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2 INDICE 1. Introduzione Normativa vigente Impatto elettromagnetico Conclusioni... 9 Codice Fiscale BRTPLA56E13L436U - Partita IVA Albo Periti Industriali n Albo M.I. VC00329P00017 pag. 2/9

3 1. INTRODUZIONE Oggetto della presente relazione è la valutazione dall impatto generato dalla costruzione dell impianto idroelettrico della società Immobiliare Lanificio Maurizio Sella S.p.A., con sede legale in Piazza Gaudenzio Sella n. 1 nel comune di Biella (BI) e, sede operativa in Via Corradino Sella n. 10, nel comune di Biella (BI), relativamente alle emissioni di campo elettrico e magnetico, al fine di verificare il rispetto della normativa nazionale e regionale vigente. 2. NORMATIVA VIGENTE La normativa nazionale di riferimento in materia di esposizione a campi elettromagnetici prodotti da impianti e apparecchiature elettriche è la Legge 22 Febbraio 2001, n. 36 "Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici e elettromagnetici", pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 55 del 07/03/2001. La Legge Quadro definisce come funzione dello Stato la definizione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione, degli obiettivi di qualità da perseguire per la protezione della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici. In particolare viene prevista tra le funzioni dello Stato, la "determinazione dei parametri per la previsione di fasce di rispetto per gli elettrodotti; all'interno di tali fasce di rispetto non è consentita alcuna destinazione di edifici ad uso residenziale, scolastico, sanitario ovvero ad uso che comporti una permanenza non inferiore a quattro ore" (articolo 4, comma 1, lettera h). Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 Luglio 2003 (Attuativo della Legge Quadro 36/2001) specifica che i limiti di esposizione, i valori di attenzione e gli obiettivi di qualità fissati dal DPCM 08/07/03 non vengono applicati ai lavoratori esposti per ragioni professionali ai campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici. I limiti di esposizione, i valori di attenzione e gli obiettivi di qualità per i valori di induzione magnetica (B) e per il campo elettrico (E) fissati dal DPCM 08/07/03 ed applicati alla popolazione sono i seguenti: Frequenza Industriale 50 Hz Induzione magnetica B (µt) Campo elettrico E (kv/m) Limite di esposizione (non deve mai essere superato) Valore di attenzione 10 - Obiettivo di qualità 3 - Tab. 1 Limiti da DPCM 8 luglio 2003 I valori di attenzione e gli obiettivi di qualità debbono essere considerati come mediana dei valori nell'arco delle 24 ore, nelle nomali condizioni di esercizio. Il valore di attenzione è il valore di campo elettrico e di induzione magnetica che non deve essere superato negli ambienti abitativi, scolastici e nei luoghi adibiti a permanenze umane non inferiori a quattro ore: costituisce misura di cautela ai fini della protezione da possibili effetti a lungo termine. L'obiettivo di qualità, d'altra parte, è il valore massimo di campo elettrico e di induzione magnetica da perseguire nella progettazione di nuovi elettrodotti in corrispondenza di aree gioco per l'infanzia, di ambienti abitativi, di ambienti scolastici e di luoghi adibiti a permanenze non inferiori a quattro Codice Fiscale BRTPLA56E13L436U - Partita IVA Albo Periti Industriali n Albo M.I. VC00329P00017 pag. 3/9

4 ore e nella progettazione dei nuovi insediamenti e delle nuove aree di cui sopra, in prossimità di linee ed installazioni elettriche già presenti nel territorio. Il DPCM 08/07/2003 si preoccupa anche delle modalità di determinazione delle fasce di rispetto: in particolare all'art. 6, Parametri per la determinazione delle fasce di rispetto per gli elettrodotti, viene specificato che si dovrà fare riferimento all'obiettivo di qualità di cui all'art. 4 (ovvero il valore di 3 µt riportato in tabella) ed alla portata in corrente in servizio normale dell'elettrodotto, come definita dalla norma CEI Inoltre, lo stesso art. 6, comma 2, stabilisce che il Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare deve approvare la metodologia di calcolo per la determinazione delle fasce di rispetto, definita dall'apat, sentite le Arpa. Il D.M. Ambiente del 29 maggio 2008, con l'allegato che ne costituisce parte integrante, fornisce la procedura da adottarsi per la determinazione delle fasce di rispetto pertinenti alle linee elettriche aeree e interrate, esistenti e in progetto. La fascia di rispetto è definita come lo spazio circostante ad un elettrodotto, che comprende tutti i punti al di sotto e al di sopra del livello del suolo caratterizzati da un'induzione magnetica superiore o uguale all'obiettivo di qualità specificato dal DPCM 08/07/2003, ovvero il valore di 3 µt per l'induzione magnetica. Il parametro di corrente da considerare per la determinazione della fascia di rispetto è la corrente massima di esercizio in servizio normale dell'elettrodotto (ai sensi della norma CEI11-60). La determinazione della fascia di rispetto di una linea elettrica avviene in primo luogo mediante il calcolo di un parametro fondamentale detto Dpa (distanza di prima approssimazione): tale distanza viene definita come "la distanza, in pianta sul livello del suolo, dalla proiezione del centro linea che garantisce che ogni punto, la cui proiezione al suolo disti dal centro linea più di Dpa, si trovi all'esterno delle fasce di rispetto". In attesa della normativa nazionale ed in particolare del D.M. 29/05/08, la Regione Piemonte aveva legiferato in materia emanando la legge n. 19 del 03/08/2004 Nuova disciplina regionale sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, in attuazione della legge 22 febbraio 2001, n. 36 (Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici), del decreto legislativo 1 agosto 2003, n. 259 (Codice delle comunicazioni elettroniche) e della legge regionale 26 aprile 2000 n. 44 (Disposizioni normative per l'attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 "Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni agli Enti locali, in attuazione del Capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59"), da ultimo modificata dalla legge 31 maggio 2004, n. 14, al fine di: a) perseguire obiettivi di tutela della salute e di salvaguardia della popolazione esposta ad emissioni elettromagnetiche conformemente all'articolo 32 della Costituzione; b) assicurare l'ordinato sviluppo e la corretta localizzazione degli impianti, in raccordo con la pianificazione territoriale, ambientale e urbanistica locale; c) prevenire e ridurre l'inquinamento ambientale, dovuto alle emissioni elettromagnetiche degli impianti e assicurare la tutela generale dell'ambiente e del paesaggio, anche tramite l'individuazione degli strumenti e delle azioni per il perseguimento di obiettivi di qualità, in coerenza con gli indirizzi statali; d) garantire il rispetto delle prescrizioni tecniche attinenti l'esercizio degli impianti; e) concorrere all'approfondimento delle conoscenze scientifiche relative agli effetti sulla salute derivanti dall'esposizione ai campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici e alla promozione delle migliori tecnologie disponibili; f) assicurare ai cittadini informazioni complete e tempestive. Codice Fiscale BRTPLA56E13L436U - Partita IVA Albo Periti Industriali n Albo M.I. VC00329P00017 pag. 4/9

5 Con la riformulazione da parte del Legislatore comunitario delle norme per la tutela dei lavoratori dai campi elettromagnetici viene di fatto posticipata di tre anni l innovazione della disciplina nazionale. Alla base dello slittamento vi è la direttiva 2013/35/Ue che dallo scorso 29 giugno 2013 reca la nuova disciplina di riferimento in materia, sostituendo quella contenuta nella direttiva 2004/40/Ce (la cui trasposizione sul piano nazionale avrebbe dovuto essere completata entro il 31 ottobre 2013) e fissando nel 1 luglio 2016 il termine entro cui gli Stati membri devono adeguarsi. Il mutamento di disciplina comunitaria (in una logica migliorativa della protezione dei lavoratori) provoca diretti effetti sul piano nazionale, poiché il Dlgs 81/2008 (cd. Testo unico sulla sicurezza dei lavoratori ) aggancia l entrata in vigore delle proprie disposizioni sulla tutela dei lavoratori dai campi elettromagnetici (traduzione di quelle recate dalla direttiva 2004/40/Ce) al termine finale di recepimento stabilito dalla direttiva del E poiché la nuova direttiva 2013/35/Ue stabilisce che ogni riferimento effettuato alla vecchia direttiva deve ora intendersi come ad essa rivolto, sia il termine per l adeguamento dell Italia alle nuove regole sulla tutela dagli agenti fisici in parola, sia quello della loro vigenza sul territorio nazionale coincidono ora con la data del 1 luglio 2016, data di recepimento della nuova direttiva sui campi elettromagnetici, che andrà a sostituire la 2004/408/CE. In sostanza, per quanto riguarda le linee elettriche, saranno adottati i limiti ICNIRP 2010 linee guida per la protezione di soggetti esposti a campi elettrici e magnetici nell intervallo spettrale delle basse frequenze, le quali indicavano i limiti, i valori di cautela e gli obiettivi di qualità che dovevano essere garantiti per le emissioni dovute agli elementi al servizio della trasmissione e della distribuzione dell'energia elettrica e specificavano le modalità per definire l'ampiezza della fascia di rispetto della linea stessa, ai fini del perseguimento dell'obiettivo di qualità. La Regione Piemonte ha in ultimo pubblicato la Deliberazione della Giunta Regionale n del 20/07/2009: Legge regionale 3 agosto 2004, n. 19 (Nuova disciplina regionale sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici). Direttiva tecnica per la semplificazione delle procedure di autorizzazione delle modifiche di impianti di telecomunicazioni e radiodiffusione conseguenti all'introduzione del digitale terrestre (B.U. n. 31 del 6 agosto 2009). Perciò, la normativa nazionale più sopra richiamata resta nella Regione Piemonte l'unica normativa di riferimento in materia di inquinamento elettromagnetico generato da linee ed impianti di trasporto di energia elettrica. Codice Fiscale BRTPLA56E13L436U - Partita IVA Albo Periti Industriali n Albo M.I. VC00329P00017 pag. 5/9

6 3. IMPATTO ELETTROMAGNETICO Premesso che l impianto consiste nella costruzione di n. 2 centrali idroelettriche. La conformazione dell impianto sarà formata da due centrali C1 e C2, distanti tra loro circa 530 m, mentre la cabina di trasformazione sarà realizzata in prossimità della centrale C2. La centrale C1 sarà provvista di un generatore asincrono di potenza max di circa 82 kw, erogati a tensione di circa 690 V/50 Hz. La centrale C1 sarà collegata alla centrale C2 per mezzo di linea in cavo che seguirà la posa interrata. Quindi il collegamento tra la centrale C1 e C2 sarà realizzato in BT. La centrale C2 sarà provvista di un generatore asincrono di potenza max di circa 162 kw, erogati a tensione di circa 690 V/50 Hz. La potenza massima complessiva generata sarà di circa 244 kw. Nelle immediate vicinanze della centrale C2 sarà costruita la cabina di trasformazione per la connessione della produzione alla rete del distributore in MT 15kV. La cabina di trasformazione utente conterrà: quadri MT di protezione e sezionamento; configurazione di terna di conduttori MT 15 kv a trifoglio, collegamento tra la cabina ENEL e la centrale C2 ; configurazione di terna di conduttori BT 690 V, collegamento con la centrale C2 ; trasformatore di potenza 15 kv/690v kva in olio. I principali componenti dell impianto da analizzare sotto il profilo di impatto elettromagnetico sono: collegamento in cavidotto interrato BT, dalla centrale C1 alla centrale C2 ; collegamento in MT (15 kv) in cunicoli dedicati, dalla cabina Enel alla cabina di trasformazione; configurazione di conduttori BT 690 V posati in canali portacavi, locale cabina trasformazione. trasformatore di potenza 15 kv/690v kva in olio. Per quanto riguarda la metodologia di calcolo delle fasce di rispetto seguita da Enel Distribuzione SpA è valida per cabine di ultima generazione di tipo box (con dimensioni mediamente di 4 m x 2.4 m, altezze di 2.4 m e 2.7 m ed unico trasformatore) o similari, realizzate secondo gli standard di riferimento nazionali, come quella in esame. Il procedimento prevede la determinazione della cosiddetta distanza di prima approssimazione, Dpa, intesa come distanza da ciascuna delle pareti (tetto, pavimento e pareti laterali) della cabina, viene calcolata simulando una linea trifase, con cavi paralleli, percorsa dalla corrente nominale BT in uscita dal trasformatore (I) e con distanza tra le fasi pari al diametro reale (conduttore + isolante) del cavo (x) ( 5.2.1) applicando la seguente relazione: Dpa. = 0,40942 * x 0,5241 I con: Dpa = Distanza di prima approssimazione [m]; I = corrente nominale [A]; x = diametro dei cavi [m] Codice Fiscale BRTPLA56E13L436U - Partita IVA Albo Periti Industriali n Albo M.I. VC00329P00017 pag. 6/9

7 Nell area della cabina di trasformazione sono dislocati quadri elettrici e relativi cablaggi costituenti l impianto, caratterizzati da corrente trifase in media tensione (15 kv) e bassa tensione (690V). L area interessata dall impianto, per sua connotazione, non è caratterizzata da presenza significativa di persone; unica eccezione è riconducibile a sporadiche attività di manutenzione e/o controllo sull impianto stesso, aventi comunque durata limitata. Sulla base delle valutazioni effettuate su impianti di potenza similare (250 kw), i valori di campo elettrico risultano sicuramente inferiori al limite massimo consentito dalle disposizioni legislative vigenti fissate in 5 kv/m; mentre per i valori di campo magnetico si può ritenere che ad una distanza di circa 3 m dai componenti elettrici in bassa frequenza a tensione MT (15 kv) e BT (690 V), risultano inferiori a 3 µt. La particolarità dell impianto oggetto di particolare valutazione, è costituita dalla cabina elettrica di trasformazione, contenente la quadristica MT/BT e soprattutto il trasformatore ed i cavi di collegamento tra i componenti elettrici. Limitatamente alla parte di impianto costituita dalla cabina elettrica di trasformazione, si riportano i calcoli effettuati, applicando le procedure contenute nella Metodologia di calcolo per la determinazione delle fasce di rispetto degli elettrodotti, di cui al D.M. 29 maggio 2008, volte alla determinazione della fascia di rispetto. Nelle tabelle riportate di seguito sono indicati alcuni valori delle distanze di prima approssimazione calcolate nel caso reale ( del DM 29 maggio 2008). Diametro dei cavi 690V - sez./ Ø (m) Induzione magnetica cavi TRF/QMG posa a trifoglio (µt) Trasformatore olio MT/BT (kva)/ucc% Trasformatore corrente In (A) corrente nominale produzione (A) Corrente Ik (ka) Dpa (m) Induzione magnetica Trasformatore (µt) 3(1x240)/0,03 2, / 4% , (1x240)/0,03 0, / 4% ,1 2 7,3 3(1x240)/0,03 0, / 4% ,1 3 2,35 3(1x240)/0,03 0, / 4% ,1 4 1 Tabella 2: Dpa trasformatore MT/BT conduttori TRF/QMG Diametro dei cavi 690V - sez./ Ø (m) Induzione magnetica (µt) cavi GE/QMG Alternatore 690 V (kw) Alternatore corrente In (A) Dpa (m) GAS 1 84 kw 3(1x120)/0,062 2,95 µt (posa terna interrata) ,5 GAS2 162 kw 3(1x185)/0,052 2,92 µt (linea trifase in piano) ,70 Tabella 3: Dpa conduttori GE/QMG Codice Fiscale BRTPLA56E13L436U - Partita IVA Albo Periti Industriali n Albo M.I. VC00329P00017 pag. 7/9

8 Seguendo il procedimento sopra descritto, dal DM 29 maggio 2008 si ottengono i seguenti risultati. CABINA SECONDARIA IN STRUTTURA DI C.A., ALIMENTATA IN CAVO SOTTERRANEO 15 kv Fotografia cabina tipo RAPPRESENTAZIONE DELLA FASCIA DI RISPETTO E DELLA D.P.A. CABINA TRASFORMAZIONE Sezione frontale Sezione laterale Pianta > 3 ut < 3 ut DIAMETRO DEI CAVI (m) TIPOLOGIA TRASFORMATORE (kva) CORRENTE (A) DPA (m) Filo parete esterna Da 0, kva 15 kv/690v 303 2,86 Codice Fiscale BRTPLA56E13L436U - Partita IVA Albo Periti Industriali n Albo M.I. VC00329P00017 pag. 8/9

9 4. CONCLUSIONI Analizzando tanto la tabella riportata nel DM 29 maggio 2008 relativa a casi reali, quanto la tabella realizzata da Enel Distribuzione, si può ritenere che ad una distanza dalla cabina elettrica in oggetto di circa 3 m i valori di campo magnetico risultano inferiori a 3 µt. Non sono previste aree adiacenti alla cabina di trasformazione a permanenza umana prolungata e/o adibite a permanenze superiori a quattro ore. In conclusione, analizzando tutti i parametri dell impianto oggetto della presente valutazione, si può dedurre che le emissioni di campo elettrico e magnetico previste sono conformi alla normativa italiana relativa all esposizione della popolazione e dei lavoratori a lungo termine alla frequenza industriale. Si ritiene, in particolare, che nell intorno del trasformatore, ad una distanza minore di 3 m non vi sia permanenza di persone o lavoratori per tempi maggiori di 4 ore, vista la collocazione progettuale dell impianto. Si ritiene quindi che ci sia un rispetto non solo dei valori di attenzione, relativi alla esposizione in luoghi con permanenza maggiore di 4 ore, ma anche degli obiettivi di qualità relativi al caso di progettazione di nuove sorgenti, come specificatamente richiesto dagli organi tecnici di controllo. Codice Fiscale BRTPLA56E13L436U - Partita IVA Albo Periti Industriali n Albo M.I. VC00329P00017 pag. 9/9

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