Disavanzo e debito pubblico. Le regole europee sulla politica fiscale. Saveria Capellari
|
|
- Orlando Danieli
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Disavanzo e debito pubblico. Le regole europee sulla politica fiscale Saveria Capellari
2 Definizioni di base Debito pubblico: L insieme dei titoli di stato (B) emessi dai Governo per finanziare i propri deficit (disavanzi) di bilancio Disavanzo (saldo) primario: G-T Disavanzo (saldo) totale: G-T+iB ib= i= tasso di interesse nominale; ib spesa per interessi (servizio sul debito) In presenza di disavanzo, l eccesso di spesa va coperto con l emissione di titoli di stato G-T+iB= DB
3 Entrate e spese dello Stato dipendono dall andamento del reddito Il saldo di bilancio non dipende solo dalla politica fiscale del governo perchè 1. la componete ib deriva dalle politche fiscali dei governi precedenti (B) e dal tasso di interesse di mercato (i) (...che cresce al crescere dell entità del debito) 2. a) Il gettito delle imposte, sia dirette(es. Irpef) che indirette ( es. IVA) varia con il reddito: cresce quando il reddito cresce e si riduce quando il reddito si riduce. b) anche molte spese, per esempio quelle per sociali, per es.l assistenza sociale, i sussidi di disoccupazione, la cassa integrazione dipendono dall andamento dell economia Stabilizzatori automatici
4 Saldo di bilancio e politica fiscale Se realisticamente ipotizziamo che le le entrate e le spese dipendano da Y, per esempio che il gettito fiscale possa essere rappresentato da : T= t*y, dove t è l aliquota del prelievo fiscale T varierà al variare di Y. Se dunque l economia è in recessione, e a partire da una situazione di equilibrio, si genererà un disavanzo di bilancio. E ragionevole che il governo intervenga per riportare il bilancio in pareggio?
5 Recessione e bilancio in pareggio: illustrazione uno shock esogeno da domanda OAL P P OAB Po P1 P2 DA DA DA Y2 Y1 Y* Y da DA a DA shock esogeno In Y1 si è generato un disavanzo di bilancio. Se il governo vuole mantere il pareggio deve fare una politica restrittiva. Questo sposta la DA ancora a a sinistra da DA a DA politica restrittiva Output gap
6 Quindi: Il bilancio pubblico deve No perchè : essere sempre in pareggio? 1) durante il ciclo economico entrate e spese variano ( stabilizzatori automatici) e sarebbe errato cercare di mantenere il pareggio durante le recessioni con politiche restrittive generando effetti negativi sul Y e quindi sul bilancio, come mostrato da Keynes.
7 Un altra definizione di Disavanzo (saldo) pubblico Disavanzo (saldo) corretto per il ciclo: Il saldo di bilancio depurato dalla componente ciclica (..la componente ciclica misura la parte del bilancio pubblico che è attribuibile a deviazioni del PIL effettivo dal PIL potenziale. E calcolata moltiplicando l output gap per la sensitività del saldo di bilancio al ciclo economico. Per l Italia il parametro di sensitività è 0.5 (fonte:mef)) Entrate corrette per il ciclo= Entrate*(Pil effettivo/pil potenziale) g dove g è l elasticità delle entrate al reddito Uscite corrette per il ciclo= Uscite*(Pil effettivo/pil potenziale) s dove s elasticità delle entrate al reddito
8 Quindi: Il bilancio corretto per il cilco deve essere sempre in pareggio? No perchè: 2) Vi sono alcune tipologie di spesa come gli investimenti che è ragionevole vengono vengano finanziati con debito perché essi generno un reddito maggiore e quindi un gettito fiscale futuro maggiore, in grado di ripagare il debito. Inoltre, nel caso degli investimenti, poichè essi generano un beneficio che ricade su più generazioni è ragionevole che il carico fiscle venga ripartito tra esse. NOTA: la valutazione sull opportunità o meno deglli investimenti pubblici, va basata su considerazioni di tipo microeconomico che giustifichimo perchè gli investimenti debbano essere pubblici e non privati ( fallimenti del mercato, economie di rete...)
9 Le regole europee per la politica fiscale: patto di stabilità e crescita Il Trattato impone agli Stati membri, nella terza fase dell UEM, l obbligo di evitare disavanzi eccessivi Patto di Stabilità e crescita ( Trattato, Cons. Europeo di Dublino, 96 e Amsterdam) Ogni Stato membro si impegnerà a conseguire una situazione di bilancio a medio termine che preveda un saldo vicino al pareggio o positivo. Questo consentirà agli stabilizzatori automatici di agire, se del caso, all interno del ciclo economico senza superare il valore di riferimento del 3% del disavanzo
10 Le regole europee per la politica fiscale: patto di stabilità e crescita Inoltre Un disavanzo pubblico che supera il 3% è considerato eccezionale ( e giustificato solo da ) una recessione economica con riduzione del pil reale di almeno il 2% Si prevede una procedura sanzionatoria per i paesi che non ottemperino all impegno I Governi sono tenuti a rendere note le valutazioni della commissione
11 Le regole europee sulla politica fiscale: il Fiscal Compact TRATTATO SULLA STABILITÀ, SUL COORDINAMENTO E SULLA GOVERNANCE NELL'UNIONE ECONOMICA E MONETARIA ARTICOLO 3 PATTO DI BILANCIO a) la posizione di bilancio della pubblica amministrazione di una parte contraente è in pareggio o in avanzo; b) la regola di cui alla lettera a) si considera rispettata se il saldo strutturale annuo della pubblica amministrazione è pari all'obiettivo di medio termine specifico per il paese, quale definito nel patto di stabilità e crescita rivisto, con il limite inferiore di un disavanzo strutturale dello 0,5% del prodotto interno lordo ai prezzi di mercato..... per "saldo strutturale annuo della pubblica amministrazione" si intende il saldo annuo corretto per il ciclo al netto di misure una tantum e temporanee;
12 Le regole europee sulla politica fiscale: il Fiscal Compact Le parti contraenti possono deviare temporaneamente dal loro rispettivo obiettivo di medio termine o dal percorso di avvicinamento a tale obiettivo solo in circostanze eccezionali, come definito al paragrafo 3, lettera b);... per "circostanze eccezionali" si intendono eventi inconsueti non soggetti al controllo della parte contraente interessata che abbiano rilevanti ripercussioni sulla situazione finanziaria della pubblica amministrazione oppure periodi di grave recessione economica ai sensi del patto di stabilità e crescita rivisto, purché la deviazione temporanea della parte contraente interessata non comprometta la sostenibilità del bilancio a medio termine.
13 Le regole europee sulla politica fiscale: ARTICOLO 4 il Fiscal Compact Quando il rapporto tra il debito pubblico e il prodotto interno lordo di una parte contraente supera il valore di riferimento del 60% di cui all'articolo 1 del protocollo (n. 12) sulla procedura per i disavanzi eccessivi, allegato ai trattati dell'unione europea, tale parte contraente opera una riduzione a un ritmo medio di un ventesimo all anno come parametro di riferimento secondo il disposto dell'articolo 2 del regolamento
14 Patto di stabilità e Fiscal compact: un confronto ( Boll. BCE, maggio 2012) Boll. Bce maggio 2012
15 Patto di stabilità e Fiscal compact Boll. Bce maggio 2012
Patto di Stabilità e Fiscal Compact : stabilità e crescita? Prof. F.M. Mucciarelli
Patto di Stabilità e Fiscal Compact : stabilità e crescita? Prof. F.M. Mucciarelli Il quadro normativo Patto stabilità e crescita comunitario Prima versione: 1997 e Trattato Maastricht Six pack 2011 Fiscal
DettagliLa spesa nelle pubbliche amministrazioni locali
La spesa nelle pubbliche amministrazioni locali Spese consolidate delle AA PP (milioni di euro correnti) Fine prima Repubblica Governo Monti Voci economiche 1992 2011 Variazione Uscite Redditi da lavoro
DettagliDebito pubblico e Debito estero
CORSO DI POLITICA ECONOMICA AA 2015-2016 Debito pubblico e Debito estero DOCENTE PIERLUIGI MONTALBANO pierluigi.montalbano@uniroma1.it e U. Triulzi 2009 Disavanzo vs Debito pubblico Il disavanzo pubblico:
DettagliL zione n 3.2 E tens n ione n e de d l m o m de d llo R dd d i d to-sp S e p sa: il settore pubblico
Lezione 3.2 Estensione del modello Reddito-Spesa: il settore pubblico Non abbiamo fatto cenno ad una questione fondamentale: l intervento dello Stato influisce o no nella crescita economica di un Paese?
DettagliCapitolo 17 Politica fiscale, debito e signoraggio
Capitolo 17 Politica fiscale, debito e signoraggio DOCENTI 1 Indice degli argomenti: Uno sguardo d insieme Politica fiscale e benessere economico Stabilizzazione macroeconomica Finanziamento del disavanzo:
DettagliUNIVERSITA' DEGLI STUDI DI SALERNO
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI SALERNO FACOLTA' DI ECONOMIA CORSO DI LAUREA in ECONOMIA E COMMERCIO TESI DI LAUREA in POLITICA ECONOMICA IL DEBITO PUBBLICO: CRISI FINANZIARIA DEGLI STATI SOVRANI Relatore Candidato
DettagliIl trattato di Maastricht e la nascita dell UEM. Economia delle Amministrazioni Pubbliche
Il trattato di Maastricht e la nascita dell UEM Economia delle Amministrazioni Pubbliche 1 Il trattato di Maastricht e la nascita dell UEM (1) Il programma per la realizzazione dell Unione Economica e
DettagliSOLUZIONE. m = (1+0,3-0,8(1-0,30) ) -1 = 2,091 SOLUZIONE
Università degli studi di Bari A. Moro Corso di Laurea magistrale in Consulenza professionale per le aziende Economia dei tributi prof. Ernesto Longobardi e prof. Giuseppe Di Liddo a.a. 2016/2017 Modulo
DettagliINDICE SOMMARIO. Capitolo 1 MODELLI DI POLITICA ECONOMICA. 1. Concetti introduttivi... Pag. 31
INDICE SOMMARIO Prefazione... Lista degli acronimi... Pag. VII» XVII Capitolo 1 MODELLI DI POLITICA ECONOMICA 1. Concetti introduttivi... Pag. 1 2. Dal modello di analisi al modello di politica economica
DettagliDebito pubblico e Debito estero
CORSO DI POLITICA ECONOMICA AA 2014-2015 Debito pubblico e Debito estero DOCENTE PIERLUIGI MONTALBANO pierluigi.montalbano@uniroma1.it e U. Triulzi 2009 Disavanzo vs Debito pubblico Il disavanzo pubblico:
DettagliOsservatorio Enti Locali Gennaio 2013
CONSIGLIO NAZIONALE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI Osservatorio Enti Locali Gennaio 2013 a cura DELL ISTITUTO DI RICERCA DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI Stefano
DettagliCorso di laurea in Scienze internazionali e diplomatiche. corso di POLITICA ECONOMICA a.a SAVERIA CAPELLARI
Corso di laurea in Scienze internazionali e diplomatiche corso di POLITICA ECONOMICA a.a 2014-2015 SAVERIA CAPELLARI Introduzione: programma manuale di riferimento Definizioni variabili Fenomeni / modelli
DettagliJordi AYET PUIGARNAU, Direttore, per conto del Segretario Generale della Commissione europea Data: 15 novembre 2013
CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA Bruxelles, 25 novembre 2013 (OR. en) 16834/13 ECOFIN 1069 UEM 404 NOTA DI TRASMISSIONE Origine: Jordi AYET PUIGARNAU, Direttore, per conto del Segretario Generale della Commissione
DettagliEconomia e Politica Monetaria. Il Debito Pubblico e la Crisi dei Debiti Sovrani
Economia e Politica Monetaria Il Debito Pubblico e la Crisi dei Debiti Sovrani Il Debito Pubblico In un certo senso il debito pubblico non è tanto diverso dal debito privato: entrambi hanno origine da
DettagliSTABILIZZATORI AUTOMATICI E TEORIA DEL DEBITO PUBBLICO
DETERMINAZIONE DEL LIVELLO DELL ATTIVITA ECONOMICA STABILIZZATORI AUTOMATICI E TEORIA DEL DEBITO PUBBLICO Principio della domanda effettiva Offerta elastica Prezzi fissi Non pieno utilizzo della capacità
DettagliSECONDA PROVA PARZIALE DI MACROECONOMIA Del 1 Giugno 2015 (VERSIONE C) CLEC COGNOME NOME
SECONDA PROVA PARZIALE DI MACROECONOMIA Del 1 Giugno 2015 (VERSIONE C) CLEC COGNOME NOME MATRICOLA 1) A B C D 2) A B C D 3) A B C D 4) A B C D 5) A B C D 6) A B C D 7) A B C D 8) A B C D 9) A B C D 10)
DettagliMacroeconomia: la visione. Cap.16
Macroeconomia: la visione d insieme del sistema economico Cap.16 Macroeconomia studio dei fenomeni che riguardano il sistema economico nel suo complesso e le politiche adottate dallo Stato per cercare
DettagliDossier 2 La crescita del debito pubblico durante la crisi : cause e sostenibilità
Dossier 2 La crescita del debito pubblico durante la crisi 2008-2010: cause e sostenibilità Audizione del Presidente dell Istituto nazionale di statistica, Enrico Giovannini presso la Commissione Programmazione
DettagliMACROECONOMIA Del ( VERSIONE A) COGNOME NOME DOCENTE 1) A B C D
MACROECONOMIA Del 10.06.2015( VERSIONE A) COGNOME NOME MATRICOLA DOCENTE 1) A B C D 2) A B C D 3) A B C D 4) A B C D 5) A B C D 6) A B C D 7) A B C D 8) A B C D 9) A B C D 10) A B C D 11) A B C D 12) A
DettagliI saldi strutturali. Lezione 1.2
I saldi strutturali Lezione 1.2 1 1 LIMITI ALL EFFICACIA DELLA POLITICA FISCALE Ruolo delle aspettative private: finanziamento dei deficit: chi pagherà le imposte domani? durata delle variazioni nelle
DettagliSTABILIZZATORI AUTOMATICI E TEORIA DEL DEBITO PUBBLICO
Lezione 10 STABILIZZATORI AUTOMATICI E TEORIA DEL DEBITO PUBBLICO DETERMINAZIONE DEL LIVELLO DELL ATTIVITA ECONOMICA Principio della domanda effettiva Offerta elastica Prezzi fissi Non pieno utilizzo della
DettagliSpesa, entrate e fabbisogno
Finanza pubblica Definiamo: Spesa, entrate e fabbisogno G t =spesa primaria (= al netto degli interessi) delle AAPP nell anno t; T t =entrate delle AAPP nell anno t; In un anno zero della finanza pubblica
Dettagliw p = f z Se w = w, cioè i salari monetari sono fissialvalore w, possiamo riscrivere: p = w f + z, cioè ln prezzi =lnsalari ln produttività + markup
Capitolo 8 Il breve periodo Esamineremo ora un economia imperfettamente concorrenziale nel breve periodo. Abbiamo già caratterizzato questa situazione con una AS orizzontale. L ipotesi di concorrenza imperfetta
DettagliLa finanza territoriale, Rapporto SIEP - 26 settembre Giancarlo Pola, Elena Carniti
L attuazione del Fiscal Compact nei Paesi europei Debiti pubblici sub-centrali e relative contromisure: Italia ed Europa a confronto. Focus su Italia, Germania, Spagna e Francia La finanza territoriale,
DettagliIn un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla e a una delle due domande a risposta aperta, e risolvere l esercizio.
In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla e a una delle due domande a risposta aperta, e risolvere l esercizio. Domande a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione
Dettagli32 L influenza della politica monetaria e fiscale sulla domanda aggregata
32 L influenza della politica monetaria e fiscale sulla domanda aggregata 1 La domanda aggregata è influenzata da molti fattori, inclusi i desideri di spesa delle famiglie e delle imprese Quando i desideri
DettagliPRIMA ESERCITAZIONE MACROECONOMIA
PRIMA ESERCITAZIONE MACROECONOMIA Questa esercitazione si compone di quattro parti, ciascuna riguardante gli argomenti svolti in aula a lezione. Per ciascun argomento, trovate un esercizio che sarà svolto
DettagliRaccomandazione di DECISIONE DEL CONSIGLIO. che abroga la decisione 2010/286/UE sull esistenza di un disavanzo eccessivo in Italia
COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 29.5.2013 COM(2013) 385 final Raccomandazione di DECISIONE DEL CONSIGLIO che abroga la decisione 2010/286/UE sull esistenza di un disavanzo eccessivo in Italia IT IT Raccomandazione
DettagliPolitica Economica (Clemif) Esercitazione 2: Debito pubblico
Politica Economica (Clemif) Esercitazione 2: Debito pubblico TA: Francesca Diluiso 12 marzo 2015 Richiami teorici Le politiche di bilancio non hanno effetti solo su Y. Hanno effetti anche sul saldo del
DettagliLa Politica Economica in Economia Aperta
La Politica Economica in Economia Aperta In questa lezione: Studiamo l equilibrio in economia aperta. Studiamo gli effetti di shock esterni sulla produzione e sulla bilancia commerciale. Studiamo gli effetti
DettagliRAPPORTO CER Aggiornamenti
RAPPORTO CER Aggiornamenti 30 settembre 2014 La Nota di aggiornamento 2014 É attesa per domani la diffusione della Nota di aggiornamento del DEF 2014. Cosa dovrà necessariamente esserci e cosa auspichiamo
DettagliLezione 12. Flessibilità automatica di bilancio Stabilizzatori automatici Saldo strutturale
Lezione 12 Flessibilità automatica di bilancio Stabilizzatori automatici Saldo strutturale 1 Obiettivo Richiamare elementi di macroeconomia relativi alle nozioni di Stabilizzatori automatici Flessibilità
DettagliDebito, disavanzo e crescita (Economia e Politiche Pubbliche - Prof. Leonzio Rizzo)
Debito, disavanzo e crescita (Economia e Politiche Pubbliche - Prof. Leonzio Rizzo) 1 Rapporto tra dinamica del disavanzo pubblico e debito pubblico. Il conto consolidato della pubblica amministrazione
DettagliRipasso Macroeconomia. Economia del territorio e dello sviluppo
Ripasso Macroeconomia Economia del territorio e dello sviluppo Principali variabili macroeconomiche PIL reale, PIL nominale e PIL pro capite Tasso di disoccupazione Tasso di inflazione PIL: produzione
DettagliCapitolo 11 La domanda aggregata, II. Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore 2004 Capitolo 11: La domanda aggregata, II 1
Capitolo 11 La domanda aggregata, II 1 2 Il percorso La domanda aggregata, II Modello IS-LM per studiare: Come a) gli shock e b) le politiche economiche influiscono su reddito e tasso di interesse quando
DettagliLezione 2. Il debito pubblico
Lezione 2 Il debito pubblico 1 Il percorso Il debito pubblico Definizione e problemi di misurazione. Teorie tradizionali. Equivalenza ricardiana. Altri problemi connessi al debito pubblico Il debito pubblico
DettagliL ITALIA E LA VERA STORIA DEL
167 www.freenewsonline.it i dossier www.freefoundation.com L ITALIA E LA VERA STORIA DEL FISCAL COMPACT. ALTRO CHE RENZI! 19 settembre 2016 a cura di Renato Brunetta INDICE 2 I risultati ottenuti dall
DettagliLa finanza pubblica nel Dai dati Istat la conferma alle previsioni di NENS
La finanza pubblica nel 2012-2013 Dai dati Istat la conferma alle previsioni di NENS a cura di Nens Introduzione L Istat ha recentemente comunicato i dati (provvisori) relativi ai principali indicatori
DettagliMacroeconomia a. a. 2014-15 Luca Deidda e-mail: deidda@uniss.it. Economia aperta nel breve periodo e Aree valutarie
Macroeconomia a. a. 2014-15 Luca Deidda e-mail: deidda@uniss.it Economia aperta nel breve periodo e Aree valutarie 0 Obiettivi Modello di breve periodo per un economia aperta, ripasso: Tassi di cambio
DettagliIl modello IS-LM in formule
Il modello IS-LM in formule Per derivare esplicitamente la curva IS: Bisogna esplicitare una forma funzionale per il consumo: E per l investimento: Per ricavare la curva IS, bisogna sostituire la funzione
DettagliL attuazione del principio costituzionale del pareggio di bilancio Legge 243 del 2012
1 MINISTERO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE DIPARTIMENTO DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLO STATO Ispettorato generale del bilancio L attuazione del principio costituzionale del pareggio di bilancio Legge
DettagliI principali temi della Macroeconomia
I principali temi della Macroeconomia Oggetto della macroeconomia La Macroeconomia si occupa del comportamento di grandi aggregati di soggetti (i consumatori, le imprese, lo Stato, ecc.) e studia l impatto
DettagliLA POLITICA FISCALE IN UN UNIONE MONETARIA
LA POLITICA FISCALE IN UN UNIONE MONETARIA In un unione monetaria la politica fiscale rappresenta il principale strumento a disposizione per affrontare shock asimmetrici con bilancio pubblico centralizzato:
DettagliEsercitazioni per il corso di Storia economica (00-49) Parte II 12 maggio 2015
Esercitazioni per il corso di Storia economica (00-49) Parte II 12 maggio 2015 Prof. Michelangelo Vasta 1 Oggi vedremo: (1) Economie di Scala (2) Disoccupazione e Legge di Okun (3) Inflazione e Curva di
DettagliDOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette)
In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla, alla domanda a risposta aperta, e risolvere l esercizio. DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non
DettagliProva scritta del 14 dicembre traccia A -
Università degli studi di Bari A. Moro Corso di laurea in Economia e commercio SCIENZA DELLE FINANZE Anno accademico 2015/2016 Prova scritta del 14 dicembre 2015 - traccia A - Prima parte (per un totale
DettagliESAME DEL CORSO DI MACROECONOMIA Prof. Luigi Marattin 11 LUGLIO 2014
UNIVERSITA DI BOLOGNA SCUOLA DI SCIENZE POLITICHE Anno Accademico 2013/2014 CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE POLITICHE, SOCIALI E INTERNAZIONALI ESAME DEL CORSO DI MACROECONOMIA Prof. Luigi Marattin
DettagliMacroeconomia. Mauro Visaggio Anno accademico CAPITOLO 5 Modello reddito- spesa: il ruolo della domanda effettiva
Mauro Visaggio Anno accademico 2015-16 CAPITOLO 5 Modello reddito- spesa: il ruolo della domanda effettiva Mauro Visaggio CAPITOLO 5 1 / 72 Copyright 2013 The McGraw-Hill Companies srl 1 2 3 4 5. 6 Mauro
DettagliLa sostenibilità del debito pubblico alla luce dei nuovi rapporti tra livelli di
La sostenibilità del debito pubblico alla luce dei nuovi rapporti tra livelli di governo Michele Zanette Milano, 29 settembre 2015 Seminario tecnico IL CONTRIBUTO DEL GOVERNO LOCALE ALLA SOSTENIBILITA'
DettagliIL MODELLO ECONOMICO DI BASE: RIPASSO
IL MODELLO ECONOMICO DI BASE: RIPASSO 1 Argomenti studiati nel corso di Economia Politica Introduzione e funzionamento dell economia nel lungo periodo o Il modello macroeconomico (capp. 1-3) o Moneta e
DettagliEvoluzione storica del patto di stabilità*
Evoluzione storica del patto di stabilità* Per comprendere a fondo il patto di stabilità interno è opportuno fare un breve cenno sulle sue origini. Il rapporto presentato nel 1989 dal Comitato Delors,
DettagliEconomia Politica e Istituzioni Economiche. Barbara Pancino Lezione 5
Economia Politica e Istituzioni Economiche Barbara Pancino Lezione 5 Riepilogo il tasso d interesse è determinato dall uguaglianza tra offerta di moneta e domanda di moneta; variando l offerta di moneta,
DettagliSCHEDA ISTRUTTORIA inerente alla proposta di legge n. 194: Bilancio di previsione per l anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale 2013/2015.
Commissione di Controllo Settore Assistenza generale alla Commissione di Controllo Dirigente responsabile Prot. N 21055/2.6 Firenze, 13 dicembre 2012 SCHEDA ISTRUTTORIA inerente alla proposta di legge
DettagliDOMANDA E OFFERTA AGGREGATE
DOMANDA E OFFERTA AGGREGATE 1 Considerate un sistema economico in equilibrio di lungo periodo : Utilizzando le curve della Domanda (AD) e dell Offerta Aggregata (AS) mostrate attraverso una rappresentazione
DettagliProva scritta dell 11 gennaio traccia A -
Università degli studi di Bari A. Moro Corso di laurea in Economia e commercio SCIENZA DELLE FINANZE Anno accademico 2015/2016 Prova scritta dell 11 gennaio 2016 - traccia A - Prima parte (per un totale
DettagliLa teoria del debito pubblico e gli stabilizzatori automatici
Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, Il Mulino, 2010 1 Capitolo IV. IL DEBITO PUBBLICO La teoria del debito pubblico e gli stabilizzatori automatici In che senso un debito pubblico crescente
DettagliDIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE
UNIVERSITA DI BARI DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE MODULO 15 Il Patto di Stabilità CORSO DI POLITICHE ECONOMICHE EUROPEE 2016-17 Prof. Gianfranco Viesti Per poter usare la moneta unica, occorreva la
DettagliUD Influenza della politica monetaria e fiscale sulla domanda aggregata
UD 10.2. Influenza della politica monetaria e fiscale sulla domanda aggregata Inquadramento generale In questa unità prendiamo in esame i meccanismi attraverso i quali la politica pubblica, sia monetaria
DettagliCapitolo XIV. Il mercato dei beni in economia aperta
Capitolo XIV. Il mercato dei beni in economia aperta 1. La curva IS in economia aperta La domanda di beni nazionali è data da: Z C I G IM / X + domanda nazionale di beni (C+I+G) - importazioni (domanda
DettagliDOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA 2017
DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA 2017 Documento di economia e finanza 2017, a norma dell articolo 10 della legge 31 dicembre 2009, n. 196 Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni
DettagliAlcuni cenni storici sulla finanza pubblica italiana
19/11/2014 Alcuni cenni storici sulla finanza pubblica italiana Economia e gestione delle amministrazioni pubbliche A.A. 2014/2015 Prof. Giuseppe Catalano Claudia Muzi Matricola 1621247 Indice Cenni storici
DettagliINDICE - SOMMARIO PREFAZIONE DI GIOVANNI SOMOGYI...
INDICE - SOMMARIO PREFAZIONE DI GIOVANNI SOMOGYI... pag. XVII PRESENTAZIONE DELL AUTORE...» XXI Origine e finalità del libro...» XXI Impostazione del libro...» XXII Fonti e bibliografia...» XXIV Contenuti
DettagliCapitolo 5. L economia aperta. Capitolo 5: L economia aperta 1
Capitolo 5 L economia aperta 1 Il percorso L economia aperta Identità in una economia aperta I tassi di cambio nominali e reali 2 I flussi internazionali di capitali e beni Il ruolo delle esportazioni
DettagliLEZIONE 4 CICLO ECONOMICO DOMANDE DEL CORSO E MODELLI MACROECONOMICI. Argomenti trattati
LEZIONE 4 CICLO ECONOMICO DOMANDE DEL CORSO E MODELLI MACROECONOMICI Argomenti trattati Definizione e caratteristiche del ciclo economico Domande fondamentali del presente corso di macroeconomia Descrizione
DettagliDOCCIA FREDDA SULLE PROSPETTIVE DI CRESCITA
442 DOCCIA FREDDA SULLE PROSPETTIVE DI CRESCITA Istat: Le prospettive per l economia italiana nel 2013-2014 4 novembre 2013 a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Il Popolo della Libertà
DettagliSintesi Modello del moltiplicatore
Sintesi Modello del moltiplicatore Spostamenti della DA La Da si sposta, tra l altro, a causa di: maggiore/minore incertezza che determina variazione nei consumi delle famiglie e mutamento delle aspettative
DettagliMacroeconomia. Equilibrio in Economia Aperta. Esercitazione del 27.04.2016 (+ soluzioni) (a cura della dott.ssa Gessica Vella)
Dipartimento di Economia, Statistica e Finanza Corso di Laurea in ECONOMIA Esercizio 1 Macroeconomia Equilibrio in Economia Aperta Esercitazione del 27.04.2016 (+ soluzioni) (a cura della dott.ssa Gessica
DettagliLe regole del saldo strutturale: simulazioni per l Italia e considerazioni generali
Le regole del saldo strutturale: simulazioni per l Italia e considerazioni generali Intervento di Stefano Fantacone Seminario ASTRID-CER Il calcolo dell Output Gap e del pareggio strutturale di bilancio
DettagliCAPITOLO XXII. Iperinflazione
CAPITOLO XXII. Iperinflazione 1. DISAVANZI DI BILANCIO E CREAZIONE DI ONETA Iperinflazione significa semplicemente inflazione molto alta. L inflazione deriva in ultima analisi dalla crescita di moneta.
DettagliProduzione e tasso di cambio nel breve periodo
Produzione e tasso di cambio nel breve periodo Determinanti della domanda aggregata nel breve periodo Un modello di breve periodo dell equilibrio del mercato dei beni Un modello di breve periodo dell equilibrio
DettagliLA VERIFICA DI FATTIBILITÀ DEI TERMINALI INTERMODALI: Analisi Finanziaria
Corso di Trasporti e Ambiente DOCENTE prof. Antonio Comi LA VERIFICA DI FATTIBILITÀ DEI TERMINALI INTERMODALI: Analisi Finanziaria 1 Analisi Finanziaria Consiste nel determinare, attraverso l analisi dei
DettagliMACROECONOMIA - Approfondimenti
MACROECONOMIA - Approfondimenti Oggetto d indagine: La macroeconomia studia i fenomeni economici e il comportamento degli agenti economici aggregati a differenza della microeconomia che studia invece fenomeni
DettagliLa politica fiscale nell Unione Economica e Monetaria
La politica fiscale nell Unione Economica e Monetaria Il Trattato di Maastricht 11 dicembre 1991: 12 paesi membri della CEE adottano a Maastricht gli accordi sull Unione politica, economica e monetaria,
DettagliALCUNE CONSIDERAZIONI SUL CICLO ECONOMICO
Università degli studi di MACERATA Facoltà di SCIENZE POLITICHE ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA A.A. 2009/2010 ALCUNE CONSIDERAZIONI SUL CICLO ECONOMICO Fabio CLEMENTI E-mail: fabio.clementi@univpm.it
DettagliBilancia commerciale, tassi di cambio e ripercussioni internazionali. Giuseppe De Arcangelis 2015 Economia Internazionale
Bilancia commerciale, tassi di cambio e ripercussioni internazionali Giuseppe De Arcangelis 2015 Economia Internazionale 1 Piano della Lezione Deprezzamento della valuta nazionale e miglioramenti nella
DettagliECONOMIC SURVEY OF ITALY 2013
a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Il Popolo della Libertà Berlusconi Presidente 55 ECONOMIC SURVEY OF ITALY 2013 Sintesi critica del dossier dell OCSE 2 maggio 2013 EXECUTIVE SUMMARY
DettagliIl sistema previdenziale dei Consulenti del Lavoro
ENPACL Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza per i Consulenti del Lavoro Il sistema previdenziale dei Consulenti del Lavoro Equità, sostenibilità, opportunità Sardegna, 30 ottobre 2015 1) Quanto rende
DettagliEsercizi del Capitolo 3
Esercizi del Capitolo 3 Esercizio 2 Supponiamo che l economia sia descritta dalle seguenti equazioni di comportamento: C = 80 + 0,8 YD I = 60 G = 60 T = 20 Calcolate: a) Il Pil di equilibrio (Y). b) Il
DettagliDipartimento di Economia, Statistica e Finanza Corso di Laurea in ECONOMIA. Macroeconomia. Esercitazione del
Dipartimento di Economia, Statistica e Finanza Corso di Laurea in ECONOMIA Macroeconomia Debito Pubblico Esercitazione del 25.05.2016 (a cura della dott.ssa Gessica Vella) Esercizio 1 Considerate un Paese
Dettaglia.s. 2015/2016 PROGRAMMA DI ECONOMIA PUBBLICA
a.s. 2015/2016 PROGRAMMA DI ECONOMIA PUBBLICA Docente: MARINA DEL BEATO Economia pubblica e politica economica L attività finanziaria pubblica e la scienza delle finanze Caratteri dell attività economica
DettagliCapitolo 9 Introduzione alle fluttuazioni economiche
Capitolo 9 Introduzione alle fluttuazioni economiche 1 Il mondo moderno guarda al ciclo economico più o meno nello stesso modo in cui gli antichi Egizi guardavano alle piene del Nilo. Si tratta di un fenomeno
DettagliScienza delle Finanze
Scienza delle Finanze LEZIONE 3 Federico Biagi federico.biagi@unipd.it Evoluzione della Finanza Pubblica in Italia Dimensioni e composizione dell intervento pubblico in Italia 1. DEFINIZIONE DELL OPERATORE
DettagliESEMPIO ESAME MACROECONOMIA
ESEMPIO ESAME MACROECONOMIA ESERCIZIO 1 (6 punti) Si definisca che cosa è il PIL, cosa il PIL nominale ed il PIL reale. Quali sono le principali componenti del PIL? Perché il consumo è così importante?
DettagliCapitolo 10. La domanda aggregata, I. Capitolo 10: La domanda aggregata, I
Capitolo 10 La domanda aggregata, I 1 Il percorso La domanda aggregata, I La curva IS La croce keynesiana Il modello dei capitali di prestito La curva LM La teoria delle preferenze per la liquidità Il
DettagliRELAZIONE AL PARLAMENTO - NOTA DI AGGIORNAMENTO AL DEF 2016
- NOTA DI AGGIORNAMENTO AL DEF 2016 (ai sensi della legge n. 243/2012 art. 6, comma 5) Presentata dal Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi e dal Ministro dell Economia e delle Finanze Pier
DettagliGovernance Europea (III parte) a cura di Monica Montella
Governance Europea (III parte) a cura di Monica Montella montella@istat.it montella.monica@gmail.com www.monicamontella.it Indice 1) Indebitamento strutturale e PIL potenziale 1) La regola della spesa
DettagliISTITUZIONI DI ECONOMIA (a.a ) PROVE D ESAME
Giuseppe Garofalo Dipartimento di Economia pubblica Facoltà di Economia Università degli studi di Roma La Sapienza ISTITUZIONI DI ECONOMIA (a.a. 1999-2000) PROVE D ESAME Prova intermedia di Macro (4-3-2000)
DettagliComunità, ossia un elevato livello di occupazione e una crescita sostenibile e non inflazionistica.
Il Trattato di Maastricht attribuisce la responsabilità per la politica monetaria unica alla BCE, affidandole un obiettivo primario, il mantenimento della stabilità dei prezzi. Senza pregiudicare tale
DettagliCapitolo 2 Esercizi svolti
Capitolo 2 Esercizi svolti Esercizio 2.1 L Economia del nostro Paese è basata sulla produzione di cioccolato e di tutto ciò che è necessario per tale attività. Per il 2009 abbiamo raccolto queste specifiche
DettagliDIRITTO EUROPEO DEI BILANCI PUBBLICI L ATTUAZIONE DELLA RIFORMA DEL2012. Dott.ssa Chiara Bergonzini
DIRITTO EUROPEO DEI BILANCI PUBBLICI L ATTUAZIONE DELLA RIFORMA DEL2012 Dott.ssa Chiara Bergonzini chiara.bergonzini@unife.it L iter della riforma costituzionale Sede referente (Commissioni) Assemblea
DettagliAlessandro Scopelliti.
Alessandro Scopelliti alessandro.scopelliti@unirc.it Il tasso di crescita ed il tasso di disoccupazione negli USA dal 1970 ad oggi Nel grafico precedente sono state riportate le variazioni del Pil e della
DettagliCapitolo 15: il debito pubblico
MACROECONOMICS N. GREGORY MANKIW MARK P. TAYLOR Capitolo 15: il debito pubblico Prof. Lucia Visconti Parisio Indebitamento nell E.U.-15 Country Gov Debt (% of GDP) Country Gov Debt (% of GDP) Greece 107.5
DettagliLo stato al punto di vista dell economia Ruolo e dimensione del settore pubblico SAVERIA CAPELLARI
Lo stato al punto di vista dell economia Ruolo e dimensione del settore pubblico SAVERIA CAPELLARI 2016-2017 OutlineIl ruolo dello Stato nell economia Stato regolatore Stato come produttore di Beni Stato
DettagliVARIABILI MACROECONOMICHE FONDAMENTALI. sono i principali indicatori dello stato di salute di una economia. come le misuriamo:
1 VARIABILI MACROECONOMICHE FONDAMENTALI sono i principali indicatori dello stato di salute di una economia come le misuriamo: produzione aggregata prodotto interno lordo (PIL) inflazione tasso di inflazione
DettagliCapitolo10: il modello IS-LM
MACROECONOMICS N. GREGORY MANKIW MARK P. TAYLOR Capitolo10: il modello IS-LM Prof. Lucia Visconti Parisio Sommario La curva IS e la sua derivazione da: La c.d. croce keynesiana Il modello dei fondi prestabili
DettagliUniversità di Bari Facoltà di Economia ESAME DI MACROECONOMIA 25.07.11 (VERSIONE A) COGNOME NOME MATRICOLA
Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DI MACROECONOMIA 25.07.11 (VERSIONE A) COGNOME NOME MATRICOLA 1) A Ω B Ω C Ω D Ω 2) A Ω B Ω C Ω D Ω 3) A Ω B Ω C Ω D Ω 4) A Ω B Ω C Ω D Ω 5) A Ω B Ω C Ω D Ω
DettagliFINANZA PUBBLICA, COSTITUZIONE E UNIONE EUROPEA
FINANZA PUBBLICA, COSTITUZIONE E UNIONE EUROPEA Stato costituzionale democratico di diritto = Stato sociale Art. 3 comma 2 Cost.: È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e
DettagliL attuazione del principio costituzionale del pareggio di bilancio Legge 243 del 2012
REGIONE ABRUZZO Consiglio Regionale dell Abruzzo L attuazione del principio costituzionale del pareggio di bilancio Legge 243 del 2012 a cura del Servizio Analisi Economica, Statistica e Monitoraggio Con
DettagliIl sistema previdenziale dei Consulenti del Lavoro
ENPACL Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza per i Consulenti del Lavoro Il sistema previdenziale dei Consulenti del Lavoro Equità, sostenibilità, opportunità Viterbo, 8 aprile 2016 1) Quanto rende
DettagliRegole di bilancio europee e istituzioni nazionali. Come rendere la sostenibilità delle finanze pubbliche un patrimonio comune
Regole di bilancio europee e istituzioni nazionali. Come rendere la sostenibilità delle finanze pubbliche un patrimonio comune Chiara Goretti Associazione stampa parlamentare 15 aprile 2014 Sintesi Regole
Dettagli