Si ama con il cuore o con il cervello?

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1 L A P R I M A R I V I S T A F R E E P R E S S D E L V E N E T O UNOMAGAZINE Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale 70% CMP Padova ANNO XXVIII N Periodico d informazione Copia non in vendita FREE PRESS 28 DAL 1983 In caso di mancato recapito si prega di restituire al mittente che si impegna a pagare la tassa dovuta (CMP Padova) Photo Dennis Castelli Si ama con il cuore o con il cervello? Quattro persone su dieci amano con il cuore. Un numero quasi simile preferisce optare per un accorto dosaggio tra cuore e cervello. C è poi un 10% di persone che offre soluzioni alternative sul tema proposto. Infine 7 lettori su 100 ammettono di filtrare il loro sentimento alla luce della ragione, ovvero usando il cervello. MOSTRE ED EVENTI A Rovereto Mendini > Depero (pag. 18) L ESPERTO RISPONDE Torna l incubo rabbia in Veneto (pag. 50) REPORTAGE Istanbul capitale della cultura 2010 (pag. 10)

2 S. Agostino di Albignasego (PD) Via Tintoretto, 12 tel MODA GIOVANE UOMO DONNA Ogni giovedì SHOPPING BY NIGHT fino alle ore 22. Jeckerson Peuterey Fred Perry Siviglia Sundek Roy Roger s Take Two Tiger Refrigue Dek her Dekker Colmar Woodoo Drunknmunky Havaianas Mason s Jeckerson Peuterey Fred Perry Siviglia Sundek Roy Roger s Take Two Tiger Refrigue Dek her Dekker Colmar Woodoo Drunknmunky Havaianas Mason s

3 Entrate anche voi nel Club più Simpatico del Veneto L E R I S P O S T E A L L E D O M A N D E P I Ù F R E Q U E N T I S U L L E I N I Z I A T I V E U N O C L U B Cos'è UNOClub? UNOClub è un servizio GRATUITO, chi vi aderisce riceve degli inviti per eventi, cene, inaugurazioni e feste organizzate da UNOClub. Inoltre la carta UNOClub da diritto a sconti ed agevolazioni presso negozi, attività commerciali ed istituzionali in convenzione. C è un limite di età per l iscrizione ad UNOClub? NESSUN limite. Ci sono iniziative dedicate ai giovani ed altre rivolte a persone più mature. Cosa devo fare per iscrivermi? Per iscriversi è necessario COMPILARE la form ISCRIZIONE ad UNOClub che si trova nel sito oppure il coupon pubblicato qui sotto, da inviare poi all indirizzo indicato. Cosa devo fare per cancellarmi da UNOClub? La cancellazione può essere effettuata in QUALSIASI MOMENTO semplicemente inviando sms al n oppure una a unoclub@unomagazine.com Basta iscriversi per far parte di UNOClub? L iscrizione viene attivata SOLO dopo specifica APPROVAZIONE dello staff interno in base a parametri che ritengono la persona potenzialmente interessata alle iniziative UNOClub. Il servizio di emissione invito è gratuito? Sì, il servizio di emissione invito è completamente GRATUITO. Anche le iniziative proposte sono gratuite? Alcune sono GRATUITE, in genere una ogni tre. Per le altre è prevista una QUOTA di partecipazione che copre unicamente i servizi forniti quali: cena, consumazione, ingresso nei locali eccetera. Le iniziative gratuite, inoltre, si distinguono in quanto negli inviti non viene indicato nessun costo. Nel caso di iniziative, invece, dove UNO club Cognome e Nome* Indirizzo N Cap Città* Prov.* Data di nascita* Cellulare* questo è previsto nell invito è indicato espressamente l importo e tutto ciò a cui esso da diritto. Come ricevo gli inviti? Gli inviti vengono inviati SEMPRE e comunque A MEZZO dall indirizzo unoclub@unomagazine.com e, in alcuni casi, con un sms dal n Posso telefonare al numero da cui ricevo gli sms? No, questo numero NON È ABILITATO alla chiamata voce. Si tratta di un numero che gestisce unicamente gli sms attraverso un computer. Per partecipare all evento cosa devo fare? È sempre necessaria la PRENOTAZIONE che va effettuata a mezzo e - mail o a mezzo sms indicando il nome e cognome completo (i dati richiesti servono solo a stilare la Lista Invitati e valutare il numero delle presenze previste). Posso portare anche altri amici non iscritti? Certo, è sufficiente effettuare la prenotazione, sempre a mezzo e- mail o a mezzo sms, indicando il loro nome e cognome e ricordando loro che, alla reception, dovranno poi COMPILARE la scheda di adesione ad UNO Club. Le iniziative, infatti, sono riservate unicamente agli iscritti al servizio UNOClub. Come posso ricevere informazioni aggiornate? Per ogni evento tutte le informazioni vengono pubblicate in home page sul sito della nostra rivista: unoclub@unomagazine.com Se decido di non venire ad un evento prenotato? Nessun problema: basta semplicemente DISDIRE la prenotazione inviando, in tempo utile, una a unoclub@unomagazine.com oppure un sms al n * Cod EVENTI APERTURE FESTE VANTAGGI Per ricevere gli INVITI ai nostri Eventi Inaugurazioni e Feste, compila il coupon e invialo : UNO Magazine C.P. 848 PD Centro PADOVA Professione/Lavoro* * Campi di registrazione obbligatori I N C O L L A B O R A Z I O N E C O N Segnalatomi da Autorizzo Acoves Italia srl ad inserire i miei dati nel suo archivio per l invio delle segnalazioni UNO Club. In ogni momento, a norma dell art. 7 DL 196/2003 potrò avere accesso ai miei dati, chiederne la modifica o la cancellazione oppure oppormi al loro utilizzo scrivendo a: Acoves Italia srl, C.P. 848 PD Centro, Padova. oppure inviando un all indirizzo info@unomagazine.com o un sms al n indicando il nominativo che voglio sia cancellato dai vostri archivi. Data Firma O F F I C I A L P A R T N E R

4 Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale 70% CMP Padova ANNO XXVIII N Periodico d informazione Copia non in vendita In caso di mancato recapito si prega di restituire al mittente che si impegna a pagare la tassa dovuta (CMP Padova) S O M M A R I O redazione@unomagazine.com UNOMAGAZINE Poste L A P R I M A R I V I S T A F R E E P R E S S D E L V E N E T O Photo Dennis Castelli Si ama con il cuore o con il cervello? Quattro persone su dieci amano con il cuore. Un numero quasi simile preferisce optare per un accorto dosaggio tra cuore e cervello. C è poi un 10% di persone che offre soluzioni alternative sul tema proposto. Infine 7 lettori su 100 ammettono di filtrare il loro sentimento alla luce della ragione, ovvero usando il cervello. MOSTRE ED EVENTI L ESPERTO RISPONDE REPORTAGE A Rovereto Torna l incubo Istanbul capitale Mendini > Depero rabbia in Veneto della cultura 2010 In copertina: Un intenso primo piano di Anna Rata ritratta da Dennis Castelli. DIFFUSIONE UNO La rivista UNO Magazine viene diffusa a Padova, Treviso, Vicenza, Mestre e Rovigo nei locali ed attività del centro città, nei principali Centri Commerciali e in tutte le filiali del Veneto di Banca Antonveneta. Grazie a questa diffusione capillare la rivista entra in contatto con un vasto ed eterogeneo pubblico. Chi vuole ABBONARSI può inviarci il coupon pubblicato a pag. 63 o cliccare su ISCRIZIONE UNOClub su: ww.unomagazine.com INFORMATIVA DATI NON RACCOLTI PRESSO L INTERESSATO La informiamo che secondo quanto disposto dall art. 7, DL 196/2003 sulla tutela dei dati personali, Lei ha diritto, in qualsiasi momento e del tutto gratuitamente, di consultare, far modificare e cancellare i Suoi dati o semplicemente opporsi al loro utilizzo per l invio della presente rivista ed inoltre di ottenere informazioni sulle iniziative di cui si è reso partecipe. Tale Suo diritto potrà essere esercitato semplicemente scrivendo ad: ACOVES ITALIA srl editrice della rivista Uno Magazine, C.P. 848 PD Centro PADOVA. FREE PRESS 28 DAL 1983 C O S T U M E & C U R I O S I T À 9 RUVIDO E se credete a questa ve ne racconto un altra IL POSTER DI UNO Glamour da staccare e conservare 36 DALLECINQUEDELLASERA La guida ai locali giusti 44 FOOD SPACE L importanza di chiamarsi primizia 45 A TAVOLA CON L AUTORE Poco pane e tante bugie 46 FOOD SPACE Come conservare correttamente l olio 49 SALUTE&BENESSERE Prevenzione e salute dentale dei nostri figli 54 VENETO SPETTACOLI Parole e musica 56 SPORT IN VISTA Tutti pazzi per il running Correre è un attività salutare e poco costosa. Obiettivo iniziale dei nuovi runner è quello di sviluppare resistenza (pag. 56) A T T U A L I T À & C U L T U R A 10 REPORTAGE Istanbul capitale della cultura AGENDA Arte, Mostre ed Eventi in Veneto e non solo 22 REPORTAGE Nel magico mondo di Laura Cola 24 SECONDO VOI Si ama con il cuore o con il cervello? 26 PSICHE La malattia d amore che colpisce cuore e cervello 34 FIL ROUGE Astoria brinda con 9.5 FIL ROUGE I vincitori del Premio Letterario Galileo 35 FIL ROUGE Venissa luogo d incanto FIL ROUGE Cognomi etnici 59 ECONOMIA DEL TERRITORIO Economia e famiglia Una foglia, bagnata di gocce d acqua riflessa, perde significato in quanto tale, e può essere tutto ciò che si desidera (pag. 22) R U B R I C H E & D I N T O R N I 47 L ESPERTO RISPONDE L elogio della lentezza - Le virtù del caffé 48 L ESPERTO RISPONDE Le fonti di energia rinnovabile creano lavoro L ESPERTO RISPONDE Il problema della muffa sulle pareti di casa 50 L ESPERTO RISPONDE Torna l incubo della rabbia FOCUS Alcune indicazioni utili sulla rabbia 51 CARTA UNO CLUB VANTAGGI Gli sconti riservati ai nostri lettori 57 L ESPERTO RISPONDE Elettrostimolati 60 ASTRI&DISASTRI I segni che amano col cuore e quelli che amano col cervello 62 CERCHIAMO NUMERI UNO Obiettivo puntato su Alessia Fontanella La nuova Numero UNO è ALESSIA FONTANELLA, 63 IL COUPON PER ABBONARSI Alla rivista UNO Magazine 21 anni, padovana, segno zodiacale Bilancia (pag. 62) SERRAMENTI IN LEGNO Vuoi diventare UNOdiNOI? Cognome e Nome Indirizzo N C.A.P. Città Prov. Cellulare Data di nascita Sesso: M F Attività Autorizzo ACOVES ITALIA srl ad inserire i miei dati nel suo archivio per finalità di selezione collaboratori, l'invio di materiale informativo della rivista UNO Magazine e sulla carta UNO Club. In ogni momento, a norma dell art. 7 DL 196/2003, potrò avere accesso ai miei dati, chiederne la modifica o la cancellazione oppure oppormi al loro utilizzo scrivendo a: ACOVES ITALIA srl C.P. 848 PD Centro PADOVA. Data della richiesta Firma UNOMAGAZINE Sì, vorrei collaborare come GIORNALISTA FOTOGRAFO GRAFICO ILLUSTRATORE WEB DESIGNER HOSTESS/MODELLA/O ADDETTA/O P.R. PROMOTORE DISTRIBUTORE VENDITORE SPAZI Compila per intero il coupon e invialo a: UNO MAGAZINE C.P. 848 PD Centro PADOVA

5 UNOMAGAZINE FREEPRESS 28 DAL 1983 ANNO XXVIII N 2 maggio 2010 Periodico d informazione Copia non in vendita DIRETTORE EDITORIALE Claudio Campagnolo DIRETTORE RESPONSABILE Giuseppe Bonura COORDINAMENTO EDITORIALE Margherita Maschio EDITRICE Acoves Italia s.r.l. Iscritta al Registro degli Operatori di Comunicazione al n 2747 Reg. Trib. Padova n. 775 dell 1/07/1983 INVIO CORRISPONDENZA C.P. 848 PD Centro PADOVA REDAZIONE E PUBBLICITA Acoves Italia s.r.l. Via Papa Giovanni Paolo I, Campodoro PADOVA Tel. e Fax (+39) Tel. e Fax (+39) Cellulare (+39) (SOLO SMS) redazione@unomagazine.com STAMPA Grafica Veneta S.p.A. via Malcanton, Trebaseleghe (PD) Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale - 70% CMP Padova. Cari Abbonati Aiutateci a servirvi meglio: segnalateci cambi di indirizzo (inviandoci la fascetta con il vecchio indirizzo), copie che vi arrivano doppie o che non vi arrivano regolarmente. Tel info@unomagazine.com Hanno collaborato: Claudio Carraro, Elisabetta Ziliotto, Eva Luna, Barry Mason, Laura Cola Anna Maria Pellegrino, Aurora Soranzo, Dennis Castelli, Paolo Trevisan e i numerosissimi lettori che hanno partecipato al sondaggio di questo numero. Si ringraziano: Victoria Club, Fuori Rotta, Ascom Padova, Bortoletto Serramenti, Bed System, Travertino Cafè, El Medievolo, Patrizia Equipe, Q&B Grafiche, Enoiteca La Frasca, 4.0 Four Zero, Trattoria Arcella, Charisma, Oro in Euro. ASSOCIATO ALL USPI UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA Tutti i diritti riservati - Riproduzione vietata La rivista UNO Magazine non assume responsabilità alcuna per il materiale (foto, testi, ecc.) fornito direttamente dagli inserzionisti. Gli articoli, le fotografie ed i disegni, se non espressamente richiesti, non vengono restituiti. R U V I D O E se credete a questa ve ne racconto un altra... Sarà davvero sincero quel 44% di persone che alla fatidica domanda ami con il cuore o con il cervello? afferma d affidarsi, in amore, sempre e solo al cuore? E lo sparuto 7% che confessa di filtrare il sentimento alla luce della ragione come lo vogliamo definire? Pratico, cinico o cosa? Infine la pur evoluta società neozelandese è scossa dall amore torrido tra nonna Pearl e il nipote Phil. Che dire? Forse il nome di lei starebbe meglio a lui... foneticamente parlando s intende. Ma sì dai concediamo pure a questo folto gruppo di sentimentali il cosiddetto beneficio d inventario anzi, a questo punto, azzardiamo pure un neologismo, classificando tali risposte con beneficiari dell inventiva. Infatti, talvolta, osservando come certi meccanismi amorosi si dipanano, si fa parecchia fatica ad immaginare che dietro a determinati comportamenti ci siano, sempre e solo, le ragioni del cuore. Ci vuole, ad esempio, uno sforzo d immaginazione che rasenta la fantascienza per immaginare il cuore palpitante (battere mi pareva brutto) di certe ex soubrettine televisive per attempati panzoni over 60 dallo sguardo bovino, ma dal solido conto in banca... Che diamine, se vogliamo credere a Babbo Natale bene (tra l altro si assomigliano pure, manca solo la barba) ma credo che, in questo caso, siamo finiti dritti dritti nello sparuto (e sincero) gruppo di persone che ammette di usare il cervello anche e, soprattutto, nelle faccende di cuore. Però, giusto per non apparire come il solito disfattista di turno, è corretto ricordare che molti amori si reggono, solo ed esclusivamente, sulla cosiddetta forza dell amore perchè, come giustamente ci ricorda nella sua risposta Valentina Pianta: «Il cuore conosce ragioni che la ragione non conosce». Mi ha colpito, però, anche un altra affermazione giunta dai lettori, ovvero quella di Georg Samuel il quale dice: «Si ama con gli ormoni. Una volta arrivati alla vecchiaia si potrà capire cos è l amore». E qui molti potrebbero sottoscrivere tale riflessione, semplice e sensata allo stesso tempo, tutti tranne (forse) Pearl Carter e Phil Bailey, rispettivamente 72 e 26 anni, nonna e nipote la cui storia d amore sta, seriamente imbarazzando l opinione pubblica della Nuova Zelanda. A dire il vero i due, fino a quattro anni fa non si conoscevano nemmeno (si sono incontrati solo in occasione della recente scomparsa della, rispettivamente, figlia e madre) per il semplice fatto che la defunta, partorita a soli 18 anni da nonna Pearl, era stata data subito in adozione. Il che non attenua le loro colpe ma, in un certo senso, le mitiga. Sta di fatto che, nello specifico caso, solo di cuore si può parlare, a meno che non crediate alla reincarnazione. Il loro, infatti, è stato amore a prima vista, al punto che i due stanno tentando di avere pure un pargolo: con la pensione di lei hanno già pagato 54 mila dollari neozelandesi (circa 30 mila euro) per comprare un ovulo, farlo fecondare da Phil e trovare una donna (la trentenne Roxanne Campbell) che concedesse in affitto il proprio utero per una gravidanza surrogata. «Dal primo momento in cui l ho visto, mi sono sentita sessualmente viva» ha confessato l arzilla vegliarda, concetto ribadito dal gerontologo nipote: «Sono sempre stato attratto da donne più anziane di me e credo che Pearl sia davvero una donna unica. Facciamo l amore tre volte alla settimana». Che dire? Forse il nome Claudio Campagnolo di lei starebbe meglio a lui... foneticamente parlando s intende. campagnolo@unomagazine.com UNOMAGAZINE 9

6 R E P O R T A G E R E P O R T A G E Istanbul capitale della cultura 2010 C è una sola città dove l Europa incontra l Asia e questa metropoli che oscilla tra il rimirarsi in se stessa e l arricchirsi di nuovi valori, non è semplicemente un estremità di Occidente, che un sottilissimo cordone lega all Oriente, ma un luogo leggendario dove l antico si coniuga con il moderno e il locale con il global. Testi e foto di Elisabetta Ziliotto Se uno, ha una sola possibilità di guardare il mondo, allora deve guardare Istanbul. Lì, Dio ed uomo, natura ed arte hanno costruito insieme una splendida città che vale la pena di vedere. Così scriveva un tempo il famoso poeta e politico francese Alphonse Lamartine e così ci racconta oggi il Premio Nobel per la Letteratura Orhan Pamuk: «Ho trascorso la mia vita ad Istanbul, sulla riva europea, nelle case che si affacciavano sull altra riva, l Asia. Stare vicino all acqua, guardando la riva di fronte, l altro continente, mi ricordava sempre il mio posto nel mondo, ed era un bene. E poi, un giorno, è stato costruito un ponte che collegava le due rive del Bosforo. Quando sono salito sul ponte e ho guardato il panorama, ho capito che era ancora meglio, ancora più bello di vedere le due rive assieme. Ho capito che il meglio era essere un ponte fra due rive. Rivolgersi alle due rive senza appartenere». Nelle pagine dei suoi romanzi lo scrittore non manca di dirigere l attenzione dei lettori non solo verso una sorta di languida malinconia ma, soprattutto, verso gli straordinari simboli che rappresentano scontri e legami fra diverse culture. E proprio la cultura e la fusione tra varie identità ha donato all antica Bisanzio uno spirito fuori dal UNOMAGAZINE 10 tempo. Città di ben tre imperi, romano, bizantino e ottomano, della coabitazione di differenti religioni, ebrea, mussulmana e cristiana, sede economica di uno dei paesi più dinamici al mondo, eletta da artisti moderni di diversa etnia luogo ideale per vivere ed ispirarsi e recentemente soprannominata culture club da un giornale britannico che ne sottolinea l incredibile ricchezza di beni culturali, quest anno Istanbul, assieme a Pecs in Ungheria e a Essen in Germania è stata eletta Capitale della Cultura Europea Uno dei fattori che ha contribuito alla scelta della capitale turca è l adozione da segue a pag. 13 UNOMAGAZINE 11 7

7 R E P O R T A G E segue da pag. 10 R E P O R T A G E parte dei suoi cittadini del progetto che mira a portare le arti e la cultura nei posti meno privilegiati della città e nella vita quotidiana dei circa 14 milioni di persone che vivono in questa metropoli. In vista di questo evento il volto dell ex Costantinopoli ha subito un vero e proprio restyling sia architettonico che artistico, iniziando dal piano urbanistico per UNOMAGAZINE 12 finire a quello infrastrutturale. 520 progetti sono stati preparati per l evento: festival musicali, spettacoli e mostre d arte. E così si spazia dalle arti plastiche valorizzate grazie a venti rassegne itineranti che si spostano fin nei quartieri più periferici, fino al concerto degli U2. Decine i monumenti restaurati, concentrati soprattutto nel distretto storico di Sultanahmet. Tanti i laboratori fotografici e di arte contemporanea, che raccontano Istanbul per immagini e ne esaltano il suo ruolo di crocevia di culture. Da non perdere, la Triennale dei Giovani, che mette a confronto varie esperienze nel campo soprattutto del design e il Museo dell Innocenza, dedicato al premio Nobel Orhan Pamuk: gesto di riconciliazione con il narratore condannato dalla giu- UNOMAGAZINE 13 stizia turca per le sue opinioni sul genocidio armeno del Anche l architetto italiano Renzo Piano assieme a Rem Koolhaas e a Norman Foster ha collaborato a rinnovare il quartiere popolare di Yenikapi nelle cui vicinanze si trova un nuovo parco archeologico che espone le scoperte del porto antico di Eleuthérion. Ma Istanbul fulgido esempio del tanto ricercato incontro di civiltà, così sconsolatamente assente nel mondo moderno, resta comunque sempre appesa al suo passato che ostenta nelle spettacolari testimonianze quale Hagia Sophia, simbolo della sua storia millenaria, sede patriarcale, poi moschea ed è ora museo; la Moschea Blu e quella di Solimano, l Ippodromo, attivo nella Costantinopoli bizantina; il palazzo di Topkapi; la Cisterna, immenso serbatoio d acqua sotterraneo sorretto da colonne importate da tutta l Europa e il Corno d Oro, porto naturale d epoca bizantina. Ed in più le sue biblioteche, le università, i musei, le gallerie d arte e i teatri evidenziando il suo impareggiabile lascito fisico e culturale. Inoltre l energia creativa della sua giovane e dinamica popolazione e la consapevolezza di ciò che è stata, è e sarà, sviluppatasi nella metropoli negli ultimi due decenni si riflette nella vita intellettuale della città. Come risultato, Istanbul è diventata un centro artistico e culturale, un richiamo non solo per i suoi cittadini ma per il mondo intero.

8 R E P O R T A G E Istanbul la città dei Quattro Elementi Napoleon e Bonaparte disse: «Se la Terra avesse più di uno Stato, la sua capitale sarebbe Costantinopoli». Istanbul, è stata chiamata in vari modi, non solo quelli che tutti conoscono quali Bisanzio, quando era città greca; Costantinopoli, quando fu la seconda capitale dell Impero Romano, per terminare con il nome odierno datogli negli anni 20 del secolo scorso. Con la nomina a Capitale della Cultura Europea 2010, dove sono stati investiti oltre 400 milioni di euro e preparati oltre 500 progetti, la metropoli turca è stata immortalata in un documento ufficiale quale Città dei Quattro Elementi. In una conferenza stampa, Nuri Colakoglu, pre- sidente del comitato Istanbul 2010, ha spiegato che tutti i progetti si ispirano al pensiero del filosofo greco Aristotele, secondo il quale l universo è composto da: terra, aria, fuoco e acqua. «È in questo modo che vogliamo interpretare l essenza di Istanbul», ha detto Colakoglu, aggiungendo di credere «che la cultura che ha permeato la metropoli per molti secoli, permettendo ad un greco di lavorare insieme ad un artigiano armeno, oppure ad un uomo d affari turco insieme con un ebreo, siano i migliori esempi da offrire oggi all umanità». Aristotele ( a.c.), che trascorse parte del suo tempo a meditare ad Assos, antica città dell Anatolia orientale, considerava la terra, l acqua, l aria e il fuoco come i quattro elementi base della natura. Le sue idee hanno influenzato per millenni i circoli intellettuali, scientifici, filosofi e religiosi sia dell oriente che dell occidente. L idea che questi elementi abbiano formato l universo ha forti radici in Anatolia, l odierna Asia Minore che oggi fa parte della Turchia. Infatti è proprio nell antica città di Mileto, che si trova nella parte Orientale del paese e considerata, da sempre, la culla della filosofia orientale che i tre più importanti filosofi della città, Talete, Anassimandro e Anassimene, hanno provato a comprendere l universo attraverso i Quattro Elementi. Talete ( a.c.) considerava l acqua la sorgente di ogni cosa; Anassimandro ( a.c.) pensava che l infinito fosse la fonte originaria e che i quattro elementi base derivassero da esso; Anassimene ( a.c.) credeva che l aria fosse l origine, insieme agli altri tre elementi. Per più di duemila anni, come ispirata dalla teoria dei quattro elementi di Aristotele, la città ha catturato l attenzione di tutto il mondo. Dopo tutte le rotture vissute fin dalla sua fondazione, simbolicamente guidata dai quattro elementi, terra, aria, fuoco e acqua, Istanbul sta ora promettendo di rivitalizzare la formula impressa nei suoi geni. Le manifestazioni di Istanbul 2010 Capitale Europea della Cultura si svolgeranno secondo quattro periodi distinti: Il Periodo Terra, appena conclusosi, caratterizzato dalla tradizione e delle arti tradizionali. Il Periodo Aria (21 marzo/21 giugno) metterà in risalto l aria e la volta celeste della città. Il Periodo Acqua (22 giugno/22 settembre) offrirà le rive del Corno d Oro e del Bosforo come palcoscenico a importanti manifestazioni. Infine il Periodo Fuoco (23 settembre/31 dicembre) proporrà manifestazioni sulle arti contemporanee e sulle nuove ricerche in ambito artistico. UNOMAGAZINE 14 UNOMAGAZINE 15 R E P O R T A G E

9 a cura di Margherita Maschio agenda A R T E M O S T R E E V E N T I A G E N D A M O S T R E Passariano di Codroipo (UD) Basaldella. Dino, Mirko, Afro Fino al 29 agosto VILLA MANIN I tre fratelli Basaldella, Dino, Mirko e Afro, proposti tutti insieme in una grande retrospettiva a oltre vent anni di distanza rispetto a quella che la Galleria d arte moderna di Udine dedicò loro nell ormai lontano Con l obiettivo di aggiornarla con quanto di nuovo si è scoperto nel frattempo su di loro e anche con la presentazione di alcuni inediti di Afro e di Mirko. In questi ultimi anni mostre, anche importanti, in Italia e nel mondo, dedicate ai tre artisti, figli di Leo Basaldella, pittore decoratore udinese, morto per causa di guerra nel 19, non sono certo mancate. Molte su Afro ( ), meno numerose ma altrettanto importanti su Dino ( ) e su Mirko ( ). La pubblicazione del catalogo generale dell opera di Afro ha fatto emergere opere prima sconosciute e gli studi hanno offerto motivi di grande interesse, a rendere ancora più affascinante e magmatico il già complesso mondo dei Basaldella. La mostra si prefigge di fare sintesi di tre personalità tanto autorevolmente e diversamente complesse, presentandole attraverso circa centosettanta opere, dalle più note a quelle sino ad oggi mai esposte al pubblico e di notevole interesse. INFO Ingresso euro 8. Orario: da martedì a venerdì 10-19, sabato, domenica e festivi il 2 giugno A G E N D A M O S T R E Mantova GLI ARAZZI DEI GONZAGA NEL RINASCIMENTO DA MANTEGNA A RAFFAELLO E GIULIO ROMANO Fino al 27 giugno VARIE SEDI Fin dall antichità i tessuti preziosi sono stati la componente ornamentale mobile prediletta di re e nobili di tutta Europa e dalla metà del Trecento gli arazzi ne hanno rappresentato la parte primaria. Quei tessuti di dimensioni gigantesche, veri e propri affreschi mobili, facili da trasportare da una residenza all altra, da appendere e staccare, non si limitavano alla funzione di difendere dal freddo e dalle intemperie ma dovevano anche costituire uno sfondo variopinto e conforme ai desideri dei committenti e ne manifestavano la ricchezza e il prestigio. La maggior parte degli arazzi delle antiche collezioni era realizzato da artisti fiamminghi e proponeva scene campestri che offrivano durante le stagioni più rigide la possibilità di usufruire di una specie di giardino d inverno. Ma ne esistevano anche altri con intessute storie complesse e considerate sia dei modelli, che dei suggerimenti autocelebrativi dei loro proprietari: per un cardinale venivano ad esempio commissionate storie di eroi biblici, come Davide o Saul o Mosé, o di personaggi cristiani dagli Atti degli apostoli, oppure per un uomo d armi storie profane, come quelle di Enea o di Alessandro o le Fatiche di Ercole. L affascinante mostra presenta una selezione - trentaquattro opere - degli arazzi più belli appartenuti ai Gonzaga e realizzati durante il Rinascimento. INFO Palazzo Te in Viale Te, 13 a Mantova. Orari: dal lunedì al venerdì ore Museo Diocesano Francesco Gonzaga in Piazza Virgiliana, 55 a Mantova. Orari: lunedì 15,00-17,30; da martedìdomenica: 9,30-12,00; 15,00-17,30. Museo di Palazzo Ducale in Piazza Sordello, a Mantova. Orari: martedì-domenica: Ingresso: euro 10. Venezia SAMURAI Fino al 18 luglio MUSEO FORTUNY L eccezionale nucleo di armature, elmi e accessori della collezione Koelliker di Milano. L abbigliamento da guerra dei samurai - la potente casta militare che per sette secoli governa il Giappone - è sempre stato considerato, anche in periodo di pace, importante segno di comando e di condizione sociale, portando alla realizzazione di armature di stupefacente bellezza, impreziosite da ornamenti di pregevole fattura. Di particolare significato l assonanza con le scelte collezionistiche di Fortuny che includevano armi antiche orientali e una particolare attenzione al gusto e all arte giapponese. Per sette secoli il Giappone è stato governato da una casta militare - i bushi ovvero la classe dei samurai che ha lasciato di fatto all imperatore una sovranità di tipo sacerdotale. L abbigliamento da guerra dei samurai è quindi sempre stato considerato, anche in periodo di pace, come un importante segno di comando e di condizione sociale. La necessità di distinzione della casta di potere ha talvolta, a seconda dei periodi storici, prevalso sulla funzione protettiva dell armatura, portando alla realizzazione di armature dalla bellezza stupefacente, impreziosite da ornamenti di pregevole fattura. La Collezione Koelliker di armature giapponesi è una raccolta pressoché unica in Europa per numero e qualità dei pezzi, certamente una delle più importanti al di fuori del Giappone. Gli esemplari provengono esclusivamente da samurai di alto rango, o da daimyo (signori feudali). L esposizione presenta una selezione di circa ottanta pezzi tra armature complete, elmi, forniture per spada e altri accessori per samurai, realizzati tra il periodo Azuchi Momoyama ( ) e il periodo Edo ( ). INFO Palazzo Fortuny, San Marco 3758, Campo San Beneto Venezia. Orario 10/18 (biglietteria 10/17); chiuso martedì. Ingresso euro 9. Milano Ives Bélorgey, vedutista contemporaneo 14 maggio - 11 luglio 2010 GALLERIA GRUPPO CREDITO VALTELLINESE Ives Bélorgey, potrebbe essere l erede, insieme, di Giovanni Panini e di Hubert Robert. Del grande vedutista settecentesco italiano ha colto la scienza dello spazio, del francese la fluidità della visione. Con una originalità, che fa del giovane pittore parigino colui che oggi meglio sa interpretare l architettura contemporanea nella sua apparenza ma ancor più nella sua vera essenza. In mostra una quarantina di opere, acrilici su tela di grande formato, dalle quali si nota come la pittura di Yves Belorgey si impone per l impatto immediato, quasi fotografico. Di lui si è parlato come di un iper-realista, al limite del foto-realismo. Alla base di queste istantanee vi è però la capacità di cogliere le grandi periferie urbane, i casermoni, i grandi agglomerati abitativi e industriali non solo per come appaino ma per come sono. Ciò che Belorgey cerca di interpretare nelle sue grandi tele sono le modificazioni urbane come riflesso di quelle sociali e culturali. E come e quanto l architettura di oggi condizioni la quotidianità di chi la vive o anche solo la vede, o la subisce. Sono ormai più di vent anni che Belorgey approfondisce la sua indagine sull architettura moderna, partendo dagli apici del Bauhaus e di Le Corbusier per sfociare nelle realtà delle new town o nei grandi complessi delle periferie urbane o, ancora, nei sistemi residenziali o di terziario cresciuti al posto di ancor recenti fabbriche, realtà sino a ieri produttive e già precocemente assurte ad archeologia industriale. Belorgey è un artista diverso: non è architetto, non è urbanista non ha nemmeno frequentato accademie d arte. La sua preparazione è da esperto di diritto e questo approccio nella lettura degli spazi pubblici nelle sue opere si percepisce appieno. INFO La Galleria Gruppo Credito Valtellinese si trova in Corso Magenta, 59 a Milano. Orari: da martedì a domenica 10,00-18,00. Chiuso lunedì. Biglietti: euro 6,00. Tel UNOMAGAZINE 16 UNOMAGAZINE 17

10 Padova MEGALOOP. 30 anni di Tam Teatromusica Fino al 6 Giugno CENTRO CULTURALE ALTINATE/SAN GAETANO Per festeggiare i suoi primi trent anni il Tam si mette in mostra a Padova con Megaloop al Centro Culturale Altinate/San Gaetano, presentando la sua personalissima poetica in cui il corpo, la voce, la musica, la pittura digitale e la videoproiezione si intrecciano, dando origine a quel linguaggio ironico e onirico, sospeso tra immagine e suono, che segna i suoi lavori fin dagli esordi. L intenzione di Riccardo Caldura, curatore della mostra insieme a Pierangela Allegro e Michele Sambin, non è di allestire una mostra storica, quanto piuttosto rimettere in scena e ridar vita ad alcuni tra i lavori più significativi di un vasto repertorio, una sorta di viaggio tra oggetti, partiture e disegni, foto di scena, video, e speciali postazioni multimediali. A sottolineare la vocazione di officina teatrale del Tam, che da anni organizza laboratori di arte scenica per i giovani, sarà affidato ad un gruppo di studenti del DAMS di Padova il compito di fare da guida e da custodi dell esposizione. Numerosi gli eventi collaterali: performance, conversazioni, visite guidate e un workshop sull applicazione della pittura di luce, un dispositivo messo a punto da Sambin per disegnare e dipingere la scena in tempo reale, sostituendo gli impianti tradizionali con una forma illuminotecnica innovativa. In calendario tre giornate di incontri con gli autori, che affronteranno il tema della ricerca nel mondo delle arti e tre serate in cui artisti di diversa generazione animeranno le sale espositive con azioni teatrali in stretto collegamento con le opere esposte. INFO Il Centro Culturale Altinate/San Gaetano si trova Via Altinate 71 a Padova. Orario: Chiuso il lunedì. Ingresso libero. A G E N D A M O S T R E Rovereto (TN) MENDINI > DEPERO Fino al 17 ottobre CASA DEPERO Alessandro Mendini riconosciuto architetto, designer, artista, teorico, indiscusso protagonista della cultura italiana del 900, rende omaggio con le proprie opere al movimento futurista e a Fortunato Depero. Alla Ca sa d Arte Futurista Depero, una delle sedi del Mart, il Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, due protagonisti della cultura italiana del 900 si incontrano in un raffronto a tutto campo tra arte, design e architettura. Mendini > Depero presenta una serie di mobili ed arazzi inediti ispirati alla creatività dell artista roveretano, progettati e realizzati da Alessandro Mendini appositamente per questa occasione. Come sulla scena di un teatro, il pubblico sarà testimone di un continuo e serrato dialogo tra le opere di Depero e le nuove creazioni, come quattro arazzi di grandi dimensioni progettati dal maestro e realizzati da Katia Brida in curioso accostamento con tarsie in panno eseguite da Fortunato Depero o i mobili di ispirazione alpina realizzati da artigiani locali. Un idea affascinante e suggestiva, quella proposta dall architetto e design milanese, per far emergere legami stimolanti, combinazioni infinite tra le opere, dando ad ognuna la possibilità di essere colta sotto una luce nuova. Nella mostra sarà possibile ammirare sia le sue creazioni storiche- prima tra tutte la poltrona di Proust del 1978 il divano Kandissi, sempre del 1978, il tavolo Zabro, 1984, fino alle più recenti mobili-sculture per uomo: Giacca e scarpa del Alessandro Mendini, architetto è nato a Milano nel Ha diretto le riviste Casabella, Modo e Domus, di cui da poco ha ripreso la direzione. INFO La Casa Depero si trova in via Portici 38 a Rovereto (TN). Orari: da martedì a domenica Lunedì chiuso Dal 1 giugno al 31 agosto 2010 dalle 12 alle 20. Ingresso euro 6. Padova APRILE FOTOGRAFIA 2010 LA FOTOGRAFIA DI CINEMA Fino al 30 maggio VARIE SEDI A G E N D A M O S T R E Venezia SAFET ZEC IL POTERE DELLA PITTURA Fino al 18 luglio MUSEO CORRER La mostra presenta oltre centotrenta opere - oli, tempere, disegni a matita, schizzi e studi preparatori, grandi dipinti e piccole tele, alcune mai esposte al pubblico finora e realizzate negli ultimi dieci anni di attività dell artista bosniaco, protagonista drammatico e magistrale della figuratività odierna. Dotato di un talento precoce e straordinario, Zec (nato in Bosmia nel 1943) rimanda ad ascendenze classiche, da Tintoretto a Palma il Giovane, da Caravaggio fino a Freud; mostra la sicurezza linguistica degli antichi maestri e, insieme, l ansia di ricerca di un indagatore solitario e la frenesia dello sperimentatore. La quantità e la qualità della sua produzione finita e non-finita è sorprendente, ma la trasparenza è cristallina, il controllo totale, singolarmente lucido e razionale. Ancora, Safet Zec è forse il più importante rappresentante della riflessione sulla tragedia di un popolo e sulle sconfinate possibilità della pittura da un lato di partecipare al suo strazio, dall altro di fornire letture poetiche di un mondo quotidiano. Lungo nove sale al secondo piano del Museo Correr, il percorso si snoda in sequenze tematiche di estrema suggestione. La prima grande opera, Facciata veneziana (tempera e acrilico su carta, cm 120x350) testimonia il legame e l appartenenza dell artista alla città che lo ha accolto quando la guerra nell ex Jugoslavia lo costrinse nel 1992 alla fuga da Sarajevo. Seguono poi le immagini, le atmosfere, gli strumenti dell atelier veneziano, suo spazio e mondo, rifugio e origine di un esistenza e di un attività artistica che rinascono e si rinnovano. Alle vedute di una Venezia minore, struggente nella sua autenticità, si succedono nature morte, vite silenziose nella definizione di Zec, barche e porte, oggetti dimenticati, ceste, pennelli, colori, corde, taglieri, specchi. E forme di pane di suggestione sacrale. INFO Il Museo Correr si trova in Piazza San Marco a Venezia. Orario: 10/18 (biglietteria 10/17). Ingresso euro 5. Il tema scelto per quest anno è La fotografia di cinema : un tema che vuole ripercorrere alcuni momenti salienti della produzione cinematografica di due cineasti - Carlo Mazzacurati e Krzysztof Kieslowski. La mostra si articola in un percorso composto da due esposizioni: il primo intitolato Carlo Mazzacurati nelle immagini di Lucia Baldini e Giovanni Umicini. La fotografa toscana Lucia Baldini racconta alcuni momenti del film La giusta distanza di Mazzacurati, indagando gli elementi che costruiscono il film: luoghi, attori, troupe e atmosfere. Inoltre viene presentata una sezione di immagini esclusive del nuovo film del regista, La passione, in uscita nelle sale cinematografiche tra qualche mese. Giovanni Umicini propone invece le fotografie di scena, in bianco e nero, che raccontano attori, paesaggio, clima e colore dei set di Vesna va veloce (1996) e La lingua del Santo (2000). L esposizione Ricordando Krzysztof Kieslowski presenta una trentina di fotografie realizzate da Piotr Jaxa durante i nove mesi di riprese della celebre trilogia di Krzysztof Kieslowski Tre colori: blu, bianco e rosso, svolte a Parigi, Varsavia e Ginevra. L opera fu realizzata dal regista polacco tra il 1993 e il 1994, consacrandolo definitivamente come uno dei maestri del cinema contemporaneo. In esposizione vi sono immagini tratte dal backstage dei tre film, già esposte nel 1993 nella raccolta Kieslowski s colours, alle quali in questa occasione se ne aggiungono di nuove che esaltano lo stile, la poetica, la filosofia, l umorismo e la vita stessa del grande regista, di cui Jaxa dipinge un ritratto autentico sia come uomo che come artista. INFO Ricordando Krzysztof Kieslowski. Fotografie di Piotr Jaxa presso Museo Diocesano piazza Duomo, 12 Padova. Orario: da martedì a sabato / domenica ; lunedì chiuso. Ingresso: euro 3,00 intero. Carlo Mazzacurati nelle immagini di Lucia Baldini e Giovanni Umicini presso Galleria Cavour in piazza Cavour a Padova. Orario: da martedì a sabato, dalle alle e dalle alle 18.00, domenica dalle alle 18.00; chiuso i lunedì. Ingresso: euro 3,00 intero. Ingresso cumulativo (accesso a tutte e due le mostre): intero 5 euro. Venezia Le forme del moderno Fino al 18 luglio CA PESARO Una trentina di grandi sculture appartenenti alla celebre collezione plastica di Ca Pesaro, in un percorso completamente nuovo, che privilegia valori formali e accostamenti inediti. La mostra si snoda negli spazi sontuosi dell androne longheniano al piano terra e del monumentale secondo piano - oltre mille metri quadri di eccezionale pregio architettonico e impagabile qualità luminosa - recentemente restituiti a funzione museale, che consentono, finalmente, di esporre opere per molto tempo non accessibili al pubblico. Di particolare interesse, al secondo piano, anche le diverse, stimolanti relazioni proposte tra sculture e opere pittoriche a partire dal grandioso fregio di Giulio Aristide Sartorio, il Ciclo della Vita realizzato per il Padiglione Italia della Biennale del 1907 e altre non meno significative grandi tele - in una ricerca continua di confronto e dialogo tra linguaggi e forme espressive. La mostra, curata da Silvio Fuso, Matteo Piccolo, Giandomenico Romanelli e Cristiano Sant, si pone, oltre che come perfetta proposta di recupero e riallestimento museale, anche come il primo appuntamento del programma per il 2010 di Ca Pesaro, quasi interamente dedicato alla scultura. A Le forme del moderno, faranno infatti seguito, a settembre, la grande retrospettiva intitolata al britannico Toni Cragg (Liverpool, 1949, leone d oro alla Biennale 88), oltre a un prezioso approfondimento sulla grafica di Arturo Martini, che troverà spazio nell area del museo dedicata alle proposte di ricerca e di indagine, la Sala 10 al primo piano. INFO Ca Pesaro si trova Santa Croce, 2076 Venezia. Orario: Chiuso lunedì. UNOMAGAZINE 18 UNOMAGAZINE 19

11 ABITO DA SERA CON SCIALLE pizzo Chantilly, tulle di seta color cognac. Sottogonna e base di crêpe satin e tela con reggicalze incorporato. Fiori fucsia di organza dipinta. A G E N D A M O S T R E Caraglio (CN) MODA NEGLI ANNI VENTI. IL GUARDAROBA DI UNA SIGNORA TORINESE Dal 19 giugno FILATOIO Torino, molto prima di Milano, era la Capitale della Moda italiana. Ovvero tra fine Ottocento e gli anni Trenta del Novecento, con un culmine creativo e di prestigio nei primi decenni del secolo, celebrato nella grande Esposizione Internazionale ospitata dal capoluogo sabaudo nel Al centro di questa nuova esposizione, curata da Anna Bondi, è il Guardaroba della Signora, come potrebbe recitare il titolo di un articolo di una rivista di moda del tempo. La Signora, in questo caso, è una donna reale, della borghesia finanziaria torinese, signora à la page, attentissima alle proposte della città di riferimento universale della couture, Parigi, ma tutt altro che insensibile a quanto di nuovo propone Torino. È raro poter disporre ed esporre nella sua completezza un guardaroba personale d epoca. Soprattutto quando si tratta di un guardaroba perfetto, completo di tutto ciò che si deve per ogni occasione e momento della giornata: l abito da giorno, da sera, da ballo, la biancheria, con i relativi complementi, dalla borsetta agli abiti dei bambini, anch essi coordinati con quelli della mamma. Naturalmente si tratta di un guardaroba di classe: raffinato, di un lusso discreto e aggiornatissimo. Gli accessori spesso acquistati a Parigi, come d uso all epoca, completano i capi realizzati presso alcune di quelle rinomate sartorie torinesi il cui prestigio è indiscusso a livello nazionale. Ciò è stato reso possibile dalla riunione dei capi oggi conservati in parte presso la Galleria del Costume di Palazzo Pitti a Firenze e in parte presso la Raccolta di Abiti dell Istituto Statale d Arte Passoni di Torino (unica in Italia a livello di istituzione scolastica), a cui si sono aggiunti pezzi di proprietà familiare. INFO Il Filatoio si trova in via Matteotti, 40 a Caraglio (Cuneo). La mostra sarà aperta dal 19 giugno al 19 settembre. CAPPA DA SERA crêpe di seta policromo stampato e filo dorato. CAPPELLO A CLOCHE paglia color ruggine, nastro di gros verde, fodera di seta nera. SPILLA A FIORE decoro per abito a forma di fiore, strass su armatura metallica, filo argento. SCARPE DA SERA gros beige operato con filo di seta e laminato fucsia e oro, listino e cinturino di pelle argentata, bottoni con strass. FESTE Come organizzare un evento Hai un locale da lanciare o un negozio da inaugurare? Affidati ad UNOClub e, soprattutto, rilassati! Ci occuperemo di tutto noi: dal fotografo alle hostess, dagli invitati al catering fino a pubblicare la fotogallery dell evento sul nostro sito e per un anno intero! Tu pensa solo a divertirti al resto ci pensa lo staff di UNOClub! Per informazioni e prenotazioni chiama subito lo oppure invia una a: info@unomagazine.com UNO club APERTURE VANTAGGI EVENTI UNOMAGAZINE 20

12 R E P O R T A G E Nel magicomondo di Laura Cola R E P O R T A G E L idea nacque quasi per caso, in una grigia domenica parigina. Ero in Place Vendome e mi accorsi che l atmosfera così melanconica e assonnata di quel pomeriggio, cambiava completamente aspetto se vista riflessa nelle enigmatiche vetrine della boutique Chanel... Nere, smaltate, lucidissime, riflettevano una Parigi metallica e altera. Era come se mi fossi accorta improvvisamente dell esistenza di un altra realtà. Di altre mille realtà. Il mio occhio fotografico, fino ad allora obiettivo, scopriva nuove interpretazioni. Una foglia, bagnata di gocce d acqua riflessa, perde significato in quanto tale, e può essere tutto ciò che si desidera. Un meccanismo che messo in moto può dare vita ad una serie illimitata di considerazioni. Si può pensare nondimeno alla vetrina come ad una sorta di tela di Dorian Gray, capace di carpire l anima del luogo nel quale si trova, tragica o magica che sia, nella sua veste più irreale o più vera. Pozzanghera dentro cui lasciarsi cadere per accedere ad una realtà sub-parallela da scoprire. Il binario invisibile di Henry Potter che porta alla scuola di magia, invisibile ai più ma proprio ad un passo da tutti. Non più statico ma dinamico punto di vista che si affaccia sulla vita di tutti i giorni, la Vetrina che guarda e non è guardata, vetrina che commenta gli sguardi incantati innanzi a se e non viceversa, riflettendoli secondo una propria chiave di lettura. Specchio incantato della strega di Biancaneve da cui tutto dipende, attore e non spettatore della scena, artefice in ogni momento delle emozioni provocate. Un paio di scatti sui quali lavorare e da cui partire per provare a dare un senso alle mie idee. un viaggio mentale che parte esattamente dal momento fisico in cui si getta il primo sguardo alla vetrina, dal momento quindi in cui si affaccia per la prima volta al mondo magico e finisce dove più si vuole. Un viaggio che non ha un solo percorso possibile ma è assolutamente soggettivo. Dalla decontestualizzazione del luogo alla nuova visione di tale luogo. Un progetto itinerante che prevede la partecipazione di tutte le maggiori piazze luoghi, concependo un lungo viaggio attraverso emozioni e storia. Laura Cola nata a Chioggia, sotto il segno della Bilancia, personalità poliedrica dal curriculum vitae decisamente sui generis. Una laurea in architettura allo IUAV di Venezia nel 2000, istituto presso il quale frequentò anche il corso di fotografia di Italo Zannier nel Architetto praticante per due anni, fino al 2002, l anno della svolta, in cui abbandona il lavoro per partecipare all edizione marocchina di Donnavventura, format TV in onda su Rete 4. Da allora un susseguirsi di viaggi per lavoro e per passione, altre edizioni di Donnavventura, collaborazioni con TV regionali e private sempre relative a format di viaggi in qualità di presentatrice. Da anni collabora inoltre con Media Key di Lugano, una casa di produzione televisiva svizzera impegnata nella realizzazione di documentari a sfondo umanitario, in qualità di fotografa di produzione. Conduce nel 2008 PERCORSI, programma di viaggi in moto, in onda su Moto TV, canale Sky. Nel 2007 fonda l Associazione Sportiva Donniensella che si occupa di motociclismo al femminile. Ad oggi divide il suo tempo tra la gestione e l organizzazione di tutti gli eventi legati all Associazione Donniensella, la realizzazione di reportage fotografici di viaggio e non solo. Conduce L erba del vicino, programma di architettura in onda sul canale Leonardo 418 Sky, e Sailing Woman programma di viaggi in barca a vela in onda su Yacht and Sail canale 430 Sky. UNOMAGAZINE 22 UNOMAGAZINE 23

13 S E C O N D O V O I Si ama con il cuore o con il cervello? Quattro persone su dieci amano con il cuore. Subito tallonati da un gruppo, numericamente quasi simile, che preferisce optare per un accorto dosaggio tra cuore e cervello. C è poi un 10% di persone che offre soluzioni, come dire, alternative sul tema proposto. Segnaliamo, infine, i 7 lettori su 100 che ammettono di filtrare il loro sentimento alla luce della ragione, ovvero usando il cervello. Credo che il sondaggio di questo mese otterrà le opinioni più diverse fra loro, perché sono tantissimi i fattori che determinano una possibile risposta, a partire proprio dall età di ciascuno di noi. Infatti, basterebbe mettere a confronto l idea che dell amore ha un adolescente alle prese con la prima cotta con quella di una persona matura che magari alle spalle ha diversi anni di matrimonio, per capire che cuore e cervello sono coinvolti in percentuali diverse. Secondo me, come sostenevano i filosofi scolastici medievali, in medio stat virtus, la virtù sta nel mezzo, e un giusto equilibrio tra il trasporto del cuore e il raziocinio del cervello può determinare un amore destinato a resistere nonostante i cambiamenti della personalità di ognuno, influenzata tanto dai sentimenti quanto dai pensieri. Leandro Comacchio Assessore alla Cultura, Sport, Identità Veneta - Provincia di Padova Secondo me con il cuore ci si innamora; poi, con il cervello, si ama; a volte per tutta la vita ;-) Aldo Benesso Facebook Io amo con il cuore, ma non ha mai funzionato! Quasi nessuno ormai ascolta il cuore, solo sesso e basta! Io seguo sempre il mio cuore ed ho 50 anni, non cambierò mai... Graziella Morando Facebook Si ama con il cuore, ma il cuore si dovrebbe essere capaci di farlo ragionare con il cervello. Troppi amori solo di cuore fanno soffrire, ma certo gli amori solo vissuti con il cervello mancano di quella passione che fa gioire. Fabio C. Fioravanzi Conduttore televisivo Sicuramente, dicono che l amore è un esigenza del nostro cuore. È innata, parte di noi stessi, nasce e si sviluppa in noi anche se non ne siamo consapevoli, e anche se molte volte vorremmo rinnegarlo, perché amare è faticoso e pericoloso, dobbiamo esporci. Ecco allora che interviene il nostro cervello, che scannerizza le modalità, calcola i rischi, progetta il percorso, e rende l amore per lo più qualcosa di calcolato nei minimi dettagli. Amare solo con il cuore è cosa d'altri tempi, oramai tutti siamo abituati a rendere la nostra vita un contratto pari a una polizza assicurativa che ne possa tutelare il nostro percorso senza troppi rischi. Il tutto puo' sembrare poco sentimentale, ma dentro di noi sappiamo che è molto reale. Francesco Callegaro Facebook Ora come ora, non saprei rispondere visto che sono separata da tanto tempo e la testa non è libera, vi potrei rispondere che si ama con il cervello. Se non UNOMAGAZINE 24 A corredo del sondaggio alcune belle immagini di ANNA RATA realizzate da Dennis Castelli. S E C O N D O V O I sei libera completamente, non riesci ad amare con il cuore dunque per me è il cervello che comanda. Daniela Lazzaro Facebook Si spera con entrambi. Daniela Boldrin Schiavon Facebook Si ama con il cuore... senza dubbio! Ma alla fine è il cervello che pone i suoi paletti e i suoi limiti, anzi forse è la coscienza, per chi c'è l ha, che la fa da padrona... Su cuore e cervello! Marilena Sarto Facebook Secondo me al cuore non si comanda e perciò chi ama con il cervello è solo per interesse o, comunque, per raggiungere uno scopo. L amore espresso e vissuto con il cuore molto spesso è irrazionale e quindi il cervello non fa testo! Ivan Berton Ristoratore Per me, senza ombra di dubbio, si ama con il cuore. Parlo dell amore incondizionato motore dell universo, quello che esce dall'anima, o dal cuore che dir si voglia, e ti arriva al cervello per farti vedere, sentire, odorare quello che, nonostante tutte le brutture della vita, ti da la voglia di vivere. Quell amore che ti lascia senza parole davanti ad un tramonto, ti da gioia nel vedere i bambini giocare o il tuo cane che ti fa le feste quando arrivi, il gatto che ti ronfa sulla pancia... l abbraccio sincero di un amico... insomma tutte quelle piccole o grandi cose di cui ci accorgiamo solo quando poi ci vengono a mancare. Noi non ci ricordiamo più di essere creature divine, purtroppo per noi c è chi ha fatto di tutto per farcelo dimenticare, forse se ascoltassimo di più il nostro cuore la nostra vita e la società in cui viviamo sarebbero sicuramente migliori. Eleonora Mazzucato Facebook Si ama con il cuore e ci si accorge che è amore vero proprio quando si smette di usare il cervello, io la vedo così! ;-) Silvia Chizio Modella La domanda presume che cuore e cervello siano distinti: io penso che non sia proprio così. Il cuore è il pezzo di cervello che vede dentro, il cervello è il pezzo di cuore che vede fuori. Si ama con tutto o non si ama con nulla. Sebastiano Zanolli Scrittore UNOMAGAZINE 25

14 La malattia d amore che colpisce cuore e cervello La dottoressa Donatella Marazziti* ha svolto numerose ricerche sul ruolo del sistema serotoninergico nei disturbi psichiatrici ed ha contribuito significativamente a chiarire alcuni aspetti della sua anatomia nel cervello umano. Attualmente si occupa di dopamina, ossitocina e dei correlati biologici della passione amorosa, della gelosia, dell ansia di separazione e attaccamento. Una ricerca durata una decina d anni cha l ha portata ad indagare le ragioni del cuore e del cervello per quel che concerne i sentimenti, ce ne vuole parlare dottoressa? DONATELLA MARAZZITI «Stavo cercando un modello normale che mi consentisse di studiare alcune patologie mentali e mi sono resa conto che i soggetti innamorati nella prima fase di una relazione amorosa in effetti sembrano un po pazzerelli e da questa evidenza abbiamo deciso di misurare un parametro biologico cioè la serotonina, che è un messaggero chimico del cervello negli innamorati, guarda un po abbiamo trovato che questo parametro non era molto diverso da pazienti depressi, ossessivi o con disturbo d ansia». Quindi è una malattia d amore quella che ci prende quando siamo innamorati? DONATELLA MARAZZITI «Ma certo, alla fine lo sappiamo tutti che siamo un po pazzi. In effetti dobbiamo esserlo, perché innamorarsi vuol dire abbandonare il nido sicuro della famiglia di origine e buttarci fra le braccia di uno sconosciuto». Si dice che l innamoramento dura sei mesi è vero? DONATELLA MARAZZITI «È vero, quando siamo fortunati può durare anche tre anni, a volte anche tutta la vita, ma più che durare tutta la vita lo possiamo rinnovare nelle lunghe relazioni e sono quelle che durano nel tempo. Da un punto di vista biologico le tempeste biochimiche scatenate dall innamoramento non durano più di qualche mese». E come si fa a rinnovare, come si fa ad agire chimicamente per rinnovare queste tempeste? DONATELLA MARAZZITI «Quello che imparo tutti i giorni dai miei pazienti, soprattutto quelli che hanno una vita affettiva è che il cervello si annoia con gli stimoli abituali e quindi bisogna saper riaccendere la scintilla. Come si fa? A volte anche bisticciando, un litigio può interrompere la routine, non dare mai l altro per scontato e quindi sorprenderlo con un piccolo gesto, una cenetta romantica, qualche ora lontano dai figli e dedicata solo al partner, queste sono le strategie che riaccendono la tempesta dell innamoramento. Ci vuole anche buona volontà, perché la sera durante la settimana siamo tutti stanchi e stravolti dal lavoro ma non dimentichiamoci di questa caratteristica del cervello si annoia e quindi manteniamolo vivacemente acceso nei confronti del nostro partner». Il tradimento gioca a favore o a sfavore? DONATELLA MARAZZITI «Il tradimento, soprattutto quello che non ha un implicazione sentimentale forte può servire a far ricoprire quanto importante è il partner abituale per noi. Intendiamoci non sto incitando al tradimento, voglio solo dire che c è tradimento e tradimento e a volte si tradisce per noia, per insicurezza, per dire all altro io ci sono, occupati di me altrimenti scappo». Forse si può dire che suscitare un po di sana gelosia può servire? DONATELLA MARAZZITI «La sana gelosia, lei l ha definita perfettamente, è quella che ravviva la relazione di coppia». Claudio Campagnolo *Professore Associato di Psichiatria, Dirigente medico I livello, Responsabile del laboratorio di Psicofarmacologia della Sezione di Psichiatria del Dipartimento di Psichiatria, Neurobiologia, Farmacologia e Biotecnologie, Università di Pisa. UNOMAGAZINE 26 S E C O N D O V O I S E C O N D O V O I Io credo si ami con il cuore, è la pompa che ti da la forza di capire il sentimento che stai provando e quando senti che non pompa più o di meno, allora significa che devi cominciare a far qualcosa per dare una svolta o positiva alla cosa o meglio provare a capire cosa non sta funzionando, e se proprio tutto si ferma, significa che non hai alimentato abbastanza par far vivere l amore. Luisa Strapazzon Facebook Prima con il cervello, senza dubbio. Federica Cappellato Facebook Non manca qualcos altro? ;-) l età non conta! Giuseppe Tiozzo Facebook Passano gli anni e passano anche le esperienze ma l amore è sempre con il cuore. Quando ami con il cuore in principio, non mangi perché pensi a lui, non dormi perché pensi a lui, a volte pensi che ti manchi l aria e fai dei respiri profondi perché pensi sempre a lui... Poi, per fortuna arriva il cervello e prova a renderti un pò più razionale, allora inizi a vedere l amore anche da altre angolazioni e dai importanza ad altre cose di quella persona... Il cervello ti aiuta se è un amore clandestino, ti fa stare attento a non rompere quegli equilibri, già così fragili, che ti hanno portato a guardarti in giro, cerchi soprattutto di non farti e di non fare del male... poi se prevale la passione... L importante, credo, sia vivere qualsiasi amore con passione e disinteressatamente, amare perchè prima di tutto fa bene a noi. Giusy Barattin Facebook Fino ai 30 anni si ama con il cuore, poi ami anche con il cervello Liliana Scarlassare Facebook La prima volta che ho amato avevo 16 anni, ora ne ho 36 ma il modo di amare, anche dopo vent anni, è sempre lo stesso... CON IL CUORE. Io penso che l amore sia solo del cuore e anima. Quando si ama ci si dimentica di avere un cervello, gli occhi non vedono bellezze o bruttezze e le orecchie ascoltano solo quello che vogliono sentire. Non ci si accorge dei difetti ma si vedono solo i pregi di una persona. Si fanno pazzie e si supera ogni ostacolo. Quando si inizia a usare il cervello, si 44% ama con il cuore 39% ama con entrambi 10% altre risposte 7% ama con il cervello inizia a calcolare cosa è meglio fare o non fare, si inizia a vedere qualche difetto, le cose da cambiare nell altra persona. L AMORE è solo CUORE, va oltre il cervello, oltre il sesso il CUORE non mente mai. La cosa triste è che ci sono persone che a volte non lo ascoltano, ma preferiscono amare solo di testa! Mara Casotto Facebook Il cuore è sede dei sentimenti mentre il cervello della ragione, quindi si ama con il cuore e si calcola con il cervello. Se si è bravi e si mettono assieme si può essere felici e con un conto in banca più che dignitoso. Daniela Ribon Facebook Con entrambi... perché il cuore è dolcezza e passione mentre il cervello è la razionalità che, alle volte, serve per frenare prima di commettere errori. Cristina Bussi Facebook Si deve amare con tutti e due, per evitare che l irrazionalità dell amore possa portarlo ad eccessi che non gli giovano... il motore è il cuore, l ABS il cervello... Giulia Parisotto Avvocato Io, ironicamente, dividerei il quesito in due parti: la prima (si ama con il cuore) la assocerei ad una vecchia canzone dei Neri per caso, si può amare da morire, ma morire d amore... la seconda (o con il cervello) invece la assocerei alla vecchia canzoncina di Rosanna Fratello, (per chi la conosce) che narrava... sono una donna non sono una santa.... Ovviamente io parlo al femminile visto che sono una donna e spero che le altre non me ne vogliano. La verità è, che le due parti si annientano, mi spiego, la prima annienta l altra, perché l amore vero, quello con il cuore, ti disintegra il cervello, lo mette fuori uso e tu, a quel punto, non puoi far altro che accartocciarlo e gettarlo via. Tanto non ti serve più. Pensate che si riesce addirittura a sentire lo sfarfallio del proprio cuore... e che cribbio. Alberta Sgobbi Facebook L ideale, per me, sarebbe avere il cuore ed il cervello centrati ed in accordo, per un amore totalizzante che coinvolge anima e corpo. Annalisa Martinelli Facebook Credo che si parta sempre dal cuore (o da più giù) per poi salire e arrivare al cervello... Alessandro Regazzo Libero Professionista... Cantare sottovoce una canzone, il sorriso mi illumina il cuore e non mi accorgo del tempo che scorre e rapisce i miei pensieri... pensieri di te... Amore è gioia, è vita, è emozione, è piangere e ridere... amore... di tutto un po... è quando non sei più solo io ma noi... amore è anche cervello perchè è sempre parte di te... Daniela Mancin UNOClub Il cuore fa vivere emozioni e di conseguenza storie d amore più intense e passionali, ovvero le storie che terremo strette nel cassetto dei ricordi... L amore mentale è un ideologia che quando si comprende fa finire la storia. L amore perfetto è una miscela di entrambi, si parte col cuore per poi appigliarsi alla mente quando il sentimento nei momenti bui verrà meno. L amore esiste, ma non sempre è una scelta facile da prendere. Bisogna saper usare la testa quando ci si innamora e la si perde. Chiara Agnoletto Facebook UNOMAGAZINE 27 Si ama con il cervello dopo essersi innamorati con il cuore. Mario Liccardo Avvocato Io ho sempre amato con il cuore, ma ho sofferto molto e pagato caro... Adesso con una certa maturità ho scoperto che si può amare anche con il cervello e cercare di essere meno coinvolte, perdere troppo il cervello e annullarsi per l altro non va bene, l amore e la passione ci vogliono, ma ci vuole anche lucidità... Dai donne che possiamo fare tutto, se vogliamo... Lara Cossale Facebook L uomo ama gli altri con la stessa sostanza con la quale ama se stesso. Io ho 22 anni, ho sempre prediletto l amore di Pancia - che parte dal cuore. Quell amore che ti prende e ti sconvolge fino a perdere anche la testa (alla fine si collegano), ma se la testa non ce l hai a volte rischi di eccedere troppo e di trasformare un amicizia in amore soltanto perché in alcuni momenti sei convinta che tutto ciò che ti circonda sia AMORE. Secondo me ci sono diverse fasi della vita e dell'innamoramento, quando si matura si ama in modo differente e ciò cambia anche dalle esperienze e dalle persone che ci troviamo di fronte, ma tutto parte sempre dal CUORE. È un amore che può durare in eterno, è quello che ti sostiene nella buona e nella cattiva sorte, in salute, nelle gioie e in malattia. Chi ama con la testa non vive le stesse emozioni e, comunque, io ho amato una persona con la testa ma ero molto fredda e non passionale, non ero me stessa. Infine è bene ricordare che: Il cuore conosce ragioni che la ragione non conosce. Valentina Pianta Facebook Si ama con il cuore! Il cervello lo si mette in standby... Chiara Sgarbossa Presentatrice Poco tempo fa un amico mi chiese: ma esiste ancora l Amore, quello vero che fa battere forte il cuore, o è, ormai, sia da parte degli uomini che da parte delle donne, solo a livello di consumismo, apparenza, o peggio mordi e fuggi?. La mia risposta è stata: certo che esiste, è molto raro ma esiste ancora. Già, proprio così, purtroppo è molto raro. Sicuramente amare con il cuore è la cosa più bella che ci sia, lo senti che pulsa forte, percepisci una sensazione di calore, hai la mente annebbiata, sei

15 VS E C O N D O V O I S E C O N D O V O I Photo Dennis Castelli quasi stordito e i tuoi sguardi e pensieri sono solo per la persona che ami che di più non si può! Wow, questo è fantastico, ma è d obbligo, deve naturalmente essere accompagnato da testa e cervello. Al contrario penso che se si ama solo con il cervello... siano solo calcoli e pensieri che vengono fatti in base alla società, cultura, educazione, apparenza etc.., personalmente ritengo che amare solo con il cervello sia molto triste. Chi lo fa perde delle emozioni che nessun altra cosa al mondo ti può dare allo stesso modo; sembra però che al giorno d oggi sia più importante avere al fianco una/un Top-Model che una persona da amare. Mi è successo di amare con il cuore... storie che poi sono finite, succede, ma ancora oggi quelle storie sono dentro di me e sarà difficile dimenticarle. Anche perché non voglio e non ho nessuna intenzione di dimenticarle. Certo, quando finiscono fanno tanto male... ma è il dolore più bello che ci sia, sì, perché hai AMATO e come dicevo prima (scusate se mi ripeto), è la cosa più bella che ci sia! Questo è il mio pensiero e come dico sempre, non pretendo che tutti condividano, altrimenti il confronto dov è? Claudio Zuin UNOClub L amore, offusca il cervello... è questa la sua straordinaria forza. Antonella Prigioni Giornalista televisiva Si ama col cuore, con le emozioni, con il trasporto... almeno per i primi tempi. È da queste sensazioni che si capisce se scatta qualcosa. È un riconoscersi inconscio e irrazionale... poi col tempo subentrano desiderio di condivisione e progettualità e allora entra in scena il cervello, l impegno razionale. Diciamo che sono due aspetti necessari e complementari. Elisa Longo UNOClub Si ama con il cuore... nonostante che il cervello ti dica di scappare via! Rina Spyr Facebook Si ama con gli ormoni. Una volta arrivati alla vecchiaia si potrà capire cos è l amore. Georg Samuel UNOClub L amore è tutto fuorchè ragione, è buttarsi in un torrente impetuoso e lasciarsi trasportare senza cercare di capire, senza chiedersi perchè di cosa o come, è vita allo stato puro, infinite folli ed eterne emozioni, se ci metti il cervello non ti butti mai e ti perdi tutto questo!!! Cris Prevedello UNOClub Io amo con il cuore e ritengo che il mio sia il corretto modo di amare. Chi ama con il cervello non ama ma sta solo cercando di farsi piacere una persona per ottenere un qualche vantaggio. Gioia Carraro UNOClub Oggi si cerca il sesso più che l amore, in quanto si cerca il piacere immediato. L amore è solo per pochi eletti che hanno tempo e pazienza, purtroppo. Lucio Frasson UNOClub Ho sempre amato con il cuore... ora voglio imparare ad amare con il cervello! Manuela Gallo UNOClub È difficile spiegare come si ama, proprio perchè l'amore è un sentimento intenso, irrazionale e incomprensibile direi che si ama con il cuore, il ragionamento subentra quando l amore finisce. Il cervello è troppo razionale per capire le ragioni del cuore. Roberta Potrich Attrice e modella Parlando da ormai quasi quarantenne credo che in una società come la nostra si ami in molti casi ma non in tutti (non voglio essere un pessimista) solamente con il cervello. Ci si ferma all aspetto fisico e non si guarda in fondo al cuore o oltre lo sguardo... dicono che gli occhi siano lo specchio dell anima... forse molti di noi l anima non vogliono vederla... Marco Bettella UNOClub Inizialmente vieni catturato/a di testa e poi, generalmente, si finisce per amare con il cuore. Tutte e due le cose sono fondamentali per portare avanti un rapporto: colpo di testa e mazzata di cuore! Però, a volte, succede che il cuore se ne va e rimane il cervello... e, a volte, neppure quello... Michela Stievano Libero Professionista Secondo me si ama dapprima con il cuore e poi con il cervello. Il cuore è sede delle passioni, quindi all inizio di una relazione sarà il cuore a prevalere in amore. Poi, sfumata la passione, sarà il cervello a guidare l amore. Le scelte diventano ragionate ed i motivi, secondo cui amare il partner, saranno razionali. Quindi in amore, prima il cuore vince sul cervello e poi viceversa. Quale sia il momento migliore resta un fatto soggettivo. Tipicamente per le donne sarà amo con il cuore il periodo più gettonato. Mentre per gli uomini sarà amo razionalmente il tempo preferito. Personalmente sostengo che trovare un equilibrio tra cuore e cervello sia l'obiettivo da raggiungere. Purtroppo tale equilibrio resta difficile da mantenere, perchè sostanzialmente instabile. Continuiamo ad oscillare come dei pendoli tra i due estremi contrapposti cuore e cervello. Probabilmente il trucco consiste nel diminuire il più possibile l ampiezza di tali oscillazioni. Tale strategia risulta facile da dire ma difficile da attuare. Livio Righetto Ingegnere Elettronico Esistono molte forme d amore, davvero una varietà infinita! E il proprio coinvolgimento cambia a seconda del grado di maturità o a quanto si è disposti a concedere... ma soprattutto cambia a seconda di chi hai davanti: nella vita ci si può innamorare più di una volta ma i sentimenti, le emozioni e il modo in cui le vivi non sarà mai lo stesso perchè è impossibile amare due persone diverse allo stesso modo. Quindi si può amare con il cuore o con il cervello o con il corpo, ma solo in rari e bellissimi casi si può amare qualcuno in tutti questi modi contemporaneamente. Irene Menaldo Facebook Ognuno utilizza quello che può. C è chi ha cuore e c è chi ha testa (esisterebbero anche le combinazioni testa+cuore e senza cuore-senza cervello ma, poverini, sono dei casi isolati). Personalmente tendo ad essere razionale e mi sento meno sicuro sulle faccende emotive. Roberto Cestaro UNOClub La risposta a questa domanda è intrisa di molti fattori e significati insiti nei tratti caratteriali e nel vissuto di ciascuno di noi. Sono del parere che ciascuno di noi ami con la testa e con il cuore, e che i due piatti di questa eterea bilancia si spostino ora più verso l una, ora più verso l altra parte in funzione del presente e delle caratteristiche caratteriali di ognuno abbozzate alla nascita, all interno delle famiglie d origine e poi plasmatesi nel tempo, con le esperienze vissute. Ilaria De Santis UNOClub Se si ama veramente, si ama con il cuore ma consapevoli che il cuore va guidato con la mente; per non cadere in errori di impulso che possono fare molto male! Lascio un mio pensiero a chi ama veramente, spero si riconosca metaforicamente! Ugo Guzzon UNOClub UNOMAGAZINE 28 UNOMAGAZINE 29

16 S E C O N D O V O I Si ama col cuore ma si pensa col cervello. In altre parole una cosa è l amore, che dipende dal cuore, un altra cosa è il rapporto di coppia, che si costruisce col cervello sulla base di un progetto condiviso. Se c è solo l amore ma non c è un progetto non c è nemmeno la coppia, e quindi prima o poi prevarrà l istinto a separarsi oppure a prevaricare o soccombere nei confronti dell altro. Se c è un progetto di coppia ma non c è il sentimento, il rapporto prenderà la forma di una società, magari... senza scopo di lucro, ma una società. Se invece l amore verrà integrato da un progetto di coppia che si evolva in un progetto di famiglia, si avrà l embrione di una forma sociale, necessaria per formare una nazione e quindi uno Stato. Ed è questo il modello di coppia della borghesia padovana dell'ottocento così come ci è stato tramandato attraverso le pitture e le architetture del Caffè Pedrocchi. Da notare: proprio adesso che lo Stato è in crisi, è in crisi anche la coppia. E questa crisi è resa evidente dalla perdita di identità che ha subito la coppia. Proviamo a chiedere ad un novantenne cosa intende per matrimonio e avremo una risposta chiara sebbene non più condivisibile. Proviamo a chiederlo ad un trentenne, e avremo una risposta condivisibilissima ma... per niente chiara! Pietro Casetta UNOClub Purtroppo, o a ragione, col cuore. Ma si dovrebbe usare in minima parte anche il cervello, si eviterebbero certi disastri. Usare il cuore istintivamente ci viene più semplice ed immediato, ma ci toglie la lucidità di poter capire se facciamo bene o male, se la relazione/storia che stiamo avendo, può avere riflessi negativi. Se però si è disposti a correre il rischio perchè non provare? Non è detto si faccia necessariamente un buco nell acqua! Cristina Rapisarda UNOClub Si ama e basta, più che altro il punto è: o si ama, o non si ama, meglio essere sinceri e rispettare i sentimenti, meglio se tali sentimenti sono reciproci e contraccambiati (= un terno al lotto...). Poi per la mente e il cuore, beh, ognuno ama a modo suo, l importante è soprattutto non soffrire per amore. Se si soffre, beh, ma che amore è? Claudia Rettore UNOClub Secondo me si dovrebbe amare con il cuore, ma penso che molti amino con il cervello e non è la stessa cosa... Friso Cristina UNOClub Si ama davvero quando si ama con il cuore, l amore è irrazionalità. Viviana Pavan UNOClub Ragione e sentimento, si sa, non sono mai andate a braccetto ma in questo periodo il sentimento pare nutrire timore rispetto alla ragione. L amore si fa con il cervello, razionalmente si guarda la posizione lavorativa, lo status economico e sociale ed il sentimento? Latita in un sonno che genera mostri. Il cuore si è come atrofizzato, non si considera più la persona in se stessa. Un tempo vedere l amato comportava scombussolamenti interiori, mani che sudavano, cuore a mille, ragione offuscata. Si scrivevano lettere piene di pathos, ora freddi sms con abbreviazioni orripilanti. Concludendo, mi sento di poter affermare che si ama con il cervello perché abbiamo smesso di capire il linguaggio del cuore. Elena Scarparo Agenzie Anna Cristopher Da inguaribile romantica sono convinta che si ami con il cuore perchè l'amore è un sentimento e non può che passare attraverso il cuore... Ma attenzione, non è vero che il cervello non sia implicato. La chimica che si sprigiona quando siamo innamorati passa anche attraverso il nostro cervello, i neuroni impazziscono e le nostre difese mentali si allentano. Ecco cosa succede... ed è bellissimo! Mariapaola La Caria Docente Universitaria Si ama solo con il cuore... con il cervello si è solo più razionali... Marco Fogarolo UNOClub All inizio è il cuore che ama poi con il tempo finisce e il cervello ama i ricordi dei bei momenti... Loris Biasiolo UNOClub A mio avviso si ama solo con il cuore. Michele Zanaga UNOClub Il vero amore è quello dettato dal cuore. Esplosivo che te lo fa vivere. Il cervello ragiona quindi che amore può essere? Ponderato con i se ed i ma. Per me non è amore. Fabrizia Birello Facebook UNOMAGAZINE 30 Un tempo si diceva che le sensazioni e gli slanci affettivi provenivano dal cuore; oggi la scienza ci ha spiegato che tutto quello che pensiamo proviene dal cervello, essendo il cuore soltanto un muscolo. Ma quant è più romantico dire ti amo con tutto il cuore! Sia quel che sia, si ama con quella parte di noi che un tempo si chiamava cuore, anche se essa è dentro il cervello. Francesco Martire Architetto Si ama con tutti e due nel senso che il cervello, la razionalità, convalida quello che il cuore, il sentimento, sente. Usando il nostro corpo come metafora una persona cammina al massimo quando ha le due gambe lunghe uguali. Allo stesso modo la relazione cammina al meglio quando è supportata nella stessa misura dal Sentimento e dalla Ragione. Per amore intendo la capacità di integrare dentro di sé differenze e diversità, quindi la capacita di trascendere il proprio io. Ottavio Zanellato UNOClub Amare è una combinazione di desideri, aspettative, sensazioni, illusioni, equilibrio impossibile tra saggezza e follia. Pensiamo davvero che se usassimo il cervello ameremmo? Amare significa anche accettare i limiti dell altro in uno scambio reciproco indecifrabile. Se ami veramente, il cervello non lo puoi usare del tutto! Se poi pensiamo che il cuore stia in qualche parte del cervello allora sì ameremmo con il cervello! Auguri a coloro che useranno solo il cervello e ancor di più alla gran parte di quelli che usan solo il cuore allora! Luca Formenton Facebook Amare è... sentire con il cuore quello che la mente non vede, parlare con le carezze e annusare l anima. Perdere la testa e naufragare nel suo dolce mare! Paolo Braghetto Giornalista Se si ama bisogna amare solo e con tutto il cuore, anche a rischio di essere fregati! Il vero amore è come un fiume in piena: inutile costruire dighe con il cervello, perchè verranno comunque spazzate via! Marco De Florentiis UNOClub Amore è emozione, spontaneità, irrazionalità... Per amore saresti disposto a fare qualsiasi cosa anche la più pazza... È bello questo amore... è l amore di cuore! Mitch Zampiron UNOClub Come un soffio tra i capelli... i primi 30 anni di Patrizia Equipe Vetrine luminose, ampi spazi ed uno stile minimal dai tratti naturali ci introducono nello spazio benessere di Patrizia Equipe. Un prezioso negozio, situato ad Abano Terme (PD), tutto dedicato alla bellezza e alla salute dei capelli e del corpo dalla filosofia estremamente moderna e ricercata. Un percorso professionale di altissimo livello quello realizzato da Patrizia, Monica Ponchio ed Enzo Sturaro attraverso una continua ricerca e una filosofia fatta di semplicità, armonia e personalizzazione dei servizi proposti. Proprio da questo concept sempre in evoluzione è nata l esigenza di un cambiamento, di una nuova immagine più armoniosa e solare. Via Nazioni Unite, 9/10 ABANO TERME (PD) TEL info@patriziaequipe.com

17 Photo Dennis Castelli - Anna Rata Anna, abita a Padova, ha 20 anni ed è nata sotto il segno della Vergine. Si definisce una persona comprensiva, ottimista e sincera «odio le bugie» afferma, infatti, con piglio deciso. Curiosa è poi la sua personale lista di difetti che, forse, tali non sono per la maggior parte delle persone. «I miei difetti? L orgoglio, la razionalità, raramente agisco d istinto. Il forte senso di responsabilità, i l fatto che sono attenta ai particolari, troppo. Questo mi porta a cercare risultati concreti in tutte le mie attività e ciò, di conseguenza, porta a ritenere che il mio carattere sia puntiglioso e troppo critico». Tanta determinazione, però, viene meno alla fatidica domanda su quale sia il suo uomo ideale. «Bella domanda Non lo so nemmeno io. Forse non esiste o, forse, devono ancora inventarlo». Tra i suoi hobby viaggiare la fa da padrone. E le sue aspirazioni? Da buon segno di Terra, al primo posto c è quella di realizzarsi in ambito lavorativo. Anna è alta 169 cm. pesa 47 kg. ed indossa la taglia 38. UNOMAGAZINE

18 F I L R O U G E F I L R O U G E Astoria brinda con 9.5 Si fa un gran parlare del bere consapevole e in modo particolare si pone la giusta attenzione verso i giovani che si avvicinano per la prima volta al consumo del vino e che devono essere consigliati per saper distinguere il bere bene e moderato da inutili e dannosi eccessi. Per chi non lo sapesse l Italia è un paese che in pochi anni ha quasi dimezzato il consumo pro capite di vino, puntando però sulla qualità del consumo stesso. A tale proposito una delle novità più interessanti del recente Vinitaly è un prodotto che, fra l altro, è stato anche premiato con una gran medaglia d oro al Concorso Enologico Internazionale. Si tratta di una novità presentata dalle Cantine Astoria di Refrontolo, vicino a Conegliano e, precisamente, di uno spumante a bassa gradazione. Ne parliamo con Giorgio Polegato, uno dei titolari dell azienda trevigiana. Vuole spiegarci nel dettaglio questa interessante iniziativa? «Innanzitutto la nostra è un azienda a tradizione spumantistica che si trova nel cuore della zona del prosecco, quindi abbiamo una tradizione in questo senso. Abbiamo pensato di proporre questo spumante a bassa gradazione, che conserva la qualità e non perde le caratteristiche di piacevolezza del bere di qualità ma che presenta pure il vantaggio di bere un vino a gradazione più bassa, precisamente di 9 e mezzo. Ciò permette di poter bere un bicchiere in più senza rischiare di perdere la lucidità e vedersi ritirare la patente. È un prodotto di alto livello ma meno impegnativo». Come sono i stati primi riscontri da parte dei consumatori? «Il prodotto, che viene presentato in una bottiglia nuova, completamente bianca e dal design molto accattivante, sta incontrando il gradimento sia del mercato interno che dei mercati esteri». Claudio Campagnolo IL PREMIO LETTERARIO GALILEO VINTO DA RINO RAPPUOLI E LISA VOZZA CON I VACCINI DELL ERA GLOBALE (ZANICHELLI) La proclamazione dei vincitori è avvenuta alla presenza di oltre 700 studenti delle quarte superiori, in rappresentanza dei circa ragazzi che hanno composto la giuria popolare del Premio Galileo per la divulgazione scientifica 2010, giunto alla IV edizione. La cerimonia finale, si è tenuta nella splendida cornice del Palazzo della Ragione di Padova, con i suoi affreschi un tempio della scienza del 300. Mentre sul maxischermo venivano proiettati i risultati dello spoglio delle schede, tra il tifo degli studenti presenti, i cinque autori finalisti hanno spiegato il significato delle loro opere e risposto alle domande dei ragazzi. Un volume agile e veloce quello scritto da Rino Rappuoli e Lisa Vozza che si è conteso all ultimo voto la quarta edizione del Premio Galileo, 33 voti contro i 32 voti del volume di Leonard Susskind La Guerra dei buchi neri, Adelphi editore. «Penso che sia piaciuto tanto ai giovani dice Luisa Vozza perché è un volume che racconta una storia, quella dei vaccini, vicina all esperienza di tutti noi e insieme fornisce informazioni scientifiche di grande utilità». Una storia e Lisa Vozza ritira il premio Galileo tante curiosità, parla infatti di come la peste nel 1348 abbia bloccato lo sviluppo di Siena e di come già nel 500 a.c. in Cina si praticava una sorta di protovacinazione. «Un vaccino continua Vozza - ci permette di simulare una malattia senza le sue conseguenze negative». «Ma chi ha salvato più vite umane?» è stato chiesto agli autori. «I vaccini ha risposto Vozza - hanno salvato più vite umane che qualsiasi altra medicina, insieme agli antibiotici e al miglioramento della qualità della vita». Ma nel nostro mondo in cui le malattie infettive sembrano debellate ha ancora senso vaccinare i bambini? «Bisogna vaccinarli è la risposta di Vozza -. Sembra che le malattie infettive siano scomparse solo perché continuiamo con i vaccini. Non dobbiamo smettere, non possiamo abbassare la guardia». Venissa luogo d incanto La Tenuta Venissa è un'antica vigna murata che domina l Isola di Mazzorbo e il nome del ristorante/ostello, gestito dalla nota chef bellunese Paola Budel. Pernottare nelle sei accoglienti camere con vista sulla laguna e sugli orti della tenuta è un esperienza ricca di fascino. Arrivarci è già piacevole di suo, si mangia benissimo e le stanze sono accoglienti... Davvero non conosciamo un motivo ragionevole per non regalarsi un meritato soggiorno a Venissa il ristorante/ostello posto all interno della tenuta Scarpa Volo nella coccola isola veneziana di Mazzorbo. Soprattutto perchè l esperienza è davvero alla portata di tutte le tasche e, di questi tempi, il particolare non è da sottovalutare. Perciò se siete a corto di idee per stupire la vostra dolce metà, dopo tanti week end trascorsi a Parigi oppure a Londra, provate a riscoprire i tesori di casa nostra con una capatina in laguna, vi garantiamo che l effetto sarà straordinario. Ecco come raggiungere la Tenuta Venissa. Da Ferrovia Bar Roma Linea DM (Diretto Murano): fino a Murano Faro e Linea LN da Murano Faro per Burano (fermata Mazzorbo). Da Piazzale Roma Linea 42/41: fino a Fondamenta Nove e Linea LN da Fondamenta Nove a Burano. Claudio Campagnolo Tenuta Venissa Fondamenta Santa Caterina 3 Isola di Mazzorbo VENEZIA info@venissa.it - Tel COGNOMI ETNICI La nascita del cognome in una forma ben fissata non è molto antica e varia assai nel tempo. Per lungo periodo le persone erano designate da un solo nome. a cura di Aurora Soranzo Passeranno molti secoli prima che si normalizzi un cognome come appellativo per designare una caratteristica specifica di una persona. Nel nostro Veneto si possono notare varie correnti di immigrazione. La presenza di TREVISAN, VERONESE o PAVAN di sé non è altro l indicazione di movimenti di famiglie fra le varie città e territori d Oltremare della Repubblica Veneta. L interesse va al di là del fatto etimologico per assumere valenza storica. Una serie di Cognomi allude ai paesi di provenienza, si presentano come semplice nome di Paese, città o borgo. Dall elenco tratto dal libro di Dario Soranzo I Cognomi Dei Veneti cito come esempi: Boscolo, Ferrara, Noventa e Pavan. Nell accingerci ad analizzare le varietà i cognomi derivati da Toponimi ed etnici nella nostra amata regione, ritengo doveroso riferirsi ai lavori di alcuni studiosi come Dante Olivieri, Giovan Battista Pellegrini. Secondo la proposta di Olivieri, i cognomi andranno cosi suddivisi: 1) derivati dalla tradizione religiosa; 2) da piante e animali; 3) da qualità fisiche e morali; 4) da nomi di luogo e loro derivazioni; 5) da soprannomi augurali; 6) da professioni e mestiere. Uno schema che conserva a distanza di tempo la sua validità. Ma approfondiamo con relativo significato, l aspetto dei cognomi di luogo: BRESSAN indica l originaria provenienza dalla città o territorio di Brescia, città lombarda soggetta a Venezia nei Secoli XV-XVIII. BRUGNERA potrebbe riferirsi ad una antica provenienza di Brugnera (PN) il suo significato è derivato dalla presenza di alberi di Pruno. DAL COL un originaria presenza da un colle. L area di massima frequenza del cognome è fra Conegliano e Vittorio Veneto (TV). LUCCHESE appellativo etnico della città e del territorio di Lucca. Tipico cognome diffuso a Preganziol (TV). LUGATO si riferisce l origine del luogo denominato Lugo ossia bosco frequente a Venezia. MILAN appellativo etnico di origine da Milano. Diffuso a Treviso. Questa indagine è stata tratta dal libro I Cognomi Dei Veneti di Dario Soranzo. UNOMAGAZINE 34 UNOMAGAZINE 35

19 dallecinquedellasera COSA FARE& DOVE ANDARE dallecinquedellasera PER UNA SERATA CON GLI AMICI O SE PREFERITE A LUME DI CANDELA UNOMAGAZINE 36 Winebar & American PADOVA & Provincia Agenzia D Affari Caffé Snack & Drink Sempre aperto Via Dante, 16 PADOVA Alchimia Lounge Bar Chiuso il lunedì Prato della Valle, 117 PADOVA Antiqua Cafè Cocktail Snack Aperitivi Cene Chiuso martedì Via S. Mauro, 6 MONTEGROTTO T. (PD) (vicino Piazzale Stazione) Antonio Ferrari Wine Bar Concept Store Chiuso il lunedì Via Umberto I, 15 PADOVA Baessato Padova Lounge Bar Pasticceria Chiuso il lunedì Largo Europa, 14, PADOVA Bar In Corte Vineria Stuzzicheria Chiuso la domenica Via Monteortone, 68 ABANO TERME (PD) Bespace Wine Bar Cafè Original Restaurant Via Roma, 75/D MONTEGROTTO TERME (PD) Dogma Lounge Bar Via Antoniana, 218/8 CAMPODARSEGO (PD) El Bàcaro American Wine & Lounge Bar Via Marcato, 20 (Piazzale Serenissima) PIOVE DI SACCO (PD) Il Retrone Hosteria Spuncetteria Enoteca Chiuso la domenica Via Giorato, 44 PONTE SAN NICOLÒ (PD) Travertino Cafè Wine Bar Caffè Snack & Drink Chiuso mercoledì pomer. e domenica.via Firenze 74/G VILLAFRANCA PADOV. (PD) (accanto Supermercato FAMILA) Visto&Piaciuto: un ambiente giovane dal design raffinato. Official partner of DOGMA Campodarsego. La Corte del Diavolo Lounge Music Bar Via della Croce Rossa, 40 PADOVA Miracle Ristobar Chiuso il lunedì Via S. Francesco, 15 PADOVA Osteria Barabba Caffé Snack & Drink Chiuso la domenica Via Vicenza, 47 PADOVA Sommariva Lounge Bar Chiuso il lunedì Via Emanuele Filiberto, 29 PADOVA Suite 53 Lounge Bar Via Adige, 8 PIOVE DI SACCO (PD) (dietro C.C. Piazzagrande) Vanity Lounge Cafè Sempre aperto dalle 06 alle 02 Via Medoaco, 6 (Z.I. Limena) ALTICHIERO (PD) TREVISO & Provincia Gellius Lounge Bar & Caffè Chiuso il lunedì Via Calle Pretoria, 6 ODERZO (TV) Mamamia Wine & Cocktail Bar Chiuso il lunedì Borgo Mazzini, 50 (Porta S. Tommaso) TREVISO Viso Cafè Wine Bar Sempre aperto Piazza Santa Maria dei Battuti TREVISO VICENZA & Provincia Caffè De Mori Caffé Snack & Drink Chiuso il martedì Via Nazionale, 102 BELVEDERE DI TEZZE SUL BRENTA (VI) Caffè Teatro Caffé Snack & Drink Chiuso il martedì Corso Palladio, 187 VICENZA Pegasus Caffé Snack & Drink P.za Matteotti, 35 VICENZA Stra Cocktail Bar Café Via Marosticana, 229 DUEVILLE (VI) VENEZIA & Provincia Al Calice Enoteca Piazza Ferretto, 70/B MESTRE (VE) UNOMAGAZINE VISTO&PIACIUTO Segnalaci il tuo locale preferito, anche se non appare in questa guida (in questo caso il coupon è da compilare per intero). Chi partecipa riceverà GRATIS la nostra rivista UNO Magazine. IMPORTANTE: compila anche il coupon pubblicato a pag. 63. ATTENZIONE: QUI BARRA SOLO 5 CASELLE PAYTV Cognome e Nome: Età: Professione: Winebar & American Caffè Snack & More Osterie & Trattorie Ristoranti & Pizzerie Cucina Etnica Multisala Locali Notturni Altro: Locale: Specialità: Chiuso: Indirizzo: Comune Telefono: Orari: Sito: Visto&Piaciuto: Locale nuovo/rinnovato Qui è gradito prenotare Per nuclei famigliari Per serate romantiche Per nottambuli Per chi ama bere bene Per chi ama mangiare bene Per chi ama la musica Per spiriti piccanti Per compleanni, feste, ecc. Per chi fuma Per chi cerca belle donne Per serate segrete Da segnalare agli amici Per chi ama conversare Per chi ama imboscarsi Con musica dal vivo Da vedere assolutamente Per pubblico alieno Con ampio parcheggio Con spettacoli dal vivo Con servizio rapido Con programmi PAY TV Con giardino estivo Con climatizzazione Prov Compila, ritaglia ed invia in busta chiusa a: UNO Magazine C.P. 848 PD Centro Padova

20 dallecinquedellasera dallecinquedellasera Brasserie Houblon Caffé Snack & Drink Chiuso il giovedì Via Chiesa, 3 S. PIETRO DI STRA (VE) Skyline Rooftop Bar Terrazza Piscina Sempre aperto dalle 10 alle 01 Isola Giudecca, 810, VENEZIA (Molino Stucky Hilton) Caffè Snack & More PADOVA & Provincia Al Pioniere Snack Bar Chiuso il lunedì Via Straelle, 103 BORGORICCO (PD) Belle Epoque Wine Bar Sempre aperto Corso Milano, 93 PADOVA Feeling Caffè Caffetteria Snack Bar Chiuso il lunedì Piazza Europa, 31 NOVENTA PADOVANA (PD) Gran Caffè Kofler Caffetteria e Ristorazione Sempre aperto Via Bronzetti, 34 PADOVA Il Venexino Wine Bar Ristorante Chiuso la domenica Via San Fermo, 45 PADOVA La Clotze Birreria Paninoteca Sempre aperto Via Eulero, 24/a PADOVA Lax Wine Bar Chiuso il lunedì Via Volturno 30/a PADOVA Sommariva Caffé Snack & Drink Via E. Filiberto, 29 PADOVA Karoo Bar Caffetteria Gelateria Chiuso il martedì Via Pontevigodarzere, 206 PADOVA Vecchio Birraio Birra di produzione propria Via Caselle, 87 MARSANGO DI CAMPO SAN MARTINO (PD) VENEZIA & Provincia Caffè dell Orologio Snack Bar Chiuso il giovedì Via Chiesa, 3 S. PIETRO DI STRA (VE) Kalispèra Lounge Bar Chiuso il martedì Riviera del Brenta tra DOLO e MIRA (VE) The Dubliner Pub In perfetto stile irlandese Chiuso il lunedì pomeriggio Via Nazionale, 131 MIRA (VE) Osterie & Trattorie PADOVA & Provincia Antica Trattoria Aggujaro Carne alla griglia Chiuso il lunedì sera Via S. Cuore 4, PADOVA Mario e Mercedes Trattoria Chiuso il mercoledì Via S. G. da Verdara, 13 PADOVA Osteria Speroni Specialità pesce Chiuso la domenica Via Sperone Speroni 36 PADOVA TREVISO & Provincia Vineria Chiuso la domenica sabato mattina aperto solo negozio Via Castellana, 4 TREVISO El Sestin Chiuso il martedì sera Viale Burchiellati, 48 TREVISO Alla Colonna Chiuso il lunedì Via Campana, 27 TREVISO Ombre Rosse Via Franchetti, 78 San Trovaso TREVISO Osteria Al Canevon Specialità pesce Chiuso il martedì Piazza S. Vito, 13 TREVISO Toni del Spin Piatti della tradizione Chiuso domenica e lunedì a pranzo Via Inferiore, 7 TREVISO VENEZIA & Provincia Legrenzi Wine Bar Café Osteria Ristorante Sempre aperto Corte Legrenzi, 31 VENEZIA Ostaria Da Mariano Cucina veneta Via Cecchini, 1 MESTRE VENEZIA (ang.via Spalti, 49) Sottovoce Hostaria Pizzeria Chiuso il lunedì Via Ospedale, 34 MESTRE (VE) Trattoria Alla Stella Specialità Pesce Chiuso il martedì Via C. Marchesi, 34, CAMPAGNALUPIA (VE) VICENZA & Provincia Ponte delle Bele Piatti tipici vicentini Chiuso la domenica Contrà Ponte delle Bele, 5 VICENZA Ottocento Birreria red wine bar art room Chiuso il lunedì Via S. Giorgio, 2 BASSANO DEL GRAPPA (VI) Ristoranti & Pizzerie PADOVA & Provincia Alle Piazze Via D. Manin, 8/10 PADOVA Al Vigò Carni selezionate Chiuso il martedì Via Roma, 10/e VIGONZA (PD) Aqva Nobile Specialità pesce Chiuso martedì sera Via San Pelagio, 5 DUE CARRARE (PD) Barbeque Carne alla griglia Pizzeria Chiuso lunedì e martedì Via Calcatonega, 18 PRÀ D ESTE (PD) Barracuda Ristorante Pizzeria Piazza Vittorio Emanuele II, 18 LOZZO ATESTINO (PD) Bassanello Ristorante Pizzeria Chiuso martedì e lunedì a pranzo Via Adriatica, 3 PADOVA (Ponte del Bassanello) Berton Cucina Veneta e Rivisitata Chiuso la domenica Via Pelosa, 4 PADOVA Orari: 12/14,30-20/22,30 b.ivan2002@libero.it Bocon Divino Ristorante Chiuso il martedì Via Albarella, 13 CAMPOSAMPIERO (PD) Casanova Ristorante Pizzeria Chiuso la domenica a pranzo Via Brentella, 34 CASELLE DI SELVAZZANO (PD) Corte dei Leoni Ristorante Enoteca Chiuso la domenica sera Via Boccalerie, 8 PADOVA Dom Mario Ristorante Chiuso domenica sera e lunedì Via Montepertica, 3 CITTADELLA (PD) Donna Irene Ristorante Enoteca Chiuso il lunedì Vicolo Pontecorvo, 1 PADOVA Dove Come Quando Pizzeria Chiuso il lunedì Via Euganea, 109 SELVAZZANO DENTRO (PD) Enoiteca La Frasca Cucina Veneta Chiuso il giovedì Via Aureliana, 28 MONTEGROTTO TERME (PD) La Cova Ristorante Chiuso il martedì Via Calvi, 20 PADOVA L Officina Ristorante Specialità pesce Via Chieti, 8/c PADOVA Lavìt Ristorante Vineria Chiuso la domenica sera e lunedì Via Provvidenza, 4 SARMEOLA DI RUBANO (PD) Pizzeria Perdinci Specialità pizza quadrata Chiuso il lunedì Via C. Callegari, 43 PADOVA Speak Easy Ristorante Cafè Pizzeria Ethnic Food Sempre aperto Piazza Repubblica 4 ABANO TERME (PD) Hostaria S. Benedetto Ristorante Chiuso il mercoledì Via Andronalecca MONTAGNANA (PD) Il Console Specialità pesce Chiuso il martedì e il sabato a pranzo Via Roma, 4 SACCOLONGO (PD) Dai Gemelli Ristorante pizzeria Chiuso il mercoledì Via Dondi dell Orologio, 11/13 PADOVA Orari: 12/15-19/0,30 Visto&Piaciuto: Comodissimo per chi si trova in centro. Wok - sushi Cucina giapponese e cinese Sempre aperto S.S. del Santo, 82 CADONEGHE (PD) Via Europa, 21 PREGANZIOL (TV) Visto&Piaciuto: L unico con cucina a vista e 450 posti. Menù a buffet (bevande escluse) mezzogiorno euro 10,90 sera 15,90. Da Ugo il Melograno Cucina veneta solo pesce Chiuso domenica sera e lunedì Via Padova, 18 Tencarola di SELVAZZANO DENTRO (PD) Orari: 12,30/14,30-20,00/02 Visto&Piaciuto: Tradizione e sapori del mare in un locale accogliente. Trattoria Arcella Specialità pesce cucina chioggiotta Chiuso lunedì Via Tiziano Aspetti, 100 PADOVA Orari: 12,30/14,30-20,00/23,00 Visto&Piaciuto: Menù completo di degustazione pesce a soli euro 25,00. OFFICIAL PARTNER OF Campodarsego (PD) facebook dogma snc lounge bar - wine bar Via Firenze, 74/G Località Taggì di Sotto Villafranca Padovana PD Tel FUORI ROTTA RISTORANTE PIZZERIA Locale climatizzato Via Diaz, 154 ABANO TERME (PD) Tel Orari: Chiuso: il martedì. UNOMAGAZINE 38 UNOMAGAZINE 39

21 dallecinquedellasera Jet Set Restaurant Cafè Via dell Artigianato, 1 (Z.I.) SALETTO DI VIGODARZERE (PD) La Brenta Vecchia Ristorante Chiuso il lunedì. Via Maresana, 22/a SALETTO DI VIGODARZERE (PD) La Bulesca Ristorante Chiuso domenica e lunedì a pranzo. Statale 11 PD - VI RUBANO (PD) La Frutteria Ristorante Chiuso il lunedì. Via Montegrotto, 138 TORREGLIA (PD) Lago Smeraldo Ristorante Pizzeria Chiuso il lunedì. Via Nazionale, 87 SOLESINO (PD) La Montanella Cucina locale e 300 tipi di vino Chiuso martedì sera e mercoledì. Via Costa 33 ARQUÀ PETRARCA (PD) Nostra Signora Cucina Veneta Chiuso il lunedì Via Romea 107/B LEGNARO (PD) Per Bacco Ristorante Piazzale Pontecorvo, 10 PADOVA Pizzeria Savonarola Ristopizza Chiuso il lunedì Via Dei Savonarola, 38 PADOVA Ristorante Hotel Giardino Piazza Pighin, 35/36 STANGHELLA (PD) Ristorante Miravalle Cucina veneta Chiuso lunedì sera e martedì. Via Fontanelle, 5 ARQUÀ PETRARCA (PD) Agorà Caffè Drink & Snack Chiuso il lunedì pomeriggio Via Della Provvidenza, 152/a SARMEOLA DI RUBANO (PD) Orari: 07/24 Facebook - Agorà Caffè Visto&Piaciuto: Happy hour con ricco buffet il sabato e la domenica. PAYTV Secondo Noi Ristorante Cocktail Wine Via Desman, 9 S. GIORGIO DELLE PERTICHE (PD) Terrazza Carducci Cucina tradizionale Chiuso il mercoledi. Via Carducci, 2/B PADOVA Tirovino Ristorante Pizzeria Chiuso il martedì e sabato a mezzogiorno. Via Roma, 30 LIMENA (PD) Vecchio Falconiere Ristorante Chiuso il lunedì. Via Umberto I, 31 PADOVA Villa Ca Dottori Ristorante Chiuso lunedì e martedì. Via Sant Andrea 173 LION DI ALBIGNASEGO (PD) Sabato e domenica anche a pranzo. Via Palestro, 29 Ristorante Chiuso domenica e lunedì a pranzo Via Palestro, 29 PADOVA VENEZIA & Provincia Al Fogher Cucina tipica veneta Chiuso il mercoledì Via Arzerini, 48/1 CAMPONOGARA (VE) Trattoria 81 Specialità Pesce Chiuso il lunedì Riviera Bosco Piccolo, 84/i ORIAGO DI MIRA (VE) Antico Pignolo Ristorante San Marco Calle Specchieri, 451 VENEZIA Aspettando Godot Pizzeria Chiuso lunedì, sabato e la domenica a pranzo Via Unità, 4/a SPINEA (VE) Docks Pizzeria Viale Ancona, 18 MESTRE (VE) Il Burchiello Ristorante Chiuso il lunedì e il martedì sera Via Venezia, 40 ORIAGO DI MIRA (VE) La Chiave Chiuso il lunedì. Via Brendole, 93 GAZZERA MESTRE VENEZIA Pes.co Ristorante Pizza Chiuso il lunedì Via Triestina, 159, TESSERA (VE) Tantra Cafè Restaurant lounge & show bar Chiuso martedì. Via Colombara, 211 MALCONTENTA (VE) Villa Ducale Hotel e Ristorante Via Martiri della Libertà, 75 DOLO (VE) Vecia Brenta Hotel e Ristorante Via Nazionale, 403 MIRA PORTE (VE) TREVISO & Provincia All Antica Torre Ristorante Chiuso domenica e lunedì. Via Inferiore, 55 TREVISO Asha Eating Club Via Fonderia, 35 TREVISO Mandrillo Ristorante e pizzeria Chiuso il lunedì. Via Terraglio, 114 TREVISO (località Le Grazie). Perchè Ristorante Chiuso il lunedì sera. (strada Treviso mare) Via Mezza Brusca, 1 RONCADE (TV) Ristorante Due Torri Ristorante Chiuso martedì. via Palestro, 8 TREVISO VICENZA & Provincia Ai Sette Santi Ristorante Pizzeria Chiuso il lunedì Piazzale della Vittoria, 7 Monte Berico VICENZA Al Pioppeto Ristorante Chiuso il martedì Via San Gregorio Barbarigo, 13 ROMANO D EZZELINO (VI) Gran Caffè Garibaldi Ristorante Bar Gelateria Piazza dei Signori VICENZA La Cantina Trattoria Enoteca Chiuso la domenica. Viale Verona, 12 VICENZA La Casa dei Gelsi Ristorante Chiuso il martedì. Statale Padova Bassano CUSINATI DI ROSÀ (VI) Cucina Etnica PADOVA & Provincia Buddha Cucina indiana Aperto tutti i giorni Via Giotto, 31 PADOVA Gandhi Cucina indiana Via Cavallotti, 28 PADOVA oglia di ballare? oglia di raffinatezza? oglia di live music? oglia di Victoria Club! VICTORIA CLUB ABANO TERME (PD) Via Vespucci (presso Grand Hotel Trieste & Victoria) Tel Cell victoriaclub@gbhotels.it sito APERTO GIOVEDÌ, VENERDÌ E SABATO (DALLE 21 ALLE 02) UNOMAGAZINE 40

22 dallecinquedellasera El Medievolo Cucina Spagnola Aperto tutte le sere. Via Scapacchiò, 49 SELVAZZANO DENTRO (PD) Jadore Sushi Restaurant & Cocktail Bar Chiuso il lunedì Via Riva del Grappa, 24 CITTADELLA (PD) Jaipur Samrat Cucina tipica Indiana Via T. Aspetti, 51 PADOVA Kirin Cucina Giapponese Chiuso il lunedì. Via G. Reni, 81 PADOVA La Stube Cucina Tirolese Chiuso il giovedì Via Tito Livio, 4 ABANO TERME (PD) Masa Sushi Restaurant Chiuso il lunedì Via Raggio di Sole, 45 PADOVA Momà Pesce crudo e cucina etnica Vicolo Ognissanti, 83 PADOVA Posada de la Mision Cucina messicana Chiuso il martedì. Via N. Sauro, 16 PADOVA (laterale Piazza dei Signori) Sahara Cucina mediorientale Chiuso il lunedì Via Frà Paolo Sarpi, 116 PADOVA Sushi Primavera Cucina Giapponese Riviera Tito Livio, 24 PADOVA Vaca & Boi Cucina Brasiliana Via Fornace, 25 MONTEGROTTO TERME (PD Wok of Padua Performance Restaurant Aperto 7 giorni su 7 Via Montà, 49/3 PADOVA VICENZA & Provincia Hot Cactus Café Cucina messicana Chiuso il lunedì Viale della Pace, 318 VICENZA La Cueva Cucina messicana Chiuso il lunedì Via G. Lanza, 84 VICENZA Shyva Cucina indiana Solo venerdì e sabato su prenotazione. Via S. Giorgio BASSANO DEL GRAPPA (VI) TREVISO & Provincia Simposio Cucina Vegetariana Chiuso lunedì sera e martedì. Via Archimede, 2 DOSSON DI CASIER (TV) Yu Crudo&Sushi Restaurant Chiuso il lunedì Viale della Repubblica, 245/C TREVISO VENEZIA & Provincia Acai Cucina Brasiliana Chiuso il lunedì e il martedì. Via G. Mazzini, 90 DOLO (VE) GourmIndia Cucina indiana Via Forte Marghera, 129 MESTRE (VE) Multisala PADOVA & Provincia Multisala Astra Via Aspetti, 21 PADOVA Mille Vini, Una Cucina Cineplex Dream Park Strada Battaglia DUE CARRARE (PD) Porto Astra Via S. Maria Assunta, 20 (località Guizza) PADOVA Cinecity Tangenziale Limena uscita zona industriale ovest LIMENA (PD) Locali Notturni PADOVA & Provincia Mynt Lounge Via 1 Maggio, 12 ABANO TERME (PD) Victoria Club Live Music & Dance Aperto giovedì,venerdì e sabato Via Vespucci (presso Grand Hotel Trieste & Victoria) ABANO TERME (PD) (Orari: 21/02) Villa Italia Ristorante Locanda Aperto 7 giorni su 7. Via S. Marco, 51 PADOVA (Orari: 08/24) (American Bar) VICENZA & Provincia La Corte degli Aranci Discoteca Dinner&Dance Aperto mercoledì, venerdì e sabato Via San Fermo, 58 MARANO VICENTINO (VI) (Orari: 18/02) Shindy Club & Shyvaa Discoteca e Cucina etnica Aperto venerdì e sabato Contrà San Giorgio 140 BASSANO DEL GRAPPA (VI) (Orari: 21/04) Villa Bonin Ristorante Pizzeria Discoteca con giardino estivo Aperto mercoledì venerdì sabato Via del Commercio, 8 VICENZA VENEZIA & Provincia Vanilla Club Discoteca Summer Places Aperto 7 giorni su 7 Via Buonarroti, 15 LIDO DI JESOLO (VE) Tapas&Paella El Medievolo è un ambiente raccolto elegante e d ispirazione medievale, rinomato per le sue specialità di pesce, per l autentica paella ed i menù alternativi. Durante la bella stagione si arricchisce di un bel porticato estivo dove gustare le prelibatezze della cucina spagnola. Protagonista assoluta la Paella, preparata nelle varianti tradizionali ed anche in versione vegetariana. Per i palati più esigenti spettacolari grigliate imperiali di crostacei e l insolita, ma assai saporita, carne di toro e persino di bisonte. Ad accompagnare il tutto vini d importazione e la celeberrima sangria, anche in versione bianca. Il locale è noto pure per la cena a base di Tapas con un rapporto qualità prezzo molto vantaggioso. Con soli 20 euro (bevande escluse) potrete gustare svariate pietanze a base di carne pesce e verdure. I classici della cucina spagnola preparati al momento e serviti in porzioni da degustazione. Un esperienza culinaria interessante e di grande qualità. Aperto tutte le sere dalle 19,30 alle 23; domenica e festività anche a pranzo (su prenotazione). Come arrivare Da Padova prendete via Sorio proseguite per via dei Colli. Passate Brusegana e Tencarola, alla rotonda girate a destra in direzione Selvazzano Dentro. Il locale è in centro, subito dopo il semaforo, sulla destra. DA GUSTARE ANCHE NEL GRAZIOSO GIARDINETTO ESTIVO UNOMAGAZINE 42 Via Aureliana, 28 Montegrotto Terme (PD) Tel Chiuso il giovedì A n t i c o R i s t o r a n t e EL MEDIEVOLO T A P A S S O L O S U P R E N O T A Z I O N E Via Scapacchiò, 49 SELVAZZANO DENTRO (PD) Tel Cell elmedievolo@alice.it

23 F O O D S P A C E L importanza di chiamarsi primizia Se anche durante il recentissimo Salone di Ginevra si è sentita la necessità della Ferrari 599 con un anima ibrida (oltre che una quantità infinita di cavalli) vuol proprio dire che la Primavera è esplosa in tutto il suo verde splendore. Bruscandoli e carletti, asparagi di Bassano, fragole e ciliegie: primizie nel piatto. Perché siamo quello che mangiamo. Tengo famiglia Non si tratta della classica battuta di Totò bensì dell albero genealogico degli asparagi, quello delle liliacee, al quale appartengono anche gigli e mughetti che, solitamente, non vengono associati ad un risotto all onda o alle uova barsotte. Pianta di cui si mangiano i germogli che spuntano dalle radici, l asparago ha una storia assai lunga che si può far risalire all Oriente, dove nasceva spontaneo e selvatico. La mezzaluna fertile era una serra a cielo aperto che offriva frutti davvero gustosi e non passa molto tempo prima che all ortaggio gradito ad egizi, greci e latini vengano attribuite qualità afrodisiache, facendolo diventare in breve tempo un must dell erboristeria. In effetti come per la maggior parte degli ortaggi che mangiamo, questi vengono prima usati per le qualità terapeutiche e medicamentose fino a quanto un curioso gourmand inizia ad osservarli con un occhio diverso - indubbiamente goloso - prova a lessarli, a spadellarli, a mangiarli crudi per poi pubblicare un ricettario, come quello del famoso cuoco rinascimentale Bartolomeo Scappi. Gli scambi commerciali portarono l asparago nella mensa dei romani che lo dedicarono a Venere ed impararono subito che una cottura prolunga- ta ne avrebbe rovinato le qualità gastronomiche, tanto che Svetonio, nel narrare un azione velocissima compiuta da Augusto, scrisse che c'era voluto meno tempo di quanto ne serva per lessare gli asparagi («citius quam asparagi coquantur»). Il litorale di Ravenna divenne il luogo d eccezione per la coltivazione dell asparago, che iniziò ad essere descritta nei manuali di botanica, ricordando che l usanza di legarli in mazzi, nel Veneto, risalga a prima della scoperta dell'america. Noblesse Oblige Grazie a Re Sole che, ghiottissimo, pretendeva di averne tutto l anno, i botanici reali misero a punto tecniche di coltivazione che poi furono esportate in tutta Europa. Ma l asparago così coltivato lo mangiava anche il popolo? No, grazie! Per Plinio il Vecchio gli asparagi potevano deliziare i palati dei ceti più benestanti: per i meno abbienti «la natura volle che gli asparagi fossero selvatici perché ciascuno potesse raccoglierne». Ecco allora entrare prepotentemente in scena tutte quelle erbette selvatiche che trovano negli argini dei nostri fiumi il loro habitat ideale: i bruscandoli o cime di luppolo selvatico, i carletti o orecchie di lepre, porro selvatico, soffione, cresta di gallo, crispigno, finocchio selvatico diventano gli interpreti principali di una sontuosa insalata di campo, che non troveremo nei consueti canali dei nostri acquisti ma armandoci di santa pazienza e di un occhio minimamente allenato, godendo così di quanto di più bello vegeta negli argini cittadini. UNOMAGAZINE 44 Bouquet di ciligie Da uno studio effettuato dal Cnr, dove veniva associata la frutta ai cinque sensi, fragole e ciliegie sono risultati essere i frutti più amati dagli italiani: si associa il colore rosso al profumo ed alla bontà. Purtroppo la fragola ha anche un altro primato tutt altro che invidiabile, quello di frutto più artificiale. Il fatto di averne a disposizione per tutta la durata dell anno non gioca certamente a favore della genuinità e della stagionalità. Come per la maggior parte di quanto arricchisce la nostra tavola anche le ciliegie provengo dall oriente ed anch esse hanno come parenti dei fiori: infatti sono il frutto di due specie di alberi della famiglia delle Rosacee, la stessa cui appartengono le rose. Sia fragole che ciliegie, essendo frutti tipici della primavera, conservano un aura di tentazione e purificazione : nel cestino che Cappuccetto Rosso stava portando alla nonna entrambe facevano bella mostra di sé, assieme a soffici torte, mentre, da un punto di vista organolettico, entrambe posseggono principi diuretici e disintossicanti. In un antico trattato di botanica si suggeriva un giorno di digiuno, allietato da 25 ciliegie oltre ad acqua a volontà, per purificarsi dalle tossine accumulate durante l inverno. E come recita un celebre aforisma, L erbaccia è una pianta di cui non sono state ancora scoperte le virtù (Ralph Waldo Emerson). Anna Maria Pellegrino Emerge chiaramente già dal titolo del libro il parere del professor Dario Bressanini docente di Chimica al Dipartimento di Chimica e Scienze Ambientali presso l Università dell Insubria a Como. Lei afferma che il suo libro è una sorta di vaccino contro i pericoli della cattiva informazione, e che è necessario andare oltre i luoghi comuni. Iniziamo subito sfatando un paio di luoghi comuni... DARIO BRESSANINI «Il primo è quello che il glutammato faccia male, è un luogo comune a cui crede anche la mia mamma. Il glutammato è una sostanza naturale, della categoria degli amminoacidi, ed è presente in tantissimi cibi che noi mangiamo quotidianamente e che riteniamo molto saporiti, ad esempio il parmigiano. Il parmigiano ha il record mondiale di contenuto di glutammato ed è per questo che è saporito». Quindi tutto il glutammato che non ingeriamo, evitando accuratamente il classico dado per la minestra, ce lo ribecchiamo nel parmigiano? DARIO BRESSANINI «Certo, c è questo pregiudizio che ritiene il glutammato una sostanza dannosa e innaturale ma, in realtà, noi lo mangiamo addirittura attraverso il latte materno, se andiamo a vedere gli articoli scientifici si vede benissimo». Che ci dice, invece, del tanto apprezzato zucchero di canna? DARIO BRESSANINI «Molte persone pensano che lo zucchero di canna sia migliore e che abbia un contributo nutrizionale superiore rispetto allo zucchero bianco. In realtà non è vero, se si legge è scritto anche sulle bustine, il 99,9% dello zucchero di canna che noi troviamo al bar è in realtà del normale saccarosio colorato con un po di melassa, per cui non c è nessun tipo di differenza nutrizionale». A T A V O L A C O N L A U T O R E Poco pane e molte bugie Spesso, sul tema del cibo, siamo vittime di pregiudizi e, talvolta, di veri e propri luoghi comuni, assai difficili da sfatare. Si parla della farina integrale e del fatto che possa contenere le aflatossine, si dice perciò che sia meglio utilizzare quella bianca... DARIO BRESSANINI «Le aflatossine possono essere presenti anche nella farina bianca. È giusto mangiare cereali integrali, ogni tanto, perché contengono fibre e anche una serie di altri principi nutritivi. Ma le contaminazioni possono esserci dappertutto, quindi non possiamo far altro che fidarci degli organi di controllo e non è vero che certe contaminazioni riguardano solo i cibi integrali». Colpisce un capitolo del suo libro dove si affronta il dramma della banana, ci spiega di che si tratta? Da rimanere a bocca aperta UNOMAGAZINE 45 DARIO BRESSANINI «Non molti lo sanno ma la banana è a rischio in quanto c è un virus ed una serie di malattie e di funghi che la stanno colpendo nelle piantagioni. Questo è già successo negli anni 40 e 50 in una varietà di banana che prima si utilizzava e si mangiava comunemente che era la Gros Michel e che è scomparsa nel giro di 10 anni perché una malattia ha sterminato la specie. La stessa cosa sta succedendo adesso alla banana che mangiamo abitualmente che è la cosiddetta Cavendish». Perché lei storce un po il naso se si parla di alimenti a chilometri zero? DARIO BRESSANINI «Il discorso è che non si può misurare soltanto la distanza percorsa ma si deve considerare anche l energia che è servita per coltivare il prodotto. Se, ad esempio, coltivo dei pomodori a chilometri zero ma li coltivo in serra e d inverno e uso un sacco di energia per riscaldare le serre, spreco molta energia in più che non a comprare quelli che arrivano dall Africa». Intervista raccolta da Claudio Campagnolo Dario Bressanini è ricercatore presso il Dipartimento di Scienze chimiche e ambientali dell Università dell Insubria. Cura da diversi anni il fortunato blog Scienza in cucina. «Questo libro è una sorta di vaccino contro i pericoli della cattiva informazione. Si tratta insomma di andare oltre i luoghi comuni per rispondere all interrogativo: mi stanno raccontando la verità?» (Dario Bressanini) Il pesto è cancerogeno. Lo zucchero bianco: per carità! Meglio quello di canna. Il glutammato fa malissimo... E gli spaghetti radioattivi? Ah no, io compro solo pane biologico, prodotti locali e di stagione. Quanta apprensione intorno alla nostra tavola. E quante bugie. Ma a chi dobbiamo credere? L approssimazione in cucina non funziona, nemmeno per preparare un piatto di spaghetti. Meglio verificare quanto tv, web, giornali, radio ci propinano ogni giorno: mentre ci scanniamo sugli OGM in realtà già mangiamo frutta, verdura e cereali derivati da modificazioni genetiche indotte da radiazioni nucleari (perché nessuno lo dice?); abbiamo il terrore della chimica ma ci dimentichiamo che, per esempio, la vanillina è un estratto da una lavorazione del petrolio e che il caffè contiene sostanze cancerogene. Mostri come la fragola-pesce e altre diavolerie occupano il nostro immaginario, ma quali sono davvero i rischi che corriamo? Ecco un aiuto a non farsi ingannare da messaggi troppo facili ed emotivi. Ci guadagneremo in razionalità, salute e portafoglio. (Pagine: 320 Prezzo: 13,60 euro)

24 F O O D S P A C E L E S P E R T O R I S P O N D E Come conservare correttamente l olio Alimento fondamentale della dieta mediterranea va conservato in base a precise regole perché mantenga le sue preziose caratteristiche nutritive ed organolettiche. Ravioli di cannellini, castelmagno e bruscandoli al profumo di grappa barrique Ricette inedite de La Cucina di QB INGREDIENTI PER LA PASTA 300 gr. di farina 00 2 uova medie 1 tuorlo un po di riduzione di cottura dei bruscandoli. INGREDIENTI PER LA FARCIA 200 gr. di fagioli cannellini 100 gr. di ricotta 200 gr. di Castelmagno uno scalogno un tuorlo vino bianco secco pane grattugiato tostato sale. INGREDIENTI PER IL CONDIMENTO le punte dei bruscandoli grappa Maschio Barrique per fiammeggiare burro chiarificato olio evo pepe nero lungo. PROCEDIMENTO Mettere in ammollo di fagioli cannellini per qualche ora e cucinarli per circa 40 dal bollore, con qualche grano di pepe nero ed uno spicchio d aglio privato della parte interna verde. Frullarli e passarli al colino e mettere da parte. Mondare i bruscandoli, mettere da parte le punte e far bollire i gambi fino ad ottenerne una riduzione un po scura ed un po amara. Lasciar raffreddare. Preparare la pasta come siete soliti fare aggiungendo un po di riduzione di cottura dei gambi dei bruscandoli, quanto basta per ottenere un bel panetto e lasciarlo riposare coperto per una mezz ora. In una ciotola unire la ricotta setacciata, il castelmagno passato al mixer e la purea di cannellini, regolare di sale (attenzione che il castelmagno è un formaggio molto saporito). Stendere la sfoglia e preparare i ravioli con un cucchiaino abbondante di farcia. Tritare lo scalogno e saltarlo in una padella con olio evo e burro chiarificato, aggiungere le punte di bruscandoli, regolare di sale, fiammeggiare con la grappa, aggiungere i ravioli lessati per qualche minuto e servire in piatti caldi decorando con una macinata di pepe nero lungo. Mini plum-cake alle fragole Ssui Colli Euganei è presente un olivicoltura di grande qualità. Si tratta di una delle coltivazioni che, geograficamente, si trovano più a nord fra quelle di produzione dell olio. Ad Ampelio Bianco il tecnico che ha organizzato l olivicoltura nei Colli Euganei abbiamo chiesto consigli sulla corretta conservazione dell olio. Quali sono le regole base per conservare bene l olio in casa? AMPELIO BIANCO «Per mantenere intatte ed integre le caratteristiche organolettiche e salutistiche del nostro olio ci sono tre regole. La prima, la più conosciuta, è che degradandosi l olio con l esposizione alla luce, essendo cioè foto-labile, va conservato in bottiglie di vetro scuro. Altra regola importante è che l olio non deve mai ghiacciare. L olio non ghiaccia a zero gradi bensì inizia a ghiacciare a 6-7 gradi. Dobbiamo peranto mantenerlo a gradi per conservare al meglio le sue caratteristiche organolettiche e salutistiche. Soprattutto un olio non filtrato, come è quello dei Colli Euganei, che è di altissima qualità, una volta ghiacciato e sghiacciato diventa limpido come l olio di semi e tutto quello che è in sospensione va sul fondo perdendo le sue preziose caratteristiche organolettiche e salutistiche, sapori, profumi quant altro». La terza cosa importante? AMPELIO BIANCO «È che l olio si ossida, come e più del vino e non deve mai stare a con- INGREDIENTI 200 gr. di ricotta setacciata 100 gr. di burro chiarificato 4 uova 200 gr. di zucchero di canna 50 gr. di glucosio 250 gr. di farina di riso 120 gr. di fragole 4 gr. di bicarbonato di ammonio. PROCEDIMENTO Montare il burro con il glucosio, aggiungere le uova, una alla volta, lo zucchero restante, la ricotta e la farina, lavorando il tutto fino ad ottenere un impasto morbido e lucido. Aggiungere le fragole ed incorporarle bene, lavorando brevemente il composto. Riempire gli stampini da mini plum-cake (oppure i pirottini per muffin) per 2/3, mettere nel forno già caldo a 190 per Far raffreddare in una gratella e spolverare di zucchero a velo. tatto con l aria. In particolare se acquistiamo, una latta o un bottiglione da 5 litri, quando togliamo un litro di olio, per metterlo in tavola, non dobbiamo lasciare dentro al contenitore un litro di aria, perché si ossida. Cioè si degradano gli antiossidanti che sono quelli che danno la motivazione principale ad alimentarsi con un prodotto di questo genere, in quanto combattono i famosi radicali liberi quindi l invecchiamento delle nostre cellule». L olio dei colli Euganei lei afferma essere di altissima qualità ma in cosa si differenzia l olio del Veneto da quello degli altri territori italiani? AMPELIO BIANCO «Partendo dal presupposto che, in presenza delle caratteristiche chimiche degli oli di qualità, gli oli son tutti buoni, è sicuramente una questione di gusti. Il nostro olio si caratterizza, per il momento, salvo variazioni climatiche, per essere un fruttato leggero dolce a differenza, ad esempio, del toscano che è piccante o del pugliese che è molto carico di gusto». Intervista raccolta da Claudio Campagnolo LE VIRTÙ DEL CAFFÉ Lo sapevate che il caffè, la bevanda più bevuta in Italia, ha molte proprietà positive? Abbiamo chiesto al dott. Francini, medico nutrizionista quali sono queste proprietà. FRANCESCO FRANCINI «Per esempio è stato osservato che chi assume regolarmente alcune tazze di caffè al giorno ha meno rischi di diventare diabetico e un altra cosa interessante è che la caffeina aiuta a dimagrire perché fa consumare più calorie, fa, come si dice, sciogliere il grasso, per cui dà un piccolo contributo anche al controllo del peso; certo bisogna assumerne una quantità piuttosto importante, nella misura di tre, quattro tazzine da bar al giorno». Troppo caffè dicono faccia male al cuore e favorisca l ipertensione, non è così? FRANCESCO FRANCINI «Aumenta la pressione solo per qualche minuto, sostanzialmente col passare delle ore la pressione torna nella norma. Il problema si pone eventualmente per chi soffre di gastrite, di reflusso, perché la caffeina aumenta il reflusso gastro-esofageo. Quindi chi ha il famoso bruciore di stomaco se beve caffè lo peggiora». C è chi non lo beve per scelta, ma il caffè deve essere presente nella dieta? FRANCESCO FRANCINI «Certo che ci deve essere, perché dà una mano a dimagrire, dà anche una soddisfazione psicologica, per cui magari uno mangia un po di meno ma poi si beve un caffè e quindi si da quel contentino che, invece, gli poteva dare un dolce. Il the verde, comunque, è un ottimo sostituto del caffè». Cosa ci dice del caffè decaffeinato? FRANCESCO FRANCINI «la caffeina è un fattore che accentua la sintomatologia nelle persone che hanno alterazioni del ritmo cardiaco, che sono ipertesi e che soffrono di reflusso. In questi casi è indicato il decaffeinato che perde però le proprietà dimagranti e molti degli effetti positivi del caffè vengono meno». Esistono diete a base di caffè? FRANCESCO FRANCINI «No, diciamo che possono essere usati degli integratori a fini dimagranti, per accentuare il potere dimagrante delle diete, che contengono estratti di caffè. Il caffè va dunque rivalutato. Per quel che riguarda le miscele è solo una questione di gusto e di contenuto di caffeina. Mediamente una tazzina di caffè, sia quello espresso, sia quello che facciamo in casa con la moka ha circa milligrammi di caffeina che è già una buona dose». Intervista raccolta da Barry Mason Elogio della lentezza Si sente dire mangia lentamente che non ingrassi! Ma quali sono, davvero, i vantaggi dell avere un giusto ritmo? Avendo la buona abitudine di mangiare lentamente quali sono i reali vantaggi per la salute? Ne parliamo con il dottor Francesco Francini, medico nutrizionista dell Azienda Ospedaliera di Padova. Davvero chi mangia lentamente non ingrassa? FRANCESCO FRANCINI «Qualcosa di vero c è, nel senso che mangiando lentamente impieghiamo più tempo e questo tempo serve perché nel sangue comincino ad aumentare una serie di ormoni, che vengono prodotti a livello intestinale dopo che è arrivato il cibo nello stomaco ed hanno la funzione di segnalare al cervello che stiamo mangiando e che, quindi, può cominciare ad avere meno fame. Di conseguenza si instaura il senso di sazietà e noi cominciamo a limitarci nell assunzione di cibo. Se, invece, mangiamo velocemente questi segnali arrivano, ma arrivano tardi, quando noi abbiamo già ingurgitato un importante quantità di calorie. Mangiare lentamente significa, quindi, riuscire a far intervenire segnali di stop all alimentazione quando siamo ancora in tempo quando cioè non abbiamo ancora introdotto troppe calorie». Influisce il fatto di ingurgitare più o meno aria? FRANCESCO FRANCINI «Non influisce, è la quantità di cibo nel lasso di tempo che importa e soprattutto la quantità di calorie. Per cui, se proprio non riusciamo a trattenerci dal mangiare rapidamente, sarebbe importante che la nostra alimentazione, il nostro pasto fossero composti da cibi poco calorici o fosse per lo meno presente anche l assunzione di cibi con tali caratteristiche come la verdura. Se ini- Con i legumi il peso cala ziamo il pasto mangiando verdura e la sazietà comincia ad instaurarsi per la dilatazione gastrica arrivano dei segnali al cervello e, nel frattempo, abbiamo mangiato solo un po di fibre ed acqua, automaticamente ci sentiamo meglio e sazi e, quindi, andiamo a contenere la quantità di calorie successivamente assunte». Perchè, dopo aver mangiato, ci si sente particolarmente gonfi? FRANCESCO FRANCINI «Dipende da una serie di cause, per esempio dalla stessa dilatazione dello stomaco perché abbiamo mangiato grossi volumi o anche dal fatto che quello che mangiamo comincia ad essere fermentato dai batteri intestinali, per cui si produce gas. Ci sono poi dei cibi che subiscono la fermentazione più facilmente quali, ad esempio, i cibi ricchi di zuccheri, amilacei, la pasta, i legumi, i fagioli...». È vero che mangiando non bisogna bere molto? FRANCESCO FRANCINI «Bevendo tanto noi diluiamo i succhi digestivi e tardiamo, quindi, la velocità di digestione e l assorbimento di zuccheri e amidi i quali resteranno di più nell intestino e saranno oggetto della fermentazione batterica. Quindi, ad esempio, bevendo o mangiando frutta a fine pasto e che è composta dal 97% di acqua noi rallentiamo la digestione. Diamo, quindi, modo ai batteri ospitati nell intestino di fermentare il cibo e di produrre gas». Intervista raccolta da Barry Mason «Si può diminuire di peso sfruttando i cibi che hanno meno calorie. Tra questi ricordo sempre i legumi, che sono un alimento completo, saziano e non hanno bisogno di essere integrati da carboidrati e da proteine perché già li contengono. Inoltre non hanno effetti avversi per la salute se non quel fastidioso gonfiore addominale, che è un piccolo prezzo che paghiamo per stare meglio successivamente. L assunzione di legumi favorisce, infatti, la perdita di peso e il miglioramento di qualche parametro del sangue, tipo i trigliceridi, il colesterolo, la glicemia». A cura del Dr. Francesco Francini UNOMAGAZINE 46 UNOMAGAZINE 47

25 L E S P E R T O R I S P O N D E IL PROBLEMA DELLA MUFFA SULLE PARETI DI CASA È il momento di ridipingere casa, ma il problema della muffa sulle pareti non si risolve con una semplice mano di colore. Abbiamo ascoltato il parere dell architetto Maurizio Lazzarotto esperto di bio-architettura. Qual è il modo più sano e naturale per ovviare all inconveniente della muffa sulle pareti di casa? Maurizio Lazzarotto «Ci sono vari livelli di soluzione, la soluzione radicale è quella di evitare la causa scatenante del processo. La muffa è una condensa che si crea quando c è una differenza di temperatura rispetto all ambiente. Molto spesso nelle case con strutture di cemento armato, se il cemento, i pilastri, i solai o i cordoli non sono isolati dall esterno, hanno una temperatura inferiore a quella della muratura in cotto e quindi il vapore che è disciolto nell aria precipita e crea l ambiente ideale perché si creino muffe e funghi». Per chi non potesse risolvere a monte questo problema che consigli possiamo dare? Maurizio Lazzarotto «La soluzione più semplice ed immediata e spesso conosciuta dalle donne di casa, è quella di utilizzare la varecchina che uccide queste muffe finchè non si riproducono. Ci sono anche dei prodotti naturali per trattare la parti interessate da muffe che non inquinano e non intossicano né chi li applica né chi vive poi in questi ambienti». Parliamo ora di vernici, visto che questo è il periodo propizio per ritinteggiare la casa. Cosa ci può dire delle vernici ad acqua, sono davvero ecologiche? Maurizio Lazzarotto «L associazione con l acqua risveglia già un concetto di naturale, cosa c è di più naturale dell acqua? Il problema è che l acqua contenendo anche elementi che possono degenerare in muffe deve essere mescolata con elevate quantità di biocidi che eliminano la flora batterica. Questo, purtroppo, ha delle ricadute nell ambiente perché evaporando queste sostanze vengono assorbite attraverso la respirazione, essendo sciolte in acqua. I nostri polmoni non hanno nessun tipo di difesa o di segnale d allarme e quindi è come se assumessimo degli antibiotici, i biocidi e gli antibiotici hanno la stessa funzione. Questo indebolisce le difese dell organismo, aumentando la possibilità di sviluppare allergie». Intervista raccolta da Claudio Campagnolo Le fonti di energia rinnovabile creano lavoro Sempre più frequente i pannelli solari sui tetti delle nostre case, ma le fonti di energia rinnovabile, che stanno facendo breccia nell abitudine di tutti i giorni, non producono solo energia pulita ma creano anche nuovi posti di lavoro. Molti sono gli investimenti che sono stati fatti dai comuni e dall Italia e questo può creare anche nuove professionalità, ne abbiamo parlato con il Professor Arturo Lorenzoni docente di Economia dell Energia presso l università di Padova. Quali sono le novità nel settore delle energie rinnovabili e le nuove idee che potrebbero derivare per quel che riguarda le professionalità? ARTURO LORENZONI «Nuove relativamente, nel senso che c è un quadro normativo di sostegno agli investimenti nel settore delle fonti rinnovabili di energia che sta iniziando a diventare familiare agli investitori, intesi non solo come imprese ma anche come famiglie e questo sta creando un settore nuovo destinato a crescere a livello nazionale ed internazionale. L aspetto più interessante della cosa è il fatto che ci siano delle prospettive industriali importanti di settori tecnologici nuovi, con relative nuove occupazioni, nuove professionalità che, nel lungo periodo, sono di grande interesse per il nostro territorio. Mi riferisco al settore del fotovoltaico che, in questo momento, sta crescendo moltissimo e che le proiezioni danno in crescita ancora negli anni a venire ma mi riferisco anche al settore della biomassa, agli usi termici della legna, degli scarti e delle coltivazioni ad hoc che, come il fotovoltaico, sono veramente al centro dell attenzione degli investitori UNOMAGAZINE 48 soprattutto del mondo agricolo per le condizioni di particolare favore». Un panorama ricco e articolato, ma qual è il settore dove si sta investendo di più? ARTURO LORENZONI «Sicuramente, in questo momento, il fotovoltaico perché ci sono delle condizioni favorevoli che termineranno con la fine del Questo apre una finestra di opportunità che è straordinaria per tanti aspetti e, quindi, molti investimenti si stanno facendo e si faranno nell arco di quest anno in questo settore. La cosa che mi piace sottolineare è che sempre più ragazzi sia a livello di scuola media superiore, sia a livello universitario trovano occupazione in questo settore: nella fase di costruzione delle celle, in quella di realizzazione dei moduli e della loro installazione. Ci sono quindi delle occasioni molto belle per chi abbia voglia di darsi da fare, di trovare delle occupazioni che sono anche ben remunerate in questo momento». Qual è la figura più ricercata dalle aziende che avviano questo tipo di attività? ARTURO LORENZONI «In questo momento, dai segnali che io ricevo da parte dell industria, gli installatori, cioè coloro che hanno esperienza nell installazione degli impianti fotovoltaici, queste figure sono ricercate su tutto il territorio nazionale. Quindi chi riesce a fare esperienza e ha la voglia e la pazienza di approfondire questo tema e di acquisire professionalità, è oggi ricercatissimo sul mercato del lavoro». Intervista raccolta da Barry Mason Per il Dott. Stefano Velo, la prevenzione rappresenta un ottima resa con una minima spesa. Si parla molto di medicina preventiva ma, in ambito odontoiatrico, ha senso parlare di prevenzione anche per l età pediatrica (6-15 anni circa)? STEFANO VELO «Certo che si! A questo proposito ci sarebbe molto da dire ma vediamo di puntualizzare alcuni aspetti: innanzitutto è da sfatare il mito che i dentini da latte, chiamati anche decidui, (per capirci quelli che spontaneamente si cambiano tra i sette e i dodici anni) non si carino. In realtà si cariano alla pari dei denti permanenti e danno la stessa sintomatologia dolorosa. Potete ben capire, quindi, quanto può essere gravoso per un bimbo questa situazione. Se poi la carie arriva ad intaccare la polpa dentale (carie profonda ) si è costretti a devitalizzare il dente deciduo con notevoli problematiche visto che la collaborazione del giovane paziente può essere difficile». Possiamo immaginare le difficoltà. Avrete quindi delle tecniche e delle apparecchiature speciali per curare i giovani pazienti? STEFANO VELO «Diciamo che l approccio è fondamentale. Il piccolo paziente è spesso alla prima esperienza (negativa!) del mal di denti e giunge allo studio medico stressato ed impaurito. Noi operatori dobbiamo comprenderlo, agire con grande pazienza, cercare di metterlo a suo agio e soprattutto rassicurarlo del fatto che non gli faremo male! A questo scopo è fondamentale l utilizzo della sedazione cosciente». Ci può precisare cos è e come funzione la sedazione cosciente? STEFANO VELO «Si tratta di un apparecchiatura che, tramite una mascherina monouso, eroga sotto il controllo del dentista una miscela calibrata e personalizzata di protossido di azoto che seda il paziente. Il bimbo è sempre sveglio e vigile, ma è come in uno stato di dormiveglia: questo comporta un notevole abbassamento della soglia del dolore e della reattività, una perdita della cognizione del tempo e quindi l operatore può intervenire efficacemente senza alcuno stress per il paziente. Inoltre la sedazione cosciente non comporta S A L U T E & B E N E S S E R E Prevenzione e salute dentale dei nostri figli? Binomio vincente! alcun rischio né controindicazioni. Pensi che appena si toglie la mascherina il paziente, in pochi secondi, torna perfettamente normale. La si utilizza da oltre vent anni e si applica abitualmente anche per gli adulti ansiosi con egual efficacia. Si immagini che negli USA la si usa spesso per sedare il dolore delle partorienti in sala parto. Direi che esercitare oggigiorno l odontoiatria infantile senza utilizzare la sedazione cosciente è impensabile». Quindi, dott. Velo, è sempre preferibile la prevenzione, ma quali i presidi base per attuarla al meglio? STEFANO VELO «Direi che quattro sono i capisaldi irrinunciabili: 1) ALIMENTAZIONE: è opportuno abituare i propri figli ad una alimentazione con cibi a bassa percentuale di zuccheri, che sono i principali responsabili della carie. 2) IGIENE ACCURATA: è fondamentale che i genitori abituino i propri figli (magari aiutandoli personalmente in tenera età) a spazzolare correttamente i denti dopo ogni pasto (merendine comprese!), anche se sappiamo che è difficile seguirli con costanza. 3) VISITE SPECIALISTICHE ODONTOIATRICHE: almeno ogni 8 mesi. Qui il dentista può valutare la salute generale della bocca e dei denti in particolare. Valutare se il bimbo soffre di imperfezioni nella calcificazione dello smalto, se i denti stanno erompendo in posizione regolare. Può intercettare eventuali malposizioni dentarie (tipo masticazioni incrociate), affollamenti precoci (denti stretti e storti), disfunzioni della lingua etc. Tutte situazioni che prese prima dei anni possono essere gestite in maniera favorevole e con Dott. STEFANO VELO Medico Chirurgo Specialista in Odontostomatologia Specialista in Ortodonzia Studio Medico Dentistico Via Previtali 30 ABANO TERME (PD) Tel velo.notnormal@libero.it UNOMAGAZINE 49 minimo impatto sul paziente. 4. ALTRO PRE- SIDIO FONDAMENTALE della prevenzione è la cosi detta sigillatura dei solchi dei primi molari permanenti e spesso anche dei secondi molari decidui». Potrebbe precisare cos è e che importanza ha la sigillatura dei solchi? STEFANO VELO «È un metodo totalmente indolore, rapido (dieci minuti circa a dente) che consiste nell applicare uno strato di resina Apparecchiatura per la sedazione cosciente dei giovani pazienti. I bimbi restano sempre svegli e vigili, ma sono come in uno stato di dormiveglia. fluorata sopra la superficie masticante di certi denti ritenuti strategici per la masticazione in giovane età (di solito i primi molari permanenti). Solitamente le sigillature durano circa un anno e fanno sì che, anche se l igiene non è ottima, i denti non si carino. Spesso uso un motto per la prevenzione: massima resa con minima spesa, perché il costo è veramente alla portata di tutti e l efficacia è elevatissima». Altri suggerimento sul tema? STEFANO VELO «Certo! La prevenzione è anche interdisciplinarietà. Nel mio studio medico sono in stretta collaborazione con i Pediatri, i Logopedisti (Specialisti della fonazione) ed ultimamente anche i Posturologi (Specialisti della postura) al fine di avere una visione olistica del giovane paziente in crescita e trovare assieme le soluzioni migliori di prevenzione e cura di disfunzioni correlate alla salute orale». (Informazione pubblicitaria)

26 L E S P E R T O R I S P O N D E Un argomento molto importante e che riguarda tutti gli amanti degli animali ne parliamo con la dottoressa Nadia Damian, veterinario con ambulatorio a Villafranca Padovana. Se ne parla poco di questo problema... NADIA DAMIAN «Infatti se ne parla ma non tantissimo, nonostante sia un problema piuttosto rilevante. C è un ordinanza del 24 novembre 2009 che stabilisce l obbligo, per transito e per soggiorno, di vaccino profilassi per la rabbia per i cani ed i gatti i quali, inoltre, devono essere dotati di microchip. Questo vale per le zone del nord e per la zona nord est del Veneto». Possiamo specificare meglio le zone e le province interessate? NADIA DAMIAN «A Belluno e Treviso la vaccinazione è obbligatoria, sia per il territorio urbano che provinciale, stessa sorte anche a Vicenza in particolare nell area nord, quindi tutta la Pedemontana: Tezze sul Brenta, Rosà, Bassano del Grappa e tutte le aree limitrofe. Per quel che riguarda la provincia di Venezia la vaccinazione è obbligatoria in particolare per il territorio di competenza dell USL 10, ovvero Jesolo, Eraclea, Concordia Sagittaria, Caorle. Si tratta, quindi, dell area del litorale dove in molti si recano nel periodo estivo anche con il loro amico a quattro zampe». Quindi gli abitanti di queste zone hanno l obbligo di vaccinare i loro animali contro la rabbia? NADIA DAMIAN «Certo deve essere fatto. C è anche una sanzione che viene stabilità da ogni comune, per mancato vaccino-profilassi. Le Forze dell Ordine possono chiedere di Torna l incubo rabbia La rabbia è una malattia mortale che colpisce gli animali e può essere trasmessa all uomo. In questo momento la vaccinazione è obbligatoria in una parte del territorio del Veneto, ma il fenomeno interessa anche chi, semplicemente, vi transita, con il proprio animale da compagnia. esibire il libretto sanitario dell animale e, quindi, i cani o i gatti devono viaggiare in regola. Inoltre, nelle zone indicate, gli animali devono transitare solo al guinzaglio e non essere liberati, neanche per la passeggiata». A quanto ammonta la sanzione? NADIA DAMIAN «La sanzione varia da comune a comune ma va dai ai euro. Al di là dell aspetto economico è comunque molto importante fare il vaccino perché nelle zone indicate c è un altissimo rischio per gli animali di contrarre la rabbia». È possibile un controllo anche per chi porta il cane solo a passeggio? NADIA DAMIAN «Le Forze dell Ordine hanno questa facoltà, in quanto l obbligo di vaccinazione è stabilito anche in caso di semplice transito nelle località che le ho indicato». In che cosa consiste la vaccinazione anti rabbica? NADIA DAMIAN «È una semplice iniezione che viene fatta dal proprio medico veterinario, una vaccinazione come tutte le altre, che però viene accompagnata da una certificazione di avvenuta vaccinazione, che noi veterinari abbiamo poi l obbligo di inviare anche all USL competente». UNOMAGAZINE 50 Perchè è importante essere informati sulla gravità di questa malattia? NADIA DAMIAN «È importante perché è trasmissibile all uomo.». Quanto costa la vaccinazione? NADIA DAMIAN «Le tariffe sono stabilite dagli Ordini dei Medici Veterinari, ad esempio nella provincia di Padova c è un tariffario indicativo che è attorno ai 35 euro, ma è consigliabile che ognuno chiami il proprio veterinario per avere un informazione più precisa». Se un cane non vaccinato ci morde? NADIA DAMIAN «È un grosso problema. Nelle aree a rischio si va dal veterinario competente e si fa un prelievo di sangue per vedere se il cane può essere infetto oppure no, perché il rischio di contrarre la malattia è veramente elevatissimo per l uomo che viene morso». Quali sono i tempi per la prima vaccinazione e per il relativo richiamo? NADIA DAMIAN «La prima vaccinazione deve essere fatta almeno 21 giorni prima di transitare nella zona dove vige l ordinanza e quindi è obbligatoria. Il richiamo è annuale, io consiglio di farlo almeno una settimana prima della scadenza che è segnata sul libretto sanitario». Intervista raccolta da Claudio Campagnolo Riassumendo: alcune indicazioni utili sulla rabbia Cos è la rabbia? La rabbia è una malattia mortale.per prevenirla si devono vaccinare gli animali domestici e gli animali al pascolo. In caso di morsicatura lavare la ferita con abbondanti acqua e sapone per almeno 15 minuti e recarsi al pronto soccorso per ricevere le cure adeguate. Qual è la causa? Nell uomo, come nell animale, la rabbia è una malattia mortale causata da un virus (lyssavirus). Il virus si colloca nel sistema nervoso. Già prima della comparsa dei sintomi esso è presente nella saliva dell animale infetto e si può trasmettere all uomo attraverso la morsicatura, la leccatura di pelle non integra o attraverso il contatto con le mucose. Quali animali possono infettarsi? Solo i mammiferi possono infettarsi e sviluppare la rabbia. Uccelli, pesci, rettili non si ammalano. In Europa la maggior parte dei casi sono segnalati nella volpe rossa e, in misura molto minore, in altri animali selvatici (procioni, mustelidi come per esempio il tasso, erbivori selvatici, pipistrelli, ecc.) e domestici (cani, gatti, furetti, bovini, ecc.). Le specie animali maggiormente colpite da rabbia variano anche in funzione del territorio interessato. Evviva lo sconto! Richiedi GRATIS la tua carta UNO Club! Scopri nelle pagine seguenti, DOVE, COME e QUANTO RISPARMIARE Per farlo è sufficiente esibire la carta UNO Club oppure ritagliare e consegnare i coupon pubblicati La Carta UNO Club è un iniziativa UNOMAGAZINE