Corso di Graphic creations _ Prof. MANUELA PISCITELLI

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1 La copertina è la parte esterna di un libro, di una rivista, di un quaderno, di un'agenda, ecc. solitamente formata da carta o cartoncino più spessi dei fogli interni, sulla quale sono stampati il titolo dell'opera, l'autore e la casa editrice. Eventualmente è riportata un immagine evocativa rispetto ai contenuti dell opera.

2 La copertina va progettata in un solo file contenente la prima, la quarta di copertina e il dorso quarta di copertina dorso prima di copertina Illustrazione di copertina: Simona Mulazzani Progetto grafico e lettering: Anna Martinucci

3 Se la copertina ha le bandelle laterali, anch esse vanno calcolate nello stesso file Bandella posteriore quarta di copertina dorso prima di copertina bandella anteriore

4 Il retro del file della copertina contiene la seconda e la terza di copertina, che sono all interno del libro. Possono essere lasciate bianche, avere un fondo colorato o un pattern.

5 INTERNO DI UN VOLUME A STAMPA Colophon Frontespizio Indice Numero delle pagine Si conta ma non si numera: Frontespizio Colophon Indice Pagina bianca Pagina bianca Capitolo 1 Nell esempio a fianco, il primo numero inserito risulta il 5 5

6 Il FRONTESPIZIO è la pagina iniziale di un libro, ovvero quella che il lettore vede per prima dopo aver aperto la copertina. Di solito riporta i tre elementi essenziali dell'opera, ripetuti dalla prima di copertina: l'autore, il titolo e l'editore. Il frontespizio divenne d'uso corrente a partire dal Cinquecento, e fino al Seicento era ricco di elementi decorativi. Leon Battista Alberti L architettura frontespizio, xilografia Firenze, 1550

7 Nella seconda metà del Settecento, i tipografi neoclassici Bodoni, Baskerville e Didot effettuarono una semplificazione, eliminando gli elementi decorativi. Questo modello di frontespizio è adoperato ancora oggi. Vengono riportati gli stessi contenuti della copertina, ad eccezione dell immagine.

8 Il COLOPHON contiene, generalmente, il nome dello stampatore, il luogo e la data di stampa, e spesso altre notizie inerenti alla pubblicazione del libro.

9 L'INDICE dei contenuti (chiamato anche SOMMARIO) è l'elenco ordinato dei capitoli, ovvero delle parti di cui si compone un libro o un periodico. L'indice dei contenuti può contenere: a) solo i titoli dei capitoli; b) i titoli dei capitoli e dei paragrafi (intestazioni di secondo livello). L'indice stampato solitamente riporta, accanto al titolo del capitolo o sezione, il numero della pagina del volume in cui questo compare.

10 Nelle riviste può essere arricchito di elementi grafici o illustrazioni, per accentuare la riconoscibilità della gerarchia informativa o richiamare visivamente i contenuti elencati.

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14 Il CAPITOLO È segnalato dalla presenza di un titolo, gerarchicamente superiore agli altri contenuti. Più spesso viene fatto iniziare sulla pagina destra.

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16 Nella composizione di una copertina o un impaginato, è fondamentale la scelta della posizione degli elementi nello spazio pagina.

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18 La divisione dello spazio crea la struttura, che unisce elementi disparati in una composizione. La struttura visiva deve essere conseguente alla struttura verbale del linguaggio e il senso verbale contribuisce a definire quale materiale al suo interno costituisca una massa o una riga.

19 La relazione tra massa tipografica e vuoti all interno del formato è determinante per definire lo spazio tipografico nella composizione, analogamente al modo in cui definisce il ritmo della spaziatura delle lettere e dello spazio interno di un paragrafo.

20 Quando le configurazioni tipografiche visualizzano attributi simili in un immagine adiacente, oppure si espandono in base a tali attributi, il carattere e l immagine sono considerati congruenti.

21 Un immagine ritagliata in un rettangolo offre tre possibilità: il carattere può essere racchiuso all interno dell immagine, diventando una sua parte integrante; Può trovarsi all esterno o adiacente all immagine, rimanendo un entità separata; Può attraversare un immagine creando una relazione tra questa e lo spazio che la circonda.

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23 Man mano che gli elementi tipografici dividono lo spazio contiguo, i loro punti di allineamento acquistano importanza. L allineamento degli elementi aumenta il senso di relazione reciproca. Inoltre, gli allineamenti tra gli elementi contribuiscono a creare movimento direzionale mediante gli elementi nel formato.

24 Il colore esercita un effetto dinamico sui caratteri tipografici. Tinte diverse assumono diverse collocazioni apparenti nello spazio; i colori freddi sembrano retrocedere, quelli caldi avanzare.

25 Se i diversi livelli di importanza in una gerarchia sono definiti con chiarezza, distinguerli ulteriormente con il colore rafforza l idea di separazione tra l uno e l altro. Le posizioni spaziali ottiche intrinseche di ciascun blocco di colore rafforzano la gerarchia degli elementi tipografici in questa copertina di libro: il blocco rosso, più caldo, avanza verso il primo piano rispetto ai blocchi verdi e ciano, che sono più freddi.

26 Il valore relativo dei colori, ovvero il valore della loro luminosità, esercita importanti effetti sul carattere, soprattutto sulla sua leggibilità, in particolare quando gli elementi tipografici colorati sono posizionati su uno sfondo colorato. Un sottile cambiamento del valore tra il testo e il colore dello sfondo costringe il testo a stabilire una relazione secondaria con il titolo della pagina. Le grandi dimensioni fanno sì che il testo rimanga leggibile nonostante il contrasto minimo con lo sfondo.

27 L applicazione del colore allo sfondo di una composizione può ulteriormente accentuare la gerarchia. Il carattere tipografico impostato su uno sfondo di colore diverso si avvicinerà a quest ultimo o se ne separerà in modo netto, a seconda della relazione cromatica che collega i due elementi. I richiami di un rosso intenso evidenziano elementi importanti nella gerarchia di questi poster, in contrasto con il blu analogo e con i toni di grigio che arretrano sullo sfondo.