Bilancio 2014 del Fondo Pensione Aperto Unipol Insieme

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1 Fondo Pensione Aperto Unipol Insieme Bilancio 2014

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3 Sede e Direzione Generale in Bologna - Via Stalingrado 45 - Capitale sociale ,62 interamente versato Codice fiscale e iscrizione nel registro delle imprese di Bologna n R.E.A. n Impresa autorizzata all esercizio delle assicurazioni a norma dell art. 65 R.D.L. 29 aprile 1923 n.966 Iscrizione Albo Imprese Assicurative Iscrizione Albo Gruppi Assicurativi n. 046 Società unipersonale soggetta all attività di direzione e coordinamento di Unipol Gruppo Finanziario S.p.A. Bilancio 2014 del Fondo Pensione Aperto Unipol Insieme 1

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5 Unipol Insieme Relazione sulla gestione 7 Nota Integrativa Informazioni generali 41 Comparto Protezione Etica Rendiconto della fase di accumulo 47 Comparto Crescita Rendiconto della fase di accumulo 57 Comparto Sviluppo Rendiconto della fase di accumulo 67 Comparto Valore Rendiconto della fase di accumulo 81 Relazione di revisione 95 3

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7 Unipol Insieme Fondo pensione aperto a contribuzione definita 5

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9 Relazione sulla gestione 7

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11 Situazione del Fondo al 31 dicembre 2014 Il Fondo Pensione Aperto Unipol Insieme (di seguito anche "Fondo" o "Fondo Pensione") ha proseguito nel corso del 2014 la raccolta adesioni iniziata l 8 ottobre Componenti dell Organismo di Sorveglianza del Fondo I componenti dell'organismo di Sorveglianza del Fondo designati dalla Compagnia e in carica fino al 30 marzo 2016 sono: Franco Cristiani (componente effettivo); Flavio Casetti (componente effettivo); Daniele Savina (componente supplente), Il componente dell Organismo di Sorveglianza del Fondo nominato in rappresentanza della collettività dei lavoratori aderenti su base collettiva, in carica fino al 30 marzo 2016, è Davide Martinello. Variazione del regime fiscale In ragione dell incremento, nel corso del 2014, dall 11% all 11,5% dell aliquota dell imposta sostitutiva di cui all art. 17, comma 1, del D.lgs. 252/05 e dell aumento dal 20% al 26% dell aliquota di tassazione delle rendite finanziarie, si è provveduto ad aggiornare, con efficacia dal 1 agosto 2014, la Nota informativa e il Documento sul regime fiscale del Fondo e, in ottemperanza alla normativa vigente, l aggiornamento ha costituito oggetto di apposita comunicazione alla COVIP. In materia, si segnala altresì, che nella Gazzetta Ufficiale del 29 dicembre 2014 è stata pubblicata la Legge 23 dicembre 2014, n. 190 (c.d. Legge di stabilità) che, prevede, tra le altre, la modifica della tassazione dei rendimenti dei fondi pensione. In particolare: la tassazione dei rendimenti dei fondi pensione passa dall 11,5% al 20%, con eccezione dei titoli pubblici ed equiparati i cui rendimenti restano tassati al 12,5%; viene introdotto un credito di imposta per l investimento nelle attività di carattere finanziario a medio-lungo termine che saranno individuate con apposito decreto del Ministro dell economia e delle finanze; resta confermato l incremento della tassazione dei rendimenti finanziari dal 20 al 26%, con eccezione dei titoli pubblici ed equiparati i cui rendimenti restano tassati al 12,5%. Tale incremento riguarda la rivalutazione delle rendite erogate dai fondi pensione. La Legge entra in vigore il 1 gennaio 2015; tuttavia l incremento dell aliquota e la rideterminazione della base imponibile hanno attuazione anche con riferimento al periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2014, sebbene con modalità mitigata volta ad evitare che l incremento d imposta riguardi anche i rendimenti già inclusi nelle posizioni oggetto di riscatto nel corso dell anno. Tenuto conto dell incidenza delle citate norme anche sulla determinazione del valore della quota, la COVIP, con Circolare n. 158 del 9 gennaio 2015 e Circolare n del 6 marzo 2015, ha fornito chiarimenti in merito ai profili applicativi delle nuove disposizioni, precisando che la quota al 31 dicembre 2014 tenga conto della disciplina fiscale previgente. Le nuove disposizioni andranno, pertanto, applicate a partire dal 1 gennaio 9

12 2015 e, in tale ambito, le somme dovute per l incremento di tassazione sui rendimenti del 2014 saranno imputate al patrimonio del Fondo con la prima valorizzazione dell anno con conseguente effetto sul valore unitario della quota. Modifiche regolamentari relative al tasso di interesse massimo garantibile ai sensi del Regolamento ISVAP n. 21 del 28 marzo 2008 e successive modifiche Nel mese di aprile la determinazione del tasso di interesse massimo garantibile dalle imprese di assicurazione (TMG) ha registrato un decremento dal 2,75% al 2,25%, di conseguenza, il Consiglio di Amministrazione della Società - tenuto conto dell incidenza di tale variazione, con particolare riferimento al Fondo, nella sola fase di erogazione delle rendite - nella riunione del 25 giugno 2014, in ottemperanza a quanto disposto in materia dal Regolamento ISVAP n. 21 del 28 marzo 2008, ha deliberato, con efficacia dal 1 agosto 2014, alcune modifiche al Regolamento, ed in particolare al testo dell Allegato 3 Condizioni e modalità di erogazione delle rendite, inerenti: alle basi demografiche e finanziarie utilizzate per determinare i coefficienti di trasformazione in rendita e, pertanto, alle relative tabelle, nonché, in conseguenza di tali modifiche ed in coerenza con il dettato normativo in materia applicabile, sia al testo dell articolo relativo alle basi demografiche e finanziarie che al testo della clausola di salvaguardia. Tali modifiche, aventi ad oggetto i coefficienti di trasformazione (basi demografiche e finanziarie) - ai sensi di quanto disposto dalla normativa vigente e dall art. 12 del Regolamento del Fondo - non trovano applicazione (i) per i soggetti per i quali è in corso l erogazione della rendita e (ii) per i soggetti già aderenti alla data di introduzione delle stesse, che esercitino il diritto alla prestazione pensionistica nei tre anni successivi. Delle suddette modifiche regolamentari è stata fornita agli Aderenti opportuna informativa sul sito della Società. Le citate modifiche regolamentari sono state comunicate alla COVIP ai sensi dell art. 17, comma primo, lett. a) e g) e dell art. 18 della Deliberazione COVIP del 15 luglio In sede di Comunicazione è stato altresì trasmesso, nella versione aggiornata, il Progetto esemplificativo standardizzato interessato dalla variazione regolamentare. Successivamente, nel mese di agosto 2014, la determinazione del TMG ha registrato un ulteriore decremento dal 2,25% all 1,75%, di conseguenza, il Consiglio di Amministrazione della Società - tenuto conto dell incidenza di tale variazione, con particolare riferimento al Fondo, sulle linee di investimento con garanzia - nella riunione del 13 novembre 2014, ha deliberato, con efficacia dal 1 dicembre 2014, le seguenti modifiche al Regolamento: il punto B. Disciplina della garanzia, di cui all art. 7, comma 5, Comparto PROTEZIONE ETICA del Fondo con la riduzione dal 2% al nuovo valore dell 1,75% Tale variazione trova applicazione nei confronti dei nuovi aderenti nonché di coloro che risultano già aderenti alla data di entrata in vigore delle stesse per i soli contributi versati successivamente a tale data. Delle suddette modifiche regolamentari è stata fornita opportuna informativa agli Aderenti sul sito della Società. Le citate modifiche regolamentari sono state comunicate alla Commissione ai sensi dell art. 17, comma primo, lett. a) e dell art. 18 della Deliberazione COVIP del 15 luglio In sede di Comunicazione sono stati trasmessi, altresì, nella rispettiva versione aggiornata, la Nota informativa, il Progetto esemplificativo e il Documento sulla politica di investimento del Fondo interessati dalla variazione regolamentare. 10

13 Documento sulla politica di investimento del Fondo In data 20 marzo 2014, il Consiglio di Amministrazione, tenuto conto: di quanto definito dalla COVIP con la Circolare n del 22 luglio 2013, come successivamente integrata, in materia di Utilizzo dei giudizi delle agenzie di rating da parte delle forme pensionistiche previdenziali ; del mutato assetto societario, organizzativo e di governance connesso alla Fusione nonché della necessaria armonizzazione del processo di attuazione delle politiche di investimento delle forme pensionistiche complementari gestite dalla Compagnia attraverso un processo di investimento unitario articolato nelle seguenti fasi: ha deliberato: 1) analisi della potenziale popolazione di riferimento e dei bisogni previdenziali della stessa; 2) selezione degli orizzonti temporali dei comparti in funzione di quanto definito al punto precedente e di quanto indicato nei rispettivi regolamenti, in particolare sono stati definiti orizzonti temporali omogenei per i comparti simili dei vari Fondi Pensione Aperti; 3) stima dei rendimenti attesi, delle volatilità e delle correlazioni delle diverse asset class per ogni orizzonte temporale; 4) stima della frontiera dei portafogli efficienti (portafogli con la migliore combinazione teorica di rischio - rendimento) per ogni orizzonte temporale; 5) scelta delle combinazioni rischio - rendimento nell intorno della frontiera efficiente ritenute adeguate a soddisfare le esigenze previdenziali dei potenziali aderenti; 6) individuazione della composizione dei portafogli corrispondenti alle combinazioni rischio - rendimento di cui sopra, e conseguente definizione di benchmark omogenei per i comparti dei diversi Fondi Pensione Aperti con medesimo orizzonte temporale e grado di rischio, nel rispetto della politica di investimento e dei relativi limiti indicati nei rispettivi Regolamenti e definizione, per comparti simili dei vari Fondi Pensione Aperti, delle ripartizioni strategiche omogenee delle attività con relativi limiti minimi e massimi; 7) stima per ogni comparto dei seguenti parametri: a) rendimento annuo medio atteso; b) volatilità annua; c) probabilità di ottenere rendimenti negativi; d) perdita massima ritenuta accettabile (expected shortfall), l aggiornamento del Documento sulla politica di investimento del Fondo, in coerenza e recepimento di quanto sopra precisato e, l approvazione di un unico Manuale Operativo, valido per tutti i Fondi Pensione Aperti della Compagnia. Il Documento sulla politica di investimento, nella versione aggiornata, è stato oggetto di trasmissione a COVIP, ai sensi di quanto disposto dall art. 2, comma 6, della Deliberazione COVIP del 16 marzo

14 In data 13 novembre 2014, il Consiglio di Amministrazione della Società - tenuto conto della determinazione, relativa al mese di agosto, del livello del TMG, pari all 1,75%, nonché delle conseguenti modifiche regolamentari apportate ed in coerenza con le stesse - ha deliberato, con efficacia a far data dal 1 dicembre 2014, la modifica del Documento sulla politica di investimento in recepimento del valore dell 1,75% nel Comparto PROTEZIONE ETICA del Fondo. Il Documento sulla politica di investimento, nella versione aggiornata, è stato oggetto di trasmissione alla COVIP, ai sensi di quanto disposto dall art. 2, comma 6, della Deliberazione COVIP del 16 marzo Novità normative Tra le novità normative di interesse per il settore della previdenza complementare si segnalano i seguenti provvedimenti: Circolare COVIP n. 619 del 31 gennaio 2014 con la quale è stata ridefinita la tempistica relativa all entrata in vigore del nuovo sistema di segnalazioni statistiche; Decreto del Ministero dell Economia e delle Finanze del 2 settembre 2014, n.166 avente ad oggetto: Regolamento di attuazione dell articolo 6, comma 5-bis del decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, recante norme sui criteri e limiti di investimento delle risorse dei fondi pensione e sulle regole in materia di conflitti di interesse. Il Decreto è entrato in vigore il 28 novembre 2014 ma i fondi pensione hanno 18 mesi di tempo per adeguarsi; Circolare COVIP n del 18 settembre 2014 con la quale è stato posticipato l invio delle nuove segnalazioni rispetto a quanto previsto nella precedente circolare del 31 gennaio 2014 e sono state definite le modalità tecnico operative per la trasmissione dei dati; Legge 23 dicembre 2014, n. 190 (c.d. Legge di stabilità) che, prevede, tra le altre, la modifica della tassazione dei rendimenti dei fondi pensione; Circolare n. 158 del 9 gennaio 2015 che fornisce l interpretazione dell Autorità di Vigilanza sull applicazione delle norme sulla tassazione dei fondi pensione; Circolare n del 6 marzo 2015 che fornisce ulteriori profili applicativi alle norme sulla tassazione dei fondi pensione. Situazione previdenziale del fondo Al 31 dicembre 2014 risultano iscritti al Fondo n aderenti soggetti attivi, di cui n lavoratori che hanno aderito su base contrattuale collettiva in ragione di specifici accordi, e n lavoratori che hanno aderito su base individuale. I contributi lordi incassati nel 2014 ammontano a ,45 Euro. Dedotti i premi per le prestazioni accessorie pari a 172,57 Euro i contributi netti per le prestazioni resi disponibili per l investimento al 31 dicembre 2014 risultano pari a ,88 Euro. 12

15 I contributi netti incassati nel 2014, che non sono stati investiti nel presente esercizio in quanto la data di riferimento per l investimento è risultata successiva all ultimo giorno di valorizzazione, sono pari a ,41 Euro; i contributi incassati e non riconciliati ammontano a ,67 Euro. In base alle scelte operate dagli iscritti, i contributi destinati agli investimenti sono confluiti nei comparti come riportato nella seguente tabella: Comparti di investimento % contributi Protezione Etica 44,21% Crescita 29,12% Sviluppo 16,21% Valore 10,46% Totale 100,00% Nel corso del 2014 alcuni aderenti hanno trasferito la propria posizione individuale ad un altro comparto di investimento del fondo ai sensi dell art. 6, comma 2 del Regolamento del Fondo. Qui di seguito sono riepilogati i suddetti trasferimenti: Comparti di investimento Quote annullate per trasferimento ad altri comparti Controvalore Disinvestito Quote emesse per trasferimento da altri comparti Controvalore Investito Protezione Etica , , Crescita , , Sviluppo , , Valore , , Totale , , Nel corso del 2014 il Fondo ha inoltre effettuato le seguenti liquidazioni per: Comparti di Anticipazioni Prestazioni maturate (*) investimento N quote Controvalore N quote Controvalore Protezione , , Crescita , , Sviluppo , , Valore , Totale , , (*) la voce comprende trasformazioni in rendita per ,60 Euro Comparti di investimento Trasferimenti e riscatti Sinistri (**) Totale N quote Controvalore N quote Controvalore Controvalore Protezione , , Crescita , , Sviluppo , , Valore , , Totale , , (**) compresi nella voce di conto economico 10 c) Trasferimenti e riscatti 13

16 Al 31 dicembre 2014, l ammontare netto del patrimonio di ciascun comparto di investimento del Fondo Pensione, ossia dell attivo del Fondo destinato alle prestazioni previdenziali, è rispettivamente pari a: Comparti di investimento Ammontare netto del patrimonio % sul totale Numero delle quote in essere Protezione Etica ,44% Crescita ,20% Sviluppo ,80% Valore ,56% Totale ,00% Andamento economico generale e dei mercati Andamento economico Il 2014 è stato caratterizzato da una crescita economica globale di poco superiore al 3%, in leggero aumento rispetto al L area Euro, aiutata dal costante supporto della Banca Centrale Europea (BCE), dalla politica fiscale nel complesso meno restrittiva, dalla domanda interna in ripresa e dallo scenario economico internazionale sostenuto dall accelerazione della crescita statunitense ed inglese, ha segnato un ritorno allo sviluppo, modesto e non omogeneo nei vari Paesi dell Unione, dopo un 2013 in recessione. Le tensioni originatesi con la crisi Russo/Ucraina, le cui ripercussioni si sono fatte sentire, per effetto delle sanzioni economiche, in termini di rallentamento degli interscambi commerciali, hanno costituito un elemento di rallentamento congiunturale, più accentuato nella seconda metà dell anno. Nel corso del 2014 la BCE ha ripetutamente tagliato il saggio di riferimento dallo 0,25% di inizio anno all attuale 0,05% e abbassato il tasso di deposito pagato dall Autorità monetaria alle banche commerciali che preferiscono lasciare fondi presso i relativi conti di tesoreria, piuttosto che investirli nell economia reale, portandolo, nel corso dell anno, dallo 0% al - 0,20%. La Banca Centrale Europea ha inoltre deciso, alla luce della continua discesa dell inflazione (-0,2% il dato di dicembre, in gran parte provocato dal crollo del prezzo del petrolio che nel corso dell ultimo semestre ha perso oltre il 40%) di avviare un piano di acquisti della durata non inferiore ai due anni, sia sul mercato primario che secondario, di Obbligazioni Bancarie (ABS e Covered bond) al fine di mantenere ancorate le aspettative di inflazione e di cercare di scongiurare la deflazione. La BCE ha, infine, definito ulteriori operazioni di finanziamento al sistema bancario a patto che i fondi ricevuti dalle banche, a tassi agevolati, vadano impiegati nell economia reale. Il Governatore della BCE Mario Draghi ha stabilito nei primi mesi del 2015 una strategia di Quantitative Easing, consistente in acquisti concentrati, particolarmente, sui titoli governativi degli Stati dei Paesi dell area Euro, pur non escludendo, in via teorica, l inclusione delle obbligazioni corporate o di emittenti sovranazionali. Questa azione rappresenta lo strumento a disposizione della BCE per stabilizzare le aspettative di inflazione da un lato e per aiutare a rendere più forte ed omogenea, attraverso l indebolimento dell euro, la ripresa economica. Negli USA, l attività economica, nel corso del 2014, dopo la falsa partenza del primo trimestre imputabile al clima eccezionalmente freddo, è stata caratterizzata da ritmi di espansione nel secondo e terzo trimestre, di poco inferiori al 5% annualizzato, grazie alla forza dei consumi privati, alla politica fiscale non più restrittiva ed alla dinamica in aumento 14

17 degli investimenti. Il mercato del lavoro si è rafforzato nel corso dell anno, con il tasso di disoccupazione che è sceso di quasi un punto percentuale (5,8% a novembre). I tassi ufficiali sono stati mantenuti, nel corso dell anno, sostanzialmente a zero ma la Federal Reserve (Fed), dopo la conclusione del Quantitative easing, da essa messo in atto a partire dal 2008, alla luce di uno scenario economico migliorato e non essendo più giustificata una politica monetaria così accomodante, sta preparando i mercati al primo possibile aumento dei tassi ufficiali. Il Giappone, nonostante il Quantitative Easing posto in essere dalla Banca Centrale, a causa dell inasprimento fiscale di metà anno, volto a contenere l ingente deficit di bilancio pubblico, ha segnato una nuova caduta in recessione mentre le riforme strutturali del Governo Abe, riconfermato alle recenti elezioni, tardano ad essere realizzate. La Cina, pur rallentando frazionalmente il proprio ritmo di crescita, ha continuato, nel corso di quest anno, il processo di cambiamento del proprio modello di sviluppo, orientato a far crescere maggiormente la domanda interna e, nel contempo, a ridurre le esportazioni e gli investimenti. Infine, nel 2014, i Paesi emergenti hanno, da un lato, subito il significativo ritracciamento del prezzo del petrolio (Russia), mentre, dall altro, il rafforzamento del dollaro ha provocato tensioni nei Paesi che più hanno necessità di attirare capitali per finanziare i propri deficit strutturali (Turchia e Brasile). L economia italiana, in quest anno, pur migliorando in termini di sentiment e di domanda interna, grazie alla politica fiscale meno restrittiva, al contesto internazionale che ha favorito la ripresa delle esportazioni ed alla significativa riduzione della percezione del rischio Paese, che si è tradotta in un importante discesa dei tassi di interesse di mercato in termini assoluti e relativi rispetto ai Paesi core, ha registrato un ennesima crescita negativa. La costante azione della BCE, la debolezza dell euro, il calo del prezzo del petrolio, la ripresa americana e la prossima implementazione delle prime riforme strutturali da parte del governo italiano sono tutti elementi incoraggianti perché si possa avere nel 2015 una, pur timida, espansione economica. Inoltre, la pronunciata riduzione del costo del debito pubblico in termini di interessi pagati ai detentori dei titoli governativi italiani potrà stimolare la crescita economica. Mercati finanziari Nella tabella che segue si riporta l evoluzione degli andamenti dei tassi assoluti e degli spread rispetto al titolo decennale tedesco di una serie di titoli governativi appartenenti all area Euro: Paese Tasso 10 anni 31-dic giu dic-14 Spread vs Germania Tasso 10 anni Spread vs Germania Tasso 10 anni Germania 1,93 1,24 0,54 Spread vs Germania Francia 2,56 0,63 1,7 0,46 0,83 0,29 Italia 4,12 2,19 2,85 1,61 1,89 1,35 Belgio 2,56 0,63 1,7 0,46 0,83 0,29 Grecia 8,42 6,49 5,96 4,72 9,74 9,2 Irlanda 3,73 1,8 2,47 1,23 1,42 0,88 Portogallo 6,13 4,2 3,65 2,41 2,69 2,15 Spagna 4,15 2,22 2,66 1,42 1,61 1,07 Fonte Bloomberg 15

18 In questo contesto di tassi di mercato estremamente bassi, sia per ragioni macroeconomiche che per azione diretta delle principali Banche Centrali, le performance 2014 dei mercati azionari europei non si sono mostrate particolarmente brillanti: l indice Eurostoxx 50, rappresentativo dei titoli a maggiore capitalizzazione dell area Euro, ha registrato un apprezzamento dell 1,2% (-2,5% nel quarto trimestre). Di rilievo l andamento del Dax tedesco con un +2,7% (+3,5% nell ultimo trimestre dell anno), mentre la borsa italiana, con l indice Ftse Mib di Milano, ha avuto un andamento piatto con un risultato pari al +0,2% (-9,0% nel quarto trimestre). Positivo, infine, l Ibex di Madrid, che segna nell anno un +3,7% (-5,0% nel più recente trimestre). Spostando l analisi al di là dell Europa, l indice Standard & Poor s 500, rappresentativo delle principali società quotate statunitensi, ha registrato quest anno un +11,4% (+4,4% nel quarto trimestre), mentre in Giappone l indice Nikkei ha guadagnato, nel 2014, il 7,1% (+7,9% nel quarto trimestre). Infine, per quanto riguarda le borse dei mercati emergenti, l indice più rappresentativo, il Morgan Stanley Emerging Market, ha conseguito, nel corso del 2014, la performance del +2,5% (-0,4% nel quarto trimestre). Descrizione della politica di gestione seguita per singolo comparto A seguito del mutato assetto societario connesso alla fusione per incorporazione in Fondiaria-SAI S.p.A. di Unipol Assicurazioni S.p.A., Milano Assicurazioni S.p.A. e Premafin HP S.p.A., (la Fusione ), efficace a far data dal 6 gennaio 2014 e, da cui è nata UnipolSai Assicurazioni S.p.A. (anche UnipolSai S.p.A. ) si è ritenuto opportuno procedere ad una graduale armonizzazione del processo di attuazione delle politiche di investimento delle Forme pensionistiche complementari gestite da UnipolSai S.p.A. In particolare si è proceduto all armonizzazione delle principali fasi del processo d investimento per definire gli obiettivi della gestione finanziaria dei Fondi e i suoi criteri di attuazione, come di seguito indicato: analisi della potenziale popolazione di riferimento e dei bisogni previdenziali della stessa; selezione degli orizzonti temporali dei comparti in funzione di quanto definito al punto precedente e di quanto indicato nei rispettivi regolamenti. In particolare sono stati definiti orizzonti temporali omogenei per i comparti simili dei vari Fondi Pensione Aperti; stima dei rendimenti attesi, delle volatilità e delle correlazioni delle diverse asset class per ogni orizzonte temporale; stima della frontiera dei portafogli efficienti (portafogli con la migliore combinazione teorica di rischio - rendimento) per ogni orizzonte temporale; scelta delle combinazioni rischio - rendimento nell intorno della frontiera efficiente ritenute adeguate a soddisfare le esigenze previdenziali dei potenziali aderenti; individuazione della composizione dei portafogli corrispondenti alle combinazioni rischio - rendimento di cui sopra e conseguente definizione di benchmark omogenei per i comparti dei diversi Fondi Pensione Aperti con medesimo orizzonte temporale e grado di rischio, nel rispetto della politica di investimento e dei relativi limiti indicati nei rispettivi Regolamenti; definizione, in funzione di quanto individuato al punto precedente, di ripartizioni strategiche omogenee delle attività, per comparti simili dei vari Fondi Pensione Aperti, con relativi limiti minimi e massimi. 16

19 Comparto Protezione Etica Il patrimonio netto complessivo del comparto al 31 dicembre 2014 ammonta a Euro. La selezione dei titoli da parte del gestore avviene nell ambito di un universo investibile fornito dal Consulente di Sostenibilità ECPI ( specializzato nella valutazione della responsabilità sociale e ambientale e della struttura di governo degli emittenti (cosiddetta analisi ESG Environmental, Social, Governance). Dall universo investibile sono esclusi a priori gli investimenti in titoli coinvolti nella produzione di armi di distruzione di massa (bombe a grappolo, mine anti-persona, armi nucleari, armi biologiche, armi chimiche), OGM (Organismi geneticamente modificati nell industria alimentare), gioco d azzardo, energia nucleare, pornografia, alcool e tabacco. La metodologia adottata dal consulente per definire l universo investibile, disponibile su richiesta degli aderenti contattando l dedicata al servizio clienti fondiaperti@unipolsai.it, segue un approccio qualitativo e quantitativo rigoroso basato sul rispetto di convenzioni internazionali quali ad esempio: UN Global Compact, UN Pri - Principi di Investimento Responsabile delle Nazioni Unite, Linee Guida OCSE, Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, Norme ILO, Convenzione di Basilea, Protocollo di Kyoto, Convenzione per la Diversità Biologica, Convenzione sul Commercio Internazionale delle Specie di Fauna e Flora Selvatiche minacciate di estinzione, Convenzione per la Protezione dello Strato d Ozono, Convenzione sul controllo dei movimenti oltre frontiera di rifiuti pericolosi e sulla loro eliminazione. La posizione strategica degli emittenti in cui si investe viene valutata e monitorata in un ottica di lungo termine, secondo i criteri di seguito descritti: Per le Imprese vengono valutate le seguenti tre aree: - Ambiente: presenza di una strategia e di una politica di gestione ambientale, impatto ambientale dei processi produttivi e dei prodotti. - Società: valutazione della qualità delle relazioni instaurate tra la compagnia e i propri stakeholders (portatori di interesse) tra cui: consumatori, concorrenti, dipendenti, amministratori e management, società civile, azionisti, prestatori di capitali, enti locali e istituzioni internazionali. - Governance: analisi delle questioni gestionali legate all azienda, della struttura organizzativa, delle principali caratteristiche operative, del posizionamento di mercato e dello scenario competitivo, della situazione regolamentare e politica dei Paesi in cui l azienda opera. Per gli Enti Sovranazionali, le Agenzie Intergovernative e gli Istituti di Credito Fondiario, vengono valutate positivamente le organizzazioni che agiscono per il benessere dei Paesi in via di sviluppo e/o per la promozione di progetti di integrazione locale o regionale, mentre vengono escluse le organizzazioni coinvolte in pratiche controverse, come episodi di corruzione, cattiva gestione di fondi pubblici o privati, violazione dei diritti umani, mancato rispetto delle libertà civili e dei diritti politici. Per gli Stati vengono presi in esame una serie di indicatori che valutano il grado di adesione dei Governi ai principi del Global Compact, iniziativa di responsabilità sociale delle Nazioni Unite rivolta a imprese e organizzazioni in tema di lotta alla corruzione, di rispetto dei diritti dell uomo, dei lavoratori e dell ambiente. Gli indicatori considerano le seguenti aree: 17

20 Ambiente: ratifica delle principali convenzioni in materia di tutela ambientale (ad esempio il Protocollo di Kyoto) e valutazione della performance ambientale complessiva dei Paesi. Società: ratifica delle principali convenzioni in materia di rispetto dei Diritti dell Uomo (ad esempio la Dichiarazione Universale dei Diritti dell Uomo delle Nazioni Unite) e dei Diritti dei Lavoratori (ad esempio le convenzioni dell Organizzazione Internazionale del Lavoro). Governance: valutazione del contesto istituzionale di un Paese in termini di presenza di istituzioni democratiche, libertà economica, facilità di fare impresa, livello di corruzione. Sono esclusi a priori i Governi caratterizzati da regimi dittatoriali o coinvolti in gravi violazioni dei diritti umani. Sono esclusi dall universo gli emittenti che presentano un profilo di sostenibilità complessivo valutato come insufficiente. Per quanto riguarda gli Stati sono esclusi altresì quelli gravemente insufficienti anche in uno solo dei singoli ambiti di analisi. Gli emittenti vengono periodicamente monitorati rispetto ai requisiti citati ed è quindi possibile che le valutazioni si possano modificare nel tempo: gli emittenti, che in un dato momento non soddisfano i requisiti, possono successivamente tornare ad essere investibili qualora siano state poste in essere le adeguate azioni correttive e dopo un opportuno periodo di tempo. E altresì possibile che alcuni emittenti giudicati investibili non lo siano più in seguito a particolari eventi negativi. In questo caso il gestore valuterà l alienazione degli strumenti finanziari in portafoglio nel più breve tempo possibile, tenuto conto dell interesse degli aderenti. Nell universo investibile sono inclusi gli OICR che perseguono una politica di investimento ispirata a principi etici o a criteri di sostenibilità. La componente obbligazionaria del portafoglio è stata investita prevalentemente in titoli denominati in Euro, principalmente emessi da emittenti statali e assimilabili, con una diversificazione in obbligazioni denominate in Dollari americani, Sterline e Yen. Gli investimenti hanno interessato tutta la curva dei rendimenti. Nel corso del 2014 il portafoglio è stato complessivamente sottopesato di duration sui titoli core e sovrappesato su titoli periferici. Nel corso dell anno, pur mantenendo una posizione di tendenziale sottopeso di duration rispetto al benchmark, in un contesto di riduzione dei rendimenti e di restringimento degli spread fra paesi core e paesi periferici dell area euro, è stata incrementata progressivamente la duration del portafoglio. Il sottopeso di duration è stato concentrato sulla parte breve della curva dei rendimenti dei paesi core, principalmente sulle scadenze fino a 5 anni, mentre sulla parte medio lunga della curva dei rendimenti si è deciso di adottare un politica di investimento di maggior neutralità rispetto al benchmark. Durante il primo semestre dell anno, si è deciso di prendere parziale profitto dalla posizione di sovrappeso rispetto al benchmark di titoli italiani e spagnoli mentre, nel secondo semestre, approfittando della significativa volatilità dei mercati, l attività si è concentrata su operazioni di arbitraggio fra curve periferiche e curve core e semi core. Nel corso del 2014, al fine di ottimizzare la redditività del portafoglio, è stata incrementata l esposizione su titoli obbligazionari di emittenti corporate. Per quanto attiene la componente estera, durante l anno si è mantenuta una posizione di sottopeso di duration, concentrata su titoli governativi giapponesi e sulla parte breve delle curve dei rendimenti dei titoli governativi in Dollari americani e Sterline. Dal punto di vista valutario si confermano una tendenziale neutralità dell esposizione allo Yen e alla Sterlina e un sovrappeso al Dollaro. Nel portafoglio non sono presenti titoli del debito pubblico di Grecia e Portogallo. 18

21 La componente azionaria, nella prima parte dell anno, è stata mantenuta in una posizione di moderato sovrappeso rispetto al benchmark. Nel periodo estivo la posizione è stata riportata in un area vicina alla neutralità a causa dell emergere di alcuni fattori di rischio a livello geopolitico (crisi Ucraina, Medio Oriente). A partire dal mese di settembre, si è proceduto ad incrementare gradualmente l esposizione. La decisione di tornare in sovrappeso è stata motivata in larga misura dalle aspettative sulle manovre di politica monetaria espansiva da parte della BCE e della Bank of Japan. Nella parte finale dell anno, il buon andamento macroeconomico americano e il deciso calo delle materie prime, petrolio in particolare, hanno costituito ulteriori elementi potenzialmente a sostegno dei mercati. L esposizione azionaria è stata ottenuta attraverso l investimento in un Exchange Traded Fund (ETF) della società BlackRock Asset Management che replica l indice Euro Stoxx Sustainability 40. Nel corso dell esercizio non sono state effettuate operazioni in strumenti derivati. Nell ambito degli obiettivi del Comparto e della natura degli investimenti, si è attuata una gestione attiva dei capitali investiti e si è proceduto ad una replica solo parziale del parametro di riferimento, c.d. benchmark. Nel 2014 il risultato complessivo, confrontato in termini omogenei (lordo) è stato migliore rispetto al benchmark, facendo rilevare una performance superiore dello 0,53%. In termini di rischiosità il portafoglio fa rilevare un valore di poco superiore a quello registrato dal parametro di riferimento. Le tabelle che seguono riportano: i dati di performance in termini di rendimento (al netto e al lordo delle commissioni di gestione e degli oneri amministrativi) e di rischio per il 2014; Comparti di investimento Rendimento netto Rendimento al lordo delle commissioni di gestione Rischio (deviazione standard) Protezione Etica 9,53% 10,13% 2,35% un confronto degli stessi dati, per omogeneità al lordo delle ritenute fiscali, con gli analoghi risultati del benchmark per il 2013; Rendimento lordo 2014 Rischio 2014 (deviazione standard) Rendimento lordo 2013 Rischio 2013 (deviazione standard) Protezione Etica 11,41% 2,35% 3,08% 2,98% Benchmark 10,88% 2,29% 2,80% 3,08% un confronto dei dati di performance relativo agli ultimi tre e cinque anni in rapporto al benchmark; Rendimento annualizzato Netto 3 anni Rischio 3 anni (deviazione standard) Rendimento annualizzato Netto 5 anni Rischio 5 anni (deviazione standard) Protezione Etica 6,19% 2,99% 3,73% 3,17% Benchmark 5,48% 2,82% 3,79% 2,79% 19

22 Dal 31 marzo 2014 il benchmark adottato è: Comparto Nome Peso JPM EMU IG 65% JPM EMU Investment Grade 1-3 anni; 20% Protezione Etica JPM GBI Global; 10% EURO STOXX Sustainability 40 5% Si riporta, inoltre, nella seguente tabella, l indicazione del patrimonio medio, degli oneri di negoziazione sostenuti e del loro effetto sulla performance. Oneri di negoziazione Patrimonio medio Incidenza oneri su patrimonio medio Protezione Etica ,72 0,000% Comparto Crescita Il patrimonio netto complessivo del comparto al 31 dicembre 2014 ammonta a Euro. La componente obbligazionaria del portafoglio è stata investita prevalentemente in titoli denominati in Euro, principalmente emessi da emittenti statali e assimilabili, con una diversificazione in obbligazioni denominate in Dollari americani, Sterline e Yen. Gli investimenti hanno interessato tutta la curva dei rendimenti. Nel corso del 2014 il portafoglio è stato complessivamente sottopesato di duration sui titoli core e sovrappesato su titoli periferici. Nel corso dell anno, pur mantenendo una posizione di tendenziale sottopeso di duration rispetto al benchmark, in un contesto di riduzione dei rendimenti e di restringimento degli spread fra paesi core e paesi periferici dell area euro, è stata incrementata progressivamente la duration del portafoglio. Il sottopeso di duration è stato concentrato sulla parte breve della curva dei rendimenti dei paesi core, principalmente sulle scadenze fino a 5 anni, mentre sulla parte medio lunga della curva dei rendimenti si è deciso di adottare un politica di investimento di maggior neutralità rispetto al benchmark. Durante il primo semestre dell anno, si è deciso di prendere parziale profitto dalla posizione di sovrappeso rispetto al benchmark di titoli italiani e spagnoli mentre, nel secondo semestre, approfittando della significativa volatilità dei mercati, l attività si è concentrata su operazioni di arbitraggio fra curve periferiche e curve core e semi core. Nel corso del 2014, al fine di ottimizzare la redditività del portafoglio, è stata incrementata l esposizione su titoli obbligazionari di emittenti corporate. Per quanto attiene la componente estera, durante l anno si è mantenuta una posizione di sottopeso di duration, concentrata su titoli governativi giapponesi e sulla parte breve delle curve dei rendimenti dei titoli governativi in Dollari americani e Sterline. Dal punto di vista valutario si confermano una tendenziale neutralità dell esposizione allo Yen e alla Sterlina e un sovrappeso al Dollaro. Nel portafoglio non sono presenti titoli del debito pubblico di Grecia e Portogallo. La componente azionaria, nella prima parte dell anno, è stata mantenuta in una posizione di moderato sovrappeso rispetto al benchmark. All interno della componente azionaria il sovrappeso ha interessato principalmente l area EMU e in misura minore gli Stati Uniti. Nel periodo estivo la posizione è stata riportata in un area vicina alla neutralità a causa dell emergere di alcuni fattori di rischio a livello geopolitico (crisi Ucraina, Medio Oriente). A 20

23 partire dal mese di settembre, si è proceduto ad incrementare gradualmente l esposizione, in particolare sull area EMU e sul Giappone. La decisione di tornare in sovrappeso è stata motivata in larga misura dalle aspettative sulle manovre di politica monetaria espansiva da parte della BCE e della Bank of Japan. Nella parte finale dell anno, il buon andamento macroeconomico americano e il deciso calo delle materie prime, petrolio in particolare, hanno costituito ulteriori elementi potenzialmente a sostegno dei mercati. L esposizione ai mercati europei è stata ottenuta prevalentemente attraverso l investimento diretto in titoli. Una parte marginale è stata investita in Exchange Traded Funds (ETF) della stessa area per soddisfare un maggior dinamismo nella gestione e una maggiore diversificazione. Gli investimenti sull azionario internazionale sono stati realizzati tramite ETF armonizzati specifici sulle principali aree geografiche che compongono l indice MSCI World, ovvero Nord America (USA e Canada), Europa, Giappone, Asia escluso Giappone. La scelta di ottenere un esposizione ai mercati mondiali tramite ETF sulle aree, anziché ETF specifici sull indice MSCI World, è stata motivata dalla possibilità di ottenere una maggiore flessibilità nella gestione dei temi macroeconomici e geopolitici delle singole aree e allo stesso tempo di avere una buona diversificazione del portafoglio azionario. Nella scelta degli strumenti finanziari sono stati utilizzati prevalentemente ETF a replica fisica, ovvero OICR che hanno come sottostante un portafoglio di titoli azionari anziché strumenti derivati (swap). Nel corso dell esercizio non sono state effettuate operazioni in strumenti derivati. Nell ambito degli obiettivi del Comparto e della natura degli investimenti, si è attuata una gestione attiva dei capitali investiti e si è proceduto ad una replica solo parziale del parametro di riferimento, c.d. benchmark. Nell attuazione della politica di investimento non sono stati presi in considerazione aspetti sociali, etici ed ambientali. Tuttavia, pur non avendo utilizzato ex-ante criteri che prendono in considerazione aspetti sociali, etici ed ambientali nell attuazione della politica di investimento, per soddisfare gli obiettivi dei Piani di Sostenibilità triennali di Unipol Gruppo Finanziario ( e ), gli investimenti di tutti i comparti sono sottoposti, ex-post, con cadenza trimestrale, ad uno Screening di Sostenibilità finalizzato a valutare l effettivo livello di inclusione dei criteri e degli obiettivi di responsabilità sociale e di sostenibilità utilizzati per lo Screening del portafoglio investimenti del Gruppo. La descrizione dei criteri ESG (ESG - Environmental, Social, Governance) considerati nell analisi è disponibile sul Bilancio di Sostenibilità (capitolo Gli Azionisti ) sul sito internet di Unipol Gruppo Finanziario. Nel 2014 il risultato complessivo, confrontato in termini omogenei (lordo) è stato migliore rispetto al benchmark, facendo rilevare una performance superiore dello 0,16%. In termini di rischiosità il portafoglio fa rilevare un valore di poco superiore a quello registrato dal parametro di riferimento. 21

24 Le tabelle che seguono riportano: i dati di performance in termini di rendimento (al netto e al lordo delle commissioni di gestione e degli oneri amministrativi) e di rischio per il 2014; Comparti di investimento Rendimento netto Rendimento al lordo delle commissioni di gestione Rischio (deviazione standard) Crescita 11,25% 12,10% 3,14% un confronto degli stessi dati, al lordo delle ritenute fiscali per omogeneità, con gli analoghi risultati del benchmark per il 2013; Rendimento lordo 2014 Rischio 2014 (deviazione standard) Rendimento lordo 2013 Rischio 2013 (deviazione standard) Crescita 13,66% 3,14% 5,26% 3,70% Benchmark 13,50% 3,10% 4,85% 3,76% un confronto dei dati di performance relativo agli ultimi tre e cinque anni in rapporto al benchmark; Rendimento annualizzato Netto 3 anni Rischio 3 anni (deviazione standard) Rendimento annualizzato Netto 5 anni Rischio 5 anni (deviazione standard) Crescita 8,59% 3,97% 6,12% 4,27% Benchmark 8,16% 3,88% 6,02% 4,15% Dal 31 marzo 2014 il benchmark adottato è: Crescita Comparto Nome Peso JPM EMU IG 75% JPM GBI Global 10% MSCI EMU Net Return 7,5% MSCI World Net Return 7,5% Si riporta, inoltre, nella seguente tabella, l indicazione del patrimonio medio, degli oneri di negoziazione sostenuti e del loro effetto sulla performance. Oneri di negoziazione Patrimonio medio Incidenza oneri su patrimonio medio Crescita , ,18 0,028% Comparto Sviluppo Il patrimonio netto complessivo del comparto al 31 dicembre 2014 ammonta a Euro. La componente obbligazionaria del portafoglio è stata investita prevalentemente in titoli denominati in Euro, principalmente emessi da emittenti statali e assimilabili, con una 22

25 diversificazione in obbligazioni denominate in Dollari americani, Sterline e Yen. Gli investimenti hanno interessato tutta la curva dei rendimenti. Nel corso del 2014 il portafoglio è stato complessivamente sottopesato di duration sui titoli core e sovrappesato su titoli periferici. Nel corso dell anno, pur mantenendo una posizione di tendenziale sottopeso di duration rispetto al benchmark, in un contesto di riduzione dei rendimenti e di restringimento degli spread fra paesi core e paesi periferici dell area euro, è stata incrementata progressivamente la duration del portafoglio. Il sottopeso di duration è stato concentrato sulla parte breve della curva dei rendimenti dei paesi core, principalmente sulle scadenze fino a 5 anni, mentre sulla parte medio lunga della curva dei rendimenti si è deciso di adottare un politica di investimento di maggior neutralità rispetto al benchmark. Durante il primo semestre dell anno, si è deciso di prendere parziale profitto dalla posizione di sovrappeso rispetto al benchmark di titoli italiani e spagnoli mentre, nel secondo semestre, approfittando della significativa volatilità dei mercati, l attività si è concentrata su operazioni di arbitraggio fra curve periferiche e curve core e semi core. Nel corso del 2014, al fine di ottimizzare la redditività del portafoglio, è stata incrementata l esposizione su titoli obbligazionari di emittenti corporate. Per quanto attiene la componente estera, durante l anno si è mantenuta una posizione di sottopeso di duration, concentrata su titoli governativi giapponesi e sulla parte breve delle curve dei rendimenti dei titoli governativi in Dollari americani e Sterline. Dal punto di vista valutario si confermano una tendenziale neutralità dell esposizione allo Yen e alla Sterlina e un sovrappeso al Dollaro. Nel portafoglio non sono presenti titoli del debito pubblico di Grecia e Portogallo. La componente azionaria, nella prima parte dell anno, è stata mantenuta in una posizione di moderato sovrappeso rispetto al benchmark. All interno della componente azionaria il sovrappeso ha interessato principalmente l area EMU e in misura minore gli Stati Uniti. Nel periodo estivo la posizione è stata riportata in un area vicina alla neutralità a causa dell emergere di alcuni fattori di rischio a livello geopolitico (crisi Ucraina, Medio Oriente). A partire dal mese di settembre, si è proceduto ad incrementare gradualmente l esposizione, in particolare sull area EMU e sul Giappone. La decisione di tornare in sovrappeso è stata motivata in larga misura dalle aspettative sulle manovre di politica monetaria espansiva da parte della BCE e della Bank of Japan. Nella parte finale dell anno, il buon andamento macroeconomico americano e il deciso calo delle materie prime, petrolio in particolare, hanno costituito ulteriori elementi potenzialmente a sostegno dei mercati. L esposizione ai mercati europei è stata ottenuta prevalentemente attraverso l investimento diretto in titoli. Una parte marginale è stata investita in Exchange Traded Funds (ETF) della stessa area per soddisfare un maggior dinamismo nella gestione e una maggiore diversificazione. Gli investimenti sull azionario internazionale sono stati realizzati tramite ETF armonizzati specifici sulle principali aree geografiche che compongono l indice MSCI World, ovvero Nord America (USA e Canada), Europa, Giappone, Asia escluso Giappone. La scelta di ottenere un esposizione ai mercati mondiali tramite ETF sulle aree, anziché ETF specifici sull indice MSCI World, è stata motivata dalla possibilità di ottenere una maggiore flessibilità nella gestione dei temi macroeconomici e geopolitici delle singole aree e allo stesso tempo di avere una buona diversificazione del portafoglio azionario. Nella scelta degli strumenti finanziari sono stati utilizzati prevalentemente ETF a replica fisica, ovvero OICR che hanno come sottostante un portafoglio di titoli azionari anziché strumenti derivati (swap). Nel corso dell esercizio non sono state effettuate operazioni in strumenti derivati. Nell ambito degli obiettivi del Comparto e della natura degli investimenti, si è attuata una 23

26 gestione attiva dei capitali investiti e si è proceduto ad una replica solo parziale del parametro di riferimento, c.d. benchmark. Nell attuazione della politica di investimento non sono stati presi in considerazione aspetti sociali, etici ed ambientali. Tuttavia, pur non avendo utilizzato ex-ante criteri che prendono in considerazione aspetti sociali, etici ed ambientali nell attuazione della politica di investimento, per soddisfare gli obiettivi dei Piani di Sostenibilità triennali di Unipol Gruppo Finanziario ( e ), gli investimenti di tutti i comparti sono sottoposti, ex-post, con cadenza trimestrale, ad uno Screening di Sostenibilità finalizzato a valutare l effettivo livello di inclusione dei criteri e degli obiettivi di responsabilità sociale e di sostenibilità utilizzati per lo Screening del portafoglio investimenti del Gruppo. La descrizione dei criteri ESG (ESG - Environmental, Social, Governance) considerati nell analisi è disponibile sul Bilancio di Sostenibilità (capitolo Gli Azionisti ) sul sito internet di Unipol Gruppo Finanziario Nel 2014 il risultato complessivo, confrontato in termini omogenei (lordo) è stato inferiore rispetto al benchmark, facendo rilevare una performance minore dello 0,43%. In termini di rischiosità il portafoglio fa rilevare un valore leggermente superiore a quello registrato dal parametro di riferimento. Le tabelle che seguono riportano: i dati di performance in termini di rendimento (al netto e al lordo delle commissioni di gestione e degli oneri amministrativi) e di rischio per il 2014; Comparti di investimento Rendimento netto Rendimento al lordo delle commissioni di gestione Rischio (deviazione standard) Sviluppo 10,38% 11,18% 7,55% un confronto degli stessi dati, al lordo delle ritenute fiscali per omogeneità, con gli analoghi risultati del benchmark per il 2013; Rendimento lordo 2014 Rischio 2014 (deviazione standard) Rendimento lordo 2013 Rischio 2013 (deviazione standard) Sviluppo 12,61% 7,55% 12,01% 6,77% Benchmark 13,04% 7,02% 11,58% 6,43% un confronto dei dati di performance relativo agli ultimi tre e cinque anni in rapporto al benchmark; Rendimento annualizzato Netto 3 anni Rischio 3 anni (deviazione standard) Rendimento annualizzato Netto 5 anni Rischio 5 anni (deviazione standard) Sviluppo 11,05% 7,34% 6,80% 8,17% Benchmark 10,69% 7,00% 6,47% 7,98% 24

27 Dal 31 marzo 2014 il benchmark adottato è: Sviluppo Comparto Nome Peso JPM EMU IG 40% JPM GBI Global 10% MSCI EMU Net Return 25% MSCI World Net Return 25% Si riporta, inoltre, nella seguente, tabella l indicazione del patrimonio medio, degli oneri di negoziazione sostenuti e del loro effetto sulla performance. Oneri di negoziazione Patrimonio medio Incidenza oneri su patrimonio medio Sviluppo , ,03 0,131% Comparto Valore Il patrimonio netto complessivo del comparto al 31 dicembre 2014 ammonta a Euro. La componente obbligazionaria del portafoglio è stata investita in titoli denominati in Euro, principalmente emessi da emittenti statali e assimilabili. Gli investimenti hanno interessato tutta la curva dei rendimenti. Nel corso del 2014 il portafoglio è stato complessivamente sottopesato di duration sui titoli core e sovrappesato su titoli periferici. Nel corso dell anno, pur mantenendo una posizione di tendenziale sottopeso di duration rispetto al benchmark, in un contesto di riduzione dei rendimenti e di restringimento degli spread fra paesi core e paesi periferici dell area euro, è stata incrementata progressivamente la duration del portafoglio. Il sottopeso di duration è stato concentrato sulla parte breve della curva dei rendimenti dei paesi core, principalmente sulle scadenze fino a 5 anni, mentre sulla parte medio lunga della curva dei rendimenti si è deciso di adottare un politica di investimento di maggior neutralità rispetto al benchmark. Durante il primo semestre dell anno, si è deciso di prendere parziale profitto dalla posizione di sovrappeso rispetto al benchmark di titoli italiani e spagnoli mentre, nel secondo semestre, approfittando della significativa volatilità dei mercati, l attività si è concentrata su operazioni di arbitraggio fra curve periferiche e curve core e semi core. Nel corso del 2014, al fine di ottimizzare la redditività del portafoglio, è stata incrementata l esposizione su titoli obbligazionari di emittenti corporate. Nel portafoglio non sono presenti titoli del debito pubblico di Grecia e Portogallo. La componente azionaria, nella prima parte dell anno, è stata mantenuta in una posizione di moderato sovrappeso rispetto al benchmark. All interno della componente azionaria il sovrappeso ha interessato principalmente l area EMU e in misura minore gli Stati Uniti. Nel periodo estivo la posizione è stata riportata in un area vicina alla neutralità a causa dell emergere di alcuni fattori di rischio a livello geopolitico (crisi Ucraina, Medio Oriente). A partire dal mese di settembre, si è proceduto ad incrementare gradualmente l esposizione, in particolare sull area EMU e sul Giappone. La decisione di tornare in sovrappeso è stata motivata in larga misura dalle aspettative sulle manovre di politica monetaria espansiva da parte della BCE e della Bank of Japan. Nella parte finale dell anno, il buon andamento macroeconomico americano e il deciso calo delle materie prime, petrolio in particolare, hanno costituito ulteriori elementi potenzialmente a sostegno dei mercati. 25

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