STABILIZZATORI AUTOMATICI E TEORIA DEL DEBITO PUBBLICO
|
|
- Martina Casali
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 DETERMINAZIONE DEL LIVELLO DELL ATTIVITA ECONOMICA STABILIZZATORI AUTOMATICI E TEORIA DEL DEBITO PUBBLICO Principio della domanda effettiva Offerta elastica Prezzi fissi Non pieno utilizzo della capacità produttiva IL LIVELLO DEL REDDITO dipende: dalle componenti autonome della domanda aggregata (investimenti, esportazioni, spesa pubblica) e dal moltiplicatore, che a sua volta dipende da: propensione al consumo aliquote fiscali DETERMINAZIONE DEL LIVELLO DELL ATTIVITA ECONOMICA Y = C + I C = cy Y = I Componenti autonome della domanda aggregata c Moltiplicatore
2 GLI EFFETTI DELLE VARIABILI FISCALI Secondo l impostazione keynesiana, il livello dell attività economica aumenta se aumentano le spese calano le aliquote fiscali RISULTATI DI BASE DELLA TEORIA DELLA POLITICA FISCALE IN UN ECONOMIA CHIUSA Le voci del bilancio pubblico influiscono sull attività economica con diversa efficacia, a parità di gettito e spesa operando attraverso canali differenziati MODELLO CON IMPOSTA DIRETTA SUL REDDITO T= T + ty Y = C + I + G Moltiplicatore C = c YD (m) YD = Y-T Y T = Y(1-t) - T 1 Y = (I + G - ct ) 1 - c(1-t) Componenti autonome GLI EFFETTI DELLE VARIABILI FISCALI Tre strumenti di politica fiscale: G, T, t Effetto su Y di: G : m G - T : c m T - t : c my t ove m = 1/[1-c/(1-t)] è il moltiplicatore
3 I CANALI DI TRASMISSIONE TD CSw CSs TC AP PS INT CG IG Q = C + I + CG + IG C = c YD p c p c = f (t( c, t s ) YD = pq - CSs- TD - CSw + PS + αint I CANALI DI TRASMISSIONE DEGLI EFFETTI DELLE VARIABILI FISCALI Componenti che influiscono direttamente sulla domanda aggregata (CG e IG) sul reddito monetario disponibile (T, PS, INT) e quindi su C sul livello dei prezzi e quindi su C (aliquote di CSs e di TC) I CANALI DI TRASMISSIONE DEGLI EFFETTI DELLE VARIABILI FISCALI In economia aperta bisogna anche tenere conto del diverso effetto di breve periodo delle aliquote dei CSs e di TC sulla competitività: i contributi sociali influiscono sulla competitività, le imposte indirette tipo IVA sono neutrali LA FORMAZIONE DEI PREZZI SECONDO IL MARK-UP p c = (1+t c ) q w(1+t s) u Mark-up >1 CLUP Prezzo alla produzione
4 I CANALI DI TRASMISSIONE I CANALI DI TRASMISSIONE Y = A A= [I + G + c(ps + αint)/ )/p c ] c h(t, t c, t s, t w ) h < 1 Esempio: Imposta diretta T = ty 1 Y = A 1 - c (1- t) h = 1-t 1 t < 1 h = (1-t) (1+t c ) [1- (t s +t w )/q(1+t s )] Esempio: Imposta indiretta T c = t c pc 1 Y = A 1 c/(1+t c ) h = 1-1 1/(1+t c ) < 1 FLESSIBILITÀ AUTOMATICA DEL BILANCIO Il saldo del bilancio pubblico è influenzato dal livello dell attività economica. Maggiore attività economica genera maggiori entrate e minori spese (sussidi di disoccupazione) e quindi minori disavanzi FLESSIBILITÀ AUTOMATICA DEL BILANCIO D = G - T T = T + ty D = G - T - ty = f(y)
5 STABILIZZATORI AUTOMATICI STABILIZZATORI AUTOMATICI Sono parametri del sistema fiscale (aliquote di imposte, sussidi automatici) che hanno un effetto Y Y max di stabilizzazione del ciclo automatico, perché agiscono senza bisogno di interventi discrezionali Y min t STABILIZZATORI AUTOMATICI STABILIZZATORI AUTOMATICI Y Y max Y Y=Y + da/(1-c) Y=Y + da/(1-c(1 c(1-t)) Y=Y Y min Y=Y - da/(1-c(1 c(1-t)) Y=Y - da/(1-c) t1 t2 t3 t4 t 0 t 0 t 1 t 2 t
6 STABILIZZATORI AUTOMATICI parametri del sistema fiscale che hanno l effetto di ridurre il valore del moltiplicatore (fattore h) correggere parzialmente l effetto ciclico STABILIZZATORI AUTOMATICI Un esempio: in assenza di stabilizzatori, con una propensione marginale al consumo pari al 72,% il moltiplicatore è pari a 3,57 con parametri fiscali (aliquote) dell ordine di grandezza di quelli dell economia italiana di oggi, il moltiplicatore è pari a 1,72 IL DEBITO PUBBLICO In che senso un debito pubblico crescente costituisce un problema per un economia? Da quali fattori dipende la crescita del debito? CHE COS È IL DEBITO PUBBLICO E una variabile di stock, pari alla cumulata dei saldi di bilancio (flussi) di uno stato dalla sua formazione al momento attuale E costituito sia da moneta che da titoli obbligazionari
7 DEBITO PUBBLICO E DISAVANZO DEBITO PUBBLICO GENERAZIONI FUTURE E DISTRIBUZIONE DELL ONERE t-1 B t-1 D t t B t = B t-1 + D t B t t+1 t = Σ D s S=t tempo imposta debito interessi (5%) imposte per il servizio del debito D t = G p t + INT t - T t = D p t + INT t n EQUIVALENZA TRA PRESTITO E IMPOSTA = -50 0,05 TEOREMA DELL EQUIVALENZA RICARDIANA Prestito e imposta sono strumenti equivalenti di finanziamento di spese straordinarie Entrambi gravano esclusivamente sulle generazioni presenti
8 PRECISAZIONI AL TEOREMA DELL EQUIVALENZA RICARDIANA Il ricorso al debito anziché all imposta può ridurre l incentivo all accumulazione Nel caso di ricorso al debito estero i rischi di crisi tendono ad essere più elevati DEBITO ESTERO GENERAZIONI FUTURE E DISTRIBUZIONE DELL ONERE tempo imposta debito interessi (5%) imposte per il servizio del debito n PERCHÉ CI SI DEVE PREOCCUPARE DI UN DEBITO Aumenta ELEVATO? la spesa per interessi e quindi la pressione fiscale Possono salire i tassi di interesse (crowding out) Possono crearsi situazioni di insostenibilità del debito e manifestarsi crisi finanziarie CONTENUTO DELLA LEZIONE I limiti del debito pubblico La politica di stabilizzazione nell UM
9 (1944) Quali sono le tendenze di lungo periodo del rapporto: debito/pil? spesa per interessi/pil (onere del debito)? Crescita costante del Pil Tasso di interesse costante Politica di disavanzo costante rispetto al Pil Ipotesi: Y t = (1+g)Y t-1 INT t = r B t-1 D t = αy t Variabili di interesse: b t =B t /Y t θ t = INT t /Y t B t = B t-1 + D t B t = B t-1 + αy t Dividiamo per Y t b 1 t-1 B t B t-1 αy = t 1+g + Y t Y t Y t B t-1 Y t-1 b t = + α Y t-1 Y t
10 b 0 (=B/Y)= 60% g = -3% α (=D/Y) = 0 b b t-1 t = + α (1+g) b t = k b t-1 + α k <1 se g > b 0 = 60% g = 3% α = 0 b 0 (=B/Y)= 60% g = 3% α (=D/Y) = 3%
11 b 0 = 60% g = 3% α = Il valore di b di lungo periodo Si pone b t = b t-1 = b b b = + α (1+g) b = α (1+g) g se g > 0 L onere del debito θ INT t = rb rb t-1 t-1 θ t = = Y t Y t (1+g) Nel lungo periodo b = b t-1 θ t = r α g Un analisi attenta evidenzia che la regola prevista da Domar implica un adeguamento della pressione fiscale per evitare che la spesa per interessi determini una crescita abnorme della spesa in rapporto al PIL. E l aumento della pressione fiscale per finanziare la spesa per interessi che assicura sostenibilità, assicurando una crescita bilanciata del debito rispetto al PIL.
12 L onere del debito è l aumento della pressione fiscale necessaria a finanziare interessi G1 T1 = α Y1 (g t) Y 1 = α Y1 g-t = α G2 + INT2 T2 = α Y2 G n + INT n T n = α Y n g Y n + INT n - t n Y n = α Y n g Y n + INT n [ t +(t n -t)] Y n = α Y n (g t) Y n + INT n (t n t) Y n = α Y n INT n / Y n = t n - t Ipotesi di disavanzo primario costante rispetto al Pil D t = β Y t + r B t-1 Y t = (1+g)Y t-1 INT = r B t-1 B t = B t-1 + D t = B t = B t-1 + βy t + rb t-1 = B t = (1+r)B t-1 + βy t (1+r) b t = b t-1 + β (1+g) IL RAPPORTO DEBITO/PIL dipende da quattro fattori: b t-1, la politica fiscale del passato r, la politica monetaria corrente g, la crescita dell economia β, la politica fiscale del governo in carica
13 Un valore non crescente di b è compatibile con un disavanzo primario costante rispetto al Pil solo se g > r Se g<r il controllo di b può essere effettuato solo realizzando avanzi primari Saldo primario che arresta la crescita di b (1+r) b t = b t-1 + β (1+g) pongo b t = b t-1 e ricavo β β = g - r 1+ g b t SALDO PRIMARIO E SALDO PRIMARIO CHE ARRESTA LA CRESCITA DI B T Saldo primario Saldo che arresta ,0 10,0 5,0 0,0-5,0-10,0 saldo primario saldo stabilizzante
STABILIZZATORI AUTOMATICI E TEORIA DEL DEBITO PUBBLICO
Lezione 10 STABILIZZATORI AUTOMATICI E TEORIA DEL DEBITO PUBBLICO DETERMINAZIONE DEL LIVELLO DELL ATTIVITA ECONOMICA Principio della domanda effettiva Offerta elastica Prezzi fissi Non pieno utilizzo della
DettagliPrincipio della domanda effettiva Offerta elastica Prezzi fissi Non pieno utilizzo della capacità produttiva
Lezione nona DETERMINAZIONE DEL LIVELLO DELL ATTIVITA ECONOMICA NEL MODELLO KEYNESIANO FLESSIBILITA AUTOMATICA E TEORIA DEL DEBITO PUBBLICO Principio della domanda effettiva Offerta elastica Prezzi fissi
DettagliCapitolo IV. La teoria del debito pubblico
Capitolo IV. La teoria del debito pubblico IL DEBITO PUBBLICO In che senso un debito pubblico crescente costituisce un problema per un economia? Da quali fattori dipende la crescita del debito? CHE COS
DettagliLa teoria del debito pubblico
Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, Il Mulino, 2010 1 Capitolo IV. IL DEBITO PUBBLICO La teoria del debito pubblico In che senso un debito pubblico crescente costituisce un problema per un
DettagliLa teoria del debito pubblico e gli stabilizzatori automatici
Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, Il Mulino, 2010 1 Capitolo IV. IL DEBITO PUBBLICO La teoria del debito pubblico e gli stabilizzatori automatici In che senso un debito pubblico crescente
DettagliIL FEDERALISMO ALL INSU. Il Federalismo verso l alto L Unione Europea e il PSC. Obiettivi dell UE IL FEDERALISMO ALL INSU
Lezione tredicesima IL FEDERALISMO ALL INSU Il Federalismo verso l alto L Unione Europea e il PSC Perché esiste l Unione Europea? Aspetti politici: la pace, la politica estera Aspetti economici:la politica
DettagliLa teoria del debito pubblico
Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, Il Mulino, 12 1 Capitolo IV. IL DEBITO PUBBLICO La teoria del debito pubblico In che senso un debito pubblico crescente costituisce un problema per un
DettagliFlessibilità automatica del bilancio
Lezione tredicesima Flessibilità automatica del bilancio Obiettivo Richiamare elementi di macroeconomia per sviluppare i concetti di: Flessibilità automatica di bilancio Stabilizzatore automatico Saldo
DettagliLezione 12. Flessibilità automatica di bilancio Stabilizzatori automatici Saldo strutturale
Lezione 12 Flessibilità automatica di bilancio Stabilizzatori automatici Saldo strutturale 1 Obiettivo Richiamare elementi di macroeconomia relativi alle nozioni di Stabilizzatori automatici Flessibilità
DettagliPolitica Economica A.A IL MERCATO DEI BENI
Politica Economica A.A. 2016-2017 IL MERCATO DEI BENI Prof. Marco Mele UNINT UNITE mail: marco.mele@unint.eu dott.ssa Cristiana Fiorelli Ph.D student in GIASDI mail: cfiorelli@unite.it DISCLAIMER Le nozioni
DettagliEconomia e Politica Monetaria. Il Debito Pubblico e la Crisi dei Debiti Sovrani
Economia e Politica Monetaria Il Debito Pubblico e la Crisi dei Debiti Sovrani Il Debito Pubblico In un certo senso il debito pubblico non è tanto diverso dal debito privato: entrambi hanno origine da
DettagliL zione n 3.2 E tens n ione n e de d l m o m de d llo R dd d i d to-sp S e p sa: il settore pubblico
Lezione 3.2 Estensione del modello Reddito-Spesa: il settore pubblico Non abbiamo fatto cenno ad una questione fondamentale: l intervento dello Stato influisce o no nella crescita economica di un Paese?
DettagliPolitica fiscale. è la manovra del bilancio dello Stato che ha per obiettivo una variazione del reddito e dell occupazione nel breve periodo
Politica fiscale Politica fiscale è la manovra del bilancio dello Stato che ha per obiettivo una variazione del reddito e dell occupazione nel breve periodo Saldo complessivo B s Entrate = T tot. Spese
DettagliPolitica economica Paolo Paesani A.A DOMANDE DI RIPASSO
Capitolo 5 Politica economica Paolo Paesani A.A. 2018-2019 DOMANDE DI RIPASSO 1. Illustrare le voci principali che compaiono dal lato delle Entrate nel bilancio dello Stato fornendo esempi per ogni tipologia.
DettagliE. Il ruolo dello Stato
E. Il ruolo dello Stato Aggiungere lo Stato alla domanda aggregata AD = C + I + G + NX Lo Stato entra nella domanda aggregata attraverso: Spesa pubblica: esogena; sposta verso l alto la curva AD Consumo:
DettagliEsercizi del Capitolo 3
Esercizi del Capitolo 3 Esercizio 2 Supponiamo che l economia sia descritta dalle seguenti equazioni di comportamento: C = 80 + 0,8 YD I = 60 G = 60 T = 20 Calcolate: a) Il Pil di equilibrio (Y). b) Il
DettagliUniversità di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO DI ECONOMIA POLITICA II del (VERSIONE A) COGNOME NOME
Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO DI ECONOMIA POLITICA II del 19.06.1012 (VERSIONE A) COGNOME NOME MATRICOLA Corso. 1) A Ω B Ω C Ω D Ω 2) A Ω B Ω C Ω D Ω 3) A Ω B Ω C Ω D Ω 4) A Ω
DettagliPolitica fiscale: Stabilizzazione
Politica economica Sapienza Università di Roma Politica fiscale: Stabilizzazione Giovanni Di Bartolomeo Sapienza Università di Roma Tasse e finanziamento della spesa Somma fissa: fissato l ammontare in
DettagliMacroeconomia. Mauro Visaggio Anno accademico CAPITOLO 5 Modello reddito- spesa: il ruolo della domanda effettiva
Mauro Visaggio Anno accademico 2015-16 CAPITOLO 5 Modello reddito- spesa: il ruolo della domanda effettiva Mauro Visaggio CAPITOLO 5 1 / 72 Copyright 2013 The McGraw-Hill Companies srl 1 2 3 4 5. 6 Mauro
DettagliSCHEMA delle LEZIONI della QUINTA SETTIMANA
Corso di Istituzioni di economia, Corso di Laurea in Ing. Gestionale, II canale (M-Z), A.A. 2010-2011. Prof. R. Sestini SCHEMA delle LEZIONI della QUINTA SETTIMANA Corso di Macroeconomia, Corso di Laurea
DettagliUniversità di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO DI ECONOMIA POLITICA II del (VERSIONE A) COGNOME NOME
Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO DI ECONOMIA POLITICA II del 29.04.11 (VERSIONE A) COGNOME NOME MATRICOLA Corso. 1) A Ω B Ω C Ω D Ω 2) A Ω B Ω C Ω D Ω 3) A Ω B Ω C Ω D Ω 4) A Ω B
DettagliCapitolo 4 Reddito e spesa
Capitolo 4 Reddito e spesa Offerta e domanda aggregata Offerta aggregata (Y): quantità di beni e servizi che un sistema economico è in grado di produrre in un determinato periodo. Dipende dai fattori produttivi
DettagliIl modello Keynesiano reddito-spesa con settore pubblico. Corso di macroeconomia 2013
Il modello Keynesiano reddito-spesa con settore pubblico Corso di macroeconomia 2013 La contabilità economica nazionale in presenza del settore pubblico Il Pil comprende ora non solo i beni e servizi prodotti
DettagliMoneta e Finanza Internazionale. La trasmissione della politica monetaria nei modelli statici e deterministici
Moneta e Finanza Internazionale La trasmissione della politica monetaria nei modelli statici e deterministici Strumenti di politica monetaria, BCE 1. Manovra dei tassi ufficiali (corridoio) a) Tasso sui
DettagliEsempi di integrazione tra Matematica Statistica ed Economia
IV^ Conferenza AEEE Italia Trento, Muse 3 giugno 2017 Workshop matematica-statistica Esempi di integrazione tra Matematica Statistica ed Economia 1. Rappresentazioni grafiche 2. Calcoli 3. Potente è la
DettagliINDICE SOMMARIO. Capitolo 1 MODELLI DI POLITICA ECONOMICA. 1. Concetti introduttivi... Pag. 31
INDICE SOMMARIO Prefazione... Lista degli acronimi... Pag. VII» XVII Capitolo 1 MODELLI DI POLITICA ECONOMICA 1. Concetti introduttivi... Pag. 1 2. Dal modello di analisi al modello di politica economica
DettagliMacroeconomia
Corso di laurea in Scienze internazionali e diplomatiche corso di Macroeconomia 2017-2018 LA DOMANDA AGGREGATA NEL LUNGO PERIODO EQUILIBRO DOMANDA OFFERTA POLITICA FISCALE La domanda aggregata nel lungo
DettagliIndice. Biografi e autori L editore ringrazia Prefazione all edizione americana Prefazione all edizione italiana. 3 1 Introduzione alla macroeconomia
XVII XXI XXIII XXXIII Biografi e autori L editore ringrazia Prefazione all edizione americana Prefazione all edizione italiana 3 1 Introduzione alla macroeconomia 3 1.1 Di che cosa si occupa la macroeconomia?
DettagliMoneta e Finanza Internazionale
Moneta e Finanza Internazionale Prof. Salvatore Nisticò email: salvatore.nistico@uniroma1.it http://www.diss.uniroma1.it/moodle2/course/view.php?id=342 Orari: Lunedì 18:00 20.00 Aula Blu 5 Giovedì 18:00
DettagliEconomia e Politica Monetaria. La trasmissione della politica monetaria: oltre il modello IS-LM
Economia e Politica Monetaria La trasmissione della politica monetaria: oltre il modello IS-LM La politica monetaria nel modello IS-LM Equilibrio sul mercato dei beni (curva IS): Y = C + I + G Consumo
DettagliSintesi Modello del moltiplicatore
Sintesi Modello del moltiplicatore Spostamenti della DA La Da si sposta, tra l altro, a causa di: maggiore/minore incertezza che determina variazione nei consumi delle famiglie e mutamento delle aspettative
DettagliLezione 7 Il modello del moltiplicatore
Lezione 7 Il modello del moltiplicatore Un breve riepilogo In un sistema economico, l equilibrio viene determinato dall incontro tra la domanda aggregata (DA) e l offerta aggregata (OA). Il loro incontro
DettagliIl prodo(o, nel breve periodo
Il prodo(o, nel breve periodo Prodotto potenziale massimo prodotto che un economia potrebbe produrre se tutti i fattori della produzione fossero pienamente occupati Prodotto corrente prodotto attuale del
DettagliAlcuni temi introduttivi
xiii Alcuni temi introduttivi 1 Ca p i t o l o 1 Introduzione alla macroeconomia, la contabilità nazionale 1 1.1 L oggetto della macroeconomia 2 1.2 Il metodo della teoria macroeconomica 3 1.3 Dalla microeconomia
DettagliIndice. 1. La contabilità nazionale Domanda aggregata, reddito, occupazione: il modello reddito-spesa (Y-Z) 29. pag.
Indice Introduzione XI 1. La contabilità nazionale 1 1.1. Introduzione 1 1.2. Nozioni preliminari 1 1.3. Il Prodotto Interno Lordo (PIL) 5 1.4. PIL nominale, PIL reale e deflatore implicito del PIL 8 1.5.
DettagliCapitolo II. Un quadro della finanza pubblica in Italia
Capitolo II. Un quadro della finanza pubblica in Italia Sommario I. Definire i soggetti della finanza pubblica II. Tracciare un profilo quantitativo della finanza pubblica in Italia Conto economico consolidato
DettagliCapitolo 23 Il modello del moltiplicatore
Capitolo 23 Il modello del moltiplicatore Argomenti Il modello di base del moltiplicatore La politica fiscale nel modello del moltiplicatore Il modello di base del moltiplicatore Il modello del moltiplicatore
DettagliI ESERCITAZIONE MACROECONOMIA
I ESERCITAZIONE MACROECONOMIA Il debito pubblico Definizione Perché si rapporta il debito pubblico con il PIL? L interpretazione ricardiana del debito pubblico Il debito pubblico italiano Da cosa dipende
DettagliDOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette)
In una ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla e a una delle due domande a risposta aperta, e risolvere l esercizio. DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione
DettagliRipasso Macroeconomia. Economia del territorio e dello sviluppo
Ripasso Macroeconomia Economia del territorio e dello sviluppo Principali variabili macroeconomiche PIL reale, PIL nominale e PIL pro capite Tasso di disoccupazione Tasso di inflazione PIL: produzione
DettagliIl modello keynesiano completo illustrato graficamente
Il modello keynesiano completo illustrato graficamente Indice delle slide Il reddito Le ipotesi keynesiane Equilibrio fra domanda e offerta La domanda Le istituzioni Il comportamento delle istituzioni
DettagliReddito e Spesa: Il Mercato dei Beni
Reddito e Spesa: Il Mercato dei Beni Alessandro Scopelliti Università di Reggio Calabria e University of Warwick alessandro.scopelliti@unirc.it 1 1. La composizione del Pil 2 1. La composizione del Pil
Dettagli3. Determinazione del reddito di equilibrio (modello keynesiano) con diverse ipotesi
Esercizi Macroeconomia 1. Calcolo valore PIL secondo diversi metodi 2. PIL e inflazione 3. Determinazione del reddito di equilibrio (modello keynesiano) con diverse ipotesi Esercizio 1 Calcolo del PIL
DettagliUniversità di Bari Facoltà di Economia ESAME DI MACROECONOMIA (VERSIONE A) COGNOME NOME MATRICOLA
Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DI MACROECONOMIA 18.06.11(VERSIONE A) COGNOME NOME MATRICOLA 1) A Ω B Ω C Ω D Ω 2) A Ω B Ω C Ω D Ω 3) A Ω B Ω C Ω D Ω 4) A Ω B Ω C Ω D Ω 5) A Ω B Ω C Ω D Ω
DettagliUniversità di Bari Facoltà di Economia ESAME DI MACROECONOMIA (VERSIONE A)
Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DI MACROECONOMIA 30.01.13 (VERSIONE A) COGNOME NOME MATRICOLA 1) A B C D 2) A B C D 3) A B C D 4) A B C D 5) A B C D 6) A B C D 7) A B C D 8) A B C D 9) A B
Dettagliw p = f z Se w = w, cioè i salari monetari sono fissialvalore w, possiamo riscrivere: p = w f + z, cioè ln prezzi =lnsalari ln produttività + markup
Capitolo 8 Il breve periodo Esamineremo ora un economia imperfettamente concorrenziale nel breve periodo. Abbiamo già caratterizzato questa situazione con una AS orizzontale. L ipotesi di concorrenza imperfetta
DettagliCapitolo 10. La domanda aggregata, I. Capitolo 10: La domanda aggregata, I
Capitolo 10 La domanda aggregata, I 1 Il percorso La domanda aggregata, I La curva IS La croce keynesiana Il modello dei capitali di prestito La curva LM La teoria delle preferenze per la liquidità Il
DettagliMacroeconomia in economia aperta: Mundell-Fleming
Politica economica Sapienza Università di Roma Macroeconomia in economia aperta: Mundell-Fleming Giovanni Di Bartolomeo Sapienza Università di Roma Economia aperta Modello di Mundell-Fleming studio della
DettagliPRIMA ESERCITAZIONE MACROECONOMIA
PRIMA ESERCITAZIONE MACROECONOMIA Questa esercitazione si compone di quattro parti, ciascuna riguardante gli argomenti svolti in aula a lezione. Per ciascun argomento, trovate un esercizio che sarà svolto
DettagliKrugman et al., L ESSENZIALE DI ECONOMIA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2007
1 Attenzione! Il profitto per unità di prodotto può variare perché 1. a parità di costo (per unità di prodotto) varia il prezzo (per unità di prodotto) Ci si muove LUNGO la curva OA Oppure perchè 2. a
DettagliProva intermedia del 2 arile 2019
Corso di laurea magistrale in Economia e strategie per i mercati internazionali Anno accademico 2018-2019 Insegnamento di Economia Pubblica (8 CFU, secondo anno) Prof. Ernesto Longobardi Prova intermedia
Dettaglii-x_1-179_imbriani_07.qxp :10 Pagina V Indice
i-x_1-179_imbriani_07.qxp 20-04-2007 11:10 Pagina V 3 CAPITOLO 1 Introduzione alla macroeconomia 3 1.1 L oggetto della macroeconomia 5 1.2 Dalla microeconomia alla macroeconomia 6 1.3 La produzione e la
DettagliIl debito pubblico. Definizioni e qualche cenno alle questioni centrali
Il debito pubblico. Definizioni e qualche cenno alle questioni centrali 2017-2018 Elementi sul debito pubblico Si può affermare in prima approssimazione he il debito pubblico non è molto diverso da quello
DettagliPolitica fiscale, settore pubblico e debito pubblico
Politica economica (A-D) Sapienza Università di Rome Politica fiscale, settore pubblico e debito pubblico Giovanni Di Bartolomeo Sapienza Università di Roma La politica fiscale Consiste nell uso del bilancio
DettagliCapitolo 10 La domanda aggregata, I. Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore 2004 Capitolo 10: La domanda aggregata, I 1
Capitolo 10 La domanda aggregata, I 1 Il percorso La domanda aggregata, I La curva IS La croce keynesiana Il modello del mercato dei fondi mutuabili La curva LM La teoria della preferenza per la liquidità
DettagliMercato dei beni. La composizione del Pil Consumo (C): beni e servizi acquistati dai consumatori
Mercato dei beni La composizione del Pil Consumo (C): beni e servizi acquistati dai consumatori Investimento (I): talvolta chiamato investimento fisso per distinguerlo dalle scorte di magazzino. E la somma
DettagliPATTO DI STABILITA E CRESCITA
Lezione 11 PATTO DI STABILITA E CRESCITA IL TRATTATO DI MAASTRICHT Dal 1 gennaio 1999, 11 paesi europei, fra cui l Italia, hanno avviato l Unione Economica e Monetaria (UM) Non hanno aderito UK, Danimarca,
DettagliPATTO DI STABILITA E CRESCITA
Lezione 19 PATTO DI STABILITA E CRESCITA IL TRATTATO DI MAASTRICHT Dal 1 gennaio 1999, 11 paesi europei, fra cui l Italia, hanno avviato l Unione Economica e Monetaria (UM) Non hanno aderito UK, Danimarca,
DettagliPolitica fiscale e settore pubblico
Politica economica (A-D) Sapienza Università di Rome Politica fiscale e settore pubblico Giovanni Di Bartolomeo Sapienza Università di Roma La politica fiscale Consiste nell uso del bilancio dello stato
Dettagli2. «Un aumento del tasso d inflazione produce costi per gli agenti economici». Discutere la frase precedente.
PRIMO ESONERO PROVA A 23 APRILE 2014 1. Nell ambito del modello reddito-spesa spiegare economicamente il motivo per cui un aumento di 100 di spesa pubblica risulta più espansivo di un aumento di 100 di
DettagliIl Modello IS-LM chiuso
Lezione 4.1 Il Modello IS-LM chiuso Sir John Richard Hicks Nel 1937 formalizzò il sistema keynesiano elaborando uno schema che considera congiuntamente gli aspetti reali e monetari attraverso due curve
DettagliUniversità di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO DI ECONOMIA POLITICA II del (VERSIONE A) COGNOME NOME
Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO DI ECONOMIA POLITICA II del 18.02.011 (VERSIONE A) COGNOME NOME MATRICOLA Corso. 1) A Ω B Ω C Ω D Ω 2) A Ω B Ω C Ω D Ω 3) A Ω B Ω C Ω D Ω 4) A Ω B
DettagliCapitolo 11 La domanda aggregata, II. Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore 2004 Capitolo 11: La domanda aggregata, II 1
Capitolo 11 La domanda aggregata, II 1 2 Il percorso La domanda aggregata, II Modello IS-LM per studiare: Come a) gli shock e b) le politiche economiche influiscono su reddito e tasso di interesse quando
DettagliSpesa effettiva e spesa programmata Nella Teoria Generale Keynes ha ipotizzato che il reddito totale prodotto da un economia nel breve periodo sia
Spesa effettiva e spesa programmata Nella Teoria Generale Keynes ha ipotizzato che il reddito totale prodotto da un economia nel breve periodo sia determinato in larga misura dalla domanda La spesa effettiva
DettagliCAPITOLO 1 UN VIAGGIO INTORNO AL MONDO
CAPITOLO 1 UN VIAGGIO INTORNO AL MONDO Qual è attualmente il principale problema economico degli Stati Uniti? Quali sono le cause del deficit di bilancio degli Stati Uniti? Fate un confronto tra la performance
DettagliPolitica economica (A-D) Sapienza Università di Rome. Politica fiscale. Giovanni Di Bartolomeo Sapienza Università di Roma
Politica economica (A-D) Sapienza Università di Rome Politica fiscale Giovanni Di Bartolomeo Sapienza Università di Roma Argomenti La politica fiscale e il bilancio dello stato Il debito pubblico Le politiche
DettagliL ESSENZIALE DI ECONOMIA
Paul KRUGMAN Robin WELLS Martha L. OLNEY L ESSENZIALE DI ECONOMIA Capitolo 17: La politica fiscale ENTRATE IND T USCITE Cg TR INT Ig DOMANDA AGGREGATA C + I + G (=CG+IG) REDDITO DISPONIBILE YD=Y-T+TR+INT
DettagliScheda Insegnamento Introduzione all economia 2 (microeconomia 1) Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza a. a. 2008/09
Insegnamento: INTRODUZIONE ALL ECONOMIA 2 (MACROECONOMIA 1) Codifica: 50903141 Docente Responsabile: Antonio Aquino Crediti Formativi (CFU): 5 SSD (settore scientifico disciplinare): SECS-P/01 Ore di lezione
DettagliIl modello IS-LM Lezione Capitolo 26
Il modello IS-LM Lezione 3.1 - Capitolo 26 Chiara Falco chiara.falco@unimib.it Universitá degli Studi di Milano-Bicocca Scienze dell organizzazione a.a. 2017-2018 1 / 27 Outline 1 Introduzione 2 La curva
DettagliPolitica Economica (Clemif) Esercitazione 2: Debito pubblico
Politica Economica (Clemif) Esercitazione 2: Debito pubblico TA: Francesca Diluiso 12 marzo 2015 Richiami teorici Le politiche di bilancio non hanno effetti solo su Y. Hanno effetti anche sul saldo del
DettagliUniversità di Bari Facoltà di Economia ESONERO DEL CORSO MACROECONOMIA Del VERSIONE A COGNOME NOME MATRICOLA PROFESSORE
Università di Bari Facoltà di Economia ESONERO DEL CORSO MACROECONOMIA Del 7.06.2012 VERSIONE A COGNOME NOME MATRICOLA PROFESSORE 1) A Ω B Ω C Ω D Ω 2) A Ω B Ω C Ω D Ω 3) A Ω B Ω C Ω D Ω 4) A Ω B Ω C Ω
DettagliSCIENZA DELLE FINANZE A.A Esercitazione - Debito Pubblico e Saldi di Bilancio TESTO e SOLUZIONI
SCIENZA DELLE FINANZE A.A. 2012-2013 Esercitazione - Debito Pubblico e Saldi di Bilancio TESTO e SOLUZIONI Esercizio 1 Nel 2011 il rapporto debito pubblico/pil del Paese X era pari al 130% e le previsioni
DettagliEconomia Politica. Appunti delle lezioni Massimo Carboni. Influenza della politica monetaria e fiscale sulla domanda aggregata
Economia Politica Appunti delle lezioni Massimo Carboni Influenza della politica monetaria e fiscale sulla domanda aggregata Inquadramento generale In questa unità prendiamo in esame i meccanismi attraverso
DettagliIL MODELLO ECONOMICO DI BASE: RIPASSO
IL MODELLO ECONOMICO DI BASE: RIPASSO 1 Argomenti studiati nel corso di Economia Politica Introduzione e funzionamento dell economia nel lungo periodo o Il modello macroeconomico (capp. 1-3) o Moneta e
DettagliSOLUZIONE. m = (1+0,3-0,8(1-0,30) ) -1 = 2,091 SOLUZIONE
Università degli studi di Bari A. Moro Corso di Laurea magistrale in Consulenza professionale per le aziende Economia dei tributi prof. Ernesto Longobardi e prof. Giuseppe Di Liddo a.a. 2016/2017 Modulo
DettagliIl sistema finanziario cap.10
10-5-2017 Il sistema finanziario cap.10 Svolge la funzione di trasferire risorse finanziarie ai soggetti che ne dispongono a quelli che le impiegano Strumenti finanziari principali (par. 10.2.1) Strumenti
DettagliMacroeconomia (50-74) ESERCIZIO /2018
Macroeconomia (50-74) ESERCIZIO 1-2017/2018 Problemi 1. Modello del moltiplicatore Keynesiano e curva IS. Y 0,i 0 Supponete che l economia sia inizialmente in equilibrio nel punto A, ai valori dal reddito
DettagliUniversità di Bari Facoltà di Economia ESAME DI MACROECONOMIA (VERSIONE A) COGNOME NOME MATRICOLA
Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DI MACROECONOMIA 13.07.11 (VERSIONE A) COGNOME NOME MATRICOLA 1) A Ω B Ω C Ω D Ω 2) A Ω B Ω C Ω D Ω 3) A Ω B Ω C Ω D Ω 4) A Ω B Ω C Ω D Ω 5) A Ω B Ω C Ω D Ω
DettagliMATRICOLA. ESAME DEL CORSO DI MACROECONOMIA Del (VERSIONE A) COGNOME NOME 1) A B C D 2) A B C D 3) A B C D 4) A B C D 5) A B C D 6) A B C D
ESAME DEL CORSO DI MACROECONOMIA Del 29.09. 17 (VERSIONE A) COGNOME NOME MATRICOLA 1) A B C D 2) A B C D 3) A B C D 4) A B C D 5) A B C D 6) A B C D 7) A B C D 8) A B C D 9) A B C D 10) A B C D 11) A B
DettagliIl mercato dei beni. Politica Economica (a.a ) Rebecca Pietrelli. Sapienza - Università di Roma. 2 Marzo 2015
Il mercato dei beni Politica Economica (a.a. 2014-2015) Rebecca Pietrelli Sapienza - Università di Roma 2 Marzo 2015 Rebecca Pietrelli (Sapienza) Il mercato dei beni 2 Marzo 2015 1 / 30 Gli ingredienti
DettagliI conti degli enti territoriali: saldi di bilancio, autonomia tributaria e finanziamento degli investimenti
LA FINANZA TERRITORIALE RAPPORTO 2018 CNEL Roma 12 dicembre 2018 () I conti degli enti territoriali: saldi di bilancio, autonomia tributaria e finanziamento degli investimenti Questioni principali 1. Ruolo
DettagliRISPARMIO, INVESTIMENTO E SISTEMA FINANZIARIO
Università degli studi di MACERATA Facoltà di SCIENZE POLITICHE ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA A.A. 2011/2012 RISPARMIO, INVESTIMENTO E SISTEMA FINANZIARIO Fabio CLEMENTI E-mail: fabio.clementi@unimc.it
DettagliESERCITAZIONI MACROECONOMIA 2
ESERCITZIOI MCROECOOMI 2 CPITOLO 0 Crescita: i fatti principali ) Spiegate cosa si intende per convergenza nella teoria della crescita e mostrate il grafico con cui si rappresenta. 2) Spiegate le regioni
DettagliDomande e esercizi. 05/05/2009 Esercitazione 2 Economia Politica - Terracina
Domande e esercizi 1 1. Si consideri un ipotetica economia in cui si producono tre soli beni, come riportato nella tabella che segue. Se l anno 1 è preso come anno base, qual è il tasso di crescita reale
DettagliPrimo esonero 26/11/ Economia Applicata all Ingegneria 1-2
Primo esonero 26/11/2010 - Economia Applicata all Ingegneria 1-2 ESERCIZIO 1 Si consideri un modello IS-LM chiuso caratterizzato dalle seguenti espressioni: C=200+0,8Yd (funzione del consumo) I=300-600i
DettagliUniversità di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO DI MACROECONOMIA del (VERSIONE A) COGNOME NOME
Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO DI MACROECONOMIA del 25.07. 12 (VERSIONE A) COGNOME NOME MATRICOLA Docente 1) A B C D 2) A B C D 3) A B C D 4) A B C D 5) A B C D 6) A B C D 7) A
DettagliEsercitazioni per il corso di Storia economica (00-49) Parte II 12 maggio 2015
Esercitazioni per il corso di Storia economica (00-49) Parte II 12 maggio 2015 Prof. Michelangelo Vasta 1 Oggi vedremo: (1) Economie di Scala (2) Disoccupazione e Legge di Okun (3) Inflazione e Curva di
DettagliMATRICOLA. Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO DI MACROECONOMIA del (VERSIONE A) COGNOME NOME 1) A B C D 2) A B C D
Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO DI MACROECONOMIA del 12.09.2012 (VERSIONE A) COGNOME NOME MATRICOLA 1) A B C D 2) A B C D 3) A B C D 4) A B C D 5) A B C D 6) A B C D 7) A B C D 8)
DettagliConsumo e Risparmio. studieremo quali sono le determinanti del consumo (e quindi del risparmio)
Consumo e Risparmio In questa lezione: studieremo quali sono le determinanti del consumo (e quindi del risparmio) analizzeremo cosa dicono i fatti empirici studiamo l equilibrio di un economia chiusa nella
DettagliLa spesa aggregata 1
1 La spesa aggregata La spesa aggregata In un economia aperta, la spesa aggregata è divisa in consumi (C) investimenti (I), spesa pubblica (G) ed esportazioni nette (NX). La somma di queste quattro componenti
DettagliMACROECONOMIA. Domande preliminari allo studio del modello della Domanda e Offerta Aggregata
MACROECONOMIA. Domande preliminari allo studio del modello della Domanda e Offerta Aggregata *** Parte I *** Macro aggregati 1. Definisci il PIL, dal punto di vista della domanda aggregata. 2. Definisci
DettagliIl debito pubblico. Il debito pubblico. Docente: Alessandro Sommacal. Anno Accademico
Anno Accademico 2008-2009 Struttura della lezione L evoluzione del rapporto tra debito pubblico e PIL in Italia Innanzitutto deriviamo il vincolo di bilancio dell operatore pubblico che consente di capire
DettagliUniversità di Bari Facoltà di Economia Esame del corso di Macroeconomia Del (VERSIONE A) COGNOME NOME MATRICOLA
Università di Bari Facoltà di Economia Esame del corso di Macroeconomia Del 9.09.11 (VERSIONE A) COGNOME NOME MATRICOLA 1) A Ω B Ω C Ω D Ω 2) A Ω B Ω C Ω D Ω 3) A Ω B Ω C Ω D Ω 4) A Ω B Ω C Ω D Ω 5) A
DettagliDisavanzo e debito pubblico. Le regole europee sulla politica fiscale. Saveria Capellari
Disavanzo e debito pubblico. Le regole europee sulla politica fiscale Saveria Capellari Definizioni di base Debito pubblico: L insieme dei titoli di stato (B) emessi dai Governo per finanziare i propri
DettagliINDICE - SOMMARIO PREFAZIONE DI GIOVANNI SOMOGYI...
INDICE - SOMMARIO PREFAZIONE DI GIOVANNI SOMOGYI... pag. XVII PRESENTAZIONE DELL AUTORE...» XXI Origine e finalità del libro...» XXI Impostazione del libro...» XXII Fonti e bibliografia...» XXIV Contenuti
DettagliUniversità di Bari Facoltà di Economia ESAME DI ECONOMIA POLITICA II novembre 2010 (VERSIONE A) COGNOME NOME MATRICOLA Prof.
Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DI ECONOMIA POLITICA II novembre 2010 (VERSIONE A) COGNOME NOME MATRICOLA Prof. 1) A Ω B Ω C Ω D Ω 2) A Ω B Ω C Ω D Ω 3) A Ω B Ω C Ω D Ω 4) A Ω B Ω C Ω D Ω
DettagliINDICE. PARTE PRIMA Introduzione. Prefazione alla terza edizione italiana Prefazione alla sesta edizione americana Simboli frequentemente utilizzati
00_preliminari 19-09-2006 10:55 Pagina III INDICE Prefazione alla terza edizione italiana Prefazione alla sesta edizione americana Simboli frequentemente utilizzati PARTE PRIMA Introduzione Capitolo 1
Dettagli