E, p.c. Al Sig. Sindaco Al Sig. Direttore Generale

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1 Questo documento viene trasmesso esclusivamente a mezzo (art. 47 Codice Amministrazione Digitale Oggetto: Stadio San Nicola. Determinazioni Al Sig. Presidente del Consiglio Ai Sigg.ri Consiglieri Comunali E, p.c. Al Sig. Sindaco Al Sig. Direttore Generale Facendo seguito alla nota prot. n /2017, relativa all oggetto, si trasmette la proposta presentata dalla F.C. Bari 1908 per la realizzazione di un intervento di ammodernamento e riqualificazione dello Stadio San Nicola, fondata sulla emergente concezione dello stadio moderno polifunzionale, nel quale interagiscono strutture ed impianti destinati ad attività sportive, ricreative, culturali, ricettive e commerciali. Al riguardo si osserva che lo Stadio San Nicola è il più importante impianto sportivo cittadino, realizzato in occasione dei mondiali di calcio del 90 e noto come una delle più interessanti realtà di questo tipo in Italia e nel mondo. La sua notorietà è legata, essenzialmente, al valore estetico-architettonico, essendo stato progettato dal famoso architetto Renzo Piano. Tuttavia, l approccio progettuale, quantunque estremamente apprezzato, è risultato nel tempo di particolare impegno economico e gestionale, poiché dedicato unicamente allo svolgimento di partite calcistiche, con enormi spazi di uso scarsamente flessibile e, per l effetto, inidonei a garantire l auspicata, se non necessaria, polifunzionalità dell impianto. Per tale ragione il Comune di Bari si è trovato ad affrontare, nel tempo, la difficoltà di trovare i finanziamenti per garantire gli ingenti costi di manutenzione, destinati, si ribadisce, ad assicurare la funzionalità di una struttura sicuramente connotata dalla sua scarsa potenzialità di fruizione, quantunque di importante carattere artistico, ai sensi dell art. 20 della L. 633/1941, giusta Decreto del Ministero per i beni e le attività culturali Direzione Generale per l architettura e l arte contemporanea, prot in data Alla luce delle elencate criticità, la riqualificazione dello stadio in un moderno centro multifunzionale per lo sport e gli spettacoli, potrebbe condurre al definitivo superamento delle reiterate ed, ormai, note, problematiche rivenienti dalla sperequazione, costantemente registrata,

2 tra gli elevati costi di conduzione e le ridotte potenzialità di reddito della struttura come allo stato funzionante. La riqualificazione dello stadio nei termini di spazio polifunzionale inserito in un più ampio contesto appare in effetti in linea con i moderni orientamenti che ispirano la costruzione e la gestione dei nuovi stadi in Italia e nel mondo. Difatti dalla disamina di diverse esperienze maturate in Italia, ma più in generale all estero, emerge il principio secondo cui tale genere di struttura, per poter disporre di una valida e solida gestione economica, deve necessariamente disporre di spazi, in grado di accogliere attività complementari ed integrative, rispetto a quella sportivo-ricreativa, poiché funzionali a garantire il massivo e variegato sfruttamento dell impianto, con conseguenti positivi riflessi in termini di utili, non altrimenti raggiungibili con il solo utilizzo per lo svolgimento delle partite di calcio. In tale ottica in Europa è, da tempo, in atto un processo di mutamento del concetto di uso dello stadio, finalizzato a moltiplicarne, sensibilmente, la capacità di fruizione, con la possibilità di integrare l impianto sportivo con attrazioni, quali ristoranti, bar, negozi e musei. A mero titolo di esempio si richiama l attenzione sullo stadio della città di Amsterdam in Olanda, denominato Johan Cruijff ArenA, con i suoi oltre posti, considerato il prototipo del moderno stadio polifunzionale, sull Emirates Stadium, inaugurato nel 2006 ad Ashburton Grove, a nord di Londra, e sull Allianz Arena, anch essa costruita in occasione dei Mondiali del 2006 a Monaco di Baviera. In tutte queste strutture, si riscontra la particolare enfatizzazione dell elemento della polifunzionalità dell impianto, con evidenti positivi riscontri sotto l aspetto economico-gestionale. In Italia la situazione della gestione degli stadi è, sicuramente, più complessa; principalmente perché di epoca più vetusta nella rispettiva costruzione ed obsoleti nella concezione strutturale, ma soprattutto per il mancato, tempestivo, adeguamento ai mutati concetti di gestione. In tale scenario solo lo Juventus Stadium, realizzato dalla Società della Juventus nella città di Torino, sembra coerente con i descritti standard europei, ciò per essere stato ideato, non già come mera sede di eventi calcistici, bensì come struttura multifunzionale, in grado, così, di accogliere attività commerciali, sociali, culturali e ricreative, di più ampio respiro rispetto al limitato uso per esclusivi fini calcistici. Tanto premesso, per una operazione di ammodernamento e riqualificazione dello Stadio San Nicola nell ottica di superamento della vecchia concezione dello stesso, lo strumento giuridico

3 che potrebbe utilizzarsi per la realizzazione di un intervento di tal genere, potrebbe essere quello della finanza di progetto, ovvero sulla modalità che consente alle Pubbliche Amministrazioni di affidare la realizzazione in concessione di lavori pubblici o di pubblica utilità con capitali privati, ponendo a base di gara un progetto di fattibilità, espressamente prevista e disciplinata dall art. 183 del nuovo Codice dei Contratti (D. Lgs. n. 50/2016), come modificato ed integrato dal decreto correttivo. Vi è da rilevare, peraltro, che in materia di stadi, la cd. Finanza di progetto trova una sua specifica regolamentazione nella L. n.147 del , art. 1, commi , che prevede al comma 304 Al fine di consentire, per gli impianti di cui alla lettera c) del presente comma, il più efficace utilizzo, in via non esclusiva, delle risorse del Fondo di cui al comma 303, come integrate dal medesimo comma, nonché di favorire comunque l ammodernamento o la costruzione di impianti sportivi, con particolare riguardo alla sicurezza degli impianti e degli spettatori, attraverso la semplificazione delle procedure amministrative e la previsione di modalità innovative di finanziamento: a) il soggetto che intende realizzare l intervento presenta al comune interessato uno studio di fattibilità, a valere quale progetto preliminare, redatto tenendo conto delle indicazioni di cui all articolo 14 del DPR n. 207/2010 (*), e corredato di un piano economico-finanziario e dell accordo con una o più associazioni o società sportive utilizzatrici in via prevalente. Si rende, quindi, necessario conoscere quale sia l obiettivo che la Amministrazione intenda porsi, per, poi, approfondire lo studio sui possibili strumenti giuridici per perseguire lo stesso, anche attraverso la verifica della compatibilità e utilizzabilità della suddetta disciplina sugli stadi con il nuovo e sopravvenuto codice degli appalti. Del resto, si osserva che sotto il profilo tecnico, la proposta, come rimessa dalla ridetta Società, non presenta il contenuto tipizzato dal richiamato art. 183 del D. Lgs. n. 50/2016 (progetto di fattibilità, bozza di convenzione, piano economico finanziario asseverato, cauzione, ecc.), né sembra conformarsi alla richiamata L. n.147/2013. In particolare sembrerebbe che la Società F.C. Bari 1908 voglia conseguire l obiettivo strategico di potenziamento della fruibilità dello Stadio e delle aree circostanti, individuando, a tal fine, attività complementari compatibili con le caratteristiche funzionali della struttura; ciò per generare nuove, rilevanti entrate, idonee, pertanto, a garantire la copertura degli ingenti costi di manutenzione e conduzione del grande

4 complesso sportivo. Dalla disamina della documentazione, pertanto, si apprezza anche l intento di un propedeutico intervento di riqualificazione urbanistica ed ambientale dell area su cui sorge lo Stadio, mediante la sistemazione delle zone circostanti e la creazione di collegamenti urbani e di completamento delle grandi arterie di scorrimento. Inoltre, l ipotesi progettuale in esame presuppone la definizione delle future modalità gestionali dell impianto sportivo, mediante la predisposizione di un organico piano di fattibilità gestionale, che definisca le attività sportive, spettacolari, culturali, ricreative, commerciali e sociali compatibili con la natura dello stadio, le attività complementari idonee ad essere avviate nelle aree di pertinenza e nelle aree esterne, i possibili rientri economici, le tariffe, i costi di funzionamento e tutti gli aspetti dell organizzazione gestionale. In tale ambito, pertanto, allo stato, dalla suddetta ipotesi può prendersi lo spunto innovativo per verificare se esista la volontà della Amministrazione di promuovere una iniziativa di riqualificazione integrale dell impianto, con l utilizzo dello strumento della finanza di progetto, per la soluzione della grave problematica connessa alla gestione e conservazione di questa complessa struttura sportiva di proprietà comunale. Tanto si rappresenta per opportuna conoscenza del Consiglio comunale affinché nelle sue prerogative di indirizzo politico ne possa determinare il successivo approfondimento della tematica per le definitive determinazioni. Distinti saluti. L Assessore allo Sport Dott. Pietro Petruzzelli Il Direttore di Ripartizione Avv. Marisa Lupelli

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