CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO PER I DIPENDENTI DA IMPRESE ARTIGIANE DI LAVANDERIE, TINTORIE ED AFFINI

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1 CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO PER I DIPENDENTI DA IMPRESE ARTIGIANE DI LAVANDERIE, TINTORIE ED AFFINI 2005 CONFTERZIARIO - Confederazione Nazionale del Terziario e della Piccola Impresa A.L.A.R. CIU CONFLAVORATORI Confederazione dei Lavoratori Roma,04 Marzo

2 CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DEL LAVORO PER I DIPENDENTI DA AZIENDE ARTIGIANE DEL LEGNO ED AFFINI Addì, quattro del mese di Marzo anno duemilacinque in Roma, presso la Sede della Confterziario, le sottoindicate organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori si sono incontrate per sottoscrivere il presente testo di accordo di seguito nominato Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i dipendenti da Aziende Artigiane delle Lavanderie, Tintorie ed Affini all atto della stipula sono presenti: - Confterziario - Confederazione Nazionale del Terziario e della Piccola Impresa rappresentata dal Presidente Nazionale Fausto Perazzolo Marra e dai Vice Presidenti Giorgio Ferro e Giancarlo Badalin, dai Consiglieri Nazionali Gabriele Bolognesi, Cesare Fontana, Enzo Munaro, Roberto Paperini, Giuseppina Pilo, Ivonne Poli, Paola Zaniboni, Roberto Saiani, Manuel Del Bandecca, Maurizio Benedetto componenti il Consiglio Nazionale e dalla Commissione Contrattuale, coordinata da Giorgio Ferro e composta dai Soci Paolo Belleggia, Antoniana Carollo, Luisito Cazzanti, Roberto Semplici, Fiorenzo Tremolada, Angela Ilgrande, Alfredo D Abrosca, Gianluigi De Santis, Paolo Frighetto, Roberto Lucchina, Enzo Aldo Priolo, Donatella Ravaglioli, Vittorio Rinaldin, Daniela Rocatello, Daniele Tarchi, Marzia Tassinari, Andrea Tezza, Rolando Visintainer, con l assistenza di Pier Corrado Cutillo della Direzione delle Relazioni Industriali ed Istituzionali della Confterziario - Con la partecipazione dell associata ALAR rappresentata da Rino Rossetto e dal Comitato di Settore della Piccola e Media Industria rappresentata da Enzo Passarella, Rolando Casonato, Michele Marchetto, Armando Soncin, Franco Zaccaron, Fabio Battiston, Angelo Mario Ministrini, Gianni Marchetti, Dovetto Paola, Giunchi Lorenzo, Apostolo Paolo, Sergio Ingraito, Gloria Torchio, Antonino Adamo, Roberto Rossetti, Graziana Tagliaferri, Serena Anceschi, Agus Diana Maria, Giannini Maria Teresa, Ricci Bruno, Patrizia Carlini, Alessandro Della Posta. - CIU - e la CIU Agenzia delle Aziende, rappresentate dal loro Presidente Nazionale Corrado Rossitto, dai Signori Giuseppe Janne, Mario Guida, Maurizio Zambon, Edoardo Costa, Pietro Micheli, Enrico Pazzelli, Elena Biscu, Romana Di Febo, Eugenia Duca, Reginaldo Urciolo, Alessandro Tarissi. - Confederazione dei Lavoratori, di seguito CONFLavoratori, rappresentata dal suo Segretario Generale Giuseppe Carbone, dal Presidente Nazionale Domenica Bagalà e dai Signori Ignazio Amato, Marco Cardia, Giuseppe Alfio Scuderi, Antonio Paladino, Salvatore Strano, Antonino Basile, Giuseppe Liberato, Enrico De Vizia, Gianfranco Maliardo, Carlo Guarneri, Diego De Gaetano. Le sottoscritte organizzazioni stipulano e riconoscono come valido strumento di governo e regolarizzazione dei rapporti di lavoro dipendente per il settore delle aziende artigiane delle Lavanderie, Tintorie ed Affini il presente CCNL composto da una premessa da XXXVI titoli, 228 articoli, 6 allegati di cui 1 tabella. E E 2

3 PREMESSA Da definire 3

4 TITOLO I Validità e sfera di Applicazione Art. 1 ( Validità) Il presente Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro disciplina in materia unitaria, per tutto il territorio nazionale, i rapporti di lavoro, a tempo indeterminato e determinato, tra le aziende artigiane di tintoria, lavanderia ed affini ed il relativo personale dipendente. Altresì il presente contratto collettivo regola, ove compatibile con le disposizioni di Legge e con la libertà delle parti contraenti, i lavoratori di cui alle norme della legge 30/03. Art. 2 (Sfera di applicazione) A titolo di esemplificazione, non esaustiva e da interpretarsi per analogia, il presente contratto collettivo nazionale di lavoro, regola i rapporti di lavoro tra tutte le aziende artigiane aderenti alla Confterziario operanti nel campo: lavanderia, pulitura a secco, tintoria di abiti e indumenti, smacchiatorie, stirerie in genere. Art. NUOVO (limiti dimensionali) Le Parti richiamando la normativa vigente, articolo 4 della legge 443/1985, definiscono i seguenti limiti dimensionali per le imprese rientranti nelle previsioni del presente CCNL: - 18 unità, compresi gli apprendisti in numero inferiore a 9; - 22 unità a condizione che le unità oltre le 18 siano apprendisti. TITOLO II Assunzione Art. 3 (Modalità di assunzione) L assunzione del personale sarà effettuata secondo le norme di legge in vigore. L assunzione può essere sia a tempo indeterminato che determinato, dell avvenuta assunzione deve essere data comunicazione all ufficio di collocamento il giorno successivo non festivo. L assunzione sia a tempo indeterminato che determinato dovrà risultare da atto scritto contenente le seguenti indicazioni: - Data di assunzione; - Durata del periodo di prova; - Qualifica di inquadramento; - Trattamento economico; - Indicazione del CST che eseguirà gli adempimenti di Legge e contrattuali connessi con lo svolgimento del rapporto di lavoro. Art. 4 (Documenti per l assunzione) Per l assunzione il lavoratore deve presentare i seguenti documenti: - Numero di Codice fiscale; - Certificato del titolo di studio e/o documento equipollente allo stesso; - Libretto di lavoro o tesserino di disoccupazione o equipollente autocertificazione; - Documenti relativi alle assicurazioni sociali per i lavoratori che ne siano in possesso; - Libretto di idoneità sanitaria per il personale che deve essere adibito alla preparazione, manipolazione di sostanze alimentari; - Documenti e dichiarazioni necessari per l applicazione delle leggi previdenziali e fiscali; 4

5 - Accettazione della lettera di assunzione; - Dichiarazione di accettazione della normativa del presente contratto collettivo; - Altri documenti e certificati che la ditta riterrà opportuno richiedere; - Autorizzazione al trattamento dei dati sensibili per lo svolgimento degli adempimenti di legge; - Permesso di soggiorno NOTA A VERBALE 1) le Parti stabiliscono che eventuali modifiche di legge o di denominazione della documentazione di cui agli articoli 3 e 4, saranno automaticamente recepite nelle future pratiche per l assunzione; 2) le documentazioni richieste possono essere sostituite, ai sensi della normativa vigente, da dichiarazioni scritte che il lavoratore neoassunto autocertifichi. Art. 5 ( Previsione contrattuale per ricercatori a contratto extracomunitari) Le Parti sottoscrittici del presente CCNL intendono richiamare la loro convinta adesione ai principi ispiratori che sono alla base dell attuale attività degli organi della UE per la definizione di una nuova Direttiva che regoli gli operatori dello spazio europeo della ricerca nonché l arrivo nei paesi comunitari di ricercatori e/o lavoratori ad alta professionalità extracomunitari. A tal fine, in attesa della prossima approvazione delle Direttiva Comunitaria e del suo successivo recepimento da parte del Parlamento italiano, le Parti intendono con il presente ed i seguenti articoli inseriti nel presente CCNL, definire sin da subito il pronto recepimento della suddetta norma. NOTA A VERBALE Le Parti concordano che dal momento del recepimento da parte dell ordinamento nazionale entro 60 giorni si riuniranno, in sede di Ente Bilaterale, per la definizione delle norme contrattuali. Altresì le parti stabiliscono che se entro 90 giorni dall avvio dei negoziati non si dovesse arrivare ad un accordo, la normativa verrà recepita come da testo ufficiale e a far data da quel giorno direttamente applicabile dalle aziende. TITOLO III Lavoro Part-Time Art. 6 (definizione) Per lavoro a tempo parziale (part-time) si intende il rapporto di lavoro prestato con orario ridotto rispetto a quello stabilito dal presente contratto. Il rapporto a tempo parziale ha la funzione di consentire: flessibilità della forza lavoro in rapporto ai flussi di attività nell ambito della giornata, della settimana o dell anno e nel contempo una risposta valida ad esigenze individuali dei lavoratori. Art. 7 (adempimenti) L instaurazione del rapporto di lavoro a tempo parziale dovrà risultare da atto scritto, nel quale siano indicati: la data di assunzione; la durata del periodo di prova; la qualifica e livello di inquadramento; il trattamento economico secondo i criteri di proporzionalità all entità delle prestazioni; la durata della prestazione lavorativa ridotta e le relative modalità. Art. 8 (Minimo orario) L orario minimo contrattuale per i lavoratori assunti con contratto part-time è fissato in 18 ore settimanali. L orario minimo giornaliero è fissato in 3 ore. Art: 9 (Part-time verticale) 5

6 I lavoratori part-time potranno essere anche assunti con un orario di lavoro che preveda un numero di giornate a tempo pieno. TITOLO IV Apprendistato Art. 10 (campo d azione) La disciplina dell apprendistato è regolata dalla norma di legge, dal relativo regolamento e dalle disposizioni contenute nel presente contratto. È considerato apprendista il lavoratore, in età ed ai sensi della legge, che venga assunto dall azienda per conseguire attraverso un addestramento pratico, la qualifica professionale. La durata del periodo di apprendistato è fissata da un minimo di un anno ad un massimo di quattro anni per le diverse tipologie. Gli eventuali periodi di addestramento effettivamente compiuti presso altre aziende verranno riconosciuti per intero all apprendista ai fini del compimento del periodo prescritto, sempre che si riferiscano alla stessa attività e non siano intercorse tra l uno e l altro periodo, interruzioni superiori a 12 mesi. La durata dell addestramento o del tirocinio sarà di sei mesi per i giovani in possesso di qualifica rilasciata dagli Istituti Professionali di Stato, o di attestati di qualifica rilasciati dalle Scuole di Addestramento Professionale Regionale e da Enti ed Istituti riconosciuti dalla Regione, sempre che i suddetti titoli siano dell indirizzo didattico specifico rispetto all attività esplicata nell apprendimento. Per quanto si riferisce all assunzione, all orario di lavoro e alle ferie valgono le norme di legge. In caso di malattia superiore ai 3 (tre) giorni e che non comporti ricovero in strutture ospedaliere, agli apprendisti sarà riconosciuto, per un massimo di 15 giorni l anno, un trattamento di malattia pari al 60% della retribuzione dell apprendista, a completo carico del datore di lavoro, ulteriori giornate di malattia nel corso dell anno non daranno diritto percepire alcuna integrazione economica.. In caso di ricovero ospedaliero l azienda corrisponderà il 60% del trattamento economico giornaliero dell apprendista per tutto il periodo del ricovero. Art. 11 (rapporto numerico) Il numero massimo di apprendisti per ogni azienda non potrà superare la proporzione di cui all articolo NUOVO. Art. 12 (adempimenti) Il datore di lavoro è tenuto a comunicare, entro i termini di legge al competente Centro per l Impiego ed al CST competente, i nominativi degli apprendisti ai quali sia stata attribuita la qualifica. Il datore di lavoro è tenuto inoltre a comunicare, sempre al Centro per l Impiego ed al CST competente, i nominativi degli apprendisti che per qualsiasi motivo cessano il rapporto di lavoro entro 5 giorni dalla cessazione stessa. Art. 13 (retribuzione degli apprendisti) La retribuzione degli apprendisti è quella riportata nella seguente tabella percentuale: Livello/anzianità 1 anno 2 anno 3 anno IV livello 70% 80% 90% III livello 70% 80% 90% II livello 70% 80% Livello/anzianità 1 anno 2 anno 3 anno IV livello 770,00 880,60 990,00 III livello 735,00 840,00 945,00 II livello 714,00 816, TITOLO V 6

7 Contratto di Inserimento Art. 14 (Definizione) Il contratto di inserimento è lo strumento giuridico e negoziale, ai sensi dell art. 54 D.Lgs. 276/2003, mediante il quale si facilita l inserimento di persone svantaggiate nel mondo del lavoro. Art. 15 (Beneficiari) Posso essere assunti con contratto di inserimento le seguenti categorie: Disoccupati di lunga durata, con più di 12 mesi di disoccupazione, e con un età compresa tra 29 e 32 anni; Lavoratori espulsi dal mondo del lavoro con più di 50 anni; Lavoratori che, per qualsiasi motivo, abbiano avuto una interruzione della propria attività lavorativa per un periodo maggiore di 24 mesi; Donne disoccupate residenti nelle aree dichiarate, con apposito decreto ministeriale, di maggiore disoccupazione femminile; Portatori di handicap. Art. 16 (Aziende eleggibili) Sono autorizzate ad assumere con contratti di inserimento tutte le Aziende, applicanti il presente contratto collettivo, che rispondano al requisito di legge di aver mantenuto in servizio, con trasformazione del contratto di inserimento in un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, almeno il 60% dei contratti scaduti nei 18 mesi precedenti. NOTA A VERBALE Nel computo della soglia del 60% vanno ricompresi anche i lavoratori assunti con contratto di inserimento che, successivamente alla loro assunzione a tempo indeterminato, abbiano dato le dimissioni o siano stati licenziati per giusta causa o giustificato motivo. Art. 17 (Norma di salvaguardia) In considerazione delle esigue dimensioni caratteristiche della tipologia media delle impresi operanti nel terziario ed inquadrate dal presente contratto collettivo, resta comunque garantita la facoltà per le Aziende di promuovere contratti di inserimento anche dopo il mancato rinnovo dei primi tre lavoratori assunti con tale strumento. Art. 18 (Progetto formativo) Condizione essenziale al perfezionamento del contratto di inserimento è il puntuale rispetto della elencata serie di adempimenti e procedure: Sottoscrizione da parte del lavoratore della lettera di assunzione e dell allegato progetto formativo; Progetto formativo, redatto secondo le disposizioni di legge, indicante la durata del progetto stesso, la mansione e la qualifica professionale di approdo alla conclusione dello stesso, il numero delle ore destinate alla formazione teorica e le modalità del loro svolgimento, le coperture assicurative che l azienda riconoscerà al lavoratore nel caso di malattia o di infortunio non lavorativo, la retribuzione garantita; La certificazione da parte dell Ente bilaterale del suddetto progetto formativo. Art. 19 ( Durata del progetto) La durata del contratto di inserimento è, a secondo dei progetti e del livello professionale di approdo, ricompressa tra un minimo di 9 mesi ed uno massimo di 18. La durata del progetto formativo non può, per alcun motivo, essere modificata estendendone il periodo. In qualsiasi momento l azienda può, viceversa, passare il lavoratore nel ruolo a tempo indeterminato. Art. 20 (Deroghe per i portatori di handicap) 7

8 Per i soggetti portatori di handicap psichici, mentali o fisici il contratto di inserimento, previa certificazione da parte dell Ente Bilaterale può prevedere una durata massima di 36 mesi. In questa fattispecie le ore dedicate alla formazione teorica del lavoratore dovranno essere aumentate per consentire una perfetta conoscenza da parte dello stesso di tutte le problematiche connesse con la sicurezza e la prevenzione degli infortuni. Art. 21 (Norme contrattuali) Ai lavoratori con contratto di inserimento si applicherà integralmente il presente contratto collettivo con la sola esclusione del titolo riguardante il trattamento di malattia ed infortunio non sul lavoro dove, con analogia a quanto già previsto per i Contratti di Formazione e Lavoro, il contratto potrà prevedere diverse durate. Il limite minimo di copertura è comunque fissato in 70 giorni di calendario. In considerazione delle caratteristiche intrinseche del livello VII non è consentito assumere lavoratori con contratto di inserimento che preveda alla fine del percorso formativo il suddetto livello. Art. 22 (Modelli formativi) I modelli formativi, fermo restando l obbligo di rispondere ai requisiti di legge, potranno essere formulati secondo due distinti iter: a) liberamente elaborati dall azienda prevedendo la mansione di approdo, il percorso formativo on the job, la formazione teorica, gli elementi di orientamento per la conoscenza basica delle norme sulla sicurezza di persone e cose, e individuando nominalmente le risorse umane già presenti in azienda che occuperanno il ruolo di tutor formativi e di referenti per il lavoratore; b) utilizzando i modelli di contratto di inserimento elaborati dall Ente Bilaterale delegando allo stesso alcune delle funzioni che la normativa mette in carico all azienda. Art. 23 (Ente Bilaterale) L Ente Bilaterale svolgerà due distinte funzioni in merito alla applicazione del contratto di inserimento, una per i contratti di cui alla lettera a) dell articolo precedente, consistente nell azione di certificazione obbligatoria del contratto stesso, l altra di assistenza e supervisione per i contratti di cui alla lettera b) dello stesso articolo. Art. 24 (Rimando alla normativa) Per tutto quanto qui non previsto le Parti demandano alla legislazione vigente, agli orientamenti ministeriali che dovessero emergere e stabiliscono di delegare la gestione corrente per l attuale vigenza quadriennale all Ente Bilaterale. NOTA A VERBALE Le Parti demandano all Ente Bilaterale, in fase di definizione e certificazione dei percorsi formativi connessi ai contratti di inserimento, la determinazione delle diverse durate temporali dei suddetti contratti di inserimento, per i lavoratori in possesso di titoli di studio direttamente inerenti le mansioni per cui vengono assunti. TITOLO VI 8

9 Gli Istituti Del Nuovo Mercato Del Lavoro Art. 25 (Premessa) Nel presente Titolo trovano luogo alcuni fra i principali istituti introdotti dalla Riforma Biagi (D.Lgs. 10 settembre 2003, n. 276) con particolare riferimento alle soluzioni contrattuali che garantiscono, al contempo, maggiore flessibilità strutturale e organizzativa all impresa e migliore occupabilità dei lavoratori inoccupati e disoccupati. Le singole tipologie negoziali disciplinate negli articoli che seguono rappresentano il momento più alto di confronto necessario fra le parti e rispondono alla coniugazione dei contrapposti interessi in un bilanciamento di tutele frutto degli sforzi e della volontà conciliativa dei firmatari del presente CCNL. Art. 26 (Richiami normativi) Gli istituti considerati nel presente Titolo trovano la loro fonte normativa nel richiamato D.Lgs. 10 settembre 2003, n. 276, in particolare: - per la somministrazione di lavoro: artt. 27, 28, ; - per il lavoro intermittente: artt. 31 e 32; - per il lavoro ripartito: art. 33. Art. 27 (Somministrazione di lavoro a tempo determinato) Il contratto di somministrazione di lavoro a tempo determinato, così come introdotto dagli artt. 20 e segg. del D.Lgs. 10 settembre 2003, n. 276, serve a soddisfare le esigenze a tempo determinato dell impresa, che assume le vesti negoziali di utilizzatore. Il contratto di somministrazione a tempo determinato può essere stipulato con una delle Agenzie per il lavoro autorizzate e iscritte alla Sezione I dell Albo nazionale informatico delle Agenzie per il lavoro, nei casi in cui è possibile stipulare un normale contratto di lavoro a tempo determinato ai sensi e per gli effetti del D.Lgs. 6 settembre 2001, n. 368, e può essere concluso quindi ogniqualvolta l impresa debba fronteggiare particolari problemi legati a motivate ragioni di carattere tecnico, produttivo, organizzativo o sostitutivo, anche se riferibili all'ordinaria attività dell'impresa stessa. In particolare, ferma restando la libera utilizzabilità dell istituto nei termini di cui al comma precedente, il contratto di somministrazione a termine può essere stipulato, anche per aumenti temporanei di attività, e comunque nei seguenti casi: - punte di intensa attività alle quali non si può fare fronte con il ricorso ai normali assetti organizzativi aziendali; - per l'esecuzione di un'opera o di un servizio, definiti o predeterminati, che non possono essere realizzati o eseguiti con il solo ricorso ai normali assetti organizzativi aziendali; - per l'esecuzione di particolari servizi che per la loro specificità necessitano di professionalità e specializzazione differenti e più articolate di quelle in forza; - per l esecuzione di opere o di servizi che richiedono professionalità a carattere eccezionale o presenti unicamente sul mercato del lavoro locale. Art. 28 (Somministrazione di lavoro a tempo indeterminato) Il contratto di somministrazione di lavoro a tempo indeterminato può essere stipulato con una delle Agenzie per il lavoro autorizzate e iscritte alle Sezioni I e II dell Albo nazionale informatico delle Agenzie per il lavoro, soltanto per le seguenti lavorazioni e/o attività: a) per servizi di consulenza e assistenza nel settore informatico, compresa la progettazione e manutenzione di reti intranet e extranet, siti internet, sistemi informatici, sviluppo di software applicativo, caricamento dati; b) per servizi di pulizia, custodia, portineria; c) per servizi, da e per lo stabilimento, di trasporto di persone e di trasporto e movimentazione di macchinari e merci; d) per la gestione di biblioteche, parchi, musei, archivi, magazzini, nonché servizi di economato; e) per attività di consulenza direzionale, assistenza alla certificazione, programmazione delle risorse, sviluppo organizzativo e cambiamento, gestione del personale, ricerca e selezione del personale; f) per attività di marketing, analisi di mercato, organizzazione della funzione commerciale; g) per la gestione di call-center, nonché per l'avvio di nuove iniziative imprenditoriali nelle aree Obiettivo 1 di cui al regolamento (CE) n. 1260/1999 del Consiglio, del 21 giugno 1999, recante disposizioni generali sui Fondi strutturali; h) per costruzioni edilizie all'interno degli stabilimenti, per installazioni o smontaggio di impianti e macchinari, per particolari attività produttive, con specifico riferimento all'edilizia e alla cantieristica navale, le quali richiedano più fasi successive di lavorazione, l'impiego di manodopera diversa per specializzazione da quella normalmente impiegata nell'impresa. Inoltre il contratto di somministrazione di lavoro a tempo indeterminato potrà essere stipulato per le lavorazioni e/o attività che saranno dettagliate dall Ente bilaterale, mediante gli strumenti operativi individuati dal presente CCNL. 9

10 Art. 29 (Obblighi di informazione) L'impresa utilizzatrice comunica alle OO.SS.firmatarie il presente contratto collettivo a livello territoriale: a) il numero ed i motivi del ricorso alla somministrazione di lavoro prima della stipula del contratto di somministrazione di cui agli artt. 21 e 22 del presente CCNL. Se ricorrono motivate ragioni di urgenza e necessità di stipulare il contratto, l'impresa utilizzatrice fornisce le predette comunicazioni entro i primi cinque giorni successivi; b) ogni 12 mesi, anche per il tramite dell'associazione dei datori di lavoro alla quale aderisce o conferisce mandato, il numero ed i motivi dei contratti di somministrazione di lavoro conclusi, la durata degli stessi, il numero e la qualifica dei lavoratori interessati. Analoga comunicazione andrà effettuata entro il 1 marzo al CST competente, che provvederà ad inoltrarla all Ente bilaterale. Art. 30 (Diritti dei lavoratori somministrati) Ai lavoratori somministrati in forza dei contratti di cui ai precedenti artt. 21 e 22 presso l impresa utilizzatrice sono riconosciuti tutti i diritti previsti nel presente CCNL, salvo le aree di esclusione direttamente derivanti dalla natura del rapporto di lavoro. Con riferimento alle erogazioni economiche correlate ai risultati conseguiti nella realizzazione di programmi concordati tra le parti o collegati all'andamento economico dell'impresa la contrattazione di secondo livello dovrà prevedere la quantificazione e le modalità di corresponsione per le categorie di lavoratori somministrati presenti in azienda. In mancanza di previsione ai lavoratori somministrati verrà riconosciuto, in frazione annua, lo stesso trattamento previsto per i lavoratori a tempo indeterminato occupati in azienda. I lavoratori somministrato hanno diritto ad esercitare presso l'impresa utilizzatrice, per tutta la durata della somministrazione, i diritti di libertà e di attività sindacale, nonché a partecipare alle assemblee del personale dipendente dell impresa utilizzatrice. Con riferimento al godimento dei permessi retribuiti per lo svolgimento delle attività sindacali, il lavoratore somministrato che ne fa richiesta durante l esecuzione del contratto di somministrazione conserva il posto presso l impresa utilizzatrice fino alla scadenza del contratto, ai sensi e per gli effetti degli artt. 23 e 30 della legge 20 maggio 1970, n I lavoratori somministrati presso non sono computati nell'organico dell impresa utilizzatrice ai fini della applicazione di normative di legge o del presente CCNL, fatta eccezione per quelle relative alla materia dell'igiene e della sicurezza sul lavoro. Art. 31 (Lavoro intermittente) Il contratto di lavoro intermittente può essere stipulato nelle seguenti ipotesi. a) per lo svolgimento di prestazioni di carattere discontinuo o intermittente, secondo le esigenze individuate per i casi di svolgimento del lavoro straordinario come evidenziati nel successivo art. 65; b) in via sperimentale per prestazioni comunque rese da soggetti in stato di disoccupazione con meno di 25 anni di età ovvero da lavoratori con più di 45 anni di età che siano stati espulsi dal ciclo produttivo o siano iscritti alle liste di mobilità e di collocamento; c) per prestazioni da rendersi nei fine settimana, nei periodi delle ferie estive o delle vacanze natalizie e pasquali ed in altri periodi che saranno individuati dalle parti entro sei mesi dalla firma del presente CCNL. Successivamente l aggiornamento dei periodi e/o la loro modifica-abrogazione sarà competenza dell Ente bilaterale. Ai fini della stipula dei contratti di lavoro intermittente di cui al precedente comma 1, lett. c) s intende: - per fine settimana il periodo che va dall apertura ordinaria del venerdì alla chiusura ordinaria della domenica; - per ferie estive il periodo che va dall ultimo lunedì di maggio al primo sabato di ottobre; - per vacanze natalizie il periodo che va dal sabato precedente all 8 dicembre al sabato successivo al 6 gennaio; - per vacanze pasquali il periodo che va dal venerdì che precede la domenica delle palme al martedì successivo alla Pasqua. Il contratto di lavoro intermittente può essere stipulato a tempo indeterminato, ma anche a termine secondo le disposizioni di cui al D.Lgs. 6 settembre 2001, n Il datore di lavoro è tenuto a informare con cadenza annuale le OO.SS. firmatarie del presente contratto collettivo a livello territoriale. Analoga comunicazione andrà effettuata entro il 1 marzo al CST competente, che provvederà ad inoltrarla all Ente bilaterale. Art. 32 (Diritti e doveri del lavoratore intermittente) Ai lavoratori assunti con contratto di lavoro intermittente sono riconosciuti tutti i diritti previsti nel presente CCNL, salvo le aree di esclusione direttamente derivanti dalla natura del rapporto di lavoro. 10

11 Se nel contratto di lavoro intermittente è previsto l obbligo per il lavoratore di rispondere alla chiamata del datore di lavoro, è altresì stabilita la corresponsione di una indennità mensile di disponibilità per i periodi nei quali il lavoratore stesso garantisce la disponibilità al datore di lavoro in attesa di utilizzazione, la stessa è prevista nella misura pari al 25% della retribuzione mensile, calcolata ai sensi dell art. 125 del CCNL. In ogni caso si tiene conto di quanto previsto dal DM 10 marzo 2004 del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. L'indennità di disponibilità è esclusa dal computo di ogni istituto di legge o di contratto collettivo. In caso di malattia o di altro evento da cui deriva la temporanea impossibilità di rispondere alla chiamata, il lavoratore intermittente è tenuto a informare il datore di lavoro secondo le modalità previste dall art. 102 del presente CCNL, nel periodo di temporanea indisponibilità non matura il diritto alla indennità di disponibilità. Se il lavoratore non informa il datore di lavoro nei termini anzidetti perde il diritto alla indennità di disponibilità per un periodo di 15 giorni, salva diversa previsione del contratto individuale. Il rifiuto ingiustificato di rispondere alla chiamata, nelle ipotesi di cui al precedente comma 2, è ricompreso nella fattispecie della assenza ingiustificata. Il prestatore di lavoro intermittente è computato nell'organico dell'impresa, ai fini della applicazione di normative di legge, in proporzione all'orario di lavoro effettivamente svolto nell'arco di ciascun semestre. Art. 33 (Lavoro ripartito) Il contratto di lavoro ripartito è uno speciale contratto di lavoro mediante il quale due lavoratori assumono in solido l'adempimento di una unica e identica obbligazione lavorativa, per cui ogni lavoratore resta personalmente e direttamente responsabile dell'adempimento della intera obbligazione. Ai lavoratori assunti con contratto di lavoro ripartito sono riconosciuti tutti i diritti previsti nel presente CCNL, salvo le aree di esclusione direttamente derivanti dalla natura del rapporto di lavoro. I lavoratori hanno la facoltà di determinare discrezionalmente e in qualsiasi momento sostituzioni tra di loro, nonché di modificare consensualmente la collocazione temporale dell'orario di lavoro, informando preventivamente il datore di lavoro, con cadenza almeno settimanale. Nelle aziende dotate di rilevazione automatica delle presenze non vi è obbligo di preventiva informazione. Eventuali sostituzioni da parte di terzi, nel caso di impossibilità di uno o entrambi i lavoratori coobbligati, sono vietate e possono essere ammesse solo previo consenso del datore di lavoro. Le dimissioni o il licenziamento di uno dei lavoratori coobbligati comportano l'estinzione dell'intero vincolo contrattuale, salvo che il datore di lavoro chieda al lavoratore superstite, che si renda disponibile, di adempiere l'obbligazione lavorativa, in tal caso il contratto di lavoro ripartito si trasforma in un normale contratto di lavoro subordinato ai sensi del presente CCNL. In caso di licenziamento per motivi disciplinari di uno dei lavoratori coobbligati il lavoratore superstite potrà, entro 7 giorni dall evento, proporre al datore di lavoro un candidato alla sostituzione del lavoratore licenziato. In caso di mancato superamento del periodo di prova da parte del sostituto anche il rapporto di lavoro del lavoratore superstite si estingue ai sensi dell art. 41, comma 5 del D.Lgs. 10 settembre 2003, n Il datore di lavoro è tenuto a informare con cadenza annuale le OO.SS. firmatarie il presente contratto collettivo a livello territoriale, sull'andamento del ricorso al contratto di lavoro ripartito. Analoga comunicazione andrà effettuata entro il 1 marzo al CST competente, che provvederà ad inoltrarla all Ente bilaterale. Art. 34 (Soglie numeriche) I lavoratori dipendenti delle Agenzie di somministrazione, che vengono somministrati presso un impresa utilizzatrice che adotta il presente CCNL, impiegati per le fattispecie di cui ai precedenti artt. 21 e 22, non potranno superare, in ciascuna unità produttiva, i seguenti limiti: Lavoratori dipendenti Contratti flessibili da 0 a 5 1 contratti flessibili da 6 a 9 2 contratti flessibili da 10 a 12 4 contratti flessibili da 13 a 18 6 contratti flessibili da 19 a 22 8 contratti flessibili La base di computo per il calcolo dei lavoratori somministrati nell impresa ai sensi dei precedenti artt. 27 e 28 è costituita dal numero dei lavoratori occupati a tempo indeterminato e dal numero dei lavoratori assunti con contratto di inserimento all'atto dell'attivazione dei singoli contratti di somministrazione. A tal fine le frazioni di unità si computano per intero. Nelle imprese stagionali, in ragione della loro peculiarità, la base di computo viene determinata in via convenzionale dal presente CCNL ed è costituita dal numero dei lavoratori subordinati occupati all'atto della attivazione dei singoli contratti di somministrazione. La contrattazione integrativa può tuttavia stabilire percentuali maggiori, con specifica attenzione alle seguenti ipotesi: nuove aperture, acquisizioni, ampliamenti, ristrutturazioni. 11

12 Art. 35 (Gestione delle controversie) In caso di controversie tra azienda e lavoratore sui contenuti o sull applicazione sulle tipologie contrattuali di cui al presente titolo, le Parti, fermi restando i legittimi diritti delle parti in lite, valutano conforme allo spirito bilaterale che uniforma il presente CCNL, di individuare quale metodologia, vincolante per le associazioni firmatarie ed i loro assistiti, quanto segue: a) per controversie sui contenuti dei contratti stipulati: invio delle ragioni del contenzioso all Ente Bilaterale e successiva attivazione della Commissione di conciliazione istituita, come da norma, da tre arbitri un datoriale, uno delle associazioni dei lavoratori ed uno - con funzioni di Presidente nominato dalla locale DPL; b) per controversie sull applicazione dei contratti stipulati: invio da parte dell attore della vertenza della copia degli atti all Ente Bilaterale, ai fini di consentirne un attività di statisticazione e valutazione giurisprudenziale. NOTA A VERBALE A rinnovo contrattuale tutte le fattispecie del presente Titolo demandate temporaneamente all Ente bilaterale dovranno essere ricomprese nel testo contrattuale. TITOLO VII Classificazione del Personale Art. 36 (Declaratoria) 6 livello super. (Quadri) Appartengono a questo livello con qualifica di Quadro: - il personale con funzioni direttive, il quale, pur non appartenendo alla categoria dei dirigenti, per l'alto livello di responsabilità gestionale e organizzativa attribuito e per l'elevata preparazione specialistica conseguita, è chiamato a fornire contributi qualificati per la definizione degli obiettivi dell'impresa e svolge, con carattere di continuità, funzioni di rilevante importanza ai fini dello sviluppo e 6 livello. Appartengono a questo livello: - i lavoratori con funzioni direttive che nell'attuazione dei programmi generali aziendali operano con facoltà decisionale e autonomia d'iniziativa nell'attuazione di tali obiettivi. 5 livello. Appartengono a questo livello: - i lavoratori che esplicano particolari mansioni di responsabilità nell'ambito di direttive intervenendo direttamente, con alto livello di specializzazione, su tutte le fasi della lavorazione e/o guidando e coordinando con caratteri di continuità e con facoltà d'iniziativa, il lavoro di altri lavoratori; - i lavoratori che svolgono attività di carattere tecnico o amministrativo sulla base di indicazioni di massima ricevute dal diretto superiore. 4 livello. Appartengono a questo livello: - i lavoratori addetti a mansioni di particolare complessità e variabilità la cui esecuzione richiede buone capacità tecnico-pratiche acquisite tramite una consistente esperienza di lavoro e/o adeguato tirocinio; - i lavoratori che svolgono mansioni esecutive di carattere tecnico o amministrativo nel rispetto di procedure prestabilite, anche se complesse, che richiedono un'adeguata preparazione professionale o una corrispondente esperienza; - addetti alla tintura su qualsiasi manufatto e con tutte le classi coloranti; - conduttore di caldaia con patente; 12

13 3 livello. Appartengono a questo livello: - i lavoratori addetti a mansioni complesse e/o variabili la cui esecuzione richiede capacità tecnicopratiche, acquisite con un medio periodo di esperienza di lavoro; - i lavoratori che su direttive ricevute svolgono mansioni esecutive che richiedono una generica preparazione professionale o corrispondente pratica d'ufficio nel rispetto di procedure prestabilite; - addetti alla stiratura completa con ferro di "capospalla" di abiti, maglieria e camiceria maschili e femminili in genere puliti a secco o ad acqua ivi compresi le stirerie anche con macchine automatiche e conto terzi; - addetti alla conduttura di macchina di lavaggio ad acqua o a secco, in grado di preparare e immettere miscele in base ai dosaggi indicati; - addetti alla smacchiatura di qualsiasi tipo di tessuto e di macchina; - addetti alla raccolta, classificazione e numerazione dei capi e alla distribuzione degli stessi, che operano in autonomia. 2 livello. Appartengono a questo livello: - i lavoratori addetti a mansioni di normale complessività e/o variabilità, la cui esecuzione richiede normali capacità pratiche; - lavoratori addetti a mansioni amministrative di mera esecuzione. - addetti alla stiratura parziale, a mano o mediante l'uso di manichini topper o cabinet di indumenti maschili e femminili in genere, e/o stiratura di indumenti casual e denim; - addetti alla stiratura e piegatura a mano e/o a macchina di lenzuola, tovagliati e biancheria in genere o alla numerazione e relativo confezionamento; - addetti alla lavatura ad acqua, a mano o a macchina di ogni indumento anche per conto terzi. 1 livello. Appartengono a questo livello: - i lavoratori di 1a assunzione nel settore per un periodo massimo non superiore a 9 mesi, nonché i lavoratori addetti a mansioni di manovalanza e/o pulizia. Titolo NUOVO MANSIONI PROMISCUE - MUTAMENTO MANSIONI - JOLLY Articolo 27. Il lavoratore dipendente che sia adibito, con carattere di continuità, a mansioni relative a diverse qualifiche, sarà qualificato nella qualifica di categoria superiore e ne percepirà la retribuzione, quando le mansioni relative alla qualifica superiore abbiano rilievo sensibile e prevalente, sul complesso delle attività dallo stesso svolte. Articolo 28. Al lavoratore dipendente che viene normalmente adibito per oltre 2 mesi a mansioni per le quali è prevista una retribuzione superiore a quella che percepisce, deve essere corrisposta la retribuzione propria della mansione superiore. Qualora l'esercizio delle mansioni si prolunghi oltre 4 mesi consecutivi, il dipendente acquisisce il diritto alla categoria superiori, salvo che la temporanea assegnazione a mansioni superiori non abbia avuto luogo per sostituzione di altro lavoratore. 13

14 Articolo 29. Vengono considerati jolly quei lavoratori dipendenti cui l'azienda e la cooperativa non assegna una specifica mansione per adibirli sistematicamente a mansioni tecnicamente diverse su più fasi dell'intero ciclo di produzione presente nell'azienda e nella cooperativa stessa. L'inquadramento dei jolly sarà al livello immediatamente superiore a quello della generalità delle singole mansione svolte. TITOLO VIII Quadri Art. 39 (Declaratoria) Appartengono alla categoria dei Quadri, in ottemperanza a quanto previsto dalla legge 13 maggio 1985, n. 190, i prestatori di lavoro subordinato, esclusi i dirigenti, che svolgano con carattere continuativo funzioni direttive loro attribuite di rilevante importanza per l'attuazione degli obiettivi dell Azienda nell'ambito di strategie e programmi aziendali definiti. Art. 40 (Orario Part-time) Per i Quadri, in deroga al successivo art. 105, è consentita l'assunzione con contratto a tempo indeterminato Part Time con il limite minimo di 20 ore mensili. L'orario di lavoro dei quadri con contratto di lavoro sino a 30 ore mensili si articolerà in giornate lavorative di minimo 4 ore. Art. 41 (Formazione ed aggiornamento) Al fine di garantire il mantenimento degli standards qualitativi e di migliorare la gamma dei servizi offerti, le aziende favoriranno l'accesso a specifici corsi di formazione per le materie di diretta competenza dei Quadri. Art. 42 (Assegnazione della qualifica) L'assegnazione del lavoratore alle mansioni superiori di Quadro, che non sia avvenuta in sostituzione di lavoratori assenti con diritto alla conservazione del posto, diviene definitiva quando si sia protratta per un periodo di oltre 180 giorni di calendario. Art. 43 (Polizza assicurativa) Ai Quadri viene riconosciuta, attraverso apposita polizza assicurativa, la copertura delle spese e l'assistenza legale in caso di procedimenti civili o penali per cause non dipendenti da colpa grave o dolo e relative a fatti direttamente connessi con l'esercizio delle funzioni svolte. L'azienda è tenuta altresì ad assicurare i Quadri contro il rischio di responsabilità civile verso terzi, conseguente a colpa nello svolgimento delle proprie funzioni. Art. 44 (Indennità di funzione) A decorrere dalla data di attribuzione della categoria di Quadro, l azienda corrisponderà mensilmente ai lavoratori interessati un'indennità di funzione pari a 25,00 (venticinque/00 uro) lordi per ciascuna mensilità. Per ciò che attiene al secondo livello, le parti firmatarie del presente accordo si impegneranno a perseguire l obiettivo di caratterizzarlo per i seguenti aspetti: - valutazione delle prestazioni in relazione al conseguimento di obiettivi prefissati, concordati e correlati alle funzioni assegnate; - verifica periodica delle potenzialità professionali per una migliore utilizzazione; - definizione e revisione periodica di bilanci di carriera; - verifica periodica di qualità, quantità e tempestività dei flussi informativi; 14

15 - modalità d esercizio della formazione continua; - incentivazione della mobilità professionale e di carriera. Art. 45 ( Orario Flessibile) Le Imprese potranno, senza alcun onere aggiuntivo, richiedere ai Quadri di fornire sino ad un massimo di 12 settimane annue di orario flessibile. Per orario flessibile si intende la possibilità di lavorare con un orario di 48 ore settimanali e poi, in un periodo di minore carico di lavoro, di effettuare, per uguale numero di settimane, un orario di 32 ore settimanali. Nel caso di applicazione dell orario flessibile la retribuzione rimarrà invariata sia per il periodo di maggiore prestazione lavorativa sia per quello con minore prestazione. L Impresa che intenda effettuare l orario flessibile per i quadri dovrà darne comunicazione scritta agli interessati con un preavviso di almeno 30 giorni, copia della comunicazione andrà inviata al CST competente che provvederà, nel rispetto delle norme sulla privacy, a trasmettere all Ente Bilaterale i dati per la statisticazione dell utilizzo del presente strumento. Art. 46 ( Orario annuale) I quadri che non hanno responsabilità di coordinamento e controllo di altri lavoratori e che non sono direttamente a contatto con la clientela, ovvero collegati con l orario di apertura al pubblico,potranno determinare l articolazione della loro prestazione lavorativa su base annua. Tale libera articolazione dell orario annua dovrà rispettare tre criteri per essere valida: a) numero totale annuo di ore lavorate pari a quello contrattuale; b) comunicazione scritta dell articolazione dell orario da parte del Quadro entro il 30 novembre per il piano orario dell anno successivo; c) accettazione da parte dell azienda, decorsi 7 giorni dalla comunicazione, si intenderà accettata la proposta con la formula del silenzio-assenso; d) Per le donne quadro con figli minori in età scolare si deroga al punto c). Il quadro dovrà inviare copia della comunicazione al CST competente che provvederà, nel rispetto delle norme sulla privacy, a trasmettere all Ente Bilaterale i dati per la statisticazione dell utilizzo del presente strumento. TITOLO XI Periodo di Prova Art. 61 (Periodo di prova) La durata massima del periodo di prova non potrà superare i seguenti limiti: Quadri: giorni 180 Primo livello: giorni 150 Secondo livello: giorni 120 Terzo livello: giorni 90 Quarto livello: giorni 60 Quinto livello: giorni 45 Sesto e settimo livello: giorni 30 I giorni indicati per i relativi livelli devono intendersi di calendario. Durante il periodo di prova la retribuzione non potrà essere inferiore al minimo contrattuale stabilito per la qualifica attribuita al lavoratore stesso. Nel corso del periodo di prova il rapporto di lavoro potrà essere risolto in qualsiasi momento, da ambedue le parti, senza preavviso e senza diritto al trattamento di fine rapporto di lavoro ad eccezione dei ratei di ferie e tredicesima mensilità. Trascorso il periodo di prova, senza che nessuna delle parti abbia dato regolare disdetta, l assunzione del lavoratore si intenderà confermata ed il periodo stesso sarà computato nell anzianità di servizio. Art. 62 (Sospensione del periodo di prova) Per i lavoratori assunti nei livelli quarto, quinto, sesto e settimo, l eventuale malattia/infortunio, interromperà il computo dei giorni per il periodo di prova. 15

16 TITOLO XII Orario di Lavoro Art. 63 (Orario di lavoro settimanale) La durata normale del lavoro effettiva per le aziende artigiane è fissata in 40 ore settimanali. Per i lavoratori con mansioni discontinue o di semplice attesa l orario di lavoro è fissato in 48 ore settimanali, ai sensi della normativa vigente. Le mansioni alle quali si può applicare le norme di cui al comma predente sono solo, ed inderogabilmente, quelle definite nella declaratoria come lavori di attesa. Al datore di lavoro è consentito chiedere prestazioni giornaliere eccedenti le otto ore in misura non superiore alle due ore giornaliere ed alle dodici settimanali. Per lavoro effettivo si intende lavoro che richiede un applicazione assidua e continuativa. Art. 64 (Esposizione orario di lavoro) Gli orari di lavoro praticati nell azienda dovranno essere esposti in modo facile e visibile, a tutti i dipendenti e devono essere comunicati, da parte dell azienda o del CST, all Ispettorato del Lavoro. TITOLO XIII Lavoro Straordinario Art. 65 (Lavoro straordinario) Il lavoro straordinario è quello eccedente l orario normale di lavoro giornaliero o settimanale contrattuale. Ai sensi delle vigenti disposizioni legislative, è facoltà del datore di lavoro richiedere prestazioni d opera straordinarie e a carattere individuale nei limiti di 200 ore annue. Le maggiorazioni da calcolare sulla quota oraria eccedente la normale retribuzione sono: - per le prestazioni di lavoro fino alla 48a ora settimanale il 15%; - per le prestazioni di lavoro che eccedono la 48 a ora settimanale il 20%; - per il lavoro straordinario, notturno e festivo, saranno corrisposte al lavoratore, oltre alla normale retribuzione le maggiorazioni indicate in appresso: lavoro straordinario diurno e festivo 20%; lavoro straordinario notturno 30%; lavoro straordinario notturno festivo 40%. Le percentuali di cui sopra non sono cumulabili tra loro. Art. 66 (Lavoro supplementare) Per lavoro supplementare si intende quello prestato fino al raggiungimento dell'orario di lavoro del personale a tempo pieno. Ai sensi del quarto comma dell'art. 5, legge n. 863/1984, sono autorizzate, quando vi sia accordo tra datore di lavoro e lavoratore, prestazioni di lavoro supplementare, rispetto a quello individuale concordato, nella misura di 60 ore annue, con riferimento alle seguenti specifiche esigenze organizzative: - periodi di picco della produzione o di analoghe brevi necessità di intensificazione dell'attività lavorativa aziendale; - particolari difficoltà organizzative derivanti da concomitanti assenze per malattia o infortunio di altri dipendenti. Le ore di lavoro supplementare verranno retribuite con la quota oraria della retribuzione di fatto e la maggiorazione forfettariamente e convenzionalmente determinata nella misura del 25%. Tale maggiorazione, che non rientra nella retribuzione di fatto, esclude il computo della retribuzione del lavoro supplementare su ogni istituto differito. Essa è compresa in ogni caso nella quota annua della retribuzione utile ai fini del calcolo del trattamento di fine rapporto ai sensi e per gli effetti del secondo comma dell'art cod.civ. Ferma restando l'applicabilità della presente norma, mantengono validità gli accordi aziendali già esistenti. 16

17 Saranno valide altresì intese a livello aziendale o di unità che, alla luce di ulteriori specifiche esigenze organizzative, similari a quelle di cui sopra, prevedano quantità superiori a quelle indicate al secondo comma del presente articolo. Art. 67 (Registro lavoro supplementare) Le ore di lavoro supplementare saranno cronologicamente annotate a cura dell'azienda su apposito registro. Le Organizzazioni sindacali regionali o provinciali firmatarie del presente CCNL potranno consultarlo o presso la sede dell Azienda oppure presso la sede del CST competente territorialmente. Il registro di cui al presente articolo può essere sostituito da altra idonea documentazione nelle aziende che abbiano la gestione del personale informatizzata. Art. 68 (Registro lavoro straordinario) Le ore di lavoro straordinario saranno cronologicamente annotate, a cura dell'azienda, su apposito registro, la cui tenuta è obbligatoria, e che dovrà essere esibito in visione, a richiesta delle Organizzazioni sindacali regionali e provinciali, presso la sede del CST competente territorialmente. Il registro di cui al precedente capoverso può essere sostituito da altra idonea documentazione nelle Aziende che abbiano la contabilità informatizzata presso il CST. La liquidazione del lavoro straordinario dovrà essere effettuata non oltre il mese successivo a quello in cui il lavoro è stato prestato. Per quanto non previsto dal presente contratto in materia di orario di lavoro e lavoro straordinario valgono le vigenti norme di legge e regolamentari. Art. 69 (Lavoro ordinario notturno) Le ore di lavoro ordinario prestato di notte - intendendosi per tali quelle effettuate dalle ore 22 alle ore 6 del mattino - verranno retribuite con la quota oraria della retribuzione di fatto maggiorata del 15%. TITOLO XV Riposo Settimanale, Festività, Ferie, Permessi Art. 83 (Riposo settimanale) Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale nei modi previsti dalle vigenti disposizioni legislative in materia. Il giorno di riposo, generalmente, coincide con la domenica, ma può cadere anche in giorno diverso e attuato per turno come per le attività stagionali, quelle per le quali il funzionamento domenicale corrisponde ad esigenze tecniche o di pubblica utilità, quelle rivolte a soddisfare direttamente i bisogni del pubblico, i lavori di manutenzione, pulizia e riparazione degli impianti, la compilazione dell inventario e del bilancio annuale. Art. 84 (Festività nazionali) Le festività che dovranno essere retribuite sono le seguenti: festività nazionali: 25 Aprile - Ricorrenza della liberazione 1 Maggio - Festa del lavoro 2 Giugno Festa della Repubblica festività infrasettimanali: 1 Gennaio - Capodanno 6 Gennaio - Epifania Il giorno del lunedì dopo Pasqua 15 Agosto - Festa dell Assunzione 1 Novembre - Ognissanti 8 Dicembre - Immacolata Concezione 25 Dicembre - Natale 26 Dicembre - Santo Stefano 17

18 La solennità del Santo Patrono del Comune dove ha sede l impresa. Le ore di lavoro prestate, nei giorni festivi sopraindicati, dovranno essere compensate come lavoro straordinario festivo. Art. 85 (Ferie) Il personale di cui al presente contratto ha diritto ad un periodo di ferie annuali nella misura di 26 giornate. Le ferie sono irrinunciabili. Le ferie non potranno essere frazionate in più di tre periodi. Compatibilmente con le esigenze dell azienda e quelle dei lavoratori è facoltà del datore di lavoro stabilire un periodo di ferie pari e due settimane nei periodi di meno affluenza da parte dei consumatori. Per ragioni di servizio il datore di lavoro potrà richiamare il lavoratore durante il periodo di ferie, fermo restando il diritto del lavoratore a completare detto periodo in epoca successiva ed il diritto al rimborso delle spese sostenute. Le ferie non potranno avere inizio né di domenica, né di giorno antecedente la domenica, né tanto meno nel giorno festivo e in quello antecedente il giorno festivo ad eccezione dei turni aventi inizio il 1 o il 16 giorno del mese. In caso di licenziamento o dimissioni spetteranno al lavoratore tanti dodicesimi del periodo di ferie al quale ha diritto per quanti sono stati i mesi di effettivo servizio prestato nell anno. Art. 86 (Permessi ) Durante l orario di lavoro il lavoratore non potrà lasciare il proprio posto senza giustificato motivo e non potrà uscire dall azienda senza essere autorizzato. Su richiesta, saranno eventualmente concessi brevi permessi retribuiti sino ad un massimo di 72 ore annue. TITOLO XVI Congedo Matrimoniale - Servizio Militare Art. 87 (Congedo matrimoniale) Al lavoratore non in prova sarà concesso in occasione del matrimonio un periodo di congedo matrimoniale della durata di 15 giorni consecutivi. Durante tale periodo il lavoratore dipendente avrà diritto alla normale retribuzione di fatto mensile. La richiesta di congedo deve essere avanzata dal lavoratore salvo casi eccezionali, con un anticipo di 10 giorni. La celebrazione dovrà essere documentata con il certificato di matrimonio entro 30 giorni successivi al termine del periodo di congedo. Art. 88 (Servizio militare) In caso di chiamata alle armi, obblighi di leva, di servizio civile o richiamo alle armi si fa riferimento alle leggi in vigore. Il lavoratore, entro trenta giorni dal congedo, deve porsi a disposizione del datore di lavoro per riprendere servizio; in mancanza, il rapporto è risolto. Il periodo trascorso durante il periodo di leva va computato nell anzianità di servizio a soli effetti dell anzianità. I periodi di servizio militare per ferma volontaria risolve il rapporto di lavoro senza il diritto al riconoscimento dei benefici di cui sopra, per i periodi eccedenti la durata normale del servizio di leva. TITOLO XVII Missioni e Trasferimenti Art. 89 (Missioni) 18

19 Al lavoratore in trasferta oltre al rimborso dell importo delle spese viaggio e di altre, eventualmente, sopportate per conto della ditta, dovrà essere corrisposta una diaria giornaliera da determinarsi direttamente tra datore di lavoro e dipendente. Se al lavoratore verranno attribuite mansioni comportanti l impiego di mezzi di locomozione tali mezzi e relative spese saranno a carico dell azienda. NOTA A VERBALE: le parti demandano ad un successivo esame da parte dell Ente bilaterale la individuazione di eventuali diversi trattamenti per missioni o trasferte caratterizzate da oggettivi disagi o frequenze ricorrenti oltre i 24 eventi annui. Art.90 (Trasferimenti) I trasferimenti di residenza danno diritto alle seguenti indennità: a) al lavoratore che non sia capofamiglia: 1) il rimborso della spesa effettiva di viaggio per la via più breve; 2) il rimborso della spesa effettiva per il trasporto del mobilio e del bagaglio; 3) il rimborso dell'eventuale perdita di pigione qualora non sia stato possibile sciogliere la locazione o far luogo al subaffitto; tale rimborso va corrisposto per un massimo di sei mesi; 4) una diaria nella misura fissata per il personale in missione temporanea pari a quella prevista dal precedente art. 89 ovvero un rimborso a piè di lista con le modalità indicate nello stesso articolo; b) al lavoratore che sia capofamiglia e cioè abbia famiglia propria o conviva con parenti verso cui abbia obblighi di alimenti: 1) il rimborso delle spese effettive di viaggio per la via più breve per se e per le persone di famiglia; 2) il rimborso delle spese effettive per il trasporto del mobilio e del bagaglio; 3) il rimborso dell'eventuale perdita di pigione ove non sia stato possibile sciogliere la locazione o dar luogo al subaffitto; tale rimborso va corrisposto per un massimo di sei mesi; 4) una diaria nella misura fissata per il personale in missione temporanea, per se e per ciascun convivente a carico; per i figli conviventi a carico la diaria è ridotta a tre quinti. In luogo di detta diaria il datore di lavoro può corrispondere il rimborso a piè di lista delle spese di vitto ed alloggio sostenute dal lavoratore per se e per i familiari a carico componenti il nucleo familiare. Le diarie o i rimborsi di cui al presente articolo saranno corrisposti per il tempo strettamente necessario al trasloco. Quando il trasferimento comporta anche il trasporto del mobilio, il lavoratore avrà diritto a percepire le diarie o i rimborsi di cui al presente articolo fino a 8 giorni dopo l'arrivo del mobilio. Il trasferimento dei lavoratori con responsabilità di direzione esecutiva che determini il cambiamento di residenza verrà di norma comunicato per iscritto agli interessati con un preavviso di 45 giorni ovvero di 70 giorni per coloro che abbiano familiari a carico. In tali ipotesi, ai lavoratori di cui al comma precedente sarà riconosciuto, per un periodo massimo di 9 mesi, il rimborso dell'eventuale differenza del canone effettivo di locazione per un alloggio dello stesso tipo di quello occupato nella località di provenienza. Art. 91 (Disposizioni per i trasferimenti) A norma dell'art. 13 della legge 20 maggio 1970, n. 300, il lavoratore non può essere trasferito da un'unità aziendale ad un'altra se non per comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive. Il personale trasferito avrà diritto, in caso di successivo licenziamento, al rimborso delle spese per il ritorno suo e della sua famiglia nel luogo di provenienza, purché il rientro sia effettuato entro sei mesi dal licenziamento, salvo i casi di forza maggiore. TITOLO XVIII Sospensione dal Lavoro Art. 92 (Sospensione del lavoro) 19

20 In caso di sospensione dal lavoro per fatto dipendente dal datore di lavoro ed, indipendente dalla volontà del lavoratore, il lavoratore ha diritto alla retribuzione di fatto per tutto il periodo della sospensione. La norma di cui al precedente comma non si applica nel caso di pubbliche calamità, eventi atmosferici straordinari, casi di forza maggiore e scioperi. TITOLO XIX Anzianità di Servizio Art. 93 (Aumenti per anzianità) L anzianità di servizio decorre dalla data di assunzione, quali che siano le mansioni svolte. Gli importi dovuti dagli scatti di anzianità saranno pagati dal primo giorno del mese successivo a quello di maturazione del biennio. Gli aumenti periodici, per un massimo di cinque, sono pari a quelli riportati nella tabella seguente Livello Importo Quadri 16,00 1 livello 14,00 2 livello 12,00 3 livello 10,00 4 livello 8,00 5 livello 6,00 6 livello Art. 94 (Anzianità convenzionale) Si richiamano le vigenti normative di Legge per tutti i lavoratori che, appartenendo alle categorie previste dal legislatore, si vedranno riconosciuta la maggiorazione di anzianità convenzionale. TITOLO XX Congedi - Diritto Allo Studio Art. 95 (Congedi retribuiti) In casi speciali e giustificati il datore di lavoro potrà concedere in qualunque epoca dell'anno congedi retribuiti con facoltà di dedurli dalle ferie annuali. Ai lavoratori studenti, compresi quelli universitari, che devono sostenere prove di esame, e che,in base alla legge 20 maggio 1970, n. 300 hanno diritto ad usufruire di permessi giornalieri retribuiti, le Aziende concederanno altri cinque giorni retribuiti, pari a 40 ore lavorative all'anno, per la relativa preparazione. I permessi di cui al precedente comma saranno retribuiti previa presentazione della documentazione ufficiale degli esami sostenuti (certificati, dichiarazioni, libretti e ogni altro idoneo mezzo di prova). Art. 96 (Diritto allo studio) Al fine di contribuire al miglioramento culturale e professionale dei lavoratori del settore, le Aziende concederanno, nei casi e alle condizioni di cui ai successivi commi, permessi retribuiti ai lavoratori non in prova che intendono frequentare corsi di studio compresi nell'ordinamento scolastico, svolti presso istituti pubblici costituiti in base alla legge 31 dicembre 1962, n. 1859, o riconosciuti in base alla legge 19 gennaio 1942, n. 86, nonché corsi regolari di studio per il conseguimento del diploma di scuola secondaria superiore e per il conseguimento di diplomi universitari o di laurea. I lavoratori potranno richiedere permessi retribuiti per un massimo di 150 ore pro capite in un triennio e nei limiti di un monte ore globale per tutti i dipendenti dell'unità produttiva che sarà determinato all'inizio di ogni triennio moltiplicando le 150 ore per un fattore pari al decimo del numero totale dei dipendenti occupati nella unità produttiva a tale data. Le ore di permesso, da utilizzare nell'arco del triennio, sono usufruibili anche in un solo anno. 20

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