CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI VERONA. Servizio Studi e Ricerca SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR

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1 CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI VERONA Servizio Studi e Ricerca SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR LE PREVISIONI OCCUPAZIONALI E I FABBISOGNI PROFESSIONALI NEL 2005 PER LA PROVINCIA DI VERONA Sintesi dei dati provinciali UNIONCAMERE UNIONE ITALIANA DELLE CAMERE DI COMMERCIO, INDUSTRIA, ARTIGIANATO E AGRICOLTURA

2 Che cos è Excelsior? Excelsior è il Sistema informativo realizzato da Unioncamere insieme al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, giunto ormai all ottava edizione, che analizza periodicamente le previsioni di assunzioni e i fabbisogni professionali delle imprese italiane. Unioncamere, attraverso l indagine Excelsior, intervista ogni anno oltre 100mila imprese con almeno un dipendente di tutti i settori economici e di tutte le tipologie dimensionali, per chiedere informazioni analitiche sul proprio fabbisogno di occupazione per l anno in corso. L indagine si riferisce alla domanda di lavoro dipendente, ad esclusione delle forme di collaborazione continuativa. Per ampiezza e profondità di analisi, Excelsior (consultabile all indirizzo Internet è lo strumento informativo più completo oggi a disposizione dell opinione pubblica per la conoscenza dei fabbisogni delle imprese sul mercato del lavoro. Il campo di osservazione è rappresentato dall universo delle imprese private iscritte al Registro delle Imprese con almeno un dipendente, con l esclusione delle unità operative della pubblica amministrazione, delle aziende pubbliche del settore sanitario, delle unità scolastiche e universitarie pubbliche e delle organizzazioni associative. Inoltre, pur non essendo tenute all iscrizione nel Registro delle Imprese, sono state considerate ai fini dell indagine le attività professionali per le quali esiste l obbligo di iscrizione in albi tenuti da ordini o collegi professionali. In genere si tratta di studi professionali considerati nell universo di riferimento, se viene rilevata la presenza di almeno un dipendente. Anche quest anno nel campo di osservazione del Progetto Excelsior rientra il settore agricolo-zootecnico, limitatamente alle imprese con almeno un dipendente medio. I dati relativi alle previsioni per l anno 2005 saranno contenuti in uno specifico volume. Il questionario proposto alle imprese attraverso intervista telefonica ed intervista diretta è stato articolato nelle seguenti sezioni: q sezione 1: situazione dei dipendenti nell azienda e previsioni per il 2005; q sezione 2: caratteri della domanda di lavoro: le figure professionali in entrata; q sezione 3: motivi di non assunzione (per le aziende che non prevedono entrate di dipendenti nel 2005); q sezione 4: forme contrattuali q sezione 5: formazione di personale avvenuta nel 2004 q sezione 6: situazione dell occupazione e flussi previsti nel 2005 distintamente per unità provinciali (limitatamente alle imprese plurilocalizzate con oltre 100 dipendenti). Il Sistema Informativo Excelsior grazie all'elevato numero di informazioni fornite dalle imprese del campione rappresenta una fonte informativa di primaria importanza per quanto riguarda le dinamiche del mercato del lavoro e si propone come

3 prezioso strumento informativo per favorire l'incontro tra domanda e offerta di lavoro, l'orientamento professionale e il dialogo tra il mondo del lavoro e il sistema della formazione. 1. Assunzioni: quante nel 2005? Complessivamente, le assunzioni previste dalle imprese nella provincia di Verona nel 2005 nell industria e nei servizi sono (dato inferiore a quello del 2004, pari a , e alla media del triennio precedente, pari a unità); le uscite, al 31 dicembre 2005, sono stimate in ( nel 2004, nel triennio precedente). Il saldo tra entrate e uscite (1.540 unità), risulta pari ad un tasso di variazione rispetto al 2004 del +0,8%, sostanzialmente in linea con il dato regionale (+0,6%), del nord-est (+0,8%) e nazionale (+0,9%). Il saldo occupazionale è determinato dalla differenza algebrica tra le entrate e le uscite di personale dipendente previste per il Si ricorda che il Sistema informativo Excelsior non tiene conto dei flussi occupazionali relativi alle imprese che nasceranno o cesseranno la propria attività nel 2005, né dei passaggi di livello di inquadramento del personale già occupato in azienda. Lo 0,8% di incremento occupazionale è sintesi di un flusso di entrata in diminuzione rispetto a quello dell anno precedente (+5,7% nel 2005, a fronte del +6,3% del 2004) e di un flusso di uscite (+4,9%) invariato rispetto a quello del 2004 (+5%). All interno della nostra regione, la provincia scaligera segna il secondo miglior risultato, dopo Venezia (+1,0%). Il saldo previsto per il 2005 risulta essere decisamente più contenuto rispetto a quello del 2004 (quando il saldo previsto era pari a unità, +1,3%). In realtà, tale valore è costantemente diminuito negli anni, fino ad arrivare all attuale situazione, che vede i valori di entrate e uscite quasi allineati, sintomo di una condizione di stabilità dell occupazione dipendente e non più di crescita, o almeno non con gli stessi ritmi di crescita registrati negli anni precedenti. Solo il 22,3% delle imprese ha dichiarato di prevedere assunzioni nel Il dato diminuisce per le imprese che hanno da 1 a 9 dipendenti (17,4%), mentre è più elevato nelle imprese con dipendenti (29,8%) e con più di 50 dipendenti (72,8%), caratterizzate da un maggior turn-over del personale. Per quanto riguarda i diversi macro-settori, si evidenzia come le costruzioni e l industria superino il dato del 22,3% (con percentuali pari a 26,4 e 25,3% rispettivamente), così come gli altri servizi (22,9%), mentre nel commercio solo il 14,8% delle imprese prevede assunzioni. 2

4 Provincia di Verona - Movimenti di personale dipendente previsti (dal 2001 al 2005) ENTRA TE USCITE SALDO Fonte: Unioncamere Ministero del Lavoro, Sistema informativo Excelsior ( ) La tabella che segue riassume i movimenti di personale dipendente previsto dalle imprese per il 2005, suddivisi per settore di attività economica e per classe dimensionale, confrontati con il dato regionale, del Nord-Est e dell Italia. Movimenti previsti al (*) e tassi di entrata/uscita/variazione Verona ENTRATE USCITE SALDO TOTALE ,7% +4,9% +0,8% INDUSTRIA ,2% +4,1% +0,1% COSTRUZIONI ,7% +3,1% +4,6% COMMERCIO ,7% +4,8% +0,9% ALTRI SERVIZI ,3% +6,5% +0,8% Classi dimensionali 1-9 dipendenti ,5% +6,1% +1,4% dipendenti ,2% +3,1% +1,2% 50 dipendenti e oltre ,5% +5,3% +0,1% Regione Veneto ,3% +4,7% Nord-est ,0% +5,2% ITALIA ,3% +5,4% (*) Valori arrotondati alle decine Fonte: Unioncamere Ministero del Lavoro, Sistema informativo Excelsior, ,6% +0,8% +0,9% 3

5 Il settore industriale in senso stretto prevede di assumere dipendenti, con un saldo rispetto al 2004 di soli 50 dipendenti (+0,1%). Le imprese del settore delle costruzioni è decisamente più dinamico, con entrate, 420 uscite programmate e un saldo di 640 dipendenti (+4,6%). Commercio e altri servizi prevedono saldi pari a +0,9% (290 unità) e +0,8% (+560 unità) rispettivamente, risultati inferiori a quelli registrati nel 2004, quando complessivamente il saldo previsto era pari a unità (+2%). Le assunzioni previste nel 2005 nella provincia di Verona Distribuzione % per settore di attività ALTRI SERVIZI 42,9% (+0,8%) INDUSTRIA 31,5% (+0,1%) COMMERCIO 16,3% (+0,9%) COSTRUZIONI 9,3% (+4,6%) N.B.: tra parentesi è indicato il tasso di variazione, cioè il rapporto fra i saldi occupazionali (entrate di personale dipendente a cui vanno sottratte le relative uscite) e la consistenza di dipendenti al 31 dicembre dell anno precedente. Fonte: Unioncamere Ministero del Lavoro, Sistema informativo Excelsior, 2005 Le imprese con un numero di dipendenti da 1 a 9 prevedono entrate e uscite, con un saldo di 810 unità (+1,4%, in flessione rispetto al +3,1% del 2004). Le imprese con dipendenti prevedono di assumere dipendenti e uscite, con un saldo di 610 dipendenti (pari a + 1,2%, in linea con il dato dello scorso anno, pari a +1,1%) sono le entrate programmate per il 2005 dalle imprese con più di 50 dipendenti, contro uscite. Il saldo di 110 unità provocherà un aumento della base lavorativa dello 0,1% (+0,4% nel 2004). Se il maggior numero delle entrate programmate è da ascrivere all impresa con più di 50 dipendenti, il dato relativo ai saldi tra entrate e uscite evidenzia come, ancora una volta, siano le piccole imprese a trainare la domanda di lavoro nel nostro tessuto provinciale, con un più elevato tasso di crescita (anche se modesto e più contenuto rispetto a quello rilevato nelle precedenti indagini Excelsior). 4

6 Le assunzioni previste nel 2005 nella provincia di Verona Distribuzione % per classe dimensionale 50 DIPENDENTI E OLTRE 43,8% (0,1%) 1-9 DIPENDENTI 36,8% (+1,4%) DIPENDENTI 19,4% (+1,2%) N.B.: tra parentesi è indicato il tasso di variazione, cioè il rapporto fra i saldi occupazionali (entrate di personale dipendente a cui vanno sottratte le relative uscite) e la consistenza di dipendenti al 31 dicembre dell anno precedente. Fonte: Unioncamere Ministero del Lavoro, Sistema informativo Excelsior, Le assunzioni previste per gruppi professionali Delle assunzioni previste per il 2005, una percentuale pari al 17,8% riguarderà dirigenti, impiegati con elevata specializzazione e tecnici. All interno di questo gruppo, prevalgono le assunzioni di professioni tecniche (il 12,4%). Solo un 5% si riferisce a professioni intellettuali e scientifiche altamente specializzate. Il gruppo professionale impiegati esecutivi, addetti alle vendite e servizi alle famiglie incide per il 30,5%, mentre gli operai specializzati e conduttori di impianti e macchine sono richiesti nel 32,2% dei casi. Piuttosto elevata (19,5%, superiore al dato regionale e nazionale, pari al 17,2%) la richiesta di personale non qualificato. Le assunzioni previste nel 2005 nella provincia di Verona Distribuzione % per grandi gruppi professionali Personale non qualificato 19,5% Conduttori di impianti, operatori di macchinari fissi e mobili 16,4% (3) Dirigenti e direttori 0,4% (1) Operai specializzati 15,8% (3) Professioni intellettuali e scientifiche altamente specializzate 5,0% (1) Professioni tecniche 12,4% (1) Professioni esecutive di amministrazione e gestione 10,9% (2) Professioni relative alle vendite e ai servizi per le famiglie 19,6% (2) (1) Gruppo Dirigenti, impiegati con elevata specializzazione e tecnici (17,8% delle assunzioni 2005) (2) Gruppo Impiegati esecutivi, addetti vendite e servizi alle famiglie (30,5% delle assunzioni 2005) (3) Gruppo Operai specializzati e conduttori di impianti e macchine (32,2% delle assunzioni 2005) Fonte: Unioncamere Ministero del Lavoro, Sistema informativo Excelsior,

7 La richiesta di personale non qualificato è maggiore nel settore degli altri servizi (27,1%), mentre gli operai specializzati e conduttori di impianti e macchine saranno assunti per lo più nelle costruzioni (74,4%). Gli impiegati esecutivi, addetti alle vendite e servizi alle famiglie troveranno posto prevalentemente nel commercio (il 42,9% delle assunzioni del settore) e nei servizi (46,6%), mentre dirigenti, impiegati con elevata specializzazione e tecnici saranno assunti nel commercio (25,5%). 3. Da grande farò : le professioni più richieste nella provincia di Verona Per quanto riguarda il gruppo professionale (secondo la classificazione ISCO) dirigenti, impiegati con elevata specializzazione e tecnici (2.040 assunzioni nel 2005), le professioni più richieste sono le seguenti: Tecnici dell amministrazione, della contabilità e affini (340 unità) Agenti di vendita, rappresentanti di commercio e venditori tecnici (180) Addetti agli acquisti (140) Specialisti in amministrazione e contabilità (130) Tecnici di ingegneria elettronica e delle comunicazioni (120) Nel gruppo impiegati esecutivi e addetti alle vendite e ai servizi, (3.500 unità previste), il maggior numero di assunzioni sarà per lo più rivolto a: Addetti alle vendite, commessi e cassieri di negozio (610) Assistenti socio-sanitari presso istituzioni (590) Camerieri, baristi, operatori di mensa e assimilati (540) Impiegati addetti alla contabilità (490) Parrucchieri, barbieri, estetiste e affini (240) Per quanto riguarda il gruppo Operai specializzati e conduttori di impianti e macchine (3.700 unità), le professioni più richieste dalle imprese sono: Conducenti di autocarri pesanti e camion (340) Conduttori di macchine per movimento terra e affini (330) Meccanici e riparatori di macchinari agricoli o industriali (220) Installatori di tubazioni e idraulici (200) Addetti alle macchine utensili: metalli (190) Saldatori e tagliatori (170) Addetti al taglio e all incisione della pietra (150) Il personale non qualificato (2.230 unità) sarà richiesto per lo più per svolgere le seguenti mansioni: Addetti al carico/scarico merci (750) Addetti alle pulizie (540) Manovali industriali e addetti all assemblaggio elementare (450) 6

8 4. Quale contratto? Uno dei dati più significativi, da analizzare e valutare in tutti i suoi aspetti, positivi e non, riguarda l articolazione delle nuove assunzioni per tipo di contratto e la sua evoluzione negli ultimi anni. Vediamo nelle seguenti tabelle come si sono articolate le assunzioni dal 2001 al 2005: Assunzioni previste dalle imprese veronesi (anni ) per tipo di contratto % 20% 40% 60% 80% 100% Altri 6,8 4,1 5,5 3,7 3,5 Apprendistato 7,4 4,7 10,1 6,9 12,1 Tempo determinato 16,0 24,0 16,5 31,2 32,5 CFL (*) 13,0 10,1 7,7 0,0 0,0 tempo indeterminato 56,9 57,0 60,2 58,2 51,9 (*) dal 2004 contratto di inserimento Fonte: Unioncamere Ministero del lavoro, Sistema informativo Excelsior ( ) Diminuisce di oltre sei punti percentuali la disponibilità ad assumere personale con un contratto a tempo indeterminato (51,9% nel 2005), mentre quasi una assunzione su tre sarà a tempo determinato (+1,3% rispetto al 2004). Il contratto di apprendistato raggiunge il 12,1% delle assunzioni (in aumento rispetto all anno precedente), mentre gli altri contratti avranno un peso del 3,5% complessivamente. Analizzando i tipi di contratto utilizzati nei vari macro-settori, si evidenzia come nel commercio siano superiori rispetto al dato medio i contratti a tempo indeterminato (60,1%), mentre il contratto a tempo determinato sia maggiormente presente nell industria (41,1%) e l apprendistato trovi posto prevalentemente nelle costruzioni (25,1%). Per quanto riguarda la classe dimensionale, sono le imprese più piccole (da 1 a 9 dipendenti) che utilizzano maggiormente il contratto a tempo indeterminato (56,2%), mentre la percentuale scende nelle imprese con dipendenti (48,9%) e con più di 50 dipendenti (49,6). Ne consegue che il contratto a tempo determinato viene 7

9 utilizzato meno nelle piccole imprese (18,7%) e più nelle imprese con più di 10 dipendenti (41,6% nelle imprese con dipendenti). L apprendistato è presente nelle imprese con meno di 10 dipendenti, mentre le altre forme prevalgono nelle imprese con più di 50 dipendenti. Una domanda rivolta alle imprese nel questionario chiedeva se nel corso del 2004 le stesse avessero utilizzato personale con contratti temporanei (tempo determinato, apprendisti, lavoratori interinali, collaboratori continuativi o a progetto). I risultati per la provincia di Verona ci dicono che il 46,9% delle imprese hanno utilizzato almeno uno di questi contratti (la percentuale era pari a 44,7% nel 2003). In particolare, il 17,6% delle imprese ha utilizzato dipendenti a tempo determinato (20,3% nel 2003), il 7,9% lavoratori interinali (in diminuzione rispetto al 2003, quando la percentuale era pari al 12,2%), il 14,7% collaboratori continuativi o a progetto (nel 2003, il dato riferito ai collaboratori coordinati e continuativi era del 21,1%), il 27,4% apprendisti (24,4% nel 2003). I dati variano a seconda delle dimensioni aziendali; nelle imprese con più di 50 dipendenti, infatti, i contratti temporanei vengono maggiormente utilizzati: il 66,2% di queste imprese hanno utilizzato personale a tempo determinato, il 42,2% lavoratori interinali, il 46% collaboratori continuativi o a progetto. 5. Quale livello di istruzione e quali indirizzi formativi? I livelli di istruzione richiesti dalle imprese per le nuove assunzioni del 2005 risultano dalla tabella che segue: Totale assunzioni (v.a.) universitario (%) Secondario e postsecondario (%) Istruzione e formazione professionale (%) Scuola dell obbligo (%) (1) Totale (*) ,6 34,7 20,9 35,8 di cui INDUSTRIA E COSTRUZIONI di cui SERVIZI ,2 29,8 18,6 44, ,6 38,1 22,4 29,9 (*) valori arrotondati alle decine (1) Scuola dell obbligo prevista dalla normativa in vigore fino all anno scolastico Fonte: Unioncamere Ministero del Lavoro, Sistema informativo Excelsior, 2005 Per quanto riguarda la qualifica professionale (2.390 nuove assunzioni), gli indirizzi più richiesti sono quello socio-sanitario (580), meccanico (370), amministrativocommerciale (340), turistico-alberghiero (200) e estetisti-parrucchieri (170). 8

10 Gli indirizzi maggiormente indicati dalle imprese per quanto riguarda il livello di istruzione secondario e post-secondario (3.990 unità) sono nell ordine quello amministrativo-commerciale (1.500) e quello meccanico (390), seguiti a distanza dal turistico-alberghiero (150) e da quello elettrotecnico (140). Per il livello universitario (990 unità), le imprese hanno segnalato in particolare l indirizzo economico-statistico (430), quello di ingegneria elettronica e dell informazione (140), di ingegneria industriale (70), sanitario e paramedico (70) e chimico-farmaceutico (60). Excelsior ha inoltre considerato il livello formativo equivalente, determinato dalla combinazione di due fattori: il titolo di studio indicato dalle imprese e l esperienza specifica richiesta al candidato al momento dell assunzione. L idea è che una stessa professione possa basarsi su una competenza complessiva che derivi sia da un percorso di studi istituzionale sia dall esperienza. In questo caso, sommando titolo di studio ed esperienza richiesta, le percentuali sul livello formativo richiesto dalle imprese salgono, arrivando al 10,8% per il livello universitario, al 37,3% per il livello secondario e postsecondario, al 32% per la qualifica professionale. La nota positiva da evidenziare nel 2005, nonostante gli aumenti di personale dipendente siano di modesta entità, riguarda la sempre maggiore richiesta da parte delle imprese di personale diplomato e laureato. La richiesta di lavoratori in possesso del titolo di studio secondario e post-secondario, infatti, aumenta di quasi 200 unità (3.990 le assunzioni previste quest anno a fronte delle del 2004). Anche la richiesta di laureati cresce: i 675 del 2004, pari al 5,3% del totale, saranno 990 nel 2005 (8,6%). 6. Dove lavorare? Le assunzioni per settore Nell INDUSTRIA (4.690 entrate) i settori (talvolta non sufficientemente dettagliati nei risultati provinciali) che in termini assoluti prevedono il maggior numero di nuove assunzioni sono: q costruzioni (1.070 unità); q industrie alimentari, tessile-abbigliamento, carta-stampa, legno (1.070). In questo caso, il dato risulta essere poco significativo, in quanto all interno di questo aggregato i singoli settori sono molto diversi tra loro, con situazione congiunturali e richieste occupazionali alquanto dissimili; q fabbricazione di macchinari industriali ed elettrodomestici (590); q prodotti in metallo, industrie chimiche, plastica, vetro, energia (560); q produzione metalli, leghe ed elementi metallici (460); q macchine elettriche ed elettroniche, mezzi di trasporto (330); q industria del marmo, lavorazione della pietra e produzione materiali edilizi (210). 9

11 Nei SERVIZI (6.780 entrate), i settori trainanti sono: q commercio al dettaglio e all ingrosso; riparazioni (1.870 unità); q credito, assicurazioni e servizi alle imprese (1.350); q sanità, istruzione e altri servizi alle persone (1.310); q trasporti e attività postali (1.040); q alberghi, ristoranti, servizi di ristorazione e servizi turistici (740). Al di là dei valori assoluti delle assunzioni di personale dipendente, un parametro per verificare lo stato di salute dei vari settori è dato dal saldo tra entrate e uscite. Saldi positivi indicano una certa vitalità del settore; le prospettive di crescita in termini occupazionali sono indice di sviluppo dell attività di impresa. Anche in questo caso, i settori presi in considerazione vedono spesso al proprio interno attività non del tutto omogenee tra loro, che non ci permettono di cogliere in pieno le dinamiche e le particolarità che contraddistinguono ogni comparto. Nel settore industriale, i saldi positivi previsti nel 2005 sono, nell ordine, i seguenti: q costruzioni (+ 640 unità, pari a +4,6%); q fabbricazione di macchinari industriali ed elettrodomestici (+250 unità, pari a + 2,1%); q produzione di metalli, leghe ed elementi metallici (+160 unità, pari a +1,7%); q industria del marmo, lavorazione della pietra e produzione di materiali edilizi (+ 90 unità, pari a +1,6%); q prodotti in metallo, industrie chimiche, plastica, vetro, energia (+90 unità, pari a +0,6%); q macchine elettriche ed elettroniche, mezzi di trasporto (+ 50 unità, pari a + 0,5%); q industrie della stampa ed editoria (+20 unità, pari a + 0,4%). I saldi negativi riguardano invece i seguenti settori: q industrie del cuoio e delle calzature (-250 unità, pari ad un saldo del 5,6%); q industrie alimentari, tessile-abbigliamento, carta-stampa, legno (-200 unità, pari a 0,9%); q fabbricazione di mobili (-150 unità, pari a 2,9%). Nei servizi, i saldi positivi previsti nel 2005 dalle imprese riguardano: q sanità, istruzione e altri servizi alle persone (+310, pari ad un saldo del + 2,5%); q commercio al dettaglio e all ingrosso; riparazioni (+ 290, pari a + 0,9%); 10

12 q credito, assicurazioni e servizi alle imprese (+120 unità, pari a + 0,6%); q trasporti e attività postali (+90 unità, pari a + 0,5%); q studi di consulenza amministrativa e legale, studi tecnici e studi medici (+80 unità, pari a + 1,8%). I saldi negativi (peraltro piuttosto contenuti, anche se significativi) si riferiscono ai seguenti settori: q alberghi, ristoranti, servizi di ristorazione e servizi turistici (- 30 unità, pari a - 0,4%); q informatica e telecomunicazioni (-10 unità, pari a 0,2%). 7. Età, esperienza, necessità di formazione Il 17,5% delle assunzioni programmate per il 2005 riguardano giovani fino a 24 anni, il 24,4% la classe di età che va dai 25 ai 29 anni, l 11,2% persone di età compresa tra i 30 e i 34 anni, il 12,8 dipendenti con oltre 35 anni. Per il 34,1% delle assunzioni invece l età non è rilevante. Gli imprenditori veronesi indicano la necessità, per il 50,1% del personale da assumere, di specifica esperienza; per circa la metà di questi, l esperienza è richiesta nello stesso settore. Per il 49,9% delle assunzioni programmate, invece, non si richiede esperienza specifica (ma - per il 21,4% - si richiede almeno una generica esperienza di lavoro). L esperienza è richiesta maggiormente nel settore del commercio (64,9%) e nelle costruzioni (55,8%) Per i neo-assunti, le imprese ritengono che nell 80,2% dei casi sia necessaria una ulteriore formazione post-inserimento, in particolare con affiancamento (72,9%), con corsi interni all azienda (25,4%) e in misura minore con corsi esterni all azienda (14,2%). 8. Professioni difficili Le assunzioni di difficile reperimento, secondo le imprese, sono il 33,7% del totale delle assunzioni. Tale percentuale è superiore al dato complessivo nazionale (32,2%), mentre risulta essere di poco inferiore a quello Veneto (34,4%). Il dato risulta essere più marcato per le imprese con dipendenti e, a livello di macro-settore, nelle costruzioni (oltre la metà delle assunzioni sono considerate tali). Tra i motivi della difficoltà di reperimento, la mancanza della necessaria qualificazione e la ridotta presenza della figura. 11

13 9. Assunzioni stagionali nel 2005 Un considerevole flusso di assunzioni viene garantito anche dal lavoro stagionale. Secondo le previsioni delle imprese, nel corso del 2005 le assunzioni di personale stagionale dovrebbero ammontare a unità (erano quelle previste per il 2004), per oltre l 80% concentrate nella classe dimensionale di impresa con più di 50 addetti (8.410 unità). La maggior parte delle assunzioni stagionali avverrà negli altri servizi, con unità, segue l industria, con stagionali. 10. Lavoratori extracomunitari Le imprese indicano come quota massima di assunzioni di personale extracomunitario un valore pari al 31,3% (mentre a livello nazionale e regionale la percentuale scende rispettivamente al 28,2 e al 30,5%). Il settore che esprime la maggiore propensione ad assumere personale extracomunitario è quindi quello dei servizi, con il 39,2% delle assunzioni massime programmate. 11. Assunzioni part-time per il 2005 Il 16,2% delle assunzioni previste per il 2005 riguarda personale part-time (era il 9,6% nel 2004). Tale percentuale è pari solo al 3% nell industria, mentre è del 6% nelle costruzioni, e raggiunge il 24,6% e il 24,9% rispettivamente nel commercio e negli altri servizi. La percentuale di personale part-time richiesto nel 2005 nella provincia di Verona è superiore sia al dato del Veneto (14,6%), sia al dato nazionale (15,2%). 12. Modalità di selezione del personale Un dato particolarmente interessante che ci fornisce Excelsior ci indica quali sono le modalità e i canali utilizzati per la ricerca e la selezione del personale. Complessivamente le imprese, per selezionare il personale da assumere, si sono indirizzati nel 2004 verso le seguenti modalità 1 : q conoscenza diretta (42,3%) q banche dati interne aziendali (41,9%) q segnalazioni conoscenti/fornitori (41,6%) q quotidiani e stampa specializzata (19,4%) q centri per l impiego (9,3%) q società di lavoro interinale (8,3%) 1 La somma dei valori percentuali relativi alle varie modalità può superare 100 in quanto le imprese potevano indicare più di una modalità. 12

14 q società di selezione, associazioni di categoria (7,3%) q internet (1,3%) q altre modalità (8,8%). Solo il 12,3% delle imprese ha ospitato personale in tirocinio/stage nel corso del La percentuale aumenta nelle imprese con più di 50 dipendenti (48,1%) e si riduce via via nelle imprese di minori dimensioni (il 18,5% nelle imprese con dipendenti e l 8,6% nelle imprese che hanno da 1 a 9 dipendenti). In ogni caso, la percentuale di Verona è superiore al dato nazionale, pari al 9,9%. 13. Motivi di non assunzione Le unità provinciali che prevedono di non assumere nel corso del 2005 raggiungono il 77,7% del totale (contro il 75,4% dello scorso anno): il 74,6% nell industria, il 73,6% nelle costruzioni, l 85,2% nel commercio e il 77,1% negli altri servizi. Il dato è di poco superiore a quello registrato per il Veneto (77,2%) e per l Italia (77,1%). L indagine distingue le unità provinciali che non assumerebbero comunque personale, (il 68,8% del totale) da quelle che assumerebbero con condizioni diverse dalle attuali (l 8,9%). Per la prima categoria di unità provinciali (che non assumerebbero nemmeno se il quadro generale fosse diverso), i motivi di non assunzione sono principalmente i seguenti: > organico al completo o sufficiente (49,9%), > difficoltà e incertezza del mercato (43,8%), Per le unità provinciali che invece assumerebbero, qualora il quadro generale fosse diverso, le condizioni dell assunzione sarebbero per lo più: > minor costo del lavoro (51,1%) > minore pressione fiscale (31,4%), > facilità di reperimento di personale in zona (6,1%) > gestione del personale più flessibile (4,9%). Fonte dei dati: Unioncamere Ministero del Lavoro, Sistema informativo Excelsior, 2005 Analisi e sintesi dei dati a cura del Servizio Studi e Ricerca della Camera di Commercio I.A.A. di Verona 13