LA RIFORMA DELLE PENSIONI
|
|
- Antonietta Marinelli
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 LA RIFORMA DELLE PENSIONI D.L. 6 dicembre 2011, n. 201 convertito con mod. in L. 22 dicembre 2011, n. 214 COME E CAMBIATO IL SISTEMA PENSIONISTICO ITALIANO? 1
2 FINALITÀ DELLA RIFORMA (ART. 24, CO. 1) Le disposizioni del presente articolo sono dirette a garantire il rispetto, degli impegni internazionali e con l'unione europea, dei vincoli di bilancio, la stabilità economico-finanziaria e a rafforzare la sostenibilità di lungo periodo del sistema pensionistico in termini di incidenza della spesa previdenziale sul prodotto interno lordo, in conformità dei seguenti principi e criteri: a) equità e convergenza intragenerazionale e intergenerazionale, con abbattimento dei privilegi e clausole derogative soltanto per le categorie più deboli; b) flessibilità nell'accesso ai trattamenti pensionistici anche attraverso incentivi alla prosecuzione della vita lavorativa; c) adeguamento dei requisiti di accesso alle variazioni della speranza di vita; semplificazione, armonizzazione ed economicità dei profili di funzionamento delle diverse gestioni previdenziali. 2
3 Introduzione generalizzata del sistema contributivo (co. 2) L art. 24, comma 2 stabilisce che la quota di pensione relativa all anzianità contributiva maturata a decorrere dal 1 gennaio 2012 verrà, per tutti i lavoratori, calcolata con il sistema contributivo. Quindi: il calcolo della pensione verrà determinato con il sistema misto per tutti gli assicurati, anche coloro che - al 31 dicembre avevano maturato 18 o più anni di contributi. 3
4 Segue. Introduzione generalizzata del sistema contributivo (co. 2) Sistema di calcolo per i lavoratori che, al , avevano maturato 18 o più anni di contributi: con le regole del sistema retributivo, la quota di pensione relativa all anzianità contributiva maturata al , che continuerà ad essere determinata, a sua volta, in due quote: la quota A sulla base dell anzianità contributiva maturata entro il ; la quota B sulla base dell anzianità contributiva maturata dal al ; con le regole del sistema contributivo, la quota di pensione relativa all anzianità maturata successivamente al
5 Sintesi sistemi di calcolo della pensione Anzianità contribuiva maturata al 31 dicembre 1995 Anzianità contributiva maturata fino al 31 dicembre 1995 Anzianità contributiva maturata dal 1 gennaio 1996 al 31 dicembre 2011 Anzianità contributiva maturata dal 1 gennaio anni o più Calcolo Retributivo Calcolo Retributivo Calcolo Contributivo meno di 18 Calcolo Retributivo Calcolo Contributivo Calcolo Contributivo nessuna anzianità contributiva Calcolo Contributivo Calcolo Contributivo 5
6 Segue. Introduzione generalizzata del sistema contributivo (co. 2) ATTENZIONE Con l estensione del metodo di calcolo contributivo in pro-quota per tutti viene meno il limite massimo di rendimento pensionistico Per coloro che possiedono un anzianità contributiva superiore ai 40 anni, le anzianità maturate successivamente al 1 gennaio 2012 saranno, infatti, valutate ai fini della determinazione del trattamento pensionistico: ne consegue che l importo della pensione potrà superare il limite massimo di rendimento pensionistico precedentemente previsto nel calcolo retributivo (il c.d. 80%). MA ATTENZIONE: legge di stabilità
7 Legge di Stabilità 2015 (l. n. 190/2014, art. 1, co. 707) Aggiunge al co. 2, art. 24, l. 214/2011: «In ogni caso, l importo complessivo del trattamento pensionistico non può eccedere quello che sarebbe stato liquidato con l applicazione delle regole di calcolo vigenti» prima del 2012, «computando, ai fini della determinazione della misura del trattamento, l anzianità contributiva necessaria per il conseguimento del diritto alla prestazione, integrata da quella eventualmente maturata fra la data di conseguimento del diritto e la data di decorrenza del primo periodo utile per la corresponsione della prestazione stessa». Le modalità operative: la Circ. INPS , n. 74 7
8 Segue. La Circ. INPS , n. 74 la norma interessa i soggetti iscritti all A.G.O. ed alle forme sostitutive ed esclusive della stessa che alla data del 31 dicembre 1995 possono far valere un anzianità contributiva pari o superiore a 18 anni, con riferimento ai quali la quota di pensione relativa alle anzianità contributive maturate dal 1 gennaio 2012 è calcolata secondo il sistema contributivo per essi, ai fini della determinazione dell importo del trattamento pensionistico si deve effettuare un doppio calcolo: calcolo retributivo fino al 31 dicembre 2011 e calcolo contributivo per le anzianità maturate a partire dal 1 gennaio 2012; calcolo interamente retributivo per tutte le anzianità contributive maturate dall assicurato (anche post 2012) L importo più basso sarà quello messo in pagamento il doppio calcolo si applica anche ai trattamenti pensionistici già liquidati alla data del 1 gennaio 2015 (data di entrata in vigore della legge in esame) con effetto a decorrere dalla medesima data. L INPS procede al recupero delle somme indebitamente corrisposte a decorrere da tale data 8
9 CERTIFICAZIONE DEL DIRITTO ALLA PENSIONE (CO. 3) Il lavoratore che maturi entro il 31 dicembre 2011 i requisiti di età e di anzianità contributiva, previsti dalla normativa vigente, prima della data di entrata in vigore del presente decreto, ai fini del diritto all'accesso e alla decorrenza del trattamento pensionistico di vecchiaia o di anzianità, consegue il diritto alla prestazione pensionistica secondo tale normativa e può chiedere all'ente di appartenenza la certificazione di tale diritto. Si ricorda che la certificazione del diritto alla prestazione pensionistica (v. già l. n. 243/2004) ha una funzione meramente dichiarativa e non costitutiva del diritto. 9
10 Nuovi requisiti di accesso ai trattamenti pensionistici (co. 3) A partire dal 1 gennaio 2012 per i soggetti che maturano i requisiti, secondo i regimi misto e contributivo, per le pensioni di vecchiaia, vecchiaia anticipata ed anzianità, si potrà parlare soltanto di: a) PENSIONE DI VECCHIAIA, sulla base dei requisiti ex commi 6 e 7 (fatte salve le eccezioni previste ai commi 14, 15-bis e 18); b) PENSIONE ANTICIPATA, conseguita soltanto con i requisiti previsti ai commi 10 e 11 (fatte salve le eccezioni previste ai commi 14, 15- bis, 17 e 18). 10
11 Prosecuzione incentivata dell attività fino a 70 anni (co. 4) Per i lavoratori e le lavoratrici la cui pensione e' liquidata a carico dell'assicurazione Generale Obbligatoria (di seguito AGO) e delle forme esclusive e sostitutive della medesima, nonché della gestione separata di cui all'articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, la pensione di vecchiaia si può conseguire all'età in cui operano i requisiti minimi previsti dai successivi commi. Il proseguimento dell'attività lavorativa e' incentivato, fermi restando i limiti ordinamentali dei rispettivi settori di appartenenza, dall'operare dei coefficienti di trasformazione calcolati fino all'età di settant'anni, fatti salvi gli adeguamenti alla speranza di vita, come previsti dall'articolo 12 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122 e successive modificazioni e integrazioni. Nei confronti dei lavoratori dipendenti, l'efficacia delle disposizioni di cui all'articolo 18 della legge 20 maggio 1970, n. 300 e successive modificazioni opera fino al conseguimento del predetto limite massimo di flessibilità. 11
12 Segue. Prosecuzione incentivata dell attività fino a 70 anni (co. 4) Viene introdotta la incentivazione della continuazione dell attività lavorativa dopo la maturazione dei requisiti per la pensione di vecchiaia, attraverso coefficienti di trasformazione fino all età di 70 anni Si introduce una specifica tutela del posto di lavoro, prevedendosi che l efficacia delle disposizioni contenute nell art. 18 della l. n. 300/1970 operano fino al conseguimento del predetto limite massimo di flessibilità (70 anni). 12
13 DECORRENZA DELLE PRESTAZIONI PENSIONISTICHE (CO. 5) Con riferimento esclusivamente ai soggetti che, a decorrere dal 1 gennaio 2012, maturano i requisiti per l accesso alla pensione di vecchiaia e alla pensione anticipata, non trovano più applicazione le c.d. finestre mobili Pertanto: La pensione di vecchiaia decorre dal primo giorno del mese successivo a quello nel quale l'assicurato ha compiuto l'età pensionabile, ovvero, nel caso in cui a tale data non risultino soddisfatti i requisiti di anzianità assicurativa e contributiva, dal primo giorno del mese successivo a quello in cui i requisiti suddetti vengono raggiunti; su richiesta dell interessato dal primo giorno del mese successivo a quello nel quale è stata presentata la domanda (art. 6, l. n. 155 del 1981) La pensione anticipata decorre dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda (art. 22, comma 5, della legge n. 153 del 1969). Le c.d. finestre mobili continuano a trovare applicazione per i trattamenti di pensione da liquidare: a coloro che hanno maturato il diritto a pensione entro il 31 dicembre 2011; ai soggetti che svolgono attività usuranti e conseguono la pensione ai sensi del D.Lgs. n. 67/2011; ai lavoratori derogati dai nuovi requisiti (ai sensi del co. 14). 13
14 Nuovi requisiti per la pensione di vecchiaia (co. 6 e 7) Ambito soggettivo: le nuove regole si applicano esclusivamente ai soggetti che, a decorrere dal 1 gennaio 2012, maturano i requisiti per il pensionamento; Finalità: conseguire una convergenza verso un requisito uniforme per il conseguimento del diritto al trattamento pensionistico di vecchiaia tra uomini e donne e tra lavoratori dipendenti e lavoratori autonomi (co. 6); Ridefinizione dei requisiti anagrafici di accesso alla pensione di vecchiaia (co. 6) Ridefinizione dei requisiti di anzianità contributiva e di importo economico minimo della pensione (co. 7) 14
15 Ridefinizione dei requisiti anagrafici di accesso alla pensione di vecchiaia (co. 6) Lavoratrici con rapporto di lavoro subordinato del settore privato Lavoratrici autonome dal anni 63 anni e sei mesi dal anni e 6 mesi 64 anni e sei mesi dal anni 65 anni e sei mesi dal anni 66 anni Per tutti gli altri lavoratori dipendenti, per le lavoratrici del pubblico impiego e per i lavoratori autonomi il requisito anagrafico dei 65 anni per l accesso alla pensione di vecchiaia è pari, a decorrere dal , a 66 anni. Resta ferma la disciplina di adeguamento dei requisiti di accesso al sistema pensionistico agli incrementi della speranza di vita, ai sensi dell'art. 12, l. 122/
16 MECCANISMO DELLA C.D. SPERANZA DI VITA (CO. 12) Tutti i requisiti anagrafici previsti per l accesso alle diverse tipologie di pensione (di vecchiaia, anticipata, assegno sociale), nonché il requisito contributivo per l accesso alla pensione anticipata (di cui al co. 10), dal 2013 saranno rivisti sulla base della speranza di vita (ai sensi dell art. 12, l. n. 122/2010), con cadenza triennale fino al 2018 e biennale dal 2019 Per il triennio è stato formalizzato un innalzamento di tutti i requisiti di 3 mesi (D.M. 6 dicembre 2011) Per il triennio l innalzamento sarà di ulteriori 4 mesi (v. D.M. 16 dicembre 2014 e Circ. INPS , n. 63) 16
17 LAVORATRICI ISCRITTE ALL'ASSICURAZIONE GENERALE OBBLIGATORIA DEI LAVORATORI DIPENDENTI Per l accesso alla pensione di vecchiaia è richiesto il possesso dei seguenti requisiti anagrafici: dal 1 gennaio 2012 al 31 dicembre 2012 dal 1 gennaio 2013 al 31 dicembre 2013 dal 1 gennaio 2014 al 31 dicembre 2015 dal 1 gennaio 2016 al 31 dicembre 2017 dal 1 gennaio 2018 al 31 dicembre anni 62 anni e 3 mesi* 63 anni e 9 mesi* 65 anni e 7 mesi** 66 anni e 7 mesi** *Requisito adeguato alla speranza di vita per effetto del D.M. 6 dicembre2011, in attuazione dell art. 12 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n **Requisito adeguato alla speranza di vita per effetto del D.M. 16 dicembre
18 LAVORATORI ISCRITTI ALL'ASSICURAZIONE GENERALE OBBLIGATORIA DEI LAVORATORI DIPENDENTI Per l accesso alla pensione di vecchiaia è richiesto il possesso dei seguenti requisiti anagrafici: Dal 1 gennaio 2012 al 31 dicembre 2012 Dal 1 gennaio 2013 al 31 dicembre 2015 Dal 1 gennaio 2016 al 31 dicembre anni 66 anni e 3 mesi* 66 anni e 7 mesi** *Requisito adeguato alla speranza di vita per effetto del D.M. 6 dicembre2011, in attuazione dell art. 12 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n **Requisito adeguato alla speranza di vita per effetto del D.M. 16 dicembre
19 ELEVAZIONE DELL ETÀ PENSIONABILE PER LE DONNE NEL PUBBLICO IMPIEGO Dal d.lgs. 503/92 alla l. 335/95 Art. 141 TCE o dir. 79/7/CEE? La sent. C-46/07 del L adeguamento dell ordinamento nazionale: D.l. 78/2009, conv. in l. 102/2009 (elevazione graduale) L. 122/2010 (art. 12, co. 12-sexies): 65 anni a decorrere da
20 RIDEFINIZIONE DEI REQUISITI DI ANZIANITÀ CONTRIBUTIVA E DI IMPORTO ECONOMICO MINIMO DELLA PENSIONE (co. 7) Si generalizza il requisito contributivo minimo finalizzato al godimento della pensione di vecchiaia, pari almeno a 20 anni. per i lavoratori con riferimento ai quali il primo accredito contributivo decorre successivamente al 1 gennaio 1996, l importo della pensione non può essere inferiore a 1,5 volte quello previsto per l assegno sociale. Tale importo soglia è annualmente rivalutato sulla base della valutazione media quinquennale del prodotto interno lordo (Pil) nominale, appositamente calcolata dall ISTAT, con riferimento al quinquennio precedente l anno da rivalutare. Si prescinde dal predetto requisito di importo minimo se si è in possesso di un'età anagrafica pari a settanta anni, ferma restando un anzianità contributiva minima effettiva di cinque anni. 20
21 REQUISITI ANAGRAFICI PER IL CONSEGUIMENTO DELL ASSEGNO SOCIALE (co. 8) A decorrere dal 1 gennaio 2018 il requisito anagrafico per il conseguimento dell'assegno sociale e' incrementato di un anno 21
22 Requisito per la pensione anticipata (co. 10 e 11) i nuovi requisiti minimi contributivi per l accesso alla pensione anticipata sostituiscono in toto quelli che, in precedenza, si riferivano alle pensioni di anzianità superamento del sistema delle quote e ritorno al solo requisito contributivo, ancor più rafforzato A decorrere dal , può accedere al trattamento pensionistico anticipato chi, nel corso del 2012, abbia maturato un anzianità contributiva di 42 anni ed 1 mese, se uomo, o di 41 anni e 1 mese, se donna. Nel 2013 e nel 2014 tale requisito aumenta, per ogni anno, di 1 mese. Tale requisito si applica sia ai lavoratori che ricadono nel sistema di calcolo misto (assunti, cioè, prima del ), sia a quelli del contributivo puro (con riferimento ai quali, cioè, il primo accredito contributivo decorre dal ). Le penalizzazioni 22
23 Pensione anticipata Decorrenza Uomini Donne dal 1 gennaio 2012 al 31 dicembre anni e 1 mese (pari a 2188 settimane) 41 anni e 1 mese (pari a 2136 settimane) dal 1 gennaio 2013 al 31 dicembre anni e 5 mesi* (pari a 2205 settimane) 41 anni e 5 mesi* (pari a 2153 settimane) dal 1 gennaio 2014 al 31 dicembre anni e 6 mesi* (pari a 2210 settimane) 41 anni e 6 mesi* (pari a 2158 settimane) Dal 1 gennaio anni e 10 mesi** (pari a 2227 settimane) 41 anni e 10 mesi** (pari a 2175 settimane) * Requisito adeguato alla speranza di vita per effetto del D.M. 6 dicembre2011, in attuazione dell art. 12 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n **Requisito adeguato alla speranza di vita per effetto del D.M. 16 dicembre
24 Pensione anticipata. Le penalizzazioni Si prevede una penalizzazione, pari ad 1 punto percentuale, per ogni anno di anticipo nell accesso al pensionamento rispetto all età di 62 anni: la percentuale si eleva a 2 punti, per ogni anno ulteriore di anticipo rispetto ai due anni Soglia di 62 anni di età Riduzione in % - 1 anno (=61 anni) 1% - 2 anni (= 60 anni) 2% - 3 anni (= 59 anni) 4% - 4 anni (= 58 anni) 6% 24
25 Segue. Pensione anticipata. Le penalizzazioni Le riduzioni percentuali dei trattamenti pensionistici si applicano SOLO sulla quota di trattamento pensionistico calcolata secondo il sistema retributivo. Pertanto, per coloro che hanno un anzianità contributiva: pari a 18 anni al 31 dicembre 1995, la riduzione si applica sulla quota di pensione relativa alle anzianità contributive maturate al 31 dicembre 2011; inferiore a 18 anni al 31 dicembre 1995, la cui pensione è liquidata nel sistema misto, la riduzione si applica sulla quota di pensione relativa alle anzianità contributive maturate al 31 dicembre La riduzione del trattamento pensionistico nel caso di accesso alla pensione ad un età anagrafica inferiore a 62 anni non opera nei confronti dei lavoratori con riferimento ai quali il primo accredito contributivo decorre dal 1 gennaio 1996 (Circ. Inps n. 35/2012) 25
26 26
27 Segue. Requisiti per la pensione anticipata (co. 11) Il comma 11 riconosce poi un ulteriore chance di uscita anticipata, in favore di coloro che hanno avuto il primo accredito contributivo dopo il 1 gennaio Vi sono alcune condizioni da rispettare: a) risoluzione del rapporto di lavoro in essere; b) requisito anagrafico pari ad almeno 63 anni; c) almeno 20 anni di contribuzione effettiva (con esclusione, quindi, della contribuzione figurativa); d) ammontare mensile della prima rata di pensione che risulti essere non inferiore ad un importo soglia mensile (annualmente rivalutato sulla base della variazione media quinquennale del Pil nominale, appositamente calcolato dall ISTAT con riferimento al quinquennio precedente l anno da rivalutare) pari, per il 2012, a 2,8 volte l importo mensile dell assegno sociale 27
28 LA C.D. CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA (co. 9) Per tutti i lavoratori in carico all AGO o alla gestione separata (uomini e donne, autonomi, dipendenti del settore privato e pubblico), il requisito anagrafico per l accesso alla pensione di vecchiaia (co. 6) non potrà comunque essere inferiore a 67 anni dal 2021 (anche qualora questo traguardo non fosse raggiunto tramite gli adeguamenti alla speranza di vita) 28
29 LAVORATRICI IN REGIME SPERIMENTALE (art. 1, co. 9, l. 243/2004) In via sperimentale, fino al 31 dicembre 2015, e' confermata la possibilità di conseguire il diritto all'accesso al trattamento pensionistico di anzianità, in presenza di un'anzianità contributiva pari o superiore a trentacinque anni e di un'età pari o superiore a 57 anni per le lavoratrici dipendenti nei confronti delle lavoratrici che optano per una liquidazione del trattamento medesimo secondo le regole di calcolo del sistema contributivo previste dal decreto legislativo 30 aprile 1997, n Entro il 31 dicembre 2015 il Governo verifica i risultati della predetta sperimentazione, al fine di una sua eventuale prosecuzione. 29
30 SEGUE. LAVORATRICI IN REGIME SPERIMENTALE. La facoltà di opzione di cui all art. 1, co. 9, della legge n. 243 del 2004 (c.d. opzione donna) è finalizzata a consentire alle lavoratrici di accedere al pensionamento di anzianità con requisiti anagrafici più favorevoli, 57 anni (e tre mesi) e 35 anni di contributi entro il , rispetto a quelli in vigore dal 1 gennaio
31 SEGUE. LAVORATRICI IN REGIME SPERIMENTALE. LA CIRC. INPS N. 35/2012 Nei confronti delle lavoratrici optanti: si applicano le norme in materia di adeguamento alla speranza di vita ( : 57 anni e tre mesi); trova applicazione la disciplina delle decorrenze di cui alla legge n. 122 del 2010; alla pensione si applicano le disposizioni sul trattamento minimo e non è richiesto il requisito dell importo minimo di pensione (previsto per i neo assunti post ) 31
32 SEGUE. LAVORATRICI IN REGIME SPERIMENTALE Secondo la Circolare INPS n. 35/2012: Condizione per l esercizio dell opzione è che la decorrenza del trattamento pensionistico si collochi entro il 31 dicembre La domanda di pensione di anzianità in regime sperimentale può, cioè, essere presentata a condizione che la decorrenza della pensione di anzianità (la c.d. finestra) si collochi entro il mese di dicembre 2015 Tale interpretazione comporta una significativa restrizione della possibilità di accedere a tale regime speciale quindi 32
33 Art. 1, co. 281, l. n. 208/2015 Dispone che al fine di portare a conclusione la sperimentazione di cui all articolo 1, comma 9, della legge 23 agosto 2004, n. 243, la facoltà prevista al predetto articolo 1, comma 9, è estesa anche alle lavoratrici che hanno maturato i requisiti previsti dalla predetta disposizione, adeguati agli incrementi della speranza di vita ai sensi dell'articolo 12 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, e successive modificazioni, entro il 31 dicembre 2015 ancorché la decorrenza del trattamento pensionistico sia successiva a tale data, fermi restando il regime delle decorrenze e il sistema di calcolo delle prestazioni applicati al pensionamento di anzianità di cui alla predetta sperimentazione. 33
34 La (possibile) proroga del regime Sperimentale "Qualora dall'attività di monitoraggio risulti un onere previdenziale inferiore rispetto alle previsioni di spesa, con successivo provvedimento legislativo verrà disposto l'impiego delle risorse non utilizzate per interventi con finalità analoghe, ivi compresa la prosecuzione della medesima sperimentazione«(l. 208/2015) 34
35 COEFFICIENTE DI TRASFORMAZIONE (co. 16) Si affida ad un decreto direttoriale l estensione del coefficiente di trasformazione alle età corrispondenti a valori fino a 70. Al fine di uniformare l aggiornamento dei coefficienti alla periodicità temporale della procedura di adeguamento automatico dei requisiti anagrafici alla speranza di vita (ai sensi dell art. 12, l. n. 122/2010), a decorrere dal tali coefficienti sono aggiornati con periodicità biennale 35
36 36
LA RIFORMA DELLE PENSIONI. D.L. 6 dicembre 2011, n. 201 convertito con mod. in L. 22 dicembre 2011, n. 214
LA RIFORMA DELLE PENSIONI. D.L. 6 dicembre 2011, n. 201 convertito con mod. in L. 22 dicembre 2011, n. 214 COME E CAMBIATO IL SISTEMA PENSIONISTICO ITALIANO? 1 FINALITÀ DELLA RIFORMA (ART. 24, CO. 1) Le
DettagliPENSIONE DI VECCHIAIA, PENSIONE DI ANZIANITÀ, PENSIONE ANTICIPATA.
PENSIONE DI VECCHIAIA, PENSIONE DI ANZIANITÀ, PENSIONE ANTICIPATA. LA PENSIONE DI VECCHIAIA è il trattamento pensionistico corrisposto dall Istituto previdenziale al raggiungimento di una determinata età
DettagliI NUOVI TRATTAMENTI PENSIONISTICI disciplina vigente
I NUOVI TRATTAMENTI PENSIONISTICI disciplina vigente DL 201 DEL 6/12/2011 E N 216/2011 E DELLE PRIME INDICAZIONI AMMINISTRATIVE (circolare INPS 14 marzo 2012, n 35) 1995 - DINI L. 335 (CONTRIBUTIVO/GESTIONE
Dettagli(art. 24, comma 18, decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214)
Schema di regolamento di armonizzazione dei requisiti di accesso al sistema pensionistico del personale comparto difesa sicurezza e comparto vigili del fuoco e soccorso pubblico (art. 24, comma 18, decreto-legge
DettagliLa riforma della previdenza obbligatoria
La riforma della previdenza obbligatoria Le novità della legge Monti - Fornero Dott. Marco Sala Milano, 15 aprile 2013 1 Popolazione Italiana 60.626.400 Forza lavoro 25.115.000 2 Pensioni erogate in Italia
DettagliI.n.p.d.a.p. - Circolare n. 7 1 del 13 maggio 2008 (applicazione legge 247/2007)
I.n.p.d.a.p. - Circolare n. 7 1 del 13 maggio 2008 (applicazione legge 247/2007) Tab. 1 nuovi requisiti per le pensioni di anzianità ANNO REQUISITI (età + anni di contribuzione) Dal 1/1/08 al 30/6/09 58
DettagliGILDA DEGLI INSEGNANTI MODENA LE NUOVE REGOLE PER LE PENSIONI
LE NUOVE REGOLE PER LE PENSIONI Personale della scuola norme in vigore dal 1 gennaio 2012 L articolo 24 del decreto legge n. 201 del 6 dicembre 2011, convertito con modificazioni dalla legge n. 214 del
DettagliLavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e giurislavoristici
Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e giurislavoristici N. 56 25.03.2015 INPS: i nuovi requisiti pensionistici Dal 1 gennaio 2016, per accedere alla pensione di vecchiaia serviranno
DettagliProtocollo del 23 luglio 2007 su previdenza, lavoro e competitività. Prime istruzioni.
Direzione centrale delle Prestazioni Roma, 31-12-2007 Messaggio n. 30923 Allegati 2 OGGETTO: Legge 24 dicembre 2007, n. 247 Norme di attuazione del Protocollo del 23 luglio 2007 su previdenza, lavoro e
DettagliLa legge di stabilità 2016
PRIMA e DOPO La legge di stabilità 2016 Art. 24, comma 10, DL 201/2011 Art. 1, comma 113, L. 190 /2014) La pensione anticipata La pensione anticipata si consegue con un requisito contributivo uguale per
Dettagli1 - Premessa. Direzione centrale Prestazioni. Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Direttori delle Agenzie Ai Coordinatori generali, centrali e
Direzione centrale Prestazioni Roma, 9 Dicembre 2008 Circolare n. 108 Allegati n. 1 Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Direttori delle Agenzie Ai Coordinatori generali, centrali e periferici dei Rami
DettagliCAMBIANO I REQUISITI DI ACCESSO ALLA PENSIONE DAL 2012
CAMBIANO I REQUISITI DI ACCESSO ALLA PENSIONE DAL 2012 Introduzione del pro-rata contributivo: Le quote di pensione relative alle anzianità contributive maturate a decorrere dal 1 gennaio 2012, saranno
DettagliDirezione Centrale delle Prestazioni. Roma, 04-12-2007. Messaggio n. 29224
Direzione Centrale delle Prestazioni Roma, 04-12-2007 Messaggio n. 29224 OGGETTO: legge 23 agosto 2004, n. 243. Nuove disposizioni in materia di accesso alla pensione di anzianità nel sistema retributivo
DettagliIl sistema previdenziale
Il sistema previdenziale di Alberto Forti Il sistema previdenziale italiano è oggi distinto nella: previdenza obbligatoria, comunemente detta primo pilastro ; previdenza complementare, comunemente detta
DettagliLa riforma Tremonti sulla previdenza obbligatoria
R.S.U. Siae Microelettronica La riforma Tremonti sulla previdenza obbligatoria Decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito in Legge 30 luglio 2010, n. 122, art. 12. In sintesi la riforma prevede: 1
DettagliPENSIONE DI VECCHIAIA DONNE SCUOLA EFFETTI AUMENTO ETA' ANAGRAFICA E SPERANZA DI VITA come disposto dall'art.12-comma 12-bis e ter + comma 12-sexies
PENSIONE DI VECCHIAIA DONNE SCUOLA EFFETTI AUMENTO ETA' ANAGRAFICA E SPERANZA DI VITA come disposto dall'art.12-comma 12-bis e ter + comma 12-sexies DECRETO-LEGGE 31 maggio 2010, n. 78 convertito in legge
DettagliOR.S.A. LE PENSIONI NEL PROSSIMO VENTENNIO DAL 2012 AL 2031
OR.S.A. ORGANIZZAZIONE SINDACATI AUTONOMI E DI BASE LE PENSIONI NEL PROSSIMO VENTENNIO DAL 2012 AL 2031 DOPO LA TREMONTI TER (LEGGE 14/9/2011, N. 148) a cura di Giustino DI NALLO GUIDA PRATICA Versione
DettagliI nuovi requisiti per la pensione dal 2016
I nuovi requisiti per la pensione dal 2016 Aumentano dal 2016 i requisiti per andare in pensione, in attuazione dell alle, con quattro mesi in più di età e un di 0,3 punti per chi ancora si ritira con
DettagliSCHEDA DELLE NOVITA PREVIDENZIALI INTRODOTTE DALLA L. 111/2011 (D.L. 98/2011) E DALLA L. 148/2011 (D.L.138/2011).
SCHEDA DELLE NOVITA PREVIDENZIALI INTRODOTTE DALLA L. 111/2011 (D.L. 98/2011) E DALLA L. 148/2011 (D.L.138/2011). Modifiche per chi dovrà accedere alla pensione (dipendenti del settore pubblico) 1. Anticipo
DettagliScritto da Perziani Domenica 01 Aprile 2012 18:18 - Ultimo aggiornamento Lunedì 02 Aprile 2012 08:16
IL VECCHIO MONDO - I DIRITTI ACQUISTI di PIETRO PERZIANI (Aprile 2012) La legge 214/2011 fissa i confini tra il vecchio e il nuovo sistema, tra il vecchio e il nuovo mondo, al comma tre dell art. 24, primo
DettagliViale Regina Margherita n. 206 - C.A.P. 00198 Tel. n. 06854461 Codice Fiscale n. 02796270581 DIREZIONE GENERALE LORO SEDI SEDE
Viale Regina Margherita n. 206 - C.A.P. 00198 Tel. n. 06854461 Codice Fiscale n. 02796270581 DIREZIONE GENERALE Area Contributi e Prestazioni Direzione Prestazioni Previdenziali CIRCOLARE N. 1, DEL 14/01/2009
DettagliLavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e giuslavoristici
Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e giuslavoristici N. 41 03.03.2016 Amianto, opzione donna e pensione anticipata: istruzioni dall INPS Categoria: Previdenza e Lavoro Sottocategoria:
DettagliLE PENSIONI DOPO LA RIFORMA FORNERO (D.L.201 DEL 6/12/2011, CONVERTITO IN LEGGE 214 DEL 22/12/2011) a cura di Giustino DI NALLO
LE PENSIONI DOPO LA RIFORMA FORNERO (D.L.201 DEL 6/12/2011, CONVERTITO IN LEGGE 214 DEL 22/12/2011) a cura di Giustino DI NALLO GUIDA PRATICA per conoscere la data in cui lasciare il lavoro, la decorrenza
DettagliLe novità del 2010 IL SISTEMA CONTRIBUTIVO
Le novità del 2010 La legge n. 247 del 23 luglio 2007 ha modificato in parte la disciplina pensionistica introdotta dalla legge n. 243 de 23 agosto 2004 (Legge Maroni); di seguito riportiamo una sintesi
DettagliDirezione Centrale Pensioni Direzione Centrale Posizione Assicurativa Direzione Centrale Sistemi Informativi e Tecnologici.
Direzione Centrale Pensioni Direzione Centrale Posizione Assicurativa Direzione Centrale Sistemi Informativi e Tecnologici Roma, 21-06-2016 Messaggio n. 2769 Allegati n.1 OGGETTO: Articolo 1, comma 276,
DettagliIL SISTEMA PREVIDENZIALE DEI GEOMETRI E LA SFIDA DELLA SOSTENIBILITÀ. Giornata Nazionale della Previdenza Milano, 11 Maggio 2012
IL SISTEMA PREVIDENZIALE DEI GEOMETRI E LA SFIDA DELLA SOSTENIBILITÀ Giornata Nazionale della Previdenza Milano, 11 Maggio 2012 Un percorso iniziato da molto tempo La CIPAG ha cominciato un lungo viaggio
DettagliPENSIONI BREVE SINTESI RIFORME PENSIONISTICHE PRECEDENTI NOVITA MANOVRA Dlgs. N. 201/2011, Legge n. 214/2011 SALVA ITALIA
Dipartimento Diritti PENSIONI 2012 BREVE SINTESI RIFORME PENSIONISTICHE PRECEDENTI NOVITA MANOVRA Dlgs. N. 201/2011, Legge n. 214/2011 SALVA ITALIA A cura del Responsabile Settore Previdenza, Ennio Bischetti
DettagliIPOTESI DI MODIFICA TRATTAMENTI PENSIONISTICI. domenica 13 maggio 12
IPOTESI DI MODIFICA TRATTAMENTI PENSIONISTICI IPOTESI DI MODIFICA Variante 1 Introduzione del sistema di calcolo contributivo in pro rata per pensioni di vecchiaia (Manovra Monti - Fornero ) Variante 2
DettagliRicordiamo che tutte le disposizioni della riforma hanno decorrenza 01/01/2012.
IL NUOVO MONDO - LA RIFORMA MONTI/FORNERO di PIETRO PERZIANI (Aprile 2012) La Legge 214/201, all articolo 24, innova profondamente la materia pensionistica, sia per quanto attiene ai requisiti di accesso
DettagliIl Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con
Visto l articolo 1, comma 284, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, che detta una disciplina intesa ad agevolare il passaggio al lavoro a tempo parziale del personale dipendente del settore privato in
DettagliI «Vecchi requisiti» per l accesso alle pensioni ante riforma Monti -Fornero
I «Vecchi requisiti» per l accesso alle pensioni ante riforma Monti -Fornero A cura di Salvatore Martorelli e Paolo Zani per FNP CISL Milano Aggiornata al 4 novembre 2014 2 Pensione di vecchiaia DONNE
DettagliNOTA DIVULGATIVA. Direzione Centrale Previdenza. Roma, 03/08/2010 Prot. n.10560. Ai Direttori delle Sedi Provinciali e Territoriali
Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell Amministrazione Pubblica Direzione Centrale Previdenza Roma, 03/08/2010 Prot. n.10560 Ai Direttori delle Sedi Provinciali e Territoriali Alle Organizzazioni
DettagliDIREZIONE CENTRALE PENSIONI. AI DIRETTORI REGIONALI AI DIRETTORI PROVINCIALI e SUBPROVINCIALI AI DIRETTORI DELLE AGENZIE DI PRODUZIONE 1 - PREMESSA
Direzione Centrale Pensioni Roma, 21-09-2010 Messaggio n. 23710 OGGETTO: Cumulo della pensione con i redditi da lavoro autonomo. DIREZIONE CENTRALE PENSIONI AI DIRETTORI REGIONALI AI DIRETTORI PROVINCIALI
DettagliOGGETTO: Confluenza INPDAI - INPS. Pensioni successive al 1 gennaio 2003 per i dirigenti già iscritti all'inpdai. Modalità di calcolo.
Roma, 15 luglio 2003 Alle Aziende Associate Prot. n. 0114/03/F.2.5. Circ. n. 17572 L o r o S e d i OGGETTO: Confluenza INPDAI - INPS. Pensioni successive al 1 gennaio 2003 per i dirigenti già iscritti
DettagliLA RIFORMA DELLE PENSIONI
LA RIFORMA DELLE PENSIONI Saverio Petragallo Unità Operativa Formazione INAS Giornata di formazione UST-LECCE 1 ottobre 2012 Cassa Edile la riforma delle pensioni Decreto Legge n.201 del 6 dicembre 2011
DettagliDirezione Centrale Pensioni. Roma, 25/06/2015
Direzione Centrale Pensioni Roma, 25/06/2015 Circolare n. 125 Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Responsabili delle Agenzie Ai Coordinatori generali, centrali e periferici dei Rami professionali Al
DettagliATTIVITA DI LAVORO AUTONOMO
EVOLUZIONE DELLA MISURA DEI CONTRIBUTI PREVIDENZIALI OBBLIGATORI DOVUTI PER L ISCRIZIONE ALLA GESTIONE SEPARATA INPS DI CUI ALL ART. 2, C. 26, DELLA L. 335/95 - ATTIVITA DI LAVORO AUTONOMO - RAPPORTI DI
DettagliSi fa riserva di fornire ulteriori approfondimenti interpretativi delle norme in esame con apposita circolare.
Direzione Centrale Pensioni Roma, 05-08-2011 Messaggio n. 16032 OGGETTO: novità legislative in materia previdenziale, introdotte dalla legge 15 luglio 2011, n. 111 di conversione in legge, con modificazioni,
DettagliMANOVRA MONTI. Conversione in legge del DL 6 dicembre 2011, n.201 Articolo 24 Disposizioni in materia di trattamenti pensionistici
MANOVRA MONTI Conversione in legge del DL 6 dicembre 2011, n.201 Articolo 24 Disposizioni in materia di trattamenti pensionistici Dal 1 gennaio 2012 sistema contributivo per tutti Quindi tutti coloro che
DettagliIL SISTEMA CONTRIBUTIVO
Dal 1 gennaio 2012, anche ai lavoratori in possesso di un anzianità contributiva di almeno 18 anni al 31/12/1995 verrà applicato il sistema di calcolo contributivo sulla quota di pensione corrispondente
DettagliSALA CONVEGNI VEGGIOLETTA Banca di Piacenza via 1 maggio 37 - Piacenza. La previdenza del Medico e dell Odontoiatra
SALA CONVEGNI VEGGIOLETTA Banca di Piacenza via 1 maggio 37 - Piacenza sabato 13 ottobre 2012 La previdenza del Medico e dell Odontoiatra Un mio collegiale saluto a tutti i Colleghi presenti Chissà se
DettagliCircolare N. 54 del 9 Aprile 2015
Circolare N. 54 del 9 Aprile 2015 Contributi volontari: modalità di determinazione per il 2015 Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che con la recente circolare n. 57 dell 11.03.2015,
DettagliRoma, 07/10/2008 Prot. n. 0054528 A tutto il Personale SEDE
Roma, 07/10/2008 Prot. n. 0054528 A tutto il Personale SEDE Oggetto: L. n. 247/2007 - Norme di attuazione del Protocollo del 23 luglio 2007 su previdenza, lavoro e competitività per favorire l equità e
DettagliPertanto, i lavoratori ricompresi tra i soggetti salvaguardati possono accedere alla pensione qualora siano in possesso di tali requisiti.
ALLEGATO N. 1 DISCIPLINA IN MATERIA PENSIONISTICA PER IL DIRITTO ALLA PENSIONE DI VECCHIAIA E DI ANZIANITA VIGENTE ANTERIORMENTE AL 6 DICEMBRE 2011 CHE CONTINUA AD APPLICARSI NEI CONFRONTI DELLE CATEGORIE
DettagliPeriodico informativo n. 138/2014. Cessazione attività. Compatibilità degli indennizzi
Periodico informativo n. 138/2014 Cessazione attività. Compatibilità degli indennizzi Gentile Cliente, con la stesura del presente documento informativo intendiamo metterla a conoscenza che, l indennizzo
DettagliDOCUMENTO SUL REGIME FISCALE
FONDO PENSIONE PREVIBANK iscritto all Albo dei Fondi Pensione al n. 1059 DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE (aggiornato al 1 Luglio 2014) Pagina 1 di 6 Versione Luglio 2014 PREMESSA Le informazioni fornite nel
DettagliIndennizzi per la cessazione dell attività commerciale
Indennizzi per la cessazione dell attività commerciale L articolo 1, comma 490, della legge 27 dicembre 2013, n. 147 (Legge di stabilità 2014) ha apportato modifiche al testo dell articolo 19-ter del decreto-legge
DettagliViale Regina Margherita n C.A.P Tel. n Codice Fiscale n DIREZIONE GENERALE LORO SEDI LORO SEDI
Viale Regina Margherita n. 206 - C.A.P. 00198 Tel. n. 06854461 Codice Fiscale n. 02796270581 DIREZIONE GENERALE Area Prestazioni e Contributi Ufficio Normativa e Circolari CIRCOLARE N. 3, DEL 31/1/2006
DettagliIndennità una tantum per i collaboratori coordinati e continuativi
Articolo 2, commi 51-56 Indennità una tantum per i collaboratori coordinati e continuativi di Silvia Spattini La volontà di prevedere una misura di sostegno al reddito rivolta ai collaboratori coordinati
DettagliSpiegate le novità per la finestra mobile e i tempi.
Spiegate le novità per la finestra mobile e i tempi. Pubblicata dall INPDAP, in data 9 novembre 2011, la circolare n 16, avente come oggetto Interventi in 1.1) Documentazione disponibile > INPDAP, 9 novembre
DettagliIL DIRETTORE GENERALE per le politiche previdenziali ed assicurative del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DECRETO 22 giugno 2015 Revisione triennale dei coefficienti di trasformazione del montante contributivo. (15A05090) (GU Serie Generale n.154 del 6-7-2015)
DettagliAi Coordinatori generali, centrali e periferici dei Rami professionali. Al Presidente e ai Membri del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza
Riforma delle pensioni: i chiarimenti dell'inps Circolare INPS 19.09.2005 n. 105 Con la circolare n. 105 del 19 settembre 2005 l'inps fornisce taluni chiarimenti in merito alle nuove disposizioni in materia
DettagliFondo Generale ENPAM Quota A e Quota B pensione di vecchiaia (compiuta l età pensionabile) maturazione del diritto
Anche questo anno ho cercato, come per gli scorsi anni, di esporre ai Colleghi una sintesi delle possibili uscite nel 2016, in modo schematico e il più chiaro possibile. Spero di esservi riuscito. Ringrazio
DettagliRiscatti e ricongiunzioni
INARCASSA: RISCATTI E RICONGIUNZIONI Silvia A. V. Fagioli REV 1 23_GENNAIO 2015 1 Riscatti e ricongiunzioni RISCATTO Aumenta l anzianità contributiva e/o la contribuzione utile al calcolo della pensione
DettagliVENEZIA Mestre via della Montagnola 37 - tel. 041 544 11 33
VENEZIA Mestre via della Montagnola 37 www.liberosinfub.com - tel. 041 544 11 33 Notizi e e d a ppro fo ndi m e nti p er i Lavor a to ri de l Gruppo V e ne to Ba nc a 7 n o v e m b r e 2 0 1 3 Gli argomenti
DettagliCircolare N. 29 del 24 Febbraio 2016
Circolare N. 29 del 24 Febbraio 2016 Contributi volontari: modalità di determinazione per il 2016 Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che con la recente circolare n. 14 dell 29.11.2016,
Dettagli452-833. Gente di mare
2207 676. - Circ. 18 febbraio 1998 n. 38. L. 27 dicembre 1997 n. 449, art. 59. Riflessi sulla normativa in materia pensionistica dei fondi sostitutivi ed integrativi dell assicurazione generale obbligatoria.
DettagliQual è il sistema previdenziale in vigore in Italia e come si calcola la pensione?
In questa pagina potete trovare una raccolta di domande e risposte sui lineamenti generali di un sistema pensionistico. Cos è la previdenza? Chi si occupa della previdenza in Italia? Che cos è la pensione?
DettagliDirezione Centrale Pensioni. Roma, 25/06/2015
Direzione Centrale Pensioni Roma, 25/06/2015 Circolare n. 125 Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Responsabili delle Agenzie Ai Coordinatori generali, centrali e periferici dei Rami professionali Al
DettagliINPS - Messaggio 13 dicembre 2012, n. 20600
INPS - Messaggio 13 dicembre 2012, n. 20600 Decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111; decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito con modificazioni,
DettagliLa riforma delle pensioni nel pubblico impiego
La riforma delle pensioni nel pubblico impiego Disciplina pensionistica dei dipendenti pubblici al 31/12/2011 e dal 01/01/2012 con inclusa la fase 1 e 2 della «spending review» Dipendenti pubblici I dipendenti
DettagliOggetto: Cumulo della pensione con i redditi da lavoro autonomo.
DIREZIONE CENTRALE PRESTAZIONI AI DIRETTORI REGIONALI AI DIRETTORI PROVINCIALI e SUBPROVINCIALI AI DIRETTORI DELLE AGENZIE Allegato 1 Oggetto: Cumulo della pensione con i redditi da lavoro autonomo. 1
DettagliDIREZIONE GENERALE PER L ORGANIZZAZIONE, GLI AFFARI GENERALI, L INNOVAZIONE, IL BILANCIO ED IL PERSONALE Servizio V
In data 11/12/012 è stata sottoscritta l ipotesi di accordo integrativo relativo al personale dirigente di 2^ fascia dell area 1^ concernente il fondo dei dirigenti per l anno 2011. L ipotesi di accordo
DettagliPROPOSTA DI REFERENDUM ABROGATIVO STATALE N. 9
PROPOSTA DI REFERENDUM ABROGATIVO STATALE N. 9 d iniziativa dei consiglieri Ziberna, Zilli, Riccardi, Dipiazza, Novelli, Revelant, Sibau, Santarossa, Violino, Piccin, De Anna, Colautti, Cargnelutti
Dettagli04/03/2011. La nuova decorrenza dei trattamenti pensionistici.
04/03/2011 Come noto, con il recente d.l. del 31 maggio 2010, n. 78 (conv. in l. 30.07.2010, n. 122) il legislatore ha nuovamente disciplinato la regolamentazione delle decorrenze di accesso per i trattamenti
DettagliDecreto Legge n. 78/2010 Nuove Finestre di accesso alla pensione Impatto sul Fondo esuberi.
CIRCOLARE N. 109 DEL 2 LUGLIO 2010 A tutte le strutture FIBA OGGETTO: Decreto Legge n. 78/2010 Nuove Finestre di accesso alla pensione Impatto sul Fondo esuberi. Lo scorso 31 maggio è stata varato un Decreto
DettagliCircolare n. 4 del 2 febbraio 2016
Direzione Generale degli Ammortizzatori sociali e I.O. Circolare n. 4 del 2 febbraio 2016 Oggetto: Normativa in materia di ammortizzatori sociali in deroga - D.Lgs n. 148 del 14 settembre 2015; Legge n.
DettagliLavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e giurislavoristici
Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e giurislavoristici N. 74 21.04.2015 Benefici amianto: prorogate le domande La scadenza per fruire dei benefici previdenziali per i lavoratori esposti
DettagliPubblicato il: 31/01/2016
Pubblicato il: 31/01/2016 Chi può richiederla, quali sono i requisiti, come si calcola il trattamento: tutto quello che c'è da sapere per andare in pensione a 63 anni. A spiegarlo è Noemi Secci, consulente
DettagliLE PENSIONI NELLA MANOVRA SALVAITALIA. Scheda esplicativa sull articolo 24 del decreto legge 201/2011 (legge 22 dicembre 2011, n.
LE PENSIONI NELLA MANOVRA SALVAITALIA Scheda esplicativa sull articolo 24 del decreto legge 201/2011 (legge 22 dicembre 2011, n.214) ARTICOLO 24 DECRETO LEGGE 201/2011 (legge 22 dicembre 2011, n.214 manovra
DettagliIL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento.
Protocollo n.6275 /2011 Modalità per il versamento dell imposta sostitutiva delle imposte ipotecaria e catastale dovuta per i contratti di locazione finanziaria di immobili in corso di esecuzione alla
DettagliAspetti pensionistici in regime internazionale. CdL Patrizia Gabellone
Aspetti pensionistici in regime internazionale CdL Patrizia Gabellone Assegnazione estera di lavoratore italiano Differenza fra distacco e trasferimento analisi delle disposizioni in vigore in materia
DettagliRequisiti per il diritto a pensione nel Comparto Sicurezza. 19 Maggio 2015
Requisiti per il diritto a pensione nel Comparto Sicurezza 19 Maggio 2015 I Sistemi Previdenziali I sistemi previdenziali Tipologie e definizione di Sistema Sistema Retributivo Sistema Contributivo Insieme
DettagliQUANDO IL MEDICO E L ODONTOIATRA POSSONO ANDARE IN PENSIONE?
QUANDO IL MEDICO E L ODONTOIATRA POSSONO ANDARE IN PENSIONE? Estratto della relazione di Marco Perelli Ercolini tenuta al Convegno su La previdenza del Medico e dell Odontoiatra tenuta il giorno 13 ottobre
DettagliLe novità sulla pensione anticipata
Le novità sulla pensione anticipata Geppino Tocci Funzionario INPS (*) A decorrere dal 1 gennaio 2012, con il decreto legge 6 dicembre 2011 n. 201, il legislatore sostituisce la pensione di anzianità con
DettagliDETERMINAZIONE N. 9 DEL 19/01/2016. SETTORE Organizzazione Interna
Citta' Metropolitana di Firenze DETERMINAZIONE N. 9 DEL 19/01/2016 SETTORE Oggetto: COLLOCAMENTO A RIPOSO D'UFFICIO DEL DIPENDNTE FELICE PIETRO PASQUALE, PER SUPERATI LIMITI ORDINAMENTALI Responsabile
DettagliC IRCOLARE INPS N 48 del 14-03-2016 Direzione Centrale Prestazioni a Sostegno del Reddito OGGETTO:
C IRCOLARE INPS N 48 del 14-03-2016 Direzione Centrale Prestazioni a Sostegno del Reddito OGGETTO: Importi massimi dei trattamenti di integrazione salariale, dell assegno ordinario e dell assegno emerge
DettagliI CONTRATTI DI SOLIDARIETA. Le modifiche del Jobs Act
I CONTRATTI DI SOLIDARIETA Le modifiche del Jobs Act Milano, 26 gennaio 2016 Avv. Elisabetta Cassaneti 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO Legge n. 863/1984 (successivamente modificata dalla Legge n. 263/1993 e
DettagliIl beneficio è corrisposto a tutti i lavoratori dipendenti, pubblici e privati, che appartengano ad una delle seguenti categorie:
A decorrere dal 20 aprile 1985, ai centralinisti non vedenti viene riconosciuto, a richiesta, per ogni anno di servizio effettivamente svolto presso pubbliche amministrazioni o aziende private, il beneficio
DettagliSituazione attuale. Valore del deficit: 1.634,8 mln TASSO DI RENDIMENTO 3,4% Saldo previdenziale negativo 2024 Saldo gestionale negativo 2029
1 Situazione attuale TASSO DI RENDIMENTO 3,4% Saldo previdenziale negativo 2024 Saldo gestionale negativo 2029 Azzeramento patrimonio 2044 Valore del deficit: 1.634,8 mln 2 Valutazione iscritti E stato
DettagliGUIDA PREVIDENZIALE. I contributi 1
GUIDA PREVIDENZIALE I contributi 1 contributo soggettivo; contributo soggettivo supplementare; contributo integrativo; contributo di maternità; contributi volontari; integrazione dei contributi versati.
DettagliIl testo non riveste carattere di ufficialità ed è fornito gratuitamente
Da: Sito del Poligrafico dello Stato Il testo non riveste carattere di ufficialità ed è fornito gratuitamente L unico testo definitivo è quello pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale a mezzo stampa, che prevale
DettagliIl D.L. n 112/2008 in legge n 133/2008
1 Il D.L. n 112/2008 in legge n 133/2008 Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria. Articolo
DettagliI SISTEMI PREVIDENZIALI INPDAP ed ENPAM, DOPO LE RIFORME
XXIII CONGRESSO NAZIONALE SIMET Roccella Ionica, 12/16 settembre 2012 I SISTEMI PREVIDENZIALI INPDAP ed ENPAM, DOPO LE RIFORME modifiche INPDAP (e INPS) sistema previdenziale INPDAP modifiche recenti e
DettagliInformativa per la clientela
Informativa per la clientela Informativa n. 46 del 14 ottobre 2011 La manovra di Ferragosto (DL 13.8.2011 n. 138 convertito nella L. 14.9.2011 n. 148) - Novità in materia di IRES INDICE 1 Premessa... 2
DettagliDirezione Centrale delle Prestazioni
Direzione Centrale delle Prestazioni Roma, 25 Marzo 2005 Circolare n. 52 Allegati Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Direttori delle Agenzie Ai Coordinatori generali, centrali e periferici dei Rami
DettagliPremessa. Direzione Centrale Pensioni Coordinamento Generale Legale. Roma, 04-01-2013. Messaggio n. 220
Direzione Centrale Pensioni Coordinamento Generale Legale Roma, 04-01-2013 Messaggio n. 220 Allegati n.1 OGGETTO: Prescrizione dei ratei arretrati dei trattamenti pensionistici o delle relative differenze
DettagliPer l anno 2012, invece, la percentuale di aumento è stata fissata in via previsionale al 2,6%.
Roma, 15 marzo 2012 OGGETTO: Le pensioni nel 2012. Con la presente si trasmette il consueto aggiornamento annuale sugli aspetti di maggiore interesse per i nostri associati concernenti la normativa previdenziale
DettagliIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
18/10/2012 Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante regolamento ai sensi dell art. 24, comma 18, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22
DettagliPENSIONI MINIME E MAGGIORAZIONI 2013: ATTENZIONE AI REDDITI
PENSIONI MINIME E MAGGIORAZIONI 2013: ATTENZIONE AI REDDITI Già da qualche anno sono stati cambiati i parametri con i quali i pensionati possono ottenere le prestazioni pensionistiche legate al reddito.
DettagliLa riforma pensionistica: gli effetti sulla gestione del personale
La riforma pensionistica: gli effetti sulla gestione del personale Avv. Domenico Noviello Cnel, 9 maggio 2012 www.eni.com Le nuove pensioni Dal 1 gennaio 2012 e con riferimento ai lavoratori che maturano
DettagliSindacato Nazionale Quadri delle Poste Italiane S.p.A. Via Cesare Balbo 35 00184 ROMA - Tel/Fax 06/4820307
SINDIP QUADRI Sindacato Nazionale Quadri delle Poste Italiane S.p.A. Via Cesare Balbo 35 00184 ROMA - Tel/Fax 06/4820307 e-mail: sindip_quadri@hotmail.com La legge n. 247 del 23 luglio 2007 ha modificato
DettagliVALORE PENSIONE Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sul regime fiscale (ed. 11/14)
VALORE PENSIONE Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sul regime fiscale (ed. 11/14) Pagina 2 di 6 - Pagina Documento bianca sul regime fiscale Edizione 11.2014
DettagliLavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e giuslavoristici
Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e giuslavoristici N. 61 01.04.2016 Indennità di malattia, maternità e tbc: gli importi 2016 In stand-by, per l anno 2016, gli importi in caso di malattia,
DettagliAllegato 1 Tabella F
Allegato 1 Tabella F CUMULO DELLE PENSIONI AI SUPERSTITI CON I REDDITI DEL BENEFICIARIO Articolo 1, comma 41, della legge 8 agosto 1995, n. 335 - Tabella F 1 LIMITI DI REDDITO Ammontare dei redditi Reddito
DettagliQuale futuro per la previdenza complementare? Giorgio Valzolgher Direttore Generale Laborfonds 25.3.2015 TSM Trento
Quale futuro per la previdenza complementare? Giorgio Valzolgher Direttore Generale Laborfonds 25.3.2015 TSM Trento Temi del seminario TFR IN BUSTA PAGA Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri
DettagliPER UNA TUTELA PREVIDENTE
PER UNA TUTELA PREVIDENTE Previdenza Flash n. 142/2016 Opzione donna Ultime novità Newsletter informativa Inviato da FIRST Lombardia dipartimento Comunicazione #Rizzi #Longhi Il contenuto è a cura di Paolo
DettagliSERVIZIO DI SIMULAZIONE PENSIONE PES. Progetta il tuo futuro previdenziale
SERVIZIO DI SIMULAZIONE PENSIONE PES Progetta il tuo futuro previdenziale 1 MANUALE DI SIMULAZIONE PENSIONE PES MARIA ROSSI 0000000 - Codice fiscale ISCRITTO CASSA dal 1/1/1983 Blue Ass:00000000000000000
DettagliRisoluzione n. 80/E. Roma, 8 marzo 2002. Oggetto: Trattamento di fine rapporto e previdenza complementare per i dipendenti pubblici
Risoluzione n. 80/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 8 marzo 2002 Oggetto: Trattamento di fine rapporto e previdenza complementare per i dipendenti pubblici Con nota del 4 luglio 2001,
DettagliArt. 69 del D.L. 112 del 25 Giugno 2008: Richiesta di abrogazione.
Firenze, lì 09 Luglio 2008 Art. 69 del D.L. 112 del 25 Giugno 2008: Richiesta di abrogazione. Con riferimento all articolo citato in oggetto, riportiamo qui di seguito le vigenti norme di legge sulla progressione
Dettagli