Principio della domanda effettiva Offerta elastica Prezzi fissi Non pieno utilizzo della capacità produttiva

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1 Lezione nona DETERMINAZIONE DEL LIVELLO DELL ATTIVITA ECONOMICA NEL MODELLO KEYNESIANO FLESSIBILITA AUTOMATICA E TEORIA DEL DEBITO PUBBLICO Principio della domanda effettiva Offerta elastica Prezzi fissi Non pieno utilizzo della capacità produttiva IL LIVELLO DEL REDDITO dipende: dalle componenti autonome della domanda aggregata (investimenti, esportazioni, spesa pubblica) e dal moltiplicatore, che a sua volta dipende da: propensione al consumo aliquote fiscali DETERMINAZIONE DEL LIVELLO DELL ATTIVITA ECONOMICA Y = C + I+ G C = c(y-t) T = ty Y = (I+G) Componenti autonome della domanda aggregata Moltiplicatore 1 1 c(1-t) FLESSIBILITÀ AUTOMATICA DEL BILANCIO FLESSIBILITÀ AUTOMATICA DEL BILANCIO Il saldo del bilancio pubblico è influenzato dal livello dell attività economica. Maggiore attività economica genera maggiori entrate e minori spese (sussidi di disoccupazione) e quindi minori disavanzi D = G - T T = T + ty D = G - T - ty = f(y) 1

2 Sono parametri del sistema fiscale (aliquote di imposte, sussidi automatici) che hanno un effetto di stabilizzazione del ciclo automatico, perché agiscono senza bisogno di interventi discrezionali Y Y=Y Y=Y + da/(1-c) Y=Y + da/(1-c(1-t)) Y=Y - da/(1-c(1-t)) Y=Y - da/(1-c) t t 1 t 2 t Parametri del sistema fiscale che hanno l effetto di ridurre il valore del moltiplicatore (fattore h) Un esempio: in assenza di stabilizzatori, con una propensione marginale al consumo pari al 72%, il moltiplicatore è pari a 3,57 correggere parzialmente l effetto ciclico con parametri fiscali (aliquote) dell ordine di grandezza di quelli dell economia italiana di oggi, moltiplicatore è pari a 1,72 il IL DEBITO PUBBLICO CHE COS È IL DEBITO PUBBLICO In che senso un debito pubblico crescente costituisce un problema per un economia? Da quali fattori dipende la crescita del debito? E una variabile di stock, pari alla cumulata dei saldi di bilancio (flussi) di uno stato dalla sua formazione al momento attuale E costituito sia da moneta che da titoli obbligazionari 2

3 DEBITO PUBBLICO E DISAVANZO 1 Debito pubblico in % del Pil 1 B t-1 D t B t t Previsioni Prometeia t-1 t 9 8 B t = B t-1 + D t = Σ D s S=t t D t = G p t + INT t -T t = D p t + INT t debito/pil Obiettivo Patto Stabilità e Crescita , 1,, 8,,,,, Debito pubblico (% Pil) Italia Germania Francia UK Europa DEBITO PUBBLICO GENERAZIONI FUTURE E DISTRIBUZIONE DELL ONERE tempo imposta debito interessi (5%) - - imposte per il servizio del debito n + - EQUIVALENZA TRA PRESTITO E IMPOSTA - = -,5 TEOREMA DELL EQUIVALENZA RICARDIANA Prestito e imposta sono strumenti equivalenti di finanziamento di spese straordinarie Entrambi gravano esclusivamente sulle generazioni presenti 3

4 PRECISAZIONI AL TEOREMA DELL EQUIVALENZA RICARDIANA Il ricorso al debito anziché all imposta può ridurre l incentivo all accumulazione Nel caso di ricorso al debito estero i rischi di crisi tendono ad essere più elevati DEBITO ESTERO GENERAZIONI FUTURE E DISTRIBUZIONE DELL ONERE tempo imposta debito interessi (5%) - - imposte per il servizio del debito n + - PERCHÉ CI SI DEVE PREOCCUPARE DI UN DEBITO ELEVATO? Aumenta la spesa per interessi e quindi la pressione fiscale Possono salire i tassi di interesse (crowding out) Possono crearsi situazioni di insostenibilità del debito e manifestarsi crisi finanziarie LIMITI DEL DEBITO PUBBLICO: Quali sono le tendenze di lungo periodo del rapporto: debito/pil? spesa per interessi/pil (onere del debito)? Ipotesi del modello di Domar Crescita costante del Pil Tasso di interesse costante Politica di disavanzo costante rispetto al Pil Ipotesi: Y t = Y t-1 INT t = r B t-1 D t = αy t Variabili di interesse: b t =B t /Y t θ t = INT t /Y t 4

5 B t = B t-1 + D t B t = B t-1 + αy t Dividiamo per Y t b 1 t-1 B t B t-1 αy t 1+g = + Y t Y t Y t B t-1 b t = + α Y t-1 Y t-1 Yt b t-1 b t = + α b t = k b t-1 + α k <1 se g > b (=B/Y)= % g = -3% α (=D/Y) = b = % g = 3% α = b (=B/Y)= % g = 3% α (=D/Y) = 3% b = % g = 3% α =

6 Il valore di b di lungo periodo Si pone b t = b t-1 = b θ t = L onere del debito θ INT t rb t-1 rb t-1 = = Y t Y t b b = + α α b = g se g > Nel lungo periodo b = b t-1 r α θ t = g Ipotesi di disavanzo primario costante rispetto al Pil D t = βy t + r B t-1 Y t = Y t-1 INT = r B t-1 B t = B t-1 + D t = B t = B t-1 + βy t + rb t-1 = B t = (1+r)B t-1 + βy t (1+r) b t = b t-1 + β IL RAPPORTO DEBITO/PIL dipende da quattro fattori: b t-1, la politica fiscale del passato r, la politica monetaria corrente g, la crescita dell economia β, la politica fiscale del governo in carica Variazione del rapporto debito/pil e sue determinanti Effetto interessi Effetto avanzo primario Effetto crescita PIl Variazione D/Pil AvPrim/Y -n i 6

7 Saldo primario che arresta la crescita di b Un valore non crescente di b è compatibile con un disavanzo primario costante rispetto al Pil solo se g > r Se g<r il controllo di b può essere effettuato solo realizzando avanzi primari (1+r) b t = b t-1 + β pongo b t = b t-1 e ricavo β β = g - r 1+ g b t-1 16, Fig.2.7 Saldo primario e saldo primario che stabilizza la crescita di B/Y 14, 12,, 8, saldo primario Saldo primario stabilizzante 6, 4, 2,, -2, , -6, -8, -, 7

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