PROGRAMMA DI COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA ITALIA SVIZZERA
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1 N O T A D I A P P R O F O N D I M E N T O PROGRAMMA DI COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA ITALIA SVIZZERA Dettagli e obiettivi Il nuovo Programma di Cooperazione Transfrontaliera Italia Svizzera ha per obiettivo quello di generare un significativo cambiamento nell area di cooperazione tanto in termini di crescita della competitività quanto di rafforzamento della coesione mirando a valorizzare le risorse di cui dispongono le aree di frontiera in una logica di rete, in particolare intende: Valorizzare sinergie e complementarietà derivanti dalle peculiarità dei due versanti; Fare massa critica per facilitare l introduzione di innovazioni e dare più visibilità al territorio; Godere di economie di scala nella gestione dei servizi e nella promozione delle risorse del territorio, anche rafforzando la qualità dei dati e l attendibilità delle informazioni; Rafforzare e consolidare i sistemi di competenze e le capacità degli attori locali di realizzare interventi a beneficio di tutta l area di cooperazione, facilitando così la soluzione di problemi comuni. Struttura del programma La strategia del Programma Italia-Svizzera si declina in 5 Assi prioritari (più uno trasversale dedicato all Assistenza tecnica) che rispecchiano gli ambiti di intervento in cui la collaborazione tra gli attori dei due versanti della frontiera può apportare un significativo valore aggiunto rispetto a iniziative sviluppate parallelamente nei due Paesi: 1. Asse 1 - Competitività delle imprese 1
2 Vuole stimolare l apertura e l integrazione tra gli imprenditori e gli attori locali dei due versanti per sviluppare un economia dell area transfrontaliera basata sull identità di sistema che si traduca in nuove opportunità di crescita. 2. Asse 2 - Valorizzazione del patrimonio naturale e culturale Mira a favorire un uso efficiente e sostenibile delle risorse del territorio attraverso la messa in rete di servizi, dati e informazioni, promuovendo, così, anche a fini turistici, la creazione di un identità paesaggistica, culturale e sociale dell area di cooperazione. 3. Asse 3 - Mobilità integrata e sostenibile Intende promuovere un sistema di trasporto sostenibile e integrato per assicurare una gestione più efficiente e meno costosa (in termini economici e ambientali) dei volumi di traffico che interessano l area di cooperazione. Il tema dei trasporti interessa in maniera trasversale anche tutti gli altri Assi del PO Italia-Svizzera e tutte le dimensioni dello sviluppo sostenibile (economia, ambiente, società e cultura). 4. Asse 4 - Servizi per l integrazione delle comunità Incoraggia l inclusione sociale quale fattore trainante della crescita e della competitività dell area di cooperazione, contribuendo così a fornire risposte integrate e di prossimità a favore dei territori più marginali. La dimensione transfrontaliera e l adozione di un approccio integrato allo sviluppo territoriale possono produrre effetti positivi sia sulla modernizzazione dei sistemi di welfare sia sulla sostenibilità economica di nuovi servizi. 5. Asse 5 - Rafforzamento della governance transfrontaliera Vuole stimolare l adozione di modalità e strumenti che migliorino la capacità delle istituzioni e dei molteplici portatori di interesse di accompagnare la crescente apertura delle frontiere. Il PO Italia-Svizzera richiede l impegno congiunto di tutti i livelli di governo del territorio, assieme ad una particolare attenzione alla sensibilizzazione e coinvolgimento della popolazione. Aree ammissibili del programma L area interessata dal PO Italia-Svizzera rappresenta una delle frontiere esterne dell Unione Europea ed è situata in posizione strategica sia rispetto al continente europeo nel suo insieme sia alle aree di cooperazione transnazionale del Mediterraneo, del Centro Europa e dello Spazio Alpino. Nel dettaglio, al PO Italia-Svizzera, partecipano: I Cantoni Vallese, Ticino, dei Grigioni; Le Regioni Lombardia (Province di Como, Sondrio, Lecco, Varese), Piemonte (Province di Biella, Novara, del Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli), Valle d Aosta, Provincia Autonoma di Bolzano. 2
3 Dotazione finanziaria Le risorse complessive di Programma ammontano a 158,4 milioni di euro, di cui 100,22 milioni di contributo dell Unione europea (a valere Fondo Europeo di Sviluppo Regionale - FESR), 17,7 milioni (di contributo dello Stato Italiano e di privati) e ulteriori 40,5 milioni (pari a 42,960 mln di franchi svizzeri) di parte elvetica (confederale, cantonale e privata). La distribuzione delle risorse tra i diversi Assi ciascuno dei quali associato a un determinato tema/settore (Obiettivo tematico) identificato dai Regolamenti come strategico per la crescita e l occupazione dell Unione è stata guidata dai seguenti fattori: I vincoli posti dai Regolamenti comunitari in merito alla necessità di concentrare le risorse sia su temi di interesse strategico sia con riferimento alle condizioni di partenza dei territori I principi della NPR e le strategie regionali e cantonali delle Amministrazioni partner Le esigenze connesse al raggiungimento dei risultati attesi sull area di cooperazione, anche alla luce della stima dei costi di attuazione e delle lezioni apprese nel periodo
4 Le indicazioni fornite dalla Valutazione ex ante e dalla Valutazione ambientale strategica. 4
5 5
6 Il modello organizzativo del Programma Per assicurare un efficace e completa attuazione del Programma, i partner interessati hanno definito, anche in base all esperienza del , un modello organizzativo che prevede la creazione e il coinvolgimento diretto di più strutture congiunte. Ciascuna di esse ha un ruolo specifico, cui corrispondono precise responsabilità, nel rispetto delle regole fissate a livello europeo per il Le principali strutture coinvolte nell attuazione, gestione e controllo del Programma sono le seguenti: o Autorità di Gestione (AdG) È il soggetto responsabile della gestione e attuazione del Programma; queste attività devono essere svolte nel rispetto dei principi di sana e buona gestione amministrativa e finanziaria, cioè di principi che prevedono soprattutto: la semplificazione dell azione amministrativa, la riduzione dei costi di adempimento a carico dei beneficiari, l attenzione alle opportunità di sviluppo organizzativo delle strutture coinvolte nella gestione, l effettiva efficacia degli interventi finanziati. L AdG del Programma è la Regione Lombardia. o Autorità di Certificazione (AdC) È il soggetto responsabile della correttezza delle dichiarazioni certificate di spesa e delle domande di pagamento a valere sul Programma, da presentare alla Commissione europea affinché i Beneficiari ottengano i rimborsi delle risorse che hanno anticipato per realizzare gli interventi. L AdC del Programma è la Regione Lombardia. o Autorità di Audit (AdA) È il soggetto che ha la responsabilità di verificare che il sistema di gestione e di controllo nel suo insieme funzioni in modo efficace. A tale scopo l AdA è chiamata ad esercitare le proprie funzioni in piena indipendenza dalle altre due Autorità del Programma (sia dall'adg che dall'adc), definendo in autonomia la propria strategia di audit, la programmazione dell'attività e delle singole missioni di audit, la comunicazione dei relativi esiti. Le funzioni di AdA sono poste in capo alla Regione Lombardia. o Comitato di Sorveglianza (CdS) È l organo deputato a sorvegliare e monitorare l andamento del Programma in fase di attuazione. Esso è composto da Rappresentanti di tutte le Amministrazioni partner e da Rappresentanti delle competenti autorità nazionali italiane (c.d. membri effettivi ), a cui si affianca una molteplicità di altri soggetti con funzione consultiva (c.d. membri consultivi ): Rappresentanti della Confederazione Elvetica, Rappresentante della Commissione europea, Rappresentante di ogni Autorità del Programma, Rappresentanti delle Autorità Ambientali, Rappresentanti delle Amministrazioni corresponsabili competenti in materia di pari opportunità, 6
7 Rappresentanti del partenariato istituzionale e delle autonomie funzionali, delle parti economiche e sociali e dei pertinenti organismi che rappresentano la società civile. o Comitato Direttivo (CD) È l organo tecnico partenariale che, su incarico del CdS, seleziona gli interventi da ammettere a finanziamento e supporta l AdG affinché venga assicurata una gestione unitaria del Programma. o Segretariato Congiunto (SC) È l organo cui sono affidate funzioni di supporto tecnico-operativo per assistere l AdG, il CdS e il CD nello svolgimento dei rispettivi compiti, per fornire ai potenziali Beneficiari informazioni sulle possibilità di finanziamento nell'ambito del Programma, nonché per assisterli nell'attuazione degli interventi. o Autorità Ambientali (AA) Il rispetto dell ambiente e la garanzia dei principi di sostenibilità ambientale degli interventi sono dei requisiti che devono essere presi in considerazione nel corso dell intero ciclo di vita di un Programma. Pertanto, affinché questi aspetti trovino conferma anche in fase di attuazione, è prevista una stretta e costante collaborazione tra le Autorità Ambientali delle Amministrazioni partner, l Autorità di Gestione e gli altri organismi di gestione e sorveglianza del Programma. 7
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