Manuale Operatore Gestione Dote Lavoro Persone con disabilità Piano Provinciale Disabili Masterplan 2015

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1 Manuale Operatore Gestione Dote Lavoro Persone con disabilità Piano Provinciale Disabili Masterplan 2015

2 Indice 1. Premessa 2. I Destinatari della Dote Lavoro persone con disabilità 2.1 Percorso Inserimento Lavorativo o Autoimprenditorialità 2.2 Percorso Mantenimento posto di lavoro 3. La rete degli Operatori 4. La composizione della Dote Lavoro 4.1 Descrizione servizi previsti nei PIP 5. Durata degli interventi 6. Il flusso operativo 6.1 Fase di predisposizione del PIP Invio del PIP 6.2 Il Tutor 6.3 Fase di realizzazione del PIP Variazione del PIP Rinuncia / Abbandono Proroga del PIP 6.4 Fase di Conclusione del PIP 7. La liquidazione della Dote Lavoro 8. Obblighi dell Operatore 8.1 Obblighi generali 8.2 Conservazione della documentazione e inserimento dei dati nel sistema informativo 8.3 Verifiche e controlli 8.4 Informazione Antimafia 9. Irregolarità e sanzioni 10. Chiarimenti e Informazioni 11. Informativa trattamento dati personali ALLEGATO 1 - Elenco dei documenti da conservare ALLEGATO 2 Quadro degli standard minimi approvato con decreto n del 22/12/2014 In questo documento l uso del genere maschile per indicare i soggetti coinvolti è da intendersi riferito ad entrambi i generi e risponde solo ad esigenze di semplicità del testo 2

3 1 PREMESSA Obiettivo del presente manuale è fornire un supporto operativo per una corretta gestione e liquidazione delle attività finanziate dal Fondo Regionale Disabili attraverso il Piano Provinciale Disabili 2014/2016 anno a favore di individui, operatori, organismi o imprese, pubbliche o private che partecipano all attuazione del Piano. Lo strumento utilizzato per la gestione delle attività del Piano Provinciale Disabili è la dote. La dote è un insieme di risorse destinate alle persone disabili con le caratteristiche descritte all art. 1 c. 1 della legge 68/99, residenti o domiciliate nel territorio della Provincia di Varese, iscritte negli elenchi e/o graduatorie, di cui all art. 8 della citata legge 68/99 o occupate ai sensi della normativa per il collocamento dei disabili, finalizzate all inserimento e reinserimento lavorativo, alla riqualificazione professionale e al mantenimento occupazionale nell ambito di un percorso personalizzato. Gli operatori accreditati svolgono un ruolo importante nell attuazione della dote, sia in quanto erogano i servizi alla formazione e al lavoro previsti, sia per il supporto che sono chiamati a fornire ai destinatari nella definizione e nell accompagnamento del loro percorso personalizzato. Il percorso personalizzato che gli operatori definiscono insieme al beneficiario è formalizzato nel Piano di Intervento Personalizzato (PIP), che rappresenta il documento di riferimento per tutti i servizi previsti nella dote. Il percorso personalizzato, articolato sui fabbisogni individuali, può coinvolgere una pluralità di soggetti, individuati nel catalogo, in quanto funzionali al raggiungimento dell obiettivo di occupazione condiviso tra le parti. Il presente Manuale disciplina le procedure che i soggetti coinvolti nell attuazione del Piano di Intervento Personalizzato (PIP) sono tenuti a seguire per assicurare una corretta gestione e rendicontazione della dote. Gli adempimenti che gli operatori sono tenuti a seguire sono organizzati rispetto alle diverse fasi di attuazione della dote: Elaborazione e invio del Piano di Intervento Personalizzato (PIP); Realizzazione del PIP; Chiusura / Liquidazione. Sono inoltre individuati gli obblighi cui gli operatori sono tenuti nel momento in cui aderiscono al Piano Provinciale. 2 I DESTINATARI DELLA DOTE LAVORO PERSONE CON DISABILITA Percorso inserimento lavorativo o autoimprenditorialità E riservata alle persone disabili, inserite nell elenco del Collocamento Mirato della Provincia di Varese, ai sensi della legge 68/99 in qualità di invalido civile o invalido del lavoro o sensoriale, in stato di disoccupazione previo rilascio della dichiarazione telematica di immediata disponibilità al lavoro (DID on-line) ai sensi della D.lgs. 150/2015. Sono esclusi coloro che hanno ricevuto i servizi di due Doti consecutive nel corso dei Piani precedenti. I destinatari devono essere domiciliati in Provincia di Varese e non devono avere un rapporto di lavoro in corso al momento della prenotazione della Dote, anche nel caso di non superamento del reddito che permette il mantenimento dell iscrizione al CMD. Possono invece accedere alla Dote coloro che sono in Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS) e in Cassa Integrazione in Deroga con causale di cessazione attività o procedura concorsuale. Il destinatario può usufruire della tipologia di Dote Lavoro percorso inserimento lavorativo o autoimprenditorialità una sola volta nell ambito del dispositivo Provinciale anno

4 Nel caso in cui il destinatario sottoscriva un contratto di lavoro per un periodo superiore ai 30 giorni durante la vigenza della dote, perde il requisito per usufruire dei servizi previsti. 2.2 Percorso Mantenimento posto di lavoro Nella tipologia percorso mantenimento posto di lavoro assume priorità il sostegno al lavoratore e all azienda con la finalità di favorire la conservazione del posto di lavoro delle persone con gravi difficoltà lavorative. La Dote Lavoro percorso mantenimento posto di lavoro è rivolta ai lavoratori disabili occupati, ai sensi del collocamento obbligatorio residenti o domiciliati in Provincia di Varese o alle persone con disabilità psichica o intellettiva occupate presso Cooperative Sociali di Tipo B. Il servizio è riconosciuto a risultato così come specificato al cap pag. 7. Sia per il percorso di inserimento lavorativo o autoimprenditorialità, sia per il percorso mantenimento posto di lavoro, il Destinatario che si rivolge all Operatore dovrà essere munito di: Documento d identità in corso di validità Codice Fiscale CRS (Carta Regionale dei Servizi) e PIN dispositivo Presso l Operatore i destinatari dovranno ricevere le necessarie informazioni circa le procedure e le modalità di realizzazione della Dote. L Operatore predisporrà il PIP in cui saranno dettagliatamente descritte le attività finalizzate al raggiungimento degli obiettivi della dote, previa verifica di: possesso dei requisiti da parte del destinatario; che il destinatario non abbia già richiesto la Dote attraverso un altro Operatore, o non sia già titolare di altra tipologia di dote regionale; disponibilità delle Doti. 3 LA RETE DEGLI OPERATORI Possono gestire le doti i soggetti accreditati dalla Regione Lombardia per i servizi al lavoro che hanno almeno una sede operativa nel territorio della Provincia di Varese e che sono stati inseriti nel catalogo Provinciale operatori abilitati. L elenco è consultabile sul sito istituzionale della Provincia di Varese all indirizzo o presso il CMD. L Operatore inserito nel catalogo può gestire la dote in forma singola o creando una filiera avvalendosi di operatori autorizzati e/o accreditati per la tipologia di attività che intende gestire e che hanno almeno una sede operativa in Provincia di Varese. I soggetti sopra richiamati possono partecipare all erogazione dei servizi previsti nel PIP in un rapporto di partenariato. Le condizioni devono essere formalizzate all interno di un accordo di partenariato, da conservare agli atti. Sono altresì ammessi nel partenariato le aziende dove si realizzano attività di stage e tirocinio, in coerenza con i principi sanciti dalla normativa regionale (dgr n del ). Possono inoltre rientrare nel partenariato soggetti diversi da quelli richiamati, esclusivamente nel caso in cui tali soggetti partecipino alla compagine societaria di un soggetto ammesso a erogare i servizi. Il partenariato non rientra nella fattispecie dell affidamento di attività a terzi, configurandosi come forma di collaborazione/compartecipazione di più soggetti che condividono finalità e obiettivi di una operazione, sia partecipando attivamente alle diverse fasi attuative dell operazione stessa (partner operativi), sia essendone promotori sulla base di uno specifico fabbisogno/interesse di cui sono portatori (partner promotori o stakeholder). Presupposto essenziale del Partenariato è l individuazione dei soggetti, dei rispettivi ruoli e la quantificazione delle attività in fase di presentazione e conseguente valutazione dell operazione. Tali elementi sono riportati nel PIP e 4

5 tenuti agli atti. Forme di partenariato non rispondenti alle finalità e alle modalità sopra descritte, ma che abbiano come unica ragione obiettivi di natura finanziaria o di aggiramento di specifici vincoli, non sono ammesse. Per l erogazione dei servizi per l inserimento lavorativo l Operatore potrà avvalersi anche dei seguenti soggetti: 1. Cooperative Sociali ai sensi dell art. 1, comma 1, Legge n. 381 e successive modificazioni, iscritte nell apposito Albo Regionale previsto dalla L.R. 21/2003 art. 4; 2. Unità di offerta sociosanitaria 3. Comuni anche in forma associata che gestiscono i servizi per l integrazione lavorativa. 4 LA COMPOSIZIONE DELLA DOTE LAVORO Nell ambito del Piano Provinciale Disabili 2014/2016 Masterplan 2015 è prevista la realizzazione dei seguenti percorsi di dote, articolati come specificato nelle tabelle di seguito riportate: A. Dote Lavoro - Percorso Inserimento Lavorativo B. Dote Lavoro - Percorso Mantenimento Lavorativo C. Dote Lavoro - Percorso Autoimprenditorialità 5

6 Tabella A DOTE LAVORO - PERCORSO INSERIMENTO LAVORATIVO - AREA SERVIZI /h indiv. /h gruppo ore max FASCIA 1 ore max FASCIA 2 ore max FASCIA 3 ore max FASCIA 4 accoglienza e accesso ai servizi servizi base colloquio specialistico definizione percorso accoglienza e orientamento bilancio competenze creazione reti di sostegno orientamento e form. alla ricerca attiva lav accompagnamento continuo coaching consolidamento formazione 13,34 13, competenze tutoring accompagn. tiroc./work experience certificazione competenze 69, quota aggiuntiva in caso di tirocinio inserimento lavorativo attività per trovare un'occupazione TOTALE DOTE Tabella B DOTE LAVORO - PERCORSO MANTENIMENTO LAVORATIVO - AREA SERVIZI /h indiv /h gruppo ore max FASCIA 1 ore max FASCIA 2 ore max FASCIA 3 ore max FASCIA 4 accoglienza e accesso ai servizi servizi base colloquio specialistico definizione percorso accoglienza e orientamento bilancio competenze creazione reti di sostegno accompagnamento continuo consolidamento competenze coaching formazione 13,34 13, certificazione competenze 69, mantenimento lavorativo accompagnamento nelle fasi iniziali del lavoro o casi aggravamento art. 10 L. 68 o variazioni organiz. accompagamento persone psichiche in coop. Tipo B TOTALE DOTE Tabella C DOTE LAVORO - PERCORSO AUTOIMPRENDITORIALITA' - AREA SERVIZI /h indiv /h gruppo ore max FASCIA 1 ore max FASCIA 2 ore max FASCIA 3 ore max FASCIA 4 servizi base accoglienza e orientamento consolidamento competenze accoglienza e accesso ai servizi colloquio specialistico definizione percorso analisi propen.e attitudini all'autoimprenditorialità creazione reti di sostegno accompagnamento continuo coaching formazione 13,34 13, promoz. conoscenze spec. gestione impresa certificazione competenze 69, autoimprenditorialità accomp. persona attivazione autoimprenditorialità TOTALE DOTE

7 La durata massima della Dote Lavoro è differenziata in base alla fascia d aiuto, secondo il seguente schema: o Fascia 1 - Intensità di aiuto bassa - Max 6 mesi o Fascia 2 - Intensità di aiuto media - Max 12 mesi o Fascia 3 - Intensità di aiuto alta - Max 18 mesi o Fascia 4 - Intensità di aiuto molto alta - Max 24 mesi 4.1 Descrizione servizi previsti nei PIP Nell erogazione dei servizi previsti nel PIP gli Operatori sono tenuti a rispettare gli standard dei servizi al lavoro definiti nel Manuale Unico di Gestione e Controllo approvato con Decreto regionale n del 22/12/2014 in attuazione della DGR n. X/1106 del 20/12/2013 (vedi Allegato 2 al seguente manuale). I servizi di base sono obbligatori e devono essere erogati prima della prenotazione della Dote su GSS, ad eccezione del servizio Bilancio di competenze che deve necessariamente essere avviato in fase di predisposizione del PIP, ma può concludersi durante il periodo di realizzazione della Dote. Il Tutor indicato nel PIP è l unico responsabile dello stesso e deve garantire l erogazione dei servizi di base e del servizio accompagnamento continuo, escluso il servizio Bilancio di competenze che può essere erogato da personale specialistico, anche diverso dal Tutor firmatario del PIP, i cui CV sono stati presentati in fase di candidatura al Catalogo. Al fine di erogare l attività Definizione del percorso è necessario aver erogato almeno un ora di attività di Bilancio di competenze. La Provincia si riserva di effettuare verifiche al fine della validazione del PIP e del riconoscimento della spesa. Servizio Formazione Servizio finalizzato all attuazione di attività e interventi formativi utili all acquisizione, al miglioramento e al perfezionamento delle capacità e competenze professionali del destinatario. Tali servizi potranno essere resi solo da operatori accreditati per la formazione da Regione Lombardia e con sede in provincia di Varese. Si precisa che per gli utenti per i quali è previsto il servizio di formazione, è richiesto che vengano dettagliati gli elementi di coerenza tra i contenuti del corso e gli obiettivi professionali. La Provincia si riserva di effettuare verifiche al fine della validazione del PIP e al riconoscimento della spesa. Il servizio può svolgersi con diverse modalità anche tra loro combinate: a. Formazione individuale: d aula: percorso formativo diretto ed esclusivo tra il destinatario e il formatore; on the job: attività gestita dall Operatore formativo e svolta in azienda utilizzando la/le postazione/i di lavoro a fini formativi; b. Formazione collettiva: d aula: percorso di formazione diretto ma non esclusivo, tra il formatore e i destinatari organizzati come aula ; on the job: attività gestita dall ente formativo e svolta in azienda utilizzando la/le postazione/i di lavoro a fini formativi. La formazione collettiva prevede un numero minimo di 4 destinatari e nel caso in cui dovessero intervenire delle variazioni per abbandono del percorso da parte di uno o più destinatari è 7

8 necessario richiedere specifica autorizzazione alla Provincia per poter proseguire l attività. Non è possibile inserire utenti in percorsi formativi già avviati. Nel servizio Formazione è possibile erogare corsi di gruppo anche solo nell ambito della sicurezza. Il corso collettivo sulla sicurezza può essere avviato con un minimo di 3 partecipanti e non può essere inserito come modulo di un corso professionalizzante. Per inserire un beneficiario in un corso sulla sicurezza è necessaria la presenza della COB del tirocinio. Nell ambito del percorso di formazione d aula può essere previsto un tirocinio curriculare che permette di trascorrere un periodo di tempo all interno di una realtà lavorativa, esercitando uno specifico ruolo professionale prima dell inserimento effettivo nel mondo del lavoro, per accertare, integrare e rielaborare quanto appreso in aula. Nel caso di attività formative, l Operatore capofila dovrà acquisire dall ente erogatore del servizio di formazione copia del registro formativo e delle presenze. Le attività di formazione non possono essere erogate successivamente alle attività di tirocinio. Servizio Tutoring accompagnamento tirocinio/work experience Per le attività di Tutoring accompagnamento tirocinio/work experience sono previste: - massimo 5 ore al mese per le fasce 1 e 2: - massimo 10 ore al mese per le fasce 3 e 4. Le esperienze di tirocinio/work experience possono essere svolte in più aziende. Servizio quota aggiuntiva in caso di tirocinio Valido per i destinatari appartenenti alle fasce 3 e 4. Per utilizzare Il servizio "quota aggiuntiva in caso di tirocinio" è necessario aver erogato tutte le ore previste nel servizio accompagnamento tirocinio/work experience. Sono riconosciute al massimo 10 ore al mese. Il costo ora è il medesimo del servizio Tutoring accompagnamento tirocinio/work experience. Servizio attività per trovare un'occupazione Il servizio attività per trovare un occupazione è riconosciuto a risultato. Per risultato si intende un contratto a tempo indeterminato. In caso di contratto a tempo determinato pari o superiore ai sei mesi la quota è ridotta al 50%. Servizio accompagnamento nelle fasi iniziali del lavoro e accompagnamento persone psichiche in Cooperative di tipo B Il servizio è riconosciuto a risultato (a conclusione della dote) a seguito della comprovata permanenza del lavoratore nella posizione lavorativa. Servizio autoimprenditorialità Il servizio consiste nelle attività di accompagnamento della persona che intenda attivare un progetto autoimprenditoriale. Il servizio è riconosciuto a risultato, ossia solo dopo l'avvenuta iscrizione dell'impresa alla CCIAA e/o apertura di una partita IVA. 5 DURATA DEGLI INTERVENTI I PIP potranno avere una durata diversa a seconda della tipologia di Dote e comunque le attività previste dovranno concludersi entro e non oltre il 31/12/2017, salvo eventuali proroghe. 8

9 6 IL FLUSSO OPERATIVO Il processo delle doti si articola nelle seguenti fasi: 1) Fase di predisposizione del Piano di Intervento Personalizzato (PIP), in cui gli operatori tracciano il percorso del destinatario. 2) Fase di realizzazione del PIP, in cui l Operatore, eventualmente con gli altri enti appartenenti alla filiera, eroga i servizi previsti e descrive le attività svolte. 3) Fase di conclusione del PIP, in cui il Tutor elabora la relazione sull attività svolta e sugli esiti conseguiti, a firma anche del Responsabile dell Ente e del destinatario. 6.1 Fase di predisposizione del PIP Il PIP è il contratto che regola l erogazione dei servizi individuati dall Operatore insieme al destinatario, finalizzati all inserimento occupazionale, definisce i reciproci impegni ed assume condizione vincolante per l Operatore e il destinatario ai fini dell ammissibilità al riconoscimento delle risorse associate alla Dote. La redazione del PIP consiste nella definizione del percorso che il destinatario dovrà seguire, ovvero nella selezione dei servizi che l Operatore, insieme alla persona disabile, ritenga siano utili a perseguire gli obiettivi di inserimento lavorativo, di mantenimento o di autoimprenditorialità. Il campo "Profilo del destinatario e Obiettivo occupazionale" deve obbligatoriamente contenere le seguenti informazioni: Descrizione del destinatario, tipologia disabilità, capacità residue, vincoli e limitazioni, esperienze pregresse; Competenze di base; Competenze tecnico professionali; Competenze trasversali. Devono inoltre essere illustrati gli obiettivi, i punti di criticità e di forza e i servizi più rispondenti al perseguimento degli obiettivi occupazionali specificando la necessità o meno della formazione. Se è prevista la formazione, deve essere esplicitata la tipologia di corso prescelto, i contenuti, la durata, gli obiettivi; ovviamente la stessa deve trovare coerenza con l obiettivo occupazionale e con la tipologia di disabilità dell utente. I servizi devono rispettare i massimali di costi, secondo le disposizioni provinciali. Nel caso in cui i campi non siano compilati correttamente e le descrizioni non fossero sufficientemente chiare, la Provincia si riserva di chiedere integrazioni e, nel caso, di non approvare il PIP. Si precisa che, in fase di realizzazione del PIP, l Operatore, in accordo con il destinatario, potrà valutare l opportunità di modificare alcuni contenuti del PIP, compatibilmente con gli obiettivi e la tempistica del percorso, secondo le modalità specificate nel presente Manuale, previa autorizzazione da parte della Provincia di Varese. Va sottolineato che nel PIP possono essere inseriti servizi erogabili anche da operatori diversi da quello che ha preso in carico la persona, fermo restando che: i servizi al lavoro devono essere erogati solo da Operatori accreditati al lavoro anche avvalendosi dei soggetti di cui al paragrafo 3 del presente manuale i servizi alla formazione devono essere erogati solo da Operatori accreditati alla formazione. La prenotazione dei servizi a sistema (caricamento del PIP su GSS) deve essere effettuata contestualmente al caricamento di tutti i documenti firmati dall utente nella sezione allegati al PIP e dopo aver erogato al destinatario i servizi di base, come indicato nel paragrafo 4.1 del presente manuale. In caso contrario il PIP verrà invalidato a prescindere dai contenuti dello stesso. 9

10 6.1.1 Invio del PIP L Operatore che ha preso in carico la persona disabile deve: compilare il PIP tramite il sistema informativo (GSS) salvarlo sul proprio pc firmarlo e farlo firmare al destinatario della dote con CRS o altro strumento per la firma digitale inserirlo sul sistema informatico cliccando sull icona allega documenti visibile nella parte del sistema riservata al PIP inviare una di comunicazione dell avvenuta operazione all indirizzo pianodisabili@provincia.va.it Nel caso in cui il destinatario non sia in possesso del pin della CRS o altro strumento per la firma digitale, l Operatore deve: stampare il PIP e farlo sottoscrivere all utente scansionare il PIP firmato salvarlo sul proprio pc firmarlo con CRS o altro strumento per la firma digitale inserirlo sul sistema informatico cliccando sull icona allega documenti visibile nella parte del sistema riservata al PIP unitamente alla scansione di un documento di identità del destinatario o della copia dell atto di conferimento dei poteri di firma al delegato nel caso il PIP non sia sottoscritto dal destinatario inviare una di comunicazione dell avvenuta operazione all indirizzo pianodisabili@provincia.va.it Unitamente al PIP deve essere inviato il documento dichiarazione sostitutiva atto di notorietà scaricabile dal kit di avvio su GBC inserendolo sul sistema informatico cliccando sull icona allega documenti visibile nella parte del sistema riservata al PIP. Una volta allegato il PIP, l Operatore riceve, entro 5 giorni lavorativi, una comunicazione via di accettazione e di validazione del PIP. Entro i medesimi termini, qualora si rendesse necessario, verranno richieste le dovute integrazioni. Nel caso di invalidazione del PIP non verranno riconosciute le spese sostenute per i servizi erogati ai fini della definizione dello stesso. Se un PIP viene invalidato per mancanza di requisiti da parte del Tutor è possibile presentare un nuovo PIP purché vengano erogati nuovamente i servizi di base da parte del nuovo Tutor. 6.2 Il TUTOR L Operatore ha il compito di individuare un Tutor, in possesso dei requisiti previsti dal Decreto Regionale n del , che prende in carico il destinatario accompagnandolo in tutte le fasi del percorso e di effettuare i servizi di base e il servizio accompagnamento continuo a garanzia del monitoraggio sull andamento del PIP. L allegato 2 del sopracitato Decreto Regionale individua le competenze professionali richieste. Nello specifico in riferimento alla figura del Tutor individuale a supporto dell inserimento lavorativo dei disabili sono prescritti i seguenti requisiti minimi alternativi: a) laurea in psicologia, scienze dell educazione e nell ambito del disagio e della disabilità; b) diploma di Istruzione secondaria superiore ed almeno esperienza triennale nell ambito del disagio e della disabilità c) diploma di Istruzione e Formazione Professionale (lefp) ed almeno esperienza quadriennale nell ambito del disagio e della disabilità Tipologia di rapporto e tempo dedicato: contratto di impiego o collaborazione in essere con il soggetto, nelle forme consentite dalla legge. 10

11 Il Tutor rappresenta l unica interfaccia fra il destinatario e la rete degli operatori coinvolti nell erogazione dei servizi, e si rende garante del rispetto dei contenuti e delle modalità di fruizione concordate e sottoscritte con il destinatario nel suo PIP. Il Tutor può prendere in carico contemporaneamente un massimo di 15 utenti. I riferimenti del Tutor dovranno essere obbligatoriamente inseriti nel PIP. 6.3 Fase di realizzazione del PIP L Operatore, entro 10 giorni dalla data di validazione del PIP, dovrà avviare la prima attività prevista, diversa da quelle di base relative alla definizione del PIP, escluso l'accompagnamento continuo, pena la decadenza del PIP e delle risorse economiche prenotate. Le attività di base relative alla definizione del PIP devono essere avviate in GSS al momento dell approvazione del PIP e successivamente chiuse e protocollate. Le predette attività vengono liquidate come prima tranche, ad eccezione dell attività bilancio di competenze che verrà liquidata successivamente, se non terminata prima dell invio del PIP. Ogni servizio deve essere avviato su GSS con la relativa presa in carico, contestualmente all erogazione della prima ora, ai fini del riconoscimento della spesa. Se l Operatore non è nelle condizioni di avviare le attività entro i termini previsti (10 giorni dalla data di validazione del PIP), ne deve dare immediata comunicazione al destinatario ed alla Provincia. Il destinatario avrà facoltà di richiedere ad un altro operatore una nuova dote, previa verifica della disponibilità delle risorse economiche. Il singolo professionista coinvolto nell erogazione dei servizi compila, non elettronicamente, il timesheet unico (scheda di rilevazione delle attività e delle ore), utilizzando esclusivamente il modello scaricabile dal Kit di avvio presente su GBC. Nel timesheet unico le registrazioni devono avvenire su base giornaliera indicando la tipologia del servizio. L apposizione della firma per esteso da parte del destinatario deve avvenire unicamente se lo stesso è presente o partecipa all attività o servizio erogato. Nei casi in cui il professionista abbia in carico più utenti, deve utilizzare un solo timesheet nel quale indicare tutti i servizi erogati agli stessi in ordine cronologico compilando in modo sequenziale tutte le righe. Gli operatori che erogano la formazione sono tenuti a trasmettere all avvio di ogni corso il relativo calendario con l elenco dei partecipanti ed eventuali variazioni dello stesso all indirizzo di posta elettronica pianodisabili@provincia.va.it L Operatore, titolare del PIP, deve conservare, per dare evidenza dell erogazione del servizio, gli output previsti dagli standard regionali come dettagliato nell Allegato 2 del presente Manuale. L Operatore deve curare inoltre la compilazione dei documenti di seguito descritti e scaricabili dal Kit di avvio presente su GBC: Registro formativo e delle presenze Nel caso in cui il PIP preveda lo svolgimento di attività formative, gli operatori che erogano tali servizi devono predisporre il registro formativo e delle presenze vidimato dal rappresentante legale dell'ente sulla prima o sull'ultima pagina con l'indicazione della data di vidimazione e il numero delle pagine del registro stesso, in coerenza con le disposizioni regionali (D.d.u.o. 20/12/2012 n ). Il legale rappresentante può successivamente delegare il direttore del corso a firmare su ogni pagina contestualmente allo svolgimento delle attività e comunque non oltre 15 giorni dalle stesse. 11

12 Il registro formativo e delle presenze deve essere compilato dall Operatore/Docente con pagine numerate e non asportabili con l indicazione delle attività svolte e la firma giornaliera di allievi e docenti. Scheda stage Nel caso in cui il PIP preveda attività formativa con lo svolgimento di un tirocinio curriculare, l Operatore che eroga tale attività deve predisporre la scheda stage composta da pagine numerate e non asportabili - vidimata dal legale rappresentante dell ente accreditato che eroga la formazione. La scheda deve essere: compilata giornalmente con l indicazione delle attività svolte in modo sequenziale su tutte le righe e le pagine dello stessa sottoscritta ogni volta dal Destinatario e dal Tutor aziendale conservata presso la sede di stage per tutto il periodo di svolgimento. Si precisa che le firme del Tutor individuato dall Operatore dovranno essere apposte sulla scheda stage solamente quando si reca in visita presso l azienda e dovranno trovare corrispondenza nel proprio timesheet. Scheda tirocinio Nel caso in cui il PIP preveda lo svolgimento di un tirocinio extracurriculare per l inserimento lavorativo, l Operatore che eroga tale attività deve predisporre la scheda tirocinio composta da pagine numerate e non asportabili vidimata dal legale rappresentante. La scheda deve essere: compilata giornalmente con l indicazione delle attività svolte in modo sequenziale su tutte le righe e le pagine dello stessa sottoscritta ogni volta dal Destinatario e dal Tutor aziendale conservata presso la sede di tirocinio per tutto il periodo di svolgimento. Si precisa che le firme del Tutor del tirocinio individuato dall Operatore dovranno essere apposte sulla scheda tirocinio solamente quando si reca in visita presso l azienda e dovranno trovare corrispondenza nel proprio timesheet. Gli interventi di tirocinio dovranno essere gestiti conformemente a quanto indicato nella delibera regionale X/825 del Si precisa che nella convenzione e relativo progetto formativo deve essere sempre garantita la presenza di tre soggetti diversi: ente promotore, azienda ospitante, tirocinante (ad esempio, una cooperativa sociale non potrà fungere, per lo stesso utente, contemporaneamente da ente promotore e da azienda ospitante il tirocinio) Variazione del PIP L Operatore che prende in carico il destinatario è tenuto a concordare con lo stesso ogni modifica del PIP. Qualsiasi variazione che comporti modifiche nei contenuti del PIP relative a soggetti coinvolti, tipologia di servizi, contenuti e/o modalità di attuazione, luogo di fruizione dei servizi previsti (nel rispetto della durata massima prevista per la conclusione della Dote), dovrà essere richiesta via alla Provincia. Rientra tra le variazioni da autorizzare anche la richiesta di sostituzione del Tutor. Tale richiesta deve essere effettuata con tempestività (max 15 giorni dalla cessazione del precedente Tutor) al fine di garantire al destinatario la continuità dell accompagnamento. Le modifiche al PIP, una volta autorizzate, verranno effettuate dalla Provincia sul sistema Sintesi. Il PIP così modificato dovrà essere nuovamente firmato dalle parti e allegato al PIP on-line come indicato nel paragrafo del presente Manuale. Il valore dei servizi modificati nel PIP non potrà essere superiore a quello dei servizi sostituiti. Le modifiche non segnalate e non rilevabili dal Sistema Informativo, non saranno tenute in considerazione ai fini del riconoscimento della spesa. 12

13 Non sono in ogni caso ammesse sostituzioni relative all Operatore con il quale è sottoscritto il PIP e modifiche del valore complessivo della dote Rinuncia/Abbandono In caso di "rinuncia" della dote da parte del destinatario l Operatore deve prenderne atto facendo sottoscrivere la comunicazione di rinuncia, secondo il format scaricabile dal Kit di avvio presente su GBC, ed inviarlo alla Provincia unitamente alla documentazione di chiusura della dote. Il destinatario che, dopo aver sottoscritto il PIP, abbandona il percorso senza giustificati motivi, verrà automaticamente escluso e perderà il diritto di beneficiare dei servizi previsti dalla dote e non potrà sottoscrivere un altro PIP presso nessun Operatore accreditato per l erogazione dei servizi per il lavoro sul territorio Provinciale nell ambito del Masterplan L'Operatore dovrà pertanto inviare al destinatario una lettera di convocazione per mezzo di raccomandata A.R.. La comunicazione di abbandono, unitamente alla copia della lettera di convocazione e della ricevuta di ritorno, dovrà essere trasmessa dall Operatore alla Provincia e contemporaneamente il PIP dovrà essere chiuso su Sintesi. L Operatore dovrà effettuare la comunicazione di abbandono mediante il modello di Abbandono scaricabile dal Kit di avvio presente su GBC, ed inviarlo alla stessa unitamente alla documentazione di chiusura del PIP. Si precisa che verranno riconosciuti i servizi erogati sino alla data di rinuncia/abbandono previa consegna della Relazione finale in originale debitamente firmata dall utente (in caso di rinuncia) Proroga del PIP Qualora la tempistica del Piano lo consenta, potranno essere richieste alla Provincia eventuali proroghe al PIP rispetto alla durata massima prevista, solo in casi di impossibilità del destinatario a partecipare alle attività del PIP per motivi di: malattia infortunio maternità. L Operatore può richiedere la proroga per la conclusione delle attività attraverso il modello scaricabile dal Kit di avvio presente su GBC, riportando i motivi per cui si richiede la proroga e la relativa durata. La documentazione relativa ai motivi di richiesta della proroga deve essere conservata agli atti dall Operatore. Non sono ammesse proroghe che non dipendano dai motivi sopra riportati. La proroga è subordinata all accettazione da parte della Provincia. L Operatore ne riceve comunicazione via e deve informarne il destinatario. 6.4 Fase di conclusione del PIP Al termine delle attività previste nel PIP, l Operatore che ha preso in carico il destinatario chiude tutte le attività e il PIP stesso attraverso il sistema informativo. L Operatore inoltre compila la Comunicazione di conclusione del PIP utilizzando il format scaricabile dal Kit di avvio presente su GBC. Entro e non oltre 30 giorni di calendario dalla data di chiusura del PIP l Operatore compila la Relazione finale utilizzando il format scaricabile dal Kit di avvio presente su GBC e la inoltra con tutta la documentazione relativa alla conclusione del PIP. In caso di conclusione anticipata del PIP, anche a seguito di rinuncia della dote, saranno riconosciuti solo gli importi relativi ai servizi erogati al momento della conclusione anticipata, se rispettano le condizioni di liquidabilità riportate nel presente Manuale. 13

14 Nel caso in cui le condizioni del destinatario si modificassero, portando alla perdita dei requisiti di partecipazione previsti nell avviso, il destinatario decade automaticamente dalla titolarità della dote. L Operatore dovrà darne immediata comunicazione alla Provincia e dovrà procedere alla chiusura della dote. Il valore dei servizi erogati sarà riconosciuto solo fino al mantenimento dei requisiti del destinatario. Il PIP si intende positivamente concluso a fronte: percorso Inserimento lavorativo: - sottoscrizione di un contratto di lavoro a tempo indeterminato, da perfezionarsi entro 30 giorni dalla chiusura della dote - sottoscrizione di un contratto a tempo determinato pari o superiore ai 6 mesi, da perfezionarsi entro 30 giorni dalla chiusura della dote percorso Mantenimento lavorativo: - conservazione del posto di lavoro che deve essere mantenuto entro 30 giorni dalla chiusura della dote. - nel caso in cui il contratto in essere sia a tempo determinato, si specifica che il risultato deve prevedere la trasformazione in tempo indeterminato o proroga del contratto di almeno 12 mesi entro 30 giorni dalla chiusura della dote. Autoimprenditorialità: iscrizione dell impresa alla CCIAA e/o apertura di una partita IVA. 7 LA LIQUIDAZIONE DELLA DOTE LAVORO La Provincia di Varese liquida, per conto del destinatario, la dote direttamente all Operatore che ha erogato i servizi al lavoro. L Operatore che eroga il servizio inoltra la domanda di liquidazione per il rimborso dei costi associati ai servizi erogati, nel rispetto delle seguenti condizioni di ammissibilità: i servizi inclusi nella domanda di liquidazione sono previsti nel PIP validato (comprese eventuali modifiche); l Operatore che chiede il rimborso deve essere incluso nella filiera dell Ente attuatore; i costi associati ai servizi sono contenuti entro i limiti dei massimali di costo stabiliti; la documentazione relativa ai servizi erogati è stata correttamente compilata come previsto nel presente manuale ed è conservata agli atti dell Operatore; per l erogazione dei servizi l Operatore non ha ricevuto altri contributi pubblici; i servizi inclusi nella domanda di liquidazione sono stati erogati nel rispetto della tempistica del PIP validato. Non sono ammissibili i costi associati a PIP non validati dalla Provincia. L Operatore è tenuto a predisporre una domanda di liquidazione per ogni singolo utente e chiede il riconoscimento degli importi relativi alle ore effettivamente erogate, utilizzando il facsimile scaricabile dal kit di avvio su GBC. Nella domanda di liquidazione, resa ai sensi dell art. 47 del DPR 28/12/2000 n. 445/2000, l Operatore dichiara che i servizi erogati sono conformi agli standard prestabiliti e sono comprovati dai documenti conservati presso la propria sede. Al ricevimento della domanda di liquidazione la Provincia effettua le procedure di verifica della documentazione relativa a tutte le attività erogate. Nel caso in cui la domanda di liquidazione non fosse pienamente conforme ai criteri di ammissibilità, la Provincia potrà chiedere chiarimenti e/o integrazioni. Qualora non fossero accolti, la Provincia non riconoscerà l importo corrispondente alla condizione non rispettata. La liquidazione dei servizi al lavoro viene effettuata in tre tranche. La prima tranche prevede la liquidazione dei seguenti servizi: Accoglienza e accesso ai servizi; Colloquio specialistico; Bilancio di competenze (se terminata prima dell invio del PIP); 14

15 Definizione del percorso. Ai fini della liquidazione della prima tranche deve essere presentata alla Provincia la seguente documentazione, da consegnare entro 15 giorni dalla data di validazione del PIP: domanda di liquidazione (fac-simile nel kit di avvio su GBC); timesheet del/dei professionista/i che hanno erogato i servizi per i quali viene richiesta la liquidazione (una copia per ogni singolo utente). Dovranno inoltre essere allegati al PIP on-line i seguenti output dei servizi erogati: scheda anagrafica scheda individuale degli ambiti di sviluppo curriculum vitae in formato europeo Europass scheda competenze già sviluppate e da sviluppare (solo se richiesta la liquidazione del servizio bilancio di competenze). I format da utilizzare come output per l azione Colloquio Specialistico e Bilancio di competenze sono quelli previsti dalla Regione Lombardia e scaricabili dal sito nella pagina dedicata all accreditamento. La seconda tranche prevede la liquidazione dei servizi a processo previsti nel PIP e terminati entro il 30/09/2017. Ai fini della liquidazione della seconda tranche deve essere presentata alla Provincia la seguente documentazione, da consegnare entro il 15/10/2017. domanda di liquidazione (fac-simile nel kit di avvio su GBC) timesheet del/dei professionista/i che hanno erogato i servizi per i quali viene richiesta la liquidazione (una copia per ogni singolo utente) scheda analisi personalizzata (allegata al PIP on-line) scheda tirocinio eventuale attestato di competenza. (allegato al PIP on-line) Nel caso in cui venga richiesta la liquidazione del servizio bilancio di competenze è necessario allegare al PIP on line il relativo output. La richiesta della liquidazione della seconda tranche è facoltativa. Se non viene inoltrata, la relativa documentazione deve essere presentata in fase di liquidazione della terza tranche. La terza tranche prevede la liquidazione dei servizi a risultato e dei servizi non conclusi al 30/09/2017. Ai fini della liquidazione della terza tranche deve essere presentata alla Provincia la seguente documentazione, da consegnare entro 30 giorni dalla data di conclusione del PIP: domanda di liquidazione (fac-simile nel kit di avvio su GBC) timesheet del/dei professionista/i che hanno erogato i servizi per i quali viene richiesta la liquidazione (una copia per ogni singolo utente) scheda analisi personalizzata (allegata al PIP on-line) scheda tirocinio eventuale attestato di competenza (allegato al PIP on-line) relazione finale, conforme al format presente su GBC copia iscrizione camera di commercio o copia apertura partita IVA (allegata al PIP on-line) comunicazione di conclusione del PIP. (allegata al PIP on-line) Nel caso in cui venga richiesta la liquidazione del servizio bilancio di competenze è necessario allegare al PIP on line il relativo output. La liquidazione dei servizi formativi viene effettuata al termine di tutti i percorsi formativi previsti dal PIP, indipendentemente dalla conclusione dello stesso. L'Operatore accreditato che ha erogato i servizi formativi presenta la seguente documentazione: domanda di liquidazione (fac-simile nel kit di avvio su GBC) copia conforme del/dei registro/i. 15

16 Per le attività formative le ore di assenza giustificata sono riconosciute come fruite fino ad una quota massima del 25% del monte ore complessivamente previsto dal PIP comprovate da idonea documentazione allegata alla domanda di liquidazione. Al termine delle procedure di verifica la Provincia richiederà l emissione della fattura elettronica o altro documento contabile come disposto dal DPR. 633/1972 e successive modifiche, sulla quale deve essere apposta marca da bollo da 2,00 o eventuale indicazione del diritto all esenzione Sulle fatture deve essere necessariamente indicata la clausola relativa al termine di 60 gg per il relativo pagamento. Si precisa che, secondo quanto previsto dall art. 4, c. 4 del D. Lgs. N. 231 del , le fatture saranno liquidate entro 60 giorni dall arrivo della fattura al Protocollo dell Ente. L Operatore, candidandosi alla gestione delle doti, accetta la modalità e i tempi di pagamento sopra indicati. Si precisa che per la liquidazione dei servizi erogati la documentazione deve essere obbligatoriamente consegnata presso gli uffici dell help desk oppure inviata utilizzando la posta elettronica certificata (istituzionale@pec.provincia.va.it) nei tempi previsti. 8 OBBLIGHI DELL OPERATORE 8.1 Obblighi generali L Operatore che prende in carico la persona ha l obbligo di verificare il rispetto dei requisiti posseduti dal destinatario della dote e di conservare presso la propria sede i documenti. Nel momento in cui partecipano al Piano, gli operatori accettano le condizioni economiche previste dalla Provincia, non devono percepire altri finanziamenti da organismi pubblici per i servizi rivolti al destinatario indicato nel PIP e ivi descritti e si vincolano a non richiedere erogazioni di somme a qualsiasi titolo ai destinatari o ai datori di lavoro. L Operatore che prende in carico il destinatario è tenuto a rispettare quanto definito nel PIP e a concordare con il destinatario ogni eventuale modifica. L Operatore che prende in carico la persona si obbliga a fornire Tutoraggio al destinatario durante tutta la durata del PIP. In caso contrario, l Operatore non potrà proseguire a partecipare all attuazione del piano e ogni mancanza verrà segnalata nelle opportune sedi di valutazione. L Operatore che prende in carico la persona si impegna a svolgere un ruolo di supporto e raccordo durante l attuazione del percorso personalizzato tra il destinatario e gli altri operatori. E obbligo dell Operatore che ha sottoscritto il PIP informare gli altri operatori coinvolti e le eventuali aziende ospitanti gli stages/tirocini della possibilità di ricevere verifiche da parte degli organi Provinciali e regionali competenti, finalizzate a verificare la corrispondenza dell attività dichiarata con quanto realizzato. L Operatore che prende in carico la persona ha l obbligo di predisporre un fascicolo individuale per ogni PIP, che dovrà contenere i documenti descritti nell Allegato 1. Nel caso in cui l Operatore, a seguito di ripetute assenze del destinatario e di reiterati tentativi di porsi in contatto con questi, ritenga che il destinatario abbia abbandonato il percorso, deve trasmettere la relazione finale alla Provincia dichiarando il Piano concluso così come indicato al punto Conservazione della documentazione e inserimento dei dati nel sistema informativo L Operatore responsabile della Dote (capofila) ha l obbligo di conservare la documentazione in un apposito fascicolo individuale, di cui all all. 1, per ogni Dote a cui partecipa. Ciascun Operatore è responsabile della completezza e correttezza della propria documentazione, nonché della veridicità dei dati inseriti nel sistema informativo e della loro 16

17 corrispondenza con i documenti conservati presso la propria sede. E inoltre responsabile della conservazione di tutta la documentazione richiesta nel presente manuale. La documentazione relativa alle attività finanziate va conservata secondo quanto disposto dalla normativa civilistica e fiscale vigente in materia. Su richiesta della Provincia, l Operatore deve inviare la documentazione attestante l erogazione dei servizi. 8.3 Verifiche e controlli La Provincia esercita, nel rispetto delle indicazioni regionali, il controllo amministrativo documentale sul 100% degli atti trasmessi dagli operatori accreditati e un controllo in loco su un campione pari almeno al 10% delle doti. E facoltà degli organi di controllo Regionali e Provinciali effettuare visite e verifiche, anche senza preavviso, in ogni fase dell attività al fine di attivare a vario titolo la vigilanza sulle azioni. Pertanto, durante tutto il corso di realizzazione del PIP gli operatori accreditati e gli altri soggetti che partecipano all attuazione del PIP sono tenuti ad assicurare lo svolgimento delle verifiche che Regione e Provincia riterranno opportuno svolgere. 8.4 Informazione Antimafia Con l'entrata in vigore delle disposizioni del libro II del D.Lgs. 159/2011 inerenti alla documentazione antimafia, la Provincia acquisisce d'ufficio, tramite la Prefettura, la documentazione antimafia. L Operatore accreditato che eroga servizi di formazione e/o al lavoro finanziati con lo strumento della dote, qualora l importo dei servizi da esso forniti, sul singolo Avviso, superi la somma di è tenuto a presentare alla Provincia copia integrale della visura camerale aggiornata con l attuale compagine societaria contenente tutti i componenti o la dichiarazione sostitutiva del certificato di iscrizione alla Camera di Commercio, redatta dal rappresentante legale e contenente le medesime indicazioni oltre alla dichiarazione sostitutiva riferita ai familiari conviventi dei soggetti di cui all art. 85 del Dlgs 159/ IRREGOLARITA E SANZIONI In caso di omessa esibizione della documentazione richiesta dal presente manuale come prova dell effettuazione dei servizi, la Provincia concederà un termine per presentare la documentazione. Trascorso tale termine e presa visione delle integrazioni fornite, se i rilievi non sono superati, i relativi importi non saranno riconosciuti e si procederà ad avviare eventuali recuperi di importi già liquidati nei confronti degli Operatori. La Provincia segnalerà eventuali irregolarità o dichiarazioni mendaci dell Operatore alla Struttura regionale compente (Struttura Sistemi di accreditamento e valutazione) che avrà facoltà di sospendere o revocare l accreditamento. In caso di mancanza della documentazione - o di assenza nella stessa di elementi essenziali - richiesta dal presente manuale come prova dell effettuazione dei servizi ovvero di mancata corrispondenza con quanto dichiarato in fase di domanda di liquidazione, gli importi relativi non saranno riconosciuti e si procederà ad avviare eventuali recuperi di importi già liquidati nei confronti degli Operatori. Si provvederà inoltre a segnalare le dichiarazioni mendaci alla Struttura regionale competente che avrà facoltà di sospendere o revocare l accreditamento. Nel caso la Provincia verificasse l insussistenza dei requisiti del destinatario per partecipare all iniziativa dote, si procederà con la sua revoca. Nel caso di omessa verifica da parte dell Operatore dei requisiti, la Provincia procederà al recupero delle somme eventualmente già erogate in relazione a quel destinatario. Nel caso la Provincia verificasse che l Operatore non ha concordato puntualmente con la persona i contenuti del PIP, ovvero abbia fatto un uso improprio dei riferimenti del destinatario e dei suoi documenti di identificazione, si procederà ad avviare eventuali recuperi di importi già liquidati nei confronti degli Operatori. Si provvederà inoltre a 17

18 segnalare eventuali dichiarazioni mendaci alla Struttura regionale competente che avrà facoltà di sospendere o revocare l accreditamento. Nel caso l Operatore avesse richiesto erogazioni di somme a qualsiasi titolo ai destinatari, la Provincia segnalerà l accaduto alla Struttura regionale competente che avrà facoltà di sospendere o revocare l accreditamento. In caso di difformità tra le informazioni contenute nei documenti in originale conservati presso l Operatore e le informazioni inserite nel sistema informativo, qualora non fossero rilevate irregolarità nei documenti in originale, la Provincia fornirà un termine per adeguare i dati sul sistema informativo. Qualora il termine decorra e il rilievo non fosse superato, la Provincia potrà procedere all eventuale recupero degli importi già erogati. Nel caso le verifiche rilevassero dichiarazioni mendaci, formazione o uso di atti falsi, la Provincia procederà, oltre alla revoca del PIP, all avvio di azioni penali, al mancato riconoscimento degli importi relativi ai servizi erogati e segnalare quanto accaduto alla struttura regionale competente che avrà facoltà di sospendere o revocare l accreditamento. Nel caso in cui l Operatore non accogliesse le verifiche in loco, la Provincia segnalerà quanto accaduto alla struttura regionale competente, che avrà facoltà di sospendere o revocare l accreditamento, e potrà procedere al recupero delle somme già erogate. In caso di inosservanza agli altri obblighi previsti dal presente Manuale o dai singoli avvisi, la Provincia si riserva di adottare eventuali azioni di recupero delle somme indebitamente riconosciute nonché provvedimenti in ordine all accreditamento. 10 CHIARIMENTI E INFORMAZIONI Per maggiori informazioni si rimanda ai documenti Manuale Operatore Gestione Doti Piano Provinciale Disabili anno 2015 e Manuale Operatore Utilizzo Sistema GBC/GSS Doti Piano Provinciale Disabili anno 2015 scaricabili dal sito E inoltre disponibile: il servizio help-desk contattabile dal lunedì al venerdì dalle ore 8.45 alle n. telefonico Indirizzo pianodisabili@provincia.va.it 11 INFORMATIVA TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI (art. 13 del D.Lgs. n. 196 del 30 giugno 2003, Tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali ) Il D.Lgs. n. 196 del 2003 prevede la tutela delle persone di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali. Secondo il decreto indicato, tale trattamento sarà improntato ai principi dell art. 11 e in particolare quelli di correttezza, liceità, pertinenza e trasparenza e sarà effettuato tutelando la riservatezza e i diritti delle persone e degli altri soggetti coinvolti. Ai sensi dell art. 13 del predetto decreto, forniamo quindi la seguente finalità: - svolgere tutte le attività di gestione e monitoraggio di competenza Provinciale, nella fase di realizzazione del progetto. Il trattamento sarà effettuato con le seguenti modalità: manuale e/o informatizzato e comprenderà anche la comunicazione e la diffusione dei dati alle altre Pubbliche Amministrazioni o soggetti giuridici per lo svolgimento delle funzioni istituzionali. I dati potranno essere eventualmente trattati anche da soggetti esterni che svolgono attività di assistenza tecnica per la Provincia di Varese. Il titolare della conversazione e del trattamento dei dati, cui eventualmente far capo per esercitare i diritti, ai sensi dell art. 7 del D.Lgs. 196/2003, è la Provincia di Varese Piazza Libertà 1 nella persona del Presidente della Provincia. 18

19 ALLEGATO 1 Elenco dei documenti da conservare Si riporta nel seguito un elenco dei contenuti del fascicolo individuale che gli operatori devono conservare ai fini del riconoscimento degli importi connessi alla dote che può essere cartaceo e/o informatico. I contenuti specifici sono in funzione dei servizi erogati. Documenti conservati dall Operatore che ha in carico il destinatario (capofila) L Operatore che prende in carico la persona deve creare e conservare presso la propria sede un fascicolo individuale, cartaceo e/o informatico con i seguenti contenuti. Frontespizio Nome e cognome del destinatario Nome e cognome del Tutor Estremi dell avviso Elenco generale dei documenti presenti nel fascicolo Documenti relativi alla presentazione e accettazione del PIP Destinatario: Documentazione sanitaria attestante i requisiti del destinatario per fruire della dote Fotocopia del documento di identità del destinatario Fotocopia del codice fiscale Eventuale dichiarazione di rinuncia/abbandono Eventuale altra documentazione prevista dall avviso Operatore Curriculum vitae del Tutor PIP firmato Conferma approvazione del PIP Eventuale PIP modificato e sottoscritto Conferma approvazione PIP modificato Documentazione attestante i motivi di richiesta di proroga del PIP Relazione finale firmata Eventuale altra documentazione prevista dall avviso Documenti conservati da ciascun Operatore che eroga i servizi Timesheet Registro formativo e delle presenze vidimato Scheda stage/tirocinio e convenzione stage/tirocinio Documenti attestanti l erogazione dei singoli servizi al lavoro: - Scheda anagrafica - Scheda individuale degli ambiti di sviluppo - Scheda di analisi personalizzata - Report dei colloqui effettuati (creazione rete di sostegno) - Relazione attività ambito gestione impresa, tirocinio, accompagnamento continuo - Relazione consulenza orientativa (ricerca attiva lavoro) - CV in formato europeo Europass del destinatario - Scheda individuale delle competenze, già sviluppate e da sviluppare - Apertura partita iva e/o iscr. Camera di Commercio - Bilancio e valutazione dei risultati da parte del destinatario e del coach - Accordi/convenzioni con altri soggetti - Documenti relativi ai servizi formativi: - Certificazione delle competenze (report di valutazione) 19

20 Documenti relativi alla domanda di liquidazione - Copia delle domande di liquidazione sottoscritte - Copia delle fatture o altri documenti contabili indirizzati alla Provincia COB o contratto di lavoro sottoscritto a seguito di una dote di inserimento/ mantenimento lavorativo Altra documentazione richiesta dall avviso Documenti conservati da tutti gli operatori relativi ai controlli Eventuale comunicazione di preavviso di visita in loco Copia del verbale di controllo Eventuali controdeduzioni Verbale finale Eventuali ulteriori documenti 20

21 21 ALLEGATO 2 - Quadro degli standard minimi

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