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1 Allegato sub a) Alla deliberazione di C.C. nr. del CONVENZIONE TRA I COMUNI DI ABANO TERME, CERVARESE SANTA CROCE, MESTRINO, ROVOLON, RUBANO, SACCOLONGO, SELVAZZANO DENTRO, TEOLO, TORREGLIA, VEGGIANO PER LA COSTITUZIONE, L AVVIO ED IL MANTENIMENTO DEL CENTRO AFFIDO E LA SOLIDARIETÀ FAMILIARE (CASF) PADOVA OVEST. RICHIAMATI: la Legge maggio 1983, n. 184 Diritto del minore ad una famiglia e s.m.i. di cui alla legge 28 marzo 2001, n. 149; il Regolamento Regionale n. 8 del art. 2 comma 7- che stabilisce i criteri di contribuzione alle famiglie affidatarie; la DGR n. 1855/2006 e il Decreto Dirigenziale n. 194/2006, con i quali la Regione del Veneto ha promosso lo sviluppo e la realizzazione di Centri per l Affidamento e la Solidarietà Familiare ; la DGR n. 2416/2008, allegato A, con il quale vengono dettagliate le Linee di indirizzo regionali per lo sviluppo dei sistemi di protezione e tutela dei bambini e degli adolescenti per il biennio 2009/2010 ; la DGR 3791/2008 Approvazione delle Linee Guida 2008 per i Servizi Sociali e Socio Sanitari: l affido familiare in Veneto. Cultura, orientamenti, responsabilità e buone pratiche per la gestione dei processi di affidamento familiare ; Le Linee di Indirizzo per l Affidamento Familiare presentate dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ed approvate in Conferenza Unificata in data ; DATO ATTO CHE: - i Comuni dell ex Distretto socio-sanitario n. 4 dell ULSS 16 da anni danno attuazione a percorsi progettuali condivisi nell ambito delle politiche e dei servizi all infanzia, adolescenza e famiglia, hanno costituito il Tavolo di coordinamento interistituzionale finalizzato a: sviluppare politiche sociali nell ambito minori e famiglie attraverso l implementazione del lavoro di rete dei Comuni; favorire la progettazione sociale a livello distrettuale a beneficio dei minori e delle famiglie e la connessa ricerca di risorse finanziarie (fund raising); che nell ambito dei lavori del suddetto Tavolo di coordinamento interistituzionale è stato predisposto il Progetto denominato Famiglie al centro: la forza delle reti, al quale hanno successivamente aderito i Comuni di Torreglia ed Abano Terme, tavolo che persegue, quali obiettivi generali, la riduzione di situazioni di vulnerabilità familiare, di processi di esclusione ed autoesclusione, di isolamento ed il sostegno concreto alle famiglie attivando nel territorio degli otto Comuni un azione coordinata tra comunità e servizi volta alla costituzione di reti di famiglie accoglienti in ogni comune e di Centro per l Affido e la Solidarietà familiare; il suddetto progetto ha ottenuto finanziamento di cui alla D.G.R. n del ; - la Deliberazione del Direttore Generale n.511 del e la nota dell Azienda Ulss n. 16 prot del che ha comunicato che la proposta del Città di Selvazzano Dentro, in qualità di capofila della rete dei Comuni di attivazione di un CASF (Centro

2 Affido e Solidarietà Familiare) è stata inserita nella ri-pianificazione 2013 del Piano di Zona Azioni dell Area Infanzia Adolescenza Famiglia; - la D.G.R. n 499 del e il Decreto n 115 dell che ha istituito il terzo Casf nel territorio dell azienda Ulss 16, quale specificatamente individuato nel territorio degli ex Distretti socio-sanitario, n 4 e 5 ora Distretto 2, fatta salva la possibilità di ampliare la propria rete di adesione senza alcun vincolo né preclusione con Comune di riferimento, quale capofila, il Comune di Selvazzano Dentro (PD) e con sede presso il Comune di Selvazzano Dentro; TUTTO CIO PREMESSO TRA i Comuni di: ABANO TERME CERVARESE S. CROCE MESTRINO UNIONE DI COMUNI RETENUS (COMUNI DI ROVOLON, SACCOLONGO, VEGGIANO) RUBANO SELVAZZANO DENTRO TEOLO TORREGLIA nelle persone dei rispettivi legali rappresentanti o loro delegati, richiamati i seguenti provvedimenti: Deliberazione di n. del del Comune di ABANO TERME Deliberazione di n. del del Comune di CERVARESE S. CROCE Deliberazione di n. del del Comune di MESTRINO Deliberazione di n. del dell Unione di Comuni RETENUS (COMUNI DI ROVOLON, SACCOLONGO, VEGGIANO) Deliberazione di n. del del Comune di RUBANO Deliberazione di n. del del Comune di SELVAZZANO DENTRO Deliberazione di n. del del Comune di TEOLO Deliberazione di n. del del Comune di TORREGLIA SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE 1. Soggetti beneficiari e finalità La presente convenzione viene sottoscritta dai Comuni individuati in premessa per la costituzione e l avvio e il mantenimento del Centro per l Affido e la Solidarietà Familiare dei Comuni dell ambito dell ULSS 16 denominato CASF Padova Ovest. 2. Oggetto Il CASF Padova Ovest opererà nel rispetto delle Linee guida 2008 per i Servizi Sociali e Socio Sanitari: l affido familiare in Veneto approvate con D.G.R. n del e s.m.i. L adesione al CASF Padova Ovest comporta l attivazione di un azione coordinata tra comunità e servizi volta alla costituzione di reti di famiglie accoglienti in ogni Comune. 3. Tavolo Interistituzionale E istituito un Tavolo Interistituzionale tra le Amministrazioni Comunali afferenti al CASF Padova Ovest ed i caposettore in materia di servizi sociali convocato periodicamente dal Caposettore Servizi alla Persona del Comune di Selvazzano Dentro per: a) monitorare il funzionamento del servizio e rendicontare delle spese sostenute;

3 b) proporre alla Giunta Comunale di anno in anno l attività con i relativi costi il costo della gestione finanziaria e trasmettere ai Comuni l ammontare delle risorse da stanziare nei rispettivi bilanci, secondo le percentuali di ripartizione indicate in convenzione. c) affrontare le questioni in atto e monitorare costantemente l azione del CASF Padova Ovest, congiuntamente al monitoraggio del coordinamento dei CASF(Padova; Piove di Sacco; Selvazzano Dentro) d) Proporre alla Giunta Comunale le linee Guida per la promozione e l attuazione degli affidi e le linee guida di Coordinamento dei CASF; 4. Comune capofila Il Comune di Selvazzano Dentro viene individuato in qualità di Comune capofila e sede logistica del Centro per l Affido familiare, individuato in via Cesarotti, 1 Selvazzano Dentro (PD). A fronte del suo ruolo tecnico-amministrativo gli verrà riconosciuta una quota pari al 5% del costo complessivo del progetto. Il costo del personale impiegato per la segreteria, qualora necessario, verrà suddiviso tra tutti i Comuni aderenti il CASF. 5. Compiti ed Organizzazione 1. Il CASF Padova Ovest assicura le seguenti attività: a) la promozione dell affido e della cultura dell accoglienza, b) l informazione e la formazione per le persone interessate all affido che intendono approfondire la tematica in vista di una eventuale disponibilità, c) la valutazione e la conoscenza delle persone e famiglie che si propongono come famiglie affidatarie e che intendono far parte della banca risorse del CASF Padova Ovest. d) l abbinamento e il progetto di affido a partire dalla richiesta del Servizio Sociale Comunale fino alla stesura del progetto educativo individualizzato, e) l accompagnamento della famiglia affidataria in tutte le fasi del progetto, fino alla sua chiusura, f) compilazione, per la parte di propria competenza, delle Schede Regionali semestrali e la loro trasmissione. g) valorizzazione dell associazionismo familiare; h) realizzazione di progetti di accoglienza con le reti di famiglie; i) realizzazione di reti nei Comuni; j) attivazione di forme di autorganizzazione delle reti; 2. Il Comune capofila provvede all acquisizione di beni e servizi necessari per l espletamento del servizio, provvedendo alla relativa attività contrattuale. 3. Le linee Guida per la promozione e l attuazione degli affidi propedeutiche al funzionamento del CASF Padova Ovest vengono adottate da tutti i Comuni aderenti previa approvazione del Tavolo Interistituzionale. 4. I Comuni aderenti al CASF Padova Ovest saranno tenuti ad utilizzare uno strumento informatico unico per le attività del CASF Padova Ovest. 6. Budget Il budget sarà proposto ogni anno alla Giunta Comunale dal Tavolo Interistituzionale nella seduta da organizzare entro il mese di ottobre dell anno precedente e ogni Amministrazione Comunale ne terrà conto in fase di redazione del bilancio. Entro il di ogni anno il Comune capofila provvederà a predisporre e fornire a tutti i Comuni costituenti il CASF la rendicontazione annuale relativa al servizio CASF. Ogni documentazione amministrativa relativa ad servizio CASF è messa a disposizione di tutti i Comuni aderenti per l attività di vigilanza e controllo per quanto di propria competenza. 7. Indicatori di calcolo della quota spettante

4 Per l individuazione della quota spettante si terrà conto del numero di minori residenti (70%) e dei minori in carico attraverso lo strumento dell affido familiare (30%) al dell anno precedente, al netto delle eventuali economie dell anno precedente. Il dato verrà comunicato al Comune Capofila entro il 15 gennaio di ogni anno; il Comune Capofila sulla base del budget individuato nelle modalità stabilite dal punto 4, invierà il calcolo della quota spettante a ciascun Comune entro il di ogni anno che sarà tenuto al versamento entro il In caso di ritardo nel pagamento della quota spettante verranno applicati gli interessi di mora. 8. Richiesta di adesione o di uscita dei Comuni al Casf Padova Ovest L'entrata o l'uscita di Comuni dal CASF avrà efficacia dal 1 gennaio successivo alla formalizzazione della pratica relativa. Gli Enti potranno accedere al CASF Padova Ovest formalizzando una richiesta al Comune Capofila, il quale provvederà a darne comunicazione a tutti i Comuni costituenti il CASF. Il Comune entrante dovrà: Per il solo anno di ingresso versare una quota unica comprensiva della quota di costituzione, attivazione e mantenimento del servizio calcolata secondo il seguente criterio: budget totale versato dai Comuni quale quota di compartecipazione al servizio Casf al dell anno precedente diviso il numero totale dei minori residenti di tutti i Comuni afferenti al Casf Padova Ovest al dell anno precedente. L importo definito verrà moltiplicato per il numero dei minori residenti nel Comune entrante al dell anno precedente. All importo verrà quindi aggiunta la variazione indice l Istat all dell anno di ingresso rapportato all dell anno precedente qualora lo stesso risulti superiore a 0. Dal secondo anno il Comune corrisponderà la quota spettante nelle modalità indicate dall art. 7. impegnarsi a promuovere nel proprio territorio il servizio con l'obiettivo di implementare la banca dati delle famiglie affidatarie. In caso di uscita di un Comune, la richiesta va indirizzata al Comune Capofila entro il che ne darà comunicazione a tutti i Comuni costituenti il CASF; rimarrà a carico del Comune uscente l obbligo di corrispondere la quota fino al A seguito dell entrata o dell uscita del Comune, il budget già individuato dal Tavolo Interistituzionale verrà ricalcolato e ridistribuito fra i Comuni afferenti il Casf Padova Ovest dal dell anno successivo. L uscita di un Comune dal CASF non precluderà la prosecuzione del servizio. 9. Trattamento dati personali 1. I singoli Enti sottoscrittori sono Titolari, ciascuno per le rispettive competenze, dei dati personali trattati in attuazione della presente convenzione relativamente agli utenti che usufruiscono dei servizi in essa compresi e sono tenuti conseguentemente al pieno e totale rispetto della vigente normativa con riferimento a tutti gli adempimenti previsti a protezione, tutela e sicurezza dei dati personali, così come previsto dal D. Lgs. n.196/ Si rimanda alle misure adottate da ciascun Comune aderente alla presente convenzione, in conformità alla disciplina posta in essere dal D.Lgs 196/2003 per il trattamento dei dati, con riferimento particolare alla comunicazione e trasmissione. 10. Durata La presente convenzione, sottoscritto dai Comuni firmatari, ha validità dalla sottoscrizione del presente atto fino al previo rinnovo per pari periodo. Si dovrà procedere all unanimità, con appositi atti per chiudere il servizio. ENTI SOTTOSCRITTORI Sindaco di ABANO TERME o suo delegato

5 Sindaco di CERVARESE S. CROCE o suo delegato Sindaco di MESTRINO o suo delegato Presidente UNIONE DI COMUNI RETENUS (COMUNI DI ROVOLON, SACCOLONGO, VEGGIANO) o suo delegato Sindaco di RUBANO o suo delegato Sindaco di SELVAZZANO DENTRO o suo delegato Sindaco di TEOLO o suo delegato Sindaco di TORREGLIA o suo delegato

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