Codice di autoregolamentazione del Servizio Telecomunicazioni dell Associazione Nazionale Carabinieri
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- Anna Maria Meli
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1 Codice di autoregolamentazione del Servizio Telecomunicazioni dell Associazione Nazionale Carabinieri Documento Versione Data Versioneaggiornata TLC /01/ Premessa Questo documento è indirizzato ai membri del Servizio Telecomunicazioni dell Associazione Nazionale Carabinieri. Avvertenze 1. Prima di procedere nella lettura, assicurati di essere in possesso della versione più aggiornata del documento. 2. Per le istruzioni sull utilizzo dei QR code leggi il documento 3. Puoi richiedere al tuo delegato regionale le eventuali password di accesso all area riservata del sito (se necessario per accedere a documenti collegati); 4. Questo documento è da intendersi per esclusivo uso interno dell Associazione Nazionale Carabinieri. Ne è vietata la diffusione così come l utilizzo improprio.
2 Scopi Codice di autoregolamentazione Il Servizio Telecomunicazioni, di seguito ST, è un gruppo di volontari specializzati che ha lo scopo di facilitare l adesione al protocollo TLC Nazionale da parte dei nuclei e rendere esecutiva la sua applicazione. Il ST si occupa di tutte le questioni relative alle telecomunicazioni, ed in particolare di: formazione, ai sensi del D.Lgs. 81, dei referenti dei nuclei e dei volontari sui rischi connessi all'utilizzo delle apparecchiature TLC, sulle procedure operative e del conseguente rilascio dei brevetti di operatore TLC ai volontari. validare i dati tecnici dei progetti dei nuclei relativi all'impianto o all'acquisto di stazioni ripetitrici, affinché siano opportune e conformi ai requisiti; assistere i nuclei nella stesura della documentazione richiesta dal MISE per la concessione di nuove frequenze, o per la riassegnazione e razionalizzazione delle frequenze; mantenere aggiornato il registro dei seriali di tutte le apparecchiature in uso dai nuclei, dei codici identificativi dei terminali, dei brevetti rilasciati agli operatori TLC, dei referenti TLC dei nuclei; svolgere le funzioni di responsabili degli impianti di telecomunicazioni; modificare ed aggiornare il Protocollo TLC; individuare le migliori soluzioni TLC per supportare gli interventi della colonna mobile ANC; fornire supporto al Secov, ai nuclei ed alle specialità con le soluzioni informatiche più idonee per lo svolgimento delle proprie funzioni; gestire il traffico radio in emergenza. Composizione Il ST è così articolato: un coordinatore nazionale (di seguito C TLC); un referente regionale (di seguito RR TLC) per ogni regione in cui ha sede ed opera almeno un nucleo; un referente di nucleo (di seguito RN TLC) per ogni nucleo che aderisce al protocollo (opzionalmente); degli specialisti TLC (di seguito SP TLC);
3 Il ST composto esclusivamente da soci ANC, di qualsiasi ordine e grado, e che siano: maggiorenni; non sospesi e non radiati; in regola con il pagamento della quota associativa; iscritti ad un qualsiasi nucleo di protezione civile ANC (assicurati); in possesso di comprovate conoscenze nel settore delle telecomunicazioni; non in relazioni commerciali rilevanti con l Associazione Nazionale Carabinieri o in conflitto di interessi. RR-TLC Il referente regionale TLC è generalmente nominato dal delegato regionale alle attività di protezione civile ed ha i seguenti compiti: interfacciarsi con il C TLC e seguire le indicazioni nazionali; partecipare alle riunioni con il C TLC e gli altri dei referenti regionali; fornire documentazione e supporto tecnico in materia TLC ai nuclei della propria regione; validare i dati tecnici dei progetti dei nuclei relativi all'impianto o all'acquisto di stazioni ripetitrici, affinché siano opportune e conformi ai requisiti; assistere i nuclei nella stesura della documentazione richiesta dal MISE per la concessione di nuove frequenze, o per la riassegnazione e razionalizzazione delle frequenze; mantenere aggiornato il registro dei seriali di tutte le apparecchiature in uso dai nuclei, dei codi ci identificativi dei terminali, dei brevetti rilasciati agli operatori TLC, dei referenti TLC dei nuclei; predisporre un programma formativo regionale; certificare il conseguimento dei brevetti di operatore TLC presso i nuclei della propria regione; predisporre e coordinare le soluzioni TLC durante gli interventi della colonna mobile nel territorio della propria regione; conservare se possibile i cavi ed il software di programmazione degli apparati in uso dai Nuclei nel territorio regionale; coordinare le riprogrammazioni dei terminali e dei ripetitori; contribuire alle evoluzioni del protocollo e delle procedure operative. RN-TLC Il referente di nucleo TLC è nominato dal presidente del nucleo ed ha i seguenti compiti:
4 interfacciarsi con il RR TLC o con il C TLC prima di acquisire nuove apparecchiature TLC; fornire tutte le informazioni ed i documenti necessari al RR TLC od al C TLC per i fini istituzionali; segnalare tutte le variazioni in merito agli apparati TLC; richiedere l'assegnazione dei codici selettivi degli apparati di pertinenza del nucleo; richiedere la partecipazione dei propri volontari ai corsi di formazione. SP-TLC Lo specialista TLC è un volontario dell ANC con spiccate conoscenze nel settore dell informatica e/o delle telecomunicazioni e che ricopra già le funzioni di RN TLC o RR TLC. E nominato dal C TLC ed ha il compito di coadiuvare il C TLC o i RR TLC: nella stesura delle linee guida nazionali e delle procedure operative; nella progettazione ed implementazione di procedure informatiche. C-TLC Il coordinatore TLC è nominato dal Se.Co.V. ed ha i seguenti compiti: intrattenere i rapporti con il Se.Co.V; intrattenere i rapporti con il Ministero dello Sviluppo Economico; intrattenere i rapporti con i referenti TLC dei membri della Consulta Nazionale del Volontariato di Protezione Civile; intrattenere i rapporti con l ufficio TLC del Dipartimento di Protezione Civile; approvare l assegnazione dei brevetti di operatore TLC; aggiornare il presente codice di autoregolamentazione; coordinare l attività dei RR TLC e dei RN TLC; aggiornare e coordinare le evoluzioni del protocollo e delle procedure operative; controllare l'operato dei RR TLC e dei RN TLC e richiederne l'eventuale rimozione; predisporre e coordinare le soluzioni TLC durante gli interventi della colonna mobile su tutto il territorio nazionale ed all'estero. Riservatezza Tutti i membri del ST si impegnano a mantenere riservati tutti i dati di cui siano venuti a conoscenza. L impegno permane anche dopo un eventuale uscita o rimozione dal ST o dall ANC, fintanto chè gli stessi dati non diventino di dominio pubblico.
5 Gli stessi si impegnano a non diffondere anche parzialmente dati di qualsiasi natura, incluso a titolo esemplificativo ma non esaustivo il contenuto di messaggi e mail o fax, a destinatari che non siano membri del ST senza la preventiva l approvazione. Rapporti con altre organizzazioni E opportuno che i membri del ST: non ricoprano incarichi di rilievo presso altre associazioni di protezione civile; non divulghino dati in materia TLC ad organizzazioni di volontariato esterne all ANC, senza approvazione preventiva. Rapporti con aziende E naturale che le persone con importanti competenze nel settore TLC prima o poi abbiano a che fare con ditte esterne o diventino dei professionisti o imprenditori del settore. L apporto gratuito del know how di questi membri è ben accolto, purchè tali membri: decidano di non intraprendere rapporti commerciali diretti con l ANC, oppure, dichiarino esplicitamente, ogni volta che se ne verifichino le circostanze, il proprio conflitto di interesse. Lo scopo è quello di poter giungere a definire gli standard da adottare senza che vi sia alcuna influenza di natura commerciale. Disaccordi I membri si impegnano affinchè eventuali contestazioni o contenziosi che dovessero insorgere verranno risolte unicamente all interno del ST o al più, con l intervento inappellabile del SECOV.
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