REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE DEI CONTI. Sezione Giurisdizionale per la Regione Lazio SENTENZA

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1 SENT.N.757/2009 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE DEI CONTI Sezione Giurisdizionale per la Regione Lazio composta dai seguenti magistrati Mario Ristuccia Andrea Lupi Presidente Consigliere relatore Marco Valerio Pozzato Consigliere ha pronunciato la seguente SENTENZA nel giudizio di responsabilità iscritto al n del registro di segreteria della Sezione, promosso dal Procuratore regionale nei confronti di Gino Ferri, residente in Rocca di Papa (RM) alla via dei Laghi, km 11,900 dove è anche elettivamente domiciliato per il presente giudizio; Visto l atto introduttivo del giudizio; Visti gli altri atti e documenti di causa; Visti gli artt. 52 del R.D. 12 luglio 1934, n. 1214, 18,19 e 20 del D.P.R. 10 gennaio 1957, n.3; Visti il D.L. 15 novembre 1993, n. 453, convertito nella legge 14 gennaio 1994, n.20, come modificata dal D.L. 23 ottobre 1996, n.543, a sua volta convertito, con modificazioni, nella legge 20 dicembre 1996, n. 639; Uditi, alla pubblica udienza del 26 febbraio 2009, con l assistenza della Segretaria dr.ssa Antonella Cirillo, il relatore, Consigliere

2 Andrea Lupi, e il Pubblico Ministero nella persona del Vice Procuratore Generale Tammaro Maiello. FATTO Con atto di citazione, depositato in data 15 maggio 2008, il Procuratore Regionale ha convenuto in giudizio il sig. Gino Ferri per sentirlo condannare al pagamento, in favore dell erario della somma di euro ,00, oltre rivalutazione e interessi dalla data di pubblicazione della sentenza fino al soddisfo, nonché le spese del presente giudizio in favore dello Stato. Il sig. Ferri nella qualità di titolare di dell azienda agricola Villa di Fontana Vecchia, nel febbraio 2001, aveva chiesto l ammissione a finanziamento FEOGA (Fondo Orientamento e Garanzia), Fondi della Regione Lazio, per la creazione di alloggi destinati ad agriturismo. Il finanziamento veniva riconosciuto dalla Regione e al sig. Ferri veniva liquidato, in data 30 settembre 2003, un contributo di euro ,00. A seguito di verifiche effettuate dalla Guardia di Finanza si accertava che il Ferri, pur avendo effettuato i lavori di ristrutturazione, a cui era destinato il finanziamento, non aveva, tuttavia, avviato nessuna attività di agriturismo, ma aveva illegittimamente destinato l immobile alla locazione a privati. Da qui la presente domanda di risarcimento del danno. Per gli stessi fatti, la Procura della Repubblica di Velletri ha chiesto il rinvio a

3 giudizio del sig. Ferri per il reato di cui all art. 316 del codice penale (Peculato mediante profitto dell errore altrui). Il sig. Ferri, che in sede di invito aveva dedotto l impossibilità di destinare l immobile ad agriturismo a causa di una controversia con il Comune di Frascati, fatto che il PM ha ritenuto non rilevante ai fini dell affermazione di responsabilità, non si è costituito in giudizio. All odierna udienza il Pubblico Ministero ha confermato le argomentazioni e le conclusioni dell atto di citazione. Considerato in diritto Certamente colpevole risulta essere il comportamento del convenuto che non ha utilizzato il finanziamento, a lui assentito, per le finalità previste dal FEAOG. Nella specie i fondi comunitari concernevano la creazione di alloggi destinati all'agriturismo al fine di implementare il rinnovamento e il miglioramento dei villaggi e la protezione e la tutela del patrimonio rurale, la diversificazione delle attività del settore agricolo e delle attività affini allo scopo di sviluppare attività plurime o fonti alternative di reddito, l'incentivazione di attività turistiche e artigianali (art. 33 Regolamento CE del Consiglio n del 17 maggio 1999). Aver destinato l'immobile alla locazione a privati non risponde alle finalità per cui il Ferri aveva ottenuto il finanziamento. Egli è pertanto responsabile del danno derivante dal mancato corretto utilizzo dei fondi comunitari. Né il convenuto può invocare la forza maggiore del mancato avvio

4 dell'attività di agriturismo a causa della controversia con il Comune di Frascati circa il passaggio della pubblica fognatura all'interno del suo fondo, perchè risulta che, dopo una serie di contrasti, culminati con il rifiuto del Ferri di far entrare la ditta incaricata dei lavori nella sua proprietà, è stato deciso di modificare il percorso del collettore principale e della rete traslando la fognatura al confine della proprietà Ferri secondo le stesse indicazioni del proprietario. Pertanto, il sig. Gino Ferri va condannato al risarcimento del danno in favore dell Erario nella misura di euro ,00, somma, comprensiva della rivalutazione monetaria, a cui vanno aggiunti gli interessi legali dalla data di pubblicazione della sentenza fino al soddisfo. Le spese di questo giudizio seguono la soccombenza. P.Q.M. La Corte dei Conti Sezione Giurisdizionale per la Regione Lazio, definitivamente pronunciando CONDANNA il signor Gino Ferri al pagamento in favore dell Erario della somma di euro ,00, somma, comprensiva della rivalutazione monetaria, a cui vanno aggiunti gli interessi legali dalla data di pubblicazione della sentenza fino al soddisfo. CONDANNA il sig. Gino Ferri al pagamento delle spese processuali che si liquidano in Euro 142,08(centoquarantadue/08) Così deciso in Roma, nella Camera di Consiglio del 26 febbraio 2009.

5 Il Consigliere estensore Il Presidente F.to Andrea Lupi F.to Mario Ristuccia Depositata il P. IL DIRIGENTE IL RESPONSABILE DEL SETTORE GIUDIZI DI RESPONSABILITA F.to Dott. Francesco MAFFEI