ANZIANI E GIOCO D'AZZARDO: DAI DATI ALLE AZIONI
|
|
- Lino Salerno
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 FeDerSerD Convegno Tematico Nazionale GIOCO D'AZZARDO: SOCIETA' ISTITUZIONI SERVIZI Milano 11 novembre 2015 ANZIANI E GIOCO D'AZZARDO: DAI DATI ALLE AZIONI Elvira Beato Responsabile Osservatorio Dipendenze ASL di Bergamo Abstract a cura di: E. Beato, M. Riglietta, L. Marchesi, L. Biffi (ASL di Bergamo), R. Potente, M. Gori, S. Molinaro (CNR/IFC Pisa)
2 ANZIANI E GIOCO D AZZARDO: DAI DATI (dell indagine campionaria su over 65a condotta dal CNR) ALLE AZIONI (di prevenzione e/o protezione correlate ai fattori di rischio emersi) Azione inserita nel piano complessivo di intervento sul gioco d azzardo Necessità conoscitiva nata dalla base, da soggetti diversi (SerT, Federconsumatori, Adiconsum, AASS Comuni, Sindacati pensionati CIGL e CISL, Caritas, Eco di Bergamo, AUSER ) che a partire dai propri punti di osservazione segnalavano il coinvolgimento degli over 65 nella pratica del gioco d azzardo Prima indagine campionaria in Italia su questo fenomeno su questo target Grande cura del processo e degli attori (gruppo di lavoro interistituzionale) Condivisione dei bisogni conoscitivi e della finalità: CONOSCERE PER AGIRE Condivisione di ogni fase dello studio: ipotesi, strumento, metodo, lettura dati e costruzione di ipotesi di intervento e ora progettazione azioni mirate ecc. Un indagine campionaria inserita in un contesto di ricerca intervento: generati fin da subito cambiamenti (sensibilizzazione, informazione, consapevolezza, creazione di moltiplicatori ) PRIMO RISULTATO tasso di rispondenza del 51%.
3 DAI DATI ALLE AZIONI Il 91,3 % degli anziani è in stato di salute L 8,7 % ha un comportamento a rischio o problematico che corrisponde al 18% circa dei giocatori
4 La condizione di giocatore problematico risulta fortemente correlata a : Solitudine Percezione del gioco d azzardo come un mezzo per facilitare la socializzazione o come un azione eccitante Le persone vedove, celibi/nubili o separate, a differenza di quelle coniugate, hanno maggiori probabilità di essere giocatori A rischio/problematici (OR 1,9), soprattutto gli uomini (OR 2,7) e le persone di anni (OR 2,2) (perdita di ruoli sociali: genitoriale, lavorativo, sociale e familiare). Considerare il gioco d azzardo un mezzo per facilitare la socializzazione (OR 3,9) o un azione eccitante(or 2,0) Che fare? Intervenire a livello delle comunità locali per promuovere e valorizzare iniziative di socializzazione coinvolgendo il variegato panorama di tutte le realtà già presenti nei territori, dall'associazionismo ai Gruppi di cammino. Attivare iniziative pilota di promozione di giochi alternativia carattere di socialità, esperienze ludiche in cui poter sperimentare, in contesti inclusivi e di relazione, le proprie abilità e vivere emozioni piacevoli.! Ipotesi di lavoro già assunta da alcuni Ambiti Territoriali della provincia
5 La condizione di giocatore problematico risulta fortemente correlata a : Quantità di giochi praticati e ad alcune tipologie di giochi: passivi, a bassa soglia d'accesso e che non implicano abilità strategiche. I giocatori A rischio/problematici si distinguono per il numero più elevato di giochi praticati (OR 2,5) e per la tendenza a giocare alle Lotterie istantanee nee (OR 4,1). A rischio/problematiche risulta una forte associazione anche con la pratica del Gioco del Lotto/Superenalotto. Che fare? Continuare a lavorare con i gestori dei locali per giungere a strategie di prevenzione/protezione condivise e alla promozione del codice etico, allargando l'interlocuzione anche ai gestori di Tabacchi e alle loro associazioni di categoria.
6 La condizione di giocatore problematico risulta fortemente correlata a : Sottovalutazione del grado di rischio associato al gioco d azzardo oppure «non saperne» valutare le conseguenze Una minima/nessuna percezione del rischiorispetto al fatto che il gioco d azzardo possa provocare problemi familiari (OR 4,65) e nei rapporti interpersonali (OR 2,29) si associa ad una maggiore probabilità di essere giocatori a rischio/problematici Che fare? Intervenire sulcredo normativoproseguendo nelle azioni di sensibilizzazionesul gioco d'azzardo, sui rischi ad esso connessi e sulle reali probabilità di vincita, con particolare attenzione ai giochi e ai luoghi evidenziati come a maggior rischio. Perché l'azione di sensibilizzazione sia efficace è necessario coinvolgere i diversi soggetti delle reti e delle comunità territoriali in rapporto con questa fascia della popolazione.
7 La condizione di giocatore problematico risulta correlata a : Una condizione precaria di salute (più patologie) in particolare Disturbi di natura neurologica o psichiatrica Le situazioni di gioco d azzardo a rischio o problematico risultano fortemente associate in particolare alla presenza di Disturbi di natura neurologica o neuropsichiatrica: Decadimento cognitivo (OR 3,1) Disturbi di natura nervosa (OR 2,6) Insonnia(OR 1,1) Diminuzione delle capacità di autocontrollo (OR 1,25) Che fare? Sensibilizzare i Medici di Assistenza Primaria, perché in presenza di ansia e depressione, scarsa autopercezione del proprio stato di benessere/salute, difficoltà di auto controllo, approfondiscano la situazione e indaghino l'eventuale presenza di problematicità legate al gioco d'azzardo.
8 ecc. ecc Grazie per l attenzione Gruppo tecnico Elvira Beato, Marco Riglietta, Luca Biffi Lara Marchesi ASL BERGAMO Sabrina Molinaro, Roberta Potente, Mercedes Gori, IFC-CNR Gruppo di lavoro Dipartimento Dipendenze ASL di Bergamo (coordinamento Osservatorio Dipendenze), Sindacati pensionati CIGL e CISL, Federconsumatori, Adiconsum, L Eco di Bergamo La pubblicazione dello studio è scaricabile sul sito dell ASL di Bergamo
La diffusione del Gioco in Italia. Roma 23 Luglio 2015
La diffusione del Gioco in Italia Roma 23 Luglio 2015 Sabrina Molinaro, Ph.D Responsabile della Sez. Epidemiologia Istituto di Fisiologia Clinica Consiglio Nazionale delle Ricerche www epid.cnr.it Quanto
DettagliSE TI FERMI IN TEMPO RESTA SOLO UN GIOCO Incontro di sensibilizzazione sul gioco d azzardo patologico
Como - 23 Febbraio 2016 SE TI FERMI IN TEMPO RESTA SOLO UN GIOCO Incontro di sensibilizzazione sul gioco d azzardo patologico Progetto Quando il gioco si fa duro Comune di Como, ATS Insubria, Cooperativa
DettagliIL GIOCO D AZZARDO NELLA POPOLAZIONE DI ANNI DELLA PROVINCIA DI BERGAMO
IL GIOCO D AZZARDO NELLA POPOLAZIONE DI 65-84 ANNI DELLA PROVINCIA DI BERGAMO Si riporta di seguito una sintesi dei risultati emersi dall indagine su Gioco d Azzardo e stili di vita nella popolazione bergamasca
Dettagli"Quando il gioco si fa duro...
"Quando il gioco si fa duro... Quando giocare diventa un problema: alcune riflessioni per capire il fenomeno e condividere strategie di intervento DIPARTIMENTO DIPENDENZE Luca Biffi Bisogna mantenere la
DettagliIL GIOCO D AZZARDO NELLA POPOLAZIONE DI ANNI DELLA PROVINCIA DI BERGAMO
IL GIOCO D AZZARDO NELLA POPOLAZIONE DI 65-84 ANNI DELLA PROVINCIA DI BERGAMO Si riporta di seguito una sintesi dei risultati emersi dall indagine su Gioco d Azzardo e stili di vita nella popolazione bergamasca
DettagliGRUPPo LOGOS ONLUS. Stefania Pirazzo Presidente
GRUPPo LOGOS ONLUS Stefania Pirazzo Presidente L ASSOCIAZIONE GRUPPO LOGOS nasce nel 1988 con lo scopo di operare nel campo della prevenzione e del trattamento dei problemi correlati all'uso di alcol e
DettagliAlcuni dati sull attività svolta dal. Dipartimento delle Dipendenze. nell Ambito territoriale di Seriate. Anno 2013
DIPARTIMENTO DELLE DIPENDENZE Alcuni dati sull attività svolta dal Dipartimento delle Dipendenze nell Ambito territoriale di Seriate Anno 2013 Anno 2014 1 Alcuni dati sull attività svolta dal Dipartimento
DettagliProgetto Giovani per il Sociale INTEGRAL...MENTE Pianeta giovani: mondi e culture diverse, conoscere il disagio e vivere l integrazione
MACROFASE 1 - Pianeta giovani: Conoscere e sensibilizzare il contesto per conoscere il disagio Attività 1 (durata 18 mesi) Cancelleria allegata 1 Screening del territorio 100 ore - Acquisizione degli immigrati
DettagliIl banco vince sempre: prevenzione e cura del gioco d azzardo
XII Settimana della salute mentale 22 settembre - 2 ottobre 2017 Reggio Emilia Con il patrocinio Convegno Il banco vince sempre: prevenzione e cura del gioco d azzardo Mercoledì 27 settembre 2017 ore 9.00-18.00
DettagliMilano contro il gioco d azzardo patologico
Milano contro il gioco d azzardo patologico Il PROGETTO Con Decreto del Dirigente dell Unità Operativa Strumenti per il Controllo del Territorio n. 1934 del 13 Marzo 2015 della Direzione Generale Territorio,
DettagliComunicazione e gestione del rischio attraverso la partecipazione della popolazione
Centro Sanitario Amianto Comunicazione e gestione del rischio attraverso la partecipazione della popolazione Dott. Massimo D Angelo La gestione del rischio Processo decisionale che prende in considerazione
DettagliAlcuni dati sull attività svolta dal. Dipartimento delle Dipendenze. nell Ambito territoriale di Treviglio. Anno 2013
DIPARTIMENTO DELLE DIPENDENZE Alcuni dati sull attività svolta dal Dipartimento delle Dipendenze nell Ambito territoriale di Treviglio Anno 2013 Anno 2014 Alcuni dati sull attività svolta dal Dipartimento
DettagliAllegato. Schema di PROTOCOLLO DI INTESA. Per lo studio e lo sviluppo di azioni rivolte al. contrasto del gioco d azzardo patologico (GAP).
Allegato Schema di PROTOCOLLO DI INTESA Per lo studio e lo sviluppo di azioni rivolte al contrasto del gioco d azzardo patologico (GAP). TRA REGIONE LAZIO e LOTTOMATICA GROUP S.p.A. 1 PREMESSO CHE - la
DettagliIl progetto Scuola Digitale Liguria. Luglio 2016
Il progetto Scuola Digitale Liguria Luglio 2016 Il progetto Scuola Digitale Liguria Un azione per realizzare in Liguria una scuola di qualità che formi cittadini con le nuove competenze richieste dal mondo
DettagliDIPARTIMENTO DIPENDENZE
LA RETE INTERISTITUZIONALE SARONNESE PER LE PROBLEMATICHE DEL GIOCO D AZZARDO PATOLOGICO: PIANO DELLE AZIONI INFORMATIVE VS GLI ADOLESCENTI E LA CITTADINANZA PER L ANNO 2015 Fabio Reina* Maria Raffaella
DettagliViolenza di genere, reti territoriali, forze dell ordine, Asl, Servizi Sociali, Istituzioni
Violenza di genere, reti territoriali, forze dell ordine, Asl, Servizi Sociali, Istituzioni Violenza di genere sono tutti i comportamenti e le azioni fisiche, sessuali, di coercizione economica e psicologica
DettagliConvegno Tematico Nazionale FeDerSerD Adolescenza Vulnerabilità, esordi psicotici, dipendenze.
Convegno Tematico Nazionale FeDerSerD Adolescenza Vulnerabilità, esordi psicotici, dipendenze. Lavorare con gli adolescenti: esperienze sul campo. Palermo17 ottobre 2014 Dipendenze Patologiche ed Educazione
DettagliIl trattamento per giocatori d`azzardo in Alto Adige Roma,
Il trattamento per giocatori d`azzardo in Alto Adige Roma, 13. 10. 2009 Alto Adige ha 489.000 abitanti, tra cui sono 69,15% di madrelingua tedesca 26,47% di madrelingua italiana e 4,37% di madrelingua
DettagliPiano d azione cantonale alcol: consumo problematico negli anziani
Piano d azione cantonale alcol: consumo problematico negli anziani Anziani e alcol Un tema tabù? Manno, 6 maggio 2015 Dr Martine Bouvier Gallacchi e collaboratori Servizio promozione e valutazione sanitaria
DettagliLA PREVENZIONE NEL DISTRETTO Udine, 30 ottobre 2015
LA PREVENZIONE NEL DISTRETTO Udine, 30 ottobre 2015 Prevenzione e trattamento del gioco d'azzardo patologico: un approccio di comunità. L'esperienza nella bassa friulana. dott. Sergio Paulon - Direttore
Dettaglitra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014
ADOZIONE SCUOLA Percorso per l attuazione l del Protocollo d Intesa d tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014 LE FINALITA Promuovere
DettagliPiani di Zona 2009/2011 Progetti a sostegno degli anziani
Piani di Zona 2009/2011 Progetti a sostegno degli anziani Rimini 28 ottobre 2011 Francesca Marmo Legge Quadro 328/2000 La legge n 328 del 2000 Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di
DettagliIL DISAGIO PSICOLOGICO E LE COSTRITTIVITÀ ORGANIZZATIVE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO. STRUMENTI DI LAVORO POSSIBILI. RUOLO DEGLI SPISAL
Padova, 15 novembre 2006 IL DISAGIO PSICOLOGICO E LE COSTRITTIVITÀ ORGANIZZATIVE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO. STRUMENTI DI LAVORO POSSIBILI. RUOLO DEGLI SPISAL Dr. Marco Renso Coordinatore del progetto regionale
DettagliLa mappatura e l analisi degli stakeholder
PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA ASSE E Capacità Istituzionale Obiettivo Specifico 5.1 Laboratorio «I processi partecipativi nel Piano strategico della Città Metropolitana di Genova» La mappatura e l
DettagliProgrammi di contrasto dell'isolamento e della solitudine: le esperienze promosse con il FRNA
Salute e invecchiamento attivo in Emilia-Romagna. Il ruolo della sorveglianza PASSI d'argento Programmi di contrasto dell'isolamento e della solitudine: le esperienze promosse con il FRNA Bologna, 3 luglio
DettagliREPORT Progetti di Prevenzione Ser.T Programma 2 (Guadagnare salute Piemonte - Comunità e ambienti di vita)
Sede legale: via Venezia, 6 15121 Alessandria Partita IVA/Codice Fiscale n. 02190140067 Struttura: Dipartimento Patologia delle Dipendenze Direttore: Dr. Luigi Bartoletti Dipartimento Patologia delle Dipendenze
DettagliIl Centro di Riferimento Regionale sulle Criticità Relazionali: un opportunità per le Aziende Sanitarie della Regione Toscana
Il Centro di Riferimento Regionale sulle Criticità Relazionali: un opportunità per le Aziende Sanitarie della Regione Toscana II Convegno Nazionale Medico Cura Te Stesso Milano 4 e 5 Marzo 2011 Il CRCR
DettagliBOZZA LUNEDI 12 GENNAIO Nomi e loghi dei partecipanti al progetto
PROGETTO BERGAMO AAA BOZZA Il presente progetto mira a rendere Bergamo una città più Accogliente, Accessibile, Attrattiva, affinché nessuno si senta escluso a causa di qualsiasi forma di disabilità, permanente
DettagliCONSORSO DI IDEE E-CARE 2016
CONSORSO DI IDEE E-CARE 2016 Ci eravamo lasciati così: Tra vent anni non sarete delusi delle cose che avete fatto ma da quelle che non avete fatto. Allora levate l ancora, abbandonate i porti sicuri, catturate
DettagliSuggerimenti per le azioni
Indagine 2009: la salute delle persone con 65 anni ni e più in Emilia-Romagna Suggerimenti per le azioni Guido Federzoni Direzione Sanitaria, Programma fragilità Azienda USL di Modena Bologna, 20 gennaio
DettagliAUSLRE Protocollo n 2015/ del 31/07/2015 (Allegato) Pagina 1 di 11 Focus group: stili di vita sani e conciliazione vita/lavoro
AUSLRE Protocollo n 2015/0068531 del 31/07/2015 (Allegato) Pagina 1 di 11 Focus group: stili di vita sani e conciliazione vita/lavoro Manuela Predieri, Benedetta Riboldi Comitato Unico di Garanzia 22 luglio
DettagliRAGAZZI STRANIERI A SCUOLA
PROVINCIA DI PORDENONE Servizio Programmazione Sociale RAGAZZI STRANIERI A SCUOLA tavolo provinciale di coordinamento e azioni di supporto nell area dell integrazione socio-culturale e dell intercultura
DettagliStili di vita. Conferenza dei Servizi di Prevenzione della Regione Piemonte
Conferenza dei Servizi di Prevenzione della Regione Piemonte Villa Gualino, Torino, 9 dicembre 2009 Modo di vivere fondato su modelli comportamentali riconoscibili, determinati a loro volta dall interazione
DettagliV L T. Comuni di Collebeato e Cellatica. In collaborazione con
Comuni di Collebeato e Cellatica V L T Vinci colteatro Progetto a valere sul Bando regionale contrasto alla dipendenza dal gioco d azzardo lecito L.R. 8/2013 In collaborazione con Il Gioco Il gioco è un
DettagliLaurea magistrale in Psicologia Indirizzo in Psicologia clinica e di comunità
Laurea magistrale in Psicologia Indirizzo in Psicologia clinica e di comunità OPEN DAY per il Corso di laurea Magistrale in Psicologia Università Europea di Roma, 3 maggio 2016 Qualche dato storico 1986
DettagliL INFORMAGIOVANI C E! Target, servizi, strumenti e nuove sfide per un Comune che dialoga con i giovani
L INFORMA C E! Target, servizi, strumenti e nuove sfide per un Comune che dialoga con i giovani MANUALE INTRODUZIONE PREMESSA INFORMA UNA NUOVA SERVIZI TIPOLOGIE CRITERI perchè e per PARTIAMO DAI strumenti
DettagliProgetto GAP 2.0 Contro il gioco d azzardo patologico
Progetto GAP 2.0 Contro il gioco d azzardo patologico 7 Ottobre 2016 Auditorium Aldo Moro Viale Santuario 13 Saronno un ringraziamento a Tutti i Partner del Progetto e un ringraziamento particolare a Dott.
DettagliDisposizioni in materia di gioco d'azzardo
FEDERAZIONE ITALIANA DEGLI OPERATORI DEI DIPARTIMENTI E DEI SERVIZI DELLE DIPENDENZE WWW.FEDERSERD.IT NOTE AL TESTO UNIFICATO ADOTTATO DALLE COMMISSIONI RIUNITE PER I DISEGNI DI LEGGE N. 2484, 2714, 909,
DettagliMODELLI STANDARD RACCOLTA DATI PER GIOCO D AZZARDO. Flusso dati per singolo soggetto. Proposta
MODELLI STANDARD RACCOLTA DATI PER GIOCO D AZZARDO Flusso dati per singolo soggetto Proposta Roma, Maggio 2013 ARCHIVIO RILEVAZIONE DELLE ATTIVITA NEL SETTORE DIPENDENZE STRUTTURA TRACCIATO PER SINGOLO
DettagliFondo Famiglia 2015 Progetto Conferenza dei Sindaci ASL 3 Genovese
Fondo Famiglia 2015 Progetto Conferenza dei Sindaci ASL 3 Genovese Tenendo conto di quanto indicato dal Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali del 14 ottobre 2015 e dall allegato D delle
DettagliI progetti di promozione della salute del PRP dell Emilia-RomagnaE
Seminario La promozione della salute nei luoghi di lavoro Il ruolo del medico competente I progetti di promozione della salute del PRP dell Emilia-RomagnaE Emanuela Bedeschi Servizio Sanità Pubblica RER
DettagliLA RACCOLTA DIFFERENZIATA IN VAL DI SOLE
LA RACCOLTA DIFFERENZIATA IN VAL DI SOLE Azioni di miglioramento condivise per la riduzione dei rifiuti e la qualita della raccolta differenziata PROPOSTA DI PROGETTO Aprile 2015 Per Comunità della Valle
DettagliPROGETTO DI SERVIZIO CIVILE NAZIONALE DI ARCI CREMONA (ANNO 2017/2018) TITOLO. RIGENERAZIONI. Terza età attiva al servizio della comunità
PROGETTO DI SERVIZIO CIVILE NAZIONALE DI ARCI CREMONA (ANNO 2017/2018) TITOLO RIGENERAZIONI. Terza età attiva al servizio della comunità SOGGETTI ATTUATORI Arci Cremona - Comitato Provinciale Circolo Arci
DettagliPERCHE CHE COS E A CHI E RIVOLTO OBIETTIVI METODOLOGIA
Progetto di prevenzione uso/abuso bevande alcoliche PERCHE Dati nazionali e regionali evidenziano da tempo e con crescente preoccupazione il consumo sempre più diffuso di bevande alcoliche, consumo talora
Dettagli4, milioni. milioni. POPOLAZIONE In aumento anziani e stranieri residenti 7,4% 14% 64,8% 21,2% più di
POPOLAZIONE In aumento anziani e stranieri 60milioni più di 60.782.668 residenti Al 1 gennaio 2014 la popolazione residente supera i 60 milioni Continua il processo di invecchiamento della popolazione
DettagliIl sistema di cura: livelli essenziali e finanziamento Maurizio Fea
Il sistema di cura: livelli essenziali e finanziamento Maurizio Fea DIPARTIMENTO DELLA PROGRAMMAZIONE E DELL ORDINAMENTO DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA
DettagliCooperativa Sociale Onlus Nuova Vita
Cooperativa Sociale Onlus Nuova Vita Dall illusione all angoscia della vincita: la dipendenza d azzardo VERONA 20 MARZO 2014 DI COMPETIZIONE DI TRAVESTIMENTO DI VERTIGINE D AZZARDO L AZZARDO Con azzardo
DettagliPROGETTO ANZIANI MENO SOLI Costruiamo insieme una comunità amichevole
PROGETTO ANZIANI MENO SOLI Costruiamo insieme una comunità amichevole COMUNE DI PALMI AREA POLITICHE DEL WELFARE PREMESSA Il progetto Anziani meno soli prevede la realizzazione di servizi, iniziative ed
DettagliProgetto Pari opportunità: studi e confronti
Progetto Pari opportunità: studi e confronti PROGETTAZIONE E SVILUPPO DI MODULI DIDATTICI SULLE DIFFERENZE DI GENERE Tutti sono eguali dinanzi alla legge e hanno diritto, senza alcuna discriminazione,
DettagliIl Centro di Solidarietà di Genova
Il Centro di Solidarietà di Genova e la realtà della FICT Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri Roma, 6 maggio 2009 1 CENNI STORICI Il Centro di Solidarietà di Genova nasce nel
DettagliLA PROGETTAZIONE SOCIO-PASTORALE ROMA, GIUGNO 2011 IL LAVORO DI RETE. Caritas Diocesana Veronese
LA PROGETTAZIONE SOCIO-PASTORALE ROMA, 16-17 GIUGNO 2011 IL LAVORO DI RETE IL CONTESTO DIOCESANO 914.382 abitanti 101.245 stranieri residenti: 11,1% della popolazione 48,7% donne e 23,4% minori 381 parrocchie,
DettagliProgetto interministeriale Scuola e salute Gli accordi interministeriali, filosofia e motivazioni del progetto
Progetto interministeriale Scuola e salute Gli accordi interministeriali, filosofia e motivazioni del progetto Dott.ssa Daniela Galeone Ministero del Lavoro, della Salute e dellepolitiche Sociali Torino,
DettagliServizio di Psicologia Scolastica. Istituto Comprensivo di Casnate con Bernate/ Grandate Scuole d infanzia di Grandate e Casnate con Bernate
Servizio di Psicologia Scolastica Istituto Comprensivo di Casnate con Bernate/ Grandate Scuole d infanzia di Grandate e Casnate con Bernate Le scuole: bacino d utenza o Istituto Comprensivo: 1 Scuola secondaria
DettagliAdolescenti e Gioco d azzardo: il ruolo delle credenze erronee Caterina Primi
Adolescenti e Gioco d azzardo: il ruolo delle credenze erronee Caterina Primi NEUROFARBA Sezione di Psicologia Università di Firenze Gambling negli adolescenti (Colasante et al.,2013) Gambling negli adolescenti
DettagliDaniela Robasto Dipartimento di Scienze dell Educazione e della Formazione- Univ. Torino -
Daniela Robasto Dipartimento di Scienze dell Educazione e della Formazione- Univ. Torino - daniela.robasto@unito.it 1964 U.Eco Apocalittici vs Integrati New media vs old media New media education? (P.C
DettagliSCHEDA DI MONITORAGGIO DEI PROGETTI DI PRESA IN CARICO
Direzione Generale per l'inclusione e le politiche sociali SCHEDA DI MONITORAGGIO DEI PROGETTI DI PRESA IN CARICO a) Sezione I - Anagrafica b) Sezione II - Progetto personalizzato 1 SEZIONE I ANAGRAFICA
DettagliPOLITICHE E INTERVENTI DI CONTRASTO ALL ESCLUSIONE. La sperimentazione del progetto Rolling Stones: Soggetti accolti e primi esiti
POLITICHE E INTERVENTI DI CONTRASTO ALL ESCLUSIONE La sperimentazione del progetto Rolling Stones: Soggetti accolti e primi esiti 24 MAGGIO 2013 Lara Marchesi Lara Granelli Alcuni dati: i soggetti inseriti
DettagliGenerAzioni al lavoro. Prospettive di benessere e conciliazione per la donna che è madre e figlia
GenerAzioni al lavoro. Prospettive di benessere e conciliazione per la donna che è madre e figlia Il progetto, che la Fondazione Franco Demarchi ha gestito con il contributo dell Agenzia per la famiglia,
DettagliLo sviluppo di nuovi modelli di residenzialità in psichiatria: un patto per la salute mentale
Convegno: Una nuova frontiera dell integrazione sociosanitaria: il ruolo dei Comuni per la residenzialità leggera in psichiatria Lo sviluppo di nuovi modelli di residenzialità in psichiatria: un patto
DettagliBINGO GAMING HALL. Presso il Centro Astoria. Chioggia- Sottomarina (Ve)
BINGO GAMING HALL Presso il Centro Astoria Chioggia- Sottomarina (Ve) Piano D Azione Prevenzione Dipendenza Gioco D Azzardo Patologico PUNTO GIOCO SOSTENIBILE E RESPONSABILE L impegno di Progetto Bingo
DettagliSARZANA MAGGIO 2015 X CONGRESSO NAZIONALE IDAI-AIRIPA: LE NUOVE PRATICHE DI INTERVENTO PER L ADHD
SARZANA 15-16 MAGGIO 2015 X CONGRESSO NAZIONALE IDAI-AIRIPA: LE NUOVE PRATICHE DI INTERVENTO PER L ADHD IL COPING POWER IN CLASSI DI SCUOLA DELL INFANZIA Consuelo Giuli, Iacopo Bertacchi, Lara Orsolini,
DettagliPARROCCHIA ANIME SANTE DEL PURGATORIO 12/03/2012. Presentazione dell indagine parrocchiale Progetto da Poppa a Prua
PARROCCHIA ANIME SANTE DEL PURGATORIO 12/03/2012 Presentazione dell indagine parrocchiale Progetto da Poppa a Prua IL CENSIMENTO PARROCCHIALE La parrocchia conta 2.358 abitanti Sesso 48% 52% F M (vuoto)
DettagliI centri per le famiglie in Piemonte. Antonella Caprioglio Maria Celeste Anglesio Direzione Coesione Sociale. 31 marzo 2016
ASSESSORATO POLITICHE SOCIALI, DELLA FAMIGLIA E DELLA CASA I centri per le famiglie in Piemonte Antonella Caprioglio Maria Celeste Anglesio Direzione Coesione Sociale 31 marzo 2016 Italia e Piemonte: alcune
DettagliFormazione esperienziale
Il Judo della vendita Formazione esperienziale per le reti di vendita, i team di lavoro, il management 1 FORMIAMO CON L ESPERIENZA La proposta formativa di TrainerMKT si basa sulla sperimentazione attiva.
DettagliIndice. Premessa pag. 5. Capitolo 1 - Il contesto demografico provinciale di riferimento pag. 9
4 Milano 2015 2 Indice Premessa pag. 5 Capitolo 1 - Il contesto demografico provinciale di riferimento pag. 9 Capitolo 2 - Disegno e metodi 2.1 Campionamento e campione pag. 11 2.2 Lo strumento di rilevazione
DettagliPROFESSIONE PSICOLOGICA E FORMAZIONE DEGLI PSICOLOGI
PROFESSIONE PSICOLOGICA E FORMAZIONE DEGLI PSICOLOGI a cura di S. Di Nuovo s.dinuovo@unict.it LEGGE n.56 del 18 febbraio 1989. Ordinamento della professione di psicologo Articolo 1. Definizione della professione
DettagliGruppo: Anziani. Castelli Marianna Parente Paola
Gruppo: Anziani Castelli Marianna Parente Paola Il progetto sugli anziani è stato avviato per sperimentare modalità innovative volte a contrastare l isolamento degli anziani, con l obiettivo di migliorare
DettagliNon solo numeri. Un anno di violenza a Pisa e provincia
Non solo numeri. Un anno di violenza a Pisa e provincia Report 2016 del Centro antiviolenza della Casa della donna A Pisa dal 1993 l associazione Casa della donna gestisce un Centro antiviolenza che offre
DettagliLAVORARE IN RETE PER L INCLUSIONE DI ALUNNI CON AUTISMO A SCUOLA: LABORATORIO DI STRATEGIE DIDATTICHE ED EDUCATIVE
LAVORARE IN RETE PER L INCLUSIONE DI ALUNNI CON AUTISMO A SCUOLA: LABORATORIO DI STRATEGIE DIDATTICHE ED EDUCATIVE PERCORSO DI FORMAZIONE PER INSEGNANTI E ASSISTENTI EDUCATIVI DALLA SCUOLA DELL INFANZIA,
DettagliCOMUNE DI BASILIANO PERCORSO COMUNALE DI INTERVENTI E SERVIZI SOCIALI PROGRAMMAZIONE ANNO 2006
PROGRAMMAZIONE ANNO Punto Giovani Obiettivi Promozione di una comunità solidale e consapevole Dare un servizio ai giovani per renderli cittadinanza attiva e dare loro risposte concrete. Collegamento tra
DettagliStefania Bazzo, PhD. Università degli Studi di Trieste
www.ulss.tv.it Un percorso di ricerca e formazione dei professionisti sanitari per la prevenzione del consumo di alcol in gravidanza e allattamento: l esperienza dell AULSS 9 di Treviso Stefania Bazzo,
DettagliAMBITO TERRITORIALE DI CALUSO. SINTESI LAVORI TAVOLI TEMATICI Disabili PROPOSTE DI OBIETTIVI DI SALUTE E DI SISTEMA
AMBITO TERRITORIALE DI CALUSO SINTESI LAVORI TAVOLI TEMATICI Disabili PROPOSTE DI OBIETTIVI DI SALUTE E DI SISTEMA 1 LE PROPOSTE DI OBIETTIVO E DI AZIONE Area Disabili 3.1 Obiettivi e azioni di salute
DettagliLe Porte Sociali del Municipio XI
Le Porte Sociali del Municipio XI Sono organismi del Privato Sociale e del Volontariato che, attraverso propri operatori, all interno del Punto Unico di Accesso Integrato del Municipio Roma XI, svolgono
DettagliRegione Piemonte - Sito Ufficiale
Regione Piemonte - Sito Ufficiale Sanità Prevenzione Torino, 2 maggio 29 Al via la nuova campagna della Regione Piemonte "Combatti la febbre da gioco" «Giocare è naturale, ma a giocare troppo ci si può
DettagliLa bici a scuola: autentiche emozioni
La bici a scuola: autentiche emozioni I progetti didattici FIAB per una mobilità sostenibile Perchè la mobilità sostenibile? traffico inquinamento effetto serra consumi energetici rio a s s e c è ne re
DettagliAnimatore socio-educativo
Denominazione Figura / Profilo / Obiettivo Professioni NUP/ISTAT correlate Animatore socio-educativo 3.4.5.2.0 - Tecnici del reinserimento e dell integrazione Attività economiche di riferimento: ATECO
DettagliComune di Parma. ISABELLA MENICHINI Comune di Parma. Officina del Welfare Una Comunità che programma Bologna, 1 marzo 2013
Comune di Parma ISABELLA MENICHINI Comune di Parma Officina del Welfare Una Comunità che programma Bologna, 1 marzo 2013 DA DOVE SIAMO PARTITI? Come attivare la comunità PROGETTO DI COSTRUZIONE CONDIVISA
DettagliF O R M A T O E U R O P E O
F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome CICALÒ ROSALBA Indirizzo VIA GHIBERTI,54 OLBIA Telefono 0789-51474 Fax 0789-50695 E-mail sert@asolbia.it
DettagliSistema di Sorveglianza PASSI
ASSESSORADU DE S IGIENE E SANIDADE E DE S ASSISTÈNTZIA SOTZIALE ASSESSORATO DELL IGIENE E SANITA E DELL ASSISTENZA SOCIALE Direzione Generale della Sanità Osservatorio Epidemiologico Regionale Sistema
Dettagli2.6 Politiche per la salute mentale: priorità di intervento
2.6 Politiche per la salute mentale: priorità di intervento Obiettivi di integrazione Il protocollo, stipulato nel 2003 tra l Amministrazione comunale di Sesto San Giovanni, ASL, Azienda Ospedaliera e
DettagliL AGENDA 21 LOCALE E IL PROGETTO PETER PAN
Provincia di Ancona Assessorato all Ambiente Capitolo Terzo L AGENDA 21 LOCALE E IL PROGETTO PETER PAN Il Piano di Azione Locale della Provincia di Ancona L'Amministrazione Provinciale di Ancona nell anno
DettagliL integrazione del Servizio Sociale Professionale negli studi associati dei Medici di Medicina Generale
Giuliano Giovannetti Carla Moretti Milena Mammoli L integrazione del Servizio Sociale Professionale negli studi associati dei Medici di Medicina Generale Le cure domiciliari tra utopia e quotidiano Roma,
DettagliIl Progetto CCM SOCIAL NET SKILLS Il contributo della Regione Lazio
Il Progetto CCM SOCIAL NET SKILLS Il contributo della Regione Lazio Dott.ssa Amalia Vitagliano Dirigente Area SanitàPubblica, Promozione della Salute, Sicurezza Alimentare e Screening Regione Lazio, 23
DettagliUno per Tutti / Tutti per Uno
OSSERVATORIO DI AREA SUL FENOMENO DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA DISTRETTO 4 COORDINATORE Prof. GAETANO PAGANO O.P.T. Dott.ssa GERLANDA GIGLIO I.C. TOMMASO AIELLO - Bagheria SCUOLA PRIMARIA P. PUGLISI /CLASSE
DettagliGiocatori d'azzardo patologico e i suoi familiari: modalità di presa in carico e trattamento nell'esperienza del Ser.T. di Pavia
Giocatori d'azzardo patologico e i suoi familiari: modalità di presa in carico e trattamento nell'esperienza del Ser.T. di Pavia A cura delle psicologhe dr.ssa Elena Costantino e dr.ssa Fausta Degani,
DettagliLinee Guida per l inserimento lavorativo delle persone con disturbo psichico
Convegno L inserimento socio-lavorativo delle persone con disturbo psichico ISFOL 4 Settembre 2015 Linee Guida per l inserimento lavorativo delle persone con disturbo psichico Giovanni Bartoli - Roma,
DettagliLa revisione della D.G.R. n del
La revisione della D.G.R. n. 41-12003 del 15.03.2004 TIPOLOGIA, REQUISITI STRUTTURALI E GESTIONALI DELLE STRUTTURE RESIDENZIALI E SEMIRESIDENZIALI PER MINORI Programmazione azioni per l area minori Prevenzione
DettagliCENTRO DIURNO PERSEFONE
Città di Pomezia ABSTRACT CENTRO DIURNO PERSEFONE Progetto finanziato dalla Regione Lazio Fondo Lotta alla Droga 2008/2009 /2010 ( DGR.n186 del 21/03/2008) ABSTRACT CENTRO DIURNO A MEDIA SOGLIA PERSEFONE
DettagliL AFFIDAMENTO FAMILIARE IN TOSCANA
In collaborazione con il L AFFIDAMENTO FAMILIARE IN TOSCANA Seminario introduttivo al percorso di approfondimento regionale A cura di Lorella Baggiani, Regione Toscana con la collaborazione di Francesco
DettagliCentro di Intervento per il benessere fisico, psicologico e relazionale del bambino, dell' individuo e della famiglia
1 Centro di Intervento per il benessere fisico, psicologico e relazionale del bambino, dell' individuo e della famiglia "L'intervento breve con famiglie in difficoltà: utilizzare le potenzialità terapeutiche
DettagliRete Didattica Digitale Pavese
Rete Didattica Digitale Pavese Nuove opportunità per un cammino già avviato M. Rivera Vigevano, 27 maggio 2016 M. Rivera Rete Didattica Digitale Pavese Vigevano, 27 maggio 2016 1 / 6 Un breve excursus
DettagliGAP - GIOCO D AZZARDO PATOLOGICO
GAP - GIOCO D AZZARDO PATOLOGICO GAP GIOCO D AZZARDO PATOLOGICO Da qualche anno sembra che l attenzione sia fortemente puntata sul gioco d azzardo patologico, ludopatia, gambling o come lo si voglia chiamare.
DettagliProgetto G A P. Schede di rilevazione dei dati aggregati utilizzate nell ambito del progetto GAP
Progetto G A P Schede di rilevazione dei dati aggregati utilizzate nell ambito del progetto GAP GAP. 01 RILEVAZIONE DELLE ATTIVITA NEL SETTORE DIPENDENZE CONDIZIONE SANITARIA ANNO DI RIFERIMENTO REGIONE
DettagliPalacongressi di Rimini Dicembre 2016
Palacongressi di Rimini 02-03 Dicembre 2016 Un Sistema integrato di collaborazione e di progettazione con il territorio: dal servizio di inserimento lavorativo al progetto Au.T.O e Lavoro in corso.. Dott.
DettagliUOS Osservatorio Epidemiologico Metropolitano Dipendenze Patologiche.
Azienda USL Città di Bologna Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze UOS Osservatorio Epidemiologico Metropolitano Dipendenze Patologiche Rapporto 2016 sulle dipendenze nell area metropolitana di Bologna
DettagliPSICOLOGIA CLINICA. dott.ssa Paoletta Florio psicologa-psicoterapeuta
PSICOLOGIA CLINICA dott.ssa Paoletta Florio psicologa-psicoterapeuta CAREGIVER E CAREGIVER BURDEN IL CAREGIVER il caregiver può essere chiamato a rispondere a bisogni fisici, sociali, emotivi ed economici
DettagliA PIEDI O IN BICI, CON LE AMICHE E CON GLI AMICI
A PIEDI O IN BICI, CON LE AMICHE E CON GLI AMICI Come progettare e realizzare mobilità sostenibile dei bambini e delle bambine nei percorsi casa scuola, promuovendo comportamenti salutari PER CITTA AMICHE
DettagliGENTE DI PAROLA PROGETTO DI SENSIBILIZZAZIONE SULLE DIPENDENZE RIVOLTO AI DETENUTI DEL CARCERE DI COMO
GENTE DI PAROLA PROGETTO DI SENSIBILIZZAZIONE SULLE DIPENDENZE RIVOLTO AI DETENUTI DEL CARCERE DI COMO Premessa Nel corso di questi ultimi anni, è divenuto sempre più evidente come il tema delle persone
DettagliSTRESS LAVORO CORRELATO
STRESS LAVORO CORRELATO Stress e valutazione del rischio CREMONA 24 febbraio 2009 Cos è lo Stress Lo stress è una condizione fisica o psicologica che insorge in una persona quando si trova ad affrontare
DettagliSEMINARIO DI LAVORO PER L AVVIO E LA COSTITUZIONE DI «RETI DI SCUOLE»
PROGRAMMA P.I.P.P.I. Programma di Intervento Per la Prevenzione dell Istituzionalizzazione di bambini e ragazzi che vivono in famiglie negligenti SEMINARIO DI LAVORO PER L AVVIO E LA COSTITUZIONE DI «RETI
Dettagli