LA TERAPIA FARMACOLOGICA NEL BAMBINO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "LA TERAPIA FARMACOLOGICA NEL BAMBINO"

Transcript

1 LA TERAPIA FARMACOLOGICA NEL BAMBINO in Inghilterra, nel 2001 sono stati 1675 gli errori terapeutici subiti dai bambini ospedalizzati, 85 di questi hanno avuto esiti moderati o gravi che hanno prolungato l ospedalizzazione e, ovviamente i costi assistenziali. (Bonati M. 2003).l errore terapeutico avviene in ambito pediatrico 3 volte più frequentemente che per l adulto (Kaushal R. et al. JAMA 2001).la necessità di dover dosare il farmaco in base al peso, come avviene in pediatria crea molte opportunità di errori, dimostrando carenze nei calcoli e nella applicazioni matematiche..(kaushal R. et al. Ambulatory Pediatrics 2004)

2 La somministrazione della terapia La somministrazione della terapia prescritta dal medico rappresenta una delle principali responsabilità dell infermiere. La prescrizione medica specifica il farmaco, la posologia e la via di somministrazione. L infermiere prima di somministrare una terapia, deve conoscere: La diagnosi del paziente a cui è stato prescritto il farmaco; Il dosaggio dei farmaci che devono essere somministrati; Gli effetti terapeutici attesi e i possibili effetti collaterali; L eventuale incompatibilità di due farmaci somministrati contemporaneamente; Le reazioni allergiche anamnestiche per quel determinato farmaco

3 Le modalità di diluizione, preparazione, conservazione e smaltimento dei farmaci; La tecnica corretta di somministrazione tenendo conto dei presidi disponibili e più adatti; I siti più idonei di somministrazione; Le modalità di contenimento più sicure e meno traumatizzanti per il bambino; L infermiere deve inoltre documentare: L avvenuta o mancata somministrazione; L efficacia del farmaco (es.: antipiretico, analgesico..) Le eventuali reazioni avverse; L ora, la via di somministrazione, il dosaggio; Apporre la propria firma nel foglio della terapia.

4 Prima di somministrare il farmaco è importante controllare quando è stato somministrato l ultima volta. È necessario somministrare il farmaco all ora prescritta e solo in casi particolari può esserci una tolleranza di min. prima o dopo l ora stabilita.

5 Strategie che consentono di mantenere il bambino in una situazione i equilibrio psicologico durante le procedure necessari per somministrare il farmaco Ridurre il dolore utilizzando delle tecniche di distrazione che spostano l attenzione dalla procedura dolorosa, oppure attraverso l applicazione di una crema anestetica a base di lidocaina o prilocaina sul sito prescelto per la procedura. Controllare l ansia e la paura può essere utile permettere ai genitori di rimanere accanto al figlio durante la procedura, come pure permettere al bambino di piangere per scarica la tensione accumulata. Aumentare la compliance e la fiducia spiegando al bambino e/o genitore lo scopo e le fasi della procedura. Non mentire mai

6 Garantire l affettività è importante che alla fine della procedura, soprattutto per i bambini più piccoli, essere abbracciati e confortati dai genitori o dall infermiera; se possibile non utilizzare il genitore per contenere il bambino durante la procedura che richiede l immobilizzazione

7 È importante sapere. A differenza dell adulto nel quale esiste generalmente un dosaggio medio del farmaco valido per tutti, in pediatria devono essere prese in considerazione tutte quelle variazioni funzionali degli organi nei vari stadi maturativi e le variazioni del peso corporeo legate all età; La posologia dei farmaci va sempre rapportata al peso corporeo (dose/kg/die) o alla superficie corporea (dose/m²/die) L assorbimento, la distribuzione, il metabolismo e l eliminazione dei farmaci differiscono notevolmente rispetto all adulto.

8 Il neonati presentano: uno scarso sviluppo della barriera ematoencefalica; Una ridotta motilità intestinale e acidità gastrica; Un ritardato sviluppo degli enzimi intestinali; La presenza i un maggior strato adiposo; Una immaturità enzimatica, in particolare a livello epatico; Una ridotta velocità di filtrazione glomerulare e una ridotta funzionalità tubulare Il rischio di tossicità dei farmaci

9 Però..bisogna anche ricordare che nei neonati È presente un maggior contenuto corporeo di acqua (75% neonati a termine, 59% nei bambini di 1 anno; 55% nell adulto) per questo motivo in età pediatrica sono necessari dosaggi relativamente maggiori in modo tale che i farmaci raggiungano concentrazioni plasmatiche e tissutali adeguate.

10 VIE DI SOMMINISTRAZIONE VIA ORALE VANTAGGI: è la via più comunemente usata perchè: - la più semplice da attuare - la meno traumatica - la più economica SVANTAGGI: della via orale includono: -vomito - distruzione farmaci dal ph gastrico -irregolarità assorbimento - necessità compliance del bimbo e della famiglia - metabolizzazione del farmaco prima di entrare in circolo Avvertenza: alcuni farmaci hanno formulazione gastroresistente di conseguenza le compresse non vanno schiacciate.

11 Via orale (continuazione.) CONTROINDICAZIONI: Impossibilità a deglutire da parte del paziente Nausea e vomito Presenza di un sondino naso-gastrico in aspirazione. Nel bambino l efficacia della terapia orale è legata a un buon assorbimento del farmaco e questo dipende da vari fattori: Maturità della mucosa gastrointestinale Velocità di transito a livello dello stomaco e dell intestino Presenza di alimenti ph gastrico Minore vascolarizzazione del distretto splancnico

12 Modalità di Somministrazione Lattante: usare siringa monouso, succhiotto con serbatoio, pipetta contagocce. Bambino: siringa monouso, cucchiaino Bambino età scolare: può deglutire le compresse (n.b.: spostare attenzione su deglutizione liquido) Attenzioni da porre: Se il bambino vomita immediatamente dopo la somministrazione, il farmaco va risomministrato Non aggiungere al latte o alle pappe il farmaco: modifica il gusto del cibo rifiuto del cibo Se possibile non somministrare farmaci dopo il pasto perchè potrebbe vomitare sia il farmaco che il cibo (latte o pappa)

13 Prima di somministrare qualsiasi medicamento con un alimento o una bevanda, accertatevi che questi non interferiscano con l assorbimento del farmaco Alcune compresse prive di rivestimento presentano solchi che ne facilitano la suddivisione a metà o in quarti. Evitate di dividere le compresse che non presentano queste linee di frattura prestabilita, perchè non si è sicuri che le dosi cosi preparate siano corrette. Evitate di frantumare le compresse dotate di rivestimento enterosolubile, perchè il loro assorbimento risulterebbe probabilmente incerto. Questo rivestimento deve infatti restare integro, affinché la compressa possa attraversare lo stomaco del paziente e sciogliersi soltanto nel tenue.

14 VIA RETTALE VANTAGGI: pediatrica - in caso si vomito - paziente incosciente - spesso usata in età SVANTAGGI: - assorbimento irregolare e incompleto - alcuni farmaci possono irritare la mucosa rettale MODALITA DI SOMMINISTRAZIONE: Bambino in decubito laterale o supino gambe flesse sull addome; dopo l introduzione, tenere strette le natiche del bimbo; prima di coprire il bambino accertarsi che non abbia espulso la supposta a domicilio, in caso di convulsioni, microclisma di valium usando siringa e sondino in caso di febbre con vomito è la via preferenziale per somministrare antipiretici (tachipirina)

15 VIA PARENTERALE VANTAGGI: - assorbimento in forma attiva di alcuni farmaci - assorbimento più rapido e prevedibile - dosaggio più accurato - via rapida in caso di emergenza - somm.ne in caso di bimbo non cosciente - quando altre vie non sono accessibili (vomito, diarrea) SVANTAGGI: - invasiva - spesso traumatica - richiede rigorose norme di accesso PRINCIPALI VIE PARENTERALI: Endovenosa Sottocutanea Intramuscolare

16 SOMMINISTRAZIONE INTRAMUSCOLARE L iniezione intramuscolare (i.m.) consiste nella somministrazione di un farmaco nel tessuto muscolare con l ausilio di un ago e una siringa. Il muscolo è povero di terminazioni nervose ma il dolore è comunque presente a causa della ferita cutanea e della distensione dello spazio interstiziale provocato dal farmaco.

17 I.M. INDICAZIONI: Necessità di ottenere un rapido assorbimento del farmaco rispetto ad altre vie, per la ricca vascolarizzazione del muscolo; Impossibilità a reperire un accesso venoso periferico; Impossibilità di somministrare un farmaco per via orale/rettale a causa di vomito/ diarrea; Disponibilità del medicamento nella solo forma farmaceutica per i.m. CONTROINDICAZIONI: Alterazioni che possono ritardare l assorbimento (ipoperfusione tissutale per shock e scompenso cardiaco) Deficit del trofismo muscolare con ridotto assorbimento (paz. Cachetico) Alterazione meccanismi della coagulazione Presenza di lesioni cutanee, cicatrici, ematomi o edemi nella zona di iniezione.

18 I.M. COMPLICANZE: Formazione di granulomi Infezione locale con ascesso Lesioni di strutture nervose con paresi transitoria. Rottura dell ago nel muscolo Iniezione endovenosa del farmaco. AVVERTENZE: È bene evitare la diluizione del f con soluzioni contenenti anestetico come la lidocaina per i potenziali effetti aritmogeni. La velocità di assorbimento del farmaco può essere aumentata con il massaggio, applicazione di calore o somministrazione di vasodialtatori e diminuita con applicazione di freddo o vasocostrittori.

19 I.M. SCELTA DEL SITO DI INIEZIONE L età del bambino, il tipo e la quantità di farmaco sono determinanti nella scelta del sito di iniezione. REGIONE DORSOGLUTEALE O GLUTEA POSTERIORE. L utilizzo di questo sito non è indicato nei bambini di età inferiore ai 2a. In quanto la massa muscolare non è ancora ben sviluppata Età Fino a 3 a. Da 4 6 a. Da 7 15 a. Adulti q.tà di liquido iniettabile fino a 1 ml Fino a 2 ml fino a 3 ml. fino a 5 ml.

20 REGIONE DEL QUADRICIPITE FEMORALE Muscolo vasto laterale: può essere usata in tutte le età, ma è il sito più indicato al di sotto dei 2-3 anni perché costituisce la più grande massa muscolare nei neonati e nei bambini piccoli. In questa zona sono presenti pochi nervi e vasi sanguigni di grosso calibro. Muscolo retto femorale: anche questa zona può essere usata in tutte le età, pur essendo il sito elettivo per neonati e bambini. Età Fino a 3 a. Da 4 6 a. Da 7 15 a. Adulti q.tà di liquido iniettabile fino a 1 ml Fino a 2 ml fino a 3 ml. fino a 5 ml vasto laterale fino a 4 ml retto femorale

21 REGIONE DELTOIDEA Alcuni autori affermano che questo muscolo può esser utilizzano nei bambini a partire dai 3 anni, altri ne consigliano l uso dopo i 6 e altri ancora dopo i 12. È presente poco grasso sottocutaneo in questa sede e il farmaco viene assorbito rapidamente per ricca vascolarizzazione. È un muscolo piccolo per cui non viene utilizzato spesso. Età Dai 3 agli 8 anni Dai 9 ai 15 anni Adulti Q.tà iniettabile fino a 1 ml fino a 1,5 ml fino a 2 ml

22 SOMMINISTRAZIONE SOTTOCUTANEA INDICAZIONI: farmaci che richiedono un lento assorbimento e quindi un azione prolungata (insulina, eparina, vaccini ) È consigliabile non massaggiare dopo l iniezione per evitare un rapido assorbimento. Nel caso di somministrazioni frequenti è bene ruotare le sedi di iniezione. La quantità iniettata non deve superare 1 ml di soluzione SITI DI INIEZIONI: faccia anteriore della coscia Addome Lato esterno superiore del braccio

23 CONTROINDICAZIONI : Evitare la somministrazione di sostanze irritanti che possono causare dolore e necrosi Evitare zone che presentano infiammazione, edema, escoriazione, cicatrici, prurito. Pazienti con scarso tessuto sottocutaneo come neonati, prematuri e cachettici. COMPLICANZE: Infezioni locali, ascessi, noduli sottocutanei, ematomi, lipodistrofia.

24 VIA ENDOVENOSA VANTAGGI: concentrazione farmaco accurata e immediata possibilità di somm.re farmaci che irritano altre vie, eliminando così i fattori dell assorbimento si possono iniettare soluzioni ipertoniche (vene profonde) SVANTAGGI: possibili gravi reazioni anafilattiche divieto di utilizzo di farmaci in veicolo oleoso lesioni locali della parete venosa (flebiti) Le vene utilizzate possono essere: Periferiche Profonde

25 VENE PERIFERICHE: Materiale: aghi a farfalla di calibro piccolo (25-27G) - Vantaggi: poco dolorosi, meno invasivi, facilmente posizionabili aghi cannula a farfalla di calibro piccolo (22-24 G) - Vantaggi: praticità, permanenza in sede maggiore rispetto agli altri aghi, migliore mobilità per il neonato Cerotto poroso per fissaggio o pellicole adesive trasparenti Vantaggi: il cerotto poroso non favorisce i decubiti - la pellicola trasparente permette la visione immediata della fuoriuscita del

26 Posizione: Per gli aghi a farfalla è indicata l epicranica a livello frontale-centrale, non impedisce la mobilità del capo, la permanenza in sede è maggiore, visibile in qualsiasi posizione del capo. Per gli aghi cannula è consigliata la posizione del dorso della mano, dell avambraccio, del piede. Spesso vengono incannulati i vasi alla piega del gomito, però tale posizione è sconsigliata perchè: impedisce la mobilità dell arto, si occlude facilmente per la flessione dell avambraccio tali vasi non possono più essere utilizzati per i prelievi. N.B.: Fissare molto bene l ago o la cannula per evitare che l ago si sposti con i movimenti del bambino; se necessario utilizzare appositi tendibraccio/ reggibraccio e nastri; attenzione alle contratture muscolari.

27 VENE CENTRALI: Vengono preferite le vene centrali quando: necessità di accesso vascolare venoso prolungato; bambino molto piccolo (<1500gr.); impossibilità di reperire vene periferica; infusioni di ipertoniche e di nutrizione parenterale. Viene posizionato un catetere venoso centrale per via percutanea o per isolamento chirurgico della vena. COME INFONDERE Le attenzioni devono essere rivolte a: farmaco infusione paziente

28 FARMACO: Identificazione verificare la scadenza modifiche di colore e/o trasparenza conservazione INFUSIONE: RAPIDA (BOLO) Vantaggi: - rapidità - praticità Svantaggi: -non tutti i farmaci possono essere somministrati rapidamente - facile rottura della vena - spesso reazioni locali (eritema) LENTA (CON POMPA DI INFUSIONE) Vantaggi: -difficilmente si hanno reazioni locali - rottura delle vene più difficile Svantaggi: - richiede una tecnica più impegnativa (specie per vene profonde)

29 L infusione rapida è poco raccomandata in quanto: deve essere eseguita lentamente scarso controllo reazioni immediate concentrazioni ematiche (picchi) troppo elevate in breve tempo rischi di ipotensione Utile in caso di: accesso venoso poco stabile (es. vene epigrafiche) pazienti con restrizione liquidi e sali (riduzione liquidi infusi) L infusione lenta si usa: nel caso sia necessario un supporto di liquidi o un mantenimento del dosaggio dei farmaci nel sangue costante in caso di emergenza (anche per tenere aperta una via venosa) in caso d disidratazione, supporto alimentazione, correzione squilibri metabolici

30 PAZIENTE: Le attenzioni rivolte al paziente consistono nel verificare l'eventuale comparsa di effetti collaterali che possono essere : eruzioni cutanee ipo-ipertensione bradicardia o tachicardia alterazioni della funzionalità epatica o renale o dell apparato emolinfopoietico (es.: anemia, leucopenia, ecc. ) legate agli effetti del farmaco. N.B.: Importante controllare i bambini sia direttamente, osservando il bambino, sia indirettamente, attraverso esami di laboratorio e controllo dei parametri vitali (P.A. - F.C. - T )

31 MODALITA DI SOMMINISTRAZIONE Diluire il farmaco con apposite preparazioni (acqua bidistillata; no soluzione fisiologica);soluzioni contenenti anestetico (lidocaina) possono provocare aritmie. Sedi: Lattante: -vasto femorale Bambino: superiore gluteo -retto femorale - quadrante esterno del - gluteo ventrale -deltoide Immobilizzare bene il bambino (2 persone)

32 VIA TOPICA Assorbimento attraverso mucose e/o pelle Mucose: - congiutivale - nasofaringe - orofaringe -vaginale Pelle : pochi farmaci penetrano, l assorbimento percutaneo è do circa il % della sostanza applicata. ATTENZIONE ALLE MEDICAZIONI OCCLUSIVE CHE TRATTENGONO UMIDITA E MACERANO LA PELLE (ES. PANNOLINO) CONSIDERAZIONI: la cute non è isotropa, cioè non presenta le stesse caratteristiche di membrana nelle varie sedi il rapporto superficie cutanea/peso è massimo alla nascita e tende a diminuire progressivamente con la crescita un farmaco topico se applicato sotto film plastico o altrimenti impermeabile, ha un effetto maggiore anche di decine di volte per macerazione dello strato corneo.

33 CALCOLO DOSAGGIO IN PEDIATRIA mg/kg/die x Kg peso corporeo = mg totali nella giornata (da dividere n. somm. giornaliere) Superficie cutanea scm x dose/m = dose pediatrica DILUIZIONE/CONCENTRAZIONE il farmaco va diluito per poter essere somministrato in peditria è necessario diluire una o più volte Es.: Diluire 1 gr (= 1000 mg) in un quantitativo noto (es: 5cc - 4cc), quantità di farmaco richiesta 150 mg. 1000mg : 5cc = 150 mg : X cc

34 VIA INALATORIA La somministrazione di farmaco per via inalatoria può avvenire secondo due modalità 1. con farmaco sciolto in soluzione acquosa e nebulizzato con apparecchi per aerosol (nebulizzatori ultrasonici); utilizzare una mascherina facciale che contenga il naso e la bocca; abituare gradualmente il bambino.

35 2. farmaco in bomboletta spray (inalatori a dose tarata); utilizzare uno spaziatore con maschera di uguale misura; spruzzare il farmaco nello spaziatore; far aderire bene la maschera a naso e bocca; far fare al bambino respiri profondi (se collabora) oppure far fare 4-5 respiri al bimbo del farmaco

36 UNITA DIDATTICA N. 5 IL PRELIEVO EMATICO NEL BAMBINO MODALITA : PRELIEVO ARTERIOSO PRELIEVO CAPILLARE PRELIEVO VENOSO

37 PRELIEVO ARTERIOSO per valutare pressioni parziali dei gas in caso di insufficienza respiratoria, scompensi metabolici, situazioni acute permette di conoscere valori di O, CO, ph, bicarbonati MODALITA : il prelievo è di competenza medica; l infermiere prepara il materiale, assiste, esegue la determinazione con emogasanalizzatore generalmente la sede è l arteria radiale al polso il prelievo è doloroso; nei bambini utile preparare la sede con pomata anestetica (EMLA), da applicare almeno 30 min. prima con medicazione occlusiva materiale: - disinfettante - siringa eparinata - cotone -cerotto per una valutazione corretta della saturazione, importante conoscere l Hb del bambino al termine del prelievo comprimere bene la

38 PRELIEVO CAPILLARE Molto usato in pediatria (soprattutto nel neonato) perchè: semplice da eseguire non invasivo permette di raccogliere piccole quantità di sangue. MODALITA : Sede: calcagno o dita delle mani (no pollice) pungere la zona laterale del calcagno e di polpastrelli delle dita (zone più vascolarizzate) la gamba va tenuta con una mano, il piede in flessione dorsale, il calcagno tenuto tra pollice e dita dell infermiere disinfettare la cute pungere con lancetta sterile (esistono apposite penne ) asciugare la 1^ goccia di sangue raccogliere le gocce con capillare di vetro o con carta bibula (N.B. non far entrare

39 non spremere (emolisi) ma rilasciare e premere nuovamente il calcagno o il dito chiudere il capillare con gommini appositi o plastilina cambiare sede frequentemente per non creare ecchimosi Materiale: - disinfettante, garze - lancetta o penna pungidito - capillari vetro - gommino o plastilina

40 PRELIEVO VENOSO Simile al prelievo nell adulto, è però spesso più faticoso perchè: il bambino non collabora vene con calibro inferiore rispetto all adulto vene non visibili ma solo palpabili difficile prelevare grosse quantità MODALITA Sedi:- vene cubitali del braccio - vene dorsali della mano - vena giugulare esterna - vena safena superficiale (le ultime due sono meno usate) necessari due operatori, per tenere il bambino, per eseguire il prelievo, per alternarsi in caso di difficoltà usare aghi di ridotte dimensioni (21-23 G); attenzione possibile emolisi preferibile butterfly come ago (più maneggevole)

41 non usare sistema vacum (facili rotture dei vasi) una volta punta la vena, slacciare il laccio, per eventualmente metterlo più tardi se necessario non aspirare con forza (emolisi - rottura vaso) se il sangue esce non lentezza o difficoltà cambiare siringa (fare per primi esami con anticoagulante) usare microprovette o comunque prelevare il quantitativo minimo richiesto la mamma va tenuta vicino al bimbo In caso di prelievo da vena giugulare: immobilizzare il bambino accuratamente (eventualmente utilizzare telino) due operatori posizionare il bambino in trendelemburg (su un cuscino con capo leggermente abbassato) testa ruotate lateralmente, immobilizzare anche le spalle

42 attenzione a rimanere superficiali, la vena giugulare è di solito ben evidente con il pianto tamponare la vena accuratamente dopo il prelievo questa sede permette di prelevare quantità maggiori di sangue è traumatica per il bambino e la madre da utilizzare se difficoltà altri accessi venosi

Profilassi vaccinale come scelta consapevole e gestione degli eventi avversi

Profilassi vaccinale come scelta consapevole e gestione degli eventi avversi Piano Regionale delle Vaccinazioni Profilassi vaccinale come scelta consapevole e gestione degli eventi avversi Verona, 14 giugno 06 Esercitazione sulla buona pratica nella somministrazione dei vaccini

Dettagli

VIE DI SOMMINISTRAZIONE

VIE DI SOMMINISTRAZIONE VIE DI SOMMINISTRAZIONE VIE ENTERALI Via orale Forme farmaceutiche: capsule, compresse, sciroppi, sospensioni, tisane, decotti, etc Nell animale da esperimento si usano prevalentemente le soluzioni Via

Dettagli

Tecnica ed esperienza per prestazioni elevate.

Tecnica ed esperienza per prestazioni elevate. Tecnica ed esperienza per prestazioni elevate. INDICE La presente guida contiene suggerimenti e indicazioni di carattere generale e a scopo puramente informativo. Non si deve prescindere dal leggere attentamente

Dettagli

GIORNATA ATL «ONCOLOGIA PEDIATRICA E ALTRO»

GIORNATA ATL «ONCOLOGIA PEDIATRICA E ALTRO» GIORNATA ATL «ONCOLOGIA PEDIATRICA E ALTRO» ASSISTENZA OSPEDALIERA/DOMICILIARE SIENA 8 NOVEMBRE 2014 A cura di Michela Vittori Veronica Di Maro DEFINIZIONE E CENNI STORICI L assistenza domiciliare è stata

Dettagli

Il massaggio consiste in manipolazioni che si praticano sui tessuti molli a fini terapeutici.

Il massaggio consiste in manipolazioni che si praticano sui tessuti molli a fini terapeutici. Il massaggio consiste in manipolazioni che si praticano sui tessuti molli a fini terapeutici. Ogni seduta deve essere iniziata con particolare cautela, onde saggiare la reattività del soggetto ed evitare

Dettagli

SISTEMI MECCANICI DI INFUSIONE

SISTEMI MECCANICI DI INFUSIONE SISTEMI MECCANICI DI INFUSIONE Infusione di liquidi Infusione rapidacontrollata Infusione controllata nelle 24h I sistemi di Infusione meccanica in uso sono: Pompa volumetrica Pompa elastomerica Pompa

Dettagli

FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata

FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata Cari pazienti! Vi sentite spesso fiacchi, stanchi, esauriti o giù di morale? Soffrite facilmente il freddo?

Dettagli

PROTOCOLLO PER LA GESTIONE DEI FARMACI

PROTOCOLLO PER LA GESTIONE DEI FARMACI PROTOCOLLO PER LA GESTIONE DEI FARMACI Farmaci OBIETTIVI Principale obiettivo del presente protocollo è la corretta gestione di: prescrizione approvigionamento stoccaggio somministrazione dei farmaci RISORSE

Dettagli

La somministrazione sicura di farmaci e il calcolo del dosaggio

La somministrazione sicura di farmaci e il calcolo del dosaggio La somministrazione sicura di farmaci e il calcolo del dosaggio IL CALCOLO DEL DOSAGGIO IL CALCOLO DEL DOSAGGIO è UN COMPITO IMPORTANTE NELLA SOMMINISTRAZIONE DEI FARMACI. LA DOSE DI UN FARMACO PUO ESSERE

Dettagli

sul territorio, in pronto soccorso, in reparto Gestione farmacologica del dolore: Esperienze a confronto

sul territorio, in pronto soccorso, in reparto Gestione farmacologica del dolore: Esperienze a confronto MI PUO CAPITARE! L URGENZA IN PEDIATRIA sul territorio, in pronto soccorso, in reparto Gestione farmacologica del dolore: Esperienze a confronto Emanuele Castagno S.C. Pediatria d Urgenza, OIRM, Torino

Dettagli

IDROSSIZINA. Redazione scientifica: S. Bertella. E. Clementi, M. Molteni, M. Pozzi, S. Radice

IDROSSIZINA. Redazione scientifica: S. Bertella. E. Clementi, M. Molteni, M. Pozzi, S. Radice a cura di: IRCCS E. MEDEA LA NOSTRA FAMIGLIA (Direttore sanitario Dott. M. Molteni) UO FARMACOLOGIA CLINICA AO L. SACCO (Direttore Prof. E. Clementi) Redazione scientifica: S. Bertella. E. Clementi, M.

Dettagli

STRUMENTO EDUCATIVO PER PAZIENTI CHE ASSUMONO FARMACI CHEMIOTERAPICI ORALI

STRUMENTO EDUCATIVO PER PAZIENTI CHE ASSUMONO FARMACI CHEMIOTERAPICI ORALI STRUMENTO EDUCATIVO PER PAZIENTI CHE ASSUMONO FARMACI CHEMIOTERAPICI ORALI Questo strumento è stato creato per facilitare gli operatori sanitari nella valutazione e nell educazione dei pazienti trattati

Dettagli

LESIONI SCHELETRICHE

LESIONI SCHELETRICHE LESIONI SCHELETRICHE LESIONI MUSCOLO - SCHELETRICHE Anatomia dell APPARATO SCHELETRICO Lo scheletro umano è costituito da 208 ossa di diversi tipi: OSSA BREVI (es.vertebre) OSSA PIATTE (es. SCAPOLA, BACINO)

Dettagli

DIFFICOLTA NELLA GESTIONE QUOTIDIANA DELLA TERAPIA IMMUNOMODULANTE

DIFFICOLTA NELLA GESTIONE QUOTIDIANA DELLA TERAPIA IMMUNOMODULANTE DIFFICOLTA NELLA GESTIONE QUOTIDIANA DELLA TERAPIA IMMUNOMODULANTE Patrizia Carta Infermiera Centro Studi Sclerosi Multipla Neurologia II Azienda Ospedaliera Sant Antonio Abate Gallarate Interferoni Tra

Dettagli

Guida Pratica dopo intervento di Chirurgia Senologica

Guida Pratica dopo intervento di Chirurgia Senologica Guida Pratica dopo intervento di Chirurgia Senologica Il Servizio di Riabilitazione Oncologica segue la paziente nel momento dell intervento e successivamente, durante le fasi di cura e di follow-up. A

Dettagli

I traumi addominali sono la terza causa di morte per trauma nei paesi industrializzati Vengono suddivisi in traumi chiusi e traumi aperti L anatomia

I traumi addominali sono la terza causa di morte per trauma nei paesi industrializzati Vengono suddivisi in traumi chiusi e traumi aperti L anatomia Trauma addominale: ruolo dell infermiere nel Trauma Team Dott.ssa Maria Lombardi Coordinatrice attività infermieristiche Dipartimento Area Critica A.O.U. S. Govanni di Dio E Ruggi d Aragona SALERNO 1 Note

Dettagli

2.2.4 Distanze di sicurezza UNI EN ISO 13857:2008, UNI EN 349:1994

2.2.4 Distanze di sicurezza UNI EN ISO 13857:2008, UNI EN 349:1994 2.2.4 Distanze di sicurezza UNI EN ISO 13857:2008, UNI EN 349:1994 2.2.4.1 Descrizione L uso delle distanze di sicurezza rappresenta un modo per garantire l integrità fisica dei lavoratori in presenza

Dettagli

L importanza importanza mportanza della Nutrizione nella Sclerosi Laterale Amiotrofica Una g uida guida per per ilil p aziente paziente

L importanza importanza mportanza della Nutrizione nella Sclerosi Laterale Amiotrofica Una g uida guida per per ilil p aziente paziente L importanza della Nutrizione nella Sclerosi Laterale Amiotrofica Una guida per il paziente 1 Che cos è la Sclerosi Laterale Amiotrofica? La Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) è una malattia neurodegenerativa

Dettagli

PATOLOGIE MEDICHE in EMERGENZA

PATOLOGIE MEDICHE in EMERGENZA PATOLOGIE MEDICHE in EMERGENZA COSA SONO, COME SI RICONOSCONO, COME SI OPERA Patologia Ischemica (Infarto) Cuore (infarto) Cervello (Ictus) Scompenso Cardiaco Difficoltà Respiratorie Shock Che cosa sono,

Dettagli

COSA È E COME SI USA Lingua Italiana

COSA È E COME SI USA Lingua Italiana L ABC dell insulina COSA È E COME SI USA Lilly Perché devo fare l insulina? Nella maggior parte dei casi il Diabete tipo 2 si cura con i farmaci antidiabetici orali, oltre che con la dieta e l esercizio

Dettagli

FARMACI DA TENERE IN AMBULATORIO per affrontare un emergenza. Dott Valdo Flori Pediatra di Famiglia Firenze

FARMACI DA TENERE IN AMBULATORIO per affrontare un emergenza. Dott Valdo Flori Pediatra di Famiglia Firenze FARMACI DA TENERE IN AMBULATORIO per affrontare un emergenza Dott Valdo Flori Pediatra di Famiglia Firenze PIANIFICARE UN EMERGENZA CARRELLO DELLE EMERGENZE DOVE AVERE A PORTATA DI MANO, IN ORDINE, FACILMENTE

Dettagli

Foglio illustrativo: Informazioni per l utilizzatore. Atosiban Ibisqus 6,75 mg/0,9 ml soluzione iniettabile Medicinale equivalente

Foglio illustrativo: Informazioni per l utilizzatore. Atosiban Ibisqus 6,75 mg/0,9 ml soluzione iniettabile Medicinale equivalente Foglio illustrativo: Informazioni per l utilizzatore Atosiban Ibisqus 6,75 mg/0,9 ml soluzione iniettabile Medicinale equivalente Legga attentamente questo foglio prima di usare questo medicinale perché

Dettagli

Misericordia di Empoli Centro Formazione. Primo Soccorso. Eventi e Lesioni di Origine Traumatica

Misericordia di Empoli Centro Formazione. Primo Soccorso. Eventi e Lesioni di Origine Traumatica Misericordia di Empoli Centro Formazione Primo Soccorso Eventi e Lesioni di Origine Traumatica Il Trauma E detto trauma un evento violento che reca un danno psico-fisico ad un individuo. Incidente SI Infarto

Dettagli

Il diabete gestazionale

Il diabete gestazionale Il diabete gestazionale informazioni per la gestante Cosa è il diabete gestazionale? Con il termine di diabete gestazionale (DG) si definisce un disordine della regolazione del glucosio di entità variabile,

Dettagli

CONSIGLI PER LA GESTIONE DELLA TERAPIA ANTICOAGULANTE ORALE

CONSIGLI PER LA GESTIONE DELLA TERAPIA ANTICOAGULANTE ORALE CONSIGLI PER LA GESTIONE DELLA TERAPIA ANTICOAGULANTE ORALE Sig/Sig.ra data di nascita Motivo della terapia anticoagulante: PERCHÈ IL MEDICO LE HA PRESCRITTO GLI ANTICOAGULANTI ORALI (Coumadin o Sintrom).

Dettagli

Somministrazione dei farmaci VIE ENTERALI Via orale

Somministrazione dei farmaci VIE ENTERALI Via orale Somministrazione dei farmaci VIE ENTERALI Via orale Via topica Altri tipi di somministrazione VIE PARENTERALI Via iniettiva Via buccale Via sublinguale Instillazione attraverso SNG (e PEG) Via respiratoria

Dettagli

La gastrostomia può essere realizzata per via chirurgica, endoscopica, radiologica o laparoscopica.

La gastrostomia può essere realizzata per via chirurgica, endoscopica, radiologica o laparoscopica. Gestione della PEG Lo IEO pubblica una collana di Booklets al fine di aiutare il paziente a gestire eventuali problematiche (quali ad esempio le terapie svolte, l alimentazione da seguire, gli esercizi

Dettagli

MASTER IN AREA CRITICA Assistenza infermieristica in TIN

MASTER IN AREA CRITICA Assistenza infermieristica in TIN I Facoltà di Medicina e Chirurgia MASTER IN AREA CRITICA Assistenza infermieristica in TIN DOTT.SSA Francesca Plaja Unità di degenza del neonato Lettino Culla termica Isola neonatale Culla termica Isola

Dettagli

INFORMAZIONI SULL INSERIMENTO DI PICC E MIDLINE COS E ILPICC

INFORMAZIONI SULL INSERIMENTO DI PICC E MIDLINE COS E ILPICC REGIONE LAZIO AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE RIETI Via del Terminello 42 02100 RIETI Tel. 0746 2781 Codice Fiscale e Partita IVA 00821180577 UNITA OPERATIVA SEMPLICE DIPARTIMENTALE TERAPIA ANTALGICA Responsabile

Dettagli

- Apparato Cardiovascolare: cateteri venosi centrali / accessi vascolari a medio e a lungo termine, terapia anticoagulante;

- Apparato Cardiovascolare: cateteri venosi centrali / accessi vascolari a medio e a lungo termine, terapia anticoagulante; Allegato B Progetto formativo di educazione ai pazienti portatori di malattie croniche, rare o con percorsi di particolare complessità e ai rispettivi assistenti relativo alle eseguite a domicilio Il razionale

Dettagli

BLEFAROPLASTICA LA CHIRURGIA DELLE PALPEBRE

BLEFAROPLASTICA LA CHIRURGIA DELLE PALPEBRE BLEFAROPLASTICA LA CHIRURGIA DELLE PALPEBRE dottor Alessandro Gennai CHIRURGIA PLASTICA RICOSTRUTTIVA ed ESTETICA dottor Luigi Izzo CHIRURGIA PLASTICA RICOSTRUTTIVA ed ESTETICA Gentilissima/o Paziente,

Dettagli

ASI DELL AZIONE DI UN FARMACO

ASI DELL AZIONE DI UN FARMACO ASI DELL AZIONE DI UN FARMACO Fase farmaceutica: caratterizzata dalla disponibilità farmaceutica, cioè dalla capacità della forma farmaceutica (capsule, compresse, supposte, soluzioni, aerosoli ) a cedere

Dettagli

U.O. DI RIABILITAZIONE POLIFUNZIONALE SPECIALISTICA RESPONSABILE DR. MARCO MARTINELLI

U.O. DI RIABILITAZIONE POLIFUNZIONALE SPECIALISTICA RESPONSABILE DR. MARCO MARTINELLI U.O. DI RIABILITAZIONE POLIFUNZIONALE SPECIALISTICA RESPONSABILE DR. MARCO MARTINELLI PROTOCOLLO INFERMIERISTICO-TECNICO P.I.T. 1F N 02 GESTIONE DEL PAZIENTE EMOFILICO PREMESSA I pazienti con emofilia

Dettagli

FARMACI PER PROFILASSI MALARIA: Lariam, Malarone o altro?

FARMACI PER PROFILASSI MALARIA: Lariam, Malarone o altro? FARMACI PER PROFILASSI MALARIA: Lariam, Malarone o altro? Ci sono diversi aspetti da tenere in considerazione quando si sceglie un farmaco come profilassi per la malaria: I farmaci consigliati per la prevenzione

Dettagli

www.fisiokinesiterapia.biz

www.fisiokinesiterapia.biz CORRENTI ECCITOMOTORIE SONO DEFINITE ECCITOMOTORIE QUELLE CORRENTI CHE HANNO LA CAPACITA DI PROVOCARE LA CONTRAZIONE DI UN MUSCOLO O DI UN GRUPPO DI FIBRE MUSCOLARI www.fisiokinesiterapia.biz LE CORRENTI

Dettagli

Nozioni generali. Principali forme di trattamento

Nozioni generali. Principali forme di trattamento tano essere di vitale importanza per il benessere psicofisico del paziente, pertanto vale sempre la pena impegnarsi, anche quando la sindrome non venga diagnosticata subito dopo la nascita. Principali

Dettagli

LA PELLE. Tessuto epiteliale che riveste il corpo senza soluzione di continuità

LA PELLE. Tessuto epiteliale che riveste il corpo senza soluzione di continuità EPIDERMIDE: costituita da cellule morte in superficie, rigenerate continuamente DERMA: ricco di vasi sanguigni, nervi, ghiandole varie STRATO ADIPOSO: riserva energetica, isolante LA PELLE Tessuto epiteliale

Dettagli

Corso di formazione per soccorritori VALUTAZIONE PARAMETRI VITALI

Corso di formazione per soccorritori VALUTAZIONE PARAMETRI VITALI Corso di formazione per soccorritori VALUTAZIONE PARAMETRI VITALI Quali sono i Parametri Vitali? ATTIVITA RESPIRATORIA ATTIVITA CIRCOLATORIA - RILEVAZIONE DEL POLSO - RILEVAZIONE DELLA PRESSIONE ARTERIOSA

Dettagli

Esercizi di Fine Unità 9 Per i Capitoli 33, 34, 35 e 36

Esercizi di Fine Unità 9 Per i Capitoli 33, 34, 35 e 36 Esercizi di Fine Unità 9 Per i Capitoli 33, 34, 35 e 36 SEZIONE 1: VERIFICA QUELLO CHE HAI APPRESO Attività A: Farmacologico (nome della molecola). 2. Topica. 3. Transdermica. 4. Nitroglicerina. 5. Serbatoio

Dettagli

Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può

Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può Sale e salute Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può causare gravi problemi alla salute. La quantità

Dettagli

PICC e Midline. Guida per il Paziente. Unità Operativa di Anestesia

PICC e Midline. Guida per il Paziente. Unità Operativa di Anestesia PICC e Midline Guida per il Paziente Unità Operativa di Anestesia INDICE Cosa sono i cateteri PICC e Midline Pag. 3 Per quale terapia sono indicati Pag. 4 Quando posizionare un catetere PICC o Midline

Dettagli

Il respiro è la capacità d immettere ed espellere aria dai polmoni, la capacità respiratoria viene misurata come

Il respiro è la capacità d immettere ed espellere aria dai polmoni, la capacità respiratoria viene misurata come PARAMETRI VITALI Definizione : I parametri vitali esprimono le condizioni generali della persona. Principali parametri vitali 1- Respiro 2- Polso 3- Pressione arteriosa 4- Temperatura corporea RESPIRO

Dettagli

La prevenzione delle lesioni da pressione. a cura di Eleonora Aloi Coord. Inf. Lungodegenza

La prevenzione delle lesioni da pressione. a cura di Eleonora Aloi Coord. Inf. Lungodegenza La prevenzione delle lesioni da pressione a cura di Eleonora Aloi Coord. Inf. Lungodegenza Le lesioni da pressione: Sono aree localizzate di danno della cute e del tessuto sottostante che si realizzano

Dettagli

AUMENTARE LA PRODUZIONE DI LATTE E RIALLATTARE

AUMENTARE LA PRODUZIONE DI LATTE E RIALLATTARE 27. Aumentare la produzione di latte e riallattare 129 Sessione 27 AUMENTARE LA PRODUZIONE DI LATTE E RIALLATTARE Introduzione Se l offerta di latte di una madre si riduce, è necessario aumentarla. Ciò

Dettagli

www.printo.it/pediatric-rheumatology/it/intro

www.printo.it/pediatric-rheumatology/it/intro www.printo.it/pediatric-rheumatology/it/intro Malattia di Behçet Versione 2016 2. DIAGNOSI E TERAPIA 2.1 Come viene diagnosticata? La diagnosi è principalmente clinica. Spesso sono necessari alcuni anni

Dettagli

I TRAUMI MUSCOLARI LE CONTUSIONI Contusioni più o meno gravi, almeno una volta nella vita, le abbiamo subite più o meno tutti. Esse, in parole povere, rappresentano il risultato di un evento traumatico

Dettagli

La semplice serie di esercizi di seguito suggerita costituisce

La semplice serie di esercizi di seguito suggerita costituisce 4. Esercizi raccomandati La semplice serie di esercizi di seguito suggerita costituisce una indicazione ed un invito ad adottare un vero e proprio stile di vita sano, per tutelare l integrità e conservare

Dettagli

CONOSCERE IL PROPRIO CORPO

CONOSCERE IL PROPRIO CORPO CONOSCERE IL PROPRIO CORPO Gli esseri viventi sono fatti di parti che funzionano assieme in modo diverso. Hanno parti diverse che fanno cose diverse. Il tuo corpo è fatto di molte parti diverse. Alcune

Dettagli

Patologie Cardiocircolatorie Relatore:Squicciarini Grazia

Patologie Cardiocircolatorie Relatore:Squicciarini Grazia Corso Base Patologie Cardiocircolatorie Relatore:Squicciarini Grazia Cardiopatia ischemica Definisce un quadro di malattie a diversa eziologia che interessano l integrita del cuore nelle quali il fattore

Dettagli

La Cute, Ferite e Medicazioni

La Cute, Ferite e Medicazioni La Cute, Ferite e Medicazioni OBBIETTIVI Fornire cenni di Anatomia dell Apparato Tegumentario. e Fisiologia Definire i vari tipi di ferite. Apprendere le manovre per una corretta disinfezione e medicazione.

Dettagli

UNIVERSITA' CATTOLICA DEL SACRO CUORE FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA "A. GEMELLI" - ROMA CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA. Protocollo n...

UNIVERSITA' CATTOLICA DEL SACRO CUORE FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA A. GEMELLI - ROMA CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA. Protocollo n... UNIVERSITA' CATTOLICA DEL SACRO CUORE FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA "A. GEMELLI" - ROMA CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA Protocollo n... Preparazione della Terapia Endovenosa OBIETTIVI Garantire un

Dettagli

Modo di Uso CUOIO CAPELLUTO

Modo di Uso CUOIO CAPELLUTO Modo di Uso CUOIO CAPELLUTO Al mattino si applicherà, frizionando vigorosamente, la Shivax Plus. Ripetere l'applicazione con la Shivax Plus la sera. Il look sarà quello di una persona che utilizza il gel.

Dettagli

TEST DI SCREENING: MANTOUX

TEST DI SCREENING: MANTOUX TEST DI SCREENING: MANTOUX Ciriè 2 Aprile 2012 LIVIA DEMICHELIS ASSISTENTE SANITARIA S.S. MEDICO COMPETENTE A.O.U. SAN LUIGI ORBASSANO SCREENING (selezione) Strumento di lavoro per attuare prevenzione

Dettagli

Figura Professionale codice FP233 INFERMIERE / A PROFESSIONALE

Figura Professionale codice FP233 INFERMIERE / A PROFESSIONALE settore Comparto descrizione SANITÀ E ASSISTENZA SOCIALE SANITÀ E ASSISTENZA SOCIALE Persona che garantisce l assistenza infermieristica preventiva, curativa, palliativa e riabilitativa, di natura tecnica,

Dettagli

Il vostro bambino e lo Screening Neonatale

Il vostro bambino e lo Screening Neonatale Il vostro bambino e lo Screening Neonatale Guida per i Genitori A cura di: Centro Fibrosi Cistica e Centro Malattie Metaboliche AOU A. Meyer, Firenze Cari genitori, la Regione Toscana, secondo un programma

Dettagli

IL MASSAGGIO. www.fisiokinesiterapia.biz

IL MASSAGGIO. www.fisiokinesiterapia.biz IL MASSAGGIO www.fisiokinesiterapia.biz STORIA Cina e India 1800 a. C. nei testi riguardanti i Ching e la medicina Ayurvedica Trattati medici egizi e persiani In grecia e poi a Roma, utilizzato in ambito

Dettagli

Tricotomia pre-operatoria

Tricotomia pre-operatoria Tricotomia pre-operatoria Introduzione La corretta preparazione pre-operatoria della cute del paziente è uno degli elementi chiave nel controllo delle infezioni del sito chirurgico. La tricotomia, considerata

Dettagli

IMATINIB (Glivec) POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI

IMATINIB (Glivec) POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI IMATINIB (Glivec) POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI Le informazioni contenute in questo modello sono fornite in collaborazione con la Associazione Italiana Malati di Cancro, parenti ed amici ; per maggiori

Dettagli

adozione di tutte le misure necessarie per impedire o ridurre la possibilità di contatto con il pericolo

adozione di tutte le misure necessarie per impedire o ridurre la possibilità di contatto con il pericolo PREVENZIONE PROTEZIONE individuazione ed eliminazione dei pericoli alla fonte adozione di tutte le misure necessarie per impedire o ridurre la possibilità di contatto con il pericolo 2 NORME GENERALI DI

Dettagli

SOMMINISTRAZIONE DI TERAPIA ENDOVENOSA

SOMMINISTRAZIONE DI TERAPIA ENDOVENOSA SOMMINISTRAZIONE DI TERAPIA ENDOVENOSA A cura di: Dott.ssa R. Fiorentini Dott.ssa E. Palma QUANTITA E COMPOSIZIONE DEI LIQUIDI CORPOREI IL 60% del peso corporeo di un adulto è costituito da liquidi. I

Dettagli

13.4. Gli effetti dell'etanolo comprendono a. aumento del sonno REM b. aumento della secrezione gastrica c. (a e b) d. (nessuna delle precedenti)

13.4. Gli effetti dell'etanolo comprendono a. aumento del sonno REM b. aumento della secrezione gastrica c. (a e b) d. (nessuna delle precedenti) 56 13. Alcol etilico - Proprietà farmacologiche, effetti collaterali, usi clinici. - Farmacocinetica. - Intossicazione acuta e cronica e loro trattamento. - Dipendenza e sindrome da astinenza, loro trattamento.

Dettagli

CONGRESSO REGIONALE FADOI ANìMO PUGLIA

CONGRESSO REGIONALE FADOI ANìMO PUGLIA CONGRESSO REGIONALE FADOI ANìMO PUGLIA BISCEGLIE, 22-23 NOVEMBRE 2013 L IMPORTANZA DELL EDUCAZIONE ALLA LUCIA METTA ASLBAT La gestione del paziente diabetico alla dimissione è un punto di partenza cruciale

Dettagli

STRESS E PATOLOGIE CORRELATE: STRATEGIE NUTRIZIONALI E MOTORIE

STRESS E PATOLOGIE CORRELATE: STRATEGIE NUTRIZIONALI E MOTORIE STRESS E PATOLOGIE CORRELATE: STRATEGIE NUTRIZIONALI E MOTORIE Dott. ssa Annalisa Caravaggi Biologo Nutrizionista sabato 15 febbraio 14 STRESS: Forma di adattamento dell organismo a stimoli chiamati STRESSOR.

Dettagli

-assicurare il fabbisogno plastico necessario alla riparazione protezione e ricambio dei tessuti.

-assicurare il fabbisogno plastico necessario alla riparazione protezione e ricambio dei tessuti. Il principali compiti derivanti dall assunzione periodica di cibo sono: -assicurare il giusto fabbisogno energetico necessario alla vita ed all attività muscolare (tenendo conto che entrate ed uscite devono

Dettagli

Esposizione ad agenti biologici

Esposizione ad agenti biologici Esposizione ad agenti biologici Il Titolo X corrisponde al Titolo VIII del D.Lgs. 626/94 di attuazione della direttiva 90/679/CEE, relativa alla protezione di lavoratori contro i rischi derivanti dall

Dettagli

Allegato III. Modifiche agli specifici paragrafi del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e del Foglio Illustrativo

Allegato III. Modifiche agli specifici paragrafi del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e del Foglio Illustrativo Allegato III Modifiche agli specifici paragrafi del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e del Foglio Illustrativo Nota: Queste modifiche agli specifici paragrafi del Riassunto delle Caratteristiche

Dettagli

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE 1 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE L informazione e la formazione all uso corretto dei mezzi di protezione individuale (DPI) assumono un ruolo fondamentale nella prevenzione delle patologie e degli

Dettagli

INTERFERONE POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI

INTERFERONE POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI INTERFERONE POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI 1 Le informazioni contenute in questo modello sono fornite in collaborazione con la Associazione Italiana Malati di Cancro, parenti ed amici ; per maggiori informazioni:

Dettagli

dott. Massimiliano Molfetta

dott. Massimiliano Molfetta dott. Massimiliano Molfetta Telefono amb. 0436890344 Cellulare 330537056 molfettamassimiliano@gmail.com medico chirurgo specialista in chirurgia generale via Annibale De Lotto 34/a San Vito di Cadore esercizi

Dettagli

Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI.

Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI. Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI. Premessa L'indice glicemico (IG) di un alimento, definito come l'area sotto la curva (AUC) della

Dettagli

POSIZIONAMENTO ECO-GUIDATO DI PICC E MIDLINE

POSIZIONAMENTO ECO-GUIDATO DI PICC E MIDLINE 2. Vene Brachiali Seconda scelta Vicine all arteria brachiale Vicine al nervo brachiale Aspetto a mickey mouse Vena brachiale Arteria brachiale Vena brachiale Vena basilica 2. Vene Brachiali Seconda scelta

Dettagli

L insufficienza venosa cronica degli arti inferiori, la cui espressione più diffusa è

L insufficienza venosa cronica degli arti inferiori, la cui espressione più diffusa è IL TRATTAMENTO LASER (ELVeS) DELLE VENE VARICOSE Dott. Alessandro MASTROMARINO L insufficienza venosa cronica degli arti inferiori, la cui espressione più diffusa è rappresentata dalla comparsa delle varici

Dettagli

IL PRIMO SOCCORSO QUALI REGOLE RISPETTARE DALLA FORMAZIONE DEL PERSONALE AI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

IL PRIMO SOCCORSO QUALI REGOLE RISPETTARE DALLA FORMAZIONE DEL PERSONALE AI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE IL PRIMO SOCCORSO NELLE SCUOLE QUALI REGOLE RISPETTARE DALLA FORMAZIONE DEL PERSONALE AI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE LE NORME DEL D.M. 388/03 LE RESPONSABILITA DEL PERSONALE SCOLASTICO PRESENZA

Dettagli

PROJECT SRL DISTRIBUZIONE DI DISPOSITIVI MEDICI E TEST RAPIDI IN VITRO

PROJECT SRL DISTRIBUZIONE DI DISPOSITIVI MEDICI E TEST RAPIDI IN VITRO FAQ lattosio PAZIENTE 1) Quali sono i sintomi dell'intolleranza al lattosio? Generalmente i sintomi sono di tipo intestinale e compaiono da pochi minuti a 1 2 ore dopo l'ingestione di cibi contenenti lattosio.

Dettagli

PERCHÈ L'ALLATTAMENTO AL SENO É IMPORTANTE

PERCHÈ L'ALLATTAMENTO AL SENO É IMPORTANTE 1. Perché l allattamento al seno è importante 3 Sessione 1 PERCHÈ L'ALLATTAMENTO AL SENO É IMPORTANTE Introduzione Prima di imparare come aiutare le madri, dovete capire perché l allattamento al seno è

Dettagli

Controllo del dolore postoperatorio attraverso tecniche PCA e PNCA

Controllo del dolore postoperatorio attraverso tecniche PCA e PNCA Controllo del dolore postoperatorio attraverso tecniche PCA e PNCA Questa pagina vuole essere un informativa circa il sollievo dal dolore postoperatorio per il vostro bambino attraverso l utilizzo di un

Dettagli

Per continuare il percorso riabilitativo a casa

Per continuare il percorso riabilitativo a casa Per continuare il percorso riabilitativo a casa Il trattamento riabilitativo è in grado di: determinare una riduzione dell affanno; migliorare la capacità di esercizio fisico; migliorare la qualità della

Dettagli

VIE DI SOMMINISTRAZIONE PARENTERALE

VIE DI SOMMINISTRAZIONE PARENTERALE VIE DI SOMMINISTRAZIONE PARENTERALE CORSO DI TECNICHE E FORME FARMACEUTICHE CORSO DI LAUREA INTERFACOLTA IN BIOTECNOLOGIE ANNO ACCADEMICO 2007-2008 SOMMINISTRAZIONE PARENTERALE IL TERMINE PARENTERALE SI

Dettagli

LA SOLUZIONE AI NODULI BENIGNI DELLA TIROIDE

LA SOLUZIONE AI NODULI BENIGNI DELLA TIROIDE LA SOLUZIONE AI NODULI BENIGNI DELLA TIROIDE www.modilite.info MODILITE In Italia la patologia nodulare tiroidea è piuttosto frequente ed è spesso asintomatica. Circa l 80% dei noduli tiroidei sono benigni

Dettagli

AGD LECCO ONLUS ASSOCIAZIONE LECCHESE PER L AIUTO AI GIOVANI CON DIABETE ONLUS

AGD LECCO ONLUS ASSOCIAZIONE LECCHESE PER L AIUTO AI GIOVANI CON DIABETE ONLUS AGD LECCO ONLUS ASSOCIAZIONE LECCHESE PER L AIUTO AI GIOVANI CON DIABETE ONLUS SENIOR CAMP 2014 QUESTIONARIO MEDICO INFORMAZIONI GENERALI Dati del partecipante Cognome.. Nome Nato il.. Luogo di nascita

Dettagli

GESTIONE DEI CATETERI VENOSI PERIFERICI.

GESTIONE DEI CATETERI VENOSI PERIFERICI. GESTIONE DEI CATETERI VENOSI PERIFERICI. Definizione e scopo: Consiste nell inserimento percutaneo di un ago di plastica o in metallo in una vena. I cateteri venosi periferici si usano per: Ottenere campioni

Dettagli

VIE DI INTRODUZIONE ED ASSORBIMENTO DEI FARMACI

VIE DI INTRODUZIONE ED ASSORBIMENTO DEI FARMACI VIE DI INTRODUZIONE ED ASSORBIMENTO DEI FARMACI I farmaci possono essere introdotti nell organismo per via enterale e per via parenterale.. Con la somministrazione enterale (enteron = intestino), il farmaco

Dettagli

RISCHIO CHIMICO NELLE ATTIVITA DI PULIZIA

RISCHIO CHIMICO NELLE ATTIVITA DI PULIZIA RISCHIO CHIMICO NELLE ATTIVITA DI PULIZIA Unità didattica 3 CORSO DI FORMAZIONE SPECIFICA DEI LAVORATORI RISCHIO CHIMICO IL RISCHIO ESISTE LADDOVE CI SIA UNA ESPOSIZIONE AD UN QUALUNQUE AGENTE CHIMICO.

Dettagli

Quick Up. Materiale autopolimerizzante per cementazione di attacchi e componenti secondarie nelle protesi

Quick Up. Materiale autopolimerizzante per cementazione di attacchi e componenti secondarie nelle protesi Materiale autopolimerizzante per cementazione di attacchi e componenti secondarie nelle protesi Un kit per tutte le esigenze di cementazione In molti casi, la tenuta delle protesi totali è insoddisfacente.

Dettagli

Scritto da Administrator Martedì 10 Ottobre 2006 23:15 - Ultimo aggiornamento Mercoledì 30 Dicembre 2009 17:51

Scritto da Administrator Martedì 10 Ottobre 2006 23:15 - Ultimo aggiornamento Mercoledì 30 Dicembre 2009 17:51 La colite ulcerosa e il morbo di Crohn sono malattie che colpiscono l apparato intestinale e vengono definite generalmente col nome di malattie infiammatorie dell apparato intestinale. La colite ulcerosa

Dettagli

Dipartimento Chirurgia Generale e Specialistiche PER L AUTOSOMMINIS DI INSULINA

Dipartimento Chirurgia Generale e Specialistiche PER L AUTOSOMMINIS DI INSULINA Dipartimento Chirurgia Generale e Specialistiche MANUALE ALE DI ISTRU TRUZIONI PER L AUTOSOMMINIS TOSOMMINISTRA TRAZIONE DI INSULINA L INSULINA L insulina è un ormone proteico secreto da cellule del pancreas,

Dettagli

Training per l'incannulazione

Training per l'incannulazione Training per l'incannulazione Per tutte le controindicazioni, avvertenze, precauzioni, eventi avversi e per istruzioni complete, consultare le istruzioni per l'uso. 00274 IT Rev F 12Set2014 Introduzione

Dettagli

La spasticità: nuove possibilità di trattamento

La spasticità: nuove possibilità di trattamento La spasticità: nuove possibilità di trattamento La spasticità: Cos è? Si definisce spasticità un alterazione dei movimenti data da un aumento del tono muscolare involontario, con contratture muscolari

Dettagli

PROJECT SRL DISTRIBUZIONE DI DISPOSITIVI MEDICI E TEST RAPIDI IN VITRO

PROJECT SRL DISTRIBUZIONE DI DISPOSITIVI MEDICI E TEST RAPIDI IN VITRO FAQ lattosio SPECIALISTA 1) In cosa consiste il Breath Test? Il Breath Test all'idrogeno consiste nella misurazione dei livelli di idrogeno nel respiro del paziente. Questo idrogeno deriva dalla fermentazione

Dettagli

La digestione degli alimenti

La digestione degli alimenti La digestione degli alimenti Le sostanze alimentari complesse (lipidi, glucidi, protidi) che vengono introdotte nell organismo, devono subire delle profonde modificazioni che le trasformano in sostanze

Dettagli

Percorso del paziente sottoposto ad indagine diagnostico/interventistica

Percorso del paziente sottoposto ad indagine diagnostico/interventistica Percorso del paziente sottoposto ad indagine diagnostico/interventistica 118 Territorio 118 PS Spoke UO cardiologia Spoke PS Hub Reparti di degenza Azienda AUSL UO cardiologia Hub Oggetto Scopo Campo di

Dettagli

Il sondaggio Gastrico

Il sondaggio Gastrico SONDAGGIO GASTRICO/DUODENALE LE VARICI ESOFAGEE Il sondaggio Gastrico Definizione: Introduzione di un sondino (Levin-SNG) nello stomaco attraverso le prime vie dell apparato digerente; Scopi: Diagnostico:Valutare

Dettagli

Desensibilizzazione. o Immunoterapia Allergene specifica

Desensibilizzazione. o Immunoterapia Allergene specifica La Desensibilizzazione o Immunoterapia Allergene specifica Le allergie interessano il 25% della popolazione italiana e raggiungeranno 1 persona su 2 entro il 2010 La ragione di questo aumento è in parte

Dettagli

Preparazione pre operatoria del paziente. Dott. Garofoli Rosamaria

Preparazione pre operatoria del paziente. Dott. Garofoli Rosamaria Preparazione pre operatoria del paziente Dott. Garofoli Rosamaria Per fase pre operatoria si intende quel periodo che va dal momento in cui si stabilisce che è necessario procedere con un intervento chirurgico

Dettagli

PICASILAN W. Scheda Tecnica

PICASILAN W. Scheda Tecnica REV. A PICASILAN W Descrizione Caratteristiche generali Campi di applicazione Proprietà fisiche Preparazione e Applicazione Confezioni Conservazione Precauzioni ed avvertenze Picasilan W DESCRIZIONE Impregnante

Dettagli

CETUXIMAB (Erbitux) POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI

CETUXIMAB (Erbitux) POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI CETUXIMAB (Erbitux) POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI Le informazioni contenute in questo modello sono fornite in collaborazione con la Associazione Italiana Malati di Cancro, parenti ed amici ; per maggiori

Dettagli

ESERCIZI DOPO ARTROSCOPIA DEL GINOCCHIO Prof. Valerio Sansone Clinica Ortopedica dell Università di Milano Istituto Ortopedico Galeazzi

ESERCIZI DOPO ARTROSCOPIA DEL GINOCCHIO Prof. Valerio Sansone Clinica Ortopedica dell Università di Milano Istituto Ortopedico Galeazzi ESERCIZI DOPO ARTROSCOPIA DEL GINOCCHIO Prof. Valerio Sansone Clinica Ortopedica dell Università di Milano Istituto Ortopedico Galeazzi Esercizi iniziali Contrazioni dei muscoli flessori del ginocchio

Dettagli

Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Firenze. A cura del Gruppo Formazione

Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Firenze. A cura del Gruppo Formazione 3 2 1 disostruiamoci A cura del Gruppo Formazione Prima di tutto valutare la sicurezza della scena dove dobbiamo intervenire PREMESSA Il paziente pediatrico può essere suddiviso in medicina d urgenza schematicamente

Dettagli

L APPARATO CIRCOLATORIO

L APPARATO CIRCOLATORIO L APPARATO CIRCOLATORIO Tutte le cellule del nostro corpo hanno bisogno di sostanze nutritive e di ossigeno per svolgere le loro funzioni vitali. Così, esiste il sangue, un tessuto fluido che porta in

Dettagli

FOGLIETTO ILLUSTRATIVO FUSIDIUM 1%

FOGLIETTO ILLUSTRATIVO FUSIDIUM 1% FOGLIETTO ILLUSTRATIVO FUSIDIUM 1% FUSIDIUM 1 % Gocce oftalmiche Acido Fusidico CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA Antinfettivo oculare. INDICAZIONI Fusidium è indicato in infezioni batteriche oculari causate

Dettagli