DIRITTO EUROPEO DEI BILANCI PUBBLICI LA NUOVA GOVERNANCE EUROPEA. Dott.ssa Chiara Bergonzini
|
|
- Gina Fabiani
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 DIRITTO EUROPEO DEI BILANCI PUBBLICI LA NUOVA GOVERNANCE EUROPEA Dott.ssa Chiara Bergonzini
2 LA NUOVA GOVERNANCE ECONOMICA EUROPEA Tra il 2010 e il 2012, cinque principali innovazioni: 1. Il semestre europeo: nella prima metà dell anno, gli Stati membri devono sottoporre agli organi europei i propri programmi di stabilità e i Programmi nazionali di riforma, sui quali gli organi europei forniscono indicazioni (giugno-luglio). Nella seconda metà dell anno, gli Stati membri predispone la manovra economica tenendo conto delle indicazioni ricevute. 2. La nuova sorveglianza macroeconomica e finanziaria (il c.d. six pack, integrato dal c.d. two pack): possibilità di intervento della Commissioni europea se rileva squilibri e «braccio preventivo» (sorveglianza da parte della Commissione sul quadro finanziario degli Stati, con particolare attenzione alla spesa pubblica) 3. Trattato sulla stabilità sul coordinamento e sulla governance dell Unione europea, che contiene il c.d. Fiscal compact: patto di bilancio che introduce il principio vincolante del pareggio di bilancio (e avrebbe imposto la revisione costituzionale dell art. 81) 4. Meccanismi di solidarietà per aiutare gli Stati in difficoltà finanziarie (MES, 2012) 5. Creazione dell Unione Bancaria, per evitare i rischi di «contagio» tra sistemi finanziari privati e finanza pubblica degli Stati
3 LA PREMESSA POLITICAI STRATEGIAEUROPA2020 (2010) Strategia Europa 2020: strategia decennale per la crescita e l'occupazione che l'unione europea ha varato nel Non mira soltanto a superare la crisi, ma vuole anche colmare le lacune del modello di crescita e creare le condizioni per una crescita più intelligente, sostenibile e solidale (obiettivi dell Europa da sempre). Cinque obiettivi: 1. Occupazione innalzamento al 75% del tasso di occupazione (per la fascia di età compresa tra i 20 e i 64 anni) 2.R&S aumento degli investimenti in ricerca e sviluppo al 3% del PIL dell'ue 3. Cambiamenti climatici e sostenibilità energetica riduzione delle emissioni di gas serra del 20% (o persino del 30%, se le condizioni lo permettono) rispetto al % del fabbisogno di energia ricavato da fonti rinnovabili aumento del 20% dell'efficienza energetica 4. Istruzione Riduzione dei tassi di abbandono scolastico precoce al di sotto del 10% aumento al 40% dei 30-34enni con un'istruzione universitaria 5. Lotta alla povertà e all'emarginazione almeno20 milioni di persone a rischio o in situazione di povertà ed emarginazione in meno
4 Strategia Europa 2020 in «pratica» Sette iniziative prioritarie che tracciano il quadro entro il quale l'ue e i governi nazionali sostengono reciprocamente i loro sforzi per realizzare le priorità di Europa 2020: 1. innovazione; 2. economia digitale; 3. occupazione; 4. giovani; 5. politica industriale; 6. povertà; 7. uso efficiente delle risorse. Altre leve dell'ue che dovrebbero contribuire al raggiungimento degli obiettivi: mercato unico europeo; bilancio europeo; politiche estere. N.B. La strategia viene attuata e controllata nell'ambito del semestre europeo, il ciclo annuale di coordinamento delle politiche economiche e di bilancio dei paesi dell'ue.
5
6 LA PREMESSA POLITICAII ILPATTOEUROPLUS-2011 Adottato nel Consiglio europeo nel marzo Pensato come un successore più severo al Patto di stabilità e crescita, che non è stato attuato in modo coerente. Sostenuto dal governo francese e da quello tedesco per poi avere una diffusa adozione da altri paesi dell'eurozona. Quattro obiettivi 1. Rafforzare la competitività 2. Promuovere l'occupazione 3. Rendere maggiormente sostenibile i vari bilanci statali 4. Rafforzare la stabilità finanziaria Più un quinto obiettivo a parte: 5. Politiche fiscali di coordinamento
7 IL PATTOEUROPLUS Consiglio europeo, conclusioni marzo 2011 «Negli ultimi mesi l'europa ha attraversato una crisi finanziaria profonda. Sebbene la ripresa economica in Europa sia ora in carreggiata, i rischi permangono e noi dobbiamo mantenere determinazione nell'agire. Abbiamo adottato in data odierna un pacchetto globale di misure che dovrebbe consentirci di lasciarci alle spalle la crisi finanziaria e proseguire sulla strada della crescita sostenibile. Il pacchetto rafforzerà la governance economica dell'unione europea e assicurerà stabilità duratura all'intera zona euro. Abbiamo altresì convenuto un'azione risoluta a livello dell'ue per stimolare la crescita rafforzando il mercato unico, riducendo l'onere normativo complessivo e promuovendo gli scambi con i paesi terzi.»
8 Il Six Pack 1. Reg. (UE) n. 1173/2011, relativo all effettiva esecuzione della sorveglianza di bilancio nella zona euro 2. Reg. (UE) n. 1174/2011, sulle misure esecutive per la correzione degli squilibri macroeconomici eccessivi della zona euro 3. Reg. (UE) n. 1175/2011, che modifica il regolamento (CE) n. 1644/97 del Consiglio per il rafforzamento della sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle politiche economiche (in sostanza, la c.d. parte preventiva del Patto di stabilità e crescita) 4. Reg.(UE) n. 1176/2011, sulla prevenzione e la correzione degli squilibri macroeconomici; 5. Reg. (UE) n. 1177/2011, che modifica il regolamento (CE) n. 1467/97 per l accelerazione e il chiarimento delle modalità di attuazione della procedura per disavanzi eccessivi 6. Dir. 2011/85/UE del Consiglio, relativa ai requisiti per i quadri di bilancio degli Stati membri
9 Il Six-pack - Entrato in vigore il 13 Dicembre Cinque regolamenti e una direttiva -Applicato in 27 stati membri, con alcune regole specifiche per gli Stati dell eurozona, in particolare con riferimento alle sanzioni; - Il Six Pack riguarda non solo la sorveglianza finanziaria, ma anche quella macroeconomica, nell ambito della nuova procedura per gli squilibri macroeconomici. - Nell ambito finanziario, il Six Pack rafforza il PSC, nel senso che secondo le previsioni del PSC, l equilibrio di bilancio degli Stati membri deve convergere verso l obiettivo di medio termine specifico (il c.d. braccio preventivo) e devono essere rispettati i parametri di Maastricht. Rafforza inoltre il braccio correttivo del PSC Attenzione! La procedura per disavanzi eccessivi viene (teoricamente) estesa all ipotesi di sforamento del criterio del debito (che finora era stato ignorato). In particolare: Assicura un applicazione più rigorosa delle regole fiscali, definendo quantitativamente le deviazioni significative dall OMT o il percorso di aggiustamento, nel contesto del braccio preventivo. Rende operativo il criterio del debito, nel senso che una procedura per deficit eccessivo può essere attivata sulla base di un rapporto superiore al 60%, che non diminuisca verso il valore di riferimento con ritmo adeguato (e non solo sulla base di un deficit superiore al 3% del PIL, che è stato il caso finora) Le sanzioni finanziarie per gli Stati dell Eurozona sono imposte in modo graduale, dal braccio preventivo fino alla procedura per deficit eccessivi, e possono arrivare a raggiungere il 0,5% del PIL. Il Six Pack introduce il voto a c.d. maggioranza inversa: cioè che una raccomandazione o una proposta della Commissione è considerata adottata dal Consiglio a meno che una maggioranza qualificata di Stati membri voti contro di essa.
10 Il c.d. Fiscal Compact In realtà è il Trattato sulla stabilità, il coordinamento e la governance nell unione economica e monetaria (TSCG) stipulato in forma di trattato internazionale per il rifiuto di sottoscrizione da parte di Gran Bretagna e Repubblica Ceca il 2 marzo 2012 e ratificato dall Italia con l. n. 114 del 23 luglio 2012 comprende, al Titolo III, il c.d. Fiscal Compact
11 Trattato sulla Stabilità, il Coordinamento e la Governance(TSCG) Accordo intergovernativo (non diritto UE); Firmato da 25 Stati membri dell'ue (tutti tranne Regno Unito e Repubblica Ceca); quindi è vincolante solo per tutti gli Stati membri della zona euro, mentre le altre parti contraenti saranno vincolati una volta che essi adottano l'euro o anche prima, se lo desiderano (si possono scegliere disposizioni desiderano rispettare). La parte finanziaria del TSCG è nota come "Fiscal Compact". Impone alle parti contraenti di rispettare / assicurare la convergenza verso l'obiettivo di medio termine specifico per il Paese (OMT), come definito nel PSC, con un limite inferiore di un disavanzo strutturale (gli effetti del ciclo e delle misure una tantum non sono presi in considerazione) del 0,5% del PIL; (1,0% del PIL per gli Stati membri con un rapporto debito significativamente inferiore al 60% del PIL). I meccanismi di correzione dovrebbero garantire un'azione automatica da intraprendere in caso di scostamento dall'obiettivo a medio termine o dal percorso di avvicinamento, con clausole di salvaguardia per circostanze eccezionali. Il rispetto della regola deve essere monitorato da istituzioni indipendenti. Altre disposizioni mirano a rafforzare il Six Pack Infine, il TCG mette le basi per una sorveglianza e un coordinamento delle politiche economiche rinforzato, con il coordinamento ex ante dei piani di emissione di debito tra le parti contraenti e programmi di partnership economiche per gli Stati membri in EDP, che descrivono in dettaglio le riforme strutturali necessarie per una correzione efficace e durevole di il loro deficit eccessivo. Include anche una parte sulla governance economica, ad esempio Euro summit almeno due volte l anno e la cooperazione economica rafforzata.
12 La «base» della revisione costituzionale italiana: l art. 3 Art. 3, par. 2: Le regole enunciate al paragrafo 1 producono effetti nel diritto nazionale delle parti contraenti al più tardi un anno dopo l'entrata in vigore del presente trattato tramite disposizioni vincolanti e di natura permanente preferibilmente costituzionale o il cui rispetto fedele è in altro modo rigorosamente garantito lungo tutto il processo nazionale di bilancio. Le parti contraenti istituiscono a livello nazionale il meccanismo di correzione di cui al paragrafo 1, lettera e), sulla base di principi comuni proposti dalla Commissione europea, riguardanti in particolare la natura, la portata e il quadro temporale dell'azione correttiva da intraprendere, anche in presenza di circostanze eccezionali, e il ruolo e l'indipendenza delle istituzioni responsabili sul piano nazionale per il controllo dell'osservanza delle regole enunciate al paragrafo 1. Tale meccanismo di correzione deve rispettare appieno le prerogative dei parlamenti nazionali.
13 Attenzione alle «sanzioni» ARTICOLO 8 La Commissione europea è invitata a presentare tempestivamente alle parti contraenti una relazione sulle disposizioni adottate da ciascuna di loro in ottemperanza all'articolo 3, paragrafo 2. Se la Commissione europea, dopo aver posto la parte contraente interessata in condizione di presentare osservazioni, conclude nella sua relazione che tale parte contraente non ha rispettato l'articolo 3, paragrafo 2, una o più parti contraenti adiranno la Corte di giustizia dell'unione europea. Una parte contraente può adire la Corte di giustizia anche qualora ritenga, indipendentemente dalla relazione della Commissione, che un'altra parte contraente non abbia rispettato l'articolo 3, paragrafo 2. In entrambi i casi, la sentenza della Corte di giustizia è vincolante per le parti del procedimento, le quali prendono i provvedimenti che l'esecuzione della sentenza comporta entro il termine stabilito dalla Corte di giustizia. 2. La parte contraente che, sulla base della propria valutazione o della valutazione della Commissione europea, ritenga che un'altra parte contraente non abbia preso i provvedimenti che l'esecuzione della sentenza della Corte di giustizia di cui al paragrafo 1 comporta può adire la Corte di giustizia e chiedere l'imposizione di sanzioni finanziarie secondo i criteri stabiliti dalla Commissione europea nel quadro dell'articolo 260 del trattato sul funzionamento dell'unione europea. La Corte di giustizia, qualora constati che la parte contraente interessata non si è conformata alla sua sentenza, può comminarle il pagamento di una somma forfettaria o di una penalità adeguata alle circostanze e non superiore allo 0,1% del suo prodotto interno lordo. Le somme imposte a una parte contraente la cui moneta è l'euro sono versate al meccanismo europeo di stabilità. In altri casi, i pagamenti sono versati al bilancio generale dell'unione europea.
14 Il Fiscal Compact sostituisce o affianca il Six Pack? Lavorano in parallelo Da un lato, alcune disposizioni del fiscal Compact rispecchiano concetti del PSC e del Six Pack (obiettivo di medio termine, deviazioni significative, circostanze eccezionali). Dall altro lato, alcune previsioni del TSCG sono più restrittive di quelle del Six Pack. Ad esempio, art. 7: «ARTICOLO 7 Nel pieno rispetto dei requisiti procedurali dei trattati su cui si fonda l'unione europea, le parti contraenti la cui moneta è l'euro si impegnano a sostenere le proposte o le raccomandazioni presentate dalla Commissione europea, ove questa ritenga che uno Stato membro dell'unione europea la cui moneta è l'euro abbia violato il criterio del disavanzo nel quadro di una procedura per i disavanzi eccessivi. Tale obbligo non si applica quando si constati tra le parti contraenti la cui moneta è l'euro che la maggioranza qualificata di esse, calcolata per analogia con le pertinenti disposizioni dei trattati su cui si fonda l'unione europea, senza tenere conto della posizione della parte contraente interessata, si oppone alla decisione proposta o raccomandata.»
15 Il Two Pack Reg.(UE) n. 472/2013 sul rafforzamento della sorveglianza economica e di bilancio degli Stati membri della zona euro che si trovano o rischiano di trovarsi in gravi difficoltà per quanto riguarda la loro stabilità finanziaria: si applica a tutti gli Stati membri della zona euro, prevedendo regole specifiche per quelli che rientrano nel braccio correttivo del patto di stabilità e crescita, cioè la procedura per i disavanzi eccessivi. Reg. (UE) n. 473/2013, sulle disposizioni comuni per il monitoraggio e le valutazione dei documenti programmatici di bilancio e per la correzione dei disavanzi eccessivi negli Stati membri della zona euro: definisce norme chiare e semplificate per la sorveglianza rafforzata degli Stati membri che si trovano in gravi difficoltà per quanto riguarda la loro stabilità finanziaria, degli Stati membri che ricevono assistenza finanziaria nonché di quelli il cui programma di assistenza finanziaria giunge a termine.
16 Perché altre modifiche? La crisi ha evidenziato la necessità di attuare politiche di bilancio più prudenti durante l'intero ciclo economico. Le riforme del patto di stabilità e crescita introdotte dal "six-pack" hanno imposto agli Stati membri obblighi supplementari in termini di politica di bilancio, in particolare nuove regole di bilancio, mentre il "two-pack" è incentrato sul coordinamento. La crisi ha rivelato anche l'esigenza di migliorare ulteriormente il coordinamento e la sorveglianza di bilancio per gli Stati membri della zona euro in considerazione della maggiore interdipendenza e degli effetti di ricaduta reciproci che possono derivare dalle loro decisioni in materia. Questo ha accentuato la volontà di rafforzare la sorveglianza reciproca e di considerare le decisioni di bilancio una questione di interesse comune. Rafforzando la cooperazione e l'integrazione nella zona euro, con un monitoraggio modulato e più rigoroso, il "two-pack" contribuirà a rafforzare la parte economica dell'unione economica e monetaria. (Fonte Comm. UE)
17 In che modo il"two-pack" migliorerà il coordinamento di bilancio della zona euro? Il "two-pack" introduce un calendario e regole di bilancio comuni per gli Stati membri della zona euro. Nello specifico, a partire dal prossimo ciclo di bilancio: gli Stati membri della zona euro devono pubblicare entro il 30 aprile i loro piani di bilancio a medio termine (programmi di stabilità), indicando inoltre le loro priorità politiche per la crescita e l'occupazione per i 12 mesi successivi (programmi nazionali di riforma) nell'ambito del semestre europeo sul coordinamento delle politiche economiche; gli Stati membri della zona euro devono pubblicare entro il 15 ottobre i loro progetti di bilancio per l'anno successivo; gli Stati membri della zona euro devono pubblicare entro il 31 dicembre i loro bilanci per l'anno successivo. (Fonte Comm. UE)
18 segue Una delle principali innovazioni del "two-pack" è che la Commissione esaminerà ciascun progetto di bilancio, e formulerà un parere in merito, entro il 30 novembre. Se individuerà gravi inosservanze degli obblighi del patto di stabilità e crescita, la Commissione chiederà allo Stato membro interessato di presentare un piano riveduto. La Commissione pubblicherà inoltre una valutazione globale delle prospettive di bilancio dell'intera zona euro per l'anno successivo. I pareri della Commissione sui bilanci nazionali e sulla zona euro agevoleranno le discussioni in sede di Eurogruppo. La sorveglianza coordinata si svolge in autunno, ossia tra un semestre europeo e l'altro, e completa quindi il quadro di governance esistente preparando gli sviluppi della primavera successiva e verificando il seguito dato alle raccomandazioni formulate nel semestre precedente. Nello stesso spirito di sorveglianza integrata che ha portato alla creazione del semestre europeo, il "two-pack" garantisce la coerenza fra i processi e le decisioni di bilancio e quelli delle altre politiche economiche. Un aspetto importante è che il "two-pack" rafforzerà la solidità dei processi di bilancio nazionali obbligando gli Stati membri a redigere i loro progetti di bilancio in base a previsioni macroeconomiche indipendenti e a incaricare organi indipendenti di verificare il rispetto delle regole di bilancio nazionali.
19 In che modo il"two-pack" rafforza la sorveglianza economica e finanziaria nella zona euro? Per gli Stati membri soggetti a procedura per i disavanzi eccessivi il "two-pack" introduce un sistema di monitoraggio che integrerà gli obblighi previsti dal patto di stabilità e crescita con i quali coesisterà. A seconda della fase della procedura per i disavanzi eccessivi in cui si trova, lo Stato membro interessato deve fornire periodicamente alla Commissione ulteriori informazioni sulle misure adottate per correggere il disavanzo eccessivo. Questo permetterà alla Commissione di individuare più agevolmente eventuali rischi che pesano sulla correzione. In questo caso la Commissione rivolge direttamente una raccomandazione allo Stato membro per accertarsi che prenda tutti i provvedimenti necessari per evitare di essere giudicato inadempiente e di subire sanzioni finanziarie. Il "two-pack" rafforza inoltre il monitoraggio e la sorveglianza per gli Stati membri che si trovano o rischiano di trovarsi in gravi difficoltà per quanto riguarda la loro stabilità finanziaria. Il grado di monitoraggio e di sorveglianza dipenderà dalla gravità della situazione finanziaria dello Stato membro. Questo vale, ma non esclusivamente, per gli Stati membri che ricevono assistenza finanziaria o che stanno uscendo dall'assistenza. Anche gli Stati membri con una forte instabilità finanziaria o che ricevono assistenza finanziaria a titolo precauzionale saranno oggetto da parte della Commissione e della Banca centrale europea di una sorveglianza rigorosa e rafforzata, che si baserà sugli obblighi imposti agli Stati membri nell'ambito della procedura per i disavanzi eccessivi e su criteri supplementari. Sulla base di questa sorveglianza, la Commissione può concludere che uno Stato membro deve prendere ulteriori provvedimenti, perché la sua situazione finanziaria potrebbe avere ripercussioni negative sulla stabilità finanziaria della zona euro. In questi casi, la Commissione può proporre che il Consiglio dei ministri raccomandi allo Stato membro di adottare misure correttive o di elaborare un progetto di programma di aggiustamento macroeconomico. (Fonte Comm. UE)
20 Qual è la relazione tratwo-pack e TSCG? Il trattato intergovernativo sulla stabilità, sul coordinamento e sulla governance nell'unione economica e monetaria, più noto come trattato sul patto di bilancio, è un accordo tra gli Stati membri della zona euro e altri otto Stati membri dell'ue. Pur non essendo integrato nel diritto dell'ue, il trattato comprende l'impegno a incorporare entro cinque anni il suo contenuto nell'ordinamento giuridico dell'unione europea. Il "two-pack" integra nel diritto dell'ue alcuni degli elementi del trattato sul patto di bilancio, tra cui l'obbligo per gli Stati membri soggetti a procedura per i disavanzi eccessivi di predisporre programmi di partenariato economico e l'obbligo di coordinare ex ante i piani di emissione del debito pubblico degli Stati membri. (Fonte Comm. UE)
21 Qual è la relazione tra Two Pack, PSC e semestre europeo? Il Two pack è stato elaborato in modo da integrarsi armoniosamente nel patto di stabilità e crescita e completarlo. Nell'ambito del semestre europeo, gli Stati membri presentano ogni anno, a primavera, i loro piani di bilancio a medio termine (programmi di stabilità per gli Stati membri della zona euro e programmi di convergenza per gli altri). Per gli Stati membri della zona euro, il Two pack prevede anche la presentazione, in autunno, dei piani di bilancio per l'anno successivo. Prima dell'adozione del bilancio, la Commissione si pronuncia sulla conformità del progetto di bilancio con i requisiti del patto di stabilità e crescita e con le raccomandazioni specifiche per paese formulate nell'ambito del semestre europeo per quanto riguarda la politica di bilancio. Va sottolineato tuttavia che il Two pack non autorizza la Commissione a modificare i progetti di bilancio nazionali né impone agli Stati membri di attenersi rigorosamente al parere della Commissione. Il valore aggiunto del processo consiste negli orientamenti diretti che introduce nella procedura di bilancio, fornendo quindi a tutte le parti coinvolte nel processo di bilancio nazionale le informazioni di cui hanno bisogno prima di adottare una decisione sul bilancio. Gli Stati membri soggetti a procedura per i disavanzi eccessivi sono inoltre tenuti a riferire ulteriormente sulle misure adottate. Questi nuovi obblighi si aggiungono a quelli già previsti dal patto di stabilità e crescita, senza però sostituirli o sovrapporvisi. Queste informazioni complementari aumentano tuttavia la responsabilità della Commissione per quanto riguarda la formulazione tempestiva di orientamenti in merito a una violazione delle raccomandazioni formulate nel quadro della procedura per i disavanzi eccessivi, accrescono il ruolo preventivo dell'ue al riguardo e completano il rafforzamento dei meccanismi di controllo nella zona euro (sotto forma di sanzioni finanziarie progressive) introdotti con il Six pack. Con queste nuove procedure per la presentazione di relazioni il Two pack rafforza il patto di stabilità e crescita dotando la Commissione di strumenti supplementari per formulare raccomandazioni. Se ad esempio la Commissione indica nel suo parere che un progetto di bilancio non è conforme agli obblighi del patto di stabilità e crescita e lo Stato membro in questione non provvede a correggerlo, questa segnalazione precoce della Commissione potrà essere utilizzata in un secondo tempo per decidere con cognizione di causa se assoggettare lo Stato membro a una procedura per i disavanzi eccessivi qualora il suo disavanzo o il suo debito non siano conformi alle norme del patto di stabilità e crescita.
22 Tavola di confronto Trattatodi Maastricht 1992 Patto di Stabilitàe Crescita (2005) Nuova governance europea OBIETTIVI Art. 2 Trattato: «sviluppo armonioso ed equilibrato delle attività economiche» Equilibrio delbilancio, con un saldo prossimo al pareggio o positivo Euro Plus: - uscita dalla crisi - crescita sostenibile - Rafforzamento della governance economica - stabilità duratura PARAMETRI DI RIFERIMENTO Protocollo sui disavanzi eccessivi: 3% deficit/pil 60% debito/pil 3% deficit/pil 60% debito/pil 3% deficit/pil 60% debito/pil Livello di spesa pubblica RUOLI ISTITUZIONALI Commissione: sorveglianza, istruttoria, relazione Consiglio: decisione a maggioranza qualificata Parlamento: deve essere informato Commissione: sorveglianza, istruttoria, relazione Consiglio: decisione a maggioranza qualificata Parlamento: deve essere informato Commissione: sorveglianza, istruttoria, relazione Consiglio: decisione a maggioranza qualificata N.B. Maggioranza inversa!! Parlamento: deve essere informato STRUMENTI Sorveglianza multilaterale Divieto disavanzi eccessivi Braccio preventivo (reg. CE 1466/1997) obblighi informativi Braccio Correttivo (reg. CE 15467/1997) - sanzioni PSC rafforzato + Sorveglianza macroeconomica
DIRITTO EUROPEO DEI BILANCI PUBBLICI LA NORMATIVA EUROPEA Dott.ssa Chiara Bergonzini
DIRITTO EUROPEO DEI BILANCI PUBBLICI LA NORMATIVA EUROPEA1992-2005 Dott.ssa Chiara Bergonzini chiara.bergonzini@unife.it Le tappe principali Trattato di Maastricht 1992 (parametri) PSC Braccio preventivo
DettagliPatto di Stabilità e Fiscal Compact : stabilità e crescita? Prof. F.M. Mucciarelli
Patto di Stabilità e Fiscal Compact : stabilità e crescita? Prof. F.M. Mucciarelli Il quadro normativo Patto stabilità e crescita comunitario Prima versione: 1997 e Trattato Maastricht Six pack 2011 Fiscal
DettagliIL QUADRO UE PER LE POLITICHE FISCALI
IL QUADRO UE PER LE POLITICHE FISCALI Al fine di garantire la stabilità dell'unione economica e monetaria, il quadro inteso ad evitare finanze pubbliche non sostenibili deve essere solido. Alla fine del
DettagliFINANZA PUBBLICA, COSTITUZIONE E UNIONE EUROPEA
FINANZA PUBBLICA, COSTITUZIONE E UNIONE EUROPEA Stato costituzionale democratico di diritto = Stato sociale Art. 3 comma 2 Cost.: È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e
DettagliComunità, ossia un elevato livello di occupazione e una crescita sostenibile e non inflazionistica.
Il Trattato di Maastricht attribuisce la responsabilità per la politica monetaria unica alla BCE, affidandole un obiettivo primario, il mantenimento della stabilità dei prezzi. Senza pregiudicare tale
DettagliLa finanza territoriale, Rapporto SIEP - 26 settembre Giancarlo Pola, Elena Carniti
L attuazione del Fiscal Compact nei Paesi europei Debiti pubblici sub-centrali e relative contromisure: Italia ed Europa a confronto. Focus su Italia, Germania, Spagna e Francia La finanza territoriale,
DettagliStrategia Europa Exo Research - Via del Gallitello 116/ Potenza ph / ww.exo-ricerca.it
Strategia Europa 2020 INDEX http://ec.europa.eu/europe2020/index_it.htm 2 Perché abbiamo bisogno della strategia EU 2020 Aumento dell'occupazione Aumento della Competitività Crescita Intelligente Sostenibile
DettagliLa spesa nelle pubbliche amministrazioni locali
La spesa nelle pubbliche amministrazioni locali Spese consolidate delle AA PP (milioni di euro correnti) Fine prima Repubblica Governo Monti Voci economiche 1992 2011 Variazione Uscite Redditi da lavoro
DettagliTRATTATO SULLA STABILITÀ, SUL COORDINAMENTO E SULLA GOVERNANCE NELL'UNIONE ECONOMICA E MONETARIA TRA IL REGNO DEL BELGIO, LA REPUBBLICA DI BULGARIA,
TRATTATO SULLA STABILITÀ, SUL COORDINAMENTO E SULLA GOVERNANCE NELL'UNIONE ECONOMICA E MONETARIA TRA IL REGNO DEL BELGIO, LA REPUBBLICA DI BULGARIA, IL REGNO DI DANIMARCA, LA REPUBBLICA FEDERALE DI GERMANIA,
Dettaglivisto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l'articolo 103, paragrafo 5,
REGOLAMENTO (CE) N. 1466/97 DEL CONSIGLIO del 7 luglio 1997 per il rafforzamento della sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle politiche economiche
Dettagli(Atti legislativi) DECISIONI
22.3.2013 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 82/1 I (Atti legislativi) DECISIONI DECISIONE N. 258/2013/UE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 13 marzo 2013 che modifica le decisioni n. 573/2007/CE,
DettagliJordi AYET PUIGARNAU, Direttore, per conto del Segretario Generale della Commissione europea Data: 15 novembre 2013
CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA Bruxelles, 25 novembre 2013 (OR. en) 16834/13 ECOFIN 1069 UEM 404 NOTA DI TRASMISSIONE Origine: Jordi AYET PUIGARNAU, Direttore, per conto del Segretario Generale della Commissione
DettagliDECISIONE DELLA COMMISSIONE. del che istituisce un Comitato consultivo indipendente europeo per le finanze pubbliche
COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 21.10.2015 C(2015) 8000 final DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 21.10.2015 che istituisce un Comitato consultivo indipendente europeo per le finanze pubbliche IT IT DECISIONE
DettagliCONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA. Bruxelles, 16 giugno /14 UEM 260 ECOFIN 648 SOC 499 COMPET 401 ENV 600 EDUC 237 RECH 296 ENER 304 JAI 498
CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA Bruxelles, 16 giugno 2014 10808/14 UEM 260 ECOFIN 648 SOC 499 COMPET 401 ENV 600 EDUC 237 RECH 296 ENER 304 JAI 498 NOTA del: Segretariato generale al: Comitato dei rappresentanti
DettagliGLI STRUMENTI DEL DIRITTO EUROPEO ED INTERNAZIONALE DI FRONTE ALLA CRISI FINANZIARIA: INQUADRAMENTO GENERALE E PROFILI DI CRITICITÀ
GLI STRUMENTI DEL DIRITTO EUROPEO ED INTERNAZIONALE DI FRONTE ALLA CRISI FINANZIARIA: INQUADRAMENTO GENERALE E PROFILI DI CRITICITÀ DIRITTO PUBBLICO DELL ECONOMIA Lezione 20 novembre 2012 DIRITTO DELL
DettagliRaccomandazione di DECISIONE DEL CONSIGLIO. che abroga la decisione 2010/286/UE sull esistenza di un disavanzo eccessivo in Italia
COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 29.5.2013 COM(2013) 385 final Raccomandazione di DECISIONE DEL CONSIGLIO che abroga la decisione 2010/286/UE sull esistenza di un disavanzo eccessivo in Italia IT IT Raccomandazione
DettagliRaccomandazione di RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO. sul programma nazionale di riforma 2012 dei Paesi Bassi
COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 30.5.2012 COM(2012) 322 final Raccomandazione di RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO sul programma nazionale di riforma 2012 dei Paesi Bassi e che formula un parere del Consiglio
DettagliEUROPA l nuovi Programmi Europei Periodo di Programmazione Pistoia 6 marzo 2014
EUROPA 2020 l nuovi Programmi Europei Periodo di Programmazione 2014-2020 Pistoia 6 marzo 2014 EUROPA 2020 - un'economia intelligente, sostenibile e solidale attraverso l'innovazione, il lavoro, la politica
DettagliCOS E LA STRATEGIA UE 2020
strategia EUROPA2020 in pillole Cos è la strategia UE 2020 Tre priorità Cinque obiettivi Sette iniziative faro Il nuovo Piano nazionale di riforme La nuova struttura Le scadenze Le sanzioni Europa 2020
DettagliLA BANDA DELL OLTRE IL 3% Dal trattato di Maastricht al Fiscal Compact: chi sfora e chi no
186 LA BANDA DELL OLTRE IL 3% Dal trattato di Maastricht al Fiscal Compact: chi sfora e chi no 19 giugno 2013 a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Il Popolo della Libertà Berlusconi
DettagliIl trattato di Maastricht e la nascita dell UEM. Economia delle Amministrazioni Pubbliche
Il trattato di Maastricht e la nascita dell UEM Economia delle Amministrazioni Pubbliche 1 Il trattato di Maastricht e la nascita dell UEM (1) Il programma per la realizzazione dell Unione Economica e
DettagliDECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE. del
COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 3.8.205 C(205) 5854 final DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE del 3.8.205 che approva determinati elementi del programma operativo "POR Puglia FESR-FSE" per il sostegno
DettagliDisavanzo e debito pubblico. Le regole europee sulla politica fiscale. Saveria Capellari
Disavanzo e debito pubblico. Le regole europee sulla politica fiscale Saveria Capellari Definizioni di base Debito pubblico: L insieme dei titoli di stato (B) emessi dai Governo per finanziare i propri
DettagliLisbona: Consiglio europeo marzo 2000
Lisbona: Consiglio europeo marzo 2000 Nuovo obiettivo strategico 2000-2010: "Diventare l'economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescita economica
DettagliRaccomandazione di RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO. sul programma nazionale di riforma 2015 della Svezia
COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 13.5.2015 COM(2015) 276 final Raccomandazione di RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO sul programma nazionale di riforma 2015 della Svezia e che formula un parere del Consiglio
DettagliDECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE. del
COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 12.2.2015 C(2015) 922 final DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE del 12.2.2015 che approva determinati elementi del programma operativo "POR Piemonte FESR" per il sostegno
DettagliL assetto istituzionale dell Unione Europea. a cura di Monica Montella - Franco Mostacci -
L assetto istituzionale dell Unione Europea a cura di Monica Montella - montella.monica@gmail.com Franco Mostacci - frankoball@hotmail.com Indice 1) Il quadro legislativo dell Unione europea 2) Gli organi
DettagliFondi e finanziamenti
e delle imprese di servizi 2013/2014 Laurea magistrale in Servizio sociale e politiche sociali Fondi e finanziamenti Tipologie di Fondi Fondi pubblici: derivano dall attuazione di obiettivi politici locali
DettagliDECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE. del
COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 17.8.2015 C(2015) 5903 final DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE del 17.8.2015 che approva determinati elementi del programma operativo "POR Veneto FESR 2014-2020"
DettagliLE PROCEDURE DI BILANCIO
LE PROCEDURE DI BILANCIO Dipartimento di Economia 31 marzo 2017 Dott.ssa Chiara Bergonzini chiara.bergonzini@unife.it DI COSA PARLIAMO Gestione dei bilanci pubblici: il modo in cui le Istituzioni gestiscono
DettagliLa contabilitàpubblica nella prospettiva europea. Biagio Mazzotta Ragioneria Generale dello Stato
La contabilitàpubblica nella prospettiva europea Biagio Mazzotta Ragioneria Generale dello Stato Roma, Le motivazioni di una nuova Governance europea I pilastri Gli obiettivi Le tappe del dibattito Le
DettagliDECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE. del
COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 14.7.2015 C(2015) 4814 final DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE del 14.7.2015 che approva determinati elementi del programma operativo "POR Friuli Venezia Giulia FESR
DettagliL UNIONE EUROPEA. lo sviluppo storico del superstato europeo
L UNIONE EUROPEA lo sviluppo storico del superstato europeo le svolte 1951 NASCE LA CECA L obiettivo della Comunità Europea del Carbone e dell acciaio è quello di creare un area di libero scambio di questi
DettagliREGOLAMENTO (UE) N. 473/2013 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
27.5.2013 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 140/11 REGOLAMENTO (UE) N. 473/2013 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 21 maggio 2013 sulle disposizioni comuni per il monitoraggio e la valutazione
DettagliDECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE. del
COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 7.12.2017 C(2017) 8227 final DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE del 7.12.2017 che modifica la decisione di esecuzione C(2015) 924 che approva determinati elementi
DettagliDi cosa parliamo quando parliamo di politica di cooperazione allo sviluppo (CSV)?
Di cosa parliamo quando parliamo di politica di cooperazione allo sviluppo (CSV)? Come collochiamo la Politica di CSV dell UE nell ambito dell ordinamento giuridico UE e in particolare nel sistema delle
DettagliStrategia Europa 2020, PON e POR
Strategia Europa 2020, PON e POR Corso sulla Città metropolitana docente: arch. Andrea Pasetti Gli obiettivi della strategia Europa 2020: una crescita intelligente, sostenibile e solidale (Politica di
DettagliPILASTRI DELLA POLITICA
PILASTRI DELLA POLITICA DI SOSTEGNO EUROPEA STRATEGIA DI LISBONA 13.12.2007 firma del Trattato di Lisbona 1.12.2009 entrata in vigore del Trattato che modifica il Trattato sull UE e del Trattato che istituisce
DettagliDECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE. del
COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 12.2.2015 C(2015) 928 final DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE del 12.2.2015 che approva determinati elementi del programma operativo "POR Emilia Romagna FESR" per
DettagliPATTO DI STABILITA E CRESCITA
Lezione 11 PATTO DI STABILITA E CRESCITA IL TRATTATO DI MAASTRICHT Dal 1 gennaio 1999, 11 paesi europei, fra cui l Italia, hanno avviato l Unione Economica e Monetaria (UM) Non hanno aderito UK, Danimarca,
DettagliPATTO DI STABILITA E CRESCITA
Lezione 19 PATTO DI STABILITA E CRESCITA IL TRATTATO DI MAASTRICHT Dal 1 gennaio 1999, 11 paesi europei, fra cui l Italia, hanno avviato l Unione Economica e Monetaria (UM) Non hanno aderito UK, Danimarca,
DettagliUNIONE EUROPEA. Bruxelles, 14 febbraio 2013 (OR. en) 2012/0252 (COD) PE-CONS 71/12 JAI 907 ASIM 152 CADREFIN 507 CODEC 3007 OC 743
UNIONE EUROPEA IL PARLAMENTO EUROPEO IL CONSIGLIO Bruxelles, 14 febbraio 2013 (OR. en) 2012/0252 (COD) PE-CONS 71/12 JAI 907 ASIM 152 CADREFIN 507 CODEC 3007 OC 743 ATTI LEGISLATIVI ED ALTRI STRUMENTI
DettagliATTI LEGISLATIVI ED ALTRI STRUMENTI DECISIONE DEL CONSIGLIO relativa alla revisione dello statuto del comitato economico e finanziario
CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA Bruxelles, 20 marzo 2012 (OR. en) 6898/12 ECOFIN 196 UEM 42 ATTI LEGISLATIVI ED ALTRI STRUMENTI Oggetto: DECISIONE DEL CONSIGLIO relativa alla revisione dello statuto del
DettagliIT Unita nella diversità IT A7-0052/1. Emendamento. Francesco Enrico Speroni a nome del gruppo EFD
16.3.2011 A7-0052/1 1 Visto 1 visti l'articolo 48, paragrafo 6, e l'articolo 48, paragrafo 2, del trattato sull'unione europea (TUE), visto l'articolo 48, paragrafo 6, del trattato sull'unione europea
DettagliEuropa 2020: priorità e obiettivi della programmazione
EUROPA 2020 ED ENTI LOCALI Seminario tematico Valorizzare la cultura e i beni culturali di un territorio Europa 2020: priorità e obiettivi della programmazione 2014-2020 Paolo Rosso Venerdì 17.10.2014
DettagliProposta congiunta di DECISIONE DEL CONSIGLIO
COMMISSIONE EUROPEA ALTO RAPPRESENTANTE DELL'UNIONE PER GLI AFFARI ESTERI E LA POLITICA DI SICUREZZA Bruxelles, 21.4.2017 JOIN(2017) 14 final 2017/0084 (NLE) Proposta congiunta di DECISIONE DEL CONSIGLIO
DettagliRegione Lombardia e l Europa Quadro istituzionale e Trattato di Lisbona. Regione Lombardia - Delegazione di Bruxelles
Regione Lombardia e l Europa Quadro istituzionale e Trattato di Lisbona Unione Europea in sintesi 2 1952 Comunità europea del carbone e dell acciaio 1958 Trattati di Roma: Comunità economica europea Comunità
DettagliOsservatorio Enti Locali Gennaio 2013
CONSIGLIO NAZIONALE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI Osservatorio Enti Locali Gennaio 2013 a cura DELL ISTITUTO DI RICERCA DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI Stefano
DettagliDECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE. del che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'italia
Ref. Ares(2014)3601562-30/10/2014 COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 29.10.2014 C(2014) 8021 final DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE del 29.10.2014 che approva determinati elementi dell'accordo di
DettagliProposta di DECISIONE DEL CONSIGLIO
COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 21.9.2016 COM(2016) 613 final 2016/0292 (NLE) Proposta di DECISIONE DEL CONSIGLIO relativa alla posizione da adottare a nome dell'unione europea in sede di sottocomitato
DettagliSENATO DELLA REPUBBLICA XVII LEGISLATURA
SENATO DELLA REPUBBLICA XVII LEGISLATURA BOZZA Doc. XVIII n. 151 RISOLUZIONE DELLA 3ª COMMISSIONE PERMANENTE (Affari esteri, emigrazione) (Relatore AMORUSO) approvata nella seduta del 28 settembre 2016
DettagliI finanziamenti dell'unione Europea
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA Scuola di Psicologia e Scienze della Formazione Laboratorio di specializzazione professionale in Scienze dell'educazione permanente e della formazione continua I progetti
DettagliRaccomandazione di RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO. sul programma nazionale di riforma 2017 di Malta
COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 22.5.2017 COM(2017) 517 final Raccomandazione di RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO sul programma nazionale di riforma 2017 di Malta e che formula un parere del Consiglio sul
DettagliDECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE. del
COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 14.7.2015 C(2015) 4998 final DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE del 14.7.2015 che approva determinati elementi del programma operativo "PON Città metropolitane" per
DettagliLa distanza dell Umbria da Europa 2020 Il contesto di riferimento
Il contesto di riferimento Strategia Europa 2020: promuovere una crescita intelligente, sostenibile e solidale 5 obiettivi 8 indicatori chiave Target di riferimento europeo da declinare nei vari paesi
DettagliRELAZIONE AL PARLAMENTO 2017
2017 (ai sensi della legge n. 243/2012 art. 6, comma 5) Presentata dal Presidente del Consiglio dei Ministri Paolo Gentiloni Silveri e dal Ministro dell Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan al Consiglio
DettagliRaccomandazione di RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO. sul programma nazionale di riforma 2015 della Polonia
COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 13.5.2015 COM(2015) 270 final Raccomandazione di RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO sul programma nazionale di riforma 2015 della Polonia e che formula un parere del Consiglio
DettagliDOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA (DEF)
DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA (DEF) Da presentare, da parte del governo, alle camere entro il 10 aprile. Si articola in tre sezioni: a) programma di stabilità: indicazione dei dati relativi alla manovra
DettagliDECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE. del
COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 25.11.2015 C(2015) 8452 final DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE del 25.11.2015 recante approvazione del programma operativo "Programma operativo FEAMP ITALIA 2014-2020"
DettagliBanca della Lettonia. Introduzione
Banca della Lettonia Introduzione La Banca di Lettonia è la banca centrale della Repubblica di Lettonia. È un ente giuridico che opera secondo le norme stabilite dalla Legge sulla Banca di Lettonia del
DettagliIl modello di governance dei Fondi SIE a livello europeo
Il modello di governance dei Fondi SIE a livello europeo Questo materiale didattico rientra nell ambito dei Pecorsi e-learning di alta formazione specialistica del Progetto Esperi@ - Rafforzamento della
DettagliIL PIANO JUNCKER A DUE ANNI DALLA NASCITA
IL PIANO JUNCKER A DUE ANNI DALLA NASCITA Antonia CARPARELLI, Consigliere Economico, 1 Rappresentanza #InvestEU della Commissione Europea in Italia #InvestEU Struttura della presentazione: 1. Cos'è il
DettagliConsiglio dell'unione europea Bruxelles, 2 agosto 2016 (OR. en)
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 2 agosto 2016 (OR. en) 11553/16 ECOFIN 743 UEM 283 ATTI LEGISLATIVI ED ALTRI STRUMENTI Oggetto: DECISIONE DEL CONSIGLIO che intima al Portogallo di adottare le
DettagliIL PIANO JUNCKER A DUE ANNI DALLA NASCITA
IL PIANO JUNCKER A DUE ANNI DALLA NASCITA Antonia CARPARELLI, Consigliere Economico, 1 Rappresentanza #InvestEU della Commissione Europea in Italia #InvestEU Struttura della presentazione: 1. Cos'è il
DettagliCOMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPA 2020
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPA 2020 Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. La recente crisi economica é un fenomeno senza precedenti per la nostra generazione. I
DettagliRaccomandazioni della Commissione U.E. Condizionalità ex-ante. lunedì 28 aprile 2014 Sala Belli
Raccomandazioni della Commissione U.E. Condizionalità ex-ante lunedì 28 aprile 2014 Sala Belli Roberto Pettenello, 28 aprile 2014 1 Le Raccomandazioni U.E. all Italia 1. Tenere il disavanzo al di sotto
DettagliDECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE. del
COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 9.12.2015 C(2015) 9108 final DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE del 9.12.2015 che approva determinati elementi del programma di cooperazione "(Interreg V-A) Italia-Svizzera"
DettagliLe fonti rinnovabili e l'efficienza energetica: politiche e obiettivi europei e nazionali Luca Benedetti
Le fonti rinnovabili e l'efficienza energetica: politiche e obiettivi europei e nazionali Luca Benedetti Responsabile Unità Studi Perugia - 12 marzo 2014 Le POLITICHE e gli OBIETTIVI europei su FER e EE
DettagliDOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA 2017
DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA 2017 Documento di economia e finanza 2017, a norma dell articolo 10 della legge 31 dicembre 2009, n. 196 Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni
DettagliINDICE. Capitolo II Gli interventi «non convenzionali» della BCE nella cornice giuridica dell Unione economica e monetaria
INDICE Presentazione dell opera p. 15 Capitolo I La crisi del «sistema euro» e gli strumenti di intervento finanziario 1. Note introduttive» 27 2. Il cammino tracciato dalla crisi finanziaria e dai primi
DettagliEconomia Politica e Istituzioni Economiche. Barbara Pancino Lezione 5
Economia Politica e Istituzioni Economiche Barbara Pancino Lezione 5 Riepilogo il tasso d interesse è determinato dall uguaglianza tra offerta di moneta e domanda di moneta; variando l offerta di moneta,
DettagliORGANI GIURISDIZIONALI DELL UNIONE EUROPEA
ORGANI GIURISDIZIONALI DELL UNIONE EUROPEA TRATTATO SULL UNIONE EUROPEA TITOLO III DISPOSIZIONI RELATIVE ALLE ISTITUZIONI Articolo 13 1. L'Unione dispone di un quadro istituzionale che mira a promuoverne
DettagliCristiane Scrivener. Criteri di adesione
Cristiane Scrivener Criteri di adesione Riunendosi a Copenaghen, del 12 e 13 dicembre 1993, il Consiglio europeo riconobbe il diritto ad aderire all Unione europea (UE) dei paesi dell Europa centrale e
DettagliConsolidamento e sostegno alla crescita
Consolidamento e sostegno alla crescita Marzo 2016 IRELAND GREECE SLOVENIA CYPRUS In riferimento ad alcune analisi apparse sui media a proposito delle dimensioni delle misure di aggiustamento fiscale messe
DettagliProgrammazione 2014-2020
Centro di Iniziativa per l Europa del Piemonte, Via G. B. La Salle 17, Torino. Programmazione 2014-2020 1 Possibilità di finanziamento Autofinanziamento Fund raising Crowd funding Fondazioni bancarie,
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA Scuola di Psicologia e Scienze della Formazione
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA Scuola di Psicologia e Scienze della Formazione Laboratorio di specializzazione professionale in Scienze dell'educazione permanente e della formazione continua I progetti
DettagliLe risposte dell UE alle sfide socio-economiche poste dalla crisi del 2008: la strategia Europa 2020
Le risposte dell UE alle sfide socio-economiche poste dalla crisi del 2008: la strategia Europa 2020 Questo materiale didattico rientra nell ambito dei Percorsi e-learning di alta formazione specialistica
DettagliRaccomandazione di RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO. sul programma nazionale di riforma 2016 della Lettonia
COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 18.5.2016 COM(2016) 334 final Raccomandazione di RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO sul programma nazionale di riforma 2016 della Lettonia e che formula un parere del Consiglio
DettagliDECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE. del
COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 17.12.2014 C(2014) 10145 final DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE del 17.12.2014 che approva determinati elementi del programma di cooperazione "Area alpina" ai fini
DettagliL ITALIA E LA VERA STORIA DEL
167 www.freenewsonline.it i dossier www.freefoundation.com L ITALIA E LA VERA STORIA DEL FISCAL COMPACT. ALTRO CHE RENZI! 19 settembre 2016 a cura di Renato Brunetta INDICE 2 I risultati ottenuti dall
DettagliLa crisi economico-finanziaria e il futuro dell Unione europea
La crisi economico-finanziaria e il futuro dell Unione europea Programma «EU-WIDE Conference for Teachers» Venezia, 27 aprile 2016 Flavio Brugnoli Di che cosa parleremo oggi Tappe e struttura dell UE(M)
Dettaglitra Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR)
PROTOCOLLO D'INTESA tra Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) e Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro - S.U. (di seguito denominato ANCL ) "Rafforzare
DettagliL zione n 3.2 E tens n ione n e de d l m o m de d llo R dd d i d to-sp S e p sa: il settore pubblico
Lezione 3.2 Estensione del modello Reddito-Spesa: il settore pubblico Non abbiamo fatto cenno ad una questione fondamentale: l intervento dello Stato influisce o no nella crescita economica di un Paese?
DettagliSiena verso Europa SIENA, 29 OTTOBRE 2012 FRANCESCO ROSSI Matraia Srl
SIENA, 29 OTTOBRE 2012 FRANCESCO ROSSI Matraia Srl L Unione Europea COSA E EUROPA 2020: è la strategia dell Unione Europea per la programmazione fino al 2020. Si caratterizza per la continuità con la precedente
DettagliL UE: Prospettive e possibilità 2015/2020
L UE: Prospettive e possibilità 2015/2020 Prof. Piercarlo Valtorta CENTRO EUROPEO RISORSE UMANE L Unione Europea 503 milioni di abitanti, 28 paesi OBIETTIVI DELL UNIONE EUROPEA La pace e il rispetto dei
DettagliPARERE DELLA COMMISSIONE. del sul documento programmatico di bilancio dell'italia
COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 28.11.2014 C(2014) 8806 final PARERE DELLA COMMISSIONE del 28.11.2014 sul documento programmatico di bilancio dell'italia IT IT PARERE DELLA COMMISSIONE del 28.11.2014 sul
DettagliConsiglio di Lisbona: ottobre 2007 Documenti approvati nel corso della riunione informale di capi di Stato e di Governo
Consiglio di Lisbona: 18-19 ottobre 2007 Documenti approvati nel corso della riunione informale di capi di Stato e di Governo (OR. fr) DS 878/07 Articoli 9 C e 205 del Trattato [1] PROTOCOLLO (N. 9bis)
DettagliRIGORE FINANZIARIO E CRESCITA ECONOMICA: LE DUE GAMBE DELLA POLITICA ECONOMICA
RIGORE FINANZIARIO E CRESCITA ECONOMICA: LE DUE GAMBE DELLA POLITICA ECONOMICA. QUALE GOVERNANCE PER IL MONDO E PER L'EUROPA? QUALI RIFORME ECONOMICHE STRUTTURALI PER L'ITALIA? Sintesi del rapporto del
DettagliSOLUZIONE. m = (1+0,3-0,8(1-0,30) ) -1 = 2,091 SOLUZIONE
Università degli studi di Bari A. Moro Corso di Laurea magistrale in Consulenza professionale per le aziende Economia dei tributi prof. Ernesto Longobardi e prof. Giuseppe Di Liddo a.a. 2016/2017 Modulo
DettagliUSA, Giappone, Europa: politiche economiche alternative a confronto
USA, Giappone, Europa: politiche economiche alternative a confronto Di Pasquale Tridico Durante la crisi economica, iniziata nel 2007, due maggiori sfide sono emerse: l aumento della disoccupazione, congiuntamente
DettagliL 306/12 Gazzetta ufficiale dell Unione europea
L 306/12 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 23.11.2011 REGOLAMENTO (UE) N. 1175/2011 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 16 novembre 2011 che modifica il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio
DettagliEvoluzione storica del patto di stabilità*
Evoluzione storica del patto di stabilità* Per comprendere a fondo il patto di stabilità interno è opportuno fare un breve cenno sulle sue origini. Il rapporto presentato nel 1989 dal Comitato Delors,
DettagliUNIVERSITA' DEGLI STUDI DI SALERNO
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI SALERNO FACOLTA' DI ECONOMIA CORSO DI LAUREA in ECONOMIA E COMMERCIO TESI DI LAUREA in POLITICA ECONOMICA IL DEBITO PUBBLICO: CRISI FINANZIARIA DEGLI STATI SOVRANI Relatore Candidato
Dettagli8936/16 sp/cap/sp 1 DG D 1 A
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 13 maggio 2016 (OR. en) Fascicolo interistituzionale: 2016/0020 (NLE) 8936/16 SCH-EVAL 82 SIRIS 82 COMIX 366 RISULTATI DEI LAVORI Origine: in data: 13 maggio 2016
DettagliIL PATTO «SALVA EURO» a cura di Renato Brunetta
14 IL PATTO «SALVA EURO» 12 dicembre 2011 a cura di Renato Brunetta EXECUTIVE SUMMARY 2 Negli ultimi 18 mesi le tensioni dei mercati hanno fatto emergere la necessità di un miglioramento della governance
DettagliLezione La politica fiscale
Lezione 26 1 Vediamo in questa lezione gli strumenti a disposizione dei governi per influenzare il sistema economico. In tutti i paesi le spese pubbliche costituiscono una gran parte del PIL del paese,
DettagliPIANO DI VALUTAZIONE DEL POR FESR EMILIA ROMAGNA Proposta per l'approvazione del Comitato di Sorveglianza, 28 gennaio 2016
PIANO DI VALUTAZIONE DEL POR FESR EMILIA ROMAGNA 2014-2020 Proposta per l'approvazione del Comitato di Sorveglianza, 28 gennaio 2016 La valutazione: le novità della programmazione 20014-20 Il regolamento
DettagliProposta di DECISIONE DEL CONSIGLIO
COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 27.7.2017 COM(2017) 396 final 2017/0172 (NLE) Proposta di DECISIONE DEL CONSIGLIO relativa alla posizione da adottare, a nome dell'unione europea, in seno al Consiglio congiunto
Dettaglivisto il trattato sul funzionamento dell'unione europea, in particolare l'articolo 209, paragrafo 1, e l'articolo 212, paragrafo 2,
L 335/6 REGOLAMENTO (UE) 2017/2306 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 12 dicembre 2017 che modifica il regolamento (UE) n. 230/2014 che istituisce uno strumento inteso a contribuire alla stabilità
DettagliAlle pagine da 4 a 7: il testo della dichiarazione n. 4 è sostituito dal seguente:
CONFERENZA DEI RAPPRESENTANTI DEI GOVERNI DEGLI STATI MEMBRI Bruxelles, 22 ottobre 2007 (23.10) (Or. fr) CIG 3/1/07 REV 1 COR 2 ERRATA CORRIGE DELLA NOTA della Presidenza della CIG in data: 22 ottobre
Dettagli