LA RIFORMA DELL ACCREDITAMENTO E DELLA ASSISTENZA DOMICILIARE. Presentazione della D.G. 317 del

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1 LA RIFORMA DELL ACCREDITAMENTO E DELLA ASSISTENZA DOMICILIARE Presentazione della D.G. 317 del

2 PIANO REGOLATORE SOCIALE «la riforma dell accreditamento e della assistenza domiciliare» La situazione attuale; Gli obiettivi e l approccio metodologico; Gli elementi essenziali della DG. 317 I risultati attesi La sperimentazione

3 LA SITUAZIONE ATTUALE GLI UTENTI IN ASSISTENZA DOMICILIARE* SAISA SAISH SISMIF * Fonte: Rendiconto Bilancio 2010 Roma Capitale 3

4 LA SITUAZIONE ATTUALE LE LISTE DI ATTESA PER L ASSISTENZA DOMICILIARE* SAISA SAISH SISMIF * Fonte: Rendiconto Bilancio 2010 Roma Capitale 4

5 LA SITUAZIONE ATTUALE LE SOMME IMPEGNATE (Valori in Milioni di.) SAISA SAISH SISMIF * Fonte: Rendiconto Bilancio 2010 Roma Capitale 5

6 LA SITUAZIONE ATTUALE LA SPESA MEDIA ANNUA PER UTENTE SAISA SAISH SISMIF * Fonte: Rendiconto Bilancio 2010 Roma Capitale 6

7 Costo medio annuale pacchetto di assistenza per Anziani (SAISA) (valori in migliaia di.) * Fonte: Rendiconto Bilancio 2010 Roma Capitale 7

8 Costo medio annuale pacchetto di assistenza per Disabili (SAISH) (valori in migliaia di.) * Fonte: Rendiconto Bilancio 2010 Roma Capitale 8

9 LA SITUAZIONE ATTUALE CRITICITA STRUTTURALE DEL SISTEMA «PACCHETTI DI SERVIZIO» CONTENENTI «ORE» DI PRESTAZIONE QUOTAZIONE IN TERMINI ORARI CHE LIMITA LE POTENZIALITA PROGETTUALI RIGIDITA DELL INTER- VENTO (OGNI ACCESSO = MINIMO 1 ORA) POSSIBILITA DI ACCREDITA- MENTO SOLO IN 4 MUNICIPI 9

10 LA SITUAZIONE ATTUALE ASSENZA DI OMOGENEITA NEL TERRITORIO IN TERMINI DI SPESA MEDIA PER UTENTE NEI MUNICIPI IN TERMINI DI PRIORITA NELLA PRESA IN CARICO («BISOGNO») IN TERMINI DI QUANTITA E QUALITA DELLE PRESTAZIONI EROGATE IN TERMINI DI MONITORAG- GIO DELLE PRESTAZIONI EROGATE 10

11 LA SITUAZIONE ATTUALE CRITICITA FUNZIONALE DEL SISTEMA IN TERMINI DI MANCATO RISCONTRO ALLE LISTE DI ATTESA IN TERMINI DI INSTABILITA DELLE COMMESSE PER IL TERZO SETTORE IN TERMINI DI PRECARIETA DEL LAVORO DEGLI OPERATORI SOCIALI (ADEGUAMENTI CONTRATTUALI) IN TERMINI DI CONTROLLI SULLA QUALITA DEL SISTEMA 11

12 GLI OBIETTIVI E L APPROCCIO METODOLOGICO GLI OBIETTIVI DELLA RIFORMA (contenuti nel Piano Regolatore Sociale ) INTRODUZIO- NE DEL «BISOGNO» QUALE UNICO MISURATORE DEGLI INTERVENTI (EQUITA SOCIALE) OMOGENE- IZZAZIONE DELLE PROCEDU- RE DI «PRESA IN CARICO» SISTEMI FLESSIBI LI DI INTER- VENTO E CODIFICA ZIONE ASSISTEN- ZA INDIRETTA INTRODUZIONE DI COSTI STANDARD PER IL CONTROLLO E LA PROGRAMMABI LITA DELLA SPESA VALORIZZA- ZIONE DEL LAVORO DEI MUNICIPI E STABILITA DEL LAVORO DEL TERZO SETTORE REGISTRO UNICO CITTADINO E SISTEMA DI CONTROLLO QUALITATIVO CON TRACCIABILI TA ABBATTIMEN -TO LISTE ATTESA CON RISORSE DERIVANTI DALL EFFICI ENTAMENTO DEL SISTEMA 12

13 LA GLI SITUAZIONE OBIETTIVI E ATTUALE L APPROCCIO METODOLOGICO L APPROCCIO METODOLOGICO ADOTTATO PRODUZIO- NE DI UN ELABORATO DI PROPOSTA DA DISCUTERE CON LA CITTA (Marzo 2011) RACCOLTA DEI PRINCIPALI CONTRIBUTI DEGLI UTENTI, MUNICIPI CENTRALI COOP., OO.SS, (Maggio 2011) CREAZIONE DI UN GRUPPO DI LAVORO TECNICO CON AA.SS. DIPARTIMENTA LI E DI DIVERSI MUNICIPI (Giugno 2011) ELABORAZIONE BOZZA DELIBERA DI GIUNTA SOTTOPOSTA NUOVAMENTE AL CONFRONTO (Luglio 2011) RACCOLTA ULTIMI CONTRIBUTI E PARTENZA SPERIMENTAZIONE CON CREAZIONE «OSSERVATORIO» D. G. 317 del 21 Settembre

14 I CONTENUTI DELLA D.G. 371 I CONTENUTI DELLA RIFORMA (in via sperimentale solo per Anziani - SAISA e Disabili - SAISH) Modelli unici ed unica misurazione del «Bisogno» su base cittadina (allegati «B» e «C»); Sistema di valutazione multidimensionale comprensivo della dimensione economica familiare (ISEE) e sistema di contribuzione legato, per i disabili gravi, all ISE personale; Definizione delle tipologie di intervento e individuazione della Spesa Media Unitaria Annua SMUA (Costo Standard) per singola tipologia di intervento ; Valorizzazione del lavoro dei Municipi e stabilità delle commesse (e quindi del lavoro degli operatori sociali) nel terzo settore; 14

15 I CONTENUTI DELLA D.G. 371 I CONTENUTI DELLA RIFORMA - 2 (in via sperimentale solo per Anziani - SAISA e Disabili - SAISH) Registro Unico Cittadino e sistema di controllo qualitativo con tracciabilità degli interventi. Creazione «gruppi di utenti standard» (65 utenti per il SAISA e 32 utenti per il SAISH) da seguire per ogni ente affidatario ed individuazione dei «gruppi compensativi»; Codificazione dell Assistenza Indiretta (modalità di accesso e parametri quantitativi) Abbattimento liste attesa con utilizzo risorse provenienti dall efficientamento del sistema; 15

16 I CONTENUTI DELLA D.G. 371 I CONTENUTI DELLA RIFORMA 3 (le tipologie di intervento all interno dei gruppi standard- 1) Servizio Individuale (SI). Si tratta di un tipologia/livello di assistenza molto vicino a quello praticato nell attuale sistema Saish. Le figure professionali previste saranno operatori sociali con esperienza qualificata o certificata, del livello corrispondente alla tipologia del servizio espletato ed il rapporto medio utente / operatore è 1:1. Il livello di gravità più alto delle fasce di utenza comprese nel servizio SI si avvicina molto a quello che in un prossimo futuro sarà l assistenza domiciliare di natura socio sanitaria. Lo SMUA (costo standard) per questa tipologia di servizio è la seguente: per il SAISH livello alto: = per il SAISH livello medio: = per il SAISH livello basso: = per il SAISA livello alto: = per il SAISA livello medio: = per il SAISA livello basso: = 16

17 I CONTENUTI DELLA D.G. 371 I CONTENUTI DELLA RIFORMA 3 (le tipologie di intervento all interno dei gruppi standard- 2) Attività di Gruppo (AG). Questa tipologia riguarda le persone con medio grado di autosufficienza e medio livello di autonomia, di età tendenzialmente compresa tra i sedici e i cinquanta anni, che possano trarre particolare vantaggio da interventi, a valenza educativa, volti all incremento delle abilità sociali. Si tratta di quelle azioni nelle quali le attività di socializzazione sono prevalenti. Si tratta di azioni a più alta vocazione relazionale (educativa), con un unico livello di intensità. Le figure professionali previste saranno anche qui operatori sociali del livello corrispondente alla tipologia del servizio espletato ed il rapporto medio utente / operatore è fino ad 1:5 Lo SMUA (Spesa media unitaria annua) standard per questa tipologia di servizio è la seguente: per il SAISH: = per il SAISA: = 17

18 I CONTENUTI DELLA D.G. 371 I CONTENUTI DELLA RIFORMA 3 (le tipologie di intervento all interno dei gruppi standard- 3) Attività Flessibile (FL). L area in esame rappresenta una innovazione radicale. Una sorta di «pronto intervento sociale» che ha la finalità di prendere comunque in carico il richiedente, nella forma in quel momento disponibile nel Municipio. Un «servizio a chiamata» che può essere anche sostitutivo di tutti quei casi di sopravalutazioni di assistenza che oggi caratterizzano, in diversi municipi, l erogazione dei servizi con il sistema del «pacchetto». Le figure professionali previste sono come sopra ed il rapporto medio utente / operatore, in caso di chiamata è naturalmente 1:1 Lo SMUA (Spesa media unitaria annua) standard per questa tipologia di servizio è la seguente: per il SAISH: = per il SAISA: = 18

19 I CONTENUTI DELLA D.G. 371 I CONTENUTI DELLA RIFORMA 4 (i vincoli dei gruppi standard) Per la formulazione del gruppo standard, sono stati utilizzati tre criteri/parametri invariabili e interconnessi: Numero di utenti afferenti a ciascun gruppo di accreditamento: o Per il saish: 32 utenti; o Per il saisa: 65 utenti; Quantità orarie annue di servizio complessivamente erogabili: o Per il saish: h/annue di operatori e 1.303,60 h/annue di coordinatori. o Per il saisa: h/annue di operatori e h/annue di coordinatori. Valore economico annuo del gruppo standard : o Per il saish: =; o Per il saisa: =; Fermi restando questi 3 criteri, con una particolare attenzione a rientrare almeno nelle tolleranze rispetto agli SMUA per livello previste nei Gruppi Compensativi (come di seguito definiti), la composizione del gruppo sarà affidata agli Uffici del Municipio (eventualmente insieme agli organismi del terzo settore in caso di coprogettazione) che, sulla base dei singoli Piani di Intervento, ne determineranno la composizione finale. 19

20 I CONTENUTI DELLA D.G. 371 I CONTENUTI DELLA RIFORMA 5 (i gruppi «compensativi») Il gruppo compensativo (G.C.) è una misura da utilizzare in alternativa ai gruppi standard - finalizzata alla soddisfazione di particolarità contestuali proprie dei territori. Sarà impiegato principalmente come azione di ri-equilibrio nell ambito del processo di omogeneizzazione del Livello di Copertura (rapporto tra utenti assistibili ed utenti assistiti) su base cittadina. Il G.C. costituirà lo strumento di flessibilità utile ad equalizzare la standardizzazione del sistema, in ragione di evidenti casi particolari. Potrà essere utilizzato, infatti, anche per il raggiungimento di scopi diversi, comunque finalizzati alla migliore resa del sistema (vedi casi gravi di particolare entità dal punto di vista della quantità prestazionale erogata, difficoltà di natura logistica etc... ). I Gruppi compensativi devono rispondere, all interno delle voci di spesa dedicate allo scopo dai singoli Municipi, ai seguenti vincoli: essere di un numero complessivo inferiore, per Municipio, ai Gruppi Standard; avere un numero di utenti inferiore a quello dei gruppi standard; rappresentare uno SMUA per livello non superiore al 20% rispetto allo SMUA standard per livello; rappresentare uno SMUA per Municipio non superiore al 15% rispetto alla totale applicazione dei gruppi standard; 20

21 I CONTENUTI DELLA D.G. 371 I CONTENUTI DELLA RIFORMA 6 (l Assistenza Indiretta) L assistenza indiretta può essere scelta dall utente a seguito della prevalenza, nel Piano di intervento previsto per l utente, di bisogni legati al superamento degli stati di non autosufficienza (Art. 39 comma 2 Lettera 1-ter Legge 104/92), e sempre ove il contesto di relazioni garantisca, se necessaria, una figura di riferimento per l attuazione, il controllo ed il monitoraggio del Piano. Dal punto di vista quantitativo, e sempre in relazione al grado di bisogno, valgono i criteri previsti dagli SMUA (costi standard) per livello di intensità, detratti dagli oneri fiscali (IVA) e dagli oneri previsti dall applicazione della D.C.C. 135 ed eventualmente incrementati nei quantitativi previsti dai gruppi compensativi. In via indicativa i parametri di riferimento relativi alla valutazione del quantitativo di assistenza per l assistenza indiretta (costo orario) sono quelli riferibili al CCNL vigente dei Collaboratori Familiari per la categoria C super. 21

22 I CONTENUTI DELLA D.G. 371 I CONTENUTI DELLA RIFORMA 7 (Deroghe) Eventuali deroghe ai parametri indicati in delibera, potranno essere valutate ed autorizzate dalla competente U.O. Dipartimentale, esclusivamente dove, su richiesta motivata del Municipio ed al fine di evitare situazioni che possano mettere a repentaglio le condizioni generali di vita dell utente, la situazione soggettiva richieda dal punto di vista quantitativo un intervento decisamente superiore anche rispetto alle oscillazioni previste per i gruppi compensativi. In questi casi gli Uffici potranno valutare la possibilità di trasformare l assistenza in indiretta, anche, se del caso, con formule h.24, sempre dietro il parere vincolante del Dipartimento e all esistenza delle condizioni relazionali previste per l assistenza indiretta. 22

23 I RISULTATI ATTESI - 1 ABBATTIMENTO LISTE DI ATTESA: Il sistema di «accreditamento per budget» con i modelli di flessibilità esposti, produce, per esperienze già maturate in ambito nazionale, una capacità recettiva aggiuntiva, a parità di risorse impiegate, almeno del 25-30%, sia per gli interventi SAISA che SAISH. In particolare, le stime della Riforma, prevedono: Per i disabili (SAISH), nuova utenza per circa 480 persone, pari ad un abbattimento di oltre il 28% della lista di attesa; Per gli anziani (SAISA), nuova utenza per circa persone, pari ad un abbattimento di oltre il 33% della lista di attesa; La sperimentazione consentirà di verificare la correttezza di queste stime. 23

24 I RISULTATI ATTESI - 2 I RISULTATI ATTESI PROGRAMMABILITA DEGLI INTERVENTI e STABILITA DEL SISTEMA Il modello così concepito consente in via preventiva di programmare i livelli di assistenza e di individuare, con ragionevole certezza, i tempi di «presa in carico» delle eventuali liste di attesa. Quanto sopra sarà frutto di un sistema stabile, sia per l Amministrazione che, soprattutto, per il mondo della Cooperazione ed i suoi soci lavoratori. QUALITA e TRACCIABILITA DEL MODELLO L affrancamento dalla rigidità del sistema dei pacchetti, consente di sviluppare una sfida di concorrenza qualitativa precedentemente non percorribile. Sempre nel rispetto degli standard di assistenza, la flessibilità degli interventi consentirà sicuramente la crescita di modelli virtuosi di assistenza dove il vero protagonista, come dovrebbe sempre essere, sarà veramente l assistito. Le moderne tecnologie consentiranno poi di «tracciare» in maniera puntuale gli interventi effettuati, in modo da rappresentare un «cruscotto di lavoro» sempre aggiornato ed in grado di valutare, fuori dalla logica dell assistenzialismo, i miglioramenti intervenuti ed il mutare dei bisogni. 24

25 I RISULTATI ATTESI ATTESI - 3 SPENDIBILITA DELL AUTORIZZAZIONE ALL ESERCIZIO: Il sistema di validazione pubblica delle capacità di esercizio dei servizi sociali di prossimità crea, di fatto, un mercato nuovo sia per il «welfare privato» che per i cittadini portatori di bisogni che, per motivi di reddito, non rientrano nelle fasce di assistenza potenzialmente in carico all Amministrazione Pubblica. Il negozio giuridico che ne conseguirà, essendo totalmente di natura privatistica (sul modello delle cliniche private accreditate), vedrà il Dipartimento esclusivamente nella veste di depositario dei files degli enti autorizzati e di soggetto destinatario di eventuali rapporti sulla efficienza dei servizi svolti. Sempre al Dipartimento spetterà l onere di verificare la permanenza dei requisiti necessari per l autorizzazione, la corrispondenza dei servizi offerti e le relative tariffe applicate rispetto a quelli depositati e validati. 25

26 I LA RISULTATI SPERIMENTAZIONE ATTESI - 1 La sperimentazione del nuovo sistema avverrà in 4 municipi di Roma Capitale (2, 4, 8, 13 ) e durerà fino al La sperimentazione seguirà la procedura attuativa prevista nell Allegato «A» e cioè: 1) Analisi del Bisogno L azione, prevede l esame delle situazioni relative all utenza già servita e ai cittadini inseriti in lista d attesa. L analisi sarà condotta sulla base degli strumenti di cui agli allegati B e C. Questa fase rivestirà particolare importanza in rapporto alle necessità di verifica della congruità del nuovo sistema di valutazione dei bisogni dei fruitori effettivi e potenziali del servizio. Puntuali osservazioni in merito all effettiva adeguatezza dei materiali predisposti e al processo complessivo, consentiranno, infatti, di effettuare ricalibrature in tempi antecedenti all applicazione all intero ambito cittadino. Questa fase dovrà essere realizzata anche dai Municipi non sperimentali. 26

27 I LA RISULTATI SPERIMENTAZIONE ATTESI - 2 2) Definizione Piano Intervento In questa fase, sarà possibile testare la reale potenzialità del nuovo sistema, sia attraverso l utilizzo del criterio della coprogettazione, sia attraverso una più fattiva partecipazione dell utente (ovvero del familiare di riferimento) nella costruzione della più appropriata risposta al bisogno. Anche questa fase si realizzerà attraverso l utilizzo dei materiali di cui agli allegati A, B e C. Infatti, sotto la direzione ed il coordinamento del servizio sociale del municipio, il Piano di Intervento sarà costruito da una Commissione composta da Municipio, ASL (per il SAISH), Utente (o familiare di riferimento) e terzo settore (in caso di coprogettazione). 3) Composizione gruppi standard e gruppi compensativi In questa fase, risulterà di fondamentale importanza la collaborazione tra tutti gli enti coinvolti nell erogazione, poiché sarà possibile operare in favore dell adeguamento dei gruppi standard alle concrete esigenze dell utenza, così come verificate nelle fasi precedenti. 27

28 I LA RISULTATI SPERIMENTAZIONE ATTESI - 3 4) Confronto con l «Osservatorio» La delibera di riforma prevede, tra le altre cose, l istituzione di un «Osservatorio sull andamento della sperimentazione», presso il Dipartimento delle politiche sociali, composto da Uffici Dipartimentali, Uffici Municipali, Consulte Municipali degli utenti, Centrali Cooperative e OO.SS.. In questa fase è previsto il confronto con l Osservatorio al fine di evidenziare le eventuali difficoltà riscontrate e, se necessario, costruire e codificare i correttivi necessari al dispositivo della D.G AL TERMINE DI QUESTO LAVORO, I MUNICIPI SPERIMENTALI SARANNO IMMEDIATAMENTE IN GRADO DI AVVIARE LE PROCEDURE AMMINISTRATIVE PER L ATTUAZIONE DELLA RIFORMA MENTRE GLI ALTRI MUNICIPI DOVRANNO COMPORRE I GRUPPI E PROCEDERE ALL ADOZIONE DEL NUOVO SISTEMA. 28

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