Al Dott. Giuseppe Italiano. Alla Procura della Repubblica. Al Dott. Gianluigi Soardi

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1 Beniamino Sandrini Via del Fante, n CASELLE di Sommacampagna T Cell Mail: beniaminosandrini@virgilio.it Caselle, C.E. Dossier: EU-Pilot 240/08/ENVI EU-Pilot 488/09/ENVI Procura della Repubblica: 887/08 ANCNR D.Lgs Art. 3 ter - Principio dell'azione ambientale. La tutela dell'ambiente e degli ecosistemi naturali e del patrimonio culturale deve essere garantita da tutti gli enti pubblici e privati e dalle persone fisiche e giuridiche pubbliche o private, mediante una adeguata azione che sia informata ai principi della precauzione, dell'azione preventiva, della correzione, in via prioritaria alla fonte, dei danni causati all'ambiente, nonche' al principio «chi inquina paga» che, ai sensi dell'articolo 174, comma 2, del Trattato delle unioni europee, regolano la politica della comunità in materia ambientale. Al Dott. Julio Garcia Burgues Commissione Europea Ambiente Direzione Generale Ambiente Capo Unità ENV.A.2 Infrazioni Rue de la Loi, 200 B-1049 BRUXELLES (Belgio) e per conoscenza Al Dott. Giuseppe Italiano Direzione Valutazione Ambientali Ministero dell Ambiente Via Cristoforo Colombo, ROMA Oggetto: Alla Procura della Repubblica presso Tribunale di Verona Sezione di Polizia Giudiziaria ARPAV Corte Giorgio Zanconati, VERONA Al Dott. Gianluigi Soardi Sindaco Comune di Sommacampagna Piazza Carlo Alberto, SOMMACAMPAGNA Richiesta di riesame Pratiche EU-PILOT 240/08/ENVI e 488/09/ENVI come se queste fossero un UNICA pratica per poter accertare una Valutazione degli Impatti Cumulativi [ C.E.A. - Cumulative Effects Assessment ] In data 22 Giugno 2010 dalla Commissione Europea Direzione Generale Ambiente ho avuto conferma definitiva che la pratiche EU-PILOT 240/08/ENVI (Aeroporto Catullo) e la pratica EU-PILOT 488/09/ENVI (Quadrante Europa) sono e/o sarebbero state archiviate, ma evidenzio che nella lettera ricevuta c è scritto anche questo: In considerazione di questa possibilità, come espressa nella lettera della Commissione Europea, il sottoscritto ritiene che per poter chiedere nuove indagini con un nuovo numero di pratica al fine di far emergere nuovi elementi rilevanti e concludenti, per stabilire in modo inequivocabile una esistenza di una chiara violazione di norme del diritto ambientale dell Unione Europea sia assolutamente necessario che, sia l Aeroporto Catullo che il Quadrante Europa, come già richiesto, abbiano da produrre una Perizia Asseverata che attesti in modo inequivocabile quanto realizzato, potenziato, ampliato, modificato, ecc, ecc, a partire almeno dall anno 1999, anno in cui, tra l altro, la Regione Veneto, in data 26 Marzo 1999, ha approvato la Legge Regionale n 10 avente come oggetto: DISCIPLINA DEI CONTENUTI E DELLE PROCEDURE DI VALUTAZIONE D IMPATTO AMBIENTALE.

2 Per motivare nuovamente questa perizia asseverata, ormai rinnovata - credo - per tre volte, vorrei evidenziare che nella compagine sociale dell Aeroporto Catullo, la Provincia di Verona detiene il 17,080 % delle quote e il Comune di Verona ne detiene il 6,832% e che l Assessore all Ecologia e all Ambiente della Regione Veneto (in carica fino a 9 giugno 2009, oggi solo Consigliere Regionale) è uno dei componenti del C.d.A. della Aeroporto Catullo S.p.A. Parimenti vorrei segnalare che il Quadrante Europa è gestito dal Consorzio Z.A.I. un Ente Pubblico costituito da Comune di Verona, Provincia di Verona e Camera di Commercio di Verona. In sostanza, sia per l Aeroporto Catullo che per il Quadrante Europa, siamo in presenza di infrastrutture gestite per la maggior parte da Amministrazioni Pubbliche, che poi sarebbero gli stessi Enti Pubblici che dovrebbero verificare se vi è una corretta applicazione delle norme a difesa e per la tutela dell Ambiente e della Salute Pubblica previste dalle Direttive V.I.A. e V.A.S. E quando il controllore è anche il controllato spesso succede che i controlli, siano carenti e/o insufficienti. E visto che questi Enti e/o Società Pubbliche sono gestite dagli stessi soggetti che sono anche i controllori, speravo che l intervento della Commissione Europea potesse configurarsi con controllore esterno che potesse valutare la violazione delle Direttive V.I.A. e V.A.S. la quale però si è basata su informazioni fornite dalle Autorità Italiane. Informazioni che il sottoscritto ha definito essere carenti, incomplete, parziali e, tra l altro segnalate anche alla Procura della Repubblica al fine di accertare se vi siano da accertare anche dei Falsi in Atto Pubblico, dato che al sottoscritto, ad esempio, dichiarare in una procedura di scoping che, un intervento è ancora da realizzare, quando invece questa infrastruttura è già stata costruita come la nuova aerostazione partenze dell Aeroporto Catullo, quanto accaduto in quella procedura di scoping ritengo possa essere un reato penalmente perseguibile. Ma. se non riesco ad ottenere una Perizia Asseverata, perché la Commissione Europea non la chiede, con i mezzi a disposizione posso ancora tentare di dimostrare, con delle affermazioni-dichiarazioni contenute/i in Comunicati Stampa dell Aeroporto Catullo che delle modifiche sostanziali ci sono state e che la V.I.A. era d obbligo. Estratti da Comunicati Stampa dell Aeroporto V. Catullo dal 2002 ad oggi. 10 maggio 2002 L'aeroporto investe in infrastrutture Il primo Comunicato Stampa che, oggi, è ancora possibile consultare sul sito web dell Aeroporto Catullo è del in cui si legge questo: L aeroporto Valerio Catullo ha stanziato 35 milioni di Euro per un piano di importanti interventi di sviluppo delle infrastrutture che saranno attuati nell arco di tre anni. Una serie di progetti destinata a potenziare fortemente la capacità d utenza e di servizio dell aeroporto, che consentirà al Catullo di passare dai 2,2 milioni di passeggeri attuali ad oltre 3 milioni di passeggeri all anno. Un nuovo hangar, un nuovo terminal arrivi e la conversione dell attuale aerostazione in terminal partenze, la riqualifica e l adeguamento operativo della pista di volo e l ampliamento del piazzale aeromobili, un nuovo edificio direzionale per uso commerciale e logistico. Queste le principali opere che saranno realizzate entro il gennaio 2005 GLI AEROPORTI DEL GARDA SUPERANO I 3 MILIONI DI PASSEGGERI NEL 2004 Un secondo Comunicato Stampa dell Aeroporto è del in cui si legge: Dal punto di vista infrastrutturale nel 2004 la Catullo SpA ha portato a compimento numerosi interventi, per un investimento complessivo che ha superato i dieci milioni di euro, tra i quali si segnalano il completamento di un hangar per il ricovero e la manutenzione degli aeromobili, il potenziamento degli impianti AVL (Ausili Visivo Luminosi) sulla via di rullaggio, la riconfigurazione del piazzale di sosta aeromobili con la nuova illuminazione e la realizzazione del Fast Park 2 che ha portato la capienza dell area di sosta denominata P2 da 378 a oltre 800 posti auto, per un totale di 3200 posti auto disponibili complessivamente. Per il 2005 è previsto inoltre il completamento del nuovo Teminal arrivi, attualmente in costruzione, che porterà la capacità del Catullo dagli attuali 2,5 milioni di passeggeri ai quasi 4 milioni previsti nei prossimi anni e al quale seguirà la riqualifica dell attuale aerostazione che sarà interamente dedicata alle partenze.

3 12 maggio 2006 IL CATULLO CRESCE E INAUGURA LA NUOVA STAZIONE ARRIVI Un terzo Comunicato Stampa dell Aeroporto è del in cui si legge: E stata fissata per martedì 23 maggio alle ore 11 l inaugurazione ufficiale del nuovo terminal arrivi dell aeroporto Valerio Catullo di Villafranca. In un momento particolarmente positivo per l aerostazione veronese che sfiora il 15 per cento di crescita nel corso del primo trimestre dell anno, l apertura della nuova struttura consente di offrire una risposta adeguata all incremento di domanda proveniente sia dal settore business che da quello turistico. Il terminal arrivi è ora in grado di raddoppiare la capacità di accoglienza dello scalo veronese con un aumento di oltre il 100 per cento degli spazi riservati allo sbarco, alla restituzione dei bagagli, ai controlli di sicurezza. Il nuovo intervento sul settore arrivi porterà inoltre riflessi positivi anche nella struttura delle partenze che resta concentrata nel corpo storico del Catullo: pure in questo caso, lo spazio a disposizione dei servizi ai passeggeri raddoppierà nel corso dei prossimi due anni, con un inizio di sviluppo già a partire dalla prossima estate. 23 maggio 2006 IL CATULLO SI RINNOVA E RADDOPPIA Un quarto Comunicato Stampa dell Aeroporto è del in cui si legge: E stata inaugurata oggi, 23 maggio, alla presenza del Viceministro ai Trasporti Cesare De Piccoli e del Vicepresidente della regione Veneto Luca Zaia, la nuova stazione arrivi dell aeroporto Valerio Catullo di Villafranca di Verona. La struttura raddoppia la capacità di accoglienza dei passeggeri con uno sviluppo di oltre il 100 per cento. L intervento sul terminal degli arrivi consente inoltre le liberazione di spazi nel corpo originale dl Catullo, con una conseguente crescita dell area partenze che, in una fase successiva, godrà di un espansione di altri 3000 metri quadri. NUOVI SPAZI IN ARRIVO Il settore arrivi e restituzione dei bagagli cresce da 1500 a 3100 metri quadri all interno del nuovo edificio da 6500 metri quadri, comprensivo di un ampia gamma di servizi di accoglienza per una spesa di nove milioni di euro. A partire dal prossimo 30 maggio, la nuova area sarà aperta al pubblico ed entrerà in piena operatività, così da rispondere, con un offerta di servizi di accoglienza di buon livello, ai picchi di presenze compresi tra giugno e agosto, quando il traffico mensile si raddoppia rispetto agli altri mesi dell anno. In seguito all espansione voluta dalla società di gestione del Catullo operativa accanto alla Gabriele D annunzio Spa di Brescia Montichiari - lo scalo veronese è ora in grado di accogliere più di quattro milioni di passeggeri l anno, con un notevole passo avanti rispetto agli attuali due milioni 700 mila. L adeguamento delle strutture operative a una realtà in crescita nei prossimi anni, prevede un incremento dei caroselli per la riconsegna dei bagagli: quattro nastri a cui aggiungerne un quinto per la restituzione dei colli fuori sagoma. Rispetto al vecchio servizio, l aerostazione garantisce ora quasi il 70 per cento di sviluppo nastri in più. Sei sono le postazioni per il controllo dei passaporti, a cui si affiancano nuovi negozi, bar, basi per il noleggio auto e per i tour operator, sala per il cerimoniale di Stato, uffici informazioni e lost & found, servizio cambio, installazioni promozionali di Provincia e Camera di Commercio di Verona. INNOVAZIONI NELL AREA PARTENZE L apertura del nuovo terminal arrivi porterà già da quest estate riflessi positivi sulla stazione storica del Valerio Catullo: nell immediato, l area partenze godrà di un allargamento di un migliaio di metri quadri in cui saranno aperte quattro nuove sale d imbarco, con l aggiunta di tre varchi per i controlli di sicurezza e la realizzazione di uno spazio di gioco per i bambini. Procede nel frattempo la definizione del progetto da 10 milioni di euro per la ristrutturazione completa del settore partenze, con l obiettivo di migliorare la capacità di servizio a favore dei passeggeri. I punti di check-in passeranno da 30 a 50, i varchi per il controllo di sicurezza da 6 a 10, le sale di imbarco si estenderanno da 1400 a 3000 metri quadri e le aree commerciali a disposizione dei viaggiatori da 2200 a 3700 metri quadri. Contestualmente sarà realizzata la nuova viabilità di fronte all aerostazione, con la costruzione di rotonde che faciliteranno ulteriormente l accesso e il deflusso dall aeroporto. Già per il 2007 è prevista, vicino al nuovo terminal arrivi, la realizzazione di una palazzina destinata ad ospitare gli uffici dei rent-a-car. E allo studio inoltre la realizzazione di due parcheggi multipiano che saranno in grado di moltiplicare l attuale numero di spazi auto disponibili. 29 maggio 2006 CATULLO. APRE DOMANI IL TERMINAL ARRIVI

4 Un quinto Comunicato Stampa dell Aeroporto è del in cui si legge: Saranno i passeggeri provenienti da Nantes a inaugurare domani, 30 maggio 2006, la stazione arrivi dell aeroporto Valerio Catullo di Villafranca. Dopo la presentazione ufficiale della struttura avvenuta la settimana scorsa ad opera del presidente Fulvio Cavalleri, del viceministro ai Trasporti Cesare De Piccoli e del vicepresidente della Regione Veneto Luca Zaia, domani è la giornata di apertura al pubblico del nuovo terminal veronese che avvia operativamente la propria attività con il raddoppio degli spazi di accoglienza nel settore degli sbarchi nazionali e internazionali. I viaggiatori approderanno in una struttura completamente nuova di metri quadri che darà al Catullo la possibilità di sviluppare la propria capacità di accoglienza da due milioni 700 mila a quattro milioni di passeggeri. LAVORI IN CORSO ALLE PARTENZE Sempre domani, partono i lavori per lo sviluppo della stazione partenze che ha ora la possibilità di occupare tutto lo spazio lasciato libero con il trasferimento degli arrivi. Entro il 20 giugno saranno messi a disposizione dei passeggeri mille metri quadri in più di servizi con quattro nuovi gate di imbarco e un area riservata al gioco dei bambini. In seguito proseguirà la ristrutturazione completa dell edificio storico del Catullo che, con una spesa di 10 milioni di euro, aumenterà il numero dei check-in dagli attuali 30 a 50, l estensione delle sale di imbarco da 1400 a 3000 metri quadri mentre le aree commerciali passeranno da 2200 a 3700 metri quadri. 30 ottobre 2007 LAVORI IN CORSO AL CATULLO PER LA NUOVA STAZIONE PARTENZE Un sesto Comunicato Stampa dell Aeroporto è del in cui si legge: 50 postazioni check-in, spazi commerciali e un percorso tattile per non vedenti Sono in corso all aeroporto Valerio Catullo di Villafranca i lavori di realizzazione della nuova stazione dedicata alle partenze. Dopo il rinnovo e il raddoppio del terminal arrivi inaugurato nel maggio del 2006, ora è avviato il cantiere che porterà alla riorganizzazione complessiva della struttura originaria dello scalo veronese. Come spiega il presidente dell aeroporto, Fulvio Cavalleri, il rinnovo si rende necessario per fare fronte al progressivo sviluppo del Catullo che, da mezzo milione di passeggeri registrati nel 1990, ha visto salire costantemente il proprio traffico fino a raggiungere i tre milioni di viaggiatori alla fine del Le previsioni sono ora di un ulteriore aumento del traffico, sotto la spinta propulsiva del low cost e della forte domanda di collegamenti quotidiani di linea con le maggiori mete del business nazionale e internazionale. In questa prospettiva, ci siamo attrezzati per governare lo sviluppo e garantire una crescita pienamente sostenibile. Per realizzare un area interamente dedicata alle partenze, i lavori proseguiranno a lotti successivi con sospensioni programmate in occasione dei picchi di traffico estivi e arriveranno a conclusione nel giro di circa due anni; un arco di tempo necessario a garantire costantemente la piena operatività dell aerostazione. Alla fine, il Catullo potrà contare sul raddoppio degli spazi dedicati alle sale d imbarco, su una crescita vicina al 70 per cento delle aree commerciali, sul passaggio dei banchi check-in da 30 a 50, inclusa una decina di postazioni per il self check-in. Crescono anche le postazioni del controllo di sicurezza passeggeri che salgono dagli originari 6 a 10, mentre i gates di imbarco passano da 10 a 13. Per la zona dello smistamento bagagli è già stato realizzato il raddoppio: oltre metri quadri e una capacità di trasporto di bagagli all ora per fare fronte ai momenti di alta concentrazione del traffico. 19 maggio 2008 CATULLO, PARTENZE TRE VOLTE PIÙ GRANDI Un settimo Comunicato Stampa dell Aeroporto è del in cui si legge: E stata presentata questa mattina la nuova area partenze dell aeroporto Valerio Catullo di Verona. Si tratta del primo lotto di un intervento complessivo di riconfigurazione del terminal, progettato in vista del progressivo e continuo sviluppo dello scalo che, nell arco di dieci anni, ha raddoppiato il numero dei propri passeggeri, fino a superare i tre milioni e mezzo di passeggeri. La sezione che verrà aperta al pubblico domani mattina consente di triplicare gli spazi a disposizione dei viaggiatori in partenza, che avranno così a disposizione un numero maggiore di varchi per i controlli di sicurezza, più gates di imbarco e servizi commerciali. Questo intervento afferma Fabio Bortolazzi, presidente del Catullo è la prima di una serie di ini-

5 ziative che andranno a modificare le strutture e le modalità di accoglienza del passeggero. Domani entrerà quindi in funzione il primo stralcio dei lavori con i metri quadri completamente ristrutturati dell area dedicata alle partenze: di questi, metri quadri saranno utilizzati come sale di imbarco, quasi 600 metri quadri come aree commerciali, un centinaio per il pronto soccorso e altrettanti per i bagni attrezzati con nursery. Con questo intervento di ristrutturazione del terminal precisa il direttore centrale dell area Tecnico Operativa, Antonio Zerman - la superficie delle sale imbarco passa da a metri quadri, con i varchi di sicurezza in crescita da sei a nove, i gates di imbarco da dieci a tredici, i controlli passaporti da tre a sei, così da rendere più fluide e confortevoli le operazioni di imbarco dei passeggeri. L aerostazione è stata oggetto anche di una revisione completa delle strutture portanti per rispondere alle nuove normative antisismiche. Al termine dell intervento di riconfigurazione del terminal, fissato per il prossimo anno (con inizio lo scorso autunno), i passeggeri del Catullo potranno disporre di 50 postazioni check-in (dalle 30 iniziali), inclusa una decina di self check-in per velocizzare le partenze; di dieci punti per il controllo di sicurezza (erano sei), di 13 gates di imbarco e di uno sviluppo delle aree commerciali del 70 per cento circa. 04 agosto 2009 CATULLO, PARTENZE PIÙ SPAZIOSE E FUNZIONALI Un ottavo Comunicato Stampa dell Aeroporto è del in cui si legge: Conclusa la seconda fase dei lavori con più spazio per l accettazione dei passeggeri e più servizi. Lavori sospesi per consentire l intensa operatività estiva A poco più di un anno dall apertura dell area dedicata alle nuove sale di imbarco e ai controlli di sicurezza, si è conclusa la seconda fase dei lavori di ristrutturazione che ha riguardato circa mq del terminal partenze del Catullo. Grazie alla riconfigurazione degli spazi, i passeggeri potranno da oggi usufruire di aree molto più ampie per l espletamento delle operazioni di accettazione, siano essi utilizzatori dei voli charter o di linea. A tale proposito è stato realizzato un nuovo banco per i tour operator mentre il numero delle postazioni check-in è passato dalle 34 della scorsa estate a 40, oggi collocate nella medesima area e non più in due diversi terminal. I lavori della NUOVA AEROSTAZIONE PARTENZE dell Aeroporto Catullo sono stati terminati a fine di Giugno 2010, ma dalla Catullo S.p.A. non vi è stato nessun comunicato stampa in merito. Solo dai media ho appreso che sarebbe stata inaugurata la nuova galleria commerciale nell area della nuova aerostazione. Nessun comunicato è stato emesso per la fine dei lavori del terzo stralcio, che hanno comportato, in totale, una spesa di ,99 euro.

6 Dai Comunicati Stampa si è appreso che all Aeroporto Catullo è stata realizzata una Nuova Aerostazione Arrivi che ha permesso che l edificio dell Aerostazione storica fosse trasformata in solo Aerostazione Partenze e se nei comunicati stampa sono state descritte una serie i adeguamenti e di potenziamenti che hanno permesso che l Aerostazione, da 2 milioni possa ora accogliere 4,5 milioni di passeggeri, nella sottostante tabella sono state riportate una serie di informazioni che la Commissione Europea ha cosi rappresentato nella lettera ricevuta dal sottoscritto. Di questa tabella - come ho già più volte scritto - certe dichiarazioni che potrebbero essere state fornite dalla Catullo S.p.A. dovrebbero essere state maggiormente dettagliate e, a titolo di esempio, evidenzio che le seguenti frasi avrebbero dovuto essere meglio descritte e/o interate: Adeguamento operativo della pista di volo ma qui manca che la pista è stata prolungata di 400 metri. Adeguamento operativo del piazzale sosta aeromobili ma qui manca che il piazzale è stato triplicato. Aerostazione arrivi ma qui manca che è un edificio tutto nuovo. Trasformazione terminal partenze manca che cosi, si permette di raddoppiare il numero dei passeggeri. Non avendo a disposizione i Comunicati Stampa della Catullo S.p.A. che sicuramente ha inviato ai media ma che non ha pubblicato sul loro sito web, riporto un articolo pubblicato su Il Verona il 29 maggio 2010 che cosi si conclude: Lo scalo di Villafranca vuol puntare le sue carte anche sul low cost ma, precisa Soppani, «vogliamo procedere a una diversificazione, ci deve essere un corollario di più vettori». Bortolazzi ha aggiunto che «Il terminal dedicato ai voli low cost è in fase di avanzata progettazione e sarà operativo dall'estate del 2011». Il prossimo 11 giugno, intanto, sarà inaugurato il nuovo terminal partenze.

7 E pertanto evidente che l Aeroporto Catullo sta progettando altre opere e altri interventi, senza alcuna volontà di voler sottoporre questi progetti ne alla V.I.A. e tantomeno alla V.A.S. e dato che l Aeroporto Catullo è confinante ed è diviso dalle aree del Quadrante Europa solo dall incrocio Autostradale dove si intersecano l Autostrada A4 e l A22, due infrastrutture portatrici di ulteriori impatti ambientali, credo che questo insieme e/o di sommatoria di insediamenti e di infrastrutture dovrebbero essere visti ed analizzati come portatori di effetti negativi all ambiente cumulativi ed essere esaminati come fossero un UNICA pratica di infrazione V.I.A. e V.A.S. Mi sia permesso di evidenziare che anche nello S.I.A. della nuova Autostrada che interesserà il centro abitato di Caselle, la SI-TA-VE - Sistema Tangenziali Venete non erano stati valutati gli effetti cumulativi degli impatti sull ambiente e tanto meno questi effetti cumulativi sono evidenti nello S.I.A. dell Ampliamento della 3^ Corsia dell A22, altra infrastruttura che oltre all Interporto e l Aeroporto impatta cumulativamente su Caselle. Alla Commissione Europea il sottoscritto vuole ricordare che per quando è stato possibile, scrivere alla Commissione è stata l ultima possibilità esperita, prima il sottoscritto ha sempre tentato di avere delle risposte dalle autorità Italiane (quasi sempre con scarsi risultati) ma qui sotto riporto una delle ultime lettere del Ministero dell Ambiente. Dai Comuni, dalla Provincia e dalla Regione Veneto, dal 1999 ad oggi il sottoscritto non ha percepito alcuna azione che fosse finalizzata alla salvaguardia Ambientale e/o alla tutela della Salute Pubblica della popolazione residente nell abitato di Caselle, solo con la nuova Amministrazione Comunale di Sommacampagna (quella eletta nel giugno 2009) un azione concreta sta per essere portata a termine: l approvazione di un Masterplan paesistico ambientale che dovrebbe portare a degli interventi concreti in adempimento del principio: chi inquina paga.

8 Come all Aeroporto Catullo anche nel Quadrante Europa, ci sono - anno dopo anno - sempre nuovi interventi sulle infrastrutture e vengono realizzati nuovi insediamenti che diventano nuovi poli attrattori di traffico e per rimanere nelle ultime settimane riporto 2 cartelli di cantiere relativi alla realizzazione di opere di urbanizzazione: Da questi cartelli di cantiere emerge che, in uno vi sono importi di lavori per circa 2 milioni di euro e nel secondo i milioni di euro sono 3,7. Quasi altri 6 milioni di opere infrastrutturali e zero euro per opere di mitigazione. CENTRO LOGISTICO MIGROS Oltre alle opere infrastrutturali, sono in corso di costruzione altri importanti insediamenti produttivi e di servizio.

9 Il nuovo Terminal Gate dello scalo ferroviario dell interporto di Verona è stato inaugurato a Ottobre dell anno scorso, mentre a Maggio 2010 è stata inaugurata la nuova piattaforma P2, mq di aree per la logistica. Nel Quadrante Europa continuano anche i lavori per realizzare nuovi edifici destinati ad insediamenti direzionali. E anche questo sovrappasso, oggi in costruzione, è parte delle nuove opere realizzate dal Quadrante Europa.

10 Il centro abitato di Caselle, è prossimo anche all insediamento del Centro Agro Alimentare, ovviamente anche questo intervento senza Valutazione di Impatto Ambientale come tutto quanto già realizzato nel Quadrante Europa. Che divide Caselle dal Quadrante Europa, non ci sono boschi, non ci sono aree cuscinetto, non ci sono dei territori che possano fare da filtro tra la residenza e le attività insediate nel Quadrante Europa. Come è evidente in questa immagine. Tra il centro abitato e il Quadrante Europa vi è l Autostrada del Brennero e Tangenziale Ovest di Verona. E che divide il Quadrante Europa dall Aeroporto Catullo, c è l Autostrada del Brennero, l Autostrada Serenissima e il Sistema delle Tangenziali Sud e Ovest di Verona, ed è in questo territorio di cui Caselle ne era preesistente che, a parere del sottoscritto, vi è un cumulo di impatti ambientali negativi che credo siano unici in tutto il Veneto. E se fino ad oggi il sottoscritto si è rivolto alla Commissione Europea, segnalando violazioni di V.I.A. e di V.A.S. del Quadrante Europa e dell Aeroporto Catullo, con la presente, visto che gli Enti Pubblici locali: Regione Veneto, Provincia di Verona e Comuni di Verona, Villafranca e di Sommacampagna (questo almeno fino al 2009) sono stati assenti, si chiede alla Commissione Europea un preciso e decisivo intervento non tanto solo ad obbligare al rispetto e alla applicazione della Direttiva V.I.A. per questi ultimi 11 anni ma soprattutto ad attivarsi con qualsiasi mezzo possibile obbligando il rispetto delle Direttive V.I.A. e V.A.S. per tutto quanto impatta-impatterà su Caselle.

11 TAR SARDEGNA, Sez. II - 30 marzo 2010, n. 412 In considerazione di quanto sin qui espresso, riporto le massime contenute in una recente Sentenza del T.A.R. della Sardegna che entra nel merito di cumulo di progetti e di effetti combinati riferibili anche a interventi di modifica di infrastrutture, che singolarmente sarebbero minori del Quadrante Europa e dell Aeroporto Catullo. VIA - Interventi di modifica di impianti già esistenti - Sottoposizione a screening - Direttiva 85/337/CEE Principio del cumulo di progetti - Interazione con gli insediamenti esistenti. La Direttiva 85/337/CEE, come modificata dalla successiva Direttiva 97/11/CEE all art. 4, c. 3, prevede criteri - riferibili agli interventi di modifica d impianti già esistenti - che impongono di tenere conto, ai fini della sottoposizione a screening, della situazione di base in cui il nuovo intervento dovrà inserirsi e, in particolare, del cumulo con altri progetti. Pertanto la valutazione cui l Amministrazione è chiamata non può esaurirsi nell esame della modifica proposta quale fatto a sé stante, avulso dal contesto edilizio e ambientale di fondo, bensì deve tenere conto della sua interazione con gli insediamenti preesistenti, a maggior ragione se gli stessi - pur ricadenti in una zona costiera e di indubbio pregio ambientale - non siano stati a suo tempo sottoposti ad alcuna previa verifica ambientale. (cfr. Corte di Giustizia CE, Sez. III, 25 luglio 2008, n. 142; Corte di Giustizia CE, Sez. II, 28 febbraio 2008, causa C-2/07, nonché Cons. Stato, Sez. VI, 15 giugno 2004, n. 4163) Pres. Panunzio, Est. Plaisant - E. s.c.ar.l. (avv.ti Barberio e Porcu) c. Comune di Muravera (avv. Segneri), Regione Autonoma della Sardegna (avv.ti Contu, Murroni e Pani), Presidente del Consiglio dei Ministri (Avv. Stato) e altro (n.c.) VIA - Interventi di ampliamento - Valutazione complessiva - Ratio - Segmentazione artificiosa Compromissione dell efficacia concreta della Direttiva VIA. La ratio sottesa ad una valutazione complessiva degli interventi di ampliamento risiede nel voler evitare che un artificiosa segmentazione degli interventi in distinte e procrastinate progettazioni possa compromettere l efficacia concreta della Direttiva sulla VIA. Pres. Panunzio, Est. Plaisant - E. s.c.ar.l. (avv.ti Barberio e Porcu) c. Comune di Muravera (avv. Segneri), Regione Autonoma della Sardegna (avv.ti Contu, Murroni e Pani), Presidente del Consiglio dei Ministri (Avv. Stato) e altro (n.c.) VIA - Modifiche o estensioni di progetti già autorizzati - Disciplina regionale della Sardegna - Del. di giunta 5/11 del 15/02/ Armonizzazione con la disciplina comunitaria - Giudizio di sostanzialità della modifica - criteri di origine comunitaria - Effetti combinati dei nuovi interventi rispetto all insediamento esistente. La deliberazione della Giunta regionale della Sardegna 5/11, del 15 febbraio nel disciplinare, all All. A, la procedura di screening ambientale - vi sottopone, all art. 2, le modifiche o estensioni di progetti già autorizzati, realizzati o in fase di realizzazione, che possono avere notevoli ripercussioni negative sull ambiente, per poi escludere dallo stesso screening, all art. 3, n. 6, le modifiche non sostanziali. Tale disciplina ben può essere armonizzata con la necessità, imposta dal diritto comunitario, di tener conto del cumulo di effetti tra il nuovo intervento e gli insediamenti ad esso preesistenti. E, difatti, la normativa regionale si limita ad introdurre un criterio inerente il grado di rilevanza richiesta affinché la modifica debba essere sottoposta a VIA (statuendo che debba trattarsi di una modifica sostanziale ), ma non precisa affatto i criteri in base ai quali tale giudizio deve essere compiuto. Il giudizio di sostanzialità della modifica dovrà, quindi, effettuarsi, sulla base di tutti i criteri di origine comunitaria, quali la rilevanza del sito naturale interessato e, soprattutto, l effetto combinato dei nuovi interventi rispetto all insediamento edilizio preesistente. Diversamente ragionando - ritenendo, cioè, che la mancata previsione aspressa del criterio di cumulo nella disciplina regionale ne impedisca l utilizzo - si finirebbe per attribuire alla normativa locale un tenore incompatibile con il diritto comunitario, che ne dovrebbe comportare la disapplicazione. Pres. Panunzio, Est. Plaisant - E. s.c.ar.l. (avv.ti Barberio e Porcu) c. Comune di Muravera (avv. Segneri), Regione Autonoma della Sardegna (avv.ti Contu, Murroni e Pani), Presidente del Consiglio dei Ministri (Avv. Stato) e altro (n.c.) Valutazione degli Impatti Cumulativi [ C.E.A. - Cumulative Effects Assessment ] Solo dopo la Sentenza del T.A.R. della Sardegna ho iniziato a cercare NUOVI elementi che potessero essermi utili al poter dimostrare che dalla presenza dell insediamento denominato Quadrante Europa e dell Aeroporto Catullo (separati solo da un incrocio Autostradale con relative due autostrade) tutta la questione impatto ambientale deve essere rivista ed esaminata valutando anche gli impatti cumulativi e sul web ho trovato queste diapositive:

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14 Direttiva 97/11/CE al paragrafo 4 dell'allegato 4 cosi recita: 4. Una descrizione (1) dei probabili effetti rilevanti del progetto proposto sull'ambiente: - dovuti all'esistenza del progetto, - dovuti all'utilizzazione delle risorse naturali, - dovuti all'emissione di inquinanti, alla creazione di sostanze nocive e allo smaltimento dei rifiuti, e la descrizione da parte del committente dei metodi di previsione utilizzati per valutare gli effetti sull'ambiente. E per quanto riguarda la nota "1" inserita in questo paragrafo poi si legge (1) Questa descrizione dovrebbe riguardare gli effetti diretti ed eventualmente gli effetti indiretti, secondari, cumulativi, a breve, medio e lungo termine, permanenti e temporanei, positivi e negativi del progetto. Se il confine Est di Caselle coincide con il confine Ovest del Quadrante Europa e se parte del sedime aeroportuale per quasi l 80 % insiste sul territorio di Caselle, centro abitato interessato da due Autostrade con relativo incrocio autostradale non sarebbe forse necessario che qualsiasi ampliamento di infrastruttura esistente (tra cui la 3^ Corsia dell A22) e/o anche nuova infrastruttura (quale SI-TA-VE Sistema Tangenziali Venete) debba essere esaminato e valutato nella totalità e completezza degli: effetti diretti ed eventualmente gli effetti indiretti, secondari, cumulativi, a breve, medio e lungo termine, permanenti e temporanei, positivi e negativi del progetto? SI-TA-VE 3^ CORSIA A22 CASELLE QUADRANTE EUROPA AEROPORTO Se da una Perizia Asseverata fosse accertato che dal 1999 il Quadrante Europa avesse speso 70 milioni di euro in opere e infrastrutture, le opere e le infrastrutture realizzate possono aver creato aumento di impatti ambientali? Se da una Perizia Asseverata fosse accertato che dal 1999 l Aeroporto Catullo avesse speso 50 milioni di euro in opere e infrastrutture, le opere e le infrastrutture realizzate possono aver creato aumento di impatti ambientali? Se l Autostrada A4 a causa dell aumento del traffico come avvenuto a partire dagli anni 90 è ormai arrivata alla saturazione, tanto che ha progettato una nuova autostrada questo può aver creato aumento di impatti ambientali? Se l Autostrada A22 a causa dell aumento del traffico come avvenuto a partire dagli anni 90 è ormai arrivata alla saturazione, tanto che ha progettato la 3^ corsia, anche questo può aver creato aumento di impatti ambientali? Se singolarmente tutti questi interventi a parere delle autorità italiane che hanno conferito con la Commissione Europea non avrebbero creato sostanziali aumenti di impatti ambientali (affermazione che il sottoscritto non condivide e che contesta apertamente) perché tutti questi ampliamenti non vengono esaminati come un UNICO INSIEME, al fine che possano essere valutati gli: effetti diretti ed eventualmente gli effetti indiretti, secondari, cumulativi, a breve, medio e lungo termine, permanenti e temporanei, positivi e negativi del progetto?

15 Dal 1999 ad oggi (e nel futuro) nell intorno di Caselle e sul suo territorio sono stati spesi (e si spenderanno) centinaia di milioni di euro e, di queste spese quanti sono stati gli investimenti a difesa e alla tutela dell ambiente e per la salvaguardia della salute pubblica? Credo che le somme spese per l ambiente e la salute possono essere quantificate in qualche decina di migliaia di euro e solo per delle barriere antirumore lungo l A4 e null altro. E questo è accaduto nonostante la politica della Comunità Europea in tema di ambiente sia chiara anche e poi per quanto ricordato nell ultimo D.Lgs Art. 3 ter - Principio dell'azione ambientale dove è scritto questo: La tutela dell'ambiente e degli ecosistemi naturali e del patrimonio culturale deve essere garantita da tutti gli enti pubblici e privati e dalle persone fisiche e giuridiche pubbliche o private, mediante una adeguata azione che sia informata ai principi della precauzione, dell'azione preventiva, della correzione, in via prioritaria alla fonte, dei danni causati all'ambiente, nonche' al principio «chi inquina paga» che, ai sensi dell'articolo 174, comma 2, del Trattato delle unioni europee, regolano la politica della comunità in materia ambientale. SCENARI DI SVILUPPO PAESISTICO AMBIENTALE (a tutela dell Ambiente e della Salute pubblica) Credo pertanto che per l abitato di Caselle e per i suoi abitanti sia giunto il momento che chi ha inquinato debba pagare e chi intende voler inquinare debba preventivamente pagare realizzando opere di mitigazione ambientale, di compensazione ambientale, di risanamento ambientale e di ripristino-restauro ambientale. A titolo di esempio di interventi a tutela dell ambiente e di salvaguardia della salute pubblica, riporto un estratto del documento preliminare che il Comune di Sommacampagna ha commissionato a LAND srl e che è ormai giunto in avanzata fase di studio e di predisposizione e che verrà presentato alla cittadinanza del Comune alla fine di Agosto. SCENARI DI SVILUPPO PAESISTICO AMBIENTALE è un progetto di L.A.N.D. s.r.l. LAND, Landscape Nature Architecture Development, è un Gruppo di professionisti a servizio dell architettura del paesaggio, fondato nel 1990 a Milano da ANDREAS KIPAR e GIOVANNI SALA. Con una scelta coraggiosa e innovativa, un giovane architetto paesaggista tedesco, portatore di un esperienza avanzata sui temi ecologico-ambientali, unisce la propria energia ed entusiasmo con quelli di un giovane agronomo italiano e da subito condividono valori e filosofia di lavoro dove la sperimentazione e la ricerca divengono prassi abituale. Considerando la INTERDISCIPLINARIETA' quale base per il proprio lavoro, inevitabilmente si sono unite nel tempo altre professionalità come quelle del naturalista, dell ingegnere ambientale, oltre a quelle degli architetti, degli urbanisti, dei pianificatori e dei designer.

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20 Con il termine Mitigazione Ambientale si intendono quelle opere che sono necessarie a ridurre l impatto ambientale dovuto ad una infrastruttura, come gli interventi per abbattere il rumore, per contenere la diffusione degli inquinanti nell aria, per creare delle fasce di vegetazione intorno all infrastruttura, per raccogliere e trattare le acque di dilavazione del sedime stradale che contengono vari inquinanti.

21 Talora si parla anche di Compensazione Ambientale, riferendosi ad opere di miglioramento ambientale che vanno a compensare il danno determinato dall infrastruttura sull ambiente; possono comprendere, oltre agli interventi di mitigazione, ad esempio la realizzazione di piste ciclabili, il rimboschimento di superfici nel territorio offeso dall infrastruttura, ecc.. Il rimboschimento può contribuire a riequilibrare gli effetti sull atmosfera dovuti, nel caso di una strada, all emissione da parte dei veicoli di gas serra come la CO2; questo intervento di mitigazione ha un effetto generale, non limitato alle zone limitrofe all infrastruttura. Risanamento ambientale Altro elemento essenziale nella gestione sostenibile del territorio è rappresentato dal ristabilimento delle condizioni di equilibrio ottime tra stato dell ambiente e sviluppo, in aree nelle quali si individuano situazioni di criticità ambientale; il Risanamento ambientale si prefigge come obiettivo generale quello di attuare tutti quei provvedimenti normativi e tecnologici atti al ristabilimento delle condizioni di qualità ambientale che consentano anche un corretto sviluppo delle attività umane. La complessità delle problematiche che normalmente caratterizza le aree critiche dal punto di vista della compromissione ambientale impone di affrontare il loro risanamento mediante uno strumento evoluto, sintetizzabile nell elaborazione del concetto di Piano di Risanamento. Un Piano di Risanamento comprende un insieme coerente di azioni, destinate ad un area ambientalmente complessa, che tendono ad abbracciare un arco temporale esteso ben oltre i tempi necessari a superare una situazione di emergenza ambientale contingente, per divenire il fulcro di un vero e proprio sistema di gestione permanente: esso può rappresentare il modello più razionale di gestione integrata del territorio.

22 Il ripristino ambientale è un'attività molto complessa, che risulta dalla somma di varie operazioni che soltanto una società molto esperta nel lavoro sulle aree verdi e negli interventi di tipo naturalistico può essere in grado di gestire in modo efficiente; eppure, il ripristino ambientale è oggi una necessità quanto mai pressante, poiché lo sviluppo industriale, edile ed agricolo spesso incontrollato verificatosi nel corso della seconda metà del secolo scorso ha provocato situazioni di dissesto e degrado su aree molto estese del variegato paesaggio del nostro paese. Grazie al ripristino ambientale è infatti possibile restituire ad ogni ambiente le proprie condizioni originarie, fermando il processo di decadenza in cui questo si fosse eventualmente incamminato, e invertendo la dannosa tendenza che porta alla scomparsa della flora e della fauna autoctone.

23 Premesso quanto è stato scritto rappresentato ed illustrato nelle pagine precedenti, relativi ad una zona sulla quale vi è una sommatoria di effetti inquinanti con un cumulo di impatti negativi sul territorio e sulla qualità di vita della popolazione generati da: Quadrante Europa + Aeroporto Catullo + Autostrada A4 + Autostrada A22 + Incrocio tra A4 e A22 + Tangenziale Ovest di Verona + SI-TA-VE Sistema tangenziali Venete (nuova Autostrada) + Cave esistenti e nuove Cave + Discariche esistenti e nuove Discariche, solo ora, si riporta la lettera ricevuta dalla Commissione Europea in data 22 Giugno 2010 il cui contenuto è quanto nel seguito qui riprodotto:

24 Conclusioni: Non entro nel merito del contenuto della lettera ricevuta, che non condivido, perché se all Aeroporto Catullo e al Quadrante Europa, dalla Commissione Europea fosse stata chiesta una perizia asseverata che illustrasse le opere e gli interventi realizzati dal 1999 ad oggi, forse i servizi della Commissione Europea (come soggetti terzi rispetto alle autorità Italiane presenti nei Consigli d Amministrazione delle società gestori) avrebbero già da tempo (e senza spreco di energie e di risorse) avuto l esatta percezione della situazione vera, esistente e preesistente dell intorno di Caselle di Sommacampagna e quindi avrebbero sicuramente accertato una violazione di V.I.A. e di V.A.S. La Commissione Europea quando mi invita a rivolgermi alle Autorità Italiane deve ricordare che se la Regione Veneto non si muove e non si attiva con l Assessorato all Ecologia e all Ambiente per il rispetto delle Direttive V.I.A. e V.A.S. ad esempio dell Aeroporto Catullo posso ricordare alla Commissione Europea che tra i 7 membri del Consiglio di Amministrazione dell Aeroporto siedeva lo stesso Assessore Regionale all Ambiente? La Commissione Europea quando mi invita a rivolgermi alle Autorità Italiane deve ricordare che se la Provincia di Verona non si muove e non si attiva per il rispetto delle Direttive V.I.A. e V.A.S. ad esempio oltre che per l Aeroporto Catullo anche per il Quadrante Europa posso ricordare alla Commissione Europea che una parte delle maggiori quote societarie di questi Enti Gestori sono proprietà della Provincia stessa? La Commissione Europea quando mi invita a rivolgermi alle Autorità Italiane deve ricordare che se il Comune di Verona non si muove e non si attiva per il rispetto delle Direttive V.I.A. e V.A.S. ad esempio oltre che per l Aeroporto Catullo per il Quadrante Europa ma anche per l Autostrada A4 e A22 posso ricordare alla Commissione Europea che tra una parte delle maggiori quote societarie di questi gestori sono proprietà del Comune stesso? Il sottoscritto è stato costretto a rivolgersi alla Commissione Europea sperando che un soggetto terzo non proprietario di quote sociali del gestore di infrastrutture - esaminasse le mie segnalazioni di violazione VIA e VAS.

25 Se per la Commissione Europea, l Aeroporto Catullo singolarmente e il Quadrante Europa singolarmente non avrebbero violato la V.I.A. e la V.A.S. (ed il sottoscritto non concorda con questa determinazione, figlia di errate, parziali e carenti informazioni fornite ai servizi della Commissione dalle autorità italiane) ora si chiede che la Commissione Europea riesamini i documenti sin qui inviati dal sottoscritto al fine di rivalutare il tutto accertando gli impatti cumulativi di queste 2 infrastrutture, dato che le stesse sono divise solo dall incrocio autostradale. Se la Commissione Europea chiedesse delle perizie asseverate all Aeroporto Catullo e al Quadrante Europa, sarebbe molto facilitata in questo compito di verifica di infrazione V.I.A. e di V.A.S. ma comunque anche senza queste perizie credo che la Commissione abbia già tutti gli elementi per svolgere una ultima verifica di infrazione V.I.A. e V.A.S. esaminando le mie segnalazioni come un UNICO INSIEME, al fine che possano essere valutati gli: effetti diretti ed eventualmente gli effetti indiretti, secondari, cumulativi, a breve, medio e lungo termine, permanenti e temporanei, positivi e negativi generati e conseguenti da tutto quanto impatta negativamente sul territorio di Caselle e sulla salute della Popolazione ivi residente (molti di questi dalla nascita) a causa della presenza delle infrastrutture che sono esistenti all incrocio delle Autostrade A4 e A22. Il Comune di Sommacampagna sta preparando il Masterplan Paesistico Ambientale che potrebbe risanare il territorio di Caselle, ma tutto questo potrebbe e potrà essere attuato solo se la Commissione Europea interverrà presso le autorità italiane preposte, chiedendo la esatta verità della critica situazione ambientale e sanitaria di Caselle. Questa mia lettera forse per la Commissione Europea non contiene quei fatti nuovi sufficienti a chiedere di riaprire le due pratiche EU-PILOT che risultano essere state archiviate, ma per il quanto contenuto nell odierno documento alla Commissione Europea si chiede una Richiesta di riesame Pratiche EU-PILOT 240/08/ENVI e 488/09/ENVI come se queste fossero un UNICA pratica per poter accertare una Valutazione degli Impatti Cumulativi [ C.E.A. - Cumulative Effects Assessment ] dell Aeroporto Catullo e del Quadrante Europa. In attesa di un cortese cenno di riscontro, porgo distinti saluti: Nel CD_ROM allegato, copia del documento denominato SCENARI DI SVILUPPO PAESISTICO AMBIENTALE Un cittadino nativo di Caselle: Beniamino Sandrini N.B. _ Visto le informazioni carenti e parziali inviate alla Commissione Europea non credo che la Regione Veneto, in merito alla mancanza di V.A.S. del Quadrante Europa risponderà diversamente alla lettera del Ministero dell Ambiente del

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