Bergamo 13 maggio 2015 Mara Azzi Direttore generale ASL di Bergamo

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1 Bergamo 13 maggio 2015 Mara Azzi Direttore generale ASL di Bergamo

2 Piano complessivo di intervento sul Gioco d Azzardo Patologico Promuove azioni nell aree seguenti aree 1 2 Sensibilizzazione e prevenzione del gioco d azzardo patologico TAVOLO INTERISTITUZIONALE Prevenzione GAP: ASCOM, referenti Associazione Atena, Associazione Giocatori Anonimi, Associazione Libera, Associazione Provinciale Polizia Locale, Caritas Bergamo, Comune di Bergamo, Confcooperative Federsolidarietà, CONFESERCENTI, Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci, L Eco di Bergamo, Prefettura, Questura, Sindacato CGIL, Sindacato CISL, Tavolo Enti Accreditati area Dipendenze, Tavolo Terzo Settore. Trattamento e sostegno a giocatori patologici e loro famiglie 3 Controlli igienico sanitari delle strutture in cui sono installate apparecchiature per il gioco d azzardo lecito.

3 Piano complessivo di intervento sul Gioco d Azzardo Patologico 1 Sensibilizzazione e prevenzione del gioco d azzardo patologico Conoscenza del fenomeno Informazione e sensibilizzazione Promossa e in corso campagna Azzardo BASTArdo: io gioco contro Formazione Interventi di comunità Educativo promozionali nei contesti scolastici Formato pool di formatori Docenza ai corsi a gestori locali gioco d azzardo lecito Corsi per polizia municipale, AASS, volontari centri d ascolto Stesura condivisa di un CODICE ETICO rivolto ai gestori dei locali con giochi d azzardo legali Prosecuzione interventi mirati allo sviluppo autostima e abilità sociali (fattori protettivi)

4 promossa e coordinata dall ASL DI BERGAMO Dipartimento Dipendenze Osservatorio Dipendenze in collaborazione con Federconsumatori Adiconsum Sindacati pensionati CGIL e CISL Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci L Eco di Bergamo con il coinvolgimento: Medici di Assistenza Primaria condotta dalla Sezione di Epidemiologia e ricerca sui Servizi Sanitari del CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Istituto di Fisiologia Clinica

5 Perché questa indagine Oltre all evidenza empirica, presenza di peculiarità proprie di questa fascia di popolazione in relazione al gioco d azzardo e aspetti di vulnerabilità fase specifici: perdita dei tradizionali ruoli sociali, rischio di solitudine, presenza di mutamenti neurobiologici, aumento delle prevalenze di gioco e di gioco problematico tra giovani (anche minori) e anziani

6 Inoltre, tra la popolazione anni: maggior quantità di tempo e di risparmi target appetibile per il mercato del gioco maggior vulnerabilità: rischio di esaurire il denaro risparmiato e di non potersi più riscattare non essendo più inserita nel mercato del lavoro; Superamento di giudizi e paure e sempre maggiore accettazione sociale del gioco, grazie alla presenza di nuove forme legalizzate di gioco d azzardo e al proliferare dei luoghi in cui praticarlo. Assenza, in Italia, di dati statistici sull entità e sulle caratteristiche del fenomeno nella popolazione over 65 anni.

7 OBIETTIVI conoscere la diffusione del Gioco d Azzardo tra la popolazione anni; approfondire le caratteristiche del fenomeno (giochi preferiti, luoghi di gioco, soldi spesi, grado di problematicità correlato, ecc.); misurare l associazione tra Gioco d Azzardo e alcuni determinanti di salute (ad es. stili di vita, presenza di patologie cronico-degenerative, relazioni sociali, gestione del tempo libero, grado di soddisfazione e benessere personale,..) La FINALITA ultima è individuare fattori di rischio e di protezione in grado di orientare le azioni preventive.

8 L INDAGINE E I RISULTATI L impegno dei vari interlocutori presenti nel gruppo di lavoro, il coinvolgimento dei medici di medicina generale, dei Sindacati pensionati CGIL e CISL, di Adiconsum e Federconsumatori, dei Centri d Ascolto della Caritas, la massiccia campagna informativa svolta in particolare dall Eco di Bergamo, gli incontri di sensibilizzazione svolti in diversi contesti hanno reso possibile il conseguimento di un tasso di rispondenza del 51%.

9 Grazie a tutti in particolare a Medici di assistenza primaria, ai Sindacati pensionati CGIL e CISL, a Adiconsum e Federconsumatori, ai Centri d Ascolto della Caritas, e a L Eco di Bergamo per la massiccia campagna informativa e ora i DATI..

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