AIDDA ASSOCIAZIONE IMPRENDITRICI E DONNE DIRIGENTI D AZIENDA

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1 Comunicato stampa LE IMPRESE FEMMINILI CUORE DELL ECONOMIA NEL MOMENTO DI CRISI Il primo convegno della presidente della Aidda Micaela Trizio Caiati sulla politica imprenditoriale nel Sud «Donne a Mezzogiorno Cultura e sviluppo delle competenze per le imprenditrici del futuro». E questo il titolo del convegno organizzato dalla Aidda delegazione Puglia, Basilicata e Calabria il 29 settembre alle 17 nella sala giunta della Camera di Commercio di Bari. E la prima importante iniziativa collettiva voluta dalla presidente Micaela Trizio Caiati che rientra nelle politiche di promozione e divulgazione della funzione del sistema imprenditoriale femminile. L occasione ha uno scopo duplice: dare visibilità alla Aidda, al suo più incisivo e propositivo ruolo nell economia e nel sociale e l importanza nel sostegno alle iniziative creative di sviluppo della economia territoriale; e incoraggiare una più forte cultura dell impresa, recuperare nuovo valore al lavoro, sostenere quante oggi hanno il coraggio di investire e di rischiare in attività economiche che creano occupazione e sviluppo in ogni settore. Il convegno è aperto dai saluti della presidente e a seguire della presidente nazionale della Aidda e della FCEM (Femmes Chefs d Entreprise Mondiales) Laura Frati Gucci. Si entrerà nel vivo del convegno con le testimonianze illustri delle donne impegnate in carriere imprenditoriali di alto livello e responsabilità: Candida Bussoli, docente di Economia degli Intermediari Finanziari ed Economia e Gestione delle Istituzioni Finanziarie della università Lum Jean Monnet di Casamassima riferisce su Le diversità di

2 genere nel sistema economico e finanziario. Il quadro generale considerato dalla Bussoli dipinge un contesto lavorativo molto difficile dal punto di vista economico (riferito cioè alla disparità salariale con gli uomini) e da quello occupazionale, quando si entra nel tema del sottoutilizzo del capitale umano e della posizione di responsabilità ai vertici delle aziende. Segue l intervento del presidente della Fidindustria Puglia Vitopaolo Nitti sull Accesso al credito per le imprese femminili. Il docente di Economia della Cultura e del Territorio della università Lum Jean Monnet di Casamassima Luca Scandale si sofferma sulla connessione socio-culturale-economica alla base dell iniziativa imprenditoriale creativa delle donne e dei giovani. Chiude il convegno la testimonianza di Katia Da Ros, erede di Irinox, marchio riconosciuto in tutto il mondo come lo specialista degli abbattitori e surgelatori rapidi di temperatura: il suo intervento Le donne imprenditrici nella sfida ai mercati globali mira a spiegare come affrontare un ruolo di primissimo piano nel mercato internazionale, diventare l immagine di un brand con sacrificio ma senza perdere la visione della realtà economica generale. Al convegno parteciperà la vicepresidente e assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia Loredana Capone, il cui discorso si concentra sulle politiche di intervento a favore delle donne e della conciliazione tra lavoro e vita privata, soffermandosi sugli ultimi 5 bandi pubblicati dalla Regione per incoraggiare le donne a realizzare se stesse nella attività imprenditoriale. Opportunità e crescita per un impresa femminile è il titolo del suo intervento. Modera la direttrice di Antenna Sud Annamaria Ferretti. I dati - L Osservatorio Imprenditoria femminile Unioncamere-InfoCamere ha diffuso recentemente i dati sulla situazione imprenditoriale e la fotografia del mondo lavorativo al rosa può essere considerata più che confortante, considerato il momento di forte crisi economia che investe ogni settore. I numeri rilevati si riferiscono alla variazione tra giugno 2010 e giungo 2011 con un attività femminili pari ad un tasso di crescita dello 0,7% contro lo 0,2% dei colleghi maschi: alla fine di giugno le imprese risultano essere , pari al 23,4% di tutte le attività registrate presso le Camere di Commercio. La Puglia, in particolare, ha registrato uno 0,5% in più di attività impreditoriali, di cui solo lo 0,3% maschili e l 1,1% femminili, in netta ascesa sulla tendenza generale in Italia che registra lo 0,7%.

3 In termini assoluti, i maggiori contributi alla crescita delle imprese femminili vengono da Lazio (2.162 imprese in più), Lombardia (+1.406) e Veneto (+1.313) che insieme realizzano il 49,7% di tutto il saldo positivo del periodo esaminato. In termini relativi, le regioni più dinamiche sono invece la Calabria (+1,6% l incremento registrato), seguita dal Lazio (+1,5%) e, appaiate, da Toscana e Marche (+1,3%). Quanto alle vocazioni delle imprenditrici ad attrarre maggiormente l universo femminile nel periodo considerato sono stati tanto i settori tradizionali con le attività dei servizi di alloggio e ristorazione ( imprese) e delle attività immobiliari (+1.493), quanto i settori legati all innovazione per i settori scientifici e tecnici in cui alla fine dello scorso giugno si contavano iniziative rosa in più in un anno. Anche il modo di fare impresa segna un distacco e una crescita più lungimirante rispetto al passato: la forma giuridica preferita diventa più solida e capace di affrontare il mercato con una forte crescita di consorzi (+5,3%), società di capitale (+4%) e cooperative (+3,1%) rispetto a quella stentata delle imprese individuali (+0,4%) che però rimane la scelta in assoluto più alta, oltre il 60% di tutte le imprese femminili. Sempre meno appeal viene dalla formula della società di persone, adottata dal 22,4% delle donne ma in ripiegamento dello 0,9% nei dodici mesi considerati. La realtà territoriale - Sono le imprese femminili del Centro Italia (Toscana, Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo) che, su scala regionale, nei dodici mesi esaminati si sono sviluppate più rapidamente rispetto a quelle a guida maschile. In particolare, in Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Marche l aumento delle imprese femminili tra giugno 2010 e giugno 2011 ha superato di quasi un punto percentuale quello delle imprese guidate da uomini. Tra tutte la regione più dinamica è la Calabria (+1,6%), seguita dal Lazio (+1,5%). Da notare come in questa regione - la più dinamica in termini assoluti a livello nazionale (+1,7%) - nonostante la loro notevole vitalità le imprese femminili siano cresciute meno di quelle maschili (1,8%). Le province in cui si registrano i maggiori incrementi di iniziative imprenditoriali femminili sono Prato (+3%), Monza-Brianza (+2,8%) e Messina (+2,7%). Le

4 performance meno brillanti sono invece quelle di Caltanissetta (-5,7%) Avellino (-3,3%) e Catania ( 3,2%). Regione Totale di cui: Totale di cui: Regione imprese maschili femminili imprese maschili femminili ABRUZZO 0,9% 0,9% 1,0% PIEMONTE 0,2% 0,5% 0,5% BASILICATA 0,9% 0,6% 1,5% PUGLIA 0,5% 0,3% 1,1% CALABRIA 0,7% 0,4% 1,6% SARDEGNA 0,3% 0,1% 0,7% CAMPANIA 0,5% 0,6% 0,2% SICILIA 1,4% 1,5% 1,0% EMILIA ROMAGNA 0,4% 0,2% 1,1% TOSCANA 0,5% 0,2% 1,3% FRIULI V. G. 0,0% 0,0% 0,1% TRENTINO A. A. 0,2% 0,1% 0,4% LAZIO 1,7% 1,8% 1,5% UMBRIA 0,5% 0,2% 1,2% LIGURIA 0,4% 0,6% 0,0% VALLE D'AOSTA 0,6% 0,4% 1,5% LOMBARDIA 0,3% 0,2% 0,7% VENETO 0,3% 0,0% 1,2% MARCHE 0,6% 0,4% 1,3% MOLISE 0,4% 0,2% 0,8% ITALIA 0,3% 0,2% 0,7% L ASSOCIAZIONE IN BREVE

5 L Aidda nasce a Torino nel 1961 su iniziativa di Elisabetta Tamagnone e la prima presidente fu Marian Taylor Abbagnano. E una associazione senza fini di lucro, la prima fondata in Italia per sostenere l impegno della donna nel mondo economico e sociale. Svolge un ruolo primario per la crescita delle donne nell ambito lavorativo e collabora con Enti ed Istituzioni per lo sviluppo delle pari opportunità. In Puglia una delegazione nasce nel 1975 grazie a Ines De Mario. Dal 75 ad oggi l Aidda Puglia ha visto alternarsi nella presidenza nomi risonanti dell imprenditoria in rosa della nostra terra: Sylvana Barsanti, Caterina Laterza, Mina Degennaro (ora vice presidente nazionale), Clelia Carella Illuzzi e Micaela Trizio Caiati. Alla Consulta Regionale femminile siedono Marika Saponaro, supplenti delegata effettiva Marina Lalli Bertolino- Annamaria Annicchiarico. Alla Commissione Regionale Pari Opportunità Antonella Roselli Bagnoli. Bari, 27 settembre 2011 L ufficio stampa