp. e Codexis per investire nella ricerca volta a rendere etanolo anche gli scarti derivanti dalla lavorazione di frumento e zucchero di canna. 21
22 I forti investimenti destinati all industria relativa alla canna da zucchero ha favorito l apertura di centri di ricerca e stimolato anche altri settori quali l elettricità, la plastica e i prodotti chimici, i fertilizzanti e gli enzimi. Altri comparti che hanno visto un notevole impulso nella propria domanda sono la domanda di macchinari ad alto contenuto tecnologico al fine di rendere più efficiente il raccolto, la trasformazione e la produzione di energia. Immagine 3.4.1: Potenziale brasiliano per produzione e consumo di combustibili vegetali Fonte: Ministério de Minas e Energia brasiliano 22
23 4. IMPORTAZIONI & ESPORTAZIONI 4.1 Importazioni energetiche Sebbene il Brasile abbia posto in essere, fin dagli anni 70, una politica di diversificazione nelle fonti della propria matrice energetica, nonché la scoperta delle rilevanti risorse petrolifere e di gas nella zona del Pre-Sal, il Paese, nel corso degli ultimi anni, ha aumentato le proprie importazioni energetiche. Come si può osservare dalla tabella sottostante, le importazioni energetiche totali del Brasile sono passate 57 milioni di tep del 2009 a 71 milioni di tep nel 2010, segnando quindi un incremento del 25,58%. Tra le fonti energetiche importate che hanno visto un incremento nel 2010 rispetto all anno precedente vi sono: il diesel (+156,22%), il cherosene (+51,43%) e il gas naturale (+48,04%). Da segnalare, invece, la progressiva riduzione delle importazioni di petrolio, derivante dallo sfruttamento delle nuove riserve. Tabella 4.1.1: Brasile: Importazioni energetiche (valori in 10³ tep) Fonte % 2011/2010 Petrolio ,66 Gas naturale ,04 Carbone** ,21 Uranio ,32 Elettricitá ,54 Diesel ,22 Gas liquefatto ,15 derivante dal petrolio Nafta ,76 Cherosene ,43 Altri derivati dal ,95 petrolio Altre ,27 TOTALE ,58 *TEP: Tonnellata Equivalente di Petrolio= 42 GJ **Carbone fossile e non fossile Fonte: Ministério de Minas e Energia brasiliano 23
24 4.2 Esportazioni energetiche ed evoluzione della dipendenza energetica Esaminando, invece, il quadro totale delle esportazioni energetiche il Brasile si può constatare che il Paese sta progressivamente aumentando quest ultime, come testimoniato dal aumento del 9,5% registrato nel 2010 rispetto al Le fonti energetiche di cui il brasile ha aumentato la propria esportazione, nel periodo sopra considerato, sono il petrolio (+20,13%), il cherosene (+18,17%) e il combustibile (+11,1%). Tabella 4.2.1: Basile: Esportazioni energetiche (valori espressi in 10³ tep*) Fonte % 2011/2010 Petrolio ,13 Alcool etilico ,1 Diesel ,1 Gasolio ,1 Cherosene ,17 Altre ,51 TOTALE ,5 * TEP: Tonnellata Equivalente di Petrolio= 42 GJ Fonte: Ministério de Minas e Energia brasiliano In merito, quindi, alla dipendenza energetica esterna del Brasile, come si può osservare dal grafico sottostante, questa si è gradualmente ridotta significativamente in particolar modo nel corso dell ultimo decennio; processo che indica non solo la crescente indipendenza energetica del Paese ma, indirettamente i piani di investimento volti a raggiungere questo obiettivo. Grafico: Brasile: Rapporto sull evoluzione della produzione e della dipendenza energetica Fonte: Ministério de Minas e Energia brasiliano 24
25 5. PIANO DECENNALE DI ESPANSIONE ENERGETICA ( ) Secondo le proiezioni presentate dall Empresa de Pesquisa Enérgetica (EPE) nel Piano decennale di Espansione Energetica per il 2020, nel corso dei prossimi anni il Brasile vedrà un rapido aumento della popolazione con la conseguente crescita nei consumi di beni; una combinazione di fattori che obbligherà il Paese ad aumentare la propria capacità energetica. Nel periodo , infatti, è previsto che la popolazione brasiliana passi da 195 milioni a 205 milioni, a fronte di un aumento del numero di abitazioni che, nello stesso periodo, passeranno da 15 a 75 milioni. Le proiezioni in merito al consumo di energia elettrica indicano un aumento medio annuale del proprio carico di energia elettrica pari a MW nel periodo Di questo valore la zona comprendente il Sud, Sud-Est, Centro-Ovest più gli Stati dell Acre e di Rondônia saranno responsabili per il 66%, ovvero MW all anno, mentre l area del Nord, Nord-Est e gli Stati dell Amapá e dell Amazzonia per i restanti MW. Poste queste premesse, il Governo brasiliano ha deciso di investire miliardi di reais (circa 450 miliardi di euro) nello sviluppo del comparto energetico nel decennio Sebbene non siano ancora stati appaltati molti progetti, per direttive definite dall esecutivo, il 55% della suddetta somma (560,45 miliardi di reais, circa 240 miliardi di euro) verrà destinato a progetti riguardanti le centrali elettriche di grande portata mentre il 45% (458,55 miliardi di reais, circa 200 miliardi di euro) finanzierà progetti relativi alle energie rinnovabili (biomassa, energia eolica e piccole centrali elettriche). Tab 5.1: Piano di Espansione Energetica: Investimenti totali, periodo Investimenti in mld R$ OFFERTA ENERGIA ELETTRICA 236 Produzione 190 Trasmissione 46 PETROLIO & GAS NATURALE 686 Esplorazione & produzione 510 Offerta di derivati dal petrolio 167 Offerta di gas naturale 9 OFFERTA BIOCOMBUSTIBILI LIQUIDI 97 Produzione etanolo 90 Infrastrutture per l etanolo 7 Produzione biodiesel 0,2 TOTALE Fonte: EPE, Brasile 25
26 5.1 Energia idroelettrica Come ampiamente analizzato nei capitoli precedenti, l energia idroelettrica è attualmente la principale fonte di energia elettrica del Brasile con una capacità installata di 85 GW che aumenterà entro il 2020, per raggiungere i 115 GW. Uno dei progetti che, indubbiamente, contribuirà a tale incremento sarà la messa in funzione della centrale idroelettrica di Belo Monte, con una capacità superiore a 11 MW. Tuttavia le forti proteste e le critiche sull impatto ambientale di tale opera, da parte della popolazione locale, hanno indotto il governo a programmare una riduzione del contributo delle grandi centrali idroelettriche nella generazione di energia. L apporto di queste ultime, infatti, dovrà passare dal 75% al 67% entro il In conseguenza di ciò, saranno le fonti alternative quali la biomassa, l energia eolica e le piccole centrali elettriche che dovranno incrementeranno la propria capacità dagli attuali 9 GW a 27 GW nel 2020; con un conseguente aumento del proprio contributo alla matrice energetica nazionale dall 8% al 16%. 5.2 Biocombustibili Secondo il nel Piano decennale di Espansione Energetica per il 2020 uno dei punti forti del Brasile nella corsa globale all utilizzo delle energie rinnovabili è l etanolo. Con un aumento nel numero di veicoli immatricolati che passerà da 29 a 56 milioni nel corso della prossima decade, la domanda di alcool impiegato come carburante subirà un notevole aumento, passando da 27 a 73 milioni di litri. Secondo il Presidente di EPE, l etanolo è preferito dai brasiliani in possesso di un automobile con modalità di combustione flex-fuel (ovvero sia a benzina sia a etanolo) e pertanto più competitivo. Tale constatazione però, non indica un abbandono del petrolio come fonte energetica da parte del Brasile, tanto che ne diventerà uno dei maggiori esportatori nei prossimi anni, ma la propria matrice energetica vedrà una riduzione nell emissione di carbonio. 5.3 Energia eolica Il Brasile detiene un potenziale di generazione di energia eolica molto elevato, pari a 350 GW ma, a maggio 2011, in tutto il Paese era installato solo 1GW. La programmazione definita nel suddetto Piano indica che, entro il 2020 l eolico raggiungerà una capacità pari a 12 GW ma, secondo l ABEÈOLICA tale obbiettivo potrebbe essere facilmente superato nonché quasi doppiato, in quanto le stime dell Associazione indicano 22 GW installati entro la fine della prossima decade. 26
27 La maggior parte degli impianti attualmente in funzione, e anche i progetti relativi ai nuovi, sono localizzati nel nord-est del Brasile, fattore che sta trasformando profondamente un area del Paese tradizionalmente più arretrata rispetto al sud-est da cui, tutt ora, importa parte dell energia di cui necessita. 5.4 Energia solare Nel 2009 il Ministério de Minas e Energia brasiliano ha creato un gruppo di lavoro per studiare le forme di incentivi volti a incoraggiare l installazione di pannelli solari in tutto il Brasile. Secondo i dati ministeriali a luglio del 2011 la superficie totale ricoperta da pannelli solari era pari a 6.24 milioni di m² ma l obbiettivo del Governo federale è quello di raggiungere i 15 milioni di m² entro il Pertanto, come sottolineato dal Segretario ministeriale, sono state attivate diverse linee di intervento, per incentivare la diffusione dell uso dell energia solare relazionate, in particolar modo, con i programmi governativi come il Programa de AceleraÇão do Crescimento (PAC) e quello denominato Minha casa, minha vida. Con quest ultimo sono già state costruite 40 mila unità abitative in cui è stato installato il sistema di risparmio energetico, avente come matrice l impiego dei pannelli solari ma, la seconda fase del suddetto programma prevede la costruzione di ulteriori 260 mila unità aventi il medesimo sistema. Un altro importante strumento creditizio posto in essere dal Ministerio do Meio ambiente brasiliano, in accordo con il Banco Nacional de Desenvolvimento Econômico e social (BNDES) sono gli incentivi economici per le imprese e i privati che scelgono di installare sistemi che permettano il risparmio energetico. Per le imprese europee operanti nel comparto relativo all energia solare, così come già visto per quello eolico, occorre sottolineare come il vantaggio tecnologico di cui godono rispetto alla concorrenza brasiliana genera notevoli opportunità di business. 27
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