In primo piano la Città di Scilla in Calabria e di fronte Ganzirri frazione di Messina

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1 Voci dal Sud 1 Anno VIII nr. 3 Marzo 2012 Anno VIII - n Marzo 2012 OMAGGIO Euro 1,55 Una suggestiva immagine dello stretto di Messina In primo piano la Città di Scilla in Calabria e di fronte Ganzirri frazione di Messina (La foto di autore sconosciuto è stata prelevata da Internet)

2 Voci dal Sud 2 AnnoVIII nr. 3 Marzo Voci dal Sud... ai quattro venti Periodico indipendente di Attualità, Storia e Cultura Rassegna stampa dai mass media Reg. Tribunale di Palmi nr. 01/05 (fasc. 183/05) del 28/4/2005-2/05/2005 Fromo Editore - Rosarno (RC) casella postale 77 c.da Sella Badia ROSARNO tel fax Indirizzo Internet vocidalsud@yahoo.it Direttore responsabile ed editoriale Franz Rodi-Morabito Segretaria redazione, Patrizia Rodi-Morabito Comitato redazione Mariasole Dalmonte e Michele Guardo Impaginazione telematica Mariasole Dalmonte ABBONAMENTI (momentaneamente Omaggio) ordinario euro sostenitore euro enti/associazioni euro Amici Voci dal Sud euro Versamento tramite: Conto Bancoposta n ABI CAB intestato a: Fracesco Rodi-Morabito (RC) PUBBLICITA - Tariffe modulo cmq 36 b/neuro 13* modulo cmq 64 b/neuro 26* modulo cmq 128 b/n euro 39* 1/2 pagina interna b/n euro 52* Pagina intera interna euro 100* * A colori + 20% (I prezzi si intendono per ciascuna uscita) Altri moduli o posizioni di rigore (1.a ed ultima pagina, ecc.): da convenire. Le inserzioni appaiono su Internet e su eventuale edizione cartacea Tutte le collaborazioni sono a titolo gratuito a meno di diverso accordo. Testi, foto ed altro, anche se non pubblicati, non vengono restituiti e divengo proprietà dell editore che potrà utilizzarli anche su altre testate senza ulteriore consenso. I pezzi firmati sono riconducibili per la responsabilità sia civile che penale al firmatario dell articolo ed alla testata da cui sono stati rilevati L Editore ed il Direttore vengono così liberati da qualsiasi coinvolgimento e responsabilità. Foro competente: Palmi

3 Voci dal Sud 3 Anno VIII nr. 3 Marzo 2012 Sommario Editoriale di Franz Rodi-Morabito Pag 5 - Per le opere incompiute non paga nessuno! Pag 5 - Lettera su un carcere mai nato in ventiquattro anni di sala travaglio Pag 6 - Rosarno - Il Consiglio comunale, nella ultima seduta, preme l acceleratore della demolizione delle opere abusive Pag 7 - Serra San Bruno - Sotto il peso della eccezionale nevicata crolla il tetto della celebre Certosa di San Bruno di Colonia Pag 8 - Gioia Tauro - Arriva il via libera alla costruzione del rigassificatore Pag 9 - Polistena - Quella rotonda un autentico pericolo per i pedoni! Pag 9 -Terranova Sappo Minulio - Prugne Deco, quando la tipicità diventa volano di sviluppo locale Pag 10 - Galatro - Urge riaprire il rettifilo di Jola, ma già si parla di ritardi Pag 10 - Galatro - Commemorato il prof. Pierino Ocello e presentato postumo il suo diario di prigionia Pag 11 - Reggio Calabria - Anche la Città dello Stretto ha avuto l inchino della città galleggiante Costa Concordia! Pag 12 - Laureana di Borrello - Elezioni, nella confusione generale spunta una lista di sole donne! Pag 12 - Laureana di Borrello - E crisi di candidati - Sempre più difficile formare le liste elettorali per la ormai prossima tornata Pag 13 - Taurianova - Non sentitevi male: la Città ha perso l ultima ambulanza! Pag 14 - Locri - Si è concluso il primo Torneo giovanile di Scacchi Pag 15 - I comuni di Molochio, Oppido Mamertina, Terranova e Varapodio uniscono le loro forze Pag 16 - A Sud, dopo aver ingoiato tutto, adesso le Banche chiudono molti sportelli! Pag 17 - La Ducati si avvia verso l estero - Si sta per vendere la gloriosa Ducati! Pag 18 - La Lega apre un sito internet per la denuncia degli immigrati Pag 18 - Il professore Antonio Sorrenti, Presidente dell Associazione per il ricordo della Shoah del Triveneto insulta la Città di Rosarno Pag 19 - La risposta all incauto prof. Sorrenti da parte dell Associazione culturale NuovaMente Pag 20 - Il succo di arancia di Rosarno protestato dalla Coca Cola!... continua a pagina successiva

4 Voci dal Sud 4 AnnoVIII nr. 3 Marzo Pag 21 - Agrumi Piana Rosarno : la Coca Cola fa marcia indietro? Pag 22 - A Rosarno la Coldiretti ancora in piazza Pag 24 - L Olio di oliva calabrese per la 1/a volta al salone internazionale di Trieste Pag 25 - I deputati possono rimanere presidenti di Provincia Pag 25 - Abolire le Province alla scadenza, ma Sicilia e Sardegna votano adesso - Cosa avverrà per loro? Pag 26 - Liberalizzazioni, i professionisti ringraziano - Vincono ancora i forti Pag 26 - Ici sui beni della Chiesa che sono a sfondo commerciale, ma non sulle strutture religiose Pag 27 - Ici sui beni commerciali della Chiesa, ma... quante eccezioni e quanta lana caprina! Pag 28 - L eterna querelle: Equitalia applica usura? No, solo aggio di legge. Pag 29 - Nella lotta all inquinamento da amianto le Istituzioni sono in ritardo Pag 30 - Dopo 38 anni inizia a Brescia il processo d appello per la bomba a Piazza della Loggia! Pag 30 - La figlia di Parolisi, marito e presunto assassino della moglie Melania, parte civile contro il padre Pag 31 - La Procura Generale di Perugia chiede l annullamento della sentenza di assoluzione di Amanda Knox e Raffaele Sollecito Pag 32 - Processo a Dell Utri, tutto da rifare! Pag 33 - Lucio Dalla, popolare cantautore bolognese, muore a Montreau in Svizzera per infarto Pag 34 - Quelle navi accomunate da un tragico destino Pag 36 - Semplificate le norme sui cognomi si eviteranno intoppi burocratici Pag 37 - Ugo Maria Cionfrini, un artista geniale ed insolito Pag 38 - Trionfa Emma, seconda Arisa terza Noemi - Fischi a Celentano Pag 39 - Anche in Inghilterra la mamma uomo! Arrivederci al prossimo mese

5 Voci dal Sud 5 Anno VIII nr. 3 Marzo 2012 Editoriale di Franz Rodi-Morabito Si mandano a casa i delinquenti perchè le nostre carceri traboccano ed è il tutto esaurito! Forse per questo non si procede contro quegli amministratori della Cosa Pubblica, quei politici e politicanti che da lustri manovrano le leve nella cabina di comando facendo danni enormi e non rispondendo mai a nessuno! Sono personaggi sopra le Leggi che comunemente regolano la vita e l attività dei cittadini, ma non la loro. Quel grande Telegiornale ideato da Antonio Ricci, Striscia la Notizia ci ha dato molto spesso immagini sconcertanti di opere faraoniche mai completate o, se completate, mai entrate in funzione a causa di cavilli burocratici o per disattenzioni durante la loro progettazione e realizzazione. Ecco alcuni esempi.- A Napoli, lo ricorderete tutti, una strada sopraelevata è ferma dalla notte dei tempi perchè andava ad interferire con una palazzina i cui abitanti non volevano nè vendere e tampoco trasferirsi ad altro titolo. L elenco di strade che dopo avere fagocitato miliardi si fermano in mezzo alla campagna e nessuno sa dirne la ragione rimanendo perciò inutilizzate è infinito ed interessa nord, Centro, Sud ed Isole. Stadi olimpici al confronto del quale il Bernabeu è solo un campetto parrocchiale costruiti con un corollario di attrezzature per altre discipline in paesini di poche migliaia di abitanti e, per giunta, mai inaugurati per cui oggi, cannibalizzati sono un ammasso di macerie. Ospedali che da 40 anni giacciono come cadaveri, più volte attrezzati e poi derubati anche degli infissi come a Rosarno, perchè... (a proposito ma chi sa dirci il perchè?). Si sta per creare il grande ospedale della Piana a Palmi e lo si fa partendo da zero, dall esproprio del terreno. Ma perchè non si rendono efficenti gli impianti esistenti quale Polistena, Gioia Tauro, la stessa Palmi, Oppido Mamertino,Taurianova, Cittanova, Nicotera, tuttie strutture esistenti, finanche discretamente attrezzate, ma chiuse o in via di chiusura? perchè non si specializzano? Mistero! intanto spendiamo miliardi per farne uno nuovo. E per le carceri? stessa solfa: carceri come quello di Mileto che non può essere collaudato perchè i muri sono stati costruiti con mattoni forati (si, avete letto bene, mattoni forati, ma dove erano i controlli quando lo si stava costruendo?). Altro sperpero a Tropea dove si è realizzata un opera faraonica per mettere in sicurezza un costone e realizzare una scalinata per salire dalla marina a piazza del cannone, ma... qualcosa ha girato storto, pare impatto ambientale e la si è demolita prima di collaudarla! Ha pagato qualcuno? nessuno! tutti James Bond con licenza di sperperare. Un altro carcere... ma non vi dico nulla, leggete l articolo sotto ripreso da Gazzetta del Sud e giudicate. Lettera su un carcere mai nato in ventiquattro anni di sala travaglio Una storia cominciata 24 anni fa. Era il 1988, ricorda l on. Angela Napoli in una interrogazione al ministro della Giustizia e al ministro dello Sviluppo economico, infrastrutture e trasporti, quando l esigenza di realizzare una casa di reclusione nel territorio della Calabria fu rappresentata dalla Direzione dell Istituto penitenziario reggino. È l inizio di un percorso minato: «Nel , individuata l area per la nuova casa penale a Reggio Calabria, furono avviate le procedure concorsuali per l appalto dei lavori, privilegiando il sistema dell affidamento in concessione delle opere di progettazione esecutiva e realizzazione del nuovo complesso carcerario; pur avendo individuato il soggetto concessionario nel Rit (Raggruppamento temporaneo d impresa) Cmc-Pizzarotti, la procedura avviata divenne impercorribile a seguito dell entrata in vigore della legge n. 109/94, per cui si provvide ad affidare allo stesso soggetto l appalto a trattativa privata ; nel corso degli anni alcuni finanziamenti parcellizzati portarono alla realizzazione dei primi due lotti e al completamento della cosiddetta stabilizzazione del fronte settentrionale ; il 31 gennaio 2003 è stata siglata la proposta di ridimensionamento della struttura nascente, allo scopo di rendere la stessa fruibile in tempi brevi, anche alla luce di un ulteriore stanziamento di circa 14,5 milioni di euro; il 31 luglio 2003 all impresa appaltatrice è stato conferito l incarico per redigere il nuovo progetto, ma una serie di vicissitudini hanno portato solo nel marzo del 2004 alla consegna da parte della Cmc-Pizzarotti del progetto generale esecutivo di variante commissionato, ma nel frattempo non è risultato più disponibile il finanziamento di 14,5 milioni; il problema finanziario veniva però superato con il Dm del Ministero delle Infrastrutture e trasporti del , con il quale era stato assegnato al Servizio integrato delle infrastrutture e dei trasporti per la Sicilia e la Calabria un finanziamento di 16 milioni di euro da destinare proprio alla Casa di reclusione di Reggio Calabria; il Siit non ha però approvato il definitivo progetto rielaborato dalla ditta appaltatrice in tempo utile ad impegnare la somma stanziata entro l esercizio finanziario L elenco continua e arriva ai giorni nostri. L on. Napoli, sottolineato che «la struttura di Arghillà avrebbe la possibilità di ospitare 300 detenuti, nonché laboratori per le attività lavorative all interno ed aree verdi da destinare a possibili coltivazioni» e che «purtroppo nel Piano Carceri presentato nel 2008 tale struttura non è stata inserita, chiede di sapere dai due ministri quali urgenti iniziative intendano assumere al fine di consentire il completamento di questa «importante e necessaria struttura carceraria di Arghillà».

6 Voci dal Sud 6 AnnoVIII nr. 3 Marzo Rosarno Il Consiglio comunale, nella ultima seduta, preme l acceleratore della demolizione delle opere abusive Giuseppe Lacquaniti - Gazzetta del Sud Consiglio comunale compatto non solo sulla questione dell ordine pubblico, ma anche sul tema molto delicato delle demolizioni di opere abusive. Si tratta di immobili per i quali la procedura di demolizione, attivata nel 2009, non è giunta a conclusione in quanto è andata deserta la gara per l appalto dei lavori di abbattimento, e di opere abusive già acquisite al patrimonio comunale, a seguito di inottemperanza delle ordinanze di demolizione. Con l atto deliberativo, illustrato dal sindaco Elisabetta Tripodi, il Consiglio, all unanimità, dà indirizzo al dirigente della ripartizione urbanistica di attivare e proseguire le procedure necessarie per l intervento del Genio Militare, in modo che si possa giungere alla loro demolizione in breve tempo. Il dibattito è stato vivacizzato dagli interventi dei consiglieri Saccomanno, Italiano, Paparatti, Tripodi, sulla questione procedurale, sollevata dal primo, per il fatto che trattasi di materia non di competenza consiliare. L altra questione spinosa affrontata dal Consiglio ha riguardato l interrogazione presentata il 10 gennaio scorso dai consiglieri Paparatti e Barone (Pdl) a proposito del progetto di illuminazione di contrada Bosco, gestito - a loro parere - «in termini del tutto clientelari dall assessore ai Lavori pubblici, Teodoro De Maria, tanto da attirarsi le critiche del collega di Giunta Scriva». Il dibattito, che si annunciava molto acceso, è stato ammorbidito dagli interventi concilianti dello stesso De Maria, dell assessore Scriva e soprattutto del sindaco Tripodi. Qualche errore o svista nella redazione del progetto hanno ammesso sono stati compiuti in buona fede, a causa della somma modesta impegnata ( euro) che non può assolutamente soddisfare il fabbisogno di un area molto vasta con una superficie di oltre 500 ettari. Errori che saranno riparati grazie alla somma resa disponibile dal ribasso d asta, che consentirà di estendere l illuminazione ad altre zone degli stradoni centrali del Bosco. A fare quadrato attorno a De Maria sono intervenuti Ascone, Papasidero, Pronestì, Il Grande Ṡu proposta dell assessore alle politiche giovanili Francesco Bonelli, il Consiglio, con i 13 voti della maggioranza, ha approvato le modifiche allo Statuto della Consulta giovanile comunale. Le minoranze, per bocca di Barone e Paparatti (Pdl) e Saccomanno (Grande Sud), hanno contestato l art. 17 che prevede l impossibilità di fare parte della consulta per quei giovani che rivestono incarichi dirigenziali nei partiti o cariche elettive negli enti pubblici. Una presa di posizione condivisa dalla maggioranza che a detta delle opposizioni non agevola la partecipazione dei giovani alle attività pubbliche e che ha comportato per protesta le dimissioni del presidente Papaianni e l uscita dalla Consulta di 27 giovani. Ad inizio di seduta il presidente Bottiglieri ha dato comunicazione della nomina a capogruppo di Sinistra per Rosarno del consigliere Rocco Pronestì. Una scelta definita «una terribile delusione, dopo 50 anni di militanza politica» da Giuseppe Papasidero, eletto nella stessa lista, come il presidente Bottiglieri, ma forse penalizzato da quest ultimo a causa del suo passaggio a Sel. (n.d.r. Va ricordato che Giuseppe Papasiderò è stato un pilastro portante della Sinistra rosarnese ed è una figura storica in seno prima al Partito Comunista, nella Quercia e nel PD, ed è stato costantemente eletto consigliere comunale in numerosissime tornate elettorali, nonchè è stato candidato a Sindaco, carica che non si è attribuito per poco più di dieci voti!).- Da rilevare, infine, l esortazione rivolta al Sindaco dal capogruppo di minoranza Aldo Borgese (Grande Sud), perché scelga il futuro assessore alla P.I. tra le due donne «professionalmente competenti» presenti nella maggioranza: le prof. Grace D Agata (Pd) e Mimma Varrà (Agorà), entrambe insegnanti presso il Liceo Piria.

7 Voci dal Sud 7 Anno VIII nr. 3 Marzo 2012 Serra San Bruno Sotto il peso della eccezionale nevicata crolla il tetto della celebre Certosa di San Bruno di Colonia Pare che, tormentato dal rimorso di aver annientato tante vite umane, in questa Certosa si sia ritirato a vita monastica il comandante della squadriglia aerea che sganciò la prima bomba atomica a Nagasaki Francesca Onda - Gazzetta del Sud Il maltempo non risparmia nemmeno la Certosa! Parte del tetto della cappella minore non ha infatti retto al peso della neve. Il cedimento ha interessato due campate del tetto per un totale di 60 metri quadrati. Le travature in legno, che sostenevano le tegole in terracotta, non ce l hanno fatta a reggere anche il peso di circa 80 centimetri di neve. Al momento del crollo, la chiesa era deserta. Si tratta della cappella nella quale si riuniscono in preghiera i fratelli laici. Nessun danno ha invece riportato la cappella dei monaci, nella quale, lo scorso mese di ottobre, ha recitato i Vespri anche Benedetto XVI durante la sua visita in Calabria. Fortunatamente illese la chiesa dei padri, il chiostro e le numerose celle dei monaci che sorgono nei pressi. L allarme è stato immediato. Il Priore, dom Jacques Dupont, ha avvertito le autorità civili di Serra San Bruno e i Vigili del fuoco. Le austere porte del monastero si sono, così, in via eccezionale, spalancate per consentire l accesso agli automezzi dei Vigili del Fuoco, alle ruspe del Comune, alle squadre di soccorso della Protezione civile e ai militari della della Brigata Aosta che da giorni si trovano sul posto comprensorio delle Serre per fronteggiare l emergenza neve. La controsoffittatura, realizzata in legno sulla volta della chiesa, ha impedito che i detriti si abbattessero rovinosamente all interno della navata centrale, provocando ingenti danni agli stalli, ai quadri affissi alle pareti e alle statue di pregevole valore artistico che adornano la chiesa. Tuttavia, i danni sono ingenti e la cappella è stata dichiarata inagibile dai Vigili del fuoco. Il fianco laterale destro del tempio certosino è stato completamente transennato. Allo stesso modo è stato transennato lo spiazzo antistante l ingresso principale. I militari della Brigata Aosta hanno messo a disposizione le torri di illuminazione per consentire di liberare il tetto della chiesa dai detriti anche nelle ore serali. Sul luogo del crollo è accorso anche il sindaco di Serra San Bruno, Bruno Rosi, il quale ha rivolto al priore parole di solidarietà, assicurando che presto saranno avviate le pratiche per la riparazione dei danni e per ripristinare al culto la chiesa certosina.

8 Voci dal Sud 8 AnnoVIII nr. 3 Marzo Gioia Tauro Arriva il via libera alla costruzione del rigassificatore Lo ha annunciato al Senato il ministro dell Ambiente Clini Il Quotidiano GIOIA TAURO E stata chiusa la procedura per il rigassificatore di Gioia Tauro. Lo ha detto ufficialmente ieri al Senato incontrando i giornalisti sul tema dell emergenza gas di questi gelidi giorni, il ministro all Ambiente Corrado Clini. «Abbiamo firmato il decreto di Valutazione d impatto ambientale, l ultimo che mancava, per il rigassificato-re di Gioia Tauro - ha detto Clini - Iride e Sorgenia, che gestiscono il progetto attraverso la societa veicolo Fin Gas (quest ultima controlla al 70% Lng MedGas Terminal), avranno la disponibilita di circa 12 miliardi di metri cubi di capacità di rigassificazione. Il terminal, che a regime assicurerà una copertura pari a oltre il 10% della domanda nazionale di gas attesa, sarà in grado di accogliere navi metaniere sino 265 mila metri cubi. L ok di Clini si aggiunge quindi a quelli già precedentemente espressi dal ministro allo sviluppo economico Corrado Passera. Si conclude quindi positivamente il varo del decreto interministeriale che da il via libera ufficiale al progetto di rigassificazione di Gioia Tauro in cui iter era iniziato quasi dieci anni fa. Della realizzazione di un rigassi-ficatore da collocare a Gioia Tauro si parla dal 2002 quando il gruppo che faceva capo all ex Presidente della Roma Franco Sensi, la Ital Pretoli aveva ottenuto un autorizzazione per la realizzazione di un deposito costiero nel porto di Gioia Tauro, contestatissima tanto che tutto di arenò in pochi anni lasciando sul posto alcune enormi cisterne ormai arrugginite sul molo ovest. Successivamente la Ital Petroli presenta all Autorità Portuale di Gioia Tauro e al Ministero delle Attività Produttive una richiesta di autorizzazione per la costruzione di un impianto di rigassificazione. Il progetto prevedeva la costruzione di un approdo esterno per le gassiere. Circa un anno e mezzo dopo il gruppo Falck Belleli, attraverso la controllata Cross Gas, presenta all Asi di Reggio Calabria un ennesima richiesta. Il progetto di quest ultima prevedeva l attraversamento della zona portuale del tubo di trasferimento del metano liquido all impianto di rigassificazione che doveva sorgere nell area industriale. I due gruppi, che erano in qualche modo alternativi e concorrenti, trovarono un intesa che portú alla fusione del progetto definitivo targato Lng MedGas Terminal che ottenne l ok della Regione Calabria nel gennaio del 2005 e l esa -me del Ministero delle Attività Produttive che convocò l iter della relativa conferenza dei servizi per le autorizzazioni. Tre anni fa Sorgenia del gruppo Cir di De Benedetti e Iride attraverso la Fingas comprarono il 51% delle azioni di Lng Medgas e continuarono le procedure autorizzative fino al decreto finale annunciato ieri da Clini. In precedenza era arrivato il si da parte delle organizzazioni sindacali ma anche dai comuni del territorio a conclusione della fase consultiva che venne gestita da commissari prefettizi visto che gli enti locali territoriali erano stati sciolti per mafia. Di recente invece, i comuni di Gioia Tauro, Rosarno e San Ferdinando rappresentati dagli organismi democraticamente eletti revocarono le precedenti delibere dei commissari. Un rigassificatore è un impianto che permette di riportare lo stato fisico di un fluido dallo stato liquido a quello gassoso. I rigassificatori sono indispensabili quando la fornitura di gas che arriva da paesi che non sono collegati alla rete dei metanodotti. In questi casi il gas viene trasformato in liquido per poter essere trasportato in cisterne o navi cisterna e ritrasformato dai rigassificatori nello stato aeriforme per poter essere immesso nelle condutture della rete di distribuzione. Al rigassificatore è collegata anche la cosiddetta pia -stra del freddo. Una struttura concepita dall Autorità Portuale per ospitare attività di stoccaggio e manipolazione di prodotti surgelati in speciali capannoni con celle frigorifere. Le strutture sono già state finanziate dal Cipe con delibera n.89 del I capannoni dovrebbero essere realizzate nelle adiacenze dell impianto di rigassificazione. Il freddo nei capannoni con le celle frigorifere, dovrebbe essere garantito praticamente a costo zero, grazie alle frigorie che si perderanno dalla rigassificazione del metano, che allo stato liquido arriverebbe attraverso navi metaniere ad una temperatura di -160 gradi e che una volta rigassificato perderebbe circa -110 frigorie, proprio quelle necessarie al funzionamento della Piattaforma del freddo. L entrata in attività del rigassificatore è prevista nel 2014.

9 Voci dal Sud 9 Anno VIII nr. 3 Marzo 2012 POLISTENA Quella rotonda un autentico pericolo per i pedoni! Attilio Sergio - Gazzetta del Sud Alla presenza del coordinatore regionale del movimento dei Popolari e Liberali nel Pdl Giovanni Nucera, si è svolta in città un assemblea di iscritti e simpatizzanti promossa dal responsabile territoriale Serafino Mammola. Nel corso del confronto sono state analizzate alcune problematiche infrastrutturali del comprensorio. «Problematiche è stato detto durante i lavori che interessano da tempo alcune arterie stradali del territorio polistenese di competenza della Provincia». Le criticità segnalate nel corso della riunione si riferiscono, in particolare, alla strada Provinciale SS 536 Polistena- Cinquefrondi su cui è stata concordata all unanimità la necessità di realizzare un tratto di marciapiede lungo la rotonda posta sulla circonvallazione, nel punto in cui la SS 536 s interseca con via Campagna nuova. «Una rotonda che ha reso sicuramente più scorrevole il traffico, ma che rappresenta hanno evidenziato alcuni residenti un autentico pericolo per i pedoni che si avventurano ad attraversare, da un lato all altro, la strada». Altro aspetto segnalato nel corso della riunione è rappresentato da alcuni smottamenti lungo la Provinciale Polistena- Taurianova, nel punto in cui la carreggiata è ridotta ad un unica corsia, consentendo così solo il senso unico alternato. «Una situazione di pericolo per gli automobilisti in transito - è stato evidenziato durante l incontro - che ormai si protrae da diverso tempo. Nel corso dell assemblea è stata concordata la richiesta di un incontro che il coordinatore regionale del Movimento Popolari e Liberali nel Pdl Giovanni Nucera unitamente al consigliere provinciale dei Popolari e Liberali dott.ssa Alessandra Polimeno, rivolgeranno all assessore provinciale alla viabilità Giuseppe Pirrotta per l avvio degli interventi richiesti. La nutrita partecipazione di cittadini del territorio polistenese, inoltre, ha consentito la discussione e l esame di molte altre questioni. Tra queste, lo stato di pericolo esistente sulla variante esterna della SS536 direzione Polistena-Cinquefrondi, dove l assenza di un giunto nel tratto sopraelevato ha favorito la formazione di una buca che sta creando non pochi pericoli di sbandamento per gli automobilisti in transito. E stata chiesta la realizzazione di una nuova rotonda in prossimità dell Eurospin. In quel punto, infatti, è stata rilevata l estrema pericolosità del tratto a causa di una stretta curva che precede l incrocio con la strada principale. Terranova Sappo Minulio d. z. - Gazzetta del Sud Prugne Deco, quando la tipicità diventa volano di sviluppo locale Nuove iniziative si stanno mettendo in atto a sostegno delle sempre più apprezzate Prugne di Terranova Deco. Le novità sono state illustrate, oltre che dal sindaco Salvatore Foti, da uno dei principali protagonisti di questo progetto, il dott. Rosario Previtera, il quale ha in primis rilevato che «sono poche le Deco reali ed efficaci in Calabria, molti i tentativi maldestri». Secondo l esperto agronomo le prugne di Terranova che si fregiano del marchio di Denominazione comunale di origine (Deco per l appunto) «in pochi anni sono diventate esempio emblematico di livello regionale e nazionale in termini di sviluppo locale integrato, grazie all amministrazione comunale che ha creduto nel percorso di marketing a partire dall istituzione del marchio dal 2007». Sul punto ha chiosato il sindaco del centro pre aspromontano, arch. Salvatore Foti, il quale ha ribadito con forza che si tratta di «un successo che ha consentito l istituzione della filiera specifica e di far sì che Terranova diventasse oltre che la città del SS Crocifisso anche la città delle Prugne». Ad avviso del primo cittadino «si è creata economia positiva se si pensa che si estirpano gli agrumi non più redditizi e si impiantano le nostre susine, ciò perché abbiamo creduto ed investito nel progetto integrato di sviluppo e nel marchio Deco, quello vero ed efficace, affidandoci a tecnici competenti e di alta professionalità, tramite i quali un prodotto quasi anonimo e in via di estinzione è diventato punto di riferimento delle Deco in Italia, conferendo un immagine positiva alla Calabria ed alla provincia di Reggio Calabria in particolare. Foti ha comunicato di aver aderito anche ad Expodeco Salone delle identità territoriali, ovvero alla fiera nazionale dei comuni e dei prodotti identitari che si terrà a novembre alla Fiera di Genova, al punto che Terranova è il primo comune italiano ad aderire. Ha quindi proseguito Rosario Previtera, che oltre a coordinare il progetto di Terranova e di altri Comuni calabresi è a capo del circuito Calabriadeco.it, sostenendo con forza che «la Deco è un percorso di crescita serio e con basi tecniche e scientifiche», precisando altresì che «sono centinaia in Italia e in Calabria i Comuni che si sono improvvisati con delibere di consiglio spesso contro legge che parlano a torto di prodotto tipico, mentre occorre i rigore tecnico e scientifico oltre che capacità da parte delle amministrazioni e delle attività imprenditoriali di agire in termini di marketing territoriale». Oggi la cooperativa Terranova oltre a ottenere il prodotto fresco in estate produce anche la confettura e le prugne secche, lavorando così tutto l anno.

10 Voci dal Sud 10 AnnoVIII nr. 3 Marzo Galatro Urge riaprire il rettifilo di Jola, ma già si parla di ritardi Umberto di Stilo - Gazzetta del Sud Per la riapertura al transito del rettifilo Jola i tempi si allungano a discapito degli automobilisti che, per lavoro o altro, sono costretti a percorrere strade alternative e compiere giri viziosi per raggiungere l A3, la Superstrada Jonio-Tirreno o un qualsiasi paese della Piana. Contrariamente a quanto aveva previsto l ufficio tecnico dell Amministrazione provinciale, infatti, non sono risultati sufficienti sei mesi per la ricostruzione dei due ponti che delimitano i tre chilometri di strada compresi tra contrada Mastrologo (nel territorio di Maropati) e San Fili (territorio di Melicucco). Sono destinati a continuare, dunque, i disagi per gli automobilisti galatresi e per quelli dei paesi vicini. Stando alle previsioni tecniche ed alla conseguente ordinanza della Provincia, la riapertura della strada sarebbe dovuta avvenire mercoledì 22 febbraio. Non sarà così e, purtroppo, bisognerà aspettare ancora alcuni mesi, dal momento che i lavori per la ricostruzione del ponte di contrada San Fili vanno molto a rilento. L altro ponte, quello che in contrada Mastrologo supera il torrente Eia, è già stato ultimato. Perché questo ritardo? Perché la ditta appaltatrice è in notevole ritardo coi lavori, sostengono gli osservatori. Tale ritardo non può essere imputato alle condizioni climatiche di questo ultimo periodo o alle piogge novembrine, perché vale la pena ricordarlo la strada è stata chiusa il 22 agosto, quando si era ancora in piena estate e volendo si poteva lavorare benissimo su entrambi i cantieri. Per sollecitare l ultimazione dei lavori e la riapertura al transito della strada, il sindaco Carmelo Panetta, rendendosi interprete delle continue lamentele dei concittadini, ha contattato il responsabile provinciale del progetto, ing. Labate. Ma bisognerà aspettare perché la costruzione del ponte è ancora alle fasi iniziali. Dovranno passare altri mesi prima che gli automobilisti possano tornare e percorrere la Mastrologo-San Fili. Commemorato il prof. Pierino Ocello e presentato postumo il suo diario di prigionia GALATRO - Domani pomeriggio (sabato 25 febbraio), nella chiesa parrocchiale sarà ricordato e commemorato il prof. Pierino Ocello, nella ricorrenza dell undicesimo anniversario della morte. Nel corso della stessa manifestazione sarà presentato il volume postumo Mamma, non piangere, diario di prigionia curato dalla moglie, prof.ssa Mina Buonfiglio recentemente pubblicato. La manifestazione è stata organizzata dalla locale Amministrazione comunale che ha voluto coinvolgere anche quella di Bagnara giacchè per circa un ventennio, tra gli anni 50 e 70, il prof. Ocello ha vissuto nella cittadina marinara della quale è stato anche amministratore. Due comunità si stringeranno attorno alla figura del docente e dello studioso che ha dato lustro sia al suo paese natale, Galatro, di cui nel secolo scorso è stato uno dei figli migliori sia a Bagnara ove nei primi anni sessanta ha dato vita a pionieristiche iniziative nel settore scolastico e della medicina scolastica con la creazione di centri di educazione sanitaria, di una scuola magistrale ortofrenica e con corsi di specializzazione per docenti. A Roma, ove si è trasferito nei primi anni 70, è stato docente di filosofia negli Istituti Superiori e poi Dirigente scolastico. Sempre nella Capitale, come specialista in criminologia clinica, è stato giudice presso il tribunale dei minorenni. (red.rc) Gazzetta del Sud Attento studioso dei problemi della società calabrese ha pubblicato importanti contributi sociologici sulla questione meridionale vista con gli occhi dei diseredati. Ha curato la pubblicazione di Di la furca a lu palu volume che raccoglie tutte le poesie di Antonino Martino, sacerdote poeta risorgimentale galatrese che avversò i borboni e che si disse deluso anche del governo unitario. In collaborazione con la moglie ha pubblicato Roccantonio, storia avventurosa e coinvolgente di un anziano pescatore di Marinella di Bagnara. A ricordare la figura di Pierino Ocello ed a presentare il suo diario di prigionia.mamma, non piangere, sono stati chiamati il giornalista e scrittore Umberto di Stilo, il procuratore capo di Palmi Giuseppe Creazzo e il procuratore della Repubblica presso il tribunale di Lamezia Terme, Salvatore Vitello. I sindaci di Galatro, Carmelo Panetta, e di Bagnara, Cesare Zappia, introdurranno il convegno i cui lavori saranno coordinati dal giornalista Rai, Domenico Nunnari. Alla manifestazione insieme alla moglie-curatrice del volume, Mina Buonfiglio, saranno presenti i figli ed i nipoti del prof. Ocello che, pur vivendo altrove, torneranno a Galatro per il particolare appuntamento.

11 Voci dal Sud 11 Anno VIII nr. 3 Marzo 2012 Reggio Calabria Anche la Città dello Stretto ha avuto l inchino della città galleggiante Costa Concordia! Le foto shock mostrano la imponente mole della nave che scivola a ridosso delle case cittadine il 21 febbraio 2009 da Stretto Web magazine del ( Le foto che pubblichiamo oggi sono state scattate da Peppe Caridi il 21 febbraio 2009 e testimoniano l inchino della Costa Concordia al lungomare di Reggio Calabria: immagini straordinarie, decisamente affascinanti e suggestive perchè incastonate nell incantevole Stretto di Messina d inverno, con i monti Peloritani innevati e le luci della sera. Ma senza dubbio si tratta anche di immagini indicative per quanto riguarda l usanza delle navi da crociera, e della Costa Concordia nel caso specifico, di avvicinarsi pericolosamente alle coste arrivando a sfiorarle, per consentire ai passeggeri di ammirare lo spettacolo delle varie località viste dal mare e, viceversa, per regalare un panorama assolutamente mozzafiato a chi è sulla terraferma, come quello che possiamo vedere in queste immagini:

12 Voci dal Sud 12 AnnoVIII nr. 3 Marzo Laureana di Borrello Elezioni, nella confusione generale spunta una lista di sole donne! Michelangelo Monea - Gazzetta del Sud Passate le feste di carnevale e smaltite anche le bugie legate alle possibili menzogne carnevalesche e approssimandosi sempre più la fatidica data del 6 maggio, giorno in cui si dovrà votare a Laureana di Borrello per il rinnovo del consiglio comunale, i cittadini cominciano a preoccuparsi per il lungo silenzio che circonda le fasi preparatorie per la presentazione delle liste elettorali. Nessuna nota ufficiale né dai partiti, né dai cittadini solitamente impegnati nella vita pubblica, né da esponenti della vecchia nomenclatura e né da parte di giovani emergenti. Nessuna rassicurante notizia su chi potrà prendersi la classica patata bollente di andare a reggere le sorti di un Comune che, dopo la fine delle due legislature di Ceravolo, va alla ricerca affannosa di una guida certa, competente e capace di avviare la nuova stagione politico-amministrativa di cui si avverte il bisogno, alla luce anche delle nuove normative che riguardano i piccoli comuni. C è chi parla di una lista soltanto: quella che ha sostenuto fino ad ora l avv. Ceravolo e che avrebbe come candidato a sindaco l attuale suo vice Paolo Alvaro e quindi, in questo caso, sorgerebbe la necessità di raffazzonare una seconda lista cuscinetto per evitare la eventuale nullità delle votazioni per insufficienza di votanti; c è chi spera in due liste soltanto per dare a quella vincente una maggiore forza rappresentativa e c è, infine, chi paventa addirittura quattro liste, di cui una formata soltanto da donne. Che si avveri quanto da noi pensato e sperato con la prima nota politica di questa vicenda elettorale? Riepilogando: le liste elettorali potrebbero essere, quindi, quattro. Quella civica degli eredi di Ceravolo, un altra proveniente da Bellantone con un giovane avvocato a rappresentarla insieme all altro professionista Domenico Chindamo (tutti e due neofiti della politica), una terza sostenuta dal duo Barillà- Cavallaro (vecchie conoscenze della politica locale) e la quarta (dulcis in fundo) composta da tutte donne. Un gruppo femminile che si ispirerebbe al movimento 8 marzo e che si presenterebbe con un vistoso ramoscello di mimosa. Regna, insomma, una confusione che non rasserena e non convince i cittadini. E crisi di candidati - Sempre più difficile formare le liste elettorali per la ormai prossima tornata Ora che il numero dei candidati di ogni singola lista elettorale è stato ristretto a 10, rispetto ai 16 delle elezioni precedenti, e la diffusa disaffezione alla politica ha allontanato tante persone da quella che era la voglia di partecipare alla competizione, il timore dell incognito - alimentato dalle grandi difficoltà economiche in cui versano tutti gli enti locali - sta sensibilmente riducendo quelle aspettative e quelle speranze di tanti personaggi più o meno illustri che sognavano un seggio in consiglio o meglio un assessorato retribuito. Intanto si avvicinano le elezioni amministrative del prossimo 6 maggio 2012 e non si intravedono novità di rilievo. I soliti ciarlatani, le solite fandonie per confondere le idee, senza tener conto che gli elettori sapranno discernere il vero dal falso. Si sono arrese le donne, si sono allontanati diversi ex consiglieri, si sono disimpegnati diversi uomini abitualmente candidati; sembra, insomma, una fuga generale e sono rimasti sulla scena politica locale i leali sostenitori di Rocco Domenico Ceravolo e in opposizione soltanto alcuni irriducibili avversari. Quelli di sempre, come per dire Michelangelo Monea - Gazzetta del Sud nulla di nuovo sotto il sole. Il popolo, insomma, sarà costretto a scegliere non più su una vasta gamma di candidati (cinque anni fa ve ne sono stati 58 ) mentre ora bene che vada ve ne potranno essere, stando alle previsioni, soltanto una ventina. Tutto ciò potrebbe alimentare quella temuta astensione di tanti elettori che si recavano alle urne perché sollecitati dei numerosi candidati e non perché convinti di eleggere figure rappresentative capaci di affrontare e risolvere i molti problemi cittadini. Oggi, intanto, tutto diventa più difficile in quanto i comuni, stanno per diventare uffici fiscali che dovranno ripianare i bilanci a spese dei cittadini e dovranno colmare quei famosi buchi economici che hanno frenato la attività degli enti periferici, specialmente delle zone (come la nostra Calabria) prive di risorse proprie, mentre continueranno a restare in vita le famose buche sulla strade cittadine e sulla viabilità ordinaria e ancor più sulle strade di campagna. Ecco perché, secondo noi, la rosa dei candidati è sempre più ridotta e la partecipazione politica diviene sempre più sfumata.

13 Voci dal Sud 13 Anno VIII nr. 3 Marzo 2012 Taurianova Non sentitevi male: la Città ha perso l ultima ambulanza! TAURIANOVA - Vietato ammalarsi in città. Dopo la chiusura definitiva del glorioso ospedale Principessa di Piemonte, la modifica del pronto soccorso in posto di primo intervento e la soppressione anche di questo, ora anche l ultimo baluardo, la postazione mobile del 118, è svanita, non si sa bene se provvisoriamente o in via definitiva. Ragion per cui in presenza di emergenze sanitarie di una certa gravità si dovrebbe attendere l arrivo di un autoambulanza da qualche altro comune, sempre che la medesima, essendo preposta ad altri territori, non sia già impegnata. Per un comune come Taurianova che con i suoi sedicimila abitanti è il terzo (o al più il quarto) della provincia, che ha una posizione che per naturale conformazione serve anche altri centri più piccoli dell hinterland e che vanta una storia di assoluta rilevanza nel campo sanitario, è un vera e propria beffa! In effetti se si ripercorre, anche senza andare molto a ritroso, la storia della sanità pubblica in città, si può facilmente capire che tale penalizzante situazione assume connotati grotteschi perché Taurianova è stata per oltre un secolo uno dei punti di riferimento regionale (e non solo) nel campo, vantando una scuola di chirurgia ed una di medicina davvero all avanguardia. Fino a non molto tempo fa c era una struttura ospedaliera che poteva contare su efficienti reparti, come i già citati medicina interna e chirurgia generale, ma anche ortopedia, pediatria, otorino, psichiatria, ostetricia e ginecologia. Allo scempio, per ora, è sopravvissuto solo il centro dialisi. Domenico Zito - Gazzetta del Sud E preciso dovere della Sanità, quindi dello Stato provvedere alla salvaguardia della salute pubblica, ma, visto che lo Sanità pensa solamente a come recuperare i debiti pregressi dovuti ad allegre gestioni, lo Stato è occupato ad affilare i dentini per la nuova (prossima?) tornata di Dracula nazionali, allora, dico io perchè i cittadini invece che sponsorizzare al 100% la squadra di football (che balls!), la festa dello sconosciutissimo santo, la corsa di c iclisti bardati da campioni del mondo che alla prima finiscono seduti sbuffanti, perchè, dicevo non ci si tassa per l acquisto di due ambulanze e del sostenimento del personale?... alla fine pensiamo alla nostra salute ed alla vita nostra e dei nostri cari. Meditiamo gente... meditiamo! La disattivazione della postazione del 118 è poi emersa in modo del tutto casuale, non certo grazie alla doverosa comunicazione che gli uffici preposti avrebbero dovuto dare al sindaco della città, massima autorità in campo fromor sanitario nel territorio comunale. È stata una donna a segnalare agli organi di stampa ed alle istituzioni cittadine la situazione, facendo presente di aver atteso a lungo l arrivo dei soccorsi per la mancanza della postazione mobile che prima si trovava presso l ex ospedale. Fortunatamente la vicenda della signora che ha lanciato la segnalazione non era di quelle particolarmente drammatiche, ma se lo fosse stato probabilmente si starebbe a discutere di qualcosa di ben più serio, con il solito rito dei responsabili pronti a stracciarsi le vesti. Stando al primo, ufficioso, riscontro fornito al Sindaco, che si è subito attivato non appena emersa la notizia, pare che il problema sia ricollegabile al guasto di un autoambulanza, forse quella che presidiava la postazione taurianovese. Non sappiamo se sia questa la vera motivazione, che di per se appare sconcertante ed indegna di un paese che si considera civile; la cosa certa è che si lascia sguarnita una postazione indispensabile. Non può non saltare agli occhi di ogni persona coscienziosa come la sospensione di un servizio così necessario significhi tantissimo in termini di assistenza primaria ad una vastissima fetta di popolazione. Un intervento tempestivo segna la differenza tra la vita e la morte delle persone.

14 Voci dal Sud 14 AnnoVIII nr. 3 Marzo Locri Si è concluso il primo Torneo giovanile di Scacchi (e.i.) - Gazzetta del Sud Al Centro salesiano si è svolto il primo Torneo giovanile di Scacchi manifestazione che ha visto la partecipazione di ragazze e ragazzi provenienti da tutta la Locride. Un iniziativa nata dalla collaborazione tra il Centro salesiano e l Associazione scacchistica Città di Locri presieduta da Ugo Prete e affiliata al Coni, circolo da anni in prima fila nel contesto calabrese nel diffondere la pratica degli scacchi tra i giovanissimi. Grazie all impegno di padre Piervito Pepe, del giovanissimo Giovanni Puro e di Giuseppe Chinè, è stato cosi possibile realizzare un torneo diviso in tre categorie: bambini delle elementari, ragazzi delle scuole medie e giovani delle scuole superiori. Arbitro della competizione è stato l istruttore giovanile della Federazione scacchistica italiana Massimiliano Valotta, di Caulonia. A conclusione dei cinque turni di gioco, sono risultati vincitori, per la categoria elementari, Maria Chiara Puro seguita da Arcangelo Chinè e da Salvatore Paciullo. Per la categoria scuole medie Ruggero Mollace, già campione regionale maschile under 10, titolo conquistato lo scorso anno (n.d.r. che si avvia ad essere un nome di rispetto nel campo). Al secondo posto Manuela Mittica, al terzo Giovanni Puro. Per la categoria scuole superiori, primo premio ad Andrea Carabetta seguito da Mario Futia e da Gabriele Cortale. Durante la premiazione, Valotta e Prete hanno ringraziato tutti i genitori che supportano i giovani scacchisti e hanno chiesto la collaborazione di tutte le istituzioni pubbliche e private cittadine al fine di rafforzare la pratica, coinvolgendo il maggior numero di giovanissimi.

15 Voci dal Sud 15 Anno VIII nr. 3 Marzo 2012 Molochio - Oppido - Terranova - Varapodio I comuni di Molochio, Oppido Mamertina, Terranova e Varapodio uniscono le loro forze Su imput della Regione e nel progetto Unione di Comuni Nell ambito delle attività previste dal progetto Unione di Comuni - predisposto dalla Regione si è tenuto, presso la sala consiliare comunale, l incontro tra un pool di esperti della fondazione Field (soggetto attuatore del progetto) e i sindaci Beniamino Alessio (Molochio), Bruno Barillaro (Oppido Mamertina), Salvatore Foti (Terranova S.M.) e Orlando Fazzolari (vicesindaco Varapodio). Obiettivo principale della riunione, quello di fornire supporto e assistenza tecnica per agevolare e accelerare il processo di cooperazione intercomunale attraverso l aggregazione/ unione delle funzioni fondamentali, in adeguamento alla nuova normativa riguardante la gestione e il riordino istituzionale dei piccoli comuni. Un aggregazione di funzioni che, relativamente a due importanti servizi (polizia municipale e servizi sociali), i Comuni di Varapodio, Oppido e Molochio hanno già provveduto ad associare attraverso formale delibera dei rispettivi consigli comunali. Il Comune di Terranova ha dichiarato il sindaco Foti aderirà quanto prima a tale forma di associazionismo intercomunale. Per recepire le indicazioni e le direttive necessarie a rendere effettivamente operativi i due servizi associati, alla riunione sono intervenuti i comandanti della Polizia Municipale, Michele Bruzzese, e Mimmo Papalia (Oppido e Varapodio), e la responsabile dei servizi sociali Stefania Bruno. Gli esperti della Field (Ferdinando Verardi, Pasquale Citrigno, Sabrina Sicari, Filippo Nesci, Anna De Caro, Giovanni Accardi), ol- Vincenzo Vaticano - Gazzetta del Sud tre ad illustrare nei dettagli il percorso operativo che dovrebbe portare a brevissimo ad una rapida trasformazione e semplificazione dei governi locali, hanno voluto sottolineare come Nell agenda del presidente della Giunta Regionale Scopelliti un posto prioritario occupa il progetto Unione di Comuni ; non a caso diverse forme di premialità sono previste per le Amministrazioni locali che, a vario titolo, decidono di aggregarsi per espletare in forma associata tutti quei servizi e quelle funzioni, in atto gestite autonomamente. Il responsabile del progetto, ing. Ferdinando Veraldi, ha, inoltre, voluto evidenziare come, al momento, su 327 comuni interessati 294 hanno aderito al progetto e sono state già realizzate 27 tra aggregazioni e unioni. Il progetto di animazione territoriale, secondo il supervisore Sabrina Sicari, dovrebbe interessare, in prospettiva, tutti i servizi e le funzioni attraverso alcune operazioni finalizzate a trovare la migliore soluzione e il più idoneo modello organizzativo. Tra queste: la mappatura dell organico e l identificazione dei profili professionali; la mappatura dei servizi attivi all interno del Comune; l analisi dei costi e delle risorse umane; la rappresentazione delle condizioni ottimali di accorpamento.

16 Voci dal Sud 16 AnnoVIII nr. 3 Marzo Il Sud sempre più impoverito e diseredato A Sud, dopo aver ingoiato tutto, adesso le Banche chiudono molti sportelli! Chiaramente quando una iniziativa nasce in un determinato territorio è partorita dalle necessità e peculiarità di quella zona. Fu così per le Ferrovie Calabro Lucane (ed altre entità locali in varie regioni) che hanno fornito la mobilità a mi lioni di indigeni e per innumerevoli anni, ma poi furono inghiottite da altre realtà che, dopo averle spersonalizzate, sono finite nel nulla lasciando in braghe di tela l utenza. Ma andiamo al soggetto dell articolo. La necessità di avere un Istituto di credito in Calabria e Lucania fece nascere la famosa Cassa di Risparmio che per innumerevoli anni fu l unica realtà concreta di queste due regioni. Nell immaginario collettivo a banca era solo e niente altro che la Cassa di Risparmio di Calabria e Lucania! Poi... nacquero le Casse Rurali ed i Crediti Cooperativi, le Banche Popolari sempre figlie dell esigenza contingente dell economia della zona in cui si radicavano. Ma, improvvisamente, negli anni 90 si verificò una calata dei mongoli che tutto fagocitò spersonalizzandole. Forse le entità legate al territorio non erano state molto ben gestite, ma avevano risentito eccessivamente delle influenze contingenti di nepotismi e favoritismi (anche o sopratutto politiche), ma si sarebbe potuto raddrizzarne la rotta, mentre invece sono state inghiottite da Grandi Banche Nazionali. Chiaramente le grandi Istituzioni nazionali hanno operato con la delicatezza di un elefante ed hanno assorbito e lucrato sulla fragile e debole economia meridionale. Poi vi fu un fiorire di scambi di proprietà (sempre fra loro, sempre fra le grandi!) un associasi, un cedere ad entità estere banche come la BNL, l Antonveneta ecc. ed è logico che questi nuovi padroni avessero più interesse a spremere il limone Mariasole Dalmonte che a farlo fiorire per la prossima annata! E così fu! Adesso giunge l allarmante notizia che molti Istituti hanno decviso di chiudere moltissimi sportelli accorpandoli e potenziandone altri. Una politica forse gestinalmente utile (per loro visto che produrrà maggiori utili ma NON per i risparmiatori bensì per la proprietà ), ma assolutamente punitiva per l utenza. Va ricordato, inoltre, che anche l esperimento messo in essere dalle Poste Italiane di aprire sportelli bancari propagandandoli come disseminati capillarmente sul territorio, è fallito miseramente sia perchè prelevare allo sportello delle Poste è impresa che impegna più di un giorno in file interminabili (ed inoltre le somme, anche relativamente esigue, vanno prenotate, per regolamento interno, qualche giorno prima, quindi due file interminabili!) e sia perchè le fragili macchinette bancomat sono perennemente guaste ed inutilizzabili in altissima percentuale. In Regioni dove l impoverimento ha riguardato anche i trasporti (leggi sopra) per cui importanti centri sono privi di collegamenti pubblici, in un momento in cui le nuove Leggi anticrisi ed antievasioni impongono pagamenti in contanti non superiori a 999 euro, come si fa ad imporre ad un operaio o ad un contadino il dovere aprire un conto in banca quando per raggiungere lo sportello deve impegnare una intera giornata ed affronare spese notevoli? Una follia che disprezza in maniera plateale le esigenze dei risparmiatori!

17 Voci dal Sud 17 Anno VIII nr. 3 Marzo 2012 A.A.A. Italia vendesi Si sta per vendere la gloriosa Ducati! Ormai l Italia non è più degli italiani essendo stata ceduta a pezzetti agli stranieri! Una volta molte erano le cose Fuori commercio come i monumenti, le chiese, le Cose Sacre, alcune grandi fabbriche che avevano portato lustro all Italia nel Mondo. Oggi è caduto questo principio per cui tutto si può vendere e non importa a chi, purchè compri e paghi. Abbiamo venduto la Fiat (e quindi l Alfa Romeo e la Lancia), la Benetton (che se non è già in mani straniere ha inziato il processo ben conosciuto), la Banca Nazionale del Lavoro ed altre banche come l Anton Veneta, stavamo vendendo l Alitalia (un paradosso... la compagnia di bandiera italiana di proprietà francese!), si sta parlando di vendere alcuni monumenti oleografici italiani, ed oggi stiamo vendendo la gloriosa fabbrica di motociclette Ducati! Leggete l articolo che f.a. pubblica su La Gazzetta del Sud e che riportiamo qui appresso : Fra Romo La Ducati si avvia verso l estero ROMALa rossa su due ruote si avvia verso l estero. Lo storico marchio di moto Ducati, il cui caratteristico rombo del motore è stato brevettato e che in scuderia ha il pluricampione Valentino Rossi, è in vendita per 1 miliardo a un partner industriale che possa farlo crescere a livello internazionale, presumibilmente un grande gruppo automobilistico. Il finanziere Andrea Bonomi che l aveva rilevata dai fondi di investimento americani della Texas Pacific alla fine del 2005 con un cordata made in Italy, sceglie il Financial Times per annunciare l avvio delle procedura di cessione tramite una vendita diretta o una quotazione entro il 2012 a un gruppo in Asia, Europa o Stati Uniti. Il quotidiano parla di un mandato alle banche (Goldman Sachs, Deutsche Bank e Banca Imi) per una possibile quotazione a Hong Kong, sebbene i tempi ancora travagliati rendano questa opzione per l azienda (uscita dalla Borsa di Milano a fine 2008) al momento piuttosto difficile. Per Bonomi, una tradizione di quattro generazioni di imprenditori alle spalle (lui nato a New York, si divide fra Londra, Lugano e Milano) e protagonista di un recente blitz sulla Bpm che lo ha portato alla poltrona di presidente del consiglio di gestione, è un occasione di certo molto interessante: il prezzo è circa il triplo dell acquisizione. La ferrea logica del private equity, in Italia poco utilizzato dagli imprenditori che preferiscono il credito bancario mantenendo il controllo della società, suggerisce la vendita. Certo la Ducati è stata risanata e non caricata di debiti (l indebitamento è 1,7 volte gli utili) come in altre sciagurate operazioni del private equity in Italia e all estero dove i costi delle acquisizioni sono stati trasferiti sulla società acquisita. La Investindustrial aveva trovato un azienda in difficoltà sotto gli americani che erano arrivati nel 1996 subentrando alla Cagiva (padrona del marchio dal 1985), quotando poi la società a Milano. L arrivo di Bonomi era stato salutato come l occasione per il rilancio dello storico gruppo. Ora, a fronte di ricavi in crescita a 500 milioni di euro e vendite per 40mila unità, lo storico marchio fondato nel 1926 a Bologna con un medagliere d eccezione (ultima la vittoria alla Superbike 2011), vanta un crescente appeal nel mondo grazie anche all arrivo di Valentino Rossi al MotoGP.

18 Voci dal Sud 18 AnnoVIII nr. 3 Marzo è razzismo o no? La Lega apre un sito internet per la denuncia degli immigrati Marco Galdi - Gazzetta del Sud STRASBURGO - Il Pvv olandese guidato dallo xenofobo Gert Wilders fa scuola! La Lega Nord ha annunciato che aprirà un sito per raccogliere le denunce contro gli immigrati. Proprio come il Pvv, unica differenza, in Olanda si punta sugli europei dell est, in Italia sugli extracomunitari. In entrambi i casi, una sorta di «colonna infame» di manzoniana memoria. L iniziativa della Lega è stata annunciata da Mario Borghezio, il barbaro sognante con seggio a Strasburgo, e Max Bastoni, consigliere comunale a Milano. Il patrocinio sarà dei «Volontari Verdi». L Europa, intesa come Commissione e larga parte del Parlamento (dai socialisti ai popolari, passando per i liberaldemocratici ed i Verdi), a parole si indigna per il sito olandese che però alla fine resta aperto. La competenza è delle autorità nazionali olandesi, ha detto una portavoce di Bruxelles. E la Lega dà appoggio aperto all iniziativa del Pvv, definita «un esempio positivo già realizzato in Olanda da Gert Wilders». Bastoni e Borghezio chiamano la nascitura pagina web «uno spazio di libertà aperto alla collaborazione di tutti, uomini e donne delle forze dell ordine ovviamente compresi, ai quali garantiremo l anonimato» (n.d.r.: ma se è tutto normale cosa serve l anonimato? hanno la coda di paglia?). Quella che è da combattere, secondo Borghezio e Bastoni, è la dittatura del politicamente corretto che domina i mass media. Evocano la maggioranza silenziosa di quelli che finora non hanno potuto avere voce per denunciare i fatti, i comportamenti e i guasti sociali ed economici, in una parola il volto negativo di certa immigrazione. Il professore Antonio Sorrenti, Presidente dell Associazione per il ricordo della Shoah del Triveneto insulta la Città di Rosarno Fra Romo Durante le celebrazioni in ricordo della Shoah a mente abbiamo espresso la nostra protesta alla rubrica voce dei lettori de Il Quotidiano della Calabria. Reggio Calabria un ospite, il professore Antonio Sorrenti, Presidente del Centro Studi Triveneto sulla Purtroppo, pur essendo un abbonato telematico al Shoah del Triveneto, ha avuto una frase assolutamente infelice ed offensiva per la comunità di Rosarno. razione per cui non hanno intesto pubblicare la nostra Quotidiano, non siamo stati ritenuti degni di conside- Egli infatti dice, riolgendosi ai giovani presenti, questa espressione: Se voi giovani volete conoscere i sa- Per fortuna anche l Associazione NuovaMente lettera di protesta. crifici e le privazioni cui sono andati incontro gli ebrei ha protestato chiedendo una rettifica e le scuse al prof. non dovete andare molto lontano, basta vi riechiate a Sorrenti, ma questi... ha ribattuto in maniera assolutamente (questa volta dalle pagine del Quotidiano) trovare gli etracomunitari che vivono in condizioni disumane, senza coperte, senza cibo e senza luce e riscaldamento a Rosarno, la Auschwitz d Italia ( sic!) pubblico dibattito, ma... per dinmostrare l ignoranza dichiarandosi disponibile a venire a Rosarno, in un. di chi ha protestato e la sapienza sua personale. Bontà sua, rai 3 Regione ha inteso mandare in onda Da considerare che il professore non ha paragonato Rosarno ad un qualsiasi campo di concentramen- nel telegironale delle 14 (il principale della Calabria) il sevizio e senza bipparte la frase altamente to dove gli internati vivono più o meno umanamente, denigratoria. ma quello che è divenuto il campo di sterminio per Ci siamo rivolti perciò al capogruppo della Minoranza del Comune di Rosarno affinchè richieda alla la ferocia umana: Auschwitz. antonomasia ed è, purtroppo assurto ad emblema del- Rai di Cosenza copia del filmato e contemporanea-

19 Voci dal Sud 19 Anno VIII nr. 3 Marzo 2012 ROSARNO Abbiamo appreso con forte rammarico e stupore le parole del prof. Antonio Sorrenti, che nel giorno della commemorazione delle vittime della Shoah ( 6 febbraio), ha paragonato quella pagina buia e terribile della Storia alla difficile condizione dei lavoratori stagionali africani di Rosarno. Con altrettanto rammarico abbiamo registrato una totale assenza di risposte da parte di tutte le forze è razzismo o no? La risposta all incauto prof Sorrenti da parte dell Associazione culturale NuovaMente Inquieto Notizie Il prof. Sorrenti ha risposto tramite le pagine de il Quotidiano dichiarandosi disponibile a venire a Rosarno per dialogare con le Istituzioni, ma la sua risposta ha fatto trasparire anche una certa protervia da cui traspariva il volere affermare la sua superiorità culturale rispetto all gnoranza di noi indigeni rosarnesi. Adesso l Associazione culturale rosarnese NuovaMente si sta organizzando per ospitare l illustre interlocutore in un pubblico dibattito. politiche di Rosarno che siano esse di maggioranza o di opposizione, ad eccezione del solo consigliere di maggioranza Antonio Ascone (Udc) che ha replicato prontamente all infelice uscita del Presidente del Centro Studi Triveneto sulla Shoah. La comunità Rosarnese è stanca di assistere ad attacchi gratuiti che sanno più di passerelle mediatiche,volte ad ottenere solamente visibilità e facili consensi. Le parole del prof. Sorrenti ci indignano non poco, poiché tutti sappiamo quanto i paragoni storici siano sempre forzati e arbitrari e, soprattutto in questo caso, assolutamente avulsi dalla realtà. Non riusciamo davvero a capire per quale motivazione il prof. Sorrenti si sia spinto a fare queste ignobili affermazioni che vanno molto oltre i limiti del buon senso e del rispetto nei confronti sia della verità dei fatti, sia nei confronti della gran parte dei cittadini rosarnesi onesti che da 20 anni nel silenzio dei riflettori cercano di dare accoglienza non solo ai lavoratori africani, ma anche ai lavoratori dell Est, senza contare la solidarietà che esiste nei confronti delle famiglie rosarnesi indigenti. Questa è la nostra storia. Storia di emigrazione e immigrazione, di lavoro, di accoglienza, di orgoglio delle proprie radici, di volontà di riscatto economico, sociale, culturale, di rifiuto della subcultura della violenza e della sopraffazione da qualsiasi parte provenga. Questa è la nostra storia e noi non possiamo permettere a nessuno di volerla cancellare o falsare, criminalizzando tout court un intera comunità. Questa è la nostra storia e noi non possiamo né vogliamo dimenticarla, perché chi perde la propria identità perde anche la speranza. C è una Rosarno sana e positiva che vuole vivere e crescere attraverso la cultura, il dialogo, la legalità, l impegno sociale e che non ci sta ad essere etichettata come mafiosa e razzista. Al prof. Sorrenti, sicuri della sua erudizione, raccomandiamo modestamente di ripassare il concetto di notte hegeliana in cui tutte le vacche sono nere : non bisognerebbe mai cadere, per pigrizia, malafede o delirio di presunzione, nella tentazione di voler guardare la realtà come un magma indistinto e confuso. Il professore, lo storico, il cittadino dovrebbero essere testimoni di verità o quantomeno dovrebbero sforzarsi di capire le dinamiche sociali, economiche, storiche di un territorio. Per questo ci permettiamo ancora di suggerire al prof. Sorrenti di guardare con altri occhi la nostra realtà e la più generale realtà dell immigrazione stagionale nel Sud Italia: guardare per capire e non solo per giudicare in modo francamente inaccettabile. Siamo certi che un dialogo serio, diretto e aperto con il prof. Sorrenti sarà certamente utile a tutti, e pertanto lo invitiamo caldamente a venire a Rosarno per potersi confrontare con l Amministrazione comunale, le Associazioni e i cittadini. Associazione socio-culturale Nuovamente

20 Voci dal Sud 20 AnnoVIII nr. 3 Marzo Il succo di arancia di Rosarno protestato dalla Coca Cola! Un chiaro esempio di ipocrisia che dichiara di non voler utilizzare per l aranciata Fanta succhi di arance raccolte in un paese schiavista! Non dicono comunque che a fare il prezzi strozzati dei succhi sono loro per cui le arance si debbono conferire alle industrie di trasformazione a 6 centesimi al kg! «E proprio la Coca Cola, la multinazionale americana, la responsabile dello sfruttamento degli extracomunitari che lavorano a giornata nelle campagne di Rosarno e delle altre zone della Calabria per raccogliere le arance». È quanto denunciato dalle colonne di The Ecologist, la rivista ambientalista britannica, secondo cui la Coca Cola acquisterebbe dalle piccole aziende calabresi a prezzi stracciati il succo concentrato di arance, raccolte da immigrati a loro volta sottopagati, favorendo in tal modo lo sfruttamento della manodopera. Nell inchiesta pubblicata dal periodico inglese, e ripresa dal giornale The Independent, si fa presente che proprio in questo periodo lavorano alla raccolta delle arance circa duemila africani concentrati soprattutto nella zona di Rosarno, con una paga massima di 25 euro al giorno (n.d.r.: Il prezzo è esageratamente basso dal momento che la realtà raggiunge somme superiori anche se sia pure di poco).- Gli agrumi vengono pagati ai produttori ad appena 7 centesimi al chilo ( anche adirittura 6 centesimi franco industria di trasformazi0one e dopo 90/120 giorni dalla consegna) per finire in percentuale minima di succo (12%, il resto è acqua) nelle lattine della Fanta, il marchio di proprietà della Coca Cola. Dopo la diffusione della notizia la multinazionale ha disdetto un contratto con un azienda di Rosarno che trasforma gli agrumi! Lo ha riferito il Sindaco di Rosarno, Elisabetta Tripodi: «Il proprietario di una azienda di Rosarno che si occupa della trasformazione della arance mi ha contattato telefonicamente per comunicarmi che la Coca Cola ha disdetto il contratto per tutelare la propria immagine. Questo significa che ora al danno si aggiunge anche la beffa. Se questa notizia verrà confermata ha aggiunto la nostra economia subirà un devastante danno. Il vero problema sulla produzione degli agrumi è che gli agricoltori non raccolgono il prodotto perchè il prezzo è troppo basso. è razzismo o no? Giuseppe Lacquaniti - Gazzetta del Sud Ricorderete che anni addietro stava per essere adottata una normativa che consentiva di eliminare addiritttura completamente il succo di arancia sostituendolo con succedanei chimici per conferirne il sapore (!) e tutto avveniva fra l indifferenza dei nostro politici. Alcuni anni addietro, una industria della costa jonica calabrese aveva iniziato una liena di produzione di succo di arancia puro (senza aggiunta di acqua) dall ovvio sapore piacevolissimo e che stava incontrando molto sui mercati, ma fu ostacolata prima nella diffusione dalle grosse holding produttrici dell aranciata commerciale tradizionale con solo il 12% di succo di arancia, per poi essere acquistata da una grossa internazionale del settore e... fatta sparire dal mercato. Chi ricorda più l Aranca?? forse solo pochi addetti al settore Questa situazione ha quindi provocato un impoverimento di tutto il settore ed è ovvio che a risentirne sono anche i lavoratori. Se a questo scenario ha concluso il Sindaco si aggiungono i possibili tagli delle commesse da parte della Coca Cola, allora rischiamo di trovarci in una situazione economica di grande difficoltà». Contro questa grave forma di speculazione che tende ad aumentare i profitti degli azionisti della multinazionale americana a discapito dei poveri produttori calabresi, degli operai locali e dei migranti africani, gli uni e gli altri vittime parificate dello sfruttamento, si è alzata da tempo la protesta della Coldiretti Calabria. Anche di recente, il presidente Pietro Molinaro ha bollato come «comportamento prettamente mercantile e non rispettoso dell etica» quello delle industrie delle aranciate, favorite da una legge del 1961 «che prevede che le bibite sono al gusto di agrumi (aranciate) a condizione che esse contengano almeno il 12% di succo di agrumi. La conseguenza è che, in un litro di aranciata che viene pagato mediamente ad 1,30 euro, ci sono solo 3 centesimi di euro di arance». Secondo Molinaro «basterebbe pagare le arance ai produttori almeno 15 centesimi di euro al Kg ed aumentare di alcuni punti percentuali, oltre il 12%, il succo di agrumi nelle bibite per spezzare in trasparenza e legalità la catena di sfruttamento che sottopaga il lavoro ed il suo prodotto». Da parte sua la Coca Cola secondo quanto riferisce l Ansa ha dovuto comunque ammettere che la filiera produttiva è talmente lunga da non poter garantire il rispetto delle stesse regole per le aziende che lavorano in subappalto. Una filiera lunga ma non incontrollabile, visti i provvedimenti adottati con una inusuale tempestività.

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