TRIS Sintesi del Progetto

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1 Il Progetto TRIS TRIS Sintesi del Progetto Tecnologie di Rete e Inclusione Socio-educativa per studenti impossibilitati alla normale frequenza scolastica

2 far di necessità virtù far di necessità virtù Spesso le situazioni di disagio si sono dimostrate una sorta di «Cavallo di Troia» per l innovazione didattica. Stimolando, ad esempio, la ricerca di soluzioni didattiche basate sull uso delle nuove tecnologie per affrontare il problema dell inclusione educativa, viene implicitamente favorita una più generale e profonda riflessione su come utilizzare analoghi strumenti e metodi per ristrutturare, innovare e migliorare qualitativamente anche la didattica cosiddetta «normale». Trentin G. (2013). Hospital and Home School Education: A Potential Crucible for 2.0 Teachers. In G. Trentin & V. Benigno (Eds), Network Technology and Homebound Inclusive Education. Nova Science Publishers Inc., Hauppauge, NY, USA.

3 Finalità generale del Progetto TRIS Fare in modo che gli studenti non frequentanti possano, nei limiti della mediazione tecnologica, partecipare alle lezioni d aula e studiare (fare i compiti) insieme ai propri compagni di classe e/o con l assistenza dell insegnante. OVVERO Studiare, mettere a punto e sperimentare insieme agli insegnanti soluzioni metodologiche e tecnologiche che favoriscano l'inserimento scolastico degli studenti con difficoltà e/o impossibilitati a frequentare regolarmente le lezioni.

4 Obiettivi generali del progetto TRIS Studio e sperimentazione di approcci didattico-metodologici e conseguenti settings tecnologici (lato studente e lato aula/scuola) finalizzati all inclusione socio-educativa dello studente svantaggiato, alla sua partecipazione attiva, sia alle lezioni d aula, sia allo studio collaborativo extra-scolastico. Definizione, allestimento e sperimentazione di un sistema network-based di supporto sia all attività didattica sia alla comunicazione fra coloro che sono a diretto contatto con lo studente homebound (insegnanti, compagni di classe, genitori), in una prospettiva sistemica orientata a seguire il caso per un intero ciclo scolastico, favorendo il transito fra un ciclo e il successivo. Messa a punto e sperimentazione di specifici strumenti e metodi formativi (formali e informali) del docente di ogni ordine e grado di scuola mirato all uso flessibile e consapevole delle tecnologie, finalizzato a dare risposte ai bisogni differenziati degli alunni e alle diverse modalità di apprendimento da loro espressi.

5 Tematica centrale: ruolo delle tecnologie della comunicazione Comunicazione didattico-pedagogica Comunicazione didattico-organizzativa

6 Comunicazione didattico-organizzativa Comunicazione e coordinamento all interno del consiglio di classe. Organizzazione di un portfolio dello studente NF in grado di accompagnare/favorire il passaggio fra un anno scolastico e il successivo. Comunicazione e coordinamento fra i docenti nel momento di passaggio fra un anno scolastico e il successivo. Comunicazione della scuola con i genitori e il personale socio-sanitario che assiste l allievo. Supporto dei nuovi docenti nell acquisizione di conoscenze e competenze sugli strumenti e i metodi utilizzati nella didattica speciale. Messa a disposizione, per questi ultimi, di kit di autoformazione sulle condizioni al contorno che caratterizzano lo status degli studenti con particolari patologie/sindromi.

7 Il ruolo della rete e delle tecnologie mobili scuola (partecipazione alle lezioni) casa extra-scuola (studio, compiti)

8 Gli assi portanti di TRIS approcci didattico-metodologici finalizzati all inclusione settings tecnologici scuola-casa percorsi formativi per i docenti

9 La parola d ordine: sostenibilità

10 La modellizzazione di approcci educativi inclusivi e sostenibili Come creare un modello didattico-educativo inclusivo e sostenibile?

11 Caratteristiche della sperimentazione Caratteristiche della sperimentazione Rivolta agli studenti con Sensibilità Chimica Multipla Meno intrusiva possibile nella normale programmazione didattica Centrata su: la co-progettazione in divenire delle attività didattiche; il costante supporto dei ricercatori ITD nelle fasi attuative; la collaborazione dei docenti nel rilevamento delle informazioni necessarie alla valutazione delle soluzioni individuate.

12 Il complesso sistema di riferimento: l interazione dei diversi attori gruppo classe studente familiari e pari insegnanti ed educatori operatori socio-sanitari, volontari

13 Alcune delle domande di ricerca Docenti In che modo le tecnologie di rete e mobili modificano l organizzazione dell eco-sistema classe? Come si modifica l approccio pedagogico, disciplinare e curriculare? Quali sono le competenze metodologiche e tecnologiche che un docente deve padroneggiare? Come si modifica l approccio alla valutazione degli studenti? Studenti in classe L uso delle tecnologie favorisce e potenzia i processi di apprendimento? Quali sono le tecnologie più frequentemente utilizzate? Quali sono le competenze digitali degli studenti? Quali sono gli atteggiamenti che maggiormente prevalgono nei confronti del compagno non frequentante? Studente NF Il livello di acquisizione di competenze disciplinari e trasversali sono comparabili a quelli dei compagni? In che modo il suo stato di salute influenza il processo di apprendimento e di socializzazione? In che modo un assetto didattico ibrido (reale/digitale) influisce sulla motivazione ad apprendere e alla socializzazione? Famiglia Quale ruolo svolge (dovrebbe svolgere) la famiglia nel contesto educativo dell istruzione domiciliare? Quali sono le aspettative dei genitori relativamente alla sperimentazione?

14 Il processo di RicercAzione I docenti progettano attività inclusive e le condividono con i ricercatori Condivisione dell intero processo didattico Riflessione condivisa ed eventuali suggerimenti su metodologie e strumenti da parte dei ricercatori Monitoraggio e Valutazione Sviluppo dell attività didattica

15 Tecnologie e servizi di rete Quali risorse tecnologiche per un modello didattico-educativo inclusivo e sostenibile?

16 I dispositivi tecnologici (tecnologie hardware) 4 A 2 1 condivisione LIM et al. Portatile 3 B Webcam 5 C governo LIM et al. 7 Dotazione Casa 6 Portatile Dotazione Aula

17 I servizi di rete (tecnologie software) Quali servizi per quali esigenze? Le esigenze che hanno guidato la scelta dei servizi (in progress): 1. La comunicazione interpersonale (sincrona/asincrona) 2. La condivisione di artefatti (testi, disegni, immagini, ecc.) 3. La collaborazione (produzione collaborativa di artefatti, studio, ecc.) I servizi online scelti per la sperimentazione (in progress): + Skype iboard Skype e Google Drive Moodle

18 La formazione degli insegnanti sperimentatori Come costruire un terreno comune, entro il quale gli insegnanti siano messi in condizione di dialogare con i ricercatori, condividendo con essi linguaggi, metodi e procedure, per poter intraprendere un percorso di ricerca azione?

19 Struttura del percorso formativo e contenuti Formazione base Formazione in itinere Contesto Metodi Strumenti Progettazione Imparare- Facendo

20 Tempistica del percorso formativo Moduli M1 Risorse e tecnologie di rete per la sperimentazione M2 Introduzione alla didattica con studenti non frequentanti M3 La progettazione formativa M4 Applicazione del modello progettuale al caso M5 Gli aspetti psico-sociali Evento in presenza di avvio del percorso formativo 1^ settimana Formazione Base 2^ settimana 3^ settimana 4^ settimana Formazione in Itinere WebConf 1:1 di avvio della fase progettuale & 1 Settimana di «fermo biologico»! Incontro locale per approfondimento fase progettuale e avvio fase sperimentale

21 Formazione base: le attività a distanza Letture (di base e facoltative) e riflessioni rispetto al proprio contesto Esercitazioni su alcune tecnologie di base per la gestione della didattica in rete Progettazione di attività didattiche centrate sulle tecnologie e sulle risorse di rete

22 Lo spazio «formazione» di TRIS

23 Perché, nel caso ritenessi di farlo, consiglieresti questo corso ad un collega? E' un percorso innovativo, coinvolgente, guidato in modo garbato, diverso da ogni altro corso di formazione svolto fino ad oggi. Offre l'occasione per riconsiderare nel suo insieme il nostro approccio alla didattica e pone l'accento sulla necessità di aggiornare il nostro metodo sulla base delle caratteristiche e delle esigenze degli studenti di oggi. Lo consiglierei perché rappresenta un momento di importante riflessione su cose che a volte si danno per scontate Lo consiglierei perché è un'esperienza unica in termini di formazione professionale e umana. Per non fossilizzarsi con i metodi di insegnamento finora utilizzati e per conoscere le nuove tecnologie legate ad un insegnamento moderno, più efficace. Come ogni attività che implichi l' approccio a qualcosa di nuovo, mantiene agile la mente, suscita curiosità e combatte il rischio di cadere nella routine che ogni professione comporta. Nel mio caso specifico, ha indiscutibilmente affinato la mia attenzione e sensibilità nei confronti degli studenti non frequentanti, aiutandomi a "sentirli", finalmente, come parte integrante - e integrata - della classe. Lo consiglierei anche a chi non ha "l'urgenza" di un alunno non frequentante in quanto ha un'impostazione che consente di poter davvero far scuola accogliendo e rispondendo ai bisogni di ciascuno. Perché cura la relazione, sostiene chi partecipa, offre la possibilità di acquisire conoscenze e competenze valide in campo pedagogico e valorizza la collegialità e le collaborazione.

24 Livello di difficoltà nell applicazione del modello di progettazione

25 I risultati più rilevanti (secondo gli insegnanti) Sviluppato senso di appartenenza a gruppo che desidera migliorarsi professionalmente Attenzione alla globalità degli aspetti nella soluzione di un problema Ulteriori conoscenze a livello sociorelazionale nel rapporto con alunni e famiglie Assunzione di una visione più critica rispetto al proprio modo di lavorare con gli studenti. Acquisito un modo di fare scuola più attuale e coinvolgente per la classe Capacità di esplorare e di azzardare con le risorse tecnologiche Riletta con altri occhi la metodologia da utilizzare nelle attività didattiche Maggiore dimestichezza nell uso le tecnologie

26 Architettura dello spazio online di TRIS realizzato su Moodle Coordinamento Sperimentazioni Formazione CNR-ITD Sperimentazioni Locali Asproni Bosco Dionigi Fois Guspini Aula Asproni Aula Bosco Aula Dionigi Aula Fois Aula Guspini Attività Didattica

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28 Le attività di monitoraggio Fase formativa (analisi elaborati e questionario finale) Attività progettuale (analisi delle attività inclusive progettate dai docenti) Profilatura Docenti, Studenti Famiglie Attività d aula (visite in loco e interazioni online) Rilevamenti in itinere Interviste di fine anno Docenti, Studenti, Famiglie

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30 BIBLIOGRAFIA Benigno V., Caruso, G., Ravicchio F. Repetto M., Trentin G. (2015). Spazi ibridi di apprendimento e inclusione socio-educativa. In G. Adorni, M. Coccoli e F. Koceva (a cura di), Atti del Convegno DIDAMATICA 2015, Università degli Studi di Genova, aprile 2015, ISBN: Benigno V., Caruso, G., Ravicchio F. Repetto M., Trentin G. (2015). Il progetto TRIS e l inclusione socio-educativa degli studenti impossibilitati alla normale frequenza scolastica. In F. Dovigo, C. Favella, F. Gasparini, A. Pietrocarlo, V. Rocco e E. Zappella (a cura di), Atti del Convegno Bisogni Educativi Speciali e Pratiche Inclusive, Università degli Studi di Bergamo, Dipartimento di Scienze Umane e Sociali, ottobre 2014, pp , ISBN: Benigno V., Caruso G., Ravicchio F. Repetto M, Trentin G. (2014). Do BYOD (Bring Your Own Device) technologies support inclusive virtual classrooms? In Gómez Chova, L. López Martínez A. e Candel Torres I. (eds), Proceedings of the 7th International Conference of Education, Research and Innovation, Seville, Spain, IATED Academy Pub., Valencia, Spain, 2014, Benigno V. e Repetto M. (2012). Homebound education e istruzione scolastica: l indagine nazionale sull uso delle TIC nell istruzione domiciliare. In Trentin G. (ed) Reti e inclusione socio-educativa: il sistema di supporto WISE, Franco Angeli, Milano, Benigno V., Repetto M, Trentin G. (2012). La scuola a casa e l uso delle ICT: risultati preliminari di un indagine sull Istruzione Domiciliare, Atti del Convegno DIDAMATICA 2012 Informatica per la Didattica - Taranto Maggio 2012, pp Trentin, G., Benigno, V., Caruso, G., Ravicchio, F., Repetto, M. (2015). Hybrid Learning Spaces for the socio-educational inclusion of homebound students. Proceedings of IICE 2015, Ireland International Conference on Education, April 20-22, 2015, Dublin, Ireland. Trentin, G. (2014). Come trasformare un esigenza estrema in una straordinaria opportunità di innovazione didattica e crescita professionale per i docenti. TD Tecnologie Didattiche, 22(1), Trentin, G. (2014). Approaching hospital-bound/home-bound special education as an opportunity for innovation in teaching. Educational Technology, 54(1), Trentin, G. & Benigno, V. (Eds). Network Technology and Homebound Inclusive Education. Nova Science Publishers Inc., Hauppauge, NY, ISBN: Trentin G., Benigno V. & Repetto M. (2013). The WISE Project and the Support for Social/Educational Inclusion. In G. Trentin & V. Benigno (Eds), Network Technology and Homebound Inclusive Education, ch. 7 (pp ). Nova Science Publishers Inc., Hauppauge, NY, ISBN: Trentin G. (2013). Hospital and Home School Education: A Potential Crucible for 2.0 Teachers. In G. Trentin & V. Benigno (Eds), Network Technology and Homebound Inclusive Education, ch. 5 (pp ). Nova Science Publishers Inc., Hauppauge, NY, ISBN: Trentin G. (2013). Il progetto WISE e il supporto all inclusione socio-educativa, TD - Rivista di Tecnologie Didattiche, vol. 21, n. 2, pp , ISSN: X. Trentin G. (2013). Tecnologie di rete e istruzione domiciliare (prefazione al numero speciale), TD - Rivista di Tecnologie Didattiche, vol. 21, n. 2, pp. 66, ISSN: X. Trentin G. (2009). Il progetto WISE (Wiring Individualised Special Education), Journal of e-learning and Knowledge Society, vol. 5, n. 2, pp , ISSN: