CLUB ALPINO ITALIANO Gruppo Lavoro Sentieri CAI Lombardia Sentieristica segnaletica e manutenzioni

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1 Sentieristica segnaletica e manutenzioni 9 corso di formazione per AE di primo livello regionale Boario Terme 14 ottobre 2017 Riccardo Marengoni (Gruppo Lavoro Sentieri CAI Lombardia) 1

2 LA PIANIFICAZIONE Chi segue i sentieri oggi in Italia? Il Piano regolatore sentieri I catasti sentieri Le leggi riguardanti i sentieri (Lombardia) Tipologie di Sentiero LA SEGNALETICA Le Origini Verticale (uso misto) Orizzontale La Progettazione LA MANUTENZIONE I lavori sul terreno 2

3 PREMESSA CHI SEGUE I SENTIERI IN ITALIA? CAI con la SOSEC Commissioni (o gruppi di lavoro) sentieri dei GR Coordinamenti sentieri intersezionali (ad es. Brescia, Varese, Bergamo ) Commissioni sentieri sezionali ENTI PUBBLICI Parchi (Nazionali, Regionali.) Comunità Montane Province Regioni Pro Loco GRUPPI Sportivi e ASSOCIAZIONI locali 3

4 CAI manutentore ufficiale km CAI collabora non manutentore km sviluppo totale regionale (CAI e altri) km soci operatori sentieristica gg/uomo att.sentieristica gg/uomo att.organizzativa corsi formazione CLUB ALPINO ITALIANO Gruppo Lavoro Sentieri CAI Lombardia INDAGINE CONOSCITIVA SENTIERI 2015 (SOSEC CAI ) ABRUZZO **?? ? 0 ALTO ADIGE BASILICATA CALABRIA CAMPANIA EMILIA-ROMAGNA* FRIULI VENEZIA-GIULIA LAZIO ** LIGURIA ** LOMBARDIA* 4.283? MARCHE* MOLISE PIEMONTE *** PUGLIA??? 75 0? 3 SARDEGNA SICILIA TOSCANA TRENTINO UMBRIA ** ? 3 VALLE D'AOSTA VENETO ** in rosso risposte pervenute * dati provvisori ** dati ricavati da censimento 2013 *** dati provvisori risposta da 45 sezioni su 114 4

5 costituzione: 2015 (prima era un Gruppo di Lavoro nella CCE) da 10 a 25 componenti è articolata in due aree funzionali, una specializzata nella sentieristica ed una nella cartografia 5

6 SCOPI a. sviluppare e far condividere le attività di sentieri e cartografia secondo un modello da applicare e diffondere su tutto il territorio nazionale. b. definire standard e linee guida sulle modalità operative e gestionali delle attività di raccolta dei dati territoriali relativamente alla produzione di cartografie, dei sistemi informativi ed applicativi geografici del CAI nel campo della cartografia e della rappresentazione territoriale; c. definire il sistema di riferimento spaziale per la cartografia del Club Alpino Italiano d. diffondere, specialmente in ambito CAI, i risultati delle ricerche nei diversi settori di attività; e. programmare e realizzare progetti relativi alle attività sentieristiche e cartografiche. 6

7 Progetti Catasto nazionale dei sentieri (protocollo d intesa CAI-MIBACT per la valorizzazione della rete sentieristica e dei rifugi) Infomont - archivio unico per contenere ogni informazione ritenuta strategica dal CAI - Portale web Infomont CATASTO NAZIONALE SENTIERI REI rete escursionistica italiana Convenzione OSM (Open Street Map) software Luoghi 2 7

8 Il progetto REI (Rete Escursionistica Italiana) La Commissione Centrale di Escursionismo con il suo Gruppo di Lavoro Sentieri, a partire dal 2007 ha avviato un progetto definito REI. Lo scopo è quello di dare maggiore impulso all attività sentieristica del CAI attraverso un impegno più strutturato e finalizzato che superi il localismo sezionale e permetta di pianificare e realizzare in ogni regione e in tempi ragionevoli la rete escursionistica. 8

9 Convenzione con Open Street Map Collaborazione CAI - Wikimedia Italia Il CAI e Wikimedia Italia hanno stipulato l'8 ottobre 2016 una convenzione triennale per promuovere e migliorare le modalità di fruizione da parte del pubblico dei dati geografici relativi all'ambiente montano, favorendone così la divulgazione e l'utilizzo. Entrando nel dettaglio il Sodalizio, attraverso la propria struttura operativa SOSEC, si è impegnato a inserire le informazioni geografiche relative ai percorsi escursionistici, ai rifugi e ai bivacchi all'interno del database OpenStreetMap, rendendole così consultabili da tutti in forma libera. Di contro Wikimedia supporterà il CAI da un punto di vista informatico, mettendo a disposizione un server dove testare strumenti cartografici e informativi e le consulenze online già attive nella comunità. 9

10 PIANIFICAZIONE PIANO REGOLATORE DEI SENTIERI ZONA identifica una Provincia e/o una Regione; Pur non essendo indispensabile considerarla per la realizzazione di un Piano regolatore dei sentieri a carattere locale, diventa invece indispensabile nell'ottica della realizzazione di un catasto sentieri nazionale AREA è una ulteriore suddivisione della Zona (Provincia e/o Regione) qualora la rete complessiva dei sentieri risulti molto estesa (oltre i 9 settori Trento, Brescia, Sondrio.); SETTORE è una porzione di territorio entro una Zona e/o Area (regione o provincia) con caratteristiche geografiche e morfologiche omogenee, in cui possono trovarsi fino ad un massimo di 100 sentieri; può corrispondere ad un gruppo montuoso; molto più frequentemente ne è la somma di 2 o 3. NUMERO è il numero a tre cifre che identifica sul terreno il sentiero. 10

11 PIANIFICAZIONE a che punto siamo in Italia? 11

12 PIANIFICAZIONE Perché la numerazione dei sentieri? Per gestire nel migliore dei modi una rete di sentieri è quanto mai opportuno realizzare un apposito piano regolatore dei sentieri e assegnare un numero ad ogni sentiero in modo che questo: diventi più facilmente individuabile dall escursionista sul terreno e nella cartografia escursionistica; possa essere ordinatamente censito in un elenco (catasto) dei sentieri; possa essere gestibile in un sistema informatizzato che consenta l individuazione in maniera univoca su tutto il territorio nazionale. Il metodo di pianificazione della rete sentieristica CAI permette di identificare sul terreno un sentiero attraverso la numerazione a tre cifre: 12

13 PIANIFICAZIONE la prima cifra individua il Settore di attribuzione le altre due identificano il numero del sentiero all'interno del Settore Questa numerazione appare sia sul terreno sia, con ulteriori specificazioni, nell elenco-inventario dei vari catasti sentieri. 13

14 PIANIFICAZIONE ATTENZIONE: non sempre la numerazione presente oggi sui sentieri corrisponde a quella prevista nella pianificazione dei settori! 14

15 PIANIFICAZIONE Catasti sentieri: Nazionale Regionali Sezionali È necessario arrivare ad un catasto unico in base a quanto stabilito dal CAI (con protocollo Catasto Sentieri e successivamente con ProtSis) 15

16 PIANIFICAZIONE REALIZZAZIONE DEL CATASTO NAZIONALE DEI SENTIERI ART. 3 DEL PROTOCOLLO D INTESA CAI-MIBACT PER LA VALORIZZAZIONE DELLA RETE SENTIERISTICA E DEI RIFUGI MONTANI NELL AMBITO DEL PROGETTO TURISMO SOSTENIBILE E RESPONSABILE 16

17 PIANIFICAZIONE le norme che regolano la sentieristica legge 26 gennaio 1963 Regione Lombardia: D.g.r. n del 16/04/2004 Regione Lombardia: L.r. n 5 del 27/02/2017 Regione Lombardia: D.g.r n 6904 del 24/07/

18 PIANIFICAZIONE ALLEGATO A Regolamento regionale di attuazione della legge regionale 27 febbraio 2017 n. 5 Rete escursionistica della Lombardia 18

19 PIANIFICAZIONE La legge regionale: Definisce le diverse tipologie di sentiero e siti d arrampicata e gli enti territorialmente competenti Istituisce il catasto della REL, inseriti percorsi con requisiti specificati, di pubblico dominio La REL: compiti degli enti competenti, aperta a MTB (ecc ) salvo divieti, sicurezza, responsabilità, mezzi a motore Piano triennale per obiettivi e criteri erogazione di finanziamenti (manutenzione, nuovi percorsi) Segnaletica: sulla REL quella stabilita, posa e manutenzione, vie ferrate, attrezzate e siti arrampicata secondo indicazioni guide alpine Consulta: valuta nuove richieste inserimento sentieri nella REL, propone iniziative valorizzazione, composta da Regione, CAI Lombardia, ANCI, UPL, Guide Alpine lombarde, ANA, CSNAS lombardo, rifugisti Divieti: non danneggiare la segnaletica, attrezzature, i percorsi e mezzi motorizzati Sanzioni Regolamento di attuazione Valutazione ogni 3 anni implementazione del catasto, contributi erogati, finalità. Finanziamenti 19

20 PIANIFICAZIONE le tipologie di sentiero - Sentiero turistico Itinerario di ambito locale su carrarecce, mulattiere o evidenti sentieri. Si sviluppa nelle immediate vicinanze di paesi, località turistiche, vie di comunicazione e riveste particolare interesse per passeggiate facili di tipo culturale o turistico-ricreativo. Nella scala di difficoltà CAI è classificato T - itinerario escursionistico-turistico. - Sentiero alpinistico Sentiero che si sviluppa in zone impervie con passaggi che richiedono all escursionista una buona conoscenza della montagna, tecnica di base e un equipaggiamento adeguato. Corrisponde generalmente a un itinerario di traversata nella montagna medio alta e può presentare dei tratti attrezzati sentiero attrezzato - con infissi (funi corrimano e brevi scale) che però non snaturano la continuità del percorso. Nella scala di difficoltà CAI è classificato EE itinerario per escursionisti esperti. - Sentiero escursionistico Sentiero privo di difficoltà tecniche che corrisponde in gran parte a mulattiere realizzate per scopi agro - silvo - pastorali, militari o a sentieri di accesso a rifugi o di collegamento fra valli. E il tipo di sentiero maggiormente presente sul territorio e più frequentato e rappresenta il 75% degli itinerari dell intera rete sentieristica organizzata. Nella scala delle difficoltà escursionistiche CAI è classificato E - itinerario escursionistico privo di difficoltà tecniche. - Via ferrata o attrezzata Itinerario che conduce l alpinista su pareti rocciose o su aeree creste e cenge, preventivamente attrezzate con funi e/o scale senza le quali il procedere costituirebbe una vera e propria arrampicata. Richiede adeguata preparazione ed attrezzatura quale casco, imbrago e dissipatore. Nella scala di difficoltà CAI è classificato EEA - itinerario per escursionisti esperti con attrezzatura. 20

21 LA SEGNALETICA La segnaletica sui sentieri toglie il gusto dell avventura. Ciò nonostante, almeno sui principali sentieri, questa è necessaria per invitare gli escursionisti meno esperti a camminare con maggiore sicurezza. Facciamo in modo che questa non sia invasiva. Spiro Dalla Porta Xidias 21

22 LA SEGNALETICA 22

23 LA SEGNALETICA: quale? 23

24 CLUB ALPINO ITALIANO Sezione di Bergamo Commissione Sentieri LA SEGNALETICA origini Tra il 1870 ed il 1918 grande opera delle sezioni per la segnalazione dei sentieri che vengono marcati con il minio Le tabelle e le segnalazioni eseguite con le più disparate tipologie secondo quando disposto dalle singole sezioni 24

25 LA SEGNALETICA CLUB ALPINO ITALIANO Sezione di Bergamo Commissione Sentieri In Italia una delle prime società ad interessarsi di sentieri fu la SAT (1872) Uno dei primi impegni fu nel 1876 il restauro del sentiero e di una capanna al Mandron Già nei primi del 900 rete vasta di sentieri con tabelle In ogni località si adottavano colori diversi e tabelle segnavia differenti Nella segnatura prevalse quella a righe (prove anche per utilizzare dischi, triangoli e punti) 25

26 LA SEGNALETICA CLUB ALPINO ITALIANO Sezione di Bergamo Commissione Sentieri Durante la grande guerra molti segnavia furono cancellati dall autorità militare austriaca, ma vi fu notevole impulso alla viabilità alpina nuova e miglioramento dell esistente Tra le due guerre è adottato ufficialmente il segnavia bianco/rosso già in uso nelle zone tedesche. Nel 1932 si sperimentò un segnavia di due strisce verticali rosse con al centro uno spazio bianco con scritto il numero dell itinerario. Si dimostrò la soluzione superiore a tutte le altre 26

27 LA SEGNALETICA oggi segnaletica principale (detta anche verticale) VERTICALE che è generalmente costituita dalle tabelle poste all inizio del sentiero e agli incroci più importanti che contengono informazioni sulle località di posa con nome e quota del luogo o di destinazione (meta ravvicinata, intermedia e di itinerario) con i tempi di percorrenza e numero di sentiero; altri tipi di tabelle sono previste per i sentieri tematici, per invitare a camminare entro il sentiero, per i sentieri attrezzati, per le vie ferrate) I materiali utilizzati possono essere diversi 27

28 LA SEGNALETICA Tabella segnavia Tabella Sentiero per escursionisti esperti Tabella località Tabella Sentiero tematico 28

29 LA SEGNALETICA Tabella per via ferrata Il CAI si dichiara contrario per motivi ambientali alla proliferazione di vie ferrate o attrezzate che non rivestano particolare valore storico e culturale (Convegno Nazionale del CAI - "Charta di Verona 1990"). Il CAI si pone sempre in un atteggiamento di confronto costruttivo con l obiettivo di disincentivare i soggetti coinvolti e/o in procinto di realizzare nuove vie e/o percorsi attrezzati o di ampliarne uno esistente. impegna le proprie Sezioni affinché si astengano dalla realizzazione di tali manufatti; vigila e, quando sia soggetto direttamente interessato, si impegna per l effettiva e totale rimozione dei residui nelle fasi di smantellamento e/o di rifacimento di opere preesistenti; si impegna, se possibile, per creare tramite le Sezioni e gli Organi Tecnici di riferimento un registro degli itinerari attrezzati esistenti. (Nuovo Bidecalogo - LINEE DI INDIRIZZO E DI AUTOREGOLAMENTAZIONE DEL CAI IN MATERIA DI AMBIENTE E TUTELA DEL PAESAGGIO 2013) 29

30 A LA SEGNALETICA CLUB ALPINO ITALIANO Gruppo Lavoro Sentieri CAI Lombardia Nel 2015 modifica tabella segnavia novità facoltative Distanza chilometrica Logo tipologia d uso Logo indicazione turistica Riga di separazione Utili per indicare anche l uso misto (pedoni-bici-cavalli) del percorso e per evitare duplicazioni di tabelle 30

31 E859A-10-1 E859A-10-1 LA SEGNALETICA CLUB ALPINO ITALIANO Gruppo Lavoro Sentieri CAI Lombardia Esempi 1. Essenziale Se il manutentore vuole mantenere l attuale impostazione o non ha necessità di inserire altre informazioni Modifica tabella segnavia 2. Paternità Informazioni essenziali con l aggiunta del soggetto titolare e ente territoriale finanziatore e di riferimento 3 Uso misto e informazioni Utilizzo di parte o tutti i campi delle informazioni aggiuntive e per indicare l uso misto del percorso e le distanze km 31

32 M705-8-T CLUB ALPINO ITALIANO Gruppo Lavoro Sentieri CAI Lombardia LA SEGNALETICA Modifica tabella località Esempio Bocchetta Cengialunga 1234 m WGS84: N E QR code 32

33 LA SEGNALETICA CLUB ALPINO ITALIANO Gruppo Lavoro Sentieri CAI Lombardia Segnaletica integrativa-opzionale uso misto Tabellina da utilizzare facoltativamente in alternativa o in aggiunta alle tabelle direzionali che già dovrebbero prevedere l indicazione integrativa con i loghi MTB (vale anche per le ippovie) Palo supporto altra segnaletica 8 x 15 cm (come bandierina segnavia) Va eventualmente posizionata sul palo di sostegno, in basso rispetto alle tabelle segnavia e località 33

34 LA SEGNALETICA Armonizzazione con quella stradale 34

35 LA SEGNALETICA i materiali per le tabelle 35

36 LA SEGNALETICA segnaletica secondaria (detta anche orizzontale o intermedia) che è formata da segnavia a vernice di colore biancorosso o rosso-bianco-rosso (detto anche bandierina e che contiene il numero del sentiero) posti all inizio e lungo il sentiero, su sassi o piante, utilizzati per offrire l informazione di continuità e conferma del percorso. ORIZZONTALE I prodotti vernicianti possono essere diversi 36

37 LA SEGNALETICA Segnavia semplice di colore bianco-rosso E usato per indicare la continuità del sentiero; va posto nelle immediate vicinanze dei bivi e ogni metri se il sentiero è evidente, altrimenti a distanza più ravvicinata, tenendo in considerazione le caratteristiche ambientali e l inserimento rispettoso nel luogo. (misura 8 x 15 cm) Segnavia a bandiera di colore rosso-bianco-rosso con inserito in nero (sul bianco) il numero del sentiero Va posto all inizio del sentiero e in prossimità de bivi ed in altri punti dove è utile confermare la giusta continuità dell'itinerario numerato. (misura 8x15 cm) 37

38 LA SEGNALETICA Picchetto segnavia Va posto lungo sentieri che attraversano terreni aperti o pascoli privi di elementi naturali di riferimento sui quali apporre i segnavia e dove possa risultare difficile l orientamento. Ometto di pietre Dove realizzabile, costituisce un sistema di segnaletica efficace, naturale, discreta, duratura, economica e ideale. A differenza del segnavia a vernice, l ometto è visibile anche in condizioni difficili, specie durante improvvise nevicate sui sentieri di alta montagna. 38

39 LA SEGNALETICA vernici 39

40 LA SEGNALETICA La progettazione Nel lavoro di segnaletica dei sentieri, l impegno richiesto per lo studio, la preparazione e la posa di quella verticale costituisce l aspetto più laborioso e oneroso, che richiede, oltre ad adeguate risorse economiche, competenza, pazienza e precisione, sia nella realizzazione tecnica che nelle informazioni da offrire all escursionista attraverso le tabelle stesse. 40

41 LA SEGNALETICA La progettazione La segnaletica verticale ed in particolare le tabelle segnavia e le tabelle località, vanno progettate dopo aver percorso il sentiero e annotato con cura su un prospetto, per ogni singolo incrocio, una serie di informazioni indispensabili per identificare, fra i tanti, il nostro incrocio; informazioni che risulteranno utili per la posa e la futura gestione della segnaletica. 41

42 LA SEGNALETICA La progettazione PROSPETTO LUOGO DI POSA Sez. CAI SAT Riva del Garda Gr. Montuoso Casale-Brento-Misone Sentiero n O/401 n luogo 401/14 Regione Trentino A.Adige Provincia Trento Comune Riva del Garda Località Rifugio S.Pietro Quota 976 m 42

43 LA SEGNALETICA Schizzo del luogo di posa Disposizione tabelle Collaboratore: La progettazione nel prospetto dei luoghi di posa è importante indicare bene il luogo di posa con la posizione del palo Materiali: tabelle segnavia n 1 altre tabelle: tipo... n... viti di fissaggio n 10 palo sostegno lungh. m 2, n 4 tabella località Fornitore: Commissione Sentieri Escursionismo SAT Note: posizionare vicino alla pianta Compilatore: Data

44 LA SEGNALETICA La progettazione 44

45 LA SEGNALETICA La progettazione Metodo svizzero: 45

46 CORRETTO LA SEGNALETICA sentiero segnato ERRATO Esempi di segnaletica ad un incrocio Il collocamento della segnaletica verticale deve essere sempre integrato con quella orizzontale 46

47 LA SEGNALETICA In Francia 47

48 LA SEGNALETICA In Svizzera 48

49 LA SEGNALETICA In Austria 49

50 LA SEGNALETICA In Alto Adige In Valle d Aosta 50

51 MANUTENZIONE e ATTIVITA SENTIERISTICHE 1. Ispezione e rilievo sentieri 2. Segnaletica orizzontale 3. Segnaletica verticale 4. Manutenzione del fondo 5. Taglio di vegetazione 6. Manutenzione di opere (passerelle, ponti ) 7. Manutenzione di attrezzature fisse (sentieri attrezzati e vie ferrate) 51

52 LA SEGNALETICA orizzontale colore bianco colore rosso contenitore per colori pennelli (tipo piatto mm) pennarello nero cacciavite piatto raschietto diluente contenitori per pennelli dima per segnavia straccio guanti sacchetto per immondizie piccone (per creare cippi) roncola cesoie seghetto 52

53 LA SEGNALETICA orizzontale 53

54 LA SEGNALETICA orizzontale 23 corso per operatore sentieri SAT Pejo maggio

55 LA SEGNALETICA orizzontale 55

56 LA SEGNALETICA orizzontale 56

57 LA SEGNALETICA orizzontale Parte del tempo è talvolta impiegato anche per la cancellazione dei «vecchi» segnavia fuori norma utilizzando la bocciarda 57

58 MANUTENZIONE 1. Scavo 2. Interramento 3. Verifica tabelle 4. Avvitamento 58

59 MANUTENZIONE Dove è prevista la segnaletica verticale (tabelle segnavia e palo)? all inizio e fine del sentiero agli incroci più importanti, cioè quelli con gli altri sentieri con numerazione CAI agli incroci con strade (anche forestali) dove il sentiero da segnalare ha una curva stretta proprio in corrispondenza di un altro sentiero (caso particolare!) non è previsto invece ai bivi o incroci con sentieri non numerati (in questo caso useremo solo le bandierine segnavia bianco/rosse. 59

60 MANUTENZIONE 60

61 MANUTENZIONE Cura del fondo i deviatori Sassi ben interrati e non troppo sporgenti lato a valle rinforzato 61

62 MANUTENZIONE Chiusure di scorciatoia Rinforzare il lato a valle 62

63 MANUTENZIONE 63

64 MANUTENZIONE La posa e manutenzione delle attrezzature fisse va effettuata da personale esperto, ricercando le migliori soluzioni tecniche 64

65 MANUTENZIONE Contenimento della vegetazione 65

66 MANUTENZIONE Contenimento della vegetazione 66

67 Cosa devono fare (di più) le strutture CAI che si occupano di sentieri? Cosa potete fare voi per i sentieri? 67

68 TESTI DI RIFERIMENTO PER LA SENTIERISTICA: SENTIERI PIANIFICAZIONE SEGNALETICA e MANUTENZIONE - QUADERNO DI ESCURSIONISMO N. 1 COMMISSIONE CENTRALE PER L ESCURSIONISMO - Gruppo Lavoro Sentieri (2011) L ATTIVITA DEI VOLONTARI SUI SENTIERI rischi e indicazioni operative di sicurezza - QUADERNO DI ESCURSIONISMO N COMMISSIONE CENTRALE PER L ESCURSIONISMO - Gruppo Lavoro Sentieri (2013) STANDARDIZZAZIONE DELLA SIMBOLOGIA NELLA CARTOGRAFIA ESCURSIONISTICA e certificazione di qualità dei prodotti cartografici per l escursionismo - Linee guida Consiglio centrale (2007) SENTIERI E SEGNALETICA DI MONTAGNA NELLA STORIA P. Guglieri CAI Bolzaneto SENTIERI ATTREZZATI E VIE FERRATE - Gli interventi conservativi gestiti dalla SAT - Monografia per operatori addetti agli interventi di adeguamento delle attrezzature su sentieri attrezzati e vie ferrate SAT esistenti 68

69 Grazie per l attenzione! riccardo.marengoni@gmail.com cell. 333/

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