Gli additivi ad uso alimentare

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1 Gli additivi ad uso alimentare Bologna, 30 e 31 marzo 2011 Sala 417/C V.le Aldo Moro 21 Il riconoscimento delle aziende produttrici di additivi Laura Vicinelli Servizio Veterinario e Igiene degli alimenti Regione Emilia-Romagna 31 marzo 2011 Laura Vicinelli 1

2 Il contesto DGR 2114/2010 del 27 Dicembre 2010 RECEPIMENTO INTESA "LINEE GUIDA APPLICATIVE DEL REG. 852/2004 SULL'IGIENE DEI PRODOTTI ALIMENTARI" E "LINEE GUIDA APPLICATIVE DEL REG. 853/ marzo 2011 Laura Vicinelli 2

3 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 19 novembre 1997, n Regolamento recante disciplina del procedimento di autorizzazione alla produzione, commercializzazione e deposito di additivi alimentari, a norma dell'articolo 20, comma 8, della legge 15 marzo 1997, n marzo 2011 Laura Vicinelli 3

4 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 19 novembre 1997, n Art. 1. Produzione, commercializzazione e deposito degli additivi alimentari 1. L'autorizzazione alla produzione, al commercio e al deposito ai fini della commercializzazione degli additivi alimentari e' rilasciata dalla regione o dalle province autonome di Trento e Bolzano territorialmente competenti o dalle autorita' dalle stesse delegate. 2. Il 1egale rappresentante dell'impresa interessato al rilascio dell'autorizzazione di cui al comma 1 presenta istanza contenente: a) certificazione comprovante.. b).... c)....ecc 31 marzo 2011 Laura Vicinelli 4

5 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 19 novembre 1997, n Art. 2. Sopralluogo 1. L'autorita' competente al rilascio della autorizzazione, verificata la completezza della documentazione prescritta dai commi 2 e 3 dell'articolo 1, dispone un sopralluogo finalizzato ad accertare l'idoneita' degli impianti, delle attrezzature e dei locali. 2. L'autorizzazione e' rilasciata a seguito dell'esito favorevole del predetto sopralluogo. 3. Qualora l'esito del sopralluogo di cui al comma 1 sia sfavorevole, l'autorita' competente comunica al richiedente le carenze riscontrate e fissa un congruo termine, non inferiore a sessanta giorni, per eliminarle. Scaduto tale termine, ove il successivo sopralluogo non dia esito favorevole, l'istanza e' respinta. 4. Nel caso in cui l'istante adempia alle prescrizioni impartite prima del termine fissato ne da' comunicazione all'autorita' competente la quale, entro sette giorni dal ricevimento della predetta comunicazione, dispone un sopralluogo di verifica marzo 2011 Laura Vicinelli 5

6 DECRETO MINISTERIALE 5 febbraio 1999 DECRETO 5 febbraio 1999 Fissazione dei requisiti igienicosanitari che devono possedere gli stabilimenti di produzione, di commercializzazione e di deposito degli additivi alimentari e degli aromi. Art Gli stabilimenti di produzione di additivi alimentari e di aromi, ivi compresi quelli che effettuano esclusivamente operazioni di confezionamento, devono soddisfare ai requisiti di cui ai capitoli I, II e V dell'allegato del decreto legislativo 26 maggio 1997, n I locali di deposito, ai fini della commercializzazione, e di commercializzazione degli additivi alimentari e degli aromi devono soddisfare ai requisiti di cui ai capitoli I e II dell'allegato del decreto legislativo 26 maggio 1997, n marzo 2011 Laura Vicinelli 6

7 "LINEE GUIDA APPLICATIVE DEL REG. 852/2004 SULL'IGIENE DEI PRODOTTI ALIMENTARI" E "LINEE GUIDA APPLICATIVE DEL REG. 853/ RICONOSCIMENTO Le attività di produzione, commercializzazione e deposito ai fini della commercializzazione degli additivi alimentari e degli aromi sono soggette a riconoscimento ai sensi del Regolamento CE 852/2004. Ai sensi dell'articolo 6 comma 3 lettera a di tale regolamento è infatti nella facoltà degli Stati membri di prescrivere, a norma della legislazione nazionale, il riconoscimento degli stabilimenti 31 marzo 2011 Laura Vicinelli 7

8 "LINEE GUIDA APPLICATIVE DEL REG. 852/2004 SULL'IGIENE DEI PRODOTTI ALIMENTARI" E "LINEE GUIDA APPLICATIVE DEL REG. 853/2004 Considerato il ruolo strategico degli additivi e degli aromi nella produzione di tutti i prodotti alimentari e gli adempimenti comunitari stabiliti dalle recenti disposizioni di cui ai Regolamenti CE 1331/2008, 1332/2008, 1333/2008 e 1334/2008 (CD. Pacchetto F.I.A.P. Food Improvement Agents Package), che coinvolgono tra l'altro le attività di controllo, il procedimento di autorizzazione alla produzione, commercializzazione e deposito di additivi alimentari e aromi, già disciplinato dal D.P.R. 19 novembre 1997 n. 514 è da intendersi quale riconoscimento 31 marzo 2011 Laura Vicinelli 8

9 "LINEE GUIDA APPLICATIVE DEL REG. 852/2004 SULL'IGIENE DEI PRODOTTI ALIMENTARI" E "LINEE GUIDA APPLICATIVE DEL REG. 853/2004 Per ciò che concerne le modalità applicative del riconoscimento degli stabilimenti in questione, continuano a valere le disposizioni di cui al D.P.R. 514/1997, nei limiti in cui non contrastano con la sopravvenuta normativa comunitaria, ed in particolare gli articoli 1 e 2 del D.P.R. 514/ marzo 2011 Laura Vicinelli 9

10 "LINEE GUIDA APPLICATIVE DEL REG. 852/2004 SULL'IGIENE DEI PRODOTTI ALIMENTARI" E "LINEE GUIDA APPLICATIVE DEL REG. 853/2004 I requisiti igienico-sanitari che devono possedere gli stabilimenti di produzione, commercializzazione e deposito di additivi alimentari e degli aromi, già disciplinati dal D.M. 5 febbraio 1999, devono intendersi quelli previsti dall'allegato II del Regolamento CE n.852/ marzo 2011 Laura Vicinelli 10

11 ALLEGATO II CAPITOLO I: CAPITOLO II: CAPITOLO III: CAPITOLO IV: TUTTE LE STRUTTURE DESTINATE AGLI ALIMENTI TUTTI I LOCALI IN CUI GLI ALIMENTI VENGONO PREPARATI, TRATTATI O TRASFORMATI STRUTTURE MOBILI E/O TEMPORANEE TUTTI I TIPI DI TRASPORTO CAPITOLI V XII: SI APPLICANO A TUTTE LE FASI 31 marzo 2011 Laura Vicinelli 11

12 ALLEGATO II capitolo I le strutture devono essere tenute pulite, sottoposte a manutenzione e tenute in buone condizioni lo schema, la progettazione, la costruzione, l ubicazione e le dimensioni devono consentire pulizia, consentire corretta prassi igienica, impedire accumulo, disporre di strutture per magazzinaggio a temperatura controllata deve essere disponibile un sufficiente numero di gabinetti deve essere disponibile un sufficiente numero di lavabi si deve assicurare una corretta aerazione meccanica o naturale gli impianti sanitari devono disporre di un buon sistema di aerazione meccanica o naturale nei locali devono esserci un adeguata illuminazione gli impianti di scarico devono essere adatti allo scopo dove necessario spogliatoi per il personale i prodotti per le pulizie non devono essere conservati nelle aree dove vengono manipolati gli alimenti 31 marzo 2011 Laura Vicinelli 12

13 ALLEGATO II CAPITOLO II 1. I LOCALI DEVONO ESSERE PROGETTATI E DISPOSTI IN MODO DA CONSENTIRE UNA CORRETTA PRASSI IGIENICA a. PAVIMENTI b. PARETI c. SOFFITTI d. FINESTRE e. PORTE f. SUPERFICI COMPRESE QUELLE DELLE ATTREZZATURE 2. ATTREZZATURE PER LE PULIZIE 3. ATTREZZATURE PER IL LAVAGGIO DEGLI ALIMENTI 31 marzo 2011 Laura Vicinelli 13

14 CAPITOLI V XII per quanto applicabile 31 marzo 2011 Laura Vicinelli 14

15 Stavamo lavorando a una Determina. REGIONE EMILIA ROMAGNA - GIUNTA REGIONALE DIREZIONE GENERALE SANITA' E POLITICHE SOCIALI DETERMINAZIONE N.... OGGETTO: AGGIORNAMENTO PROCEDURA PER LA REGISTRAZIONE DELLE ATTIVITA' E IL RICONOSCIMENTO DEGLI STABILIMENTI DEL SETTORE ALIMENTARE E DEI SOTTOPRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE AI SENSI DELLA DGR 2114/2010 Prot. n. (VET/) marzo 2011 Laura Vicinelli 15

16 Bozza nuova Determina.. 3. PROCEDURA PER IL RILASCIO DEL RICONOSCIMENTO PER LE ATTIVITÀ DI PRODUZIONE COMMERCIALIZZAZIONE E DEPOSITO AI FINI DELLA COMMERCIALIZZAZIONE DEGLI ADDITIVI, AROMI ED ENZIMI. Al fine di ottenere il riconoscimento di un nuovo stabilimento, l operatore del settore alimentare presenta la domanda come da modello B1 bis (una originale in bollo e una in carta semplice) al DSP dell AUSL dove è svolta l attività. La domanda deve essere corredata dalla documentazione prevista, elencata nel modello allegato (in originale o copia conforme) 31 marzo 2011 Laura Vicinelli 16

17 Bozza nuova Determina Il DSP dell AUSL, tramite il Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione (SIAN), verificata la correttezza formale dell istanza e della documentazione presentata: esegue un sopralluogo per verificare la rispondenza dello stabilimento ai requisiti strutturali (infrastrutture e attrezzature), esprimendo parere favorevole al rilascio di riconoscimento o prescrivendo se necessario gli eventuali interventi di adeguamento. A questo scopo, è indispensabile che il SIAN adotti procedure formalizzate per l esecuzione dei sopralluoghi, finalizzati al rilascio dei pareri/ prescrizioni; in caso di parere favorevole, trasmette al Servizio Veterinario e igiene degli alimenti della Regione la copia della domanda di riconoscimento presentata dalla Ditta, accompagnata dal parere favorevole sulla rispondenza dell impianto ai requisiti previsti 31 marzo 2011 Laura Vicinelli 17

18 Bozza nuova Determina Il Servizio Veterinario e igiene degli alimenti della Regione: - acquisita copia della domanda relativa all istanza di riconoscimento corredata del parere favorevole espresso struttura competente del DSP attribuisce allo stabilimento il relativo numero di riconoscimento - comunica l attribuzione di tale numero alla struttura competente del DSP dell AUSL, esprimendo parere favorevole all adozione dell atto di riconoscimento 31 marzo 2011 Laura Vicinelli 18

19 Bozza nuova Determina Il DSP della AUSL, ricevuta la comunicazione dell attribuzione del numero di riconoscimento dal Servizio Veterinario e igiene degli alimenti della Regione, adotta l atto di riconoscimento notificando l originale al richiedente unitamente alla copia della planimetria vidimata. Copia dell atto insieme a copia della planimetria vidimata va inviata al Comune mentre al Servizio Veterinario e Igiene degli Alimenti della Regione è sufficiente la copia dell atto di riconoscimento. Il Servizio Veterinario e Igiene degli Alimenti della Regione, ricevuta copia dell atto di riconoscimento, inserisce l'impianto nella specifica banca dati regionale. 31 marzo 2011 Laura Vicinelli 19

20 Bozza nuova Determina Per gli stabilimenti già esistenti e in possesso di autorizzazione già rilasciata ai sensi degli DPR 514/97, ai fini dell inserimento nella banca dati regionale, si richiede alle AUSL competenti di inviare al Servizio Veterinario e igiene Alimenti regionale entro il 31/12/ copia dell atto autorizzativo, unitamente alla Scheda del Controllo ufficiale da espletarsi presso lo stabilimento ai fini della verifica del mantenimento dei requisiti richiesti, unitamente alla scheda dell eventuale riscontro di non conformità, con le relative prescrizioni. Il Servizio Veterinario e igiene Alimenti regionale provvederà ad inserire tutti gli impianti esistenti nella specifica banca dati regionale, attribuendo il relativo numero di riconoscimento 31 marzo 2011 Laura Vicinelli 20

21 Ma. 31 marzo 2011 Laura Vicinelli 21

22 Siamo in attesa di verificare e definire in qual senso influirà la nuova normativa concernente le nuove modalità di semplificazione dell Amministrazione Pubblica sugli adempimenti in capo ai soggetti che intendono iniziare un attività produttiva e il ruolo dei SUAP: DPR 160/2010 (Regolamento per la semplificazione e il riordino degli sportelli unici per le attività produttive..) Legge 30 luglio 2010 n. 122 (L art. 49, comma 4-bis, della Legge 122/2010 riformula interamente l art. 19 della Legge 241/1990 sostituendo la Dichiarazione di inizio attività (DIA), con la Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) marzo 2011 Laura Vicinelli 22

23 L ambito di competenza del SUAP Il DPR 160 identifica (art. 2 comma 1) nello Sportello Unico il soggetto pubblico di riferimento territoriale per tutti i procedimenti che abbiano ad oggetto l esercizio di attività produttive e di prestazione di servizi, e quelli relativi alle azioni di localizzazione, realizzazione, trasformazione, ristrutturazione o riconversione, ampliamento o trasferimento nonché cessazione o riattivazione delle suddette attività, ivi compresi quelli di cui al Decreto Legislativo del 26 marzo 2010 n.59 (Attuazione della direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno) specificando (art. 2 comma 2) che le domande, le dichiarazioni, le segnalazioni e le comunicazioni nonché gli elaborati tecnici e gli allegati di cui al comma 1 sono presentati esclusivamente in modalità telematica; il S UAP provvede all inoltro telematico della documentazione alle altre amministrazioni che intervengono nel procedimento, le quali adottano modalità telematiche di ricevimento e trasmissione (art. 2 comma 3); salvo diversa disposizione dei Comuni interessati e ferma restando l unicità del canale di comunicazione telematico con le imprese, sono attribuite al S UAP le competenze dello sportello unico per l edilizia produttiva (art. 4 comma 6). 31 marzo 2011 Laura Vicinelli 23

24 Il procedimento automatizzato Prende il nome di procedimento automatizzato il procedimento attivabile per tutte le attività, di competenza del SUAP, che siano soggette a S CIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività, ai sensi del d.l. 78 del 31 maggio 2010 convertito con L. 122 del 30 luglio 2010); La SCIA, nei casi in cui sia contestuale alla comunicazione unica, è presentata al Registro Imprese, che la trasmette immediatamente al SUAP (art. 5 comma 2); Il SUAP verifica con modalità informatiche la completezza formale della segnalazione e dei relativi allegati. A seguito di verifica positiva, rilascia la ricevuta informatica (firmata digitalmente dal Responsabile del S UAP) e trasmette immediatamente la segnalazione e i relativi allegati alle amministrazioni e agli uffici competenti (art. 5 comma 4). La ricevuta costituisce titolo autorizzatorio ai fini del ricorso agli ordinari rimedi di tutela dei terzi e di autotutela dell Ammnistrazione (art. 4 comma 7). In relazione al procedimento automatizzato il DPR entra in vigore il 29 marzo marzo 2011 Laura Vicinelli 24

25 Il procedimento ordinario Il procedimento ordinario (o unico) viene definito per differenza rispetto a quello automatizzato; entro 30 gg dal ricevimento della pratica il S UAP può richiedere documentazione integrativa, decorso tale termine l is tanza s i intende correttamente presentata (art. 7 comma 1); il S UAP adotta allora il provvedimento conclusivo entro 30 gg (decorso il termine per il quale l istanza si intende correttamente presentata), ovvero indice una conferenza di servizi. La conferenza di servizi può essere convocata anche su istanza dell interessato o dell Agenzia per le imprese In relazione al procedimento ordinario il DPR entra in vigore il 30 settembre marzo 2011 Laura Vicinelli 25

26 Il lavoro continua Alla prossima, e grazie per l attenzione 31 marzo 2011 Laura Vicinelli 26

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