SISTEMI E SOLUZIONI KERAKOLL

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1 EDIFICI IN CONGLOMERATO CEMENTIZiO ARMATO SISTEMI E SOLUZIONI KERAKOLL CONSOLIDAMENTO E ADEGUAMENTO ANTISISMICO È insieme alla natura che si costruisce il futuro.

2 Premessa Le seguenti indicazioni tecniche non hanno lo scopo di sostituire il lavoro del progettista nell identificare le cause e la qualità del danno, compiti questi demandati e realizzati da professionisti abilitati con l ausilio di adeguate indagini diagnostiche. Esse si propongono piuttosto di essere uno strumento per la messa a punto di un ciclo, corretto e realizzabile, che sia il più semplice e risolutivo possibile, con lo scopo di ripristinare la funzionalità di elementi strutturali e non strutturali, in seguito ad evento sismico. A tale scopo verranno anche identificati e indicati i materiali con cui sarà possibile realizzare gli interventi. Le proposte e le indicazioni di utilizzo dei materiali tengono conto delle destinazioni d uso della struttura stessa e si propongono quindi di essere tecnicamente corrette e realizzabili. Per l esatto impiego dei materiali proposti e per la buona riuscita dell intervento è indispensabile che l applicatore segua scrupolosamente le istruzioni contenute nelle schede tecniche di ogni singolo prodotto. Resta inteso che le presenti informazioni sono di carattere generale e redatte in base alle nostre migliori conoscenze tecniche e applicative. Non potendo tuttavia intervenire direttamente sulle condizioni dei cantieri e sull esecuzione dei lavori, esse rappresentano indicazioni di carattere generale. Sarà cura dell operatore e dei progettisti verificare per ogni singolo caso l idoneità della metodologia riportata. Rimaniamo a Vostra completa disposizione per ogni possibile chiarimento o supporto necessario. Consulenti GreenBuilding KERAKOLL S.p.A.

3 Indice Generale A - B RIPARAZIONE DI FESSURE NELLE STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO PER RIPRISTINI MONOLITICI MEDIANTE L IMPIEGO DI RESINA EPOSSIDICA pag. 06 RIPARAZIONE DI FESSURE NELLE STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO MEDIANTE L IMPIEGO DI STUCCO EPOSSIDICO A SPATOLA pag. 08 RIPRISTINO DI COPRIFERRO DI STRUTTURE IN C.A. MEDIANTE L IMPIEGO DI MALTE CERTIFICATE R4 (malta con alte prestazioni meccaniche) pag. 10 RINFORZO DI STRUTTURA PORTANTE IN C.A. MEDIANTE AUMENTO DELLA SEZIONE pag. 14 RINFORZO DI STRUTTURE IN C.A. MEDIANTE L APPLICAZIONE DI ELEMENTI IN ACCIAIO COME INCAMICIATURA BETON PLAQUÉ pag. 16 RINFORZO A FLESSIONE DI SOLAI IN C.A. pag. 20 INTERVENTO DI COLLEGAMENTO PERIMETRALE A PILASTRI, TRAVI, SOLAI (intervento di antiribaltamento) pag. 22 INTERVENTO CON RETE ELETTROSALDATA PER PREVENIRE ROTTURE FRAGILI NELLE PARTIZIONI pag. 24 FISSAGGIO E ANCORAGGIO DI ELEMENTI METALLICI IN ELEMENTI DI STRUTTURE IN CALCESTRUZZO ARMATO pag. 26 INTERVENTO MEDIANTE INTONACO ARMATO CON RETE IN FIBRA DI VETRO-aramide ANTIALCALINO APPRETTATA PER RINFORZO DI TAMPONATURE E TRAMEZZATURE pag. 28 RIPRISTINO DI LESIONI SU PARAMENTI MURARI IN STRUTTURE INTELAIATE IN C.A. pag. 30 RASATURA ARMATA PER LA CONTINUITà ESTETICA IN PARETI INTERNE MEDIANTE MALTA ORGANICA pag. 32

4 1 INIEZIONI RIPARAZIONE DI FESSURE NELLE STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO PER RIPRISTINI MONOLITICI MEDIANTE L IMPIEGO DI RESINA EPOSSIDICA LINEE GUIDA PER LA RIPARAZIONE E IL RAFFORZAMENTO DI ELEMENTI STRUTTURALI, TAMPONATURE E PARTIZIONI (paragrafi ) RIPARAZIONE DI FESSURE CON RESINA MEDIANTE INIEZIONE (SUPERFICI VERTICALI) 1. Preparazione del supporto e delle attrezzature necessarie. Procedere con la svasatura della lesione mediante flessibile. Provvedere quindi alla pulizia del substrato, eliminando qualsiasi residuo di polvere, grasso, olii e altre sostanze contaminanti con aspiratore. Effettuare successivamente dei fori ai bordi della fessura (diametro max 10 mm), in maniera alternata rispetto alla lesione, tali da intercettare in profondità la lesione stessa con un andamento a 45 rispetto il piano della superficie. L interasse tra un foro e quello successivo non deve superare 20 cm. Nei casi in cui la fessura sia esigua è possibile realizzare il foro direttamente al di sopra dello sviluppo longitudinale della lesione. Procedere poi con l inserimento di idonei tubicini di plastica, i quali verranno fissati al supporto mediante Kerabuild Eco Epobond, adesivo epossidico minerale bicomponente, in pasta, tixotropico, provvisto di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN Con Kerabuild Eco Epobond si provvederà anche alla stuccatura superficiale della lesione. Una volta indurito Kerabuild Eco Epobond, insufflare aria compressa nel sistema per verificare che i fori siano comunicanti e per rimuovere completamente la polvere dall interno della lesione. 2. Ricucitura monolitica. Iniettare KERABUILD EPOFILL con apposita macchina o altro strumento idoneo all applicazione, partendo dall iniettore posto più in basso, al fine di far completamente defluire l aria all interno della fessura dai fori soprastanti; non appena la resina fuoriesce dall iniettore superiore, sigillare quello appena utilizzato per l iniezione e ripetere in sequenza la procedura ripartendo dall iniettore subito successivo, fino alla completa saturazione della fessura. KERABUILD EPOFILL è un sistema epossidico bicomponente, iperfluido, provvisto di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN per prodotti per iniezione. Saturata completamente la lesione in oggetto, rimuovere tutti gli iniettori impiegati e sigillare i fori utilizzati reimpiegando Kerabuild Eco Epobond. RIPARAZIONE DI FESSURE CON RESINA MEDIANTE COLAGGIO (SUPERFICI ORIZZONTALI) Cuciture di lesioni, passanti e non, consolidanti le strutture in c.a., con iniezioni di sistema epossidico bicomponente, iperfluido, provvisto di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN per prodotti per iniezione tipo KERABUILD EPOFILL della Kerakoll S.p.A. da realizzarsi nel seguente modo: a) svasatura della fessura; b) pulitura con aspiratore della superficie trattata; c) stuccatura del perimetro della lesione mediante sistema epossidico minerale bicomponente, in pasta, provvisto di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN tipo KERABUILD ECO EPOBOND della Kerakoll S.p.A. e collocazione di tubetti di iniezione e di sfiato; d) pulitura con aria compressa ad avvenuto indurimento dell adesivo della fessura; e) iniezione di sistema epossidico bicomponente, iperfluido, provvisto di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN per prodotti per iniezione tipo KERABUILD EPOFILL della Kerakoll S.p.A. eseguita a bassa pressione; e) rimozione dei tubicini e sigillatura dei fori mediante sistema epossidico bicomponente in pasta. È inoltre compreso quanto altro occorre per dare il lavoro finito. Cuciture di lesioni, consolidanti le strutture in c.a., con colatura di sistema epossidico bicomponente, iperfluido, provvisto di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN per prodotti per iniezione tipo KERABUILD EPOFILL della Kerakoll S.p.A. da realizzarsi nel seguente modo: a) svasatura della fessura; b) pulitura con aria compressa della fessura e con aspiratore della superficie esterna trattata; c) colatura di sistema epossidico bicomponente, iperfluido, provvisto di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN per prodotti per iniezione tipo KERABUILD EPOFILL della Kerakoll S.p.A.; d) eventuale spolvero con sabbia asciutta del sistema bicomponente quando ancora fresco. È inoltre compreso quanto altro occorre per dare il lavoro finito. INCIDENZA MATERIALI (considerando esclusivamente KERABUILD ECO EPOBOND, KERABUILD EPOFILL) Resa KERABUILD ECO EPOBOND: 1,7 kg/m 2 per mm di spessore Resa KERABUILD EPOFILL: 1,1 kg/dm 3 di fessura da iniettare Nel caso la lesione sia su una superficie orizzontale, la monoliticità potrà essere ripristinata colando per gravità KERABUILD EPOFILL. Procedere, pertanto, con la svasatura della lesione mediante flessibile, per agevolare la penetrazione capillare della resina. Provvedere quindi alla pulizia del substrato, eliminando qualsiasi residuo di polvere, grasso, olii e altre sostanze contaminanti con aria compressa o con operazioni meccaniche. Colare KERABUILD EPOFILL, sistema epossidico bicomponente, iperfluido, provvisto di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN per prodotti per iniezione. Completare l intervento con l eventuale spolvero con quarzo sulla resina ancora fresca, qualora si debba procedere, successivamente, all applicazione di prodotti minerali per rasature o intonaci Esempio di fessura su struttura in c.a., prima della svasatura della stessa. Apertura e svasatura della fessura prima dell applicazione dei tubicini di iniezione e della stuccatura con la pasta epossidica KERABUILD ECO EPOBOND. Iniettori plastici fissati alla struttura in c.a. in prossimità della fessura e stuccatura della stessa mediante KERABUILD ECO EPOBOND, prima dell insufflaggio con aria compressa. Iniezione meccanizzata del sistema bicomponente epossidico KERABUILD EPOFILL. Iniezione manuale del sistema bicomponente epossidico KERABUILD EPOFILL. Sigillatura conclusiva dei tubicini di iniezione a saturazione avvenuta della lesione con il bicomponente epossidico KERABUILD EPOFILL. 6 - Edifici in conglomerato cementizio armato - 1) Iniezioni Edifici in conglomerato cementizio armato - 1) Iniezioni - 7

5 2 STUCCATURA RIPARAZIONE DI FESSURE NELLE STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO MEDIANTE L IMPIEGO DI STUCCO EPOSSIDICO A SPATOLA LINEE GUIDA PER LA RIPARAZIONE E IL RAFFORZAMENTO DI ELEMENTI STRUTTURALI, TAMPONATURE E PARTIZIONI (paragrafo ) 1. Preparazione del fondo e delle attrezzature necessarie. Procedere con la svasatura della lesione mediante flessibile. Provvedere quindi alla pulizia del substrato, eliminando qualsiasi residuo di polvere, grasso, olii e altre sostanze contaminanti con aspiratore. 2. Stuccatura monolitica. La stuccatura della lesione nella struttura in c.a. avverrà mediante Kerabuild Eco Epobond, sistema epossidico minerale bicomponente, in pasta, provvisto di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN Kerabuild Eco Epobond sarà applicato mediante l impiego di spatola metallica. Prevedere un eventuale spolvero con sabbia asciutta sul sistema epossidico quando ancora fresco, qualora si debba procedere, successivamente, all applicazione di prodotti cementizi per rasature o intonaci. Rimuovere, infine, la sabbia non perfettamente ancorata mediante aspirazione. Cuciture di lesioni consolidanti le strutture in c.a., con stuccatura mediante sistema epossidico minerale bicomponente, in pasta, provvisto di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN tipo KERABUILD ECO EPOBOND della Kerakoll S.p.A. da realizzarsi nel seguente modo: a) svasatura della fessura; b) pulizia del supporto mediante aspiratore; c) stuccatura della lesione mediante sistema epossidico minerale bicomponente, in pasta, provvisto di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN tipo KERABUILD ECO EPOBOND della Kerakoll S.p.A.; d) eventuale spolvero con sabbia asciutta del sistema bicomponente quando ancora fresco. È inoltre compreso quanto altro occorre per dare il lavoro finito. INCIDENZA MATERIALI (considerando esclusivamente KERABUILD ECO EPOBOND) Resa KERABUILD ECO EPOBOND: 1,7 kg/m 2 per mm di spessore 8 - Edifici in conglomerato cementizio armato - 2) Stuccatura Edifici in conglomerato cementizio armato - 2) Stuccatura - 9

6 3ARIPRISTINO CON MALTE CERTIFICATE R4 RIPRISTINO DI COPRIFERRO DI STRUTTURE IN C.A. MEDIANTE L IMPIEGO DI MALTE CERTIFICATE R4 (malta con alte prestazioni meccaniche) LINEE GUIDA PER LA RIPARAZIONE E IL RAFFORZAMENTO DI ELEMENTI STRUTTURALI, TAMPONATURE E PARTIZIONI (paragrafi ) RIPRISTINO STRATIFICATO 1. Preparazione dei supporti. Prima di applicare la malta occorre irruvidire il substrato in calcestruzzo (asperità di almeno 5 mm) mediante scarifica meccanica o idrodemolizione, provvedendo all asportazione in profondità dell eventuale calcestruzzo ammalorato; questa asportazione deve proseguire fino al raggiungimento dello strato di calcestruzzo con caratteristiche di buona solidità ed omogeneità, e deve interessare anche ogni altro elemento che possa fungere da falso aggrappo ai successivi trattamenti e/o getti. Successivamente è necessario rimuovere la ruggine dai ferri d armatura, che dovranno essere puliti mediante spazzolatura (manuale o meccanica) o sabbiatura. Si procederà quindi alla pulizia del substrato, eliminando qualsiasi residuo di polvere, grasso, olii e altre sostanze contaminanti con aria compressa o idropulitrice, e alla bagnatura a rifiuto fino ad ottenere un substrato saturo, ma privo di acqua liquida in superficie. Prima di applicare la malta verificare l idoneità della classe di resistenza del calcestruzzo di supporto. Per riporti a spessore su superfici estese si richiede l applicazione di un armatura (rete elettrosaldata o tondino) ancorata al supporto mediante tassellatura. 2. Armatura integrativa. Prevedere, se necessario, adeguata armatura integrativa, sia longitudinale che di contenimento trasversale, opportunamente calcolata e verificata da tecnico professionista abilitato, e ancorata al supporto esistente. Le barre di armatura dovranno essere opportunamente distanziate dal supporto e si dovrà garantire un copriferro minimo di 10 mm. 3. Ricostruzione volumetrica e protezione delle barre di armatura. La ricostruzione volumetrica del calcestruzzo mancante sarà realizzata mediante Kerabuild Eco R4 TIXO, malta tixotropica, a presa normale, provvista di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla EN , Classe R4, previa applicazione di Kerabuild Eco STEEL P, malta passivante per le barre di armatura (applicata in due mani), conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla EN Proceduto alla pulizia del substrato, eliminando qualsiasi residuo di polvere, grasso, olii e altre sostanze contaminanti con aria compressa o idropulitrice, e alla bagnatura a rifiuto fino ad ottenere un substrato saturo, ma privo di acqua liquida in superficie, il ripristino potrà avvenire manualmente (a cazzuola) o mediante macchina spruzzatrice, nel rispetto delle corrette tecniche applicative. L applicazione deve garantire il riempimento di tutte le cavità e l inglobamento dei ferri d armatura nella malta da ripristino. Terminata l applicazione, curare la stagionatura umida delle superfici per almeno 24 ore. RIPRISTINO TRADIZIONALE STRATIFICATO CON MALTE POLIMERO-MODIFICATE Ricostruzione volumetrica del calcestruzzo mediante applicazione a cazzuola o a spruzzo di malta cementizia premiscelata, tixotropica, fibrorinforzata e a ritiro compensato, provvista di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN , per malte strutturali di Classe R4 di tipo CC e PCC tipo KERABUILD ECO R4 TIXO di Kerakoll S.p.A. previa scarifica, pulizia delle superfici esistenti e bagnatura a rifiuto; pre-trattamento passivante dei ferri esistenti mediante malta ad azione protettiva attiva/passiva, cementizia monocomponente, tixotropica, provvista di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN tipo KERABUILD ECO STEEL P di Kerakoll S.p.A. Rasatura successiva mediante applicazione a spatola di malta minerale eco-compatibile, per rasature a durabilità garantita di elementi in calcestruzzo della compagnia Kerakoll, provvista di marcatura CE, GreenBuilding Rating Eco 3 e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN , per malte di Classe R2 di tipo CC e PCC tipo KERABUILD ECO R2 FINISH di Kerakoll S.p.A. Protezione finale delle nuove malte mediante applicazione a pennello, rullo o airless di pittura acrilica elastomerica, provvista di marcatura CE, conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla EN rivestimenti (C) di classe A3 (crack-bridging statico secondo EN ) tipo KERAKOVER ECO ACRILEX FLEX di Kerakoll S.p.A. È compreso quanto occorre per dare il lavoro finito. INCIDENZA MATERIALI Resa KERABUILD ECO STEEL P: 150 g/m (ipotizz. tondino Ø10 e uno spessore di 1,5 mm) Resa KERABUILD ECO R4 TIXO: 17,5 kg/m 2 per cm di spessore (ipotizz. 4 cm di spessore: 70 kg/m 2 di KERABUILD ECO R4 TIXO) Resa KERABUILD ECO R2 FINISH: 1,5 kg/m 2 per mm di spessore (ipotizz. 3 mm di spessore: 4,5 kg/m 2 di KERABUILD ECO R2 FINISH) Resa KERAKOVER ECO ACRILEX PRIMER: 0,1 0,15 l /m 2 Resa KERAKOVER ECO ACRILEX FLEX: 0,3 0,35 l /m 2 per 2 mani 4. Rasatura. La realizzazione di una eventuale rasatura regolarizzante avverrà mediante l applicazione di Kerabuild Eco R2 FINISH, malta tixotropica a granulometria fine, applicata manualmente (con spatola di acciaio) in spessori non inferiori a 2 mm e non superiori a 3 mm. 5. Protezione e decorazione. Proteggere e decorare le superfici mediante KeraKOVER ECO ACRILEX FLEX, pittura elastomerica conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN per la protezione delle superfici Preparazione dei supporti. Applicazione di KERABUILD ECO STEEL P. Ricostruzione con KERABUILD ECO R4 TIXO. Protezione con KERAKOVER ECO ACRILEX FLEX Edifici in conglomerato cementizio armato - 3A) Ripristino con malte certificate R4 Edifici in conglomerato cementizio armato - 3A) Ripristino con malte certificate R4-11

7 3BRIPRISTINO CON MALTE CERTIFICATE R4 RIPRISTINO DI COPRIFERRO DI STRUTTURE IN C.A. MEDIANTE L IMPIEGO DI MALTE CERTIFICATE R4 (malta con alte prestazioni meccaniche) LINEE GUIDA PER LA RIPARAZIONE E IL RAFFORZAMENTO DI ELEMENTI STRUTTURALI, TAMPONATURE E PARTIZIONI (paragrafi ) RIPRISTINO MONOLITICO 1. Preparazione dei supporti. Prima di applicare la malta occorre irruvidire il substrato in calcestruzzo (asperità di almeno 5 mm) mediante scarifica meccanica o idrodemolizione, provvedendo all asportazione in profondità dell eventuale calcestruzzo ammalorato; questa asportazione deve proseguire fino al raggiungimento dello strato di calcestruzzo con caratteristiche di buona solidità ed omogeneità, e deve interessare anche ogni altro elemento che possa fungere da falso aggrappo ai successivi trattamenti e/o getti. Successivamente è necessario rimuovere la ruggine dai ferri d armatura, che dovranno essere puliti mediante spazzolatura (manuale o meccanica) o sabbiatura. Si procederà quindi alla pulizia del substrato, eliminando qualsiasi residuo di polvere, grasso, olii e altre sostanze contaminanti con aria compressa o idropulitrice, e alla bagnatura a rifiuto fino ad ottenere un substrato saturo, ma privo di acqua liquida in superficie. Prima di applicare la malta verificare l idoneità della classe di resistenza del calcestruzzo di supporto. Per riporti a spessore su superfici estese si richiede l applicazione di un armatura (rete elettrosaldata o tondino) ancorata al supporto mediante tassellatura. 2. Armatura integrativa. Prevedere, se necessario, adeguata armatura integrativa, sia longitudinale che di contenimento trasversale, opportunamente calcolata e verificata da tecnico professionista abilitato, e ancorata al supporto esistente. Le barre di armatura dovranno essere opportunamente distanziate dal supporto e si dovrà garantire un copriferro minimo di 10 mm. 3. Ricostruzione volumetrica e protezione delle barre di armatura. La protezione dei ferri, la ricostruzione volumetrica del calcestruzzo mancante e l eventuale rasatura saranno realizzate mediante GEOLITE, geomalta minerale certificata, ecocompatibile, tixotropica, a presa normale (80 min.), a base di geolegante e zirconia a reazione cristallina, a bassissimo contenuto di polimeri petrolchimici ed esente da fibre organiche, specifica per la passivazione, il ripristino, la rasatura e la protezione monolitica a durabilità garantita di strutture in calcestruzzo, GreenBuilding Rating Eco 3, provvista di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN , dalla EN , Classe R4, e dalla EN Per velocizzare e modulare i tempi di presa della geomalta è possibile miscelare GEOLITE con GEOLITE 40. Proceduto alla pulizia del substrato, eliminando qualsiasi residuo di polvere, grasso, olii e altre sostanze contaminanti con aria compressa o idropulitrice, e alla bagnatura a rifiuto fino ad ottenere un substrato saturo, ma privo di acqua liquida in superficie, il ripristino potrà avvenire manualmente (a cazzuola) o mediante macchina spruzzatrice, nel rispetto delle corrette tecniche applicative. L applicazione deve garantire il riempimento di tutte le cavità e l inglobamento dei ferri d armatura nella malta da ripristino. Terminata l applicazione si procederà alla staggiatura e alla rifinitura con frattazzo di spugna, curando la stagionatura umida delle superfici per almeno 24 ore. RIPRISTINO INNOVATIVO MONOLITICO CON GEOMALTA. Protezione delle barre di armatura, ricostruzione volumetrica monolitica del calcestruzzo e successiva rasatura mediante applicazione a cazzuola o a spruzzo di geomalta minerale certificata, eco-compatibile, tixotropica, a presa normale (80 min.), a base di geolegante e zirconia a reazione cristallina, a bassissimo contenuto di polimeri petrolchimici ed esente da fibre organiche, specifica per la passivazione, il ripristino, la rasatura e la protezione monolitica a durabilità garantita di strutture in calcestruzzo, GreenBuilding Rating Eco 3, provvista di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN per la passivazione delle barre di armatura, dalla EN , Classe R4, per la ricostruzione volumetrica e la rasatura e dalla EN per la protezione delle superfici tipo GEOLITE di Kerakoll S.p.A. previa scarifica, pulizia delle superfici esistenti e bagnatura a rifiuto. Protezione e decorazione monolitica finale delle nuove geomalte mediante applicazione a pennello, rullo o airless di geopittura minerale certificata, eco-compatibile, a base di microparticelle geoattive di silicato, specifica per la rigenerazione e la protezione monolitica a durabilità garantita di calcestruzzi, GreenBuilding Rating Eco 3, provvista di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN per la protezione delle superfici tipo GEOLITE MICROSILICATO di Kerakoll S.p.A. È compreso quanto occorre per dare il lavoro finito. INCIDENZA MATERIALI Resa GEOLITE : 17 kg/m 2 per cm di spessore (ipot. 4 cm di spessore: 68 kg/m 2 di GEOLITE ) Resa GEOLITE MICROSILICATO: 0,35 l /m 2 per 2 mani 4. Protezione e decorazione. Proteggere e decorare le superfici mediante GEOLITE MICROSILICATO, geopittura conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN per la protezione delle superfici Preparazione dei supporti. Applicazione di GEOLITE. Rasatura delle superfici con GEOLITE. Protezione con GEOLITE MICROSILICATO Edifici in conglomerato cementizio armato - 3B) Ripristino con malte certificate R4 Edifici in conglomerato cementizio armato - 3B) Ripristino con malte certificate R4-13

8 4 CAMICIATURA COLLABORANTE RINFORZO DI STRUTTURA PORTANTE IN C.A. MEDIANTE AUMENTO DELLA SEZIONE LINEE GUIDA PER LA RIPARAZIONE E IL RAFFORZAMENTO DI ELEMENTI STRUTTURALI, TAMPONATURE E PARTIZIONI (paragrafi ) 1. Preparazione dei supporti. Prima di applicare la malta occorre irruvidire il substrato in calcestruzzo (asperità di almeno 5 mm) mediante scarifica meccanica o idrodemolizione, provvedendo all asportazione in profondità dell eventuale calcestruzzo ammalorato; l asportazione del calcestruzzo ammalorato deve proseguire fino al raggiungimento dello strato di calcestruzzo con caratteristiche di buona solidità ed omogeneità e deve interessare anche ogni altro elemento che possa fungere da falso aggrappo ai successivi trattamenti e/o getti. Successivamente è necessario rimuovere la ruggine dai ferri d armatura, che dovranno essere puliti mediante spazzolatura (manuale o meccanica) o sabbiatura. Si procederà quindi alla pulizia del substrato, eliminando qualsiasi residuo di polvere, grasso, olii e altre sostanze contaminanti con aria compressa o idropulitrice, e alla bagnatura a rifiuto fino ad ottenere un substrato saturo, ma privo di acqua liquida in superficie. Prima di applicare la malta verificare l idoneità della classe di resistenza del calcestruzzo di supporto. Per riporti a spessore su superfici estese si richiede l applicazione di un armatura (rete elettrosaldata o tondino) ancorata al supporto mediante tassellatura. 2. Armatura integrativa. Prevedere adeguata armatura integrativa, sia longitudinale che di contenimento trasversale, opportunamente calcolata e verificata da tecnico professionista abilitato, e ancorata al supporto esistente. Le barre di armatura dovranno essere opportunamente distanziate dal supporto e si dovrà garantire un copriferro minimo di 10 mm. 3. Realizzazione del rinforzo collaborante. L aumento della sezione resistente dell elemento strutturale in questione sarà realizzato mediante GEOLITE MAGMA, geomalta minerale certificata, eco-compatibile, colabile, a presa normale (60 min.), a base di geolegante a reazione cristallina, a bassissimo contenuto di polimeri petrolchimici ed esente da fibre organiche, specifica per la passivazione, il ripristino e il consolidamento monolitico a durabilità garantita di strutture in calcestruzzo e l ancoraggio di elementi metallici, GreenBuilding Rating Eco 5, provvista di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN , dalla EN , Classe R4, e dalla EN Provveduto alla preparazione del fondo e al posizionamento dell idonea armatura metallica (come descritto), l applicazione di GEOLITE MAGMA avverrà per colaggio (a mano o a macchina) in casseri sigillati e trattati con disarmante, favorendo la fuoriuscita dell aria, in spessori non inferiori a 10 mm, nel rispetto delle corrette tecniche applicative. Per spessori superiori a 60 mm (fino a ca. 100 mm), confezionare un betoncino aggiungendo KERABUILD GHIAIA 6-10 nella misura del 30% sul peso di GEOLITE MAGMA. Curare la stagionatura umida delle superfici nelle prime 24 ore. RINGROSSO MONOLITICO MEDIANTE AUMENTO DELLA SEZIONE CON GEOMALTA Rinforzo monolitico di elementi strutturali in c.a. mediante getto entro cassero di geomalta minerale certificata, eco-compatibile, colabile, a presa normale (60 min.), a base di geolegante a reazione cristallina, a bassissimo contenuto di polimeri petrolchimici ed esente da fibre organiche, specifica per la passivazione, il ripristino e il consolidamento monolitico a durabilità garantita di strutture in calcestruzzo e l ancoraggio di elementi metallici, GreenBuilding Rating Eco 5, provvista di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN per la passivazione delle barre di armatura, dalla EN , Classe R4, per la ricostruzione volumetrica e il consolidamento e dalla EN per l ancoraggio tipo GEOLITE MAGMA di Kerakoll S.p.A. previa scarifica, pulizia delle superfici esistenti e bagnatura a rifiuto; integrazione di idonea armatura metallica opportunamente ancorata e distanziata dalla struttura esistente. Protezione e decorazione monolitica finale delle nuove geomalte mediante applicazione a pennello, rullo o airless di geopittura minerale certificata, eco-compatibile, a base di microparticelle geoattive di silicato, specifica per la rigenerazione e la protezione monolitica a durabilità garantita di calcestruzzi, GreenBuilding Rating Eco 3, provvista di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN per la protezione delle superfici tipo GEOLITE MICROSILICATO di Kerakoll S.p.A. È compreso quanto occorre per dare il lavoro finito. INCIDENZA MATERIALI Resa GEOLITE MAGMA: 20 kg/m 2 per cm di spessore (ipotizz. 6 cm di spessore: 120 kg/m 2 di GEOLITE MAGMA) Resa GEOLITE MICROSILICATO: 0,35 l /m 2 per 2 mani 4. Protezione e decorazione. Proteggere e decorare le superfici mediante GEOLITE MICROSILICATO, geopittura conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN per la protezione delle superfici Preparazione dei supporti. Armature integrative. Posizionamento dei casseri. Getto di GEOLITE MAGMA. 5 6 Scasseratura dei nuovi getti. Protezione con GEOLITE MICROSILICATO Edifici in conglomerato cementizio armato - 4) Camiciatura collaborante Edifici in conglomerato cementizio armato - 4) Camiciatura collaborante - 15

9 RINFORZO DI STRUTTURE 5AIN BETON PLAQUÈ RINFORZO DI STRUTTURE IN C.A. MEDIANTE L APPLICAZIONE DI ELEMENTI IN ACCIAIO COME INCAMICIATURA BETON PLAQUÉ LINEE GUIDA PER LA RIPARAZIONE E IL RAFFORZAMENTO DI ELEMENTI STRUTTURALI, TAMPONATURE E PARTIZIONI (paragrafi 3.1.4) INCAMICIATURA IN ACCIAIO MEDIANTE INCOLLAGGIO 1. Preparazione del supporto. Ogni operazione che sarà descritta nei paragrafi successivi non potrà prescindere da un attenta analisi del supporto esistente su cui andranno applicati i rinforzi metallici: potrà essere necessaria, infatti, una ricucitura di eventuali lesioni, un ripristino del copriferro mancante, un aumento della sezione esistente; per tali approfondimenti si rimanda ai capitoli precedenti. Nel caso si procedesse all impiego di malte o comunque prodotti di ripristino della linea GEOLITE che necessitano di bagnatura, si dovrà necessariamente attendere l avvenuta e perfetta stagionatura dei supporti prima di procedere con l applicazione dei rinforzi in acciaio. 2. Rinforzo monolitico. Preparato il supporto e proceduto alla pulizia dello stesso al fine di asportare ogni parte incoerente, provvedere alla sabbiatura a metallo bianco delle lastre in acciaio preforate, che saranno poste in opera come elementi di rinforzo. Realizzare nella struttura in c.a. dei fori per l inserimento della tassellatura metallica (connettori). Procedere pertanto con l applicazione, mediante spatola metallica, di stucco epossidico minerale a consistenza tixotropica denominato KERABUILD ECO EPOBOND, sistema epossidico minerale bicomponente per incollaggi strutturali, in pasta, provvisto di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN , sia sugli elementi in acciaio che sul supporto in c.a. dove andranno posizionate (con la duplice funzione di regolarizzazione e di incollaggio). Quindi si effettuerà il posizionamento dei rinforzi in acciaio sulla struttura in c.a., provvedendo anche al fissaggio dei tasselli meccanici di ancoraggio (connettori). Eliminare l eccesso di stucco epossidico che fuoriesce dai bordi. Gli elementi metallici appena posti in opera dovranno essere tenuti puntellati per almeno 24 ore. Realizzazione di rinforzo di struttura in c.a. mediante incamiciatura in acciaio, Beton Plaqué (con incollaggio). Il rinforzo di strutture in c.a. mediante incamiciatura in acciaio prevede le seguenti lavorazioni: a) preparazione idonea del supporto (a discrezione del progettista), mediante lavorazioni non comprese nella presente voce; b) sabbiatura a metallo bianco delle lastre in acciaio preforate; c) realizzazione nella struttura in c.a. di fori per l inserimento della tassellatura metallica; d) applicazione, mediante spatola metallica, di sistema epossidico minerale bicomponente per incollaggi strutturali, in pasta, provvisto di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN tipo KERABUILD ECO EPOBOND della Kerakoll S.p.A. sia sulle lastre in acciaio che sul supporto in c.a.; e) posizionamento delle lastre in acciaio sulla struttura in c.a. e fissaggio dei tasselli meccanici di ancoraggio; f) eliminare l eccesso di stucco epossidico fuoriuscente dai bordi; g) puntellare per almeno 24 ore le lastre metalliche appena poste in opera. È inoltre compreso quanto altro occorre per dare il lavoro finito. INCIDENZA MATERIALI Resa KERABUILD ECO EPOBOND: 1,7 kg/m 2 per mm di spessore N.B.: il rinforzo di strutture in c.a. mediante incamiciatura con profilati in acciaio richiede un dimensionamento da parte di un progettista incaricato per verificare dimensioni, sezioni, spessori, passi degli elementi metallici considerati, sulla base delle strutture esistenti, dei carichi agenti e del livello di sicurezza da ottenere. Nel caso in cui si debba procedere con il rafforzamento locale di strutture in c.a. per carichi verticali, seguire le seguenti indicazioni: a) RINFORZO A FLESSIONE DI SOLAI IN C.A.: disporre all intradosso dell elemento una lastra metallica di opportuno spessore (tipicamente 4-8 mm), fissata al supporto in c.a. anche con ancoraggi meccanici; b) RINFORZO A TAGLIO DI TRAVI IN C.A.: disporre le lastre metalliche di opportuno spessore secondo la direzione parallela alle staffe metalliche interne, estese per la maggiore lunghezza possibile sulla superficie laterale della trave; c) RINFORZO A FLESSIONE DI SOLAI IN C.A.: disporre all intradosso dell elemento (travetto) una lastra metallica di opportuno spessore (tipicamente 4-5 mm), fissata al supporto in c.a. anche con ancoraggi meccanici, avendo cura di posizionare gli ancoraggi senza tagliare i ferri di armatura ovvero i trefoli nel caso di solai parzialmente prefabbricati (travetti in c.a.p.) Eventuale preparazione e riparazione della struttura in c.a. secondo le indicazioni del progettista. Applicazione di KERABUILD ECO EPOBOND sulla lastra in acciaio, sabbiata a metallo bianco, adesivo che verrà applicato anche nel supporto in calcestruzzo. Posa in opera dei rinforzi in acciaio. 4 Puntellamento degli elementi metallici per consentire una migliore adesione ai supporti esistenti Edifici in conglomerato cementizio armato - 5A) Rinforzo di strutture in Beton Plaqué Edifici in conglomerato cementizio armato - 5A) Rinforzo di strutture in Beton Plaqué - 17

10 RINFORZO DI STRUTTURE 5BIN BETON PLAQUÈ RINFORZO DI STRUTTURE IN C.A. MEDIANTE L APPLICAZIONE DI ELEMENTI IN ACCIAIO COME INCAMICIATURA BETON PLAQUÉ LINEE GUIDA PER LA RIPARAZIONE E IL RAFFORZAMENTO DI ELEMENTI STRUTTURALI, TAMPONATURE E PARTIZIONI (paragrafi 3.1.4) INCAMICIATURA IN ACCIAIO MEDIANTE INIEZIONE 1. Preparazione del supporto. Ogni operazione che sarà descritta nei paragrafi successivi non potrà prescindere da un attenta analisi del supporto esistente su cui andranno applicati i rinforzi metallici: potrà essere necessario, infatti, una ricucitura di eventuali lesioni, un ripristino del copriferro mancante, un aumento della sezione esistente; per tali approfondimenti si rimanda ai capitoli precedenti. Nel caso si procedesse all impiego di malte o comunque prodotti di ripristino della linea GEOLITE che necessitano di bagnatura, si dovrà necessariamente attendere l avvenuta e perfetta stagionatura dei supporti prima di procedere con l applicazione dei rinforzi in acciaio. 2. Rinforzo monolitico. Preparato il supporto e proceduto alla pulizia dello stesso al fine di asportare ogni parte incoerente, provvedere alla sabbiatura a metallo bianco delle lastre in acciaio preforate, che saranno poste in opera come elementi di rinforzo. Realizzare nella struttura in c.a. dei fori per l inserimento della tassellatura metallica (connettori). Procedere pertanto al posizionamento dei profilati e delle lastre in acciaio, adeguatamente distanziate dal supporto in c.a. e fissarle in maniera idonea mediante tassellatura meccanica. Laddove se ne presenti la necessità, effettuare delle unioni saldate di collegamento tra i vari elementi metallici coinvolti. Posizionare, quindi, dei tubetti di iniezione e di sfiato e provvedere alla sigillatura continua dei bordi dei profilati, mediante l applicazione di KERABUILD ECO EPOBOND, sistema epossidico minerale bicomponente per incollaggi strutturali, in pasta, provvisto di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN , con lo scopo di creare un cordone continuo a perfetta tenuta della resina epossidica che verrà iniettata. Provvedere, pertanto, all esecuzione delle iniezioni a bassa pressione di KERABUILD EPOFILL, sistema epossidico bicomponente, iperfluido, provvisto di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN per prodotti per iniezione. Realizzazione di rinforzo di struttura in c.a. mediante incamiciatura in acciaio, Beton Plaqué (con iniezione). Il rinforzo di strutture in c.a. mediante incamiciatura in acciaio prevede le seguenti lavorazioni: a) preparazione idonea del supporto (a discrezione del progettista), mediante lavorazioni non comprese nella presente voce; b) sabbiatura a metallo bianco delle lastre in acciaio preforate; c) realizzazione nella struttura in c.a. di fori per l inserimento della tassellatura metallica; d) posizionamento dei profilati e delle lastre in acciaio, adeguatamente distanziate dal supporto in c.a. e fissati in maniera idonea mediante tassellatura meccanica; e) eventuale realizzazione di unioni saldate di collegamento tra gli elementi metallici; f) posizionamento di tubetti di iniezione e di sfiato e sigillatura continua dei bordi dei profilati e di tutti gli elementi metallici presenti, mediante applicazione di sistema epossidico minerale bicomponente per incollaggi strutturali, in pasta, provvisto di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN tipo KERABUILD ECO EPOBOND della Kerakoll S.p.A. con lo scopo di creare un cordone continuo a perfetta tenuta della resina epossidica che verrà iniettata. Eliminare mediante spatola metallica l eventuale stucco epossidico in eccesso; g) iniezione a bassa pressione di sistema epossidico bicomponente, iperfluido, provvisto di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN per prodotti per iniezione tipo KERABUILD EPOFILL della Kerakoll S.p.A. È inoltre compreso quanto altro occorre per dare il lavoro finito. INCIDENZA MATERIALI (considerando esclusivamente KERABUILD ECO EPOBOND, KERABUILD EPOFILL) Resa KERABUILD ECO EPOBOND: 1,7 kg/m 2 per mm di spessore Resa KERABUILD EPOFILL: 1,1 kg/dm 3 di fessura da iniettare N.B.: il rinforzo di strutture in c.a. mediante incamiciatura con profilati in acciaio richiede un dimensionamento da parte di un progettista incaricato per verificare dimensioni, sezioni, spessori, passi degli elementi metallici considerati, sulla base delle strutture esistenti, dei carichi agenti e del livello di sicurezza da ottenere. Nel caso in cui si debba procedere con il rafforzamento locale di strutture in c.a. per carichi verticali, seguire le seguenti indicazioni: a) RINFORZO A FLESSIONE DI SOLAI IN C.A.: disporre all intradosso dell elemento una lastra metallica di opportuno spessore (tipicamente 4-8 mm), fissata al supporto in c.a. anche con ancoraggi meccanici; b) RINFORZO A TAGLIO DI TRAVI IN C.A.: disporre le lastre metalliche di opportuno spessore secondo la direzione parallela alle staffe metalliche interne, estese per la maggiore lunghezza possibile sulla superficie laterale della trave; c) RINFORZO A FLESSIONE DI SOLAI IN C.A.: disporre all intradosso dell elemento (travetto) una lastra metallica di opportuno spessore (tipicamente 4-5 mm), fissata al supporto in c.a. anche con ancoraggi meccanici, avendo cura di posizionare gli ancoraggi senza tagliare i ferri di armatura ovvero i trefoli nel caso di solai parzialmente prefabbricati (travetti in c.a.p.). 1 2 Esempio di placcatura collaborante in acciaio. Ricostruzione Volumetrica dell elemento ristrutturale con GEOLITE Edifici in conglomerato cementizio armato - 5B) Rinforzo di strutture in Beton Plaqué Edifici in conglomerato cementizio armato - 5B) Rinforzo di strutture in Beton Plaqué - 19

11 6 RINFORZO COLLABORANTE RINFORZO A FLESSIONE DI SOLAI IN C.A. LINEE GUIDA PER LA RIPARAZIONE E IL RAFFORZAMENTO DI ELEMENTI STRUTTURALI, TAMPONATURE E PARTIZIONI (paragrafi ) È necessario, spesso, in fase di progettazione, prevedere che l intervento complessivo per il rinforzo a flessione del solaio in c.a. non sia limitato esclusivamente alla fase descritta nella relazione precedente (rinforzo con integrazione dell armatura tesa all intradosso mediante il fissaggio di elementi metallici) o all applicazione, sempre all intradosso, di materiali compositi. Infatti, si potrebbe avere anche la necessità di intervenire, in aggiunta a quanto descritto, agendo all estradosso (integrazione della soletta originaria), come descritto di seguito. 1. Preparazione del supporto. Eseguito il rinforzo intradossale dei travetti in c.a. del solaio (come descritto in altra relazione), previa puntellatura del solaio in oggetto, provvedere alla rimozione di eventuali pavimentazioni e massetti originari; asportare in profondità l eventuale calcestruzzo ammalorato della soletta esistente in c.a., mediante idroscarifica e/o sabbiatura. L asportazione del calcestruzzo ammalorato deve proseguire fino al raggiungimento dello strato di calcestruzzo con caratteristiche di buona solidità ed omogeneità, e deve interessare anche ogni altro elemento che possa fungere da falso aggrappo ai successivi trattamenti e/o getti, avendo cura di conservare in opera la puntellatura del solaio oggetto di intervento. Nel caso in cui non sia presente calcestruzzo ammalorato, provvedere esclusivamente ad irruvidire il substrato in calcestruzzo (asperità di almeno 5 mm) mediante scarifica meccanica o idrodemolizione. Successivamente è necessario rimuovere la ruggine da eventuali ferri d armatura, che dovranno essere puliti mediante spazzolatura (manuale o meccanica) o sabbiatura. Si procederà quindi alla pulizia del substrato, eliminando qualsiasi residuo di polvere, grasso, olii e altre sostanze contaminanti con aria compressa o idropulitrice. Prima di applicare la malta verificare l idoneità della classe di resistenza del calcestruzzo di supporto. 2. Armatura integrativa di collaborazione. Prevedere adeguata rete metallica integrativa, opportunamente calcolata e verificata da tecnico professionista abilitato (si ipotizza una maglia 15x15 cm in tondini di acciaio del tipo ad aderenza migliorata filo 6 mm), opportunamente ancorata al supporto esistente, stabile e resistente, mediante idonei ancoranti disposti con interasse prestabilito. È necessario che la rete sia opportunamente distanziata dal supporto, a circa metà dello spessore del riporto di malta. La rete integrativa sarà estesa all intero ambito dell area dell intervento. 3. Realizzazione del nuovo strato monolitico collaborante. L aumento di sezione resistente del solaio mediante ringrosso estradossale sarà realizzato con il colaggio di GEOLITE MAGMA, geomalta minerale certificata, eco-compatibile, colabile, a presa normale (60 min.), a base di geolegante a reazione cristallina, a bassissimo contenuto di polimeri petrolchimici ed esente da fibre organiche, specifica per la passivazione, il ripristino e il consolidamento monolitico a durabilità garantita di strutture in calcestruzzo e l ancoraggio di elementi metallici, GreenBuilding Rating Eco 5, provvista di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN per la passivazione delle barre di armatura, dalla EN , Classe R4, per la ricostruzione volumetrica e il consolidamento e dalla EN per l ancoraggio. Applicare preventivamente GEOLITE BASE a spruzzo, pennello o rullo a rifiuto; GEOLITE BASE è un promotore di cristallizzazione fra il sottofondo e la successiva geomalta GEOLITE MAGMA. (sovrapplicare la geomalta dopo 1 ora e non oltre le 8 ore). Con GEOLITE MAGMA sarà possibile raggiungere importanti prestazioni meccaniche anche mediante l impiego di bassi spessori. La nuova soletta avrà uno spessore non inferiore a 4 cm. L applicazione di GEOLITE MAGMA potrà avvenire per colaggio in spessori non superiori a 60 mm. Per applicazioni che prevedono spessori superiori a 60 mm confezionare un betoncino, aggiungendo KERABUILD GHIAIA 6-10 nella misura del 30% sul peso di GEOLITE MAGMA. Curare la stagionatura umida delle superfici nelle prime 24 ore. Ad avvenuta stagionatura del nuovo getto, rimuovere i puntelli sottostanti precedentemente posizionati. Rinforzo estradossale di solaio in c.a. mediante applicazione per colaggio di geomalta minerale certificata, eco-compatibile, colabile, a presa normale (60 min.), a base di geolegante a reazione cristallina, a bassissimo contenuto di polimeri petrolchimici ed esente da fibre organiche, specifica per la passivazione, il ripristino e il consolidamento monolitico a durabilità garantita di strutture in calcestruzzo e l ancoraggio di elementi metallici, GreenBuilding Rating Eco 5, provvista di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN per la passivazione delle barre di armatura, dalla EN , Classe R4, per la ricostruzione volumetrica e il consolidamento e dalla EN per l ancoraggio tipo GEOLITE MAGMA di Kerakoll S.p.A. previa demolizione e asportazione di pavimentazioni e massetti esistenti, eventuale asportazione del calcestruzzo ammalorato mediante idroscarifica e pulizia delle superfici esistenti; integrazione dell armatura esistente mediante idonea rete d acciaio elettrosaldata opportunamente ancorata e distanziate dalla struttura esistente; trattamento del fondo mediante preparatore certificato eco-compatibile all acqua, monocomponente, specifico per la riduzione degli assorbimenti e la naturale cristallizzazione e adesione monolitica della geomalta al substrato, GreenBuilding Rating Eco 5 tipo GEOLITE BASE di Kerakoll S.p.A. (il getto della successiva geomalta andrà realizzato dopo 1 ora ed entro le 8 ore).il tutto è eseguito previa puntellatura del campo di solaio in oggetto. È compreso quanto occorre per dare il lavoro finito. INCIDENZA MATERIALI (considerando esclusivamente GEOLITE BASE e GEOLITE MAGMA) Resa GEOLITE BASE: 0,4 kg/m 2 Resa GEOLITE MAGMA: 20 kg/m 2 per cm di spessore (ipotizz. 5 cm di spessore: 100 kg/m 2 di GEOLITE MAGMA) Rinforzo collaborante solaio. Fissaggio armatura aggiuntiva e getto di GEOLITE MAGMA. Battitura superficiale del getto Edifici in conglomerato cementizio armato - 6) Rinforzo collaborante Edifici in conglomerato cementizio armato - 6) Rinforzo collaborante - 21

12 7 COLLEGAMENTO ANTIRIBALTAMENTO INTERVENTO DI COLLEGAMENTO PERIMETRALE A PILASTRI, TRAVI, SOLAI (intervento di antiribaltamento) LINEE GUIDA PER LA RIPARAZIONE E IL RAFFORZAMENTO DI ELEMENTI STRUTTURALI, TAMPONATURE E PARTIZIONI (paragrafi ) 1. Preparazione dei supporti. Provvedere alla demolizione e alla rimozione dell intonaco esistente lungo le fasce perimetrali di interfaccia tra tamponatura ed elemento strutturale (es.: pilastri, travi, solai); la demolizione e rimozione dovrà essere realizzata per una larghezza complessiva di 50 cm, conformando una sezione di intaglio avente pertanto i due lati di 25 cm ciascuno. Provvedere pertanto alla depolverizzazione dei supporti ed effettuare un lavaggio con acqua a bassa pressione di tutte le superfici interessate. 2. Realizzazione della fasciatura armata. Procedere con l applicazione, sull intera superficie stonacata, del primo strato di malta, avente spessore di circa 6 mm, mediante KERABUILD ECO FIX, malta premiscelata minerale eco-compatibile, monocomponente, a reattività pozzolanica, ad elevata duttilità, tixotropica, Zero Crack Risk, provvista di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN , per malte di Classe R2, di tipo CC e PCC, avendo cura di arrotondare gli angoli a 90 fino ad ottenere una curvatura degli stessi non inferiore a 25 mm. Seguirà, pertanto, prima dell indurimento della malta, l applicazione di rete in fibra di vetro-aramide alcali-resistente, avendo cura di far penetrare la malta già applicata all interno delle maglie della rete: la rete in questione è denominata RINFORZO ARV 100 (maglie 15x18 mm, peso rete apprettata 250 g/m 2 ± 5%); provvedere al fissaggio della rete mediante idoneo sistema di connessione, passante attraverso la tamponatura in questione. Si procederà, infine, alla realizzazione del secondo strato dell intonaco, sempre realizzato con KERABUILD ECO FIX, con spessore medio di circa 6 mm; l applicazione deve garantire il riempimento di tutte le cavità e l inglobamento totale della rete di armatura. Rinforzo e/o ripresa di lesione con funzione antiribaltamento mediante apposizione di rete in fibra di vetro-aramide alcali-resistente (maglie 15x18 mm, peso rete apprettata 250 g/m 2 ± 5%) tipo RINFORZO ARV 100 di Kerakoll S.p.A. interposta in uno strato di malta premiscelata minerale eco-compatibile, monocomponente, a reattività pozzolanica, ad elevata duttilità, tixotropica, Zero Crack Risk, provvista di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN , per malte di Classe R2, di tipo CC e PCC tipo KERABUILD ECO FIX di Kerakoll S.p.A. data in due riprese di 6 mm di spessore ciascuna. Eseguita su pareti in laterizio esterne ed interne, per superfici piane o per spigoli con sagomatura della rete, compreso quanto altro occorre per dare il lavoro finito. Sono compresi gli oneri per la demolizione e rimozione dell intonaco esistente, per una fascia di 50 cm a cavallo della superficie di contatto con le strutture in c.a. (travi-pilastri-solai-pareti) e la realizzazione della connessione mediante opportuni sistemi di fissaggio. È inoltre compreso quanto altro occorre per dare il lavoro finito. Conteggiato a misura effettiva. INCIDENZA MATERIALI (considerando esclusivamente KERABUILD ECO FIX e RINFORZO ARV 100) Resa KERABUILD ECO FIX: 15 kg/m 2 per cm di spessore (ipotizz. 1,2 cm di spessore: 18 kg/m di KERABUILD ECO FIX) Larghezza rete RINFORZO ARV 100: 1 m (prevedere sormonti di 10 cm) 3. Completare il ciclo dell intonaco mediante rasanti e pitture della linea Kerakoll S.p.A Rimozione dell intonaco esistente lungo le fasce perimetrali di interfaccia. 4 5 Foratura del tramezzo. Applicazione del primo strato di malta KERABUILD ECO FIX. Applicazione della rete in fibra di vetro-aramide RINFORZO ARV 100. Applicazione del secondo strato di malta KERABUILD ECO FIX. (immagini grafiche tratte da: LINEE GUIDA PER LA RIPARAZIONE E 22 - Edifici in conglomerato cementizio armato - 7) Collegamento antiribaltamento IL RAFFORZAMENTO DI ELEMENTI STRUTTURALI, TAMPONATURE E Edifici in conglomerato cementizio armato - 7) Collegamento antiribaltamento - 23 PARTIZIONI )

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